Utente:Padanda/Sandbox/Azionalità: differenze tra le versioni

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L' '''Azionalità''' (o Azione) è una componente del [[significato]] di un [[verbo]], che riguarda il tipo di evento descritto dal verbo, ed è particolarmente interessante per i riflessi che ha sulla sintassi del verbo. Il termine Azionalità è la traduzione del tedesco ''Aktionsart'', originariamente utilizzato da Agrell (1908 <ref>S. Agrell. ''Aspektänderung und Aktionsartbildung beim polnischen Zeitworte: Ein Beitrag zum Studium der indogermanischen Präverbia und ihrer Bedeutungsfunktionen''. Lunds Universitets Arsskrift, new series, I, iv.2. 1908.</ref>).
 
[[Zeno Vendler|Vendler]] (1967 <ref name=Vendler>Z. Vendler. ''Verbs and Times'', in ''Linguistics in Philosophy''. Cornell University Press, Ithaca, NY. 1967</ref>) propone una suddivisione dei verbi in base al loro valore azionale, in quattro categorie azionali: '''states''' (''stativi''), '''activities''' (''attività''), '''achievements''' (''trasformativi''), '''accomplishments''' (''risultativi'').
 
== Tratti azionali ==
{{vedi anche|Tratto distintivo}}
 
Le caratteristiche azionali di un verbo possono essere descritte utilizzando i tratti semantici di '''duratività''', '''dinamicità''', '''telicità'''. La classificazione secondo il comportamento azionale non è l'unica classificazione semantica possibile per i verbi di una lingua, ma l'Azionalità è particolarmente interessante per i riflessi che ha sulla sintassi, sul sistema del [[Tempo (linguistica)|Tempo]] e su quello dell'[[Aspetto (linguistica)|Aspetto]]. Infatti per verificare se un verbo possiede uno di questi tratti, si utilizzano dei particolari '''test sintattici'''. Ad esempio, gli avverbiali temporali del tipo "a lungo" ("Chiara ha mescolato l'impasto ''a lungo''") sono compatibili con verbi durativi ma non con verbi puntuali: l'avverbiale "a lungo" diventa quindi un test sintattico di verifica della duratività di un verbo.
Le caratteristiche azionali di un verbo possono essere descritte utilizzando una serie di tratti:
 
'''Nota:''' negli esempi riportati, la presenza di un asterisco ('''*''') a inizio frase indica che la frase è percepita come "sbagliata" da un parlante italiano, mentre i punti interrogativi ('''?''' o '''??''') indicano che è poco accettabile.
 
=== Duratività ===
La '''duratività''' distingue verbi che sono percepiti come prolungati nel tempo (''correre'', ''preparare'', ''cantare'', ''amare'') da altri che sono invece percepiti come istantanei (''cadere'', ''esplodere'', ''morire''). Ovviamente anche un evento non durativo ha ovviamente una sua durata fisica nel tempo, ma viene trattato come se accadesse in un istante.
 
* '''durativo''': "Chiara ''prepara'' la torta"
* '''non durativo''': "La torta ''è caduta'' dal tavolo"
 
I verbi durativi sono incompatibili con avverbiali puntuali, mentre i verbi non durativi sono incompatibili con avverbiali durativi come "per ''x'' tempo":
 
* '''*''' "Chiara ha preparato una torta ''alle tre in punto''"
* "La torta è caduta dal tavolo ''alle tre in punto''"
 
* "Chiara mescolò l'impasto ''per tre ore''"
* '''*''' "La torta è caduta dal tavolo ''per tre minuti''"
 
=== Dinamicità ===
La '''dinamicità''' distingue tra eventi dinamici e stati (proprietà, qualità, situazioni, ad esempio ''assomigliare'', ''esistere'', ''stare'')
 
* '''dinamico''': "Chiara ''sta montando'' gli albumi"
* '''non dinamico''': "Chiara ''indossa'' un grembiule a righe"
 
I verbi non dinamici in italiano sono scarsamente compatibili con l'[[imperativo]] e con la [[perifrasi progressiva]]
=== Telicità ===
* '''telico''': Chiara prepara la torta
* '''non telico''': Chiara canta in cucina
 
* "Chiara ''sta montando'' gli albumi" vs. '''*'''"Chiara ''sta sapendo'' la ricetta a memoria"
* "Chiara, ''monta'' gli albumi!" vs. '''*'''"Chiara ''sappi'' la ricetta a memoria!"
 
Inoltre, i verbi non dinamici sono incompatibili con la frase scissa e in genere con il verbo vicario ''fare'' ('''*'''"''Ciò che Chiara fece, fu'' sapere a memoria la ricetta della torta", '''*'''"Chiara sapeva a memoria la ricetta, ''e Luca faceva lo stesso''"), con l'avverbio "deliberatamente" ("Chiara sapeva ''deliberatamente'' a memoria la ricetta"), e con verbi di persuasione ('''*'''"Luca ''ha convinto'' Chiara a sapere a memoria la ricetta").
 
Occorre però fare due precisazioni:
 
# L'uso della [[perifrasi progressiva]] con i verbi non dinamici è ammessa in un uso non standard dell'italiano (italiano regionale meridionale, '''?'''"Questa torta mi ''sta piacendo'' proprio"), ed esistono anche lingue che si comportano in modo più flessibile, come l'[[lingua inglese|inglese]] e lo [[Lingua spagnola|spagnolo]]. In queste lingue infatti l'uso della [[perifrasi progressiva]] è consentito anche con verbi non dinamici:
#* '''*'''"Chiara sta continuamente dimenticando la ricetta della torta"
#* "Chiara is continuously forgetting the recipe of the cake"
# Esiste una classe particolare di verbi dinamici inagentivi (ad esempio, ''soffrire'', ''ottenere'', ''acquistare una cattiva reputazione'', ''apprendere una brutta notizia'') che è incompatibile con l'imperativo (come i non dinamici), ma non con gli altri test di dinamicità precedentemente elencati (Lee 1973 <ref>D. Lee. ''Stative and case grammar''. Foundations of Language, 8</ref>):
#* '''*'''"Chiara, acquista una cattiva reputazione!" vs. "Chiara sta acquistando una cattiva reputazione!"
 
Non è infrequente in italiano il caso di verbi che esibiscono alternantivamente, a seconda del contesto, una valenza dinamica e una non dinamica (vedi il paragrafo sulle [[#Opposizioni infralessicali, ibridismo azionale, commutazione azionale|opposizioni infralessicali]], più avanti).
 
=== Telicità ===
I verbi '''telici''' descrivono eventi che tendono verso un fine, un completamento. Se il verbo è telico, il completamento dell'azione è necessario per dire che l'azione è effettivamente avvenuta.
 
* '''telico''': "Chiara ''prepara'' la torta"
Ad esempio, se si dice che ''Chiara stava preparando una torta'', è necessario che la torta sia finita per dire che ''Chiara ha preparato una torta'', se invece Chiara viene interrotta, non sappiamo se la torta è stata finita (''Chiara stava preparando una torta, ma poi ha rotto due uova'') e non possiamo dire in questo caso che ''Chiara ha preparato una torta''. ''Preparare una torta'' è quindi un verbo telico.
* '''non telico''': "Chiara ''canta'' in cucina"
Se invece diciamo che ''Chiara stava cantando in cucina'', se viene interrotta (''Chiara stava cantando in cucina, quando le sono cadute due uova sul pavimento''), posso dire che ''Chiara ha cantato'' (..fino a quando non le sono cadute le uova!)
 
Ad esempio, se si dice che ''Chiara stava preparando una torta'', è necessario che la torta sia finita per dire che ''Chiara ha preparato una torta''; se invece Chiara viene interrotta, non sappiamo se la torta è stata finita (''Chiara stava preparando una torta, ma poi ha rotto la teglia''), quindi non possiamo dire che ''Chiara ha preparato una torta''. ''Preparare una torta'' è quindi un verbo telico.
Se invece diciamo che ''Chiara stava cantando in cucina'', se viene interrotta (''Chiara stava cantando in cucina, quando ha rotto la teglia''), possiamo comunque dire che ''Chiara ha cantato'' (..fino a quando non ha rotto la teglia!)
 
L'avverbiale "in ''x'' tempo" non è compatibile con verbi non telici:
 
* "Chiara ha preparato una torta ''in due ore''" vs. '''*'''"Chiara ha cantato ''in due ore''"
 
"Da ''x'' tempo" si comporta in modo diverso con valori [[Aspetto (linguistica)|aspettuali]] diversi: con strutture morfologiche di valore perfettivo mantiene la telicità, mentre con altre, di valore imperfettivo, conferisce al verbo la struttura di un evento non telico:
 
* "Chiara ha messo la torta in forno ''da mezz'ora''" (ovvero l'evento telico si è concluso mezz'ora fa)
* "Chiara sta mescolando l'impasto ''da mezz'ora''" (ovvero l'evento non telico ha avuto inizio mezz'ora fa)
 
== Classi azionali ==
Come si può vedere dalla tabella, i tratti appena descritti possono essere utilizzati per descrivere le quattro categorie azionali individuate da [[Zeno Vendler|Vendler]] (1967 <ref name=Vendler />) ovvero '''states''' (''stativi''), '''activities''' (''attività''), '''achievements''' (''trasformativi''), '''accomplishments''' (''risultativi'').
 
{|style="float:right" border="1" cellspacing="1"
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| || duratività || dinamicità || telicità
|- align=center
| StativiStates || + || - || -
|- align=center
| AttivitàActivities || + || + || -
|- align=center
| Trasformativi Achievements|| - || + || +
|- align=center
| Risultativi Accomplishments|| + || + || +
|}
 
=== StativiState ===
GliI verbi di '''stativiState''' (Vendler 1967 <ref name=Vendler />) sono verbi durativi, non dinamici e non telici, che esprimono in genere qualità, abitudini, abilità e altre caratteristiche, permanenti o transitorie, possedute daldel soggetto.
 
** "Chiara ''sa'' la farericetta ottimea tortememoria"
* "Queste fragole ''non sono mature''"
**La torta è ricoperta di ottima panna
**Queste fragole non sono mature
 
Possono essere permanenti ('''stativi permanenti''') o transitori ('''stativi non-permanenti'''). Si distingue quindi spesso tra '''stativi permanenti''': gli stativi permanenti non sono compatibili con molti avverbiali temporali, che li renderebbero permanenti (come "da ''x'' tempo", "dal momento ''x''"). Questi stessi avverbiali sono invece perfettamente accettabili con gli stativi non-permanenti:
* '''Activities''' (''attività'')
le attività sono verbi durativi, non telici e dinamici, che descrivono processi o attività
 
* '''stativo permanente''': '''??''' "Chiara ha gli occhi azzurri ''da due anni'' "
**Chiara mescola l'impasto
* '''stativo non-permanente''': "Chiara conosce Luca ''da due anni''"
**Chiara canta mentre cucina
 
=== AttivitàActivity ===
I verbi di '''Activity''' (Vendler 1967 <ref name=Vendler />) sono verbi durativi, non telici e dinamici, che descrivono processi o attività
=== Trasformativi ===
=== Risultativi ===
 
* "Chiara ''mescola'' l'impasto"
* "Chiara ''canta'' mentre ''cucina''"
 
=== EsempiAchievement ===
I verbi di '''Achievement''' (Vendler 1967 <ref name=Vendler />) sono verbi non durativi, telici e dinamici, che descrivono in genere cambi di stato, trasformazioni
 
* "La torta ''è caduta'' dal tavolo e ''si è ridotta'' in poltiglia"
*'''state''' ('''durativo, atelico, non-dinamico'''): Chiara sa preparare ottime torte
* "Il bambino di Chiara ''è nato'' pochi giorni fa"
*'''activity''': ('''durativo, atelico, dinamico''') Chiara mescola l'impasto
*'''accomplishment''': ('''durativo, telico, dinamico''') Chiara prepara una torta
*'''achievement''': ('''non-durativo, telico, dinamico''') La torta è caduta dal tavolo
 
=== DiscussioneAccomplishment ===
I verbi di '''Accomplishment''' (Vendler 1967 <ref name=Vendler />) sono verbi durativi, telici e dinamici. In genere in italiano sono verbi di attività (quindi non telici) che sono stati "telicizzati" dalla presenza di un [[complemento oggetto]]
 
* "Chiara ''cucina una torta''" ("Chiara cucina" da solo sarebbe un verbo di Activity, quindi non telico)
=== Tratti azionali ===
* "Chiara ''scrive la ricetta della torta'' su un quaderno ("Chiara scrive" da solo sarebbe un verbo di Activity, quindi non telico)
==== Duratività ====
Il tratto di '''duratività''' distingue verbi che esprimono eventi di durata prolungata [+durativi] (''correre'', ''preparare'', ''cantare'', ''amare'') da altri che sono invece percepiti come puntuali, ovvero che non sono analizzati nella loro struttura interna [-durativi] (''cadere'', ''esplodere'', ''morire'').
 
=== Altre categorie ===
* '''[+durativo]''': Chiara prepara la torta
Alle categorie descritte da Vendler <ref name=Vendler /> se ne possono aggiungere altre, più o meno rilevanti.
* '''[-durativo]''': La torta è caduta dal tavolo
 
==== DinamicitàSemelfattivi o puntuali ====
Con il termine ''puntuali'' o ''semelfattivi'' si fa riferimento a quei verbi dinamici e non durativi (concettualizzati come istantanei) che però, a differenza degli achievement, non sono telici.
Il tratto di '''dinamicità''' distingue tra verbi [-dinamici] che descrivono proprietà, qualità, situazioni (''assomigliare'', ''esistere'', ''stare'') e verbi invece che si riferiscono a eventi [+dinamici] (''preparare'', ''correre'').
 
Gli achievements sono compatibili con avverbiali del tipo "in ''x'' tempo" o "ci ha messo 'x' tempo per" ma non con "per x tempo". I puntuali invece si comportano in maniera opposta: sono perfettamente accettabili con "per x tempo", mentre sono genericamente poco accettabili con avverbiali del tipo "in ''x'' tempo" o "ci ha messo 'x' tempo per", che fanno riferimento alla fase preparatoria che conduce al culmine dell'evento telico:
* '''[+dinamico]''': Chiara sta montando gli albumi
* '''[-dinamico]''': Chiara indossa un grembiule a righe
 
* '''puntuale''': "Chiara starnutì per tre ore"
I verbi [-dinamici] non ammettono soluzioni di continuità e in italiano sono scarsamente compatibili con l'imperativo e con la perifrasi progressiva.
* '''achievement''': '''?''' "Chiara è partita per tre ore"
 
* '''puntuale''': '''?''' "Ci ha messo tre ore per singhiozzare"
==== Telicità ====
* '''achievement''': "Al figlio Chiara sono servite tre ore per nascere"
I verbi '''telici''' descrivono eventi che tendono verso un fine o una condizione terminale che è necessaria perché si dica che l'evento ha effettivamente avuto luogo.
 
Si noti che "per ''x'' tempo" con i puntuali indica il protrarsi di una catena di piccoli eventi puntuali ripetuti, non di un unico evento di durata ''x'' (non è il singolo starnuto che dura "tre ore", ma la serie degli starnuti).
In italiano, ad esempio, se un verbo [+telico] e un verbo [-telico] sono coniugati all'imperfetto indicativo o alla perifrasi progressiva, per il verbo [+telico] non sussiste nessuna implicazione sulla conclusione dell'evento:
Con un verbo di achievement "per ''x'' tempo" indica il protrarsi del risultato dell'achievement ("Chiara è partita per tre ore" non indica una serie di partenze ripetute nell'arco di tre ore, ma il fatto che Chiara è assente per tre ore).
 
==== Incrementativi ====
* '''[+telico]''': Chiara stava preparando una torta, ma poi ha rotto due uova (-> non possiamo dire se Chiara ''ha preparato'' tutta la torta)
Ad esempio, una classe che esibisce caratteristiche particolari è quella dei '''gradual completion verbs''' o '''incrementativi''' (come ad esempio ''crescere'', ''ingrassare'', ''ingiallire''), individuata da Bertinetto e Squartini (1995 <ref>P.M. Bertinetto e M. Squartini. ''An attempt at defining the class of gradual completion verbs'', in (P.M. Bertinetto, V. Bianchi, J. Higginbotham, M. Squartini), ''Temporal Reference, Aspect and Actionality: Semantic and Syntactic Perspectives''. Torino, Rosenberg & Sellier. 1995</ref>).
* '''[-telico]''': Chiara stava cantando in cucina, quando le sono cadute due uova sul pavimento (-> possiamo dire che Chiara ''ha cantato'')
 
Sono verbi di significato molto particolare, che esprimono una graduale progressione verso un obiettivo più o meno definito (sono quindi [+durativi] e [+dinamici]). Nei tempi perfettivi (come ad esempio nella frase "La pianta è cresciuta") sono ambigui, e oscillano tra due interpretazioni:
Tale caratteristica fondamentale dei verbi non telici è detta anche '''omogeneità''': i verbi telici non hanno una struttura interna omogenea, perché si muovono incrementalmente verso la condizione terminale, i verbi non telici sono omogenei, in quanto sono descrivibili come una catena di piccoli eventi simili (ad esempio, ''camminare'' è describile come una "catena di passi").
 
* se ''crescere'' = "diventare grande", la frase indica che è stato raggiunto l'obiettivo della crescita;
=== Aspetto e Azionalità ===
* se ''crescere'' = "diventare più grande [rispetto a uno stadio precedente]", la frase indica che è stato raggiunto uno stadio nuovo, ma non necessariamente conclusivo, in cui la pianta è più grande di prima.
Ogni verbo esprime informazione di tipo [[Tempo|temporale]], [[Aspetto|aspettuale]], [[Modo|modale]], ma anche azionale. Spesso l'Azione viene confusa con l'Aspetto: è importante notare però che si tratta di componenti diverse. L'Azione infatti, riguarda il tipo di evento (ed è quindi una sua proprietà), la seconda invece riguarda il modo in cui il parlante guarda all'evento, ed è quindi strettamente legata al punto di vista del parlante.
 
In ognuna di queste interpretazioni c'è comunque un cambio di stato (anche se nel secondo caso è transitorio) e sono compatibili con il test di telicità "in ''x'' tempo", quindi gli incrementativi possono essere considerati dei verbi telici.
L'Azione infatti non è generalmente intaccata dalla coniugazione verbale: l'azione di ''cadere'' sarà non-durativa, telica, dinamica a prescindere dalla sua forma.
 
Tuttavia, essi presentano delle caratteristiche particolari che li distinguono da dei normali verbi di accomplishment e dai verbi di activity:
=== Opposizioni infralessicali e ibridismo azionale ===
Esistono tuttavia verbi che variano il proprio valore azionale in contesti morfo-sintattici differenti. Elementi contestuali come il tempo verbale o l'animatezza del soggetto possono contribuire a cambiare il valore azionale del verbo. Ad esempio
 
* sono compatibili sia con avverbi come "poco / molto" che con "gradualmente" (mentre gli accomplishment sono compatibili solo con "gradualmente" e le activity solo con "poco / molto")
* Chiara impugnò il matterello, e si mise a stendere la pasta
* Chiara impugnava minacciosa il matterello, per dissuadere il gatto dall'avvicinarsi
 
* sono compatibili con avverbi di significato comparativo, purché venga mantenuto tale significato ("di poco", "di molto", "di parecchio", "ulteriormente", "sensibilmente", "appena", "apprezzabilmente")
* La finestra della cucina dava sul cortile
* Chiara ha dato al gatto un pezzo di pasta della torta
 
== Aspetto e Azionalità ==
Tali alternanze sono state descritte per l'italiano da Lucchesi (1971), che le chiama '''opposizioni infralessicali'''. Esse caratterizzano in realtà moltissimi verbi italiani, che presentano quindi una vera e propria polisemia tra valori azionali differenti ('''ibridismo azionale''', Bertinetto 1986).
{{vedi anche|Aspetto (linguistica)}}
 
Ogni verbo porta con sè informazioni di tipo [[Tempo (linguistica)|temporale]], [[Aspetto (linguistica)|aspettuale]], azionale e [[Modo (linguistica)|modale]]. Spesso l'Azione è confusa con l'[[Aspetto (linguistica)|Aspetto]], è importante notare però che si tratta di cose diverse.
* Conosco Chiara da quattro anni
* Ieri ho conosciuto Chiara
 
L'[[Aspetto (linguistica)|Aspetto]] è in genere dipendente dalla coniugazione verbale e esprime il punto di vista del parlante, il modo in cui guarda all'evento (ad esempio, se lo percepisce come un evento compiuto - "Chiara ha preparato una torta" - o in via di svolgimento - "Chiara sta preparando una torta" - ). L'Azione invece non dipende dalla [[Coniugazione (linguistica)|coniugazione]], ma ha a che fare con il significato lessicale del verbo in sè. Generalmente, un verbo non cambia il suo valore azionale se espresso da una frase con valore aspettuale differente.
=== Commutazione azionale ===
Il contesto sintattico può inoltre intervenire sull'interpretazione azionale prototipica di un evento, modificandola. A differenza dell'ibridismo, coinvolge verbi poco polisemici.
 
*'''aspetto imperfettivo''': "Chiara ''sta preparando'' una torta"
Ad esempio, un verbo tipicamente non durativo come ''arrivare'' può essere comunque riportato con la perifrasi progressiva, ma questa operazione avrebbe come risultato una '''commutazione azionale''' (o '''Aspectual shift''', Rothstein 2004).:
*'''aspetto perfettivo''': "Chiara ''ha preparato'' una torta"
 
Le due frasi di esempio mostrano come l'evento di Accomplishment ''preparare una torta'' (telico, durativo, dinamico) può essere espresso con due valori aspettuali differenti, rimanendo comunque telico, durativo e dinamico.
*Il gatto sta arrivando alla torta
 
Il problema dell'interazione tra Azione del verbo e contesto sarà approfondito nel paragrafo successivo.
Il verbo non durativo è quindi riportato alla struttura di un telico durativo, con alcune restrizioni (Rothstein 2004):
*la conclusione non può essere troppo lontana (la frase non ha senso se il gatto è molto lontano dalla torta)
*la conclusione non può essere esplicitamente falsificata (??il gatto sta arrivando alla torta, ma la torta è riposta nella credenza, chiusa a chiave)
*non sono consentite pause nel percorso
 
== Opposizioni infralessicali, ibridismo azionale, commutazione azionale ==
== Sottotipi ==
=== Opposizioni infralessicali e ibridismo azionale ===
Non tutti i verbi rientrano sempre nella stessa categoria azionale, a prescindere dal contesto. Al contrario, in lingue come l'italiano i verbi caratterizzati da una categoria azionale univoca sono molto rari, mentre sono più frequenti i verbi cosiddetti '''ibridi''' (''ibridismo azionale'', Bertinetto 1986 <ref>P.M. Bertinetto. ''Tempo, Aspetto e Azione nel verbo italiano. Il sistema dell’indicativo''. Firenze, Accademia della Crusca. 1986</ref>)
 
*'''state''': "''Conosco'' Chiara da quattro anni"
{|style="float:right" border="1" cellspacing="1"
*'''achievement''': "Ieri ''ho conosciuto'' Chiara"
|-
| || duratività || dinamicità || telicità
|- align=center
| States || + || - || -
|- align=center
| Activities || + || + || -
|- align=center
| Achievements || - || + || +
|- align=center
| Accomplishments || + || + || +
|}
 
I verbi ibridi, a seconda del contesto in cui compaiono, possono quindi mostrare delle oscillazioni di senso tra due o più categorie. Queste "oscillazioni" (''opposizioni infralessicali'', descritte per l'italiano da Lucchesi 1971) sono in genere determinate da elementi contestuali come ad esempio l'aspetto verbale o l'animatezza del soggetto:
* '''States''' (''stativi'')
Gli '''stativi''' sono verbi durativi, non dinamici e non telici, che esprimono qualità, abitudini, abilità e altre caratteristiche, permanenti o transitorie, possedute dal soggetto.
 
*'''aspetto perfettivo, achievement''': "Chiara ''impugnò il matterello'', e si mise a stendere la pasta"
**Chiara sa fare ottime torte
*'''aspetto imperfettivo, state''': "Chiara ''impugnava minacciosa il matterello'', per dissuadere il gatto dall'avvicinarsi"
**La torta è ricoperta di ottima panna
**Queste fragole non sono mature
 
*'''aspetto imperfettivo e soggetto inanimato, state''': "La finestra della cucina ''dava sul cortile''" (mentre: '''*''' "La finestra della cucina ''ha dato'' sul cortile")
* '''Activities''' (''attività'')
*'''aspetto perfettivo e soggetto animato, achievement''': "Chiara ''ha dato'' al gatto un pezzo di pasta della torta"
Le '''attività''' sono verbi durativi, non telici e dinamici, che descrivono processi o attività
 
Un'altra alternanza frequente in italiano è quella che manifestano verbi di activity come ''disegnare'', ''cantare'', che possono essere resi telici dalla presenza di un oggetto:
**Chiara mescola l'impasto
**Chiara canta mentre cucina
 
* "Chiara canta in cucina" vs. "Ieri sera Chiara mi ha cantato una romanza"
* '''Achievements''' (''trasformativi'')
* "Chiara disegna svogliatamente su un vecchio giornale" vs. "Chiara ha disegnato il suo gatto su un foglio di carta"
I '''trasformativi''' sono verbi non durativi, telici e dinamici, che descrivono in genere cambi di stato
 
=== Commutazione azionale ===
**La torta è caduta dal tavolo e si è ridotta in poltiglia
==== L'ipotesi della coercizione ====
**Chiara canta mentre cucina
Secondo alcuni, come Pustejovsky (che parla di "coercizione azionale" <ref>Pustejovsky e Bouillon. ''Aspectual Coercion and Logical Polysemy''. Journal of Semantics. 12. 1995</ref>) o Rothstein (che parla di "Aspectual shift" <ref name=Rothstein>S. Rothstein. ''Structuring Events - A Study in the Semantics of Lexical Aspect''. Blackwell Publishing. 2004</ref>), anche quei verbi meno "ibridi" (ovvero quei verbi che rientrano tendenzialmente sempre nella stessa categoria azionale) possono cambiare categoria azionale su effetto di particolari elementi contestuali.
 
Ad esempio, in italiano o in inglese un verbo tipicamente non durativo come ''arrivare'' può essere comunque riportato con la [[perifrasi progressiva]], ma questa operazione avrebbe come risultato una '''commutazione azionale''':
* '''Accomplishments''' (''risultativi'')
i risultativi sono verbi durativi, telici e dinamici, in genere in italiano sono verbi di ''activity'' "telicizzati" dalla presenza di un oggetto
 
* "Il gatto sta arrivando alla torta"
**Chiara cucina una torta
* "The cat is reaching the cake"
**Chiara scrive la ricetta della torta su un quaderno
 
Su effetto della commutazione, il verbo non durativo è quindi riportato alla struttura di un telico durativo.
La commutazione è un fenomeno diverso dall'ibridismo azionale: non è indicativa di una vera [[ambiguità]] del verbo stesso ed è soggetta a particolari restrizioni:
*la conclusione dell'evento non può essere troppo lontana (la frase "Il gatto sta arrivando alla torta" è meno accettabile se il gatto è molto lontano dalla torta)
*la conclusione dell'evento non può essere esplicitamente falsificata (la frase "Il gatto sta arrivando alla torta" è meno accettabile se la torta è riposta nella credenza, chiusa a chiave)
*non sono consentite pause nel percorso (la frase "Il gatto sta arrivando alla torta" è meno accettabile se il gatto viene interrotto nel suo percorso).
 
==== AspettoUn'ipotesi e Azionalitàalternativa == ==
Secondo altri invece, l'esistenza di queste restrizioni indica che non c'è vera e propria commutazione, ma che si tratta di proprietà intrinseche alla categoria degli achievement, e che quindi sarebbe improprio parlare di "accomplishment derivato" per gli achievement al progressivo. Il progressivo degli achievement sarebbe invece vago tra un'interpretazione "al rallentatore" e un'interpretazione prospettica (Dowty <ref>Dowty, D. R. ''Toward a semantic analysis of verb aspect and the English 'imperfective progressive' ''. Linguistics and Philosophy. 1: 45-78. 1977.</ref> ; Landman <ref>Landman, F. ''The progressive''. Natural Language Semantics. 1: 1-32. 1992. </ref>; Portner <ref>Portner, P. ''The progressive in modal semantics''. Language. 74: 760-787. 1998.</ref>).
{{vedi anche|Aspetto (linguistica)}}
 
=== L'Azione nelle lingue: un confronto con le lingue slave ===
Ogni verbo porta con sè informazioni di tipo [[Tempo (linguistica)|temporale]], [[Aspetto (linguistica)|aspettuale]], azionale e [[Modo (linguistica)|modale]]. Spesso l'Azione è confusa con l'[[Aspetto (linguistica)|Aspetto]], è importante notare però che si tratta di cose diverse.
Il dominio semantico dell'Azionalità può essere veicolato in modo più o meno esplicito nelle varie lingue e può avere diverse articolazioni sia nel lessico che nella morfologia.
 
Dal punto di vista del lessico, esistono lingue più flessibili, come l'[[Lingua italiana|italiano]], e lingue più rigide come, le [[lingue slave]]. Nelle lingue slave esistono lessemi cosiddetti "perfettivi" di valore azionale inerentemente telico e lessemi "imperfettivi", inerentemente non telici. In queste lingue la commutazione azionale sarebbe impossibile: la stessa marca morfologica di passato, con un verbo "perfettivo" (quindi telico) come il russo ''napisat' ''ne restituisce una lettura aspettuale perfettiva, mentre con il suo corrispettivo atelico ''pisat' '' restituisce un valore aspettuale imperfettivo:
L'[[Aspetto (linguistica)|Aspetto]] è in genere dipendente dalla coniugazione verbale e esprime il punto di vista del parlante, il modo in cui guarda all'evento (ad esempio, se lo percepisce come un evento compiuto - ''Chiara sta preparando una torta'' - o in via di svolgimento - ''Chiara ha preparato una torta'' - ). L'Azione invece non dipende dalla coniugazione, ma ha a che fare con il significato lessicale del verbo in sè. Generalmente, un verbo non cambia il suo valore azionale se espresso da una frase con valore aspettuale differente.
 
*"On pisal pisma" (egli scriveva lettere - senza terminarle)
*'''aspetto imperfettivo''': Chiara sta preparando una torta
*"On napisal pismo" (egli scrisse - tutte - le lettere, terminandole)
*'''aspetto perfettivo''':Chiara ha preparato una torta
 
Coppie di verbi di significato affine, ma di valore azionale differente sono osservabili anche in tedesco ("backen"/"verbachen" - "cuocere" -, "brennen"/"anbrennen" - "bruciare"), in inglese ("stand"/"stand up", "eat"/"eat up") o in italiano ("dormire"/"addormentarsi", "sedersi"/"sedere" o "stare seduti"), ma in queste lingue il fenomeno è più circoscritto, e sono più diffusi casi di ibridismo.
Le due frasi di esempio mostrano come l'evento risultativo ''preparare una torta'' (telico, durativo, dinamico) può essere espresso con due valori aspettuali differenti, rimanendo comunque telico, durativo e dinamico.
 
== Commutazione azionale ==
 
== Opposizioni infralessicali e ibridismo azionale ==
 
== Terminologia ==
Altri termini utilizzati per fare riferimento all'Azionalità sono:
* Azione
* Aspetto oggettivo
* Aspetto lessicale (Rothstein 2004 <ref name=Rothstein />)
* Significato intrinseco (Comrie 1976 <ref>Bernard Comrie. ''Aspect'', Cambridge, Cambridge University Press. 1976.</ref>)
 
Nei testi in lingua italiana, si fa spesso riferimento alle categorie vendleriane con i seguenti termini:
* "Stati" o "Stativi" per i verbi di State
* "Attività" o "Processi" per i verbi di Activity
* "Trasformativi" per i verbi di Achievement
* "Risultativi" per i verbi di Accomplishment
 
==Note==
 
<references/>
 
== Bibliografia ==
*S. Agrell. ''Aspektänderung und Aktionsartbildung beim polnischen Zeitworte: Ein Beitrag zum Studium der indogermanischen Präverbia und ihrer Bedeutungsfunktionen''. Lunds Universitets Arsskrift, new series, I, iv.2. 1908.
*Pier Marco Bertinetto. ''Tempo, Aspetto e Azione nel verbo italiano. Il sistema dell’indicativo''. Firenze, Accademia della Crusca. 1986
*Pier Marco Bertinetto e Mario Squartini. ''An attempt at defining the class of gradual completion verbs'', in (P.M. Bertinetto, V. Bianchi, J. Higginbotham, M. Squartini), ''Temporal Reference, Aspect and Actionality: Semantic and Syntactic Perspectives''. Torino, Rosenberg & Sellier. 1995
*Guglielmo Cinque. ''Can one still talk of predicates as being 'stative' and 'non-stative'?'' in ''Studi di sintassi e pragmatica'', Padova. 1979
*Bernard Comrie. ''Aspect'', Cambridge, Cambridge University Press. 1976.
*George Lakoff. ''Stative adjectives and verbs''. Harvard Computational Laboratory Report, n.NSF-17. trad. it. in (G. Cinque) ''La semantica generativa'', Torino. 1979.
*Valerio Lucchesi. ''Fra grammatica e vocabolario. Studio sull'aspetto del verbo italiano'', in ''Studi di grammatica italiana, 1'', 1971
*Susan Rothstein. ''Structuring Events - A Study in the Semantics of Lexical Aspect''. Blackwell Publishing. 2004