Jacobaea maritima: differenze tra le versioni
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|immagine=Senecio cineraria.JPG
|didascalia=''Jacobaea maritima''
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
|regno=[[Plantae]]
|dominio=[[Eukaryota]]
|divisione=[[Magnoliophyta]]
|classe=[[Magnoliopsida]]
|sottoclasse=[[Asteridae]]
|ordine=[[Asterales]]
|famiglia=[[Asteraceae]]
|sottofamiglia=[[Asteroideae]]
|tribù=[[Senecioneae]]
|sottotribù=[[Senecioninae]]
|genere=
|specie='''J. maritima'''
<!-- CLASSIFICAZIONE APG -->
|FIL?=
|regnoFIL=[[Plantae]]
|clade2=[[Mesangiosperme]]
|clade3=[[Eudicotiledoni]]
|clade4=[[Eudicotiledoni centrali]]
|clade5=[[Superasteridi]]
|clade6=[[Asteridi]]
|clade7=[[Euasteridi]]
|clade8=[[Campanulidi]]
|ordineFIL=[[Asterales]]
|famigliaFIL=[[Asteraceae]]
|tribùFIL=[[Senecioneae]]
|genereFIL= [[Jacobaea]]
|specieFIL='''J. maritima'''
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
|biautore=([[Linneo|L.]]) Pelser & Meijden
|binome=Jacobaea maritima
|bidata=[[2005]]
|sinonimi=''Othonna maritima''<small>L.</small><br/>
''Cineraria maritima'' <small>(L.) L.</small><br/>
''Senecio maritimus'' <small>(L.) Rchb.</small><br/>
''Senecio cineraria'' <small>DC.</small><br/>
''Senecio gibbosus'' subsp. ''cineraria'' <small>(DC.) Peruzzi & al.</small>
''Senecio bicolor'' subsp. ''cineraria'' <small>(DC.) Chater</small>
|nomicomuni=
|suddivisione=[[Sottospecie]]
|suddivisione_testo=
*''J. maritima'' subsp. ''maritima''
*''J. maritima'' subsp. ''bicolor''
*''J. maritima'' subsp. ''sicula''
}}
La '''cineraria''' ('''''Jacobaea maritima''''' <small>([[Linneo|L.]]) Pelser & Meijden, [[2005]]</small>) è una specie di [[Plantae|pianta]] [[angiosperma]] [[dicotiledone]] della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Asteraceae]] (sottofamiglia [[Asteroideae]]).<ref name=APGIV>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=The Angiosperm Phylogeny Group|titolo= An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV|rivista=[[Botanical Journal of the Linnean Society]]|anno=2016 |volume= 181 |numero= 1 |pp= 1-20 |url=https://doi.org/10.1111/boj.12385}}</ref><ref name=KEW>{{cita web|url= https://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:77075194-1|titolo=World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW|accesso= 4 novembre 2022}}</ref>
==Etimologia==
Il nome del genere (''Jacobaea'') potrebbe derivare da due fonti possibili: (1) da [[Giacomo il Maggiore|San Giacomo]] (o Jacobus); oppure (2) in riferimento all'isola di [[Santiago (Capo Verde)|Santiago]] ([[Capo Verde]]).<ref>{{cita web|url=http://www.calflora.net/botanicalnames/pageJ.html |titolo=Botanical names|accesso=19 luglio 2011}}</ref> L'[[epiteto specifico]] (''maritima'') deriva dall'areale tipico per questa specie.<ref>{{cita web|url= http://www.calflora.net/botanicalnames/pageMA-ME.html|titolo=Botanical names|accesso= 4 novembre 2022}}</ref> Il nome comune ("cineraria") indica la colorazione "cenere" delle foglie.<ref>{{cita web|url= http://www.calflora.net/botanicalnames/pageCI-CY.html|titolo=Botanical names|accesso= 4 novembre 2022}}</ref>
Il nome scientifico della specie è stato definito dai botanici [[Carl Linnaeus]] (1707-1778), [[Pieter B. Pelser]] e [[Ruud van der Meijden]] (1945-2007) nella pubblicazione "''Heukels' Flora van Nederland, ed. 23''" (Heukels' Fl. Nederland 677 ) del 2005.<ref>{{cita web|url= https://www.ipni.org/n/77075194-1|titolo=The International Plant Names Index|accesso= 4 novembre 2022}}</ref>
==
[[File:2022. Николаевка DSC 9106.jpg|upright=0.7|thumb|Il portamento]]
[[File:Jacobaea maritima plant (05).jpg|upright=0.7|thumb|Le foglie]]
[[File:Jacobaea maritima flower (30).jpg|upright=0.7|thumb|Infiorescenza]]
[[File:Jacobaea maritima20140701 011.jpg|upright=0.7|thumb|I fiori]]
'''Habitus'''. Queste piante sono dei cespuglietti con altezza variabile al massimo di 3 - 10 dm. La forma biologica è [[Sistema Raunkiær#Camefite|camefita suffruticosa]] (''Ch suffr''), sono piante perenni e legnose alla base, con gemme svernanti poste ad un'altezza dal suolo tra i 2 ed i 30 cm (le porzioni erbacee seccano annualmente e rimangono in vita soltanto le parti legnose). Sono provviste di densi peli lunghi 0,5 – 1 mm. Queste piante possiedono al loro interno delle sostanze chimiche quali i [[lattoni]] [[Terpeni|sesquiterpenici]] e [[Alcaloide pirrolizidinico|alcaloidi pirrolizidinici]].<ref name=Judd523>{{cita|Judd 2007|pag. 523}}.</ref><ref>{{cita|Pignatti 1982|vol. 3, pag. 1}}.</ref><ref>{{cita|Strasburger 2007|pag. 860}}.</ref><ref>{{cita|Judd 2007|pag. 517}}.</ref><ref name=KJ>{{cita|Kadereit & Jeffrey 2007|pag. 230}}.</ref><ref name=FS>{{cita|Funk & Susanna 2009|pag. 503}}.</ref><ref name=PIN>{{cita|Pignatti 2018|vol. 3, pag. 901}}.</ref>
'''Radici'''. Le radici in genere sono secondarie da rizoma e possono essere fibrose.
'''Fusto'''.
* Parte ipogea: la parte sotterranea consiste in un rizoma. I [[Rizoma|rizomi]] sono striscianti o legnosi.
* Parte epigea: la parte aerea consiste in [[Fusto (botanica)|fusti]] cespugliosi, robusti, generalmente ramosi ed eretti di aspetto bianco-tomentoso.
'''Foglie'''. Le [[foglie]], con forme da pennato-partite a lobate, sono grasse e coriacee, picciolate e diversamente incise a seconda che siano basali o apicali; il colore è bianco niveo nella pagina inferiore e cenerino-farinoso in quella superiore. Dimensione delle foglie inferiori: larghezza 8 cm; lunghezza 15 cm.
'''Infiorescenza'''. Le [[Glossario botanico#S|sinflorescenze]] sono composte da più capolini organizzati in formazioni corimbose. Le [[Infiorescenza|infiorescenze]] vere e proprie sono formate da un [[Fiore delle Asteraceae|capolino]] terminale peduncolato di tipo [[Glossario botanico#R|radiato]]. Alla base dell'involucro (la struttura principale del capolino) può essere presente un calice formato da 1 - 3 brattee fogliacee (chiamate brattee esterne) lunghe 3 mm. I capolini sono formati da un [[Fiore delle Asteraceae|involucro]], con forme da cilindriche a campanulate, composto da diverse [[Glossario botanico#B|brattee]], al cui interno un [[Fiore delle Asteraceae|ricettacolo]] fa da base ai fiori di due tipi: quelli esterni [[Fiore delle Asteraceae|del raggio]] e quelli più interni [[Fiore delle Asteraceae|del disco]]. Le brattee, 13 lunghe 7 mm, non ingrossate alla base e bianco-tomentose, sono disposte in modo embricato di solito su una sola serie e possono essere connate alla base (sono chiamate anche brattee interne). Il ricettacolo è nudo (senza pagliette a protezione della base dei fiori); la forma è convessa e a volte è alveolato. Diametro dell'involucro: 4 – 11 mm.
'''Fiori'''. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 [[Glossario botanico#V|verticilli]]: [[Glossario botanico#C|calice]] – [[corolla]] – [[androceo]] – [[Gineceo (botanica)|gineceo]]) e pentameri ([[Glossario botanico#C|calice]] e [[corolla]] formati da 5 elementi). Sono inoltre [[Glossario botanico#E|ermafroditi]], più precisamente i [[Fiore delle Asteraceae|fiori del raggio]] (quelli [[Fiore delle Asteraceae|ligulati]] e [[Glossario botanico#Z|zigomorfi]]) sono femminili; mentre quelli del disco centrale ([[Fiore delle Asteraceae|tubulosi]] e [[Glossario botanico#A|actinomorfi]]) sono bisessuali o a volte funzionalmente maschili.
* [[Formula fiorale]]:
::: */x '''K''' <math>\infty</math>, ['''C''' (5), '''A''' (5)], '''G''' 2 (infero), achenio<ref name=Judd520>{{cita|Judd 2007|pag. 520}}.</ref>
* [[Calice (botanica)|Calice]]: i [[sepalo|sepali]] del [[Fiore delle angiosperme|calice]] sono ridotti ad una coroncina di squame.
* [[Corolla]]: nella parte inferiore i [[petali]] della corolla sono saldati insieme e formano un tubo. In particolare le corolle dei fiori del disco centrale ([[Fiore delle Asteraceae|tubulosi]]) terminano con delle fauci dilatate a raggiera con cinque lobi. I lobi possono avere una forma da deltoide a triangolare-ovata. Nella corolla dei fiori periferici (10 - 15 fiori [[Fiore delle Asteraceae|ligulati]]) il tubo si trasforma in un prolungamento da nastriforme o allargato lungo 7 – 8 mm, terminante più o meno con cinque dentelli. Il colore delle corolle è giallo.
* [[Fiore delle angiosperme|Androceo]]: gli [[stami]] sono 5 con dei filamenti liberi. La parte basale del collare dei filamenti può essere dilatata. Le [[antere]] invece sono saldate fra di loro e formano un manicotto che circonda lo [[Glossario botanico#S|stilo]]. Le antere sono senza coda ("ecaudate"); a volte sono presenti delle appendici apicali che possono avere varie forme (principalmente lanceolate). La struttura delle antere è di tipo tetrasporangiato, raramente sono bisporangiate. Il tessuto endoteciale è radiale o polarizzato. Il [[polline]] è [[Polline|tricolporato]] (tipo "helianthoid").<ref>{{cita|Strasburger 2007|vol. 2, pag. 760}}.</ref>
* [[Fiore delle angiosperme|Gineceo]]: lo [[Stilo (botanica)|stilo]] è biforcato con due [[Stigma (botanica)|stigmi]] nella parte apicale. Gli stigmi sono sub-cilindrici, troncati e con un ciuffo di peli alla sommità. Le superfici stigmatiche (i recettori del [[polline]]) sono separate.<ref name=Judd523/> L'[[Ovario (botanica)|ovario]] è [[Glossario botanico#I|infero]] [[Glossario botanico#L|uniloculare]] formato da 2 [[Carpello (botanica)|carpelli]].
* Antesi: da maggio ad agosto.
'''Frutti'''. I [[Frutto|frutti]] sono degli [[Achenio|acheni]] con [[Pappo (botanica)|pappo]]. La forma degli acheni è ellittico-oblunga oppure strettamente oblunga; la superficie è percorsa da diverse coste longitudinali e può essere [[Glossario botanico#G|glabra]]. Possono essere presenti delle ali o degli ispessimenti marginali. Non sempre il [[Glossario botanico#C|carpoforo]] è distinguibile. Il pappo (persistente o caduco) è formato da numerose setole snelle, bianche disposte in serie multiple.
== Biologia ==
'''Impollinazione''': l'[[impollinazione]] avviene tramite insetti ([[impollinazione entomogama]] tramite farfalle diurne e notturne).
'''Riproduzione''': la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
'''Dispersione''': i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione [[Glossario botanico#M|mirmecoria]]). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: [[Glossario botanico#Z|zoocoria]]. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del [[Glossario botanico#P|pappo]] il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
==Distribuzione e habitat==
È una specie distribuita in tutta l'[[Europa meridionale]], in [[Nord Africa]] e in [[Turchia]] (e naturalizzata nell'[[America del Nord]]). In [[Italia]] è facile trovarla sulle coste tirreniche della penisola e sulle isole maggiori.
Predilige i costoni rocciosi in prossimità del mare (rupi marittime) e si trova facilmente anche su pietraie e muretti o spiagge ciottolose.
== Tassonomia ==
La [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] di appartenenza di questa voce ([[Asteraceae]] o [[Compositae]], ''[[nomen conservandum]]'') probabilmente originaria del [[Sudamerica]], è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre {{M|23000}} [[specie]] distribuite su {{M|1535}} [[Genere (tassonomia)|generi]],<ref name=Judd520/> oppure {{M|22750}} specie e {{M|1530}} generi secondo altre fonti<ref>{{cita|Strasburger 2007|pag. 858}}.</ref> (una delle [[checklist]] più aggiornata elenca fino a {{M|1679}} generi).<ref>{{cita web|url=http://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:319342-2|titolo=World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW|accesso=18 aprile 2021}}</ref> La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia [[Asteroideae]] è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.<ref name=APGIV/><ref name=KJ/><ref name=FS/>
===Filogenesi===
Il genere di questa voce appartiene alla sottotribù [[Senecioninae]] della tribù [[Senecioneae]] (una delle 21 tribù della sottofamiglia [[Asteroideae]]). La struttura della sottotribù è molto complessa e articolata (è la più numerosa della tribù con oltre {{M|1200}} specie distribuite su un centinaio di generi) e al suo interno sono raccolti molti sottogruppi caratteristici le cui analisi sono ancora da completare. Il genere di questa voce, insieme al genere ''[[Bethencourtia]]'', forma un "[[Cladistica|gruppo fratello]]" e si trova, da un punto di vista filogenetico, in una posizione abbastanza centrale della sottotribù.<ref name=FS/>
I caratteri distintivi per le specie del genere ''Jacobaea'' sono:<ref name=PIN/>
:* caratteristico è il rivestimento con peli sottili, sinuosi formanti un feltro compatto.
:* alcune brattee dell'involucro inferiore (chiamato anche calice dell'involucro) solo più lunghe di quelle interne.
Questa entità è stata originariamente descritta da [[Linneo]] come ''Othonna maritima'' ([[basionimo]]). Lo stesso Linneo mutò in seguito la denominazione in ''Cineraria maritima''. Successivamente la specie è stata assegnata al [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Senecio]]'', con la denominazione di ''Senecio cineraria'' <small>DC</small>. Assieme a una trentina di [[specie]] del genere ''Senecio'', inquadrate in passato nella sezione ''Jacobaea'', ''S. cineraria'' è stata infine recentemente segregata nel nuovo genere ''[[Jacobaea]]''.
Nell'ambito della flora spontanea italiana ''J. maritima'' è a capo del "Complesso di ''Jacobaea maritima''" comprendente la specie:
* ''[[Jacobaea ambigua]]'' <small>(Biv.) Pelser & Veldkamp</small>
* ''[[Jacobaea candida]]'' <small>(C.Presl) B.Nord. & Greuter</small>
* ''[[Jacobaea gibbosa]]'' <small>(Guss.) B.Nord. & Greuter</small>
* ''Jacobaea maritima'' <small>(L.) Pelser & Meijden</small>
Questo gruppo è caratterizzato da portamenti suffrutici sempreverdi alti da 2 a 10 dm con pelosità più o meno bianco-tomentosa, da foglie a consistenza grassetta e forme da pennatosette a lobate, da sinflorescenze formate da ricchi capolini piccoli e con fiori gialli. L'habitat varia da aree marittime a quelle montano-vulcaniche; in generale è un ambiente limitato alle zone più calde del bacino Mediterraneo.<ref name=PIN/>
La specie '' J. maritima'' è individuata dai seguenti caratteri specifici:<ref name=PIN/>
:* il portamento è suffruticoso sempreverde.
:* la forma delle foglie varia da pennato-partite a lobate.
:* le brattee dell'involucro non sono ingrossate alla base e sono bianco-tomentose.
Il [[numero cromosomico]] della specie è 2n = 40.<ref name=PIN/>
===Variabilità===
Per questa specie sono riconosciute 3 entità infraspecifiche:<ref name=KEW/>
====Sottospecie ''bicolor''====
[[File:Senecio gibbosus bicolor - Distribuzione.PNG|upright=2.3|thumb|Distribuzione della sottospecie ''bicolor'' <br/> (Distribuzione regionale<ref name=CIVF>{{cita|Conti et al. 2005|pag. 164}}.</ref>)]]
:*nome scientifico: ''Jacobaea maritima'' <small>(L.) Pelser & Meijden</small> subsp. ''bicolor'' <small>(Willd.) B. Nord. & Greuter
:*
:*fioritura: da maggio a luglio.
:*geoelemento: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|''Endemico Centro-Mediterraneo'']].
:*distribuzione: in Italia questa sottospecie è presente soprattutto al sud ma è rara.
:*
:*distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 300 {{m s.l.m.}}.
====Sottospecie ''maritima''====
[[File:Senecio gibbosus cineraria - Distribuzione.PNG|upright=2.3|thumb|Distribuzione della sottospecie ''maritima'' <br/> (Distribuzione regionale<ref name=CIVF/> – Distribuzione alpina<ref name=FA>{{cita|Aeschimann et al. 2004|
:*nome scientifico: ''Jacobaea maritima'' <small>(L.) Pelser & Meijden</small> subsp. ''maritima''
:*
:*fioritura: da maggio a agosto.
:*geoelemento: il tipo [[Corologia|corologico]] (area di origine) è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|''Ovest – Mediterraneo'']].
:*distribuzione: in Italia questa sottospecie è presente lungo le coste tirreniche settentrionali e in [[Sardegna]] (in [[Abruzzo]] e [[Puglia]] è [[naturalizzata]]). Nelle [[Alpi]] si trova solamente nelle [[Alpi marittime]]; mentre all'estero si trova in [[Francia]] (dipartimenti di [[Alpes-de-Haute-Provence]], [[Alpes-Maritimes]] e [[Drôme]]) e nei [[Pirenei]].<ref name=FA/>
:*habitat: l'[[habitat]] tipico per questa sottospecie sono le rupi marittime, muri abbandonati e spiagge ciottolose; ma anche ripari sotto rocce e coltivi ornamentali. Il [[Substrato (ecologia)|substrato]] preferito è [[calcare]]o con [[pH]] basico, medi valori nutrizionali del terreno che deve essere secco.
:*distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 300 {{m s.l.m.}}
:*fitosociologia: dal punto di vista [[Fitosociologia|fitosociologico]]
::
:::
====Sottospecie ''sicula''====
[[File:Jacobaea maritima sicula - Distribuzione.PNG|upright=2.3|thumb|Distribuzione della sottospecie ''sicula'' <br/> (Distribuzione regionale<ref>{{cita web|url=http://ww2.bgbm.org/EuroPlusMed/PTaxonDetail.asp?NameId=7003358&PTRefFk=7000000 |titolo=EURO MED - PlantBase|accesso=24 luglio 2011}}</ref>)]]
:*nome scientifico: ''Jacobaea maritima'' <small>(L.) Pelser & Meijden</small> subsp. ''sicula'' <small>N. G. Passal. & al.
:*
:*geoelemento: il tipo [[Corologia|corologico]] è [[Corologia#Corotipi della flora italiana|''Sub-Endemico'']].
:*distribuzione: in [[Italia]] (e zone limitrofe) questa sottospecie è presente solamente nelle isole [[Egadi]] e in alcune isole nel [[Canale di Sicilia]] ([[Malta]], [[Gozo]] e [[Linosa]]); alcune osservazioni fanno pensare che questa sottospecie sia presente anche nel [[Mediterraneo orientale]] ([[Grecia]] e [[Croazia]]), ma è da verificare.<ref name=Passalacqua/>
:*habitat: l'[[habitat]] tipico per questa sottospecie sono le rupi e scogliere marittime lungo i litorali.
===Specie simili===
[[File:Gruppo Senecio cineraria.JPG|upright=1.5|thumb|Foglie e involucro di A) ''J. maritima''; B) ''J. maritima'' subsp ''bicolor''; C) ''J. gibbosa'' ; D) ''J. lycopifolia''; E) ''J. ambigua'' (da Pignatti)]]
I "senecioni" (almeno quelli della flora spontanea italiana) non sono molto dissimili uno dall'altro. La ''Jacobaea maritima'' si distingue soprattutto per il suo [[habitus (botanica)|habitus]] bianco-tomentoso. Altri senecioni hanno le foglie simili (tomentose color cinereo) come la ''[[Jacobaea incana]]'' (ma è molto più basso e vive a quote più alte), oppure la ''[[Jacobaea persoonii]]'' (si trova solo nel [[Cuneo|Cuneese]]) oppure la ''[[Jacobaea uniflora]]'' (le foglie sono intere e lineari) oppure il ''[[Senecio gallicus]]'' (è distribuito nelle Alpi centro-orientali).
Più difficile è il riconoscimento delle specie del "Gruppo di ''J. maritima''". Il disegno a lato sia delle foglie che dell'involucro possono aiutare l'identificazione delle varie entità.
==Coltivazione==
Esistono molte [[cultivar]] utilizzate a scopo ornamentale, esse sono selezionate in base al colore e alla dimensione di foglie e fiori.<br />
Necessita di un'esposizione in pieno sole, predilige i terreni ben drenati, sabbiosi o a scheletro prevalente (pietrosi). Tollera bene la siccità e la salinità (sia del terreno che per aerosol marino).<ref>{{Cita web|url=https://www.edendeifiori.it/199/cineraria-maritima.php|titolo=Cineraria Maritima (Jacobaea maritima): Coltivazione e Cura|autore=Simona|sito=L'eden di Fiori e Piante|lingua=it|accesso=24 maggio 2021}}</ref>
== Note ==
<references />
==Bibliografia==
* {{cita libro|autore=
* {{cita libro| autore=
* {{cita libro| autore=V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer|titolo=Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae|editore=[[International Association for Plant Taxonomy]] (IAPT) |città=Vienna |anno= 2009|cid=Funk & Susanna 2009}}
* {{cita libro|autore=Judd S.W. et al.|titolo=Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico|anno=2007 |editore=Piccin Nuova Libraria|città=Padova |ISBN=978-88-299-1824-9|cid=Judd 2007 }}
* {{cita libro|autore=Eduard Strasburger|wkautore=Eduard Strasburger|titolo=Trattato di Botanica. Volume secondo |anno=2007 |editore=Antonio Delfino Editore |città=Roma |ISBN=88-7287-344-4|cid=Strasburger 2007 }}
* {{cita libro|autore=Sandro
* {{cita libro|autore=
* {{cita pubblicazione|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1002/tax.12235 |autore=Alfonso Susanna et al. |titolo=The classification of the Compositae: A tribute to Vicki Ann Funk (1947–2019 |rivista=[[Taxon (rivista)|Taxon]] |data=2020 |volume=69 |numero=4 |pp=807-814 |cid= Susanna et al. 2020}}
* {{cita libro|Giacomo | Nicolini | Enciclopedia Botanica Motta| 1960| Federico Motta Editore| Milano |cid=Motta 1960 }}
* {{cita libro|autore= D. Aeschimann, K. Lauber, D.M. Moser, J-P. Theurillat |titolo=Flora Alpina. Volume 2|anno=2004 |editore=Zanichelli |città=Bologna |pp=534-550|cid=Aeschimann et al. 2004}}
* {{cita libro|autore=Alfio Musmarra |titolo=Dizionario di botanica | 1996 | editore=Edagricole |città=Bologna |cid=Musmarra 1996}}
* {{cita libro|autore=F.Conti, G.Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi|titolo=An annotated checklist of the Italian Vascular Flora|anno=2005 |editore=Palombi Editore|città=Roma |ISBN=88-7621-458-5|pp=163-164|cid=Conti et al. 2005}}
* {{cita pubblicazione|url=http://www.amjbot.org/content/89/6/929.full.pdf |autore=Pieter B. Pelser, Barbara Gravendeel & Ruud van der Meijden|titolo=Tackling Speciose Genera: Species Composition And Phylogenetic Position Of Senecio Sect. Jacobaea (Asteraceae) Based On Plastid And Nrdna Sequences| rivista=American Journal of Botany 2002; 89(6): 929–939|cid=Pelser et al. 2002}}
==Voci
*[[Generi di Asteraceae]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* [
* [http://www.
* [https://web.archive.org/web/20120307162553/http://www.ars-grin.gov/cgi-bin/npgs/html/taxon.pl?450258 ''Jacobaea maritima''] GRIN Database
* {{cita web |titolo= Jacobaea maritima |sito= Global Compositae Checklist |url= http://compositae.landcareresearch.co.nz/default.aspx?Page=NameDetails&TabNum=0&NameId=23723414-35ac-46a4-951c-3a84c4d1233e |urlmorto= sì }}
{{portale|botanica}}
[[Categoria:
[[Categoria:Taxa classificati da Linneo]]
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