Cina: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|titolo=Repubblica di Cina|titolo2=China|titolo3=Cina (disambigua)}}
{{Stato
| nomeCorrente = Cina
| nomeCompleto = Repubblica Popolare Cinese
| nomeUfficiale = {{lang|zh-cn|中华人民共和国}}<br />''Zhōnghuá Rénmín Gònghéguó''
| linkBandiera = Flag of the People's Republic of China.svg
| linkStemma = National Emblem of the People's Republic of China (2).svg
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| paginaBandiera = Bandiera della
| paginaStemma = Stemma della Repubblica Popolare Cinese
| lingua = [[Lingua cinese standard|Cinese standard (o mandarino)]]
| altrelingue = [[Lingua inglese|inglese]] (ufficiale a [[Hong Kong]]), [[lingua portoghese|portoghese]] (ufficiale a [[Macao]]) e [[Dialetto#In Cina|dialetti locali]]
| capitale = [[Pechino]] (北京市)
| capitaleAbitanti = {{formatnum:
| capitaleAbitantiAnno =
| governo = [[Repubblica socialista]] [[Repubblica parlamentare|parlamentare]] [[Monopartitismo|monopartitica]]<ref>{{cita web
|url = http://www.sapere.it/enciclopedia/Cina,+Rep%C3%B9bblica+Popolare+della-.html
|titolo = Cina, Repùbblica Popolare della-
|accesso = 25 agosto 2016}}</ref> con [[Socialismo con caratteristiche cinesi|riforme di mercato]]
|
| primoMinistro = [[Li Qiang]]
| elenco capi di stato =
| elenco capi di governo = [[Primo ministro del Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese|Primo ministro del Consiglio di Stato]]
| proclamazione = 1º ottobre 1949
| ingressoONU = 25 ottobre 1971<ref>In precedenza, ossia dal 1949 al 1971, sul seggio cinese alle Nazioni Unite sedeva il rappresentante del governo di [[Taiwan]].</ref><br/>Membro permanente del [[Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite|Consiglio di Sicurezza]]
| superficieTotale = {{formatnum:9596000}}
| superficieOrdine = 4
| superficieAcqua = 2,8
| popolazioneTotale = {{formatnum:1425360912}}<ref name="abitanti">{{cita web|url=https://www.worldometers.info/world-population/china-population/}}</ref>
| popolazioneAnno = 2023 stim.
| popolazioneOrdine =
| popolazioneDensita = 153
| popolazioneDensitaOrdine =
| popolazioneCrescita = 0,39% (2020)
| confini = [[Confine tra l'Afghanistan e la Cina|Afghanistan]], [[Confine tra il Bhutan e la Cina|Bhutan]], [[Confine tra la Birmania e la Cina|Birmania]], [[Confine tra la Cina e la Corea del Nord|Corea del Nord]], [[Confine tra la Cina e l'India|India]], [[Confine tra la Cina e il Kazakistan|Kazakistan]], [[Confine tra la Cina e il Kirghizistan|Kirghizistan]], [[Confine tra la Cina e il Laos|Laos]], [[Confine tra la Cina e la Mongolia|Mongolia]], [[Confine tra la Cina e il Nepal|Nepal]], [[Confine tra la Cina e il Pakistan|Pakistan]], [[Confine tra la Cina e la Russia|Russia]], [[Confine tra la Cina e il Tagikistan|Tagikistan]], [[Confine tra la Cina e il Vietnam|Vietnam]]
| nomeAbitanti = Cinesi
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| PIL = {{formatnum:20256411}}<ref name="IMFWEOCN">{{cita web|url=https://www.imf.org/en/Publications/WEO/weo-database/2022/October/weo-report?c=924,&s=NGDPD,PPPGDP,NGDPDPC,PPPPC,&sy=2020&ey=2027&ssm=0&scsm=1&scc=0&ssd=1&ssc=0&sic=0&sort=country&ds=,&br=1|titolo = World Economic Outlook Database, April 2019|editore = [[Fondo Monetario Internazionale]]|lingua = en|accesso = 12 ottobre 2022}}</ref>
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| TFT = 1,7 (2017)<ref>{{cita web|url = http://data.worldbank.org/indicator/SP.DYN.TFRT.IN/countries|titolo = Tasso di fertilità nel 2010|accesso=12 febbraio 2013}}</ref>
| energia = <!-- Consumo di energia pro capite; non scrivere kW/ab. che viene scritto già dal template (consumo annuo totale in kWh diviso gli abitanti/365gg/24h). -->
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| targa = CHN
| inno = ''[[Marcia dei Volontari]]''
| festa = [[1º ottobre]]
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| note = <!-- Note libere. -->
| stato precedente = {{Bandiera|CHN 1928-1949}} [[Repubblica di Cina (1912-1949)|Repubblica di Cina]]
| didascaliaLocalizzazione = In verde scuro i territori controllati dalla Repubblica Popolare Cinese, in verde chiaro le province rivendicate ma non controllate.
| forma di stato = [[Stato unitario]]
}}
La '''Repubblica Popolare Cinese''' ({{cinese|中华人民共和国|t=}}, {{cinese||p=''Zhōnghuá Rénmín Gònghéguó''}} {{Audio|Zh-Zhonghua renmin gongheguo.ogg|ascolta la pronuncia in mandarino standard}}), chiamata anche semplicemente '''Cina''' ({{zh-s|中国}}, {{cinese|p=''Zhōngguó''}}; ),<ref>{{Treccani|cina|Cina|accesso=7 novembre 2021}}</ref> è uno Stato dell'[[Asia orientale]]. La Repubblica Popolare Cinese è stata in passato indicata come '''Cina popolare''', al fine di distinguerla dalla [[Taiwan|Repubblica di Cina]], lo Stato che l'ha preceduta e della quale ha ereditato quasi l'intero territorio, indicata invece come Cina Nazionalista o, dal 1949, [[Taiwan]] (o Formosa). Entrambe le entità reclamano il controllo sul territorio complessivo cinese. La Repubblica Popolare Cinese con oltre 1 miliardo e 400 milioni di abitanti, è il secondo stato più popoloso del mondo, dopo l'[[India]].
La Cina è una
La Cina rivendica la propria sovranità anche su Taiwan, che a propria volta rivendica la propria sovranità sulla [[Cina continentale]]. L'isola è rimasta dal 1949 sotto il controllo del governo della Repubblica di Cina (o Taiwan), che precedentemente governava anche la Cina continentale, ed è rivendicata dalla Repubblica Popolare Cinese come [[Provincia di Taiwan (Repubblica Popolare Cinese)|provincia di Taiwan]]. La complessa [[Status politico di Taiwan|condizione politica di Taiwan]] è una delle conseguenze della [[guerra civile cinese]], che ha preceduto la fondazione della Repubblica Popolare Cinese.
Con la sua superficie di circa {{M|9572900|u=km²}}, la Cina è il quarto [[Stati per superficie|stato più grande del mondo per superficie]]. Il paesaggio della Cina è vasto e diversificato: va dalle steppe della foresta e i deserti dei [[Deserto del Gobi|Gobi]] e del [[Deserto del Taklamakan|Taklamakan]] nell'arido nord alle foreste [[Clima subtropicale|subtropicali]] e umide del sud. L'[[Himalaya]], il [[Karakorum]], il [[Pamir]] e il [[Tian Shan]] sono le catene montuose che separano la Cina occidentale dall'[[Asia centrale]]. Il [[Fiume Azzurro]] (长江) e il [[Fiume Giallo]] (黄河), rispettivamente il [[Fiumi più lunghi del mondo|terzo e il sesto più lunghi del mondo]], scorrono dall'[[altopiano del Tibet]] verso la costa orientale, densamente popolata. La costa della Cina lungo l'[[oceano Pacifico]] è lunga circa {{formatnum:14500}} chilometri ed è delimitata dal [[mare di Bohai]], dal [[mar Giallo]], dal [[mar Cinese Orientale]] e dal [[mar Cinese Meridionale]].
L'[[Storia della Cina|antica civiltà cinese]], una delle più antiche al mondo, si sviluppò inizialmente nelle pianure comprese tra il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro. A partire dall'[[età del bronzo]], verso la fine del [[II millennio a.C.]], si ha evidenza di strutture feudali, in cui i nobili si raccoglievano intorno a monarchie ereditarie. Vi sono testimonianze di una casata regnante nella prima metà del [[I millennio a.C.]], nota come [[dinastia Zhou]] (周朝), il cui declino condusse alla nascita di un discreto numero di regni indipendenti in competizione per il predominio sulla regione (periodo delle Primavere e Autunni, 春秋), con stagioni di conflitto che si fecero particolarmente accese nel periodo che va dall'VIII al III secolo a.C. Nel 221 a.C. lo [[Qin (stato)|Stato di Qin]] sconfisse e conquistò i territori di tutti gli altri Stati combattenti, dando vita al [[Storia della Cina#Il primo imperatore cinese e la dinastia Qin (221-206 a.C.)|primo impero della storia cinese]] sotto la guida del primo imperatore cinese [[Qin Shi Huang|Qín Shǐ Huángdì]] della [[dinastia Qin]] (秦朝). Da quel momento il titolo di [[imperatore della Cina]] divenne il sinonimo della raggiunta supremazia. La dinastia Qin non durò a lungo,
L'ultima dinastia fu quella dei [[Dinastia Qing|Qing]], il cui regno si concluse nel 1911 con la fondazione della [[
Dopo l'introduzione di riforme economiche nel 1978,
Dissidenti politici e gruppi per i [[diritti umani]] hanno denunciato la [[dittatura]] del governo cinese per diffuse violazioni dei diritti umani, tra cui repressione politica, repressione delle [[Minoranza|minoranze]] religiose ed etniche, [[censura]], sorveglianza di massa e la violenza utilizzata nel reprimere il dissenso, come quella esibita durante le [[Protesta di piazza Tienanmen|proteste di piazza Tienanmen]] del 1989.
== Etimologia del nome ==
{{Vedi anche|Nomi della Cina}}
I cinesi si riferiscono comunemente al proprio Paese usando il termine ''Zhōngguó'' ({{lang|zh-cn|中国}}, composto di ''Zhōng'', "centrale" o "medio", e ''Guó'', "regno", "Stato"). Questa parola antica (il termine si ritrova nello ''[[Shujing]]'' del VI secolo a.C.) ha una valenza religiosa e cosmologica, indicando la civiltà celestialmente centrata, ed era in origine un nome collettivo riferito all'insieme di regni presenti nelle pianure della Cina del Nord.<ref name="cita-Vogelsang-pagina-18">{{cita|Vogelsang|pagina 18.}}</ref> Con l'avvento dell'impero esso divenne poi sinonimo di terra di insediamento dei cinesi Han, che si contrapponeva alle terre abitate dai "[[Barbaro|barbari]]" di etnie differenti (come le tribù dei [[Xiongnu]] 匈奴). Sotto la dinastia mancese dei Qing (清朝, XVII-XIX secolo) il termine perse questa connotazione strettamente legata all'appartenenza etnica al gruppo Han, per espandersi fino a comprendere l'intera compagine di gruppi etnici raccolti sotto l'egida del potere dei Qing, il cui impero aveva una forte connotazione multietnica e multiculturale.<ref name="cita-Vogelsang-pagina-18"/>
Soltanto a partire dal XIX secolo il termine ''Zhōngguó'' divenne sinonimo di Stato o nazione cinese.<ref>Wilkinson, Endymion (2000). ''Chinese History: A Manual''. Cambridge, MA: Harvard University Press. Rev. and enl. pagina 132, ISBN 0-674-00247-4.</ref> Dal 1949 il nome ufficiale del Paese è Repubblica Popolare Cinese ({{Cinese|中华人民共和国|''Zhōnghuá Rénmín Gònghéguó''}}).
Vi sono diverse teorie che tentano di spiegare l'origine della parola "Cina". Essa potrebbe derivare dal [[Lingua persiana|persiano]] ''Chin'' ({{lang|fa|چین|class=farsi}}), che a sua volta deriva dalla parola [[Sanscrito|sanscrita]] ''Cīna'' (चीन),<ref name="AmHer">"[http://dictionary.reference.com/browse/China?qsrc=2888 China]". ''The American Heritage Dictionary of the English Language'' (2000). Boston and New York: Houghton-Mifflin.</ref> parola che si ritrova nelle prime scritture [[indù]], tra cui il [[Mahābhārata]] (V secolo a.C.) e [[Manusmṛti]] (II secolo a.C.).<ref>{{cita libro|titolo=The Clash of Empires: the invention of China in modern world making|cognome=Liu|nome=Lydia He|editore=[[Harvard University Press]]|anno=2009|pagine=77-78|isbn=978-0-674-04029-8|citazione=Olivelle's evidence affirms that ''cīna'' is related to the Qin dynasty but leaves the precise nature of that linkage open to speculation}}</ref><ref>Wade, Geoff. "[http://www.sino-platonic.org/complete/spp188_yelang_china.pdf The Polity of Yelang and the Origin of the Name 'China']". ''[[Sino-Platonic Papers]]'', numero 188, maggio 2009, pagina 20.</ref> Una diversa teoria è stata proposta nel XVII secolo dal missionario gesuita [[Martino Martini (gesuita)|Martino Martini]], secondo il quale il nome Cina deriverebbe da "[[Qin (stato)|Qin]]" (秦, ''Ch'in''), il più occidentale dei regni cinesi durante la [[dinastia Zhou]]; la teoria trova forte plausibilità nel fatto che è stato proprio il regno Qin a unificare la Cina nel 221 a.C.
== Storia ==
{{vedi anche|
===
{{vedi anche|
[[File:Xuanyuan Temple in Huangling, Yan'an, Shaanxi.png|min|Grande Tempio di Xuanyuan Huangdi, a Huangling, Yan'an, [[Shaanxi]]. 黄帝 ''[[Huangdi|Huángdì]]'' è una figura storico-religiosa fondamentale per la civiltà cinese; simbolo del sovrano cosmico che, come ''[[axis mundi]]'', congiunge il Cielo (del cui polo è personificazione) con la Terra. Huangling è il luogo dove, secondo i miti tradizionali, il Dio Giallo nella sua incarnazione mortale (軒轅 ''Xuānyuán'') sarebbe stato sepolto.]]
[[File:仙都美景黄帝陵1 - panoramio.jpg|min|Altro Tempio del Dio Giallo a Jinyun, Lishui, [[Zhejiang]]. Templi di tal sorta sono molto diffusi nella Cina odierna, in virtù della grande importanza data dal governo del Paese al culto di Xuanyuan.]]
[[File:Worship at the Great Temple of Shennong-Yandi in Suizhou, Hubei.jpg|min|Cerimonia pubblica al Tempio di [[Shennong]] [[Yandi]] a [[Suizhou]], in [[Hubei]]. Shennong Yandi è il dio dell'agricoltura, della tecnica, e antenato dei Cinesi del sud.]]
Più si risale indietro nella [[storia]] della Cina, più i fatti documentati si intrecciano con la [[mitologia]] di questa civiltà. I grandi antenati, progenitori delle etnie che popolano la Cina e istitutori della civiltà cinese, sono considerati il riflettersi nel piano della materia di divinità cosmiche (ordinatrici del mondo). Tra di essi sono di precipua importanza ''[[Fuxi]]'', ''[[Nüwa]]'' e ''[[Shennong]]'', rispettivamente personificazioni delle potenze numinose del Cielo (''Tian''), della Terra (''Di'') e della razionalità umana (''ren''); e i Cinque Dèi (''Wufang Shangdi'') — il [[Dio Giallo]], il Dio Nero, il Dio Blu/Verde, il [[Dio Rosso]] e il Dio Bianco —, manifestazioni nello spazio (le quattro direzioni più il centro) e nel ciclo del tempo dell'anno (le quattro stagioni), ognuna caratterizzata da uno dei [[Wu Xing|cinque elementi]] e da uno dei cinque pianeti/stelle del sistema del Sole, della potenza del supremo Dio del Cielo (''Tian'' o ''Shangdi''), identificata come operante nel polo nord della volta celeste.
Tra le figure degli dèi-antenati fondatori hanno primaria importanza ''[[Huang Di|Huangdi]]'' (黃帝, il "Dio Giallo" o "Imperatore Giallo", omofono del titolo poi usato dagli imperatori, scritto però con i grafemi 皇帝, che significano "divo imperatore" o "divo re") — che rappresenta il centro e [[axis mundi|asse]] della cosmologia del Dio del Cielo, da cui il suo nome come essere terreno, 軒轅 ''Xuānyuán'', che significa "Asse del [[Grande Carro|Carro]]" del polo nord celeste — e sua moglie ''[[Leizu]]'': l'uno sarebbe l'ideatore dell'intera tradizione culturale-statuale cinese e sarebbe il progenitore di tutti i Cinesi [[Han]], l'altra avrebbe introdotto nella Valle del Fiume Giallo l'uso del [[baco da seta]]. Altri poi gli dèi-antenati o eroi culturali di grande importanza, tra cui [[Yu il Grande]], vissuto alla fine del III millennio a.e.v., identificato come colui che introdusse l'uso delle armi di bronzo.
=== Prime dinastie ===
La tradizione cinese tramanda l'esistenza di tre antiche dinastie nel periodo che precede il III secolo a.C (nel 221 a.C. ci fu l'avvento dell'[[Dinastia Qin|impero Qin]], il primo impero della storia cinese). Secondo il mito, la più antica dinastia sarebbe quella degli [[Dinastia Xia|Xia]] (夏朝) intorno al 2100 a.C., che venne soppiantata dalla [[dinastia Shang]] (商朝), la quale cedette infine il posto a quella dei [[Dinastia Zhou|Zhou]].
Se si includono le dinastie riportate dalla tradizione, la [[Dinastie della storia cinese|storia complessiva delle dinastie cinesi]] coprirebbe perciò un arco di quattro millenni.
=== Dalla preistoria all'età del bronzo ===
{{vedi anche|
Le tracce più antiche di ''[[Homo erectus]]'' ritrovate in Cina sono quelle dell'uomo di ''Yuanmou'' (袁某直立人). Nel 1965 nel distretto di Yuanmou vennero ritrovati due denti incisivi appartenenti ad un ominide maschio adulto rinominato ''Homo erectus Yuanmouensis''. Gli incisivi sono stati fatti risalire, attraverso la datazione archeomagnetica a {{formatnum:1700000}} anni fa. Esso costituisce l'ominide più antico ritrovato non solo in Cina ma nell'intera Asia.<ref>{{Cita libro|titolo=Storia della Cina|editore=Laterza|p=23|ISBN=978-88-420-7903-3}}</ref> L{{'}}''Homo erectus'' meglio studiato è invece l'[[uomo di Pechino]] (北京人), risalente a {{M|780000|-|680000}} anni fa. I fossili di ''Homo sapiens'' più antichi risalgono invece a {{M|18000|-|11000}} anni fa. Grazie ai cambiamenti climatici che seguirono il ritiro dei ghiacci, tra il VIII e il IV millennio a.C. si assistette alla transizione da comunità di cacciatori-raccoglitori a gruppi dediti all'agricoltura e all'allevamento del bestiame.<ref>Per l'intero paragrafo cfr. {{cita|Vogelsang|pagina 8.}}</ref>
I reperti archeologici testimoniano l'esistenza di un gran numero di comunità umane insediatesi su un vasto territorio che comprende le valli del [[Fiume Azzurro]] e del [[Fiume Giallo]]. La caratteristica principale di questi insediamenti risiede nell'altissimo grado di differenziazione culturale che si riscontra nei manufatti, nella struttura delle abitazioni e in generale nelle testimonianze della vita collettiva di ciascuna comunità.<ref name="cita-Vogelsang-pagina-10">{{cita|Vogelsang|pagina 10.}}</ref> Secondo gran parte degli storici e archeologi moderni il modello più credibile per le origini della civiltà cinese si basa quindi su una molteplicità di [[Culture neolitiche cinesi|culture regionali]] sviluppatesi in maniera autonoma, caratterizzate da sfere di influenza che talvolta entravano in contatto tra loro.<ref>{{cita|Vogelsang|pagine 11-12.}}</ref> L'adozione di questo modello policentrico segna un netto punto di svolta rispetto alla tesi tradizionale (frutto dei miti fondativi e delle tradizionali cronache imperiali), fondata sull'idea di un'origine unitaria della civiltà cinese, e rappresenta uno dei più importanti risultati scientifici raggiunti grazie all'introduzione della storia e dell'archeologia moderne in Cina agli inizi del [[XX secolo]].<ref name="cita-Vogelsang-pagina-10" />
A partire dal III millennio a.C. gli scavi archeologici testimoniano l'esistenza di diverse comunità urbane, sparse su insediamenti di [[Neolitico|epoca neolitica]]: molti dei quali si trovano nelle pianure circostanti il fiume Giallo. I più antichi manufatti di bronzo mai ritrovati in Cina risalgono invece al 3100-2700 a.C., nel sito archeologico della cosiddetta [[cultura di Majiayao]] (马家窑). Esistono reperti riconducibili a diverse [[Lista di siti dell'età del bronzo in Cina|culture dell'età del bronzo]], ma l'utilizzo di questo materiale rimase molto diffuso fino al V secolo a.C.
=== L'epoca pre-imperiale ===
{{vedi anche|Tre augusti e cinque imperatori|Dinastia Xia|Dinastia Shang|Dinastia Zhou|Periodo delle primavere e degli autunni|Periodo degli Stati Combattenti}}
[[File:甲骨文发现地 - panoramio.jpg|min|[[Yin Xu|Yinxu]], le rovine della capitale degli [[Dinastia Shang|Shang]] posteriori (XIV secolo a.C.).]]
Secondo la tradizione cinese, la [[Dinastie della storia cinese|prima dinastia]] fu quella degli [[Dinastia Xia|Xia]], emersa intorno al 2100 a.C.<ref>{{cita libro | autore=Harold M. Tanner | titolo=China: A History | anno=2009 | editore=Hackett Publishing | pp=35-36 | url=https://books.google.com/books?id=VIWC9wCX2c8C&pg=PA35 | isbn=978-0-87220-915-2}}</ref> La dinastia Xia segnò l'inizio del sistema politico cinese basato su monarchie ereditarie, o [[Dinastie della storia cinese|dinastie]], che sarebbe durato per un millennio.<ref>[[Progetto di cronologia Xia Shang Zhou]] della Repubblica Popolare Cinese.</ref> La dinastia Xia venne a lungo ritenuta [[Mitologia cinese|mitica]] dagli storici fino a quando, nel 1959, non furono effettuati scavi scientifici nei siti della prima [[età del bronzo]] di [[Cultura di Erlitou|Erlitou]], nell'Henan.<ref>{{cita web | url=http://www.nga.gov/exhibitions/chbro_bron.shtm | titolo=Bronze Age China | editore=National Gallery of Art | urlmorto=no | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130725062916/http://www.nga.gov/exhibitions/chbro_bron.shtm }}</ref> Non è chiaro, comunque, se questi siti siano resti della dinastia Xia o di un'altra cultura emersa nello stesso periodo.<ref>{{cita libro | titolo=China: Five Thousand Years of History and Civilization | anno=2007 | editore=City University of HK Press | p=25 | url=https://books.google.com/books?id=z-fAxn_9f8wC&pg=PA25 | isbn=978-962-937-140-1}}</ref> La successiva [[dinastia Shang]] è la prima ad essere confermata da testimonianze contemporanee.<ref>{{cita libro | autore=Kenneth Pletcher | titolo=The History of China | anno=2011 | editore=Britannica Educational Publishing | p=35 | url=https://books.google.com/books?id=A1nwvKNPMWkC&pg=PA35 | isbn=978-1-61530-181-2}}</ref> Gli Shang governarono la pianura del [[Fiume Giallo]], nella Cina orientale, dal XVII all'XI secolo a.C.<ref>{{cita libro | autore=Jeaneane D. Fowler e Merv Fowler | titolo=Chinese Religions: Beliefs and Practices | anno=2008 | editore=Sussex Academic Press | p=17 | url=https://books.google.com/books?id=rpJNfIAZltoC&pg=PA17 | isbn=978-1-84519-172-6}}</ref> Le loro [[Scrittura sulle ossa|iscrizioni sulle ossa oracolari]] (dal 1500 a.C. circa)<ref>{{cita pubblicazione | autore=William G. Boltz | titolo=Early Chinese Writing | rivista=World Archaeology | volume=17 | numero=3 | data=febbraio 1986 | p=436}}</ref><ref>{{cita pubblicazione | autore=David N. Keightley | titolo=Art, Ancestors, and the Origins of Writing in China | rivista=Representations | numero=56 | data=autunno 1996 | p=68}}</ref> rappresentano la più antica forma di scrittura cinese mai trovata<ref>{{cita libro | url=https://books.google.com/books?id=vWLRxJEU49EC&pg=PA904 | p=904 | autore=Pam Hollister | capitolo=Zhengzhou | titolo=International Dictionary of Historic Places: Asia and Oceania | curatore=Paul E. Schellinger e Robert M. Salkin | editore=Fitzroy Dearborn Publishers | anno=1996 | isbn=978-1-884964-04-6}}</ref> e sono le dirette antenate dei [[caratteri cinesi]] moderni.<ref>{{cita libro | url=https://books.google.com/books?id=BzfRFmlN2ZAC&pg=PA4 | titolo=The Oxford Handbook of the History of Linguistics | autore=Keith Allan | editore=Oxford University Press | anno=2013 | isbn=978-0-19-958584-7 | p=4}}</ref>
Gli Shang vennero sottomessi dagli [[Dinastia Zhou|Zhou]], che governarono tra l'XI e il V secolo a.C., anche se l'autorità centralizzata fu lentamente erosa dai signori della guerra feudali. Alla fine, dall'indebolito dominio zhou emersero alcuni principati che smisero di obbedire al legittimo sovrano e continuarono a dichiararsi guerra tra loro durante i 300 anni del cosiddetto [[periodo delle primavere e degli autunni]]. All'epoca del [[periodo degli Stati Combattenti]], tra il V e il III secolo a.C., erano rimasti sette grandi stati potenti.<ref>{{cita web | titolo=Warring States | url=https://www.britannica.com/event/Warring-States | sito=Encyclopædia Britannica}}</ref>
=== La Cina imperiale ===
[[File:Badaling China Great-Wall-of-China-01.jpg|min|Il primo imperatore della Cina, [[Qin Shi Huang]], è famoso per aver unito le muraglie a difesa degli [[Periodo degli Stati Combattenti|Stati Combattenti]] a formare la [[Grande muraglia cinese|Grande Muraglia]]. La maggior parte della struttura attuale, tuttavia, risale alla [[dinastia Ming]].]]
Il periodo degli Stati Combattenti terminò nel 221 a.C., dopo che lo [[Qin (stato)|stato di Qin]] ebbe conquistato gli altri sei regni, riunificato la Cina e stabilito l'ordine dominante di [[autocrazia]]. Il re [[Qin Shi Huang|Zheng di Qin]], autoproclamatosi [[Qin Shi Huang|Primo Imperatore]] della [[dinastia Qin]], promulgò le riforme [[Legismo|legaliste]] di Qin in tutta la Cina, in particolare la standardizzazione forzata dei caratteri cinesi, delle unità di misura, della larghezza delle strade (vale a dire la lunghezza degli assi dei carri) e della valuta. La sua dinastia sottomise e annetté i territori delle tribù yue in [[Guangxi]], [[Guangdong]] e [[Vietnam]].<ref>{{cita libro | autore=Sima Qian | traduttore=Burton Watson | titolo=Records of the Grand Historian: Han Dynasty I | pp=11-12 | isbn=0-231-08165-0}}</ref> La dinastia Qin durò solo quindici anni, cadendo subito dopo la morte del Primo Imperatore, in quanto le sue dure politiche autoritarie avevano portato a una diffusa ribellione.<ref name="Bodde1986">{{cita libro | autore=Derk Bodde | anno=1986 | capitolo=The State and Empire of Ch'in | titolo=The Cambridge History of China: Volume I: the Ch'in and Han Empires, 221 B.C. – A.D. 220 | curatore=Denis Twitchett e Michael Loewe | città=Cambridge | editore=Cambridge University Press | isbn=0-521-24327-0}}</ref><ref name="Lewis2007">{{cita libro | titolo=The Early Chinese Empires: Qin and Han | autore=Mark Edward Lewis | editore=Belknap Press | città=Londra | anno=2007 | isbn=978-0-674-02477-9 | url=https://archive.org/details/historyofimperia00broo}}</ref>
A seguito di una [[Disputa Chu–Han|diffusa guerra civile]] durante la quale fu data alle fiamme la biblioteca imperiale di [[Xianyang]], prese il sopravvento la [[dinastia Han]], che governò la Cina tra il 206 a.C. e il 220 d.C.: essa creò un forte senso di identità culturale tra la popolazione, tanto che ancora oggi i cinesi vengono indicati con l'etnonimo «[[han]]».<ref name="Bodde1986"/><ref name="Lewis2007"/> Gli Han espansero considerevolmente il territorio dell'impero, con campagne militari che raggiunsero l'Asia centrale, la Mongolia, la Corea del Sud e lo Yunnan e strapparono il Guangdong e il Vietnam settentrionale ai [[Nanyue]]. Il coinvolgimento degli Han nell'Asia centrale e in [[Sogdiana]] contribuì a stabilire la rotta commerciale terrestre della [[via della seta]], che sostituì il precedente percorso attraverso l'[[Himalaya]] fino all'India. La Cina Han divenne gradualmente la più grande economia del mondo antico.<ref>{{cita web | url=http://www.eric.ed.gov/ERICWebPortal/custom/portlets/recordDetails/detailmini.jsp?_nfpb=true&_&ERICExtSearch_SearchValue_0=ED460052&ERICExtSearch_SearchType_0=no&accno=ED460052 | autore=Carl J. Dahlman e Jean-Eric Aubert | titolo=China and the Knowledge Economy: Seizing the 21st century | sito=World Bank Publications via Eric.ed.gov | accesso=22 ottobre 2012}}</ref> Nonostante l'iniziale decentralizzazione degli Han e l'abbandono ufficiale della filosofia del legismo dei Qin a favore del [[confucianesimo]], il governo Han e le dinastie successive ne preservarono le istituzioni e le strutture politiche.<ref>{{cita libro | autore=Candice Goucher e Linda Walton | titolo=World History: Journeys from Past to Present – Volume 1: From Human Origins to 1500 CE | anno=2013 | editore=Routledge | p=108 | url=https://books.google.com/books?id=zdwpAAAAQBAJ&pg=PA108 | isbn=978-1-135-08822-4}}</ref>
[[File:Han Expansion.png|min|Mappa che mostra l'espansione della [[dinastia Han]] nel II secolo a.C.]]
Dopo la fine della dinastia Han seguì un periodo di conflitti noto come «[[Tre Regni]]»,<ref>{{cita libro | autore=Marvin C. Whiting | anno=2002 | titolo=Imperial Chinese Military History | editore=iUniverse | p=214}}</ref> le cui figure centrali furono successivamente immortalate in [[Il romanzo dei Tre Regni|uno]] dei [[Quattro grandi romanzi classici|quattro classici]] della [[letteratura cinese]]. Alla fine, gli [[Cao Wei|Wei]] vennero rapidamente rovesciati dalla [[Dinastia Jìn|dinastia Jin]]. Tra i Jin scoppiò in seguito una [[Guerra degli otto principi|guerra civile]] dopo l'acesa al trono di un imperatore mentalmente instabile e incapace di governare; i «Cinque Barbari» in seguito invasero e governarono la Cina settentrionale, suddivisa nei «[[Sedici regni|Sedici Stati]]». Gli [[Xianbei]] poi li unificarono, creando il regno degli [[Wei del nord]], il cui imperatore Xiaowen invertì le politiche di ''[[apartheid]]'' dei suoi precedessori e [[Dinastie del Nord e del Sud|impose una drastica sinificazione sui suoi sudditi]], integrandoli in gran parte nella cultura cinese. Nel sud, il generale Liu Yu fece sì che i Jin abdicassero in favore dei [[Dinastia Liu Song|Liu Song]]. I vari successori di questi stati divennero noti come [[dinastie del Nord e del Sud]], che vennero infine riunite dai [[Dinastia Sui|Sui]] nel 581. I Sui riportarono i cinesi han al potere in tutta la Cina, riformarono l'agricoltura, l'economia e il sistema degli [[esami imperiali]], costruirono il [[Gran Canale]] e patrocinarono il [[Buddhismo cinese|buddhismo]]. Tuttavia, il loro dominio cadde rapidamente quando la coscrizione per i lavori pubblici e il [[Guerra Goguryeo-Sui|fallimento di una guerra]] nella [[Goguryeo|Corea settentrionale]] provocarono disordini diffusi.<ref>{{cita libro | autore=Ki-Baik Lee | anno=1984 | titolo=A new history of Korea | editore=Harvard University Press | isbn=978-0-674-61576-2 | p=47}}</ref><ref>{{cita libro | autore=David Andrew Graff | anno=2002 | titolo=Medieval Chinese warfare, 300–900 | url=https://archive.org/details/medievalchinesew0000graf | editore=Routledge | isbn=0-415-23955-9 | p=[https://archive.org/details/medievalchinesew0000graf/page/13 13]}}</ref>
Sotto le successive [[Dinastia Tang|dinastie Tang]] e [[Dinastia Song|Song]], l'economia, la tecnologia e la cultura cinese entrarono nell'età dell'oro.<ref>{{cita libro | autore=S. A. M. Adshead | anno=2004 | titolo=T'ang China: The Rise of the East in World History | url=https://archive.org/details/tangchinariseofe0000adsh_r2t2 | città=New York | editore=Palgrave Macmillan | p=54}}</ref> I Tang mantennero il controllo sulle [[Xiyu|regioni occidentali]] e sulla via della seta:<ref>{{cita libro | autore=Sadao Nishijima | curatore=Denis Twitchett e Michael Loewe | capitolo=The Economic and Social History of Former Han | titolo=Cambridge History of China: Volume I: the Ch'in and Han Empires, 221 B.C. – A.D. 220 | anno=1986 | editore=Cambridge University Press | città=Cambridge | isbn=978-0-521-24327-8 | pp=545-607}}</ref> grazie a loro i mercanti cinesi raggiunsero la [[Mesopotamia]] e il [[Corno d'Africa]]<ref>{{cita libro | url=https://archive.org/details/columbiachronolo00john | titolo=Columbia Chronologies of Asian History and Culture | autore=John S. Bowman | editore=Columbia University Press | anno=2000 | città=New York | pp=[https://archive.org/details/columbiachronolo00john/page/104 104-105]}}</ref> e la capitale [[Chang'an]] divenne un centro urbano cosmopolita. Tuttavia, il regno dei Tang venne devastato e indebolito dalla [[ribellione di An Lushan]] nell'VIII secolo.<ref>{{cita libro | editore=City University of HK Press | anno=2007 | titolo=China: Five Thousand Years of History and Civilization | isbn=978-962-937-140-1 | p=71}}</ref> Nel 907, la dinastia Tang si disintegrò completamente quando i signori della guerra locali divennero ingovernabili. La dinastia Song pose fine alla [[Cinque dinastie e dieci regni|fase di frammentazione]] nel 960, grazie ad un equilibrio di potere tra Song e [[Dinastia Liao|Khitan Liao]]. I Song furono il primo governo della storia a emettere carta moneta e il primo soggetto politico cinese a istituire una flotta da guerra permanente grazie allo sviluppo dell'industria cantieristica, che crebbe di pari passo con il commercio marittimo.<ref>{{cita libro | autore=Ann Paludan | anno=1998 | titolo=Chronicle of the Chinese Emperors | url=https://archive.org/details/chronicleofchine0000palu | città=Londra | editore=Thames & Hudson | isbn=0-500-05090-2 | p=[https://archive.org/details/chronicleofchine0000palu/page/136 136]}}</ref>
[[File:Tang Protectorates.png|min|La dinastia Tang e i suoi protettori al momento della sua massima estensione.]]
Tra il X e l'XI secolo d.C., la popolazione della Cina raddoppiò fino a raggiungere i 100 milioni circa, principalmente a causa dell'espansione della coltivazione del riso nella Cina centrale e meridionale e della produzione di abbondanti eccedenze alimentari. La dinastia Song vide anche una [[Neoconfucianesimo|rinascita del confucianesimo]], in risposta alla crescita del buddhismo durante il periodo Tang,<ref>{{cita libro | titolo=Essentials of Neo-Confucianism: Eight Major Philosophers of the Song and Ming Periods | anno=1999 | editore=Greenwood Publishing Group | p=3 | url=https://books.google.com/books?id=sjzPPg8eK7sC&pg=PA3 | isbn=978-0-313-26449-8}}</ref> e un fioritura della filosofia e delle arti: la [[pittura paesaggistica]] e la [[porcellana]] raggiunsero nuovi livelli di maturità e complessità.<ref>{{cita web | titolo=Northern Song dynasty (960–1127) | url=http://www.metmuseum.org/toah/hd/nsong/hd_nsong.htm | editore=Metropolitan Museum of Art | accesso=27 novembre 2013}}</ref><ref>{{cita web | url=http://d.wanfangdata.com.cn/Thesis_Y1795153.aspx | titolo=从汝窑、修内司窑和郊坛窑的技术传承看宋代瓷业的发展 | sito=wanfangdata.com.cn | data=15 febbraio 2011 | accesso=15 agosto 2015 | lingua=zh}}</ref> Tuttavia, la debolezza militare dell'esercito Song non passò inosservata alla [[Dinastia Jīn|dinastia Jin]] degli jurchen, e nel 1127 l'imperatore Song [[Hui Zong (imperatore Song)|Huizong]] e la sua capitale [[Kaifeng|Bianjing]] caddero nelle mani dei Jin dopo una guerra che vide contrapposte le due dinastie. I Song rimasti si ritirarono nella Cina meridionale.<ref>{{cita libro | titolo=Daily Life in China on the Eve of the Mongol Invasion, 1250–1276 | anno=1962 | editore=Stanford University Press | p=[https://archive.org/details/dailylifeinchina00gern/page/22 22] | url=https://archive.org/details/dailylifeinchina00gern/page/22 | isbn=978-0-8047-0720-6}}</ref>. Nel corso del XII secolo spicca, inoltre, la figura di [[Yue Fei]], considerato spesso ''eroe nazionale''<ref>https://symbolhunt.com/china/national-hero/?nowprocket=1</ref>.
La [[conquista mongola della Cina]] ebbe inizio nel 1205 con la [[Campagna mongola contro gli Xia occidentali|graduale conquista]] degli [[Dinastia Xia occidentale|Xia occidentali]] da parte di [[Gengis Khan]],<ref>{{cita libro | autore=Timothy May | titolo=The Mongol Conquests in World History | anno=2012 | editore=Reaktion Books | città=Londra | isbn=978-1-86189-971-2 | url=https://books.google.com/books?id=ZRIt9sZaTREC | p=1211}}</ref> che successivamente [[Campagna mongola contro i Jin|invase anche i territori Jin]].<ref>{{cita libro | autore=Jack Weatherford | titolo=Genghis Khan and the Making of the Modern World | editore=[[Random House]]/Three Rivers Press | città=New York | anno=2004 | isbn=978-0-609-80964-8 | capitolo=2: Tale of Three Rivers | p=95}}</ref> Nel 1271 il [[Khaghan|leader]] [[Mongoli|mongolo]] [[Kublai Khan]] fondò la [[dinastia Yuan]], che [[Campagna mongola contro i Song|conquistò gli ultimi domini della dinastia Song]] nel 1279. Prima dell'invasione mongola, la popolazione della Cina Song era di 120 milioni, scesi a 60 all'epoca del censimento del 1300.<ref>{{cita pubblicazione | autore=Ping-ti Ho | titolo=An Estimate of the Total Population of Sung-Chin China | rivista=Études Song | volume=1 | numero=1 | anno=1970 | pp=33-53}}</ref> Un contadino di nome Zhu Yuanzhang [[Rivolta dei Turbanti Rossi|guidò una ribellione]] che rovesciò gli Yuan nel 1368 e fondò la [[dinastia Ming]] come imperatore [[Hongwu]]. Sotto la dinastia Ming, la Cina visse un'altra età dell'oro, sviluppando una delle flotte da guerra più forti del mondo e un'economia ricca e prospera in un contesto di fioritura di arte e cultura. Fu durante questo periodo che l'ammiraglio [[Zheng He]] condusse l'[[armata del tesoro dei Ming]] attraverso l'[[oceano Indiano]], raggiungendo l'[[Africa orientale]].<ref>{{cita web | url=https://www.theguardian.com/world/2010/jul/25/kenya-china | titolo=Chinese archaeologists' African quest for sunken ship of Ming admiral | autore=Xan Rice | data=25 luglio 2010 | sito=[[The Guardian]] | accesso=16 gennaio 2020}}</ref>
[[File:Qing Empire circa 1820 EN.svg|min|La [[Transizione tra Ming e Qing|conquista dei Ming ad opera dei Qing]] e l'espansione dell'impero.]]
Nei primi anni della dinastia Ming, la capitale della Cina fu spostata da [[Nanchino]] a Pechino. Con il germogliare del capitalismo, filosofi come [[Wang Shouren|Wang Yangming]] criticarono e ampliarono ulteriormente il neoconfucianesimo con concetti di [[individualismo]] e di uguaglianza delle «quattro occupazioni».<ref>{{cita web | titolo=Wang Yangming (1472–1529) | url=https://www.iep.utm.edu/wangyang/ | sito=Internet Encyclopedia of Philosophy | accesso=9 dicembre 2013 | urlmorto=sì | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131109100108/http://www.iep.utm.edu/wangyang/ }}</ref> La categoria dei [[Funzionario-letterato|funzionari-letterati]] divenne una forza a sostegno dell'industria e del commercio nei movimenti di boicottaggio fiscale, che, insieme alle carestie e alla difesa contro le [[invasioni giapponesi della Corea (1592-1598)]] e le [[Transizione tra Ming e Qing|invasioni manciù]], portò al prosciugamento delle casse dello stato.<ref>{{cita libro | url=http://www.docin.com/p-378667223.html | titolo=论明末士人阶层与资本主义萌芽的关系 | sito=docin.com | data=8 aprile 2012 | accesso=2 settembre 2015 | lingua=zh}}</ref> Nel 1644 Pechino fu conquistata da una coalizione di forze contadine ribelli guidate da [[Li Zicheng]]. Alla caduta della città, l'imperatore [[Chongzhen]] si suicidò. La dinastia manciù dei [[Dinastia Qing|Qing]], all'epoca alleata del generale ming [[Wu Sangui]], rovesciò la breve [[dinastia Shun]] di Li e successivamente prese il controllo di Pechino, che divenne la nuova capitale della dinastia Qing.<ref>{{cita web | titolo=Qing dynasty {{!}} Definition, History, Map, Time Period, Emperors, Achievements, & Facts {{!}} Britannica | url=https://www.britannica.com/topic/Qing-dynasty | accesso=10 novembre 2022 | sito=www.britannica.com}}</ref>
La dinastia Qing, che durò dal 1644 al 1912, fu l'ultima dinastia imperiale della Cina. La [[Transizione tra Ming e Qing|conquista dell'impero Ming]] (1618-1683) costò 25 milioni di vite e l'economia cinese crollò drasticamente.<ref>{{cita libro | autore=John M. Roberts | anno=1997 | url=https://books.google.com/books?id=3QZXvUhGwhAC | titolo=A Short History of the World | editore=Oxford University Press | p=272 | isbn=0-19-511504-X}}</ref> Dopo la caduta dei [[Ming Meridionali|Ming meridionali]], con l'ulteriore conquista del [[khanato degli Zungari]] l'impero annetté la Mongolia, il Tibet e lo Xinjiang.<ref>{{cita libro | titolo=The Cambridge History of China: Volume 10, Part 1 | autore=John K. Fairbank | p=37}}</ref> L'autocrazia centralizzata venne rafforzata per sopprimere il sentimento anti-Qing e venne portata avanti una politica di valorizzazione dell'agricoltura, limitazione del commercio, ''[[Haijin]]'' («interdizione marittima») e controllo ideologico attraverso l'[[inquisizione letteraria]]: questo portò a una stagnazione sociale e tecnologica.<ref>{{cita libro | titolo=中国通史·明清史 | anno=2010 | editore=九州出版社 | pp=104-112 | isbn=978-7-5108-0062-7 | lingua=zh}}</ref><ref>{{cita libro | titolo=中华通史·第十卷 | anno=1996 | editore=花城出版社 | p=71 | isbn=978-7-5360-2320-8 | lingua=zh}}</ref>
=== Caduta della dinastia Qing ===
{{vedi anche|Secolo dell'umiliazione|Guerre dell'oppio|Prima guerra sino-giapponese|Ribellione dei Boxer}}
[[File:EightNations in1901.jpg|min|L'[[Alleanza delle otto nazioni]] invase la Cina per debellare il movimento xenofobo dei [[Ribellione dei Boxer|Boxer]] e i suoi sostenitori Qing. La foto mostra una cerimonia all'interno del palazzo imperiale cinese, la [[Città Proibita]], dopo la firma del [[protocollo dei Boxer]] nel 1901.]]
A metà del XIX secolo, la dinastia Qing sperimentò l'imperialismo occidentale nelle [[guerre dell'oppio]] contro Gran Bretagna e [[Francia]]. La Cina fu costretta a pagare un risarcimento, ad aprire i porti previsti dal trattato, a consentire l'[[extraterritorialità]] per i cittadini stranieri e a cedere [[Hong Kong]] ai britannici<ref>{{cita libro | autore=Ainslie Embree e Carol Gluck | url=https://archive.org/details/asiainwesternwor00ains | titolo=Asia in Western and World History: A Guide for Teaching | editore=M. E. Sharpe | anno=1997 | isbn=1-56324-265-6 | p=597}}</ref> ai sensi del [[trattato di Nanchino]] del 1842, il primo dei cosiddetti «[[trattati ineguali]]». Con la [[prima guerra sino-giapponese]] (1894-1895) la Cina Qing perse ogni tipo di influenza sulla [[Corea|penisola coreana]] e dovette inoltre [[Trattato di Shimonoseki|cedere Taiwan]] al [[Impero giapponese|Giappone]].<ref>{{cita web | titolo=Sino-Japanese War (1894–1895) | sito=Encyclopædia Britannica | url=https://www.britannica.com/EBchecked/topic/546176/Sino-Japanese-War | accesso=16 gennaio 2022 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210920171344/https://www.britannica.com/event/First-Sino-Japanese-War-1894-1895| urlmorto=no}}</ref>
La dinastia Qing venne anche scossa da disordini interni in cui morirono decine di milioni di persone, specialmente durante la [[ribellione del Loto Bianco]], la fallita [[rivolta dei Taiping]] che devastò la Cina meridionale negli anni '50 e '60 e la [[rivolta dei Dungani (1862-1877)]] nel nord-ovest. Il successo iniziale del [[Movimento di autorafforzamento]] degli anni '60 venne reso vano da una serie di sconfitte militari negli anni '80 e '90.<ref name="Lee2004">{{cita libro | autore=李恩涵 | titolo=近代中國外交史事新研 | url=https://books.google.com/books?id=cA8OBkr-JmMC&pg=PA78 | anno=2004 | editore=臺灣商務印書館 | isbn=978-957-05-1891-7 | p=78 | lingua=zh}}</ref>
Nel XIX secolo ebbe inizio la grande [[Emigrazione cinese|diaspora cinese]]. Alle perdite dovute all'emigrazione si aggiunsero quelle provocate da conflitti e catastrofi come la carestia che colpì la Cina settentrionale nel 1876-1879, in cui morirono tra 9 e 13 milioni di persone.<ref>{{cita web | url=http://www.fao.org/3/U8480E/U8480E05.htm | titolo=Dimensions of need – People and populations at risk | anno=1995 | sito=Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO) | accesso=3 luglio 2013}}</ref> Nel 1898 l'imperatore [[Guangxu]] elaborò un [[Riforma dei cento giorni|piano di riforma]] per stabilire una moderna [[monarchia costituzionale]], ma i suoi piani furono contrastati dall'imperatrice vedova [[Cixi]]. La sfortunata ribellione anticolonialista dei [[Ribellione dei Boxer|Boxer]] del 1899-1901 indebolì ulteriormente la dinastia. Sebbene Cixi sponsorizzasse un programma di riforme, la [[Rivoluzione cinese (1911)|rivoluzione Xinhai]] del 1911-1912 pose fine alla dinastia Qing e istituì la [[Repubblica di Cina (1912-1949)|Repubblica di Cina]].<ref name="xb1">{{cita libro | autore=Xiaobing Li | anno=2007 | titolo=A History of the Modern Chinese Army | url=https://archive.org/details/historyofmodernc0000lixi | editore=University Press of Kentucky | isbn=0-8131-2438-7 | pp=[https://archive.org/details/historyofmodernc0000lixi/page/13 13], 26-27}}</ref> [[Pu Yi|Puyi]], l'ultimo imperatore della Cina, abdicò nel 1912.<ref>{{cita web | data=4 giugno 2013 | titolo=The abdication decree of Emperor Puyi (1912) | sito=Chinese Revolution | url=https://alphahistory.com/chineserevolution/abdication-emperor-puyi-1912/ | accesso=22 maggio 2021}}</ref>
=== La Repubblica di Cina ===
{{vedi anche|Intellettuali cinesi in Giappone}}
[[File:Map Asia 1937 - Touring Club Italiano CART-TRC-13.jpg|min|sinistra|Dominio cinese nel continente asiatico nel 1937]]
[[File:Ice skating summer palace2.jpg|min|Il [[Palazzo d'Estate (Pechino)|Palazzo d'Estate]] a [[Pechino]], con il [[lago Kunming]] utilizzato come pista da pattinaggio; il complesso fa parte di un parco, uno dei più belli della capitale cinese]]
[[File:Mao proclaiming establishment of PRC.jpg|min|verticale|[[Mao Zedong]] proclama la nascita della Repubblica Popolare Cinese il 1º ottobre 1949]]
La Repubblica di Cina partecipò alla [[prima guerra mondiale]] schierandosi con le [[Alleati della prima guerra mondiale|potenze alleate]]. Il contributo militare cinese al conflitto fu limitato a causa della relativa arretratezza dell'apparato bellico, mentre dal punto di vista economico la Cina fornì supporto alle industrie degli Alleati grazie all'invio di manodopera cinese. Partecipò anche alla [[seconda guerra mondiale]], schierandosi contro l'[[Potenze dell'asse|Asse]].
[[Guerra civile cinese|Due guerre civili]] fra i nazionalisti filoamericani di [[Chiang Kai-shek]] (o, in cinese standard, Jiang Jie-Shi 蒋介石) e i comunisti di [[Mao Zedong]] (o, nella vecchia trascrizione, Mao Tse-Tung 毛泽东) ([[1927]]-[[1937]] e [[1945]]-[[1949]]), intervallate dall'[[Seconda guerra sino-giapponese|invasione giapponese]] ([[1937]]-[[1945]]), determinarono la divisione del territorio cinese in due stati distinti, la [[proclamazione della Repubblica Popolare Cinese]] di [[Mao Zedong|Mao]], il [[1º ottobre]] [[1949]] nella [[Cina continentale]], e della [[Taiwan|Repubblica Di Cina]], detta comunemente [[Taiwan]], sull'[[isola di Formosa]] e [[Cina Nazionalista|altre isole]] ([[Isole Penghu|Penghu]], [[Kinmen]] e [[Isole Matsu|Matsu]]), ancora oggi sotto il controllo della Repubblica di Cina.
=== La Repubblica Popolare Cinese ===
Il nuovo governo riunificò il territorio e diede una struttura economica di tipo [[Socialismo|socialista]] al Paese, con la nazionalizzazione delle industrie, la creazione delle [[Comune|comuni]] e la [[Distribuzione della ricchezza|redistribuzione]] delle terre dei latifondisti ai contadini attraverso iniziative politiche ed economiche che costarono la vita a milioni di persone.<ref>{{Cita libro|nome=Donald F.|cognome=Busky|titolo=Communism in History and Theory: Asia, Africa, and the Americas|url=https://books.google.com/books?id=Q6b0j1VINWgC|accesso=5 settembre 2020|data=2002|editore=Greenwood Publishing Group|lingua=en|ISBN=978-0-275-97733-7}}</ref>
Nella seconda metà del Novecento si afferma una linea economica che inizialmente segue il modello sovietico e poi tenta un percorso alternativo che porterà al disastro del [[
==== L'apertura alla proprietà privata ====
Dopo le molteplici carestie nel Paese, negli scontri politici interni del partito si afferma [[Deng Xiaoping]] (邓小平), che riorganizza l'economia cinese, favorendo il riconoscimento costituzionale della proprietà privata e l'apertura del mercato a investimenti esteri.<ref>{{Cita
Anche l'occidentalizzazione della Cina, tentata più volte dagli europei a partire dal
==== La Cina come potenza emergente ====
[[File:Flickr - Shinrya - Shanghai Skyline HDR.jpg|
L'importanza della Cina nel ventunesimo secolo<ref>{{cita web|url=http://www.asianreviewofbooks.com/arb/article.php?article=693|titolo=Review of "China: The Balance Sheet -- What the World Needs to Know Now About the Emerging Superpower"|accesso=24 dicembre 2007|cognome=Gordon|nome=Peter|data=|editore=The Asia Review of Books|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20120527001617/http://www.asianreviewofbooks.com/arb/article.php?article=693}}</ref><ref name="Miller">{{cita web|url=http://www.stanford.edu/group/sjir/6.1.03_miller.html|titolo=China an Emerging Superpower?|accesso=24 dicembre 2007|cognome=Miller|nome=Lyman|editore=Stanford Journal of International Relations|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140511131303/http://www.stanford.edu/group/sjir/6.1.03_miller.html|urlmorto=sì}}</ref> si riflette in virtù del suo ruolo come prima potenza economica per [[prodotto interno lordo]]; è inoltre membro fondatore dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite]] (è uno dei cinque membri permanenti con il diritto di veto), aderisce al [[Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai]] (SCO) e fa parte del [[Organizzazione mondiale del commercio|OMC]], dell'[[Asia-Pacific Economic Cooperation|APEC]], dell'[[Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico|ASEAN]], del [[G2 (USA-Cina)|G2]] e del [[G20 (paesi industrializzati)|G20]]. Con l'introduzione della [[Riforma economica cinese|riforma economica]] basata sul capitalismo nel 1978 la Cina è diventata il Paese con lo sviluppo economico più veloce al mondo, primo maggiore esportatore (2008) e il primo più grande importatore di merci (2010).<ref>{{cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/country_profiles/1287798.stm|titolo=Country profile: China|editore=BBC News|data=1º luglio 2009|accesso=14 luglio 2009}}</ref>
Molti studiosi hanno definito la Cina come la nuova [[superpotenza]] militare emergente; già nel 1964 riesce a sviluppare i suoi [[Arma nucleare|armamenti nucleari]] e mantiene dalla fine della [[seconda guerra mondiale]] [[Stati per numero di soldati|l'esercito di terra numericamente più grande al mondo]] ([[Esercito di Liberazione Popolare]]), il suo budget per la difesa (con un aumento annuale più 10%) è [[Stati per spesa militare|secondo solo a quello degli Stati Uniti]]. La rapida industrializzazione
== Geografia ==
{{vedi anche|
La superficie della Cina è di
La [[forma di Stato]] della Cina è una repubblica socialista guidata da un unico partito, il [[Partito Comunista
La Cina confina con quattordici Paesi: a nord con [[Russia]] e [[Mongolia]]; a est con la [[Corea del Nord]]; a sud con [[Vietnam]], [[Myanmar]], [[Laos]], [[Bhutan]] e [[Nepal]]; a ovest con [[India]], [[Pakistan]], [[Tagikistan]], [[Kazakistan]], [[Afghanistan]] e [[Kirghizistan]]. Si affaccia inoltre a est sul [[mar Giallo]] e sul [[mar Cinese Orientale]] e a sud-est sul [[mar Cinese Meridionale]].
=== Territorio ===
[[File:China 100.78713E 35.63718N.jpg|
Con 9
Idealmente si potrebbe dividere la Cina in sei grandi regioni: il nord-ovest, la [[Mongolia interna]], il nord-est, la Cina settentrionale, la Cina meridionale e l'estrema regione sud-occidentale.
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==== La Mongolia interna ====
Questa regione possiede un clima molto secco e si trova nella parte centro-settentrionale della Cina. La Mongolia interna è un altopiano caratterizzato da deserti di sabbia, roccia e ghiaia che a est degradano in fertili [[steppe]]. Questa regione, delimitata a est dalla boscosa catena del
==== Il nord-est ====
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==== La Cina settentrionale ====
Questa regione si trova nella zona delimitata a nord dalla Mongolia interna e a sud dal bacino del Fiume Giallo; qui si trova l'[[altopiano del
==== La Cina meridionale ====
Questa regione abbraccia la valle del Fiume Azzurro e numerose regioni del sud. La valle del
==== L'estrema regione sud-occidentale ====
È occupata dall'[[altopiano del Tibet]] (青藏高原), conosciuto anche come il "tetto del mondo" che, posto a un'altitudine media di {{
=== Idrografia ===
[[File:Average annual precipitation in China(English).png|
La Cina è sede di un gran numero di fiumi e i tre maggiori sono: lo ''[[Fiume Giallo|Huang He]]'' 黄河 (in italiano "Fiume Giallo"),
Il Fiume Giallo nasce nelle montagne del [[Qinghai]] (青海), percorre il territorio cinese per circa
Circa la metà dei fiumi della Cina, compresi i tre più lunghi (Fiume Azzurro, Fiume Giallo e Xi Jiang),
==
===
{{C|bisogna ricontrollare i dati e aggiornarli con le ultime fonti, separare la parte demografica da quelle economica|Cina|dicembre 2015}}
[[File:PRC Population Density.svg|
[[File:Population and Natural Increase Rate of PRC.jpg|
Il censimento nazionale del 2015 ha permesso di stimare la popolazione della Repubblica Popolare Cinese in
Anche se per gli standard occidentali il Paese può essere considerato a reddito medio, a partire dal 1978 la sua rapida crescita ha permesso a centinaia di milioni di suoi cittadini di uscire dalla povertà. Nel 2009 circa il 10% della popolazione cinese vive al di sotto della [[soglia di povertà]] di 1 dollaro al giorno, rispetto al 64% del 1978. La disoccupazione in ambito urbano, al 2014, era di circa il 4,1%.<ref>{{cita web|url=http://english.cntv.cn/20140124/102623.shtml|titolo=China´s 2013 urban unemployment rate at 4.1 pct CCTV News - CNTV English|data=27 dicembre 2013|accesso=12 marzo 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140312225135/http://english.cntv.cn/20140124/102623.shtml#|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.business-standard.com/article/international/china-s-2013-urban-unemployment-rate-at-4-1-114012400449_1.html|titolo=China's 2013 urban unemployment rate at 4.1%|editore=Business Standard|data=24 gennaio 2014|accesso=12 marzo 2014}}</ref> La disoccupazione media si attesta attorno al 10%. Sono cresciuti notevolmente sia la fetta di popolazione appartenente al [[Ceto sociale|ceto]], sia i "super ricchi" (individui con un patrimonio superiore a 10 milioni di yuan). Con oltre 1,
Le indicazioni politiche, insieme alla tradizionale preferenza per i figli di sesso maschile, può aver contribuito a uno squilibrio nel rapporto tra i sessi.<ref>{{cita news|url=
==== Alfabetizzazione ====
Il tasso di alfabetizzazione sopra i 15 anni è del 98%, mentre per gli uomini è del 99,2% e per le donne del 96,7% (stime 2001); nel 1950 esso era del 20%.
Studenti universitari: 2,8%; 30 milioni (2010), con aumento di 5 milioni per anno.
=== Etnie ===
[[File:GZ FS Prayers 2.jpg|
La Cina riconosce ufficialmente 56 gruppi etnici distinti (民族), il più grande dei quali
=== Religione ===
{{vedi anche|Religioni in Cina|Cristianesimo in Cina|Chiesa cattolica in Cina}}
{{Tabella a barre
|titolo=Religioni in Cina (2014)<ref name="CFPS2014">Chinese Family Panel Studies 2014, per i risultati vedere [https://oss.aisixiang.com/upload/images/20171227/20171227135545_76093.jpg rilascio #1] ([http://web.archive.org/web/20210611154252/https://oss.aisixiang.com/upload/images/20171227/20171227135545_76093.jpg archiviato]) e [http://www.isss.edu.cn/cfps/EN/enNews/CFPSNews/2016news/2016-12-30/307.html rilascio #2] ([https://web.archive.org/web/20170225211353/http://www.isss.edu.cn/cfps/EN/enNews/CFPSNews/2016news/2016-12-30/307.html archiviato]). Le tavole contengono anche i risultati del CFPS 2012 (campione 20,035) e i risultati del Chinese General Social Survey (CGSS) per gli anni 2006, 2008 and 2010 (campioni ~10.000/11,000). Vedere anche, per comparazione, {{Cita pubblicazione|cognome=Lu 卢|nome=Yunfeng 云峰|titolo=卢云峰:当代中国宗教状况报告——基于CFPS(2012)调查数据|titolotradotto=Report on Religions in Contemporary China – Based on CFPS (2012) Survey Data|rivista=World Religious Cultures|anno=2014|numero=1|url=http://iwr.cass.cn/zjwh/201403/W020140303370398758556.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140809051625/http://iwr.cass.cn/zjwh/201403/W020140303370398758556.pdf}} p. 13, che riporta i risultati del CGSS 2006, 2008, 2010 and 2011, e la loro media (prima tavola, quinta colonna).</ref><ref name="CZ20172">{{Cita pubblicazione|cognome=Wenzel-Teuber|nome=Katharina|titolo=Statistics on Religions and Churches in the People's Republic of China – Update for the Year 2016|rivista=Religions & Christianity in Today's China|volume=VII|numero=2|editore=China Zentrum|anno=2017|issn=2192-9289|pp=26-53|url=http://www.china-zentrum.de/fileadmin/downloads/rctc/2017-2/RCTC_2017-2.26-53_Wenzel-Teuber__Statistics_on_Religions_and_Churches_in_the_PRC_%E2%80%93_Update_for_the_Year_2016.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170722112103/http://www.china-zentrum.de/fileadmin/downloads/rctc/2017-2/RCTC_2017-2.26-53_Wenzel-Teuber__Statistics_on_Religions_and_Churches_in_the_PRC_%E2%80%93_Update_for_the_Year_2016.pdf}}</ref><ref name="NBCFPS2014">'''Nb''': CFPS 2014 ha studiato 13,857 famiglie e 31,665 individui (p. 27, nota 4). Come notato da Katharina Wenzel-Teuber del China Zentrum, istituto tedesco per la ricerca sulle religioni in Cina, a confronto con il CFPS 2012, il CFPS 2014 domandò ai cinesi quali fossero le loro credenze personali riguardo a certe concezioni della divinità associate a una religione precisa (i.e. "Buddha", "Tao", "Allah", "Dio dei cristiani/Gesù", "Dio dei cattolici") piuttosto che l'appartenenza a precise istituzioni religiose (p. 27). CFPS 2014 ha anche incluso regioni, come quelle nell'occidente della Cina, che furono escluse dal CFPS 2012 (p. 27, nota 3), nonché i cristiani non membri delle chiese ufficiali (p. 28). Per questi motivi, Wenzel-Teuber conclude che il CFPS 2014 offre risultati particolarmente accurati.</ref>
|barre=
{{barra percentuale|[[Religione tradizionale cinese]] e non affiliati|Red|73.56}}
{{barra percentuale|[[Buddhismo]]|Yellow|15.87}}
{{barra percentuale|Altri gruppi, [[religioni in Cina#Movimenti popolari di salvazione|movimenti popolari di salvazione]], [[daoshi|clero taoista]]<ref>'''Nb''': CFPS 2014 ha rilevato che il 5.94% della popolazione dichiarava di aderire ad "altre" categorie religiose, non identificandosi nelle cinque altre opzioni, ossia le cinque religioni riconosciute. A questi si aggiungono uno 0.85% della popolazione che si definiva "taoista"; è da notare che il titolo "taoista", nell'uso comune cinese, definisce il clero taoista (''[[daoshi]]'') e non i laici. CFPS 2014 ha anche rilevato un ulteriore 0.81% che dichiarava di seguire le sette popolari o movimenti di salvazione, mentre il CFPS 2012 rilevava un 2.2%, e il CGSS 2006–2010 rilevava una media del 3% per tali religioni.</ref>|Lime|7.60}}
{{barra percentuale|[[Cristianesimo]]|Blue|2.53}}
{{barra percentuale|[[Islam]]<ref>'''Nb''': CFPS 2014 ha preso in esame soprattutto cinesi di etnia [[Han]]. Ciò può essere risultato in una sottostima dei musulmani. Il CGSS 2006–2010 rilevava che una media del 2-3% della popolazione della Cina dichiarava di seguire l'Islam.</ref>|Green|0.45}}
}}
[[File:Distribution of religions in China.png|thumb|upright=1.4|<small>Distribuzione geografica delle religioni in Cina.</small><ref>[http://img.webme.com/pic/g/geographie-ville-en-guerre/religions-chine.jpg Source map #1]. Dumortier, Brigitte, 2002, ''Atlas des religions'', Autrement, collection Atlas, Paris, p. 32. [https://web.archive.org/web/20170427135523/http://img.webme.com/pic/g/geographie-ville-en-guerre/religions-chine.jpg Archiviato].</ref><ref>[http://cybergeo.revues.org/docannexe/image/23808/img-3.jpg Source map #2]. ''Narody Vostochnoi Asii'' ("Ethnic Groups of East Asia" (1965)), ''Zhongguo Minsu Dili'' ("Folklore Geography of China" (1999)), ''Zhongguo Dili'' ("Geography of China" (2002)). [https://web.archive.org/web/20170427135600/http://cybergeo.revues.org/docannexe/image/23808/img-3.jpg Archiviato].</ref><ref>[http://refbook.img.cnki.net/CRFDPIC/r200608092/r200608092.006.76507a.jpg Source map #3]. 高文德 主编.中国少数民族史大辞典.长春:吉林教育出版社. 1995. [https://web.archive.org/web/20170427135641/http://refbook.img.cnki.net/CRFDPIC/r200608092/r200608092.006.76507a.jpg Archiviato].</ref><ref>[http://refbook.img.cnki.net/CRFDPIC/r200606014/r200606014.0652.288333.jpg Source map #4]. 《中国少数民族艺术词典》编程委员会 编;殷海山,李耀宗,郭洁 主编.中国少数民族艺术词典.北京:民族出版社. 1991. [https://web.archive.org/web/20170427135713/http://refbook.img.cnki.net/CRFDPIC/r200606014/r200606014.0652.288333.jpg Archiviato].</ref><br/>{{Box colorato|#C00000}} <small>[[religione tradizionale cinese]] (e [[confucianesimo]], [[taoismo]], e [[buddhismo cinese]])</small><br/>{{Box colorato|#FFFF00}} <small>[[buddhismo]] ''tout court'' (non mescolato con la religione cinese)</small><br/>{{Box colorato|#008000}} <small>[[islam]]</small><br/>{{Box colorato|#FF00FF}} <small>religioni indigene delle minoranze etniche</small><br/>{{Box colorato|#00CCFF}} <small>religione popolare mongola (sciamanesimo o tengrianesimo mongolo)</small><br/>{{Box colorato|#00FF00}} <small>religione popolare del nordest influenzata dallo sciamanesimo tunguso e mancese</small>]]
Il governo cinese si dichiara formalmente "laico" e in quanto tale non riconosce alcuna religione "di Stato". L'articolo 36 della [[Costituzione della Repubblica popolare cinese|Costituzione cinese]] stabilisce la libertà di credo religioso, bandendo e proibendo qualsiasi forma di intolleranza e coercizione. L'idea cinese di "religione" non corrisponde pienamente a quanto con questo termine si intende in Occidente; il termine cinese tradotto come "religione" — ''zōngjiào 宗教'' — è un'introduzione recente (dal giapponese nel XX secolo) e definisce quelle "dottrine" dotate di un corpo istituzionale e scritturale ben definito. Gran parte della tradizione spirituale cinese, tuttavia, si svolge al di fuori delle forme dottrinali ed ecclesiastiche, costituendo quella che è definita dagli studiosi "[[religione tradizionale cinese]]", e in cinese "credi nativi" o "popolari" — 民間信仰 ''mínjiān xìnyǎng'', riconosciuta come tale anche sul piano giuridico e pertanto come una categoria distinta rispetto alle "religioni" dottrinali.<ref name="Wang 2019">"Credi popolari" (民间信仰 ''mínjiān xìnyǎng'') è incluso nei documenti ufficiali di stato riguardanti le religioni a partire dal 2015. Cf. Xiaoxuan Wang, [https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-3-319-89369-3_7 "“Folk Belief”, Cultural Turn of Secular Governance and Shifting Religious Landscape in Contemporary China"], in K. Dean, P. van der Veer (a cura di), ''The Secular in South, East, and Southeast Asia. Global Diversities'', Palgrave Macmillan, Cham, 2019, {{ISBN|9783319893686}}. p. 149</ref>
Le dottrine (''zongjiao'') riconosciute e in quanto tali gestite a livello statale, sono cinque: il [[buddhismo]], il [[taoismo]], il [[protestantesimo]], il [[cattolicesimo]] e l'[[islam]]. Il taoismo si sviluppò in Cina a partire dal I-II secolo. Il buddismo si diffuse nel Paese, introdotto dall'[[India]], dal I secolo. Il [[cristianesimo]] e l'islam sono presenti in Cina come religioni minoritarie, il secondo predominante tra alcune etnie non-[[han]] (i più numerosi sono gli [[Hui (popolo)|hui]] e gli [[uiguri]]). Il quadro religioso del Paese è tuttavia più complesso, una volta che si guardi alla situazione al di fuori dei riconoscimenti ufficiali, infatti non c'è una netta linea di demarcazione tra buddhismo, taoismo e pratiche religiose locali (''minjian xinyang''), e sono in particolare queste ultime a costituire un oggetto di difficile indagine e quantificazione. Esse sono infatti un insieme eterogeneo di atteggiamenti rituali che possono comprendere l'omaggio a divinità locali della natura, della nazione cinese (fondatori culturali e inventori, eroi, patriarchi di lignaggi), oppure agli antenati della propria famiglia. Ciò significa che ogni [[lignaggio (Cina)|lignaggio]] (宗族 ''zongzu'' o 家族 ''jiazu'', l'equivalente della ''[[gens]]'' romana, ovvero tutte le famiglie che condividono lo stesso cognome, per esempio i Wu o i Lin di una determinata regione, più o meno estesa) spesso fa riferimento a specifici templi, titolati ai capostipiti del lignaggio stesso; ogni famiglia in tal modo ricorda e onora le proprie origini. Il taoismo in certe sue scuole funge da cornice rituale per alcune espressioni della religione tradizionale nativa. Esistono anche forme dottrinali della religione tradizionale (民間宗教 ''mínjiān zōngjiào'', "dottrine native" o "popolari") che tuttavia non sono riconosciute a livello nazionale oppure godono di riconoscimenti solo a livello provinciale (un esempio tra i tanti, la dottrina del sanyiismo riconosciuta ufficialmente in [[Fujian]] dal 2011<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Religions & Christianity in Today's China|volume=IV|numero=1|editore=China Zentrum|anno=2014|issn=2192-9289|url=http://www.china-zentrum.de/fileadmin/downloads/rctc/2014-1/RCTC_2014-1_Complete_Issue.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170427152137/http://www.china-zentrum.de/fileadmin/downloads/rctc/2014-1/RCTC_2014-1_Complete_Issue.pdf}} pp. 22–23</ref>).
Il culto degli antenati è una delle espressioni più evidenti del [[confucianesimo]], la scuola di pensiero che più di ogni altro ha condizionato e condiziona tuttora la morale e il comportamento dei cinesi. Sebbene non sia tra le dottrine riconosciute, la sua influenza sulla morale cinese è tangibile (rispetto dei genitori, rapporti tra uomo e donna, educazione dei figli e modelli di comportamento virtuoso). Negli ultimi anni è in atto un processo di riscoperta e reinvenzione del confucianesimo che prende forma in una grande varietà di iniziative e gruppi di studio, di culto e di politica.
Per quanto riguarda il [[buddismo tibetano]] e il cattolicesimo va ricordato che se da un lato il riconoscimento ufficiale consente la pratica religiosa ai credenti di queste religioni, dall'altro comporta l'obbligo di giurare fedeltà allo Stato da parte delle gerarchie religiose. Esse sono gestite da istituzioni inquadrate a livello statale, i cui membri sono tenuti a giurare fedeltà alla repubblica. Il XIV [[Dalai Lama]] [[Tenzin Gyatso]] e il suo [[Panchen Lama]] (l'autorità incaricata della scelta del successore del Dalai Lama) non sono riconosciuti come autorità religiosa dallo Stato cinese, il quale ha scelto un proprio Panchen Lama. Per quanto riguarda il [[cattolicesimo]] lo Stato cinese non riconosce i vescovi nominati dalla [[Santa Sede]], che sono spesso di fatto soggetti a provvedimenti restrittivi, e reclama invece per sé il diritto alla nomina di questi ultimi. I cattolici cinesi fedeli alla [[Chiesa cattolica]] sono pertanto costretti celebrare i propri riti in clandestinità.
In aggiunta alle religioni già menzionate sono presenti varie religioni delle minoranze etniche che abitano alcune regioni della Cina e un numero non quantificato di aderenti a una varietà di nuove religioni sorte principalmente nell'alveo della religione tradizionale cinese.
I rilevamenti statistici parte del Chinese General Social Survey condotti dal 2008 al 2012 su ampi campioni della popolazione hanno restituito una media del 6
Un sondaggio effettuato alla fine del 2014 ha rilevato che il 61% della popolazione si considera "atea".<ref>In un sondaggio effettuato tra settembre e dicembre 2014 dalla
<gallery caption="Esempi di luoghi di culto delle religioni cinesi">
File:Feiluan Huang Yue Temple (20170129140634).jpg|<small>RELIGIONE TRADIZIONALE CIVILE:</small><br />Tempio della Montagna Gialla (黄岳宫 ''Huángyuè gōng''), dedicato a [[Huangdi]], a Feiluan, in [[Fujian]].
File:Heshen temple in Hequ, Xinzhou, Shanxi, China.jpg|<small>RELIGIONE TRADIZIONALE CIVILE:</small><br />Tempio del Dio del Fiume (河神庙 ''Héshén miào''), dedicato a [[Hebo]] a Hequ, [[Xinzhou]], in [[Shanxi]]. Hebo, letteralmente il "Signore del Fiume", è il dio dello [[Fiume Giallo|Huang He]], il fiume sacro della Cina.
File:张挥公大殿.jpg|<small>RELIGIONE TRADIZIONALE DEGLI AVI:</small><br />Grande Tempio del Signore Zhang Hui (张挥公大殿 ''Zhānghuīgōng dàdiàn''), il tempio cattedrale del lignaggio gentilizio Zhang, a Qinghe, [[Xingtai]], in [[Hebei]].
File:杭州.玉皇山.福星观(玉龙殿) - panoramio.jpg|<small>TAOISMO:</small><br />Tempio del Drago di Giada (玉龙殿 ''Yùlóng diàn''), parte del Tempio Taoista della Stella della Fortuna (福星观 ''Fúxīng guān'') a [[Hangzhou]], in [[Zhejiang]].
File:柳州市孔庙 Temple of Confucius in Liuzhou, Guangxi.jpg|<small>CONFUCIANESIMO:</small><br />Tempio di Confucio a [[Liuzhou]], in [[Guangxi]]. Un ''wénmiào'' (文庙), vale a dire un tempio dove Confucio è venerato in qualità di ''wéndì'' (文帝), "divinità della cultura".
File:Lingshan Brahma Palace.jpg|<small>BUDDHISMO:</small><br />Palazzo di Brahma (梵宫 ''Fàn gōng'') del "Vaticano buddista" edificato dal 2008 a [[Wuxi]], in [[Jiangsu]], come fuoco d'incontro di tutte le confessioni buddiste dell'Asia orientale.
File:Thousand-Hand Eleven-Headed Guanyin (千手觀音 Qianshou Guanyin and 十一面觀音 Shiyimian Guanyin) - Mount Putuo Guanyin Dharma Realm; Zhejiang, China.jpg|<small>BUDDHISMO CINESE HAN:</small><br />[[Guanyin]] dalle Mille Mani e dalle Undici Teste al grande Tempio di Guanyin inaugurato nel 2021 a Zhujiajian, [[Zhoushan]], in [[Zhejiang]].
File:1 Seda facing south.jpg|<small>BUDDHISMO TIBETANO:</small><br />L'accademia buddhista Larung Gar a [[contea di Sêrtar|Sêrtar]], [[prefettura autonoma tibetana di Garzê|Garzê]], in [[Sichuan]]. Fondata negli anni 1980, è oggi la città-monastero più grande al mondo, con circa 40.000 residenti di cui un decimo cinesi di etnia Han.
</gallery>
=== Lingue ===
{{vedi anche|
[[File:China linguistic map.jpg|
La tradizione ha tramandato l'immagine del cinese come un'unica lingua dotata di pochi [[Dialetto|dialetti]] principali, ma con l'avvento della [[linguistica comparativa]] si è affermata l'interpretazione che vede invece il cinese come una vasta [[Famiglia linguistica|famiglia]] di "parlate affini", le cosiddette [[lingue sinitiche]] (汉语族). Esse costituiscono una branca importante delle [[lingue sinotibetane]] (汉藏语系) e sono accomunate da caratteristiche importanti come la [[Lingua tonale|tonalità]] e l'ordine [[Soggetto Verbo Oggetto|soggetto-verbo-oggetto]], così come dal fatto di servirsi tutte quante di un unico sistema di scrittura basato sui [[caratteri cinesi]] (汉字, usati anche in Corea, Giappone e Vietnam e noti anche come [[hanja]], [[kanji]] e [[Chữ nôm|chu nom]]). Tutte queste parlate locali si possono classificare in base alla loro appartenenza a pochi "gruppi dialettali" noti come [[lingua mandarina]], [[Lingua wu|lingua Wu]], [[Lingua hakka|lingua Hakka]], la [[Lingua yue|lingua Yue]] (la denominazione di "lingua" è dovuta al fatto che anticamente venivano semplicemente considerati "dialetti" del cinese, mentre in realtà costituiscono vere e proprie famiglie di lingue affini e distinte) e altre ancora.
A fronte di questa situazione la Cina offre oggi un panorama linguistico assai variegato, caratterizzato da centinaia di parlate locali, ciascuna contraddistinta dai suoi dialetti. Molte di queste lingue non sono [[Mutua intelligibilità|mutuamente intelligibili]].
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La lingua maggiormente diffusa nella Cina continentale è il [[Lingua mandarina|cinese mandarino]], che viene parlato (in una qualche varietà locale) dal 70% della popolazione di madrelingua cinese. Grazie alla sua diffusione in tutto il Paese il mandarino è stato scelto agli inizi del XX secolo come base per la codifica di una pronuncia standard della lingua cinese, allo scopo di facilitare l'integrazione territoriale e culturale del paese.
Nel 1932 è stato così adottato ufficialmente il cosiddetto [[Lingua cinese standard|mandarino standard]] ({{lang|zh-cn|普通话}} o "lingua comune"), una pronuncia codificata a partire da una variante locale del cinese mandarino parlata nei pressi di Pechino (北京话). Il mandarino standard è divenuto successivamente lingua ufficiale della Repubblica Popolare Cinese, di Taiwan, riconosciuto a Singapore e in Malesia; è soprattutto una delle sei lingue ufficiali dell'ONU.
La scrittura del cinese si basa su un sistema di [[Caratteri cinesi|caratteri]] la cui origine risale a incisioni su ossa oracolari 甲骨文 (gusci di tartaruga e scapole di bue messi sul fuoco durante le divinazioni) risalenti a prima dell'età del bronzo. Il sistema di scrittura fu standardizzato per la prima volta nel III secolo a.C., ai tempi del primo imperatore della dinastia Qin, ed è stato riordinato nei dizionari con un sistema di 214 radicali detti [[radicali Kangxi]] (康熙部首), usati anche per riordinare gli hanja, kanji e chu nom. Pur avendo subito una naturale evoluzione nel corso dei secoli, il sistema di scrittura basato su caratteri è rimasto sostanzialmente integro negli anni. Negli anni cinquanta la Cina ha introdotto una riforma del sistema di scrittura con l'adozione dei cosiddetti [[Caratteri cinesi semplificati|caratteri semplificati]] (简体字). Questo sistema di scrittura è usato nella Repubblica Popolare Cinese e a Singapore, mentre a Taiwan e Hong Kong si usano ancora i [[Caratteri cinesi tradizionali|caratteri tradizionali]] (繁体字). Ciascun carattere cinese può avere diverse pronunce a seconda della lingua del parlante, ma il suo significato non cambia. Spesso ciò avviene anche nel caso dei kanji e hanja e in svariati casi anche nei chu nom.
Il cinese standard è anche dotato di un sistema di romanizzazione ufficiale chiamato
Oltre al cinese standard e alle varianti regionali e dialetti locali, vi sono altre lingue, diffuse specialmente nelle regioni più esterne, alcune delle quali sono riconosciute dallo Stato come seconde lingue minoritarie ufficiali, in particolare nelle regioni amministrative speciali: il [[Lingua mongola|mongolo]] nella [[Mongolia interna]], il [[Lingua tibetana|tibetano]] in [[Tibet]], l'[[Lingua uigura|uiguro]] nello [[Sinkiang]]; e poi il [[Lingua coreana|coreano]] e il [[Lingua kazaca|kazaco]].
== Ordinamento dello Stato ==
[[File:Great Hall Of The People At Night.JPG|
La Cina è una [[Stato socialista|repubblica popolare]] e il massimo organo [[legislativo]] è
Il potere [[esecutivo]] è nelle mani del [[Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese|Consiglio di Stato]] (国务院), l'organo di governo del quale fanno parte il [[primo ministro]] (总理) e i capi dei vari [[Ministero|ministeri]], oltre a eventuali rappresentanti di agenzie statali di livello superiore a quello ministeriale (può trattarsi di agenzie di coordinamento). Fin dalla fondazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949 le più importanti cariche dello Stato sono sempre state occupate da dirigenti di alto livello del Partito Comunista Cinese (a titolo di esempio, l'attuale
[[File:Xi jinping and Li keqiang.jpg|
Le leggi approvate dal Congresso sono di solito proposte direttamente dal Consiglio di Stato, le quali sono il risultato delle decisioni prese all'interno del [[Ufficio politico del Partito Comunista Cinese|Politburo]]. Dal momento che il Congresso è composto per la maggior parte da iscritti al partito, l'esito delle votazioni è già noto in anticipo e l'approvazione delle leggi è un fatto quasi scontato (sebbene negli ultimi anni vi siano stati episodi in cui il Congresso non ha approvato in prima battuta alcuni provvedimenti proposti dal Consiglio di Stato).<ref>{{cita web |url=http://www.rsc.org/chemistryworld/Issues/2009/January/ChinaBitesTheBulletOnFuelTax.asp|titolo=China bites the bullet on fuel tax|lingua=en}}</ref>
A capo del potere giudiziario vi è la [[Corte suprema del popolo della Repubblica Popolare Cinese|Corte suprema del popolo]], a cui spetta in ultima istanza il giudizio sui processi. Dal 2006 è l'unica avente titolo di pronunciare sentenze di condanna a morte.<ref>{{cita news|titolo=China changes law to limit death sentence|url=http://www.chinadaily.com.cn/china/2006-10/31/content_721315.htm|editore=China Daily|data=31 ottobre 2006}}</ref>
{{clear}}
=== Suddivisione amministrativa ===
{{vedi anche|
[[File:CinaRepPop CartaAmministrativa.png|min|centro|verticale=2|Suddivisione amministrativa della Repubblica Popolare Cinese]]
Le [[Prefetture della Cina|province cinesi]] da sempre rivestono un importante ruolo culturale in Cina. I cinesi tendono a identificarsi con la provincia nativa e solitamente a ogni territorio provinciale corrispondono determinati stereotipi riferiti alla popolazione. I confini della maggior parte delle province cinesi furono stabiliti ai tempi della tarda [[dinastia Ming]]. La Cina ha una giurisdizione su ventidue province (e considera [[Taiwan]] la [[Provincia di Taiwan (Repubblica Popolare Cinese)|ventitreesima]]), cinque [[Regioni autonome della Cina|regioni autonome]], quattro [[Municipalità della Cina|municipalità]] e due [[Suddivisione amministrativa della Cina#Regioni amministrative speciali|regioni amministrative speciali]].
{|class="wikitable sortable"
|+ Le ventidue province (省 ''shěng'') cinesi
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!Nome italiano!! colspan="2" class="unsortable"|Pinyin!! class="unsortable"|Abbreviazione!! Capitale!! Superficie!! Popolazione
|-------------------------------------------------------
|[[Anhui]] || 安徽 || Ānhuǐ || 皖 ''Wǎn'' || [[Hefei]] || {{
|----------------------------------------------------
|[[Fujian]] || 福建 || Fújiàn || 闽 ''Mǐn'' || [[Fuzhou]] || {{
|----------------------------------------------------
|[[Gansu]] || 甘肃 || Gānsù || 甘 ''Gān'',<br />陇 ''Lǒng'' || [[Lanzhou]] || {{
|----------------------------------------------------
|[[Guangdong]] || 广东 || Guǎngdōng || 粤 ''Yuè'' || [[Canton]] || {{
|----------------------------------------------------
|[[Guizhou]] || 贵州 ||
|----------------------------------------------------
|[[Hainan]] || 海南 || Hǎinán || 海 ''Hǎi'',<br />琼 ''Qióng'' || [[Haikou]] || {{
|----------------------------------------------------
|[[Hebei]] || 河北 || Héběi || 冀 ''Jì'' || [[Shijiazhuang]] || {{
|----------------------------------------------------
|[[Heilongjiang]] || 黑龙江 || Hēilóngjiāng || 黑 ''Hēi'' || [[Harbin]] || {{
|----------------------------------------------------
|[[Henan]] || 河南 || Hénán || 豫 ''Yù'' || [[Zhengzhou]] || {{
|----------------------------------------------------
|[[Hubei]] || 湖北 || Húběi || 鄂 ''È'' || [[Wuhan]] || {{
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|[[Hunan]] || 湖南 || Húnán || 湘 ''Xiāng'' || [[Changsha]] || {{formatnum:210500}} km² || {{formatnum:64400000}}
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|[[Jiangxi]] || 江西 || Jiāngxī || 赣 ''Gàn'' || [[Nanchang]] || {{formatnum:169900}} km² || {{formatnum:41400000}}
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|[[Jilin (Cina)|Jilin]] || 吉林 || Jílín || 吉 ''Jí'' || [[Changchun]] || {{formatnum:187400}} km² || {{formatnum:27280000}}
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|[[Liaoning]] || 辽宁 || Liáoníng || 辽 ''Liáo'' || [[Shenyang]] || {{formatnum:145900}} km² || {{formatnum:42380000}}
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|[[Shaanxi]] || 陕西 || Shǎnxī || 陕 ''Shǎn'',<br />秦 ''Qín'' || [[Xi'an]] || {{formatnum:206000}} km² || {{formatnum:36050000}}
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|[[Shandong]] || 山东 || Shāndōng || 鲁 ''Lǔ'' || [[Jinan]] || {{formatnum:156700}} km²
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|[[Shanxi]] || 山西 || Shānxī || 晋 ''Jìn'' || [[Taiyuan]] || {{formatnum:150000}} km² || {{formatnum:32970000}}
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|}
=== Rivendicazioni territoriali ===
Oltre a rivendicare [[Taiwan]], la Cina è stata coinvolta in una serie di altre dispute territoriali internazionali. Dal 1990 la Cina è impegnata in negoziati per risolvere le contese sui territori del [[Kashmir]], tra cui una tratta di un confine conteso con l'[[India]] e una frontiera non ben definita con il [[Bhutan]]. La Cina contesta il possesso di diverse piccole isole nella parte orientale e sud del mar Cinese Meridionale: le [[isole Ryukyu]] e
=== Città principali ===
{{vedi anche|
{{tmp|Città principali}}
{|class="infobox" style="text-align:center; width:97%; margin-right:10px; font-size:90%
!align=center; colspan=11|Principali centri urbani della Cina
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!rowspan=23 width:150|<br />
[[File:Shanghaiviewpic1.jpg|
[[File:1 hong kong panorama 2011 dusk victoria peak.jpg|
[[File:Tianhe CBD.jpg|
!align=center style="background:#f5f5f5;"|Posizione
!align=center style="background:#f5f5f5;"|Città principale
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!align=center style="background:#f5f5f5;"|Regione
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[[File:Forbidden city 07.jpg|
[[File:炫彩津门99海河夜景.jpg|
[[File:Chongqing Night Yuzhong.jpg|
[[File:南京全景 cropped.jpg|
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|-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|1 || align=left|'''[[Shanghai]]'''
上海 | align="left" |Municipalità di Shanghai || |-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|2 || align=left| '''[[Pechino]]'''
北京 | align="left" |Municipalità di Pechino || |-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|3 || align=left | '''[[Hong Kong]]'''
香港 | align="left" |[[Hong Kong|Hong Kong SAR]] || |-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|4 || align=left | '''[[Wuhan]]'''
武汉 | align="left" |[[Hubei|Provincia di Hubei]] || |-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|5 || align=left | '''[[Nanchino]]'''
南京 | align="left" |[[Jiangsu|Provincia di Jiangsu]] || |-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|6 || align=left | '''[[Tientsin]]'''
天津 | align="left" |Municipalità di Tientsin || |-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|7 || align=left | '''[[Canton]]'''
广州 | align="left" |[[Guangdong|Provincia di Guangdong]] || |-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|8 || align=left | '''[[Shenzhen]]'''
深圳 | align="left" |[[Guangdong|Provincia di Guangdong]] || |-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|9 || align=left | '''[[Shenyang]]'''
沈阳 | align="left" |[[Liaoning|Provincia di Liaoning]] || |-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|10 || align=left | '''[[Chongqing]]'''
重庆 | align="left" |Municipalità di Chongqing || |-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|11 || align=left | '''[[Nanchang]]
南昌 | align="left" |[[Jiangxi|Provincia di Jiangxi]] || |-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|12 || align=left | '''[[Harbin]]'''
哈尔滨 | align="left" |[[Heilongjiang|Provincia di Heilongjiang]] || |-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|13 || align=left | '''[[Shijiazhuang]]'''
石家庄 | align="left" |[[ |-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|14 || align=left | '''[[Xi'an]]'''
西安 | align="left" |[[Shaanxi|Provincia di Shaanxi]] || |-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|15 || align=left | '''[[Chengdu]]'''
成都 | align="left" |[[Sichuan|Provincia di Sichuan]] || |-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|16 || align=left | '''[[Changchun]]'''
成春 | align="left" |[[Jilin (Cina)|Provincia di Jilin]] || |-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|17 || align=left | '''[[Dalian]]'''
大连 | align="left" |[[Liaoning|Provincia di Liaoning]] || |-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|18 || align=left| '''[[Hangzhou]]'''
杭州 | align="left" |[[Zhejiang|Provincia di Zhejiang]] || |-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|19 || align=left| '''[[Jinan]]'''
济南 | align="left" |[[Shandong|Provincia di Shandong]] || |-
|align=center style="background:#f0f0f0;"|20 || align=left| '''[[Taiyuan]]'''
太原 | align="left" |[[Shanxi|Provincia di Shanxi]] || |-
|align=center style="background:#f0f0f0;" | 21 || align=left| '''[[Tsingtao]]'''
青岛 | align="left" |[[Shandong|Provincia di Shandong]] || |-
|colspan="6" align=center style="background:#f5f5f5;"|Stime del 2008 - popolazioni delle aree rurali e suburbane sono escluse nel conteggio della popolazione urbana
|}
=== Costituzione ===
La [[Costituzione della Repubblica Popolare Cinese]], quella corrente, fu adottata dal V Congresso Nazionale del Popolo il 4 dicembre 1982.
=== Istituzioni ===
==== Università ====
La prima università nazionale cinese venne fondata nel dicembre 1898, col nome di Università Imperiale della capitale: si tratta dell'[[Università di Pechino]], (in cinese conosciuta col nome di Beidà, 北京大学 oppure 北大), è una delle più rinomate a livello internazionale.
==== Ordinamento scolastico ====
[[File:Tsinghua Observatory.jpg|
Dal
==== Sistema sanitario ====
[[File:China Human Dev SVG.svg|
Il Ministero della Salute, insieme agli uffici sanitari provinciali, supervisiona i bisogni di salute della popolazione cinese.<ref>{{cita web|titolo=Ministry of Health|url=http://english.gov.cn/2005-10/09/content_75326.htm|editore=GOV.cn|accesso=28 novembre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714110810/http://english.gov.cn/2005-10/09/content_75326.htm}}</ref> Sin dai primi anni cinquanta la politica sanitaria cinese ha prestato particolare attenzione alla salute pubblica e alla [[medicina preventiva]]. A quel tempo il Partito Comunista Cinese iniziò la "campagna patriottica della salute" che mirava a migliorare i servizi igienici, nonché il trattamento e la prevenzione di diverse patologie. Malattie come il [[colera]], il [[Tifo esantematico|tifo]] e la [[scarlattina]], che precedentemente erano diffuse in Cina, furono quasi sradicate grazie a questa campagna. Dopo che Deng Xiaoping iniziò le riforme economiche del 1978 la salute pubblica cinese migliorò rapidamente per via di una migliore nutrizione, anche se molti dei servizi sanitari pubblici gratuiti scomparvero insieme con Comuni del Popolo. La sanità in Cina è stata quindi in gran parte privatizzata e ha registrato un significativo aumento della qualità. Nel 2009 il governo ha intrapreso un programma triennale su larga scala concernente l'assistenza sanitaria del valore di 124 miliardi di dollari.<ref>{{cita news|titolo=China's $124 Billion Health-Care Plan Aims to Boost Consumption|url=
A partire dal 2012 l'aspettativa media di vita alla nascita è di 75 anni,<ref>{{cita web|titolo=Life expectancy at birth, total (years)|url=http://data.worldbank.org/indicator/SP.DYN.LE00.IN|editore=World Bank|accesso=28 ottobre 2013}}</ref> e il tasso di mortalità infantile è del 12 per mille.<ref>{{cita web|titolo=Mortality rate, infant (per 1,000 live births)|url=http://data.worldbank.org/indicator/SP.DYN.IMRT.IN|editore=World Bank|accesso=28 ottobre 2013}}</ref> Entrambi i dati sono migliorati in modo significativo dal 1950. Il tasso di arresto della crescita, una condizione causata dalla [[malnutrizione]], è diminuito dal 33,1% del 1990 al 9,9% del 2010. Nonostante i significativi miglioramenti nella salute e la costruzione di strutture mediche avanzate, la Cina ha diversi problemi emergenti di sanità pubblica, come ad esempio le malattie respiratorie causate dall'[[inquinamento]] atmosferico diffuso,<ref name="FT-china-pollution">{{cita web|url=
==== Forze armate ====
[[File:J-
[[File:Luyang II (Type 052C) Class Destroyer.JPG|min|Il ''Lanzhou'' (DDG170)]]
Le forze armate della Repubblica Popolare Cinese sono composte da Esercito Popolare di Liberazione, [[Polizia Armata del Popolo]] e milizia popolare. Il comando unificato di tutte le forze armate risiede presso la [[Commissione militare centrale (Cina)|commissione militare centrale]], mentre il Ministero della Difesa alle dipendenze del [[Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese|Consiglio di Stato]] si occupa di gestire la difesa nazionale.
Il fulcro delle forze armate cinesi è costituito dall'Esercito Popolare di Liberazione ({{Cinese|中国人民解放军|p=''Zhōngguó Rénmín Jiěfàng Jūn''}}, abbreviato in EPL; più comunemente noto come PLA, acronimo di ''People's Liberation Army'') che, con un apparato di circa 2
L'EPL è composto da [[Zhongguo Renmin Jiefangjun Lujun|Esercito]] (che conta su 1,25 milioni di unità in servizio attivo), [[Marina dell'Esercito Popolare di Liberazione|Marina]], [[Zhongguo Renmin Jiefangjun Kongjun|Aeronautica]] e da una forza strategica denominata [[Esercito Popolare di Liberazione#Secondo Corpo d'Artiglieria|Secondo Corpo di Artiglieria]], che gestisce il deterrente nucleare cinese.
Secondo i dati forniti dal governo cinese, il bilancio militare per il 2015 ammontava a 145 miliardi di [[dollari statunitensi]], conquistando il secondo posto come più grande budget militare tra gli Stati del mondo.<ref name=SIPRI2014/> Tuttavia molte autorità, compresa la [[Stockholm International Peace Research Institute|SIPRI]] e l'[[Dipartimento della
La Cina è considerata sia una grande potenza militare regionale che
Negli ultimi decenni la Cina ha compiuto progressi significativi nella modernizzazione della sua forza aerea grazie all'acquisto di aerei da combattimento russi come il [[Sukhoi Su-30]] e anche
Questa crescita smisurata ha portato la Cina nel 2015 a dover frenare le esportazioni di droni e supercomputers. La Cina ha rafforzato il controllo sul suo settore tecnologico in quanto cerca di evitare infiltrazioni di
La marina dell'Esercito Popolare di Liberazione, fino ai primi anni novanta del XX secolo la marina militare ha ricoperto un ruolo subordinato alle forze armate terrestri. Ha subito in seguito una rapida modernizzazione ed è ormai, nel XXI secolo inoltrato, la terza più potente al mondo, con oltre
== Politica ==
{{vedi anche|
Fino al 1911 la [[Impero Cinese|Cina era una monarchia]], formalmente facente [[Imperatore della Cina|capo all'imperatore]].
La [[rivoluzione cinese (1911)|rivoluzione cinese del 1911]] portò alla deposizione dell'ultimo imperatore [[Pu Yi]] (all'epoca ancora bambino) e alla proclamazione della prima [[Repubblica di Cina (1912-1949)|Repubblica di Cina]] nel 1912 sotto la presidenza di [[Sun Yat-sen]]. Il panorama politico del Paese fu determinato dal partito nazionalista [[Kuomintang]], che a ridosso della seconda guerra mondiale era divenuto di fatto l'unico partito al governo. Gli anni quaranta furono dominati dallo scontro tra le forze nazionaliste e quelle del nascente [[Partito Comunista Cinese]]. Dopo la fine della seconda guerra mondiale la situazione sfociò in una vera e propria [[Guerra civile cinese|guerra civile]] che coinvolse l'intero Paese. Essa si concluse nel 1949 con la vittoria delle forze comuniste. In quello stesso anno il partito nazionalista del Guomindang trasferì formalmente la capitale della Repubblica di Cina presso [[Taipei]] sull'[[isola di Formosa]], dove si rifugiò l'intero governo repubblicano, che continuò a rivendicare la [[sovranità territoriale]] sull'intero territorio della Cina e delle sue isole. Nel mese di ottobre dello stesso anno il Partito Comunista proclamò la nascita della [[Stato socialista|Repubblica Popolare Cinese]], rivendicando a sua volta la sovranità su tutto il territorio precedentemente governato dalla Repubblica di Cina, ivi inclusa la stessa isola di Formosa, sulla quale però non aveva modo di esercitare alcun potere effettivo. Da allora la [[Cina continentale]] è sotto il diretto controllo e l'amministrazione diretta del Partito Comunista Cinese, che include formalmente [[Taiwan]] tra l'elenco delle proprie province, sebbene non eserciti su di essa alcun controllo. Di converso il governo di Taiwan rivendica e mantiene il proprio ''status'' di governo indipendente, non rinunciando al diritto alla sovranità formale sulla Cina continentale, che è anche scritto nella sua stessa costituzione.
Per più di quindici anni la comunità internazionale non riconobbe la Repubblica Popolare Cinese come Stato sovrano. Fino al 1971 fu infatti un rappresentante della Repubblica di Cina a sedere sul seggio cinese all'Assemblea delle Nazioni Unite e presso il Consiglio di Sicurezza dell'ONU. A partire dal 1971 la maggior parte degli Stati del mondo riconobbero la Repubblica Popolare come legittimo rappresentante della Cina nel panorama internazionale, chiudendo formalmente le loro relazioni diplomatiche con Taiwan e nel 1971 il seggio cinese all'ONU passò alla Repubblica Popolare.
Questa particolare situazione, in cui due governi contemporaneamente esistenti ''de facto'' rivendicano entrambi la sovranità sul territorio cinese, è espressa e sintetizzata nel principio "[[Una Cina, due sistemi|un Paese, due sistemi]]", reso celebre dopo esser stato formulato dal ''leader'' comunista Deng Xiaoping.
=== Politica interna ===
Dal 1949 il Partito Comunista Cinese è l'unico soggetto politico alla guida del Paese. Esso è il secondo più grande partito del mondo con più di
Alla sua fondazione la Repubblica Popolare Cinese era uno [[Stato socialista]] con un'economia pianificata, votato alla realizzazione del [[socialismo reale]]. Dopo la morte di Mao Zedong nel
==== Hong Kong e Macao ====
Appartengono alla Repubblica Popolare Cinese anche le città di [[Hong Kong]]<ref>Sotto sovranità [[Regno Unito|britannica]] dalla fine della [[guerra dell'oppio]] e tornata sotto la giurisdizione cinese dal 1º luglio [[1997]]; la città godrà fino al
=== Politica estera ===
[[File:BRICS heads of state and government hold hands ahead of the 2014 G-20 summit in Brisbane, Australia.jpeg|
La Repubblica Popolare Cinese intrattiene relazioni diplomatiche con 171 Paesi e conta 162 [[Ambasciata|ambasciate]] proprie all'estero.<ref>{{cita web|titolo=Background Note: China|url=http://www.state.gov/r/pa/ei/bgn/18902.htm|sito=Bureau of Public Affairs|editore=US Department of State|accesso=10 marzo 2011}}</ref> La sua legittimità è contestata dalla Repubblica di Cina e da pochi altri Paesi; è infatti il più grande e popoloso Stato ad avere un [[Stato non riconosciuto|riconoscimento limitato]]. Nel 1971 la Repubblica Popolare Cinese ha sostituito la Repubblica di Cina come unico rappresentante della Cina alle [[Nazioni Unite]] ed è uno dei cinque membri permanenti del [[Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite|Consiglio di sicurezza]].<ref name="Ref_r">Chang, Eddy (22 August 2004). {{cita web |url=http://www.taipeitimes.com/News/editorials/archives/2004/08/22/2003199768|titolo=Perseverance will pay off at the UN|pubblicazione=The Taipei Times}}</ref> La Cina è anche un ex membro e ''leader'' del [[Movimento dei paesi non allineati|movimento dei Paesi non allineati]] e si considera ancora oggi un portavoce per i [[Paesi in via di sviluppo]].<ref name="Ref_2009">{{cita news|url=http://english.peopledaily.com.cn/90001/90776/90883/6847341.html|titolo=China says communication with other developing countries at Copenhagen summit transparent|data=21 dicembre 2009|accesso=20 agosto 2010|pubblicazione=People's Daily}}</ref> Insieme a [[Brasile]], [[Russia]], [[India]] e [[Sudafrica]], la Cina è un membro del gruppo [[BRICS]] che comprende le principali economie emergenti.<ref>{{cita web |url=
La Cina è anche membro dello SCO, un'alleanza militare di cui è uno dei cinque membri fondatori. È inoltre membro del [[Comitato Zangger]].
Sotto la sua interpretazione della politica di una sola Cina, Pechino pone delle condizioni nello stabilire relazioni diplomatiche con Paesi che riconoscono Taiwan e non mantengono alcun legame ufficiale con il governo della Repubblica di Cina. I funzionari cinesi in numerose occasioni hanno protestato con Paesi esteri che hanno aperto sedi diplomatiche e rapporti commerciali con Taiwan,<ref>{{cita web|url=https://www.google.com/hostednews/afp/article/ALeqM5iNP2McsYhIeRMgrn036WkQdrN3LQ|titolo=Taiwan's Ma to stopover in US: report|editore=[[Agence France-Presse]]|data=11 gennaio 2010|lingua=en|accesso=20 marzo 2016|urlarchivio=https://archive.is/20120628230401/http://www.google.com/hostednews/afp/article/ALeqM5iNP2McsYhIeRMgrn036WkQdrN3LQ|urlmorto=sì}}</ref> in particolare in materia di vendita di armamenti.<ref>{{cita news|url=http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/asia/article7010435.ece|pubblicazione=The Times|città=London|data=1º febbraio 2010|titolo=China says US arms sales to Taiwan could threaten wider relations|autore=Macartney, Jane}}</ref>
Gran parte della attuale politica estera cinese si basa sui cinque principi della [[coesistenza pacifica]] e sono inoltre guidati dal concetto di "armonia senza uniformità", che incoraggia le relazioni diplomatiche tra gli Stati nonostante vi siano differenze ideologiche.<ref name="Keith">{{cita libro|cognome=Keith|nome=Ronald C.|titolo=China from the inside out – fitting the People's republic into the world|editore=PlutoPress|pagine=135–136}}</ref> Questa politica può portare la Cina a sostenere stati considerati pericolosi o repressivi da parte delle nazioni occidentali, come lo [[Zimbabwe]], la [[Corea del Nord]] e l'[[Iran]].<ref>{{cita news|titolo=An Authoritarian Axis Rising?|url=https://thediplomat.com/2012/06/an-authoritarian-axis-rising/|giornale=The Diplomat|data=29 giugno 2012}}</ref> La Cina ha una stretta relazione economica e militare con la Russia<ref>{{cita web|url=http://www.dw.de/china-russia-launch-largest-ever-joint-military-exercise/a-16931106|titolo=China, Russia launch largest ever joint military exercise|sito=Deutsche Welle|data=5 luglio 2013|accesso=5 luglio 2013}}</ref> e i due Stati votano spesso all'unisono nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.<ref>{{cita news|url=https://www.bbc.co.uk/news/world-asia-china-18327632|titolo=Energy to dominate Russia President Putin's China visit|editore=BBC|data=5 giugno 2012}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.nytimes.com/2012/07/20/world/middleeast/russia-and-china-veto-un-sanctions-against-syria.html|titolo=Friction at the U.N. as Russia and China Veto Another Resolution on Syria Sanctions|pubblicazione= [[The New York Times]]|data=19 luglio 2012|accesso=15 novembre 2012|nome=Rick|cognome=Gladstone}}</ref><ref>{{cita news|url=https://www.bbc.co.uk/news/world-asia-china-21911842|titolo=Xi Jinping: Russia-China ties 'guarantee world peace'|editore=BBC|data=23 marzo 2013|accesso=23 marzo 2013}}</ref>
=== Problemi sociopolitici, diritti umani e riforme ===
[[File:2010-07-25 Guangzhou mass assembly.jpg|min|Proteste a sostegno dei mezzi di informazione cantonesi a [[Guangzhou]] nel 2010]]
Il [[movimento democratico cinese]], gli attivisti sociali e alcuni membri del Partito Comunista Cinese ritengono necessaria una riforma politica e sociale. Mentre i controlli dello Stato sull'economia e sul sociale sono stati notevolmente ridotti a partire dal 1970, la libertà politica è ancora fortemente limitata. La [[Costituzione della Repubblica Popolare Cinese]] afferma che i "diritti fondamentali" dei cittadini comprendono: la [[libertà di parola]], la [[libertà di stampa]], il diritto a un giusto processo, la [[libertà di religione]], il [[suffragio universale]] e i diritti di proprietà. Tuttavia tali disposizioni non garantiscono una significativa protezione contro l'[[azione penale]] da parte dello Stato.<ref name="books.google">{{cita libro|nome=Guy |cognome=Sorman|anno=2008|titolo=Empire of Lies: The Truth About China in the Twenty-First Century|pagine=46, 152|url=http://books.google.com/books?id=aRaLevXMZf4C&pg=PA46#v=onepage&q&f=false}}</ref><ref name="hrw">{{cita web|url=https://www.hrw.org/en/world-report-2009/china|titolo=World Report 2009: China|editore=Human Rights Watch|accesso=14 luglio 2009}}</ref> Anche se qualche critica delle politiche del governo e del Partito Comunista è generalmente tollerata, la [[censura]] di parola e di informazione politica, in particolare su [[internet]],<ref>{{cita web |url=http://apnews.myway.com//article/20121228/DA3EQG1G1.html|titolo=China Requires Internet Users to Register Names|accesso=29 dicembre 2012|data=28 dicembre 2012}} AP via My Way News.</ref><ref name="AnonymousNoMore">{{cita news|url=https://www.nytimes.com/2012/12/29/world/asia/china-toughens-restrictions-on-internet-use.html|titolo=China Toughens Its Restrictions on Use of the Internet|pubblicazione=New York Times|data=28 dicembre 2012|nome=Keith|cognome=Bradsher}}</ref> è abitualmente utilizzata per prevenire azioni collettive.<ref>{{cita pubblicazione|autore1=King, Gary|autore2=Pan, Jennifer|autore3=Roberts, Margaret E.|url=http://gking.harvard.edu/files/gking/files/censored.pdf|titolo=How Censorship in China Allows Government Criticism but Silences Collective Expression|rivista=American Political Science Review|data=maggio 2013|doi=10.1017/S0003055413000014|accesso=6 marzo 2015 | issn=0003-0554}}</ref> Nel 2005 [[Reporter senza frontiere]] ha classificato la Cina al 159º posto, su 167 Stati considerati, nel suo annuale ''World Press Freedom Index'', indicando pertanto un livello molto basso di libertà di stampa.<ref name="rsf.org-554">{{cita web|url=http://www.rsf.org/rubrique.php3?id_rubrique=554|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080419011906/http://www.rsf.org/rubrique.php3?id_rubrique=554|titolo=Annual Worldwide Press Freedom Index – 2005|editore=Reporters Without Borders|data=30 aprile 2009|accesso=14 luglio 2009}}</ref> Nel 2016 la Cina ha occupato il 176º posto, su 180 Paesi analizzati.<ref>{{cita web|url=https://rsf.org/en/ranking/2016|titolo=World Press Freedom Index 2016|autore=Reporters Without Borders|accesso=5 ottobre 2016|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170314000216/https://rsf.org/en/ranking/2016|urlmorto=sì}}</ref>
I migranti dalle campagne alle città si trovano spesso a essere trattati come cittadini di seconda classe da parte del sistema di registrazione ''hukou'' delle famiglie, che controlla l'accesso alle prestazioni statali.<ref name="ruralmillions">{{cita news|cognome=Wingfield|nome=Rupert|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/4782194.stm|titolo=China's rural millions left behind|editore=BBC|data=7 marzo 2006|accesso=14 luglio 2009}}</ref><ref name="hukou">{{cita news|cognome=Luard|nome=Tim|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/asia-pacific/4424944.stm|titolo=China rethinks peasant apartheid|editore=BBC|data=10 novembre 2005|accesso=14 luglio 2009}}</ref> I diritti di proprietà vengono spesso scarsamente protetti<ref name="ruralmillions"/> e la tassazione colpisce in modo sproporzionato i cittadini più poveri.<ref name="hukou"/> Tuttavia un certo numero di imposte rurali sono state ridotte o abolite a partire dai primi anni duemila e dei servizi sociali aggiuntivi sono stati forniti agli abitanti delle campagne.<ref name="Ni2005">{{cita news|url=http://articles.latimes.com/2005/dec/30/world/fg-agtax30|titolo=China to Abolish Contentious Agricultural Levy|pubblicazione=Los Angeles Times|data=30 dicembre 2005|accesso=27 aprile 2010|nome=Ching-Ching|cognome=Ni}}</ref><ref name="Ref_2006">{{cita news|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/world/asia-pacific/6174847.stm|titolo=China ends school fees for 150m|editore=BBC|data=13 dicembre 2006|accesso=27 aprile 2010}}</ref>
Un certo numero di governi stranieri, le principali [[Agenzia di stampa|agenzie di stampa]] straniere e alcune [[Organizzazione non governativa|ONG]] criticano l'applicazione dei [[diritti umani]] in Cina e in particolare facendo riferimento a episodi di [[detenzione]] senza [[Processo (diritto)|processo]], [[Aborto|aborti]] obbligati,<ref>{{cita news|url=http://apnews.myway.com//article/20140109/DAB75AAG2.html|data=9 gennaio 2014|autore=Didi Tang|titolo=Forced abortion highlights abuses in China policy|editore=Associated Press}}</ref> confessioni forzate, [[Tortura|torture]], restrizioni dei diritti fondamentali,<ref name="freedomhouse">{{cita web|url=
Il governo cinese ha risposto alle critiche straniere sostenendo che il diritto alla sussistenza e allo sviluppo economico è un prerequisito per gli altri tipi di diritti umani e che il concetto di "diritti umani" dovrebbe tener conto del livello attuale di un Paese in sviluppo economico.<ref name="yqlgro">{{cita web
== Diritti umani ==
{{vedi anche|Diritti umani in Cina}}
=== Diritti LGBT ===
{{vedi anche|Diritti LGBT in Cina}}
La Cina ha rimosso l'omosessualità dalla lista delle malattie mentali nel 2001.<ref>https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/26/gay-in-cina-prima-erano-arrestati-rinchiusi-valgono-300-miliardi-dollari/1533071/</ref>
== Economia ==
{{vedi anche|
[[File:DengXiaoping.jpg|
L'economia cinese è la seconda maggiore economia al mondo per [[PIL]] (nominale) prodotto, alle spalle degli [[Stati Uniti d'America]],<ref>{{cita web |url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-08-16/cina-primi-mesi-2010-080830.shtml?uuid=AY8OhCHC|titolo=Grafico interattivo del Pil con il sorpasso della Cina sul Giappone}}</ref> mentre per PIL pro capite nominale è al 59º posto (2020).
Dal 1949, anno di fondazione della Repubblica Popolare, il governo portò avanti un modello di [[economia pianificata]] (计划经济) in stile sovietico, strutturato su [[piani quinquennali]] che determinavano gli obiettivi per agricoltura e industria. L'agricoltura venne [[Collettivizzazione|collettivizzata]], la terra divenne proprietà dello Stato, i mercati locali aboliti e la maggior parte delle industrie di settori strategici passò sotto diretto controllo statale. Tuttavia, i piani economici non portarono i risultati sperati.
Alla morte di Mao nel 1976 seguirono diverse vicende politiche interne al Partito Comunista, che si conclusero con l'elezione di [[Deng Xiaoping]] a segretario generale. Sotto la sua influenza, dal 1978-1979 il sistema politico-economico cinese abbandonò il modello pianificato in favore del [[socialismo con caratteristiche cinesi]] (有中国特色社会主义). Con questa espressione, coniata da Deng, si indica un sistema statale basato sue due principi cardine: da un lato il monopolio del Partito Comunista sulla sfera politica, dall'altro l'apertura del sistema economico a principi del libero mercato. Si tratta di un processo graduale che ebbe inizio a partire dalle ZES o [[Zona Economica Speciale|Zone Economiche Speciali]] (经济特区), una selezione di province cinesi in cui vennero applicate in via sperimentale le prime riforme di apertura del mercato. In concomitanza con l'avvio del programma delle "[[quattro modernizzazioni]]" 四个现代化 (agricoltura, industria, scienza e tecnologia, apparato militare), questo segnò l'avvio di un lungo processo di crescita economica durato oltre trent'anni, basato tra gli altri su due fattori chiave: la grande quantità di manodopera a basso costo disponibile sul mercato del lavoro e il gran numero di [[Investimento diretto all'estero|investimenti diretti]] effettuati da compagnie straniere, attratte dalle possibilità offerte dalla [[delocalizzazione produttiva]] delle loro strutture in Cina. Un altro fattore chiave da considerare è, secondo alcuni, la [[Svalutazione|svalutazione competitiva]] del [[Renminbi cinese#Storia e valore|renminbi]] (人民币) che ha caratterizzato questo lungo periodo.
[[File:GDP of China annual growth-zh-hans.svg|lang=en|min|sinistra|Tasso percentuale di crescita annuale del PIL cinese dal 1980 al 2015]]
La [[borsa di Shanghai]] è la quinta a livello mondiale per [[Capitalizzazione azionaria|capitalizzazione]] complessiva. Dopo oltre due decenni di crescita del PIL con valori superiori al 10% negli ultimi anni l'economia cinese continua a crescere, ma a un tasso ridotto, che nel 2015 ha raggiunto il minimo storico (le stime sono ancora incerte, a seconda delle fonti oscillano tra il 4% e il 7%).
Il 1º dicembre 2015 il renminbi cinese è divenuto una delle sei [[Valuta di riserva|valute di riserva]] approvate dal [[Fondo monetario internazionale|FMI]]: la direzione del FMI ha motivato questa decisione asserendo che, oltre al fatto che nel 2014 le esportazioni della Cina hanno totalizzato il 12,4% degli scambi internazionali mondiali, il renminbi ottempera al requisito di essere una valuta "ampiamente utilizzata" nelle transazioni internazionali.
[[File:Shanghai skyline unsplash.jpg|min|[[Shanghai]], cuore finanziario della Cina, 2016.]]
Il Paese ha anche sperimentato un impressionante sviluppo delle proprie infrastrutture e trasporti. Tuttavia fino al 2004 la Costituzione cinese non riconosceva la [[proprietà privata]]. Ai cinesi è concesso acquistare beni e immobili, ma la terra rimane tuttora proprietà unicamente dello Stato, che la può affidare ai contadini con contratti di usufrutto della durata massima di novant'anni.
Il sistema energetico è ancora inefficiente: sebbene negli ultimi decenni del Novecento e nei primi del duemila la Cina sia il maggior consumatore mondiale di elettricità, ha bisogno di molta più energia della media dei Paesi [[OCSE]] per svolgere gli stessi processi industriali e circa il 70% della produzione viene dalle [[centrali a carbone]], il combustibile fossile di cui la Cina è più ricca (i maggiori giacimenti si trovano nello [[Xinjang]]). Per ovviare a questo ritardo strutturale il governo sta promuovendo fortemente fonti di energia più pulite: la Cina è il secondo Paese al mondo per produzione di [[energia eolica]] dopo gli Stati Uniti e sfrutta molto anche il suo potenziale idroelettrico (degna di nota è la [[diga delle tre gole]], la più grande al mondo); sono inoltre attive quattro centrali nucleari, per un totale di undici [[Reattore nucleare a fissione|reattori]] e altri diciassette sono in costruzione con l'obiettivo di soddisfare il 6% del fabbisogno energetico con l'energia nucleare entro il 2020.
=== Classi e disuguaglianze di reddito ===
La classe media cinese (definita come la popolazione con un reddito annuo compreso tra
== Infrastrutture ==
=== Telecomunicazioni ===
Nel 2013 la Cina possedeva il maggior numero di cellulari attivi rispetto a qualsiasi Paese del mondo, con oltre 1 miliardo di utenti registrati a febbraio 2012.<ref>{{cita news|titolo=China Mobile Phone Users Now Top One Billion|url=
Nel 2015 la Cina sta sviluppando un proprio [[Sistema satellitare globale di navigazione|sistema di navigazione satellitare]], chiamato [[Sistema di posizionamento BeiDou|Beidou]], che ha iniziato a offrire servizi di navigazione commerciale in Asia nel 2012<ref name="CustomersDec2012">{{cita news|url=
=== Trasporti ===
[[File:Balinghe Bridge-1.jpg|
La rete stradale cinese si estende per una lunghezza complessiva di 1,87 milioni di km, concentrati maggiormente lungo la zona costiera, di cui
La Cina vanta il più grande mercato automobilistico al mondo, dopo aver superato gli Stati Uniti sia nelle vendite di auto sia della produzione. Nel 2009 le vendite di automobili hanno superato i 13,6 milioni<ref name="Ref_2010c">{{cita web|url=http://www.egmcartech.com/2010/01/08/china-auto-sales-officially-surpass-u-s-in-2009-13-6-million-vehicles-sold/|titolo=China auto sales officially surpass US in 2009, 13.6
[[File:Qingzang railway 01.jpg|
Le ferrovie della Cina, di proprietà dello Stato, sono tra le più trafficate del mondo. Il treno costituisce, insieme agli autobus, il mezzo di trasporto più frequentato anche per le tratte lunghe, vista la relativa onerosità dei viaggi aerei. Lo sviluppo del sistema ferroviario, monopolizzato dallo Stato, è stata la risposta privilegiata alla crescente domanda di trasporti che ha accompagnato lo sviluppo economico cinese ed è per questo che molti centri urbani in forte crescita si stanno dotando di trasporti pubblici su rotaie. Nel 2006 le ferrovie cinesi gestivano un quarto del volume di traffico ferroviario di tutto il mondo.<ref>[http://www.china.org.cn/english/travel/214698.htm "Chinese Railways Carry Record Passengers, Freight" Xinhua], 21 giugno 2007.</ref><ref name="overcrowding">{{cita news|titolo=China's trains desperately overcrowded for Lunar New Year|url=http://seattletimes.com/html/travel/2008659473_webchinatrains22.html|pubblicazione=Seattle Times|data=22 gennaio 2009}}</ref> Dal 2013 il paese vanta {{M|103144|u=km}} di [[ferrovia]], la terza rete più lunga del mondo.<ref name="2013 stats">(Chinese) [http://www.nra.gov.cn/fwyd/zlzx/hytj/201404/t20140410_5830.htm "2013年铁道统计公报"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140413142552/http://www.nra.gov.cn/fwyd/zlzx/hytj/201404/t20140410_5830.htm |data=13 aprile 2014 }}</ref> Tutte le province e le regioni sono collegate alla rete ferroviaria, ad eccezione di [[Macao]]. Le ferrovie si sforzano di soddisfare l'enorme domanda, in particolare durante la festa del [[Capodanno cinese]], quando si realizza la più grande migrazione umana annuale del mondo.<ref name="overcrowding"/>
Nel 2013 le ferrovie cinesi permisero {{formatnum:2106}} milioni spostamenti di utenti, generando {{formatnum:1059.56}} passeggeri per chilometro e trasportarono {{formatnum:3967}} milioni di tonnellate di merci, generando {{formatnum:2917.4}} tonnellate di merci per chilometro.<ref name="2013 stats"/> È degna di nota la [[ferrovia del Qingzang]], inaugurata nel 2006 a coronamento di un progetto iniziato negli anni cinquanta, che collega [[Stazione di Lhasa|Lhasa]], capitale del [[Tibet]], al resto della rete nazionale: è la strada ferrata più alta del mondo, sviluppandosi per l'80% del suo percorso oltre i {{formatnum:4000}} metri e toccando i {{M|5072|u=m}} a [[Stazione di Tanggula|Tang Gu La]], ed è per questo anche una delle infrastrutture ferroviarie di più alto livello tecnologico.
[[File:A maglev train coming out, Pudong International Airport, Shanghai.jpg|min|sinistra|Il [[transrapid di Shanghai]]]]
La [[ferrovia ad alta velocità in Cina]], costruita a partire dai primi anni 2000, nel 2013 contava una rete di {{M|11028|u=km}} ed era la rete di [[Alta velocità ferroviaria|ferrovia ad alta velocità]] più lunga al mondo.<ref name="2013 HSR stat">(Chinese) [http://business.sohu.com/20140305/n396105235.shtml "中国高铁总里程达11028公里占世界一半" 新华网], 5 marzo 2014.</ref> La rete comprende la [[ferrovia Pechino-Canton-Shenzhen-Hong Kong]], la singola linea ad alta velocità più lunga al mondo, e la [[linea ferroviaria ad alta velocità Pechino-Shanghai|linea ad alta velocità Pechino-Shanghai]], che ha tre dei più lunghi ponti ferroviari di tutto il mondo.<ref>{{cita news|url=https://www.bbc.co.uk/news/world-asia-china-20842836|titolo=China opens world's longest high-speed rail route|editore=BBC|data=26 dicembre 2012|accesso=26 dicembre 2012}}</ref> Si prevede che la rete ad alta velocità possa raggiungere i {{M|16000|u=km}} complessivi entro il 2020.<ref name="AFPviaRaw">[http://www.rawstory.com/rs/2011/07/24/china-boasts-biggest-high-speed-rail-network/ "China boasts biggest high-speed rail network"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111204070316/http://www.rawstory.com/rs/2011/07/24/china-boasts-biggest-high-speed-rail-network/ |data=4 dicembre 2011 }}. [[Agence France-Presse]] via The Raw Story. 24 luglio 2011. URL consultato il 24 aprile 2012.</ref> Il [[Transrapid]] di Shanghai, che raggiunge {{M|431|u=km/h}}, è il più veloce servizio ferroviario commerciale nel mondo.<ref>[http://www.railway-technology.com/features/feature-top-ten-fastest-trains-in-the-world/ "Top ten fastest trains in the world" railway-technology.com], 29 agosto 2013.</ref>
[[File:Beijing Capital International Airport BCIA Control Tower.jpg|min|Il terminal 3 dell'[[Aeroporto di Pechino-Capitale]]]]
A partire da maggio 2014 venti città cinesi possiedono sistemi di trasporto pubblico urbano, con una dozzina di città che le raggiungeranno entro il 2020.<ref>{{cita news|titolo=China's Building Push Goes Underground|url=https://online.wsj.com/news/articles/SB10001424052702303482504579177830819719254|pubblicazione=Wall Street Journal|data=10 novembre 2013|accesso=16 novembre 2013}}</ref> La [[metropolitana di Shanghai]], la [[metropolitana di Pechino]], la [[metropolitana di Canton]], la [[Mass Transit Railway|MTR di Hong Kong]] e la [[metropolitana di Shenzhen]] sono tra le più lunghe e le più trafficate del mondo. Hanno costruito una rete [[metropolitana]], nell'ordine: [[Metropolitana di Pechino|Pechino]] (1969), Hong Kong (1979), [[Metropolitana di Tientsin|Tientsin]] (1980), [[Metropolitana di Shanghai|Shanghai]] (1995), [[Metropolitana di Canton|Canton]] (1999), [[Metropolitana di Changchun|Changchun]] (2002), [[Metropolitana di Dalian|Dalian]] (2003), [[Metropolitana di Shenzhen|Shenzhen]] (2004), [[Metropolitana di Wuhan|Wuhan]] (2004), [[Metropolitana di Nanchino|Nanchino]] (2005) e [[Metropolitana di Chongqing|Chongqing]] (2005), [[Metropolitana di Shenyang|Shenyang]] (2009), [[Metropolitana di Chengdu|Chengdu]] e [[Metropolitana di Foshan|Foshan]] (2010), [[Metropolitana di Xi'an|Xi'an]] (2011), [[Metropolitana di Hangzhou|Hangzhou]], [[Metropolitana di Suzhou|Suzhou]] e [[Metropolitana di Kunming|Kunming]] nel 2012, [[Metropolitana di Harbin|Harbin]] e [[Metropolitana di Zhengzhou|Zhengzhou]] nel 2013, nel 2014 è la volta di [[Metropolitana di Changsha|Changsha]], [[Metropolitana di Ningbo|Ningbo]], [[Metropolitana di Wuxi|Wuxi]], [[Metropolitana di Tsingtao|Qingdao]] e [[Metropolitana di Nanchang|Nanchang]] (2015), nel 2016 il servizio di metropolitana si avvia a [[Metropolitana di Nanning|Nanning]], [[Metropolitana di Fuzhou|Fuzhou]], [[Metropolitana di Hefei|Hefei]] e a [[Metropolitana di Dongguan|Dongguan]], nel 2017 tocca a [[Metropolitana di Shijiazhuang|Shijiazhuang]], [[Metropolitana di Guiyang|Guiyang]] e [[Metropolitana di Xiamen|Xiamen]], inaugura nel 2018 a [[Metropolitana di Ürümqi|Ürümqi]] e l'ultima inaugurata è la [[metropolitana di Lanzhou]] il 20 giugno 2019.
Nel 2016 la [[Aeroporti in Cina|rete aeroportuale della Cina]] era composta da 218 aeroporti civili<ref>{{cita news|titolo=CAAC Issues Chinese Airport Performance Statistics for 2016|url=http://www.chinaaviationdaily.com/news/61/61319.html|pubblicazione=China Aviation Daily|data=8 marzo 2017|accesso=4 marzo 2018}}</ref> e nello stesso anno veniva superata per la prima volta la quota di un miliardo di passeggeri annui.<ref>{{cita news|titolo=China’s 200-plus airports handled over one billion passengers for the first time in 2016|url=http://www.anna.aero/2017/04/11/china-airports-1-billion-passengers/|pubblicazione=Anna Aero|data=11 aprile 2017|accesso=4 marzo 2018}}</ref> Nel 2013 più di due terzi degli aeroporti in costruzione in tutto il mondo erano in Cina<ref name="airlines">{{cita news|url=http://europe.chinadaily.com.cn/epaper/2013-07/05/content_16733181.htm|titolo=Primed to be world leader|pubblicazione=China Daily|data=5 luglio 2013|accesso=18 novembre 2013}}</ref> e la statunitense [[Boeing]] si aspetta che la flotta cinese degli aerei commerciali possa crescere dai {{formatnum:1910}} aeromobili del 2011 ai {{formatnum:5980}} nel 2031.<ref name="airlines"/> Con la rapida espansione nel settore dell'aviazione civile, i maggiori aeroporti della Cina sono stati inseriti nelle liste degli aeroporti più trafficati al mondo. Nel 2013 l'[[aeroporto di Pechino-Capitale]] si piazzava al secondo posto per traffico passeggeri al mondo (nel 2002 copriva la 26ª posizione). Nel 2010 l'[[aeroporto internazionale di Hong Kong]] e l'[[aeroporto internazionale di Shanghai-Pudong]] erano al primo e al terzo posto nel trasporto merci.
Circa l'80% dello [[spazio aereo]] della Cina rimane limitato per uso militare e le [[Compagnia aerea|compagnie aeree]] cinesi sono tra le meno efficienti tra le compagnie asiatiche in termini di ritardi.<ref>{{cita news|url=https://www.bbc.co.uk/news/world-asia-china-23282724|titolo=China 'suffers worst flight delays'|editore=BBC|data=12 luglio 2013|accesso=12 luglio 2013}}</ref> La Cina possiede inoltre [[Porti della Cina|{{formatnum:2000}} porti marittimi e fluviali]], 130 circa dei quali sono aperti ai traffici internazionali. Nel 2012 i porti di [[Porto di Shanghai|Shanghai]], di [[Porto di Hong Kong|Hong Kong]], di [[Porto di Shenzhen|Shenzhen]], di [[Porto di Ningbo-Zhoushan|Ningbo-Zhoushan]], di [[Porto di Guangzhou|Guangzhou]], di [[Porto di Qingdao|Qingdao]], di [[Porto di Tientsin|Tianjin]] e di [[Porto di Dalian|Dalian]] erano classificati tra i primi al mondo nel traffico [[container]] e merci.<ref>{{cita web|url=http://www.worldshipping.org/about-the-industry/global-trade/top-50-world-container-ports|titolo=Top 50 World Container Ports World Shipping Council|accesso=2 giugno 2014|urlarchivio=https://wayback.archive-it.org/all/20130827191609/http://www.worldshipping.org/about-the-industry/global-trade/top-50-world-container-ports|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:Panorama Yangshan.jpg|verticale=3.6|min|centro|Il porto di Shanghai]]
Il 23 ottobre 2018 è stato aperto il [[Ponte Hong Kong-Zhuhai-Macao]], il ponte più lungo del mondo.
== Ambiente ==
{{vedi anche|
[[File:China-Historic macro areas.svg|
Il territorio cinese,
=== Foreste ===
In Cina si riscontra una gran varietà di [[Foresta|foreste]]. Sia nelle zone nord-orientali
La Cina ha aumentato la copertura forestale del 40% tra il 1990 e il 2020.<ref>https://twitter.com/ErikSolheim/status/1578976808908701696</ref>
=== Praterie ===
Le [[Prateria|praterie]] ricoprono circa un terzo della superficie totale della Cina. Di queste le più vaste e fertili sono concentrate quasi tutte in Mongolia
=== Ecosistemi d'acqua dolce ===
[[File:漓江山水.jpg|
Gli habitat d'[[acqua dolce]] ricoprono un ruolo importantissimo in Cina e un'altissima percentuale della popolazione dipende direttamente dalle [[Zona umida|zone umide]], [[Palude|paludi]], [[Fiume|fiumi]] e [[Lago|laghi]] per l'attività economica, l'irrigazione e l'acqua potabile.
Nel nord-est si trova la maggior parte delle paludi d'acqua dolce della Cina. Un'area di
Tra i laghi della Cina vi sono le più famose [[Zona umida|zone umide]] dello Stato: il [[Lago Poyang|Poyang Hu]], nel [[Jiangxi]], e il [[Lago Dongting|Dongting Hu]], nell'[[Hunan]]. Il [[Lago Dongting|Dongting Hu]], il secondo lago d'acqua dolce più grande della Cina, è di estrema importanza per varie specie di animali selvatici, come il [[Lipotes vexillifer|
=== Laghi d'acqua salata ===
Circa metà dei laghi della Cina sono [[Sale|salati]] e anche questi, come quelli d'acqua dolce, offrono rifugio a moltissimi uccelli acquatici. Quasi tutti sono concentrati nella Cina nord-occidentale, nei bacini [[Endoreico|endoreici]] dell'altopiano tibetano settentrionale e del bacino
=== Zone umide costiere ===
[[File:Sanya Sun Photo by Dale Preston.jpg|
La linea costiera della Cina si snoda per circa
== Cultura ==
{{vedi anche|Cultura cinese}}
[[File:Pekin przedstawienie tradycjnego teatru chinskiego 7.JPG|sinistra|min|Rappresentazione all'[[opera di Pechino]]]]
Fin dai tempi antichi la cultura cinese è stata fortemente influenzata dal [[confucianesimo]] e dalle correnti filosofiche. Per gran parte del periodo dinastico la possibilità di scalare la piramide sociale era correlata all'ottenere un buon risultato nel prestigioso [[esame imperiale]], istituzione che risale alla [[dinastia Han]].<ref>{{cita|Tamura, 1997|pagina 29|tamura}}.</ref> L'enfasi dell'esame scritto ha influenzato la percezione generale della raffinatezza culturale, portando a ritenere che la [[calligrafia]], la [[poesia]] e la [[pittura]] fossero forme d'arte superiori alla [[danza]] e al [[teatro]]. La cultura cinese ha sempre sottolineato un profondo senso della storia e della prospettiva dell'introspezione nazionale. Gli esami [[Meritocrazia|meritrocratici]] sono ancora molto apprezzati nella Cina odierna.<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Historical and Contemporary Exam-driven Education Fever in China|rivista=KEDI Journal of Educational Policy|anno=2005|volume=2|numero=1|pp=17-33|url=http://suen.educ.psu.edu/~hsuen/pubs/KEDI%20Yu.pdf|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://www.webcitation.org/6X0w2JWPr?url=http://suen.educ.psu.edu/~hsuen/pubs/KEDI%20Yu.pdf}}</ref>
I primi ''leader'' della Repubblica Popolare Cinese erano nati durante il tradizionale ordine imperiale, ma furono influenzati dal [[movimento del 4 maggio]] e dagli ideali riformisti. Pertanto cercarono di modificare alcuni aspetti tradizionali della cultura, come il possesso della terra, il sessismo e il sistema di istruzione di stampo confuciano; conservando invece altre caratteristiche come la struttura familiare e l'obbedienza allo Stato. Alcuni osservatori hanno visto il periodo successivo alla costituzione della RPC del 1949 come continuazione della tradizionale dinastica cinese, mentre altri hanno sostenuto che il Partito Comunista abbia danneggiato le fondamenta della cultura cinese, in particolare attraverso la [[rivoluzione culturale]] del 1960 che ha radicalmente modificato molti aspetti tradizionali della cultura, classificandoli come "regressivi o dannosi" e "vestigia feudali". Molti aspetti importanti della cultura e morale cinese, come il confucianesimo, l'arte, la letteratura e le arti dello spettacolo, come l'[[opera di Pechino]], hanno subito modifiche per essere conformi con le politiche governative e di propaganda.<ref name="Ref_abcded">{{cita web|url=http://en.cnta.gov.cn|titolo=Tour Guidebook: Beijing|autore=Administación Nacional de Turismo de China|data=14 gennaio 2014|lingua=en|sito=CNTA.gov.cn|accesso=22 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130709051241/http://en.cnta.gov.cn/#|urlmorto=sì}}</ref>
Il governo ha accettato numerosi elementi della cultura tradizionale cinese come parte integrante della società. Con l'ascesa del nazionalismo e la fine della rivoluzione culturale si è assistito a una forte ripresa delle varie forme d'arte della letteratura, della musica, del cinema, della moda e dell'architettura<ref name="Ref_abcdef">{{cita web|url=http://lcweb2.loc.gov/cgi-bin/query/r?frd/cstdy:@field(DOCID+cn0133)|titolo="China: Traditional arts". Library of Congress – Country Studies|sito=Lcweb2.loc.gov|accesso=14 gennaio 2014|lingua=en}}</ref><ref name="Ref_abcdeg">{{cita web|url=
=== Arte ===
{{
[[File:Giant Wild Goose Pagoda.jpg|
L'[[architettura cinese]] tradizionale è stata influenzata dall'[[arte greco-
[[File:Ma Lin 010.jpg|min|verticale|''Ascoltando tranquillamente il vento tra i pini'', di [[Ma Lin (pittore)|Ma Lin]] ([[XIII secolo]]), pittura su seta, {{M|226|x|110|u=cm}}]]
La nascita della pittura cinese si stima sia avvenuta circa {{formatnum:5000}} anni fa, quando i cinesi disegnavano immagini di esseri umani e animali nelle rocce grazie a coloranti minerali e compivano delle decorazioni su vari oggetti di [[ceramica]].<ref name=PNT/> I disegni si sono poi evoluti in motivi mistici su pezzi [[bronzo]]. Le prime pitture su [[seta]] che sono giunte fino a noi, si presume che siano state dipinte circa {{formatnum:2000}} anni addietro.<ref name=PNT/> I primi dipinti avevano come soggetto figure umane a raffigurazioni di paesaggi con uccelli e piante.<ref name=PNT/> A partire dal [[XVII secolo]] i dipinti provenienti dall'Europa sono stati introdotti nella Cina e questo tipo di arte venne chiamata "pittura occidentale" mentre l'arte nazionale assunse la denominazione di "pittura tradizionale cinese". In Estremo Oriente la rappresentazione dei paesaggi rurali è stata l'oggetto predominante dell'arte.<ref name=PNT>{{cita|Zhuang 2000|p. 4|Chongzheng}}.</ref>
=== Patrimoni dell'umanità ===
{{vedi anche|Patrimoni dell'umanità della Cina}}
Il patrimonio culturale della Cina è testimoniato anche dalla presenza di siti (oltre 50) che risultano iscritti nella [[Lista dei patrimoni dell'umanità]] dell'[[UNESCO]].
=== Cinema ===
{{vedi anche|Cinema cinese}}
Il [[cinema]] ha fatto il suo ingresso in Cina nel 1896 e la prima produzione cinese è stata realizzata nove anni più tardi, nel 1905: [[Il monte Dingjun]], una registrazione di un'[[opera di Pechino]].<ref>{{cita web|url=http://www.univie.ac.at/Sinologie/repository/ueLK110_ChinFilmgesch/filmgeschichteSkript.pdf|titolo=Chinese Film History - A Short Introduction|accesso=14 gennaio 2014|lingua=en|editore=Unviec.ac.at|formato=PDF|data=2006|nome=Martin|cognome=Geiselmann}}</ref> Mentre durante ventesimo secolo il cinema è progredito in occidente, in Cina in pochi decenni è passato dal successo iniziale alla decadenza, riflettendo la situazione politica del Paese.<ref>{{cita web|url=http://people.cohums.ohio-state.edu/denton2/courses/c505/temp/history/chapter2.html|titolo=A Brief History of Chinese Film|accesso=14 gennaio 2014|lingua=en|editore=Ohio-State.edu|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140410062249/http://people.cohums.ohio-state.edu/denton2/courses/c505/temp/history/chapter2.html}}</ref> Con la liberalizzazione del 1970 i film cinesi cominciarono ad apparire all'estero. Nel 1997 la ''Fabbrica dei sogni'' di [[Feng Xiaogang]] è diventato il primo film cinese a ottenere successo commerciale e di critica in Occidente.<ref>{{cita libro|autore=Zhang Rui|titolo=The Cinema of Feng Xiaogang: Commercialization and Censorship in Chinese Cinema after 1989|anno=2008|editore=Hong Kong University Press|ISBN=978-962-209-885-5|lingua=en}}</ref> Tutti i film, anche stranieri, prima di essere proiettati nel Paese devono essere approvati dal Consiglio di Stato, il quale spesso interviene [[censura]]ndo alcune scene.<ref>{{cita web|url=http://www.eluniversal.com.mx/espectaculos/2013/censura-cine-chino--936571.html|titolo=Relajan censura sobre el cine chino|data=17 luglio 2013|editore=El Universal|accesso=14 gennaio 2014|lingua=es|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140410061530/http://www.eluniversal.com.mx/espectaculos/2013/censura-cine-chino--936571.html|urlmorto=sì}}</ref> Sette dei dieci film di maggior successo sono produzioni nazionali.<ref name=boxo/> L'industria cinematografica è in continua ascesa; ''Lost in Thailandia'' (2012) è stato il primo film a incassare più di un miliardo di yuan.<ref name=boxo>{{cita web|url=http://www.filmbiz.asia/news/so-young-enters-chinas-all-time-top-ten|titolo=So Young enters China's all-time top ten|editore=Film Biz.asia|accesso=14 gennaio 2014|lingua=en|autore=Stephen Cremin|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150319110551/http://www.filmbiz.asia/news/so-young-enters-chinas-all-time-top-ten}}</ref>
Tra gli illustratori e designer cinesi che si sono affermati tra il XX e il XXI secolo si ricorda [[Tyrus Wong]], che lavorò anche per la Walt Disney Productions e creatore del personaggio di [[Bambi]].
=== Musica ===
{{vedi anche|Musica cinese}}
Anche nel campo musicale il popolo cinese ha espresso importanti contributi e la musica cinese si è evoluta anche nel corso dei tempi moderni.
=== Danza ===
{{vedi anche|Danza in Cina}}
Per quanto concerne la danza si ricordano due particolari tipi di danza cinese: la [[Danza del leone]] e la [[Danza del drago]]. "Danza cinese" è un "termine generale" per la danza classica cinese, la danza popolare cinese e la danza popolare, ed è anche usato per riferirsi al termine generale per le discipline di danza cinesi che non sono state ancora suddivise.
La danza cinese è stata fondata negli anni '50. La formazione di base si basa sul sistema di allenamento del balletto e integra tecniche e abilità come arti marziali cinesi, opera tradizionale e acrobazie popolari come mani, occhi, corpo, gioco di gambe e passi; over è l'abilità nazionale della danza cinese Nel processo di salto: torcersi, inclinarsi, capovolgersi, schivare, aprirsi, saltare e muoversi. Anche le girelle laterali in aria hanno nuovi sviluppi.
=== Letteratura ===
{{C|traduzione smozzicata con palesi errori nei contenuti, va totalmente rivista e riscritta alla luce delle verità storiche e scientifiche|letteratura|novembre 2015}}
{{vedi anche|Letteratura cinese}}
[[File:Mifu01.jpg|min|sinistra|Poema di [[Mi Fu]] dell'epoca della [[dinastia Song]]]]
La letteratura cinese è nata come un modo per preservare le memorie e le divinazioni sugli [[ossi oracolari]].<ref>{{cita |García Noblejas, 2007|pagine 18-19|Noblejas}}.</ref> La vasta collezione di libri che sono stati conservati a partire dalla [[dinastia Zhou]] dimostrano la loro prestigio intellettuale. L'epoca della dinastia Zhou è spesso vista come un importante sviluppo culturale della Cina. I cinque [[punti cardinali]] erano alla base di quasi tutti i principali studi. I concetti trattati dai testi classici cinesi presentano una vasta gamma di argomenti, tra cui la [[poesia]], l'[[astrologia]], l'[[astronomia]], il [[calendario]] e le [[costellazioni]].<ref name=cuatroycinco>{{cita web|url= http://weber.ucsd.edu/~dkjordan/chin/hbcanonru-u.html|titolo= The Canonical Books of Confucianism - Canon of the Literati|accesso=14 novembre 2011|autore= Jordan, David K.|editore= UCSD.edu|lingua= en|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20140202210607/http://weber.ucsd.edu/~dkjordan/chin/hbcanonru-u.html|urlmorto= sì}}</ref> Molti dei concetti tipici cinesi, come lo [[yin e yang]], il [[Ki (filosofia)|qi]] e i quattro pilastri del destino in relazione con il cielo e la terra, sono stati teorizzati nei periodi dinastici.<ref>{{cita libro|autore=André Lévy|anno=2000|titolo=Chinese Literature, Ancient and Classical|url=https://archive.org/details/chineseliteratur0000levy|editore=Indiana University Press|ISBN=0-253-33656-2|lingua=en}}</ref> Alcuni dei più importanti scritti antichi sono ''[[I Ching]]'' e ''[[Shujing]]'' nei [[Quattro Libri (confucianesimo)|Quattro Libri]] e nei [[Cinque Classici]].<ref name=cuatroycinco/>
Il periodo di regno della [[dinastia Song]] fu anch'esso ricco di produzione di letteratura scientifica e ha visto la realizzazione di opere come ''Xin Yixiang Fayao'' di [[Su Song]] e ''Mengxi Bita'' di [[Shen Kuo]].<ref>{{cita web|url=http://www.springerreference.com/docs/html/chapterdbid/59344.html|titolo= Su Song|accesso=14 gennaio 2014|lingua=en|editore=Springer Reference.com|autore= Hockey, Thomas}}</ref><ref>{{cita web|url=
Molti dei personaggi della letteratura cinese facevano parte del governo del Paese o ricoprivano importanti posizioni. Essi parlavano consapevolmente e talvolta proponevano e dirigevano nuove forme di governo. Nel XVII secolo gli autori cinesi produssero
=== Filosofia ===
{{vedi anche|Filosofia cinese}}
[[File:Half Portraits of the Great Sage and Virtuous Men of Old - Confucius.jpg|min|sinistra|Ritratto di [[Confucio]].]]
Uno dei più importanti filosofi cinesi fu [[Confucio]] da cui derivò il movimento di pensiero noto come [[confucianesimo]].
Altri importanti filosofi cinesi sono [[Sun Tzu]], generale che scrisse "[[l'arte della guerra]]" e [[Laozi]], fondatore del [[taoismo]].
Nel XX secolo si affermò la dottrina politica, ma fondata sul pensiero del presidente cinese [[Mao Zedong]], nota come [[maoismo]].
== Scienza e tecnologia ==
{{vedi anche|
=== Nella storia ===
La Cina è stata ''leader'' mondiale nel campo della scienza e della tecnologia fino dalla [[dinastia Ming]]. Antiche scoperte e invenzioni cinesi come la carta, la stampa, la [[bussola]] e la [[polvere da sparo]] si diffusero poi in [[Asia]] e in [[Europa]]. I matematici cinesi sono stati i primi a utilizzare i [[numeri negativi]].<ref>{{cita web|url=
Dopo le ripetute sconfitte militari da parte delle nazioni occidentali nel XIX secolo i riformatori cinesi iniziarono la promozione della scienza moderna e della tecnologia come parte del movimento di auto-rafforzamento. Dopo che i comunisti presero il potere nel 1949 si è cercato di organizzare la scienza e la tecnologia basandole sul modello dell'[[Unione Sovietica]], in cui la ricerca era in gran parte pianificata dal governo centrale.<ref>{{cita libro|cognome=Yu|nome=Q. Y.|titolo=The Implementation of China's Science and Technology Policy|anno=1999|editore=Greenwood Publishing Group|
=== Nell'era moderna ===
[[File:The Launch of Long March 3B Rocket.jpg|
Dalla fine della rivoluzione culturale la Cina ha fatto significativi investimenti nel campo della ricerca scientifica,<ref name=CWRD>{{cita web|titolo=R&D share for basic research in China dwindles|url=http://www.rsc.org/chemistryworld/2014/09/research-development-rd-share-basic-research-china-dwindles|sito=Chemistry World}}</ref> con 163 miliardi di dollari spesi in ricerca e sviluppo nel 2012.<ref>{{cita web|url=
La Cina sta rapidamente sviluppando un sistema di istruzione
=== La Cina nello spazio ===
Il [[programma spaziale cinese]] è uno dei più attivi al mondo ed è fonte importante di orgoglio nazionale.<ref>{{cita news|url=https://www.wired.com/dangerroom/2012/04/china-rocket-launches/|titolo=China Now Tops U.S. in Space Launches|pubblicazione=[[Wired]]|data=16 aprile 2012|accesso=24 ottobre 2012|nome=David|cognome=Axe}}</ref><ref>David Eimer, {{cita web |url=https://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/asia/china/8872196/Chinas-huge-leap-forward-into-space-threatens-US-ascendancy-over-heavens.html|titolo="China's huge leap forward into space threatens US ascendancy over heavens"|accesso=16 aprile 2013|data=5 novembre 2011|pubblicazione=Daily Telegraph}}</ref> Nel 1970 la Cina ha lanciato il suo primo [[Satellite artificiale|satellite]], il [[Dong Fang Hong 1|Dong Fang Hong I]], diventando il quinto Paese a farlo in modo indipendente.<ref>{{cita web|url=http://www.spacedaily.com/news/china-00u.html|titolo=China Celebrates 30th Anniversary Of First Satellite Launch|cognome=Long|nome=Wei|editore=Space daily|data=25 aprile 2000}}</ref> Nel 2003 la Cina è diventata il terzo Paese a inviare autonomamente esseri umani nello spazio, grazie alla missione di [[Yang Liwei]] a bordo della [[Shenzhou 5]]; al 2015 dieci cittadini cinesi hanno viaggiato nello spazio, tra cui due donne. Nel 2011 è stato lanciato il primo laboratorio orbitale cinese, il [[Tiangong 1]], e questo segna il primo passo di un progetto per assemblare una grande stazione abitata dai primi anni del 2020.<ref>{{cita news|url=https://www.bbc.co.uk/news/science-environment-15112760|titolo=Rocket launches Chinese space lab|editore=BBC|data=29 settembre 2011|accesso=20 maggio 2012}}</ref> Nel 2013 la Cina ha fatto atterrare con successo la sonda [[Chang'e 3]] e il rover [[Yutu]] sulla [[Luna]]; vi è la previsione di raccogliere campioni di suolo lunare entro il 2017 Nel 2019 la Cina ha fatto allunare una sonda nel lato nascosto della Luna, prima al mondo.<ref>{{cita web|cognome=Rincon|nome=Paul|url=https://www.bbc.com/news/science-environment-25356603|titolo=China lands Jade Rabbit robot rover on Moon|editore=[[BBC News]]|data=14 dicembre 2013|accesso=26 luglio 2014}}</ref>
* 24 aprile 1970: viene lanciato [[Dong Fang Hong 1]], il primo satellite cinese lanciato nello spazio.
* 15 ottobre 2003: [[Yang Liwei]] è il primo cinese ad andare nello spazio
* 16 giugno 2012: [[Liu Yang (astronauta)|Liu Yang]] è la prima donna cinese ad andare nello spazio
=== Fisica ===
Nel campo della fisica da ricordare le figure di [[Tsung-Dao Lee]] e di [[Chen Ning Yang]] e i loro contributi alle scoperte riguardo alla [[particella elementare]], vincitori del [[Premio Nobel per la fisica]], nel 1957 (primi cinesi a vincere un Nobel).
Tra il XX e il XXI secolo si distinse la figura di [[Charles K. Kao]], pioniere della [[fibra ottica]], [[Premio Nobel per la fisica]], nel 2009.
=== Medicina ===
{{vedi anche|Medicina tradizionale cinese}}
Un aspetto rilevante nell'ambito scientifico cinese è dato dalla medicina: tra i grandi medici e naturalisti cinesi spicca la figura di [[Li Shizhen]] (1518-1593), autore di un'enciclopedia medica e naturalistica chiamata [[Běncǎo Gāngmù]] (1596). La teoria della medicina tradizionale cinese si è formata fondamentalmente durante il periodo primaverile e autunnale e il periodo degli Stati Combattenti, ed è stata riassunta e sviluppata nelle dinastie successive. Inoltre, ha un'influenza di vasta portata sui paesi nel circolo culturale dei caratteri cinesi, come la medicina giapponese, la medicina coreana, la medicina coreana e la medicina vietnamita, tutte sviluppate sulla base della medicina tradizionale cinese.
La medicina tradizionale cinese racchiude l'esperienza e le conoscenze teoriche della lotta contro le malattie dell'antico popolo cinese: è un sistema medico teorico formatosi e sviluppato gradualmente attraverso la pratica medica a lungo termine sotto la guida dell'antico materialismo semplice e della dialettica spontanea. La teoria della medicina tradizionale cinese nel periodo primaverile e autunnale e nel periodo degli Stati Combattenti si è sostanzialmente formata, con l'emergere dell'anatomia e delle sottodiscipline mediche, e sono state adottate le "quattro diagnostiche". Il classico di medicina interna dell'imperatore giallo è una delle quattro opere classiche della medicina tradizionale cinese ed è anche il primo classico medico nella casa del tesoro della medicina cinese. Allo stesso tempo, è un capolavoro medico che studia la fisiologia umana, la patologia, la diagnostica, i principi di trattamento e la farmacologia. Teoricamente stabilito la "teoria dello Yin-Yang e dei cinque elementi", "teoria del polso", "teoria dello zangxiang", "teoria dei meridiani", "teoria dell'eziologia", "teoria della patogenesi", "malattia", "metodo diagnostico" nella medicina tradizionale cinese. Sul trattamento e sulle teorie della "conservazione della salute" e della "scienza della fortuna", in seguito la medicina tradizionale cinese e la conservazione della salute iniziarono a spiegare la fisiologia umana con yin e yang e cinque elementi, e "ingegneria medica", aghi d'oro, chiavi di bronzo, ecc. è apparso. Si riferisce alla medicina basata sulla medicina tradizionale creata dalla nazionalità Han in Cina, è una disciplina che studia la fisiologia umana, la patologia, la diagnosi e la prevenzione delle malattie.
=== Matematica ===
Nel XX secolo un importante contributo alla [[teoria dei numeri]] venne dato da [[Chen Jingrun]].
Dal 1989, la Cina è stata per 22 volte al 1º posto nella classifica delle nazioni stilata in ogni edizione delle [[Olimpiadi internazionali della matematica]], vincendo un totale 168 medaglie d'oro, 36 d'argento e 6 di bronzo.<ref>{{Cita web|url=https://www.imo-official.org/results_country.aspx|titolo=Results|sito=International Mathematical Olympiad|accesso=21 gennaio 2022}}</ref>
== Sport ==
[[File:Dragon boat racing.jpg|
La Cina vanta una delle più antiche culture sportive al mondo. Vi sono testimonianze che il [[tiro con l'arco]] (''shèjiàn'') sia praticato fin dalla [[dinastia Zhou occidentale]].
La forma fisica è ampiamente sottolineata nella cultura cinese con ginnastica mattutina, con il ''[[qigong]]'' e il ''[[taijiquan]]'', che sono ampiamente praticati, e le palestre e centri di [[Fitness (sport)|fitness]] guadagnano sempre più popolarità.<ref>{{cita web|url=http://chinasportsbiz.com/2011/07/01/huge-potential-of-fitness-market-in-china/|titolo=China health club market – Huge potential & challenges|editore=China Sports Business|data=1º luglio 2011|accesso=31 luglio 2012}}</ref> I giovani cinesi apprezzano anche il calcio e il basket, in particolare nei centri urbani. La Cina
=== Nuoto ===
Tra le migliori nuotatrici cinesi vi è [[Ye Shiwen]], vincitrice, tra l'altro, dell'oro ai mondiali di Shanghai 2011 e dell'oro alle olimpiadi di Londra.
=== Calcio ===
La [[Nazionale di calcio della Cina]], fondata nel 1924, ha ottenuto i migliori risultati, in particolare, in [[Coppa d'Asia]] raggiungendo il secondo posto nel 1984 e nel 2004, senza mai riuscire a vincere il titolo continentale. Nel 2002 la nazionale ha partecipato al [[Mondiale di calcio]], uscendo al primo turno.
=== Giochi olimpici ===
{{vedi anche|Cina ai Giochi olimpici}}
La prima medaglia olimpica per la Cina fu la medaglia d'oro conquistata nel tiro a segno da [[Xu Haifeng]], ai Giochi olimpici di Los Angeles 1984.
La Cina occupa la terza posizione nel medagliere complessivo dei Giochi olimpici.
L'atleta cinese più medagliata ai Giochi olimpici è [[Wu Minxia]], nei tuffi, con 5 ori, 1 argento e 1 bronzo.
La Cina ha ospitato rispettivamente le olimpiadi e le paralimpiadi di [[Olimpiadi di Pechino 2008|Pechino 2008]] e le olimpiadi e le paralimpiadi invernali di [[Olimpiadi invernali 2022|Pechino 2022]]. Con ciò Pechino è diventata la prima città ad ospitare l'edizione estiva e invernale.
=== Sport motoristici ===
[[File:Zhou Guanyu at the 2022 Austrian Grand Prix.jpg|min|[[Zhou Guanyu]], primo pilota cinese in Formula 1.]]
Dal [[Campionato mondiale di Formula 1 2004|2004]] al [[Campionato mondiale di Formula 1 2019|2019]], e nuovamente dal [[Campionato mondiale di Formula 1 2024|2024]] si svolge, presso il [[Circuito di Shanghai]] il [[Gran Premio di Cina]] nel [[Campionato mondiale di Formula 1]]. Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 2022|2022]] [[Zhou Guanyu]],<ref>{{cita web|url=https://www.gazzetta.it/Formula-1/16-11-2021/f1-guanyu-zhou-chi-primo-cinese-mondiale-pilota-che-sostituisce-giovinazzi4202425830588.shtml|titolo=Chi è Zhou, il primo cinese nel Mondiale. Sarà lui a sostituire Giovinazzi|autore=Nico Patrizi|data=16 novembre 2021|accesso=22 dicembre 2023|editore=RCS MediaGroup S.p.A.}}</ref> ingaggiato dall'[[Sauber F1 Team|Alfa Romeo]], è il primo pilota cinese a gareggiare in questa categoria riuscendo nell'impresa di andare a punti all'esordio.<ref>{{cita web|url=https://f1grandprix.motorionline.com/f1-alfa-romeo-zhou-a-punti-allesordio-sono-felice-e-senza-parole/|titolo=F1 {{!}} Alfa Romeo, Zhou a punti all’esordio: “Sono felice e senza parole”|autore=Peppe Marino|data=20 marzo 2022|accesso=22 dicembre 2023|editore=Motorinoline S.r.l.}}</ref>
Sullo stesso circuito impiegato per la Formula 1, dal [[Motomondiale 2005|2005]] al [[Motomondiale 2008|2008]], si è svolto il [[Gran Premio motociclistico di Cina]] valevole per le classi 125, 250 e [[MotoGP]]. La prima edizione ha coinciso con la partecipazione, in qualità di [[wild card (sport)|wild card]], di ben otto piloti cinesi tra 125 e 250. Il [[Campionato mondiale Supersport 300 2023|2023]] vede l'esordio di una casa motociclistica cinese in un campionato mondiale di motociclismo su pistaː viene infatti schierata la Kove 321RR nel [[Campionato mondiale Supersport 300]].<ref>{{cita web|url=https://motosprint.corrieredellosport.it/news/sbk/supersport/2023/04/21-6297154/ssp300_la_kove_debutta_ad_assen_scrivendo_un_pezzo_di_storia|titolo=SSP300: la Kove debutta ad Assen scrivendo un pezzo di storia|data=21 aprile 2023|autore=Alessandro Di Moro|editore=Conti Editore S.r.l.|accesso=22 dicembre 2023}}</ref>
== Tradizioni ==
=== Gastronomia ===
{{vedi anche|
[[File:Chinese meal.jpg|
La [[cucina cinese]] è molto varia ed è il risultato di millenni di storia e di sviluppo. Gli imperatori dell'antica Cina possedevano molte stanze adibite al pranzo nei loro palazzi, ognuna delle quali divisa in diverse zone,
I principali ingredienti utilizzati nella dieta cinese sono il
La Cina è considerata il Paese di origine del
=== Folclore ===
{{vedi anche|Folclore cinese|Mitologia cinese}}
Il folclore cinese include anche canzoni, poesia, danze, burattini e racconti.
=== Abbigliamento ===
Tipico abito tradizionale cinese viene chiamato [[Hanfu]]. Altri abiti sono il [[Changshan]] e il [[Cheongsam]], mentre un particolare tipo di giacca cinese viene chiamata [[Tangzhuang]].
=== Festività ===
Il governo cinese riconosce sette festività per tutto il popolo e altre quattro dedicate solo
{|class="wikitable"
|---
!Giorno || Festa || Nome locale (''pinyin'') || Note
|-
|1º gennaio || [[Primo dell'anno]] || 元旦 (''Yuándàn'') || Inizio del [[calendario gregoriano]]
|-
|Per quindici giorni dall'inizio dell'anno || [[Capodanno cinese]] || 春节 (''
|-
|8 marzo || [[Giornata internazionale della donna]] || 国际妇女节 (''Guójì fùnǚ jié'') || Le donne lavorano solo mezza giornata
|-
|Quindicesimo giorno dall'equinozio di primavera || [[Festa di Qingming]] || 清明节 (''Qīngmíng jié'') || Celebrazioni
|-
|20 aprile || [[Giornata della lingua cinese nelle Nazioni Unite]] || 聯合國中文日 (''Liánhéguó zhōngwén rì'') || Commemora la figura di [[Cangjie]], mitico inventore dei [[Caratteri cinesi]]
|-
|1º maggio || [[Festa del lavoro]] || 劳动节 (''Láodòng jié'') || Celebrazioni della giornata internazionale dei lavoratori
|-
|4 maggio || Giornata della gioventù || 青年节 (''Qīngnián jié'') || I ragazzi dai 14 ai 28 anni lavorano solo mezza giornata
|-
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|-
|5º giorno del 5º mese lunare || [[Festa delle barche drago]] || 端午节 (''Duānwǔ jié'') || Festa per il solstizio d'estate
|-
|7º giorno del 7º mese del calendario lunare|| [[Festa di Qixi]]|| 七夕节 (''Qīxì jié'') || Festa degli innamorati, simile al [[San Valentino (festa)|San Valentino]] occidentale
|-
|1º agosto || Giorno dell'esercito || 建军节 (''Jiàn jūn jié'') || Il personale militare lavora solo mezza giornata
|-
|15º giorno dell'8º mese lunare || [[Festa di metà autunno]] || 中秋节 (''Zhōngqiū jié'') || Festa del raccolto
|-
|1º di ottobre || [[
|-
|}
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== Bibliografia ==
{{vedi anche|Storia della Cina#Bibliografia}}
'''Storia'''
* {{cita libro|autore=Enrica Collotti Pischel|titolo=Storia della Rivoluzione Cinese|editore=Editori Riuniti|ISBN=978-88-359-5704-1|cid=Pischel}}
* {{cita libro|autore=Linda Benson|titolo=La Cina dal 1949 a oggi|anno=2011|editore=Il Mulino|città=Bologna|ISBN=978-88-15-24725-4|cid=Benson 2011}}
* {{cita libro|autore=Marie-Claire Bergère|titolo=La Repubblica Popolare Cinese dal 1949 ai giorni nostri|anno=1994|editore=Il Mulino|città=Bologna|cid=Bergère 1994}}
* {{Cita libro|autore=J.A.G. Roberts|wkautore=J._A._G._Roberts|titolo=Storia della Cina|anno=2011|edizione=3|editore=Il Mulino|città=Bologna|ISBN=978-88-15-24152-8|cid=Roberts 2011}}
* {{cita libro|autore=Luigi Tomba|titolo=Storia della Repubblica Popolare Cinese|url=https://archive.org/details/storiadellarepub0000tomb|anno=2002|editore=Mondadori|città=Milano|cid=Tomba 2002}}
* {{cita libro|autore=Kai Vogelsang|titolo=Cina: Una storia millenaria|anno=2014|editore=Einaudi|città=Torino|ISBN=978-88-06-21718-1|cid=Vogelsang}}
Riga 673 ⟶ 845:
'''Archeologia e storia dell'arte'''
* {{cita libro|autore=Marco Meccarelli|titolo=Cina Antica, archeologia sulla via del Tao|anno=2014|edizione=3|editore=Archeo Monografie}}
* Alessandro Pergoli Campanelli, ''[https://www.academia.edu/28881126/RESTAURO_IN_CINA_Armonizzare_i_principi_europei_di_conservazione_e_restauro_dei_beni_culturali_con_necessit%C3%A0_e_risorse_della_cultura_cinese._Tutela_sviluppo_e_autenticit%C3%A0_nell_approccio_cinese_alla_conservazione_ Il restauro in Cina]'', "Proceedings International Conference PPC 2014, 2, 379-389, Monza-mantova, 5-9 May 2014.
'''Geografia''' '''Letteratura''' '''Saggi e reportage'''
* {{cita libro|autore=Vilma Costantini|titolo=Pechino. Biografia di una capitale|editore=Editori Riuniti|ISBN=978-88-359-6051-5}}
* {{cita libro|autore=Pierre Loti|titolo=Gli ultimi giorni di Pechino. Reportage della rivolta dei Boxer|editore=Editori Riuniti|ISBN=978-88-359-5246-6}}
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'''Periodici specializzati'''
* ''[[Mondo Cinese]]''
'''Enciclopedie e opere generali'''
Riga 691 ⟶ 862:
== Voci correlate ==
{{
* [[Aeroporti in Cina]]
* [[Campi di rieducazione dello Xinjiang]]
* [[Calendario cinese]]
* [[Città della Cina]]
* [[CGTN-Español]]
* [[China Coast Guard]]
* [[
* [[Cucina cinese]]
* [[Economia della Repubblica Popolare Cinese]]
* [[Esercito Popolare di Liberazione]]
* [[Fotografia in Cina]]
* [[
* [[Gruppi etnici della Cina]]
* [[Guerra civile cinese]]
* [[Jǐngchá]]
* [[Linea di successione al trono della Cina]]
* [[Isole della Cina]]
* [[Laogai]]
* [[Lingua cinese]]
* [[Mao Zedong]]
* [[Musica cinese]]
* [[
* [[
* [[Porti della Cina]]
* [[Pena di morte
* [[Polizia armata del popolo]]
* [[Province della Cina]]
* [[Relazioni sino-africane]]
* [[Religioni in Cina]]
* [[Riforma del pensiero in Cina]]
* [[Rivoluzione culturale]]
* [[Storia della Cina]]
* [[Storia dell'omosessualità in Cina]]
* [[Suddivisioni della Cina]]
* [[Tempo in Cina]]
* [[Zhongguo Renmin Jiefangjun Kongjun]]
* [[Zhongguo Renmin Jiefangjun Haijun]]
{{div col end}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.raistoria.rai.it/articoli/crash-la-muta-del-dragone/15904/default.aspx|titolo=La muta del dragone, sul portale RAI Storia}}
* {{cita web|url=http://www.poloprato.unifi.it/it/cedic/cedic-home.html|titolo=Cultura, Economia e Diritto nei processi di Internazionalizzazione verso la CINA - CEDIC|accesso=6 luglio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150706140335/http://www.poloprato.unifi.it/it/cedic/cedic-home.html|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.viaggiaresicuri.it/paesi/dettaglio/repubblica-popolare-cinese.html?
{{Politica Cina}}
{{Suddivisioni della Cina}}
{{Capitali province Cina}}
{{Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite}}
{{Asia}}
{{Economie mondiali emergenti}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Cina|comunismo}}
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