Richard Rorty: differenze tra le versioni

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|Attività = filosofo
|Nazionalità = statunitense
|Immagine = Una foto en la ventana de Rorty en Barcelona.jpg
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Ebbe una lunga carriera nel campo degli studi umanistici, filosofici e letterari. La sua variegata esperienza intellettuale lo avvicinò alla [[filosofia analitica|tradizione analitica]], che rigettò in una fase successiva.
 
==Biografia==
Nacque a [[New York]];<ref>{{cita web|url=http://www.press.uchicago.edu/Misc/Chicago/309903.html|titolo=Richard Rorty: The Making of an American Philosopher|editore=press.uchicago.edu|data=4 ottobre 1931|accesso=1 dicembre 2023}}</ref> I genitori, James e Winifred Rorty, erano attivisti, scrittori e democratici sociali. Il nonno materno, [[Walter Rauschenbusch]], fu una figura centrale nel movimento del [[Vangelo sociale]] all'inizio del XX secolo.<ref>{{cita news|url=https://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2007/06/10/AR2007061001268.html|titolo=Richard Rorty, 75; Leading U.S. Pragmatist Philosopher|editore=washingtonpost.com|autore=Bernstein, Adam|data=11 giugno 2007|accesso=1 dicembre 2023}}</ref>
 
Si iscrisse all'[[Università di Chicago]] prima di compiere 15 anni, e qui ricevette una laurea e un master in filosofia, studiando con il professore Richard McKeon,<ref>Marchetti, Giancarlo. "Interview with Richard Rorty." Philosophy Now Volume 43, Oct.–Nov. 2003.</ref><ref>Ryerson, James. [http://linguafranca.mirror.theinfo.org/print/0012/feature_quest.html "The Quest for Uncertainty: Richard Rorty's Pragmatic Pilgrimage"] ''Lingua Franca'' Vol. 10, No. 9. dicembre 2000/gennaio 2001.</ref> continuando gli studi all'[[Università di Yale]] per un [[PhD]] in filosofia (1952–1956).<ref name=sa>[http://news-service.stanford.edu/news/2007/june13/rorty-061307.html "Richard Rorty, distinguished public intellectual and controversial philosopher, dead at 75"] (Stanford's announcement), 10 giugno 2007</ref> Sposò l'accademica [[Amélie Rorty|Amélie Oksenberg]], professoressa all'[[Università di Harvard]], con cui ebbe un figlio, Jay Rorty, nato nel 1954.
 
== Filosofia, conoscenza e mente ==
Rorty non propone una nuova interpretazione degli "oggetti" filosofici (quali [[Dio]], l'[[Essere]], l'[[Natura umana|Uomo]]), piuttosto cerca di scrollarsi di dosso un plurisecolare atteggiamento/impostazione filosofici. Stiamo parlando di quell'assioma che vorrebbe la filosofia giudice della validità delle varie manifestazioni della [[conoscenza]], cioè una filosofia fondazionale. Questo atteggiamento che si concretizza con chiarezza in [[Kant]] è ripreso con le dovute differenze dalla [[fenomenologia]], dalla [[filosofia analitica]], e ovviamente dal [[neokantismo]]; tutti tentativi di mantenere la filosofia nel filone kantiano, cioè la filosofia nel ruolo di corte suprema del sapere.
Il ''presupposto'' che sorregge questo approccio è l'idea di mente come ''specchio'', cioè la mente rappresenta (a volte in modo corretto, altre volte errando) la realtà. La mente, dal momento che viene insignita di questa facoltà, è stata oggetto di pulitura e riparazione continua per essere il più icastica e veritiera possibile. (vedi gli sforzi cartesiani e kantiani fra i tanti).
 
== Dalla filosofia alla post-filosofia ==
Questa dottrina speculare (riferimento a mente come specchio), affonda le sue radici in [[Platone]]; questa aspirazione epistemologica o fondazionale (termini considerati sinonimi da Rorty) è difesa da pensatori quali i già nominati [[Immanuel Kant|Kant]] e [[Cartesio]] e non per ultimo [[John Locke|Locke]]. Tuttavia, altri pensatori quali [[Ludwig Wittgenstein|Wittgenstein]] e [[Martin Heidegger|Heidegger]], dopo esser caduti nella trappola fondazionale, hanno impiegato il restante tempo a dissuadere i posteri da una tale scelta.
Importante è dire, che, per l'autore de ''La filosofia e lo specchio della natura'', dopo la filosofia ci sarà ancora filosofia, tuttavia decadrà quell'impulso atavico che spinge verso una sistematizzazione dell'Essere/della Conoscenza.
Così, a dispetto di una ''filosofia sistematica'', potremo gustare una ''filosofia edificante'' (la quale è satirica e aforistica e opera una distruzione a beneficio "della loro propria generazione"<ref>''La filosofia e lo specchio della natura'', pagp.283</ref>).
Il filosofo post-metafisico, scevro da ogni tentazione di ulteriorità universale, dovrà vertere sulla ''formazione'' degli uomini attraverso il dialogo e più in particolare mediante l'attivazione (mantenimento) di una democrazia dialettica;, lasciandosi definitivamente alle spalle ogni compito gnoseologico.
 
== Opere tradotte in italiano ==
* ''La svolta linguistica'' [1967], Garzanti, Milano, 1994
* ''La filosofia e lo specchio della natura'' [1979], Bompiani, Milano, 1986
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* ''Scritti filosofici. Vol. 1'' [1991], Bari, Laterza, 1994
* ''Scritti filosofici. Vol. 2'', Laterza, Milano, 1993 (contiene i "Saggi su Heidegger")
* ''Una sinistra per il prossimo secolo. L'eredità dei movimenti progressisti americani del Novecento.''[1998],Garzanti, Milano, 1999.
* ''Verità e progresso. Scritti filosofici'' [1998], Feltrinelli, Milano, 2003
* ''Il futuro della religione. Solidarietà, ironia, carità'', Garzanti, Milano, 2005 (co-autorecoautore:[[Gianni Vattimo]])
 
== Note ==
<references />
==Altri progetti==
 
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==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
 
* {{cita webSEP|''url=https://plato.stanford.edu/entries/rorty/|titolo=Richard Rorty|autore=Bjørn Ramberg|sito=Stanford Encyclopedia of Philosophy|accesso=19 giungo 2017}}
* {it}}{cita [web|url=https://thedonalsmuck.wordpress.com/2012/06/05/richard-rorty-lironia-della-contingenza-introduzione/ Articolo su |titolo=Richard Rorty, L'ironia– L’ironia della contingenza] sul |sito=Feedback dellaMagazine|accesso=20 rivistagiugno Feedback Magazine2017}}
 
 
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