= Assedio di Pelion =
{{Infobox conflitto
|Tipo = Battaglia
|Nome del conflitto = Assedio di Pelion
|Parte_di = della [[campagna balcanica di Alessandro Magno]]
|Immagine =
|Larghezzaimmagine =
|Didascalia =
|Data = [[335 a.C.]]
|Luogo = [[Pelion (Caonia)|Pelion]], [[Illiria]], nell'attuale [[Albania]]
|Casus = Espansionismo macedone
|Esito = Vittoria di Macedonia
|Mutamenti_territoriali =
|Schieramento1 = [[Illiria]]
*[[Dardani (popolo dei Balcani)|Dardani]]
*[[Taulanti]]
|Schieramento2 = [[Regno di Macedonia|Macedonia]]
|Comandante1 = [[Clito (re dei Dardani)|Clito]]<br />[[Glaucia (re dei Taulanti)|Glaucia]]
|Comandante2 = [[Alessandro Magno]] <br /> [[Efestione]]
|Effettivi1 = —
|Effettivi2 = {{formatnum:15000}}
}}
{{Guerre di Alessandro Magno}}
L''''Assedio di Pelion''' fu condotto nel [[335 a.C.]] da [[Alessandro Magno]] contro le [[lista delle tribù illiriche|tribù]] [[illiri]]che dell'odierna [[Albania]]. Per Alessandro era fondamentale prendere il controllo del passo in quanto forniva un accesso facile alla [[Macedonia (regione storica)|Macedonia]] e all'[[Illiria]] necessario ad affrontare i disordini di [[Atene (città antica)|Atene]] e [[Tebe (Grecia)|Tebe]] che in quel periodo insorgevano in [[Antica Grecia|Grecia]].
La città di [[Pelion (Caonia)|Pelion]] fu un importante punto di demarcazione del [[Regno di Macedonia|regno di Alessandro]], che si impose a nord come monarca delle tribù del [[Danubio]], e successivamente a sud delle [[città-Stato greche]] cadute sotto la sua egemonia. Il controllo di questo posto gli permise infatti di marciare velocemente col [[Esercito macedone#L'esercito di Alessandro Magno|suo esercito]] in Grecia e di portare a termine la totale [[Battaglia di Tebe|distruzione di Tebe]].
== Antefatto ==
Durante una campagna sul [[Danubio]] contro alcune delle tribù settentrionali sconfitte precedentemente da suo padre [[Filippo II]], ma non ancora completamente sottomesse, [[Alessandro Magno|Alessandro]] ricevette la notizia della rivolta illirica condotta da [[Clito (re dei Dardani)|Clito]] dei [[Dardani (popolo dei Balcani)|Dardani]] e [[Glaucia (re dei Taulanti)|Glaucia]] dei [[Taulanti]].
Alessandro si preoccupò di questa notizia perché l'insediamento di [[Pelion (Caonia)|Pelion]] occupava uno dei passaggi più importanti tra l'[[Illiria]] e la [[Macedonia (regione storica)|Macedonia]]. Se avesse perso il controllo di questa regione, Alessandro avrebbe infatti dovuto compiere una lunga marcia intorno a una catena montuosa a sud per poi proseguire in territorio illirico. Ciò avrebbe concesso alle [[poleis|polis]] [[Antica Grecia|greche]] ribelli un ampio tempo per prepararsi all'arrivo di Alessandro mentre quest'ultimo si sarebbe occupato di sconfiggere gli Illiri.
Durante il cammino verso Pelion, Alessandro fu aiutato dal principe [[Agriani|agriano]] [[Langaro]], che si offrì di proteggere l'[[Esercito macedone#L'esercito di Alessandro Magno|esercito macedone]] dagli illiri compiendo frequenti incursioni nel territorio degli [[Autariati]]. In questo modo egli riuscì a controllare i ribelli e permise ad Alessandro di proseguire la sua marcia indisturbato.
== L'assedio ==
=== Fase iniziale ===
Alessandro arrivò con {{formatnum:15000}} soldati e pensò subito di attaccare gli Illiri, sperando di sconfiggere Clito prima che giungessero i rinforzi di Glaucia. Come prima cosa fece costruire l'accampamento macedone. Egli notò che i Dardani avevano già preso il controllo della città e circondato la valle disponendosi sulle creste delle montagne. Decise dunque di assalire le truppe nemiche che dominavano le alture riuscendo a spingerle dietro le mura di Pelion. Fallendo in un primo tentativo di assedio della città, Alessandro cominciò a distribuire i suoi soldati intorno alla valle per accerchiare i Dardani, ma fu interrotto il giorno seguente dall'arrivo dei Taulanti e costretto ad abbandonare le alture conquistate precedentemente.
=== La battaglia ===
Costretto a scendere nella pianura da Glaucia, Alessando si trovò in una situazione pericolosa: fu circondato da nemici in grado di rifornirsi liberamente di tutte le provviste necessarie alla battaglia decidendone i tempi, mentre a sud la rivolta di Tebe e Atene avrebbe potuto far cadere l'egemonia macedone.
== Bibliografia ==
*{{cita libro|autore=Theodore Dodge|titolo=Alexander|anno=1890|editore=Da Capo|città=New York|isbn=0-306-80690-8|url=https://books.google.com/ebooks/reader?id=0RcwAAAAYAAJ&printsec=frontcover&output=reader&pg=GBS.PA201}}
* {{cita libro|autore=N. G. L. Hammond|autore2=Frank William Walbank|titolo=A History of Macedonia: 336-167 B.C.|url=https://books.google.it/books?id=qpb3JdwuDQIC&printsec=frontcover&dq|volume=3|editore=Clarendon Press|città=Oxford|anno=2001|isbn=0-19-814815-1}}
{{Portale|Antica Grecia|Guerra|Storia}}
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