Coloeus monedula: differenze tra le versioni
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| statocons_ref=<ref name = "IUCN">{{IUCN|summ=22705929|autore=BirdLife International 2012|titolo=Corvus monedula}}</ref>
| immagine=Галка (Corvus monedula),
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<!-- CLASSIFICAZIONE -->
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<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE -->
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<!-- ALTRO -->
| sinonimi=''Corvus monedula''
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| suddivisione=[[
| suddivisione_testo=[[File:Corvus monedula distribution de.svg|260px]]<br/><small>In verde scuro areale di residenza<br/>In verde chiaro areale riproduttivo<br/>In azzurro areale di svernamento</small>
}}
La '''taccola''' o '''taccola eurasiatica''' ('''''Coloeus monedula''''' ({{zoo|[[Linneo|Linnaeus]]|1758}})) è un [[Aves|uccello]] [[Passeriformes|passeriforme]] appartenente alla [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] dei [[corvidi]]<ref name= "IOC">{{IOC|titolo= Family Corvidae |url= http://www.worldbirdnames.org/bow/crows/ | accesso= 5 maggio 2014}}</ref>.
==Etimologia==
Il [[nome scientifico]] della [[specie]], ''monedula'', deriva dall'unione delle parole [[lingua latina|latine]] ''[[moneta]]'' ed ''edulis'' ("mangereccio"), col significato di "mangiatrice di monete", con riferimento al mito di [[Arne di Sifno|Arne]] (per il quale si rimanda alla sezione [[#Rapporti con l'uomo|mitologia]]) ed all'attrazione di questi uccelli per gli oggetti luccicanti.
Il [[nome volgare|nome comune]] di questi uccelli deriva invece dall'[[Lingua alto-tedesca antica|alto-tedesco antico]] ''tache'', divenuto poi ''tāhe''/''tāchelein'' in [[Lingua alto-tedesca media|alto-tedesco medio]] e, appunto, "taccola" in [[lingua italiana|italiano]] (mentre in [[lingua tedesca|tedesco]] questi uccelli sono noti come ''dohle'', di identica derivazione, con diverse varianti [[lingua tedesca#Dialetti|dialettali]] fra le quali ''tach'', ''dähi'', ''däche'' e ''dacha'').
== Descrizione ==
===Dimensioni===
Misura 34–39 cm in lunghezza, per 136-265 g di peso e un'[[apertura alare]] di 67–74 cm<ref name=hbw>{{cita web |lingua= en |url= https://www.hbw.com/species/eurasian-jackdaw-corvus-monedula |titolo= Eurasian Jackdaw (Corvus monedula) |sito= Handbook of the Birds of the World |accesso= 3 maggio 2018}}</ref>.
===Aspetto===
[[File:Jackdaw (7538518858).jpg|thumb|left|Esemplare a [[Newquay]] ]]
[[File:Corvus monedula -Bushy Park, Richmond upon Thames, London-8.jpg|thumb|left|Esemplare a [[Richmond upon Thames]] ]]
Si tratta di uccelli robusti, dalla grossa testa arrotondata con collo taurino, occhi frontali, becco conico robusto e allungato dalla punta lievemente adunca, forti zampe, lunghe ali digitate e coda dall'estremità squadrata: nel complesso, la taccola può somigliare a una [[corvus corone|cornacchia]] in miniatura, tuttavia questi uccelli sono inconfondibili per la taglia minore, il becco più corto in proporzione alle dimensioni totali e per gli occhi chiari. In volo, la taccola si distingue dagli altri [[corvidi]] per le ali più assottigliate e dalla digitazione meno profonda ed il sottoala uniformemente grigio, oltre che per la tendenza a volare in piccoli gruppi compatti.
Il [[piumaggio]] è quasi interamente di colore nero lucido, con presenza di riflessi metallici bluastri (nelle [[sottospecie]] ''soemmerringii'' e ''cirtensis'') o purpurei (nella sottospecie nominale e in ''spermologus'') su fronte, vertice e [[penne remiganti|remiganti]] e [[penne copritrici|copritrici]] secondarie, mentre gola, primarie e coda presentano riflessi verde-azzurri: guance, nuca e collo tendono a essere più chiari, tendenti al grigio cenere o al grigio argenteo, e lo stesso vale per l'area pettorale e ventrale, che (così come i fianchi e la superficie inferiore delle ali) è di color grigio-ardesia.<br/>
Il [[dimorfismo sessuale]] è trascurabile, sebbene i maschi tendano ad [[canizie|incanutire]] con l'età, soprattutto prima della muta: sussiste invece una certa variazione a livello individuale della colorazione (con maggiore o minore estensione delle aree grigie e nere e diversa tonalità dei riflessi metallici), mentre altre caratteristiche fisiche, come la taglia e le dimensioni di ali e becco in rapporto a questa, sembrano seguire un gradiente in direttrice O-E<ref name=hbw/>.
Il becco e le zampe sono di colore nerastro, mentre l'[[iride (anatomia)|iride]] è di un caratteristico colore chiaro, bianco-grigiastro o bianco-argenteo.
== Biologia ==
[[File:Jackdaw Lodz(Poland)(js)03.jpg|thumb|left|Esemplare a [[Łódź]] ]]
[[File:
Le taccole sono uccelli dalle abitudini di vita essenzialmente diurne e gregarie, che vivono in coppie che a loro volta fanno parte di stormi anche consistenti, più numerosi durante i mesi freddi<ref name=henderson/>: vari stormi possono riunirsi verso sera su posatoi comuni, fino a formare colonie che possono contare decine di migliaia di individui (il record è di circa 40.000 esemplari a [[Uppsala]]), talvolta in associazione col [[corvus frugilegus|corvo]], al quale (così come alle [[corvus corone|cornacche grigie]], alle [[vanellus vanellus|pavoncelle]], alle [[larus canus|gavine]] e agli [[sturnus vulgaris|storni]]) questi uccelli si associano anche durante la ricerca del cibo, soprattutto in autunno<ref name=lockie/>.<br/>
Al suolo, dove trascorrono gran parte del tempo alla ricerca di cibo, le taccole si muovono camminando velocemente: questi uccelli sono tuttavia ottimi volatori, capaci di virare in spazi ristretti e di muoversi a velocità sostenuta (fino a 11 metri al secondo<ref name=rosen>{{cita pubblicazione |autore= Rosen, M. & Hedenstrom, A. |anno= 2001 |titolo= Gliding Flight in a Jackdaw: A Wind Tunnel Study |rivista= Journal of Experimental Biology |volume= 204 |numero= 6 |pp=1153-1166 |url= http://jeb.biologists.org/content/204/6/1153.full.pdf}}</ref>), emettendo con le penne un caratteristico rumore durante il volo, che tuttavia sparisce durante la migrazione<ref name=rosen/>.
[[File:Birds at the trees.JPG|thumb|left|Stormo su un albero a [[Peć]] ]]
[[File:Coloeus monedula -Bushy Park, London Borough of Richmond upon Thames, England -several-8.jpg|thumb|Stormo al suolo a [[Bushy Park]] ]]
All'interno di uno stormo vige una [[gerarchia]] lineare (che si traduce nell'ordine di accesso alle risorse), studiata e descritta nel dettaglio da [[Konrad Lorenz]], nella quale ciascuna coppia occupa una propria posizione, dominante su alcune coppie e sottomessa nei confronti di altre. Gli esemplari non accoppiati occupano un ruolo subalterno rispetto alle coppie, e le femmine sono subordinate rispetto ai maschi, sicché si evince che le femmine non accoppiate rappresentano il livello gerarchico più basso: i maschi si creano una propria posizione gerarchica prima di trovare una compagna, la quale acquisisce lo stesso livello del compagno una volta formatasi la coppia. Le coppie rafforzano il proprio legame mediante frequenti azioni di [[toelettatura]] reciproca su nuca e collo, oltre che stando assieme per la stragrande maggioranza del proprio tempo.<br/>
La "scalata" alla gerarchia di uno stormo avviene principalmente mediante comportamenti di minaccia, ai quali eventualmente fanno seguito combattimenti veri e propri: fra gli atteggiamenti minacciosi più comuni vi sono la postura col becco puntato verso l'alto tenendo il collo allungato e le penne assottigliate, oppure il becco tenuto puntato verso il basso con le ali semiaperte e le penne della testa erette, o ancora il più estremo (utilizzato per risolvere contenziosi sulle femmine o sui siti di nidifcazione) con ali e coda spiegate e testa dalle penne erette che annuisce col becco tenuto puntato verso il rivale. Le taccole possono inoltre spingere il rivale dal proprio posatoio, occupandone automaticamente il posto ed il rango qualora esso non combatta per riaverlo indietro.<br/>
I combattimenti fra taccole sono perlopiù aerei ed avvengono coi due contendenti che si lanciano l'uno contro l'altro, afferrandosi per le zampe con le quali si spingono, mentre si assestano potenti beccate su testa e ali, mentre il resto dello stormo osserva la scena ciacolando rumorosamente.
[[File:Birds Prešov16Slovakia4.JPG|thumb|Esemplare gracchia a [[Prešov]] ]]
[[File:Corvus monedula calls.ogg|thumb|left|Richiami di saluto]]
[[File:European Jackdaw's croaking.ogg|thumb|left|Richiami d'allarme]]
Anche in virtù della loro elevata socialità, le taccole presentano una certa varietà di richiami: oltre al caratteristico richiamo ciacolante (che suona letteralmente come un ''ciac, ciac'' metallico, nasale e acuto), emesso principalmente in volo come richiamo di contatto o di saluto, questi uccelli ne emettono uno più nasale quando chiamano la prole o il ''partner'' per offrire il cibo, oppure una versione più rauca quando sono loro stessi a chiedere il cibo. Al momento di prendere posizione per la notte, le colonie sono particolarmente rumorose, coi vari uccelli che interagiscono fra loro, ed un altro momento di grande rumorosità avviene all'apparizione di un eventuale pericolo (soprattutto durante il periodo della cova), quando tutto lo stormo comincia ad emettere aspri gracchi, seguiti in genere dall'attacco verso il predatore, che viene accompagnato a suon di beccate lontano dal territorio di cova o di sosta dello stormo<ref>{{cita pubblicazione |autore= Leonardi, G. |anno= 1999 |titolo= Cooperative Hunting of Jackdaws by the Lanner Falcon (Falco biarmicus) |rivista= Journal of Raptor Research |volume= 33 |numero= 2 |pp=123-127 |url= http://sora.unm.edu/sites/default/files/journals/jrr/v033n02/p00123-p00127.pdf}}</ref>. Talvolta, quest'ultimo atteggiamento può essere attuato nei confronti di esemplari feriti o malati, che non di rado vengono uccisi.<br/>
La taccola, inoltre, similmente ad altri [[corvidi]] è in grado di imitare la voce umana, ripetendo singole parole o suoni.
=== Alimentazione ===
La taccola è un uccello [[onnivoro]] adattabile e opportunista, che si nutre indifferentemente di cibo di origine animale o vegetale a seconda della disponibilità del momento: questi uccelli, tuttavia, sono meno carnivori e spazzini rispetto agli altri [[corvidi]], e fino all'84% della loro dieta è rappresentata da vegetali per gran parte dell'anno<ref name=hbw/>.
[[File:Amersham station MMB 33.jpg|thumb|left|Esemplare si nutre alla [[Amersham (metropolitana di Londra)|stazione di Amersham]] ]]
[[File:Corvus monedula 03.JPG|thumb|Due esemplari cercano il cibo al suolo a [[Riga]] ]]
Il cibo principale delle taccole è rappresentato da semi e granaglie, in particolare dai [[cereali]]: questi uccelli si nutrono inoltre di bacche, [[ghianda|ghiande]] e frutta matura, non di rado razziando le coltivazioni e le piantagioni. Un'altra importante fonte di nutrimento sono gli [[insetti]] (che costituiscono la maggior parte della dieta durante la stagione degli amori, per far fronte all'aumentato fabbisogno energetico) e le loro [[larva|larve]] (soprattutto [[cicala|cicale]], [[melolontha|maggiolini]], [[bruco|bruchi]] e [[curculionidae|curculionidi]], favorendo le prede sotto i 2 cm di lunghezza<ref name=lockie>{{cita pubblicazione |autore= Lockie, J. D. |titolo= The Food and Feeding Behaviour of the Jackdaw, Rook and Carrion Crow |rivista= The Journal of Animal Ecology |volume= 25 |numero= 2 |anno= 1956 |pp=421-428 |doi= 10.2307/1935 |jstor= 1935}}</ref>), uova e nidiacei di piccoli [[uccelli]] ([[alauda arvensis|allodola]]<ref>{{Cita pubblicazione |autore= Praus, L. & Weidinger, K. |data= 2010 |titolo= Predators and Nest Success of Sky Larks Alauda arvensis in Large Arable Fields in the Czech Republic |rivista= Bird Study |volume= 57 |numero= 4 |pp= 525-530 |doi= 10.1080/00063657.2010.506208 |url= http://www.zoologie.upol.cz/clanky_pdf/Weidinger_Bird_Study_2010.pdf |accesso= 3 maggio 2018 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20111005191208/http://www.zoologie.upol.cz/clanky_pdf/Weidinger_Bird_Study_2010.pdf# |dataarchivio= 5 ottobre 2011 |urlmorto= sì }}</ref>, [[puffinus puffinus|berta minore]], [[alca torda|gazza marina]], [[uria aalge|uria]], [[ardea cinerea|airone cenerino]], [[streptopelia decaocto|tortora dal collare]] e [[columba livia|piccione]]), [[lumache]], [[vermi]], [[ragni]] e sporadicamente anche [[topo]]lini e [[microchiroptera|pipistrelli]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Mikula P. |anno= 2013 |lingua= cs |titolo= Pozorované útoky kavky tmavej (Corvus monedula) na netopiere (Chiroptera) v Bardejove, severovýchodné Slovensko |rivista= Sylvia |volume= 49 |pp=157-159 |url= http://www.cso.cz/wpimages/other/sylvia49_7Mikula.pdf|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160309064753/http://www.cso.cz/wpimages/other/sylvia49_7Mikula.pdf|dataarchivio=9 marzo 2016}}</ref>: le taccole frequentano inoltre assiduamente le carcasse, le pile di [[letame]] e i banchetti di rifiuti trascinati sul litorale dal mare, sia per piluccare pezzettini di carne o cibo parzialmente indigerito che per cibarsi degli insetti [[saprofago|saprofagi]].
[[File:Coloeus monedula -Gentofte, Denmark -adult and juvenile-8 (1).jpg|thumb|left|Giovane (a sinistra) chiede cibo a un adulto a [[Gentofte]] ]]
[[File:Two crows eating on the back of a donkey.jpg|thumb|Due esemplari sul dorso di un [[asino]] nei [[Paesi Bassi]] ]]
[[File:Jackdaw - Beaumaris Castle Anglesey August 2009 (3833786069).jpg|thumb|left|Esemplare con cibo nel becco al [[castello di Beaumaris]] ]]
[[File:Dohle am Strand von Juist.JPG|thumb|Esemplare cerca il cibo sulla spiaggia di [[Juist]] ]]
La taccola cerca il cibo principalmente al suolo, servendosi del becco per spostare detriti e ciuffi d'erba e mettere in tal modo allo scoperto le risorse di cui nutrirsi: questo uccello è aiutato in ciò dagli occhi in posizione frontale, che favoriscono la [[visione binoculare]] e l'accuratezza nella stima delle distanze<ref>{{cita pubblicazione |autore= Kulemeyer, C.; Asbahr, K.; Gunz, P.; Frahnert, S.; Bairlein, F. |anno= 2009 |titolo= Functional Morphology and Integration of Corvid Skulls – a 3D Geometric Morphometric Approach |rivista= Frontiers in Zoology |volume= 6 |numero= 2 |p=2 |url= http://www.frontiersinzoology.com/content/6/1/2 |doi=10.1186/1742-9994-6-2}}</ref>. Più raramente, questi animali usano il becco per sondare il terriccio morbido o per scavare assieme alle zampe, così come altrettanto raramente essi cacciano le prede in volo. Soprattutto durante le prime ore del mattino (quando c'è minore probabilità di incontrare l'uomo), la taccola cerca il cibo nelle mangiatoie dei giardini, nei cassonetti e nelle discariche: di tanto in tanto, questi animali possono essere inoltre osservati sulla groppa di [[pecora|pecore]] o altri armenti, piluccando i parassiti che si annidano nella pelle e nel pelo.
Per meglio digerire il cibo, le taccole sono solite inoltre ingerire sabbia e sassolini (principalmente rocce a base di [[silice]] e [[carbonato di calcio]]), che nel [[ventriglio]] aiutano a triturare il [[bolo]] ingerito<ref>{{Cita pubblicazione |autore= Soler, J. J.; Soler, M.; Martínez, J. G. |data= 1993 |titolo= Grit Ingestion and Cereal Consumption in Five Corvid Species |rivista= Ardea |volume= 81 |numero= 2 |pp= 143-149 |url= http://www.eeza.csic.es/eeza/documentos/soler_4752.pdf |urlmorto= sì |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20111003035023/http://www.eeza.csic.es/eeza/documentos/soler_4752.pdf |dataarchivio= 3 ottobre 2011 }}</ref>.
La taccola è solita donare parte del cibo reperito ad altri esemplari conspecifici, non necessariamente imparentati col donatore (spesso l'offerta di cibo è legata all'alimentazione della prole o ai rituali di [[corteggiamento]]), tendendo a fare ciò specialmente coi cibi preferiti dall'esemplare che sceglie di donarli<ref>{{Cita pubblicazione|autore= de Kort, S. R.; Emery, N. J.; Clayton, N. S. |titolo= Food Sharing in Jackdaws, Corvus monedula: What, Why and with Whom? |data= 2006 |rivista= Animal Behaviour |volume= 72 |numero= 2 |pp= 297-304 |doi= 10.1016/j.anbehav.2005.10.016}}</ref>: sebbene i motivi di tale comportamento (paragonabile per volume, o forse anche maggiore, rispetto a quanto osservabile fra le [[scimmie antropomorfe]]) rimangano ancora oscuri, si ritiene che esso sia legato a qualche forma di [[mutualismo]] o di rafforzamento del proprio ruolo gerarchico nell'ambito dello stormo<ref>{{cita pubblicazione |autore= von Bayern, A. M. P.; de Kort, S. R.; Clayton, N. S.; Emery, N. J. |titolo=Frequent food- and Object-sharing during Jackdaw (''Corvus monedula'') Socialisation |url=http://www.behav.org/IEC/default.php?proc=search&search=a_num&id=406 |conferenza=Ethological Conference, Budapest, Hungary, 2005 }}</ref>. Le taccole inoltre praticano sporadicamente il [[cleptoparassitismo]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Baglione, V. & Canestrari, D. |data= 2009 |titolo= Kleptoparasitism and Temporal Segregation of Sympatric Corvids Foraging in a Refuse Dump |rivista= The Auk |volume= 126 |numero= 3 |pp= 566-578 |doi= 10.1525/auk.2009.08146}}</ref>.
=== Riproduzione ===
[[File:GOC Wild Beds and Edgy Herts 128 Jackdaw (Corvus monedula) (5619468643).jpg|thumb|left|Esemplare porta materiale da costruzione al nido nell'[[Hertfordshire]] ]]
[[File:Coloeus monedula -Conwy Castle, Clwyd, Wales-8 cropped.jpg|thumb|Coppia fa capolino da una fessura nel [[castello di Conwy]] ]]
La taccola è un uccello [[monogamia|monogamo]]: le coppie si formano a partire dal secondo anno di vita e, sebbene alcune possano separarsi nei primi sei mesi di durata, durano per tutta la vita, senza che si verifichino nel frattempo relazioni extraconiugali, come in molti altri [[corvidi]]<ref name=henderson>{{cita pubblicazione |autore= Henderson, I. G.; Hart, P. J. B.; Burke T. |titolo= Strict Monogamy in a Semi-Colonial Passerine: The Jackdaw Corvus monedula |anno= 2000 |rivista= Journal of Avian Biology |jstor= 3676991 |doi= 10.1034/j.1600-048X.2000.310209.x |volume= 31 |numero= 2 |pp=177-182}}</ref>. Le coppie rimangono assieme anche se non riescono a procreare e, alla morte di uno dei due componenti, l'altro cala vertiginosamente nel ''ranking'' gerarchico dello stormo, passando generalmente il resto della propria vita in solitudine.
La stagione riproduttiva comincia in aprile, cominciando via via più tardi man mano che si va verso est, con le popolazioni [[siberia]]ne che nidificano in maggio<ref name=hbw/>: il nido, a forma di coppa, è molto voluminoso, e consta di una grossolana piattaforma di stecchini e rametti, al centro della quale si trova una conca foderata di fibre vegetali, piumino e lanugine, all'interno della quale vengono deposte le uova. Il nido viene costruito in cavità sopraelevante (sebbene sia stato osservato un nido costruito in una tana di [[oryctolagus|coniglio]]) della roccia o degli alberi, generalmente in boschi primari ricchi di vecchi alberi o su strapiombi rocciosi, nonché non di rado in aree abitate con vecchi edifici, dei quali vengono solitamente sfruttati i [[comignolo|comignoli]]. Le taccole utilizzano inoltre senza problemi i nidi scavati da altri uccelli (specialmente dal [[dryocopus martius|picchio nero]]<ref>{{Cita pubblicazione |autore= Johnsson, K. |titolo= Colonial Breeding and Nest Predation in the Jackdaw Corvus monedula using old Black Woodpecker Dryocopus martius Holes |url= https://archive.org/details/sim_ibis_1994-07_136_3/page/313 |doi= 10.1111/j.1474-919X.1994.tb01100.x |rivista= Ibis |volume= 136 |numero= 3 |pp=313-317 |anno= 1994}}</ref>), non di rado sfrattandone i precedenti occupanti (come l'[[strix aluco|allocco]] o la [[columba oenas|colombella]])<ref>{{Cita pubblicazione |autore= Koning, F. J.; Koning, H. J.; Baeyens, G. |doi= 10.5253/078.097.0408 |titolo= Long-Term Study on Interactions between Tawny Owls (Strix aluco), Jackdaws (Corvus monedula) and Northern Goshawks (Accipiter gentilis) |rivista= Ardea |volume= 97 |numero= 4 |pp=453-456 |anno= 2009}}</ref>.<br/>
Le taccole nidificano in colonie, con le coppie che nella fase iniziale della riproduzione (scelta del sito di nidificazione e costruzione del nido) litigano fra di loro per ottenere i posti migliori, che cercano di difendere anno dopo anno: talvolta, le colonie nidificanti di taccola sono situate ai margini di colonie riproduttive di altri corvidi (come i [[pyrrhocorax|gracchi]]), e spesso ai loro margini sono a loro volta situati nidi di altri corvidi (come il [[corvus frugilegus|corvo comune]], il [[corvus corax|corvo imperiale]] o la [[pica pica|gazza]])<ref name=lockie/>.
[[File:Jackdaw brood.jpg|thumb|left|Interno di nido con uova e ''pullus'' nelle [[west Midlands (contea)|West Midlands]] ]][[File:Coloeus monedula, juvenile, Newcastle upon Tyne, England.jpg|thumb|[[Primo piano]] di un giovane a [[Newcastle upon Tyne]] ]]
Le uova, in numero di 2-9 (generalmente 4-5)<ref>{{cita pubblicazione |autore= Tryjanowski, P.; Kuczynski, L.; Antczak, M.; Skoracki, M.; Hromada, M. |anno= 2001 |titolo= Within-clutch Repeatability of Egg Dimensions in the Jackdaw Corvus monedula: a Study Based on a Museum Collection |rivista= Biologia |volume= 56 |numero= 2 |pp=211-215 |url= http://www.planetofbirds.com/jackdaw-article-2 |accesso= 3 maggio 2018 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160206084933/http://www.planetofbirds.com/jackdaw-article-2 |dataarchivio= 6 febbraio 2016 |urlmorto= sì }}</ref>, sono lucide e di colore azzurrino, con rada maculatura di colore bruno-grigiastro: esse tendono a crescere lievissimamente in dimensioni medie seguendo una direttrice N-SO.<br/>
[[File:Coloeus monedula MHNT.ZOO.2010.11.172.3.jpg|thumb|left|Uovo di ''Coloeus monedula '' - [[Museo di storia naturale di Tolosa|Museo di Tolosa]]]]
Le uova vengono covate dalla sola femmina (col maschio che rimane costantemente di guardia nei pressi del nido, pronto a scacciare aggressivamente eventuali intrusi, e che si occupa inoltre di reperire il cibo per sé e per la compagna) per 17-18 giorni, al termine dei quali schiudono ''pulli'' ciechi ed implumi. I nidiacei schiudono in maniera asincrona, perché la femmina depone un uovo al giorno e comincia a covare immediatamente dopo la deposizione del primo uovo, il che fa sì che i primi nati siano più grandi e forti rispetto agli ultimi, che solitamente muoiono nei primi giorni di vita<ref>{{cita pubblicazione |autore= Gibbons, D. W. |titolo= Hatching Asynchrony Reduces Parental Investment in the Jackdaw |rivista= Journal of Animal Ecology |anno= 1987 |volume= 53 |numero= 2 |pp=403-414 |jstor= 5056 |doi= 10.2307/5056}}</ref>.<br/>
I nidiacei vengono imbeccati e accuditi da ambedue i genitori: essi s'involano fra i 28 e i 35 giorni di vita, tuttavia anche dopo l'involo continuano a rimanere coi genitori ancora per almeno un mese, quando si uniscono agli altri giovani appena affrancatisi dalle cure parentali, rimanendo nello stormo d'appartenenza dei genitori e cominciando a definire le gerarchie già durante il primo inverno di vita.
La taccola subisce [[parassitismo di cova]] da parte del [[Clamator glandarius|cuculo dal ciuffo]]<ref>{{Cita pubblicazione |autore= Charter, M.; Bouskila, A.; Aviel, S.; Leshem, Y. |titolo= First Record of Eurasian Jackdaw (Corvus monedula) Parasitism by the Great Spotted Cuckoo (Clamator glandarius) in Israel |doi= 10.1676/04-065 |jstor= 20060085 |rivista= The Wilson Bulletin |volume= 117 |numero= 2 |pp=201-204 |anno= 2005}}</ref>.
== Distribuzione e habitat ==
[[File:Corvus monedula, Israel 2.jpg|thumb|left|Coppia in [[Israele]] ]]
[[File:Citybird (10746580516).jpg|thumb|Esemplare in contesto urbano]]
[[File:Corvus monedula Lithuania 6784.jpg|thumb|left|Esemplare su un tetto in [[Lituania]] ]]
[[File:Coloeus monedula (Antwerpen).jpg|thumb|Esemplare ad [[Anversa]] ]]
La taccola ha distribuzione [[ecozona paleartica|paleartica]], popolando gran parte dell'[[Europa]] (dalla [[penisola iberica]] al [[mar Caspio]], comprese le [[isole britanniche]] e le isole del [[Mediterraneo]], a nord fino alle coste meridionali della [[Fennoscandia]]), l'[[Anatolia]], il [[levante (regione storica)|Levante]] (dove sono residenti sin dai primi [[anni 1960|anni '60]], mentre in precedenza erano visitatori invernali), il [[Caucaso]] e il nord-ovest dell'[[Iran]], oltre all'area ad est del [[lago d'Aral]] fino all'[[Uiguristan]] occidentale e nord-occidentale: una piccola popolazione è diffusa anche in [[Nordafrica]], fra il [[Marocco]] centro-occidentale e l'[[Algeria]] nord-occidentale, mentre le taccole sono [[estinzione locale|localmente estinte]] da [[Malta]] e dalla [[Tunisia]]<ref name=IUCN/>.<br/>
La taccola è residente in gran parte del suo areale europeo ed africano: le popolazioni più settentrionali e quelle nord-orientali ([[Scandinavia]], [[Asia centrale]] e [[Siberia]]) tendono invece a migrare verso sud fra settembre e novembre, svernando a sud o nelle aree urbane fino a febbraio-maggio e spingendosi nel fare ciò fino in [[Mesopotamia]], [[Afghanistan]] e [[Kashmir]]<ref>{{cita pubblicazione |autore= Żmihorski, M.; Halba, R.; Mazgajski, T. D. |anno= 2010 |titolo= Long-term Spatio-temporal Dynamics of Corvids Wintering in Urban Parks of Warsaw, Poland |rivista= Ornis Fennica |volume= 87 |numero= 2 |pp=61-68 |url= http://www.ornisfennica.org/pdf/vol87-2/3Zmihorski.pdf |urlmorto= sì |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20111007082943/http://www.ornisfennica.org/pdf/vol87-2/3Zmihorski.pdf |dataarchivio= 7 ottobre 2011 }}</ref><ref>{{cita pubblicazione |autore= Mazgajski, T. D.; Żmihorski, M.; Halba, R.; Wozniak, A. |anno= 2008 |titolo= Long-term Population Trends of Corvids Wintering in Urban Parks in Central Poland |rivista= Polish Journal of Ecology |volume= 56 |numero= 3 |pp=521-526 |url= http://www.miiz.waw.pl/pliki/pracownicy/zmihorski/Mazgajski_CorvidsWarsawWinteringTrends_PolJEcol2008.pdf}}</ref>. Singoli esemplari in dispersione sono stati registrati alle [[Fær Øer|isole Fær Øer]], in [[Islanda]], in [[Nordamerica]] nord-orientale ([[Canada atlantico]], [[Saint-Pierre e Miquelon]] e [[New England]] fino alla [[Pennsylvania]]), in [[Mauritania]], in [[Egitto]] e sulle sponde occidentali del [[lago Bajkal]]<ref name=IUCN/>.
L'''[[habitat]]'' di elezione di questi uccelli è rappresentato dalle aree erbose aperte con presenza di macchie boschive più o meno estese e di aree rocciose, anche artificiali (ad esempio muretti di demarcazione o case diroccate), lasciando le aree prative più aperte al [[corvus frugilegus|corvo]] e quelle più alberate alle [[garrulus glandarius|ghiandaie]]: tuttavia, le taccole sono uccelli molto adattabili, che possono essere osservati in ambienti disparati, come [[steppa|steppe]] o scogliere, avendo dimostrato nei secoli di tollerare molto bene la presenza umana ed avendo colonizzato anche le aree urbane e le coltivazioni.
== Tassonomia ==
Se ne riconoscono quattro [[sottospecie]]<ref name= "IOC"/>:
* ''C. m. monedula'' ({{zoo|[[Linneo|Linnaeus]]|1758}}) - la sottospecie nominale, diffusa dalla [[Scandinavia]] alla [[Russia europea]], a sud fino alle pendici settentrionali delle [[Alpi]] e dei [[Carpazi]];
* ''C. m. spermologus'' ({{zoo|[[Louis Pierre Vieillot|Vieillot]]|1817}}) - diffusa in [[Europa occidentale]] e [[Europa meridionale|meridionale]] ([[isole britanniche]], [[penisola iberica]], [[Francia]], [[Benelux]] e [[Italia]]) e in [[Maghreb]];
* ''C. m. soemmerringii'' ({{zoo|[[Johann Fischer von Waldheim|Fischer von Waldheim]]|1811}}) - diffusa nella porzione orientale dell'areale occupato dalla specie, dalla [[penisola balcanica]] e dall'[[Europa orientale]] alla [[Siberia centrale]] e all'[[Uiguristan]] occidentale;
* ''C. m. cirtensis'' {{zoo|[[Lionel Walter Rothschild|Rothschild]] & [[Ernst Hartert|Hartert]]|1912}} - [[endemismo|endemica]] dell'[[Algeria]].
<gallery heights=200 widths=250>
File:Naturalis Biodiversity Center - RMNH.AVES.140577 1 - Corvus monedula monedula Linnaeus, 1758 - Corvidae - bird skin specimen.jpeg|Maschio [[tassidermia|tassidermizzato]] della sottospecie nominale.
File:Naturalis Biodiversity Center - RMNH.AVES.101956 - Corvus monedula spermologus Vieillot, 1817 - Corvidae - bird skin specimen.jpeg|Femmina tassidermizzato della sottospecie ''spermologus''.
File:Naturalis Biodiversity Center - RMNH.AVES.140572 1 - Corvus monedula soemmerringii Fischer, 1811 - Corvidae - bird skin specimen.jpeg|Maschio tassidermizzato della sottospecie ''soemmerringii''.
</gallery>
Alcuni autori proporrebbero inoltre le sottospecie ''turrium'', ''brehmi'' e ''hilgerti'' della [[Germania]] (tutte [[sinonimo (tassonomia)|sinonimizzate]] con la nominale), ''ibericus'' dell'[[Andalusia]], ''nigerrimus'' del [[Marocco]] (ambedue sinonimizzate con ''spermologus''), ''tischleri'' e ''sophiae'' della [[Polonia]], ''schluteri'' della [[Bielorussia]], ''collaris'' della [[Macedonia del Nord]], ''pontocaspicus'' di [[Cipro]] e ''ultracollaris'' del [[Tien Shan]] (tutte sinonimizzate con ''soemmerringii'')<ref name=hbw/>.
==Rapporti con l'uomo==
Fino a tempi recenti le taccole sono state perseguitate come animali nocivi, sebbene in maniera meno severa rispetto ad altri [[corvidi]]: durante il [[XVI secolo]], [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII]] prima ed [[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta I]] poi emisero una serie di decreti in questo senso, che hanno portato alla rarefazione di questi uccelli in vaste zone del [[Regno Unito]], specialmente del [[Norfolk]]<ref>{{Cita libro|autore= Lovegrove, R. |titolo= Silent Fields: The Long Decline of a Nation's Wildlife |editore= Oxford University Press |città= Oxford, United Kingdom |anno= 2007 |pp= 79–81, 162–63 |isbn= 0-19-852071-9 |url= https://books.google.com/?id=qQCV6eBgD9YC&pg=PA80}}</ref>. Le taccole venivano uccise in quanto viste come una minaccia per i raccolti di [[cereali]] e frutta, nonché per i loro effetti nocivi sulle popolazioni degli uccelli pregiati per la caccia, dei quali razziavano le uova. Ancora oggi, in [[Inghilterra]] è legale l'uso delle taccole come zimbelli per adescare e ingabbiare altri esemplari<ref>{{Cita web |url= http://www.basc.org.uk/en/codes-of-practice/trapping-pest-birds.cfm |titolo= Trapping Pest Birds |editore= BASC: The British Association for Shooting and Conservation |urlmorto= sì |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20110810150726/http://www.basc.org.uk/en/codes-of-practice/trapping-pest-birds.cfm |dataarchivio= 10 agosto 2011 }}</ref>: questi uccelli sono inoltre una delle potenziali specie in lista per l'abbattimento selezionato secondo la [[Direttiva Uccelli]] (ascrizione caldeggiata in particolar modo dalla federcaccia tedesche), e a [[Cipro]] è possibile abbatterli in primavera ed estate.
Nella pratica, l'effettiva dannosità di questo uccello per l'uomo è estremamente limitata, tanto che anche il [[alfred Edmund Brehm|Brehm]], nelle sue descrizioni di questi animali, non menziona né accenna mai ad essa, come invece era solito fare<ref>{{Cita libro |autore= Hereth, A. |lingua= de |titolo= Das Bild der Rabenvögel (Corvidae) in der heutigen Gesellschaft |anno= 2003 |editore= Justus – Liebig – Universität Gießen |pp= 10, 25 |url= http://geb.uni-giessen.de/geb/volltexte/2003/1143/index.html |accesso= 4 maggio 2018 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20140728231718/http://geb.uni-giessen.de/geb/volltexte/2003/1143/index.html |dataarchivio= 28 luglio 2014 |urlmorto= sì }}</ref>: la taccola, tuttavia, è stata associata ad alcuni casi di [[gastroenterite]] da ''[[Campylobacter jejuni]]'' occorsi a [[Gateshead]] (dovuti verosimilmente all'abitudine di questi uccelli di aprire le bottiglie di latte lasciate sugli usci delle case per prelevarne parte del contenuto<ref>{{Cita pubblicazione|doi= 10.1016/0140-6736(91)92541-9 |titolo= The thieving magpie (and jackdaw) |url= https://archive.org/details/sim_the-lancet_1991-04-06_337_8745/page/n46 |rivista= The Lancet |volume= 337 |numero= 8745 |p= 844 |anno= 1991}}</ref>)<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Hudson, S. J.; Sobo, A. O.; Russel, K.; Lightfoot, N. F. |titolo= Jackdaws as potential source of milk-borne Campylobacter jejuni infection |url= https://archive.org/details/sim_the-lancet_1990-05-12_335_8698/page/1160 |doi= 10.1016/0140-6736(90)91162-4 |rivista= The Lancet |volume= 335 |numero= 8698 |p= 1160 |anno= 1990 |pmid= 1971891}}</ref> e in [[Spagna]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore= Johne, R.; Wittig, W.; Fernandez-De-Luco, D.; Hofle, U.; Muller, H. |titolo= Characterization of Two Novel Polyomaviruses of Birds by Using Multiply Primed Rolling-Circle Amplification of Their Genomes |url= https://archive.org/details/sim_journal-of-virology_2006-04_80_7/page/3523 |doi= 10.1128/JVI.80.7.3523-3531.2006 |rivista= Journal of Virology |volume= 80 |numero= 7 |pp= 3523-3531 |anno= 2006 |pmid= 16537620 |pmc= 1440385}}</ref>.
=== La taccola nella cultura ===
[[File:Borrowed plumes.jpg|thumb|left|Illustrazione del [[1881]] di una taccola con penne di [[pavone]], riferimento alla favola di [[Esopo]] ]]
[[File:De graculo et pavone.jpg|thumb|Incisione del [[1501]], raffigurante il finale della fiaba esopica della taccola e dei pavoni]]
La taccola compare spesso nel ''[[folklore]]'' e nella [[mitologia greca|mitologia dell'Antica Grecia]]: per i Greci, questi uccelli erano queruli e vanitosi, facili da catturare con un piatto pieno d'olio, nel quale sarebbero sicuramente caduti rimirando la propria immagine riflessa. Un esempio di questa vanitosità è raccontato nelle [[favole di Esopo]], in un episodio delle quali una taccola si fregia di alcune lunghe penne di pavone spacciandole per proprie, per poi essere scoperta e mortificata.
Anche la passione delle taccole (comune anche ad altri [[corvidi]]) per gli oggetti luccicanti trova posto nei miti su di esse: l'origine mitologica di questi uccelli risale infatti ad [[Arne di Sifno]], la cui lealtà venne comprata da [[Minosse]] con un ingente quantitativo d'oro e la cui bramosia di denaro venne punita dagli dei appunto con la trasformazione in un animale irresistibilmente attratto dagli oggetti luccicanti, le taccole.
Il proverbio greco (mutuato in [[lingua latina|latino]]) "il [[cigno]] canta quando le taccole tacciono" è anch'esso un riferimento alla natura chiassosa di questi uccelli: sentire questi uccelli gracchiare più forte del solito, tuttavia, veniva considerato nell'antichità classica un presagio di pioggia, come raccontano [[Claudio Eliano]], [[Teofrasto]] e [[Ovidio]]<ref>Caludio Eliano, ''Sulla natura degli animali'', I, 48</ref><ref>Teofrasto, ''De Signis Tempestatum'', 16</ref>. [[Plinio il Vecchio]], invece, nota come la taccola fosse un uccello tenuto in grande considerazione da [[Tessali]] e [[Illiri]] e a [[Lemno]], per la sua solerzia nel nutrirsi di [[orthoptera|cavallette]], oltre a menzionare la credenza che i [[Veneti]] fossero riusciti a convincere dietro compenso questi uccelli a risparmiare i loro raccolti.
Anche durante il [[Medioevo]] la taccola veniva considerata una portatrice di pioggia, specialmente se osservata sul campanile di una [[cattedrale]]. Le varie culture dell'[[Europa centrale]] differivano tuttavia nella percezione di questi uccelli, pur avendo in comune la loro visione come portatori di novità, buone o cattive che siano: se in [[Galles]] le taccole erano considerate sacre per la loro abitudine di nidificare nelle chiese, e nei [[Fens]] vederne una durante un matrimonio era un buon auspicio per la sposa, in [[Inghilterra]] la loro nidificazione in una casa era foriera di morte fra i suoi inquilini, e in [[Boemia]] sentire questi uccelli gracchiare era associato a una guerra imminente, tanto che [[Procopio di Sázava|San Procopio]] li bandì da [[Sázava]] (dove infatti le taccole non nidificano).
[[File:Borch CoA.png|thumb|Stemma nobiliare della famiglia [[confederazione polacco-lituana|polacco-lituana]] Borch, denominato ''Trzy Kawki'' ("tre taccole")]]
[[Konrad Lorenz]], in numerosi libri (fra tutti ''[[L'anello di Re Salomone]]'' e ''[[Osservazioni sulle taccole]]''), ne descrive dettagliatamente il comportamento sociale.
La taccola è inoltre molto presente nella [[letteratura inglese]]: se da un lato non è ancora certo che [[Geoffrey Chaucer|Chaucer]] e [[william Shakespeare|Shakespeare]] si riferiscano specificamente a questi uccelli (entrambi usano il termine ''chough'', anticamente utilizzato per designare la taccola, ma in seguito indicante il [[pyrrhocorax pyrrhocorax|gracchio corallino]]), [[Gilbert White]], [[William Butler Yeats]], [[Tobias Smollett|Smollett]] e [[William Cowper|Cowper]] dedicano loro interi componimenti.
Il nome di questo uccello in [[lingua ceca]] è ''Kavka'', dal quale deriva il nome del famoso scrittore [[Franz Kafka]] (il cui padre Hermann raffigurava una taccola accanto al nome nell'insegna del negozio di famiglia)<ref>''Franz Kafka'', pag. 178; Michael Müller, 1990, Edizioni Iconografia, Pordenone</ref>: il suo nome in [[lingua inglese]] invece è ''jackdaw'', da cui prende il nome la nave di [[Edward Kenway]], protagonista di [[Assassin's Creed IV: Black Flag]].
La taccola viene inoltre rappresentata nel vecchio stemma della città [[ucraina]] di [[Halych]], il cui nome deriva dal termine in [[antica lingua slava orientale]] stante ad indicare appunto questi uccelli. La taccola rappresenta inoltre l'uccello simbolo della [[Finlandia]] sud-occidentale.
== Note ==
<references />
==
* [[Uccelli nidificanti in Italia]]
== Altri progetti ==
{{
== Collegamenti esterni ==
* {{Avibase}}
* {{cita web |1=http://www.gardensafari.net/english/pages/kauw.htm |2=Urban bird |urlmorto=sì |accesso=28 giugno 2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060707195920/http://www.gardensafari.net/english/pages/kauw.htm |dataarchivio=7 luglio 2006 }}
* {{cita web|http://www.mybitoftheplanet.com/2002/2002june_files/jackdaw0206big.jpg|Jackdaw on coastal cliffside}}
* {{cita web | 1 = http://www.skullsite.com/images/dbimages/large/corvusmonedula_s.jpg | 2 = Skull of Jackdaw | accesso = 28 giugno 2006 | dataarchivio = 16 marzo 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090316005809/http://www.skullsite.com/images/dbimages/large/corvusmonedula_s.jpg | urlmorto = sì }}
* [http://ibc.hbw.com/ibc/phtml/especie.phtml?idEspecie=8270 Jackdaw videos] on the Internet Bird Collection
{{Portale|uccelli}}
[[Categoria:Corvidae]]
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