Piombino: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Piombino
|Panorama = Piombino, veduta dalla cittadella 02.JPG
|Didascalia = Veduta
|Bandiera = Piombino-
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Toscana
|Divisione amm grado
|Amministratore locale = Francesco Ferrari
|Partito = [[Fratelli d'Italia (partito politico)|FdI]]
|Data elezione = 24-6-2024
|Data
|Altitudine =
|Sottodivisioni = [[Baratti (Piombino)|Baratti]], Colmata, [[Fiorentina (Piombino)|Fiorentina]], [[Populonia]], [[Populonia Stazione]], La Sdriscia, [[Riotorto (Piombino)|Riotorto]]<ref>{{cita web|url=https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-li-piombino.pdf|titolo=Statuto del Comune di Piombino|p=5|formato=pdf}}</ref>
|Divisioni confinanti = [[Campiglia Marittima]], [[San Vincenzo (Italia)|San Vincenzo]], [[Suvereto]], [[Follonica]] ([[provincia di Grosseto|GR]])
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 1245
|Diffusività = <!--alta-->
|Nome abitanti = piombinese, piombinesi;<ref name=etnici>Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, ''Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani'', Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 414.</ref> piombinate, piombinati (aulico)<ref name=etnici/>
|Patrono = [[Anastasia (martire 287)|santa Anastasia]]
|Festivo = 8 maggio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Piombino (province of Livorno, region Tuscany, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Piombino all'interno della provincia di Livorno
}}
'''
Centro principale della [[
La città conserva
== Geografia fisica ==
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{{vedi anche|Promontorio di Piombino}}
[[File:View_on_Piombino.jpg|thumb|Veduta aerea della città di Piombino]]
La città è posta nel tratto di costa sud della Toscana, all'estremità meridionale sull'[[Promontorio di Piombino|omonimo promontorio]] (m. 21), a sud del [[monte Massoncello]] (286 m) e chiusa ad est dal monte Vento; è separata dall'[[isola d'Elba]] dal [[canale di Piombino]], largo 10 km, che costituisce il tratto di mare che segna il confine orientale tra [[mar Ligure]] e [[mar Tirreno]]; il litorale all'estremità settentrionale del territorio comunale, che coincide col [[golfo di Baratti]], si affaccia sul mar Ligure, mentre il litorale sud-orientale si affaccia sul mar Tirreno e coincide col tratto nord-occidentale del [[golfo di Follonica]]. Nelle vicinanze del golfo era presente il [[Lago di Piombino]] o Padùle di Piombino, in seguito prosciugato. A livello litoraneo, la città si trova lungo la [[costa degli Etruschi]], corrispondente all'incirca alla provincia di Livorno; il suo territorio fa parte storicamente dell'antica [[Maremma Pisana]], oggi denominata anche [[Maremma Livornese]].
Il [[promontorio di Piombino]], che è situato sul lembo di terra a nord dell'ampio golfo di Follonica, segna il confine geografico-morfologico orientale tra mar Ligure, a nord, e mar Tirreno, a sud, anche se nella comune percezione il confine tra i due mari viene spesso
* [[Classificazione sismica dell'Italia|Classificazione sismica]]: zona 4<ref>{{cita web|autore=rete.toscana.it|url=http://www.rete.toscana.it/sett/pta/sismica/03normativa/classificazione/classificazione_toscana/img_classificazione/class_elenco2012.pdf|titolo=Classificazione sismica in Toscana (pdf)|accesso=17 agosto 2013|urlmorto=sì}}</ref>
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Piombino}}
Presso il dismesso [[semaforo di Piombino]] era attiva fino al 31 maggio [[1959]] la [[stazione meteorologica di Piombino]] del [[Servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare]], che era gestita dal personale della [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]].
In base alle medie climatiche calcolate per il decennio [[1946]]-[[1955]], la [[temperatura]] media annua si attesta a 16 °C, con la temperatura media di gennaio di 8,8 °C e con la temperatura media di luglio di quasi 24 °C.
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== Storia ==
=== Età antica ===
[[File:Populonia_Necropoli_di_San_Cerbone_Tomba.jpg|thumb|left|La tomba del bronzetto di offerente nella [[necropoli di Populonia|necropoli di San Cerbone]]]]
I primi insediamenti nel territorio risalgono almeno ai tempi degli [[Etruschi]], quando, sul versante nord del [[monte Massoncello]] sul [[promontorio di Piombino]], dove si trovava l'antico Porto Falesia, venne fondata [[Populonia]]<ref>del sito resta l'importante [[necropoli di Populonia]].</ref>, la città portuale più importante della [[Dodecapoli etrusca]]. Successivamente la zona fu romanizzata e per secoli seguì le sorti dell'Etruria romana. Nel [[417]] circa [[Rutilio Namaziano]] testimoniò la decadenza della zona nel ''[[De reditu suo]]'', dove cita Populonia come città «morta», abbandonata dopo le [[invasioni barbariche del IV secolo]]. Il poeta descrisse anche il [[porto Falesia]], citando per la prima volta il nucleo originario di Piombino, oggi Portovecchio.
=== Alto medioevo ===
Sembra ormai accettato che il nome ''Piombino'' derivi da ''Populino'', cioè ''piccola Populonia''. Infatti Populonia è profondamente legata alla nascita di Piombino; durante il medioevo Populonia fu spesso attaccata e depredata. Populonia venne saccheggiata nel [[546]] da [[Totila]], capo dei [[Goti]]; nel [[573]] la città
</ref>. Fu allora che i pochi abitanti fuggiaschi si spostarono presso il porto Falesia mettendo le basi a quella che sarebbe divenuta Piombino.
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Sulla base della toponomastica locale è stato suggerito che i profughi di Populonia abbiano trovato nella zona tarde sopravvivenze germaniche e precisamente [[Goti]]. Ciò spiegherebbe, ad esempio, il toponimo [[Lingua gotica|gotico]] ''Tolla''<ref>Alla forma [[lingua gotica|gotica]] si contrappone il differente consonantismo del [[Lingua longobarda|longobardo]] ''Zoll'' (massa compatta di terra o di ghiaccio), passato poi all'italiano come ''zolla''.</ref>, una collina nei pressi del [[porto di Piombino]].
=== L'egemonia della
[[File:Piombino - Casa delle Bifore - 2024-09-01 21-05-35 003.jpg|thumb|[[Casa delle Bifore]]]]
Nel [[1022]] venne fondato il [[monastero di San Giustiniano di Falesia]] nei pressi dell'omonimo porto Falesia, ad opera di sei monaci dell'ordine [[Ordine di San Benedetto|benedettino]], figli del conte Tedice della nobile famiglia che successivamente verrà conosciuta come [[Della Gherardesca]], dotandolo di cospicue rendite fondiarie; è da notare che la presenza del monastero favorì intorno ad esso l'attività di pescatori, naviganti e lavoratori, qua possiamo scorgere l'embrione di quella comunità che diverrà Piombino.
Nell'XI secolo, sul promontorio di Piombino erano presenti nella parte a nord i resti della città di Populonia e il ricco [[
Uberto, [[abate]] del monastero di
L'abitato nato in prossimità del monastero, ormai città, divenne un porto fortificato strategico per gli interessi di [[Pisa]], soprattutto come scalo nei traffici con le miniere dell'[[Isola d'Elba]].
[[File:Chiesa dei Faliegi (Piombino).jpg|miniatura|L'oratorio di Santa Maria di Faliegi alla fine del [[XIX secolo]]]]
Il nome ''Piombino'' è attestato nel [[1114]] nella forma ''Plumbinum'' e questo ha dato origine alla leggenda secondo la quale il nome deriva dal peso in piombo (in [[lingua latina|latino]] ''plumbum'') da pagarsi come dazio portuale, leggenda che però non sembra avere fondamento storico. La città era cinta da mura, dove si aprivano due porte: la Porta a Mare (distrutta) e la [[Torrione e Rivellino|Porta a Terra]], tutt'oggi esistente.
Alla metà del secolo XII la cittadina dominata dall'abbazia si trasformò in libero [[comune]] con proprie istituzioni e regolamentazioni. Le rivalità tra la Repubblica di Pisa e quella di [[Genova]] portarono tra l'XI ed il XII secolo a conflitti che videro Piombino presa e saccheggiata dai Genovesi.
In questo periodo la città fu sotto l'amministrazione di un governatore civile e militare della [[Repubblica di Pisa]], che portava il titolo di Capitano.
Nel [[1248]], durante il governo di uno di questi Capitani, Ugolino Arsopachi, vennero costruiti i Canali di marina. Nel [[1376]] [[Papa Gregorio XI]] visitò Piombino, nel suo viaggio da [[Avignone]] a [[Roma
=== Dalla Signoria al Principato di Piombino ===
{{Vedi anche|Signoria di Piombino|Principato di Piombino}}
[[File:Piombino incisione.jpg|upright=1.5|thumb|left|Incisione raffigurante il Principato di Piombino, [[XVII secolo]]. Si noti la [[Rocchetta di Piombino|Rocchetta]] sul promontorio che diverrà [[piazza Bovio]]]]
Nel [[1399]] [[Gherardo Leonardo Appiano]], ceduta [[Pisa]] che la famiglia possedeva dal [[1392]] ai [[Visconti]] di [[Milano]] per {{TA|200 000}} [[Fiorino|fiorini]], riservò per sé e i suoi successori Piombino, che il 19 febbraio del [[1399]] diveniva Signoria indipendente. Gherardo Appiano divenne anche signore di [[Populonia]], [[Scarlino]], [[Suvereto]], [[Buriano (Castiglione della Pescaia)|Buriano]], [[Badia al Fango]] e delle isole di [[Isola di Pianosa (Toscana)|Pianosa]], [[isola di Montecristo|Montecristo]] ed [[isola d'Elba|Elba]] ed edificò la propria residenza a Piombino nella Piazzerella (attuale [[piazza Bovio]]).
Erede ne fu il figlio [[Jacopo II Appiano]], minorenne e quindi sotto tutela della madre, donna [[Paola Colonna]]: in questo periodo lo stato fu sotto la protezione di [[Firenze]] prima, di [[Siena]] poi, e infine nuovamente di Firenze.
Morti Jacopo e Paola, nel [[1445]] governò il principato la sorella [[Caterina Appiano]] sposata a [[Rinaldo Orsini (1402-1450)|Rinaldo Orsini]], che divenne cosignore di Piombino fino alla morte nel [[1450]]. Dopo questi seguì [[Emanuele Appiano]]
A Jacopo III successe il figlio [[Jacopo IV Appiano|Jacopo IV]], durante il cui governo (tra il [[1501]] e il [[1503]]) [[Cesare Borgia]] occupò Piombino divenendone Signore; alla morte di [[Alessandro VI]] tutto tornò nelle mani dell'Appiano. Dopo questi furono signori [[Jacopo V Appiano|Jacopo V]] e suo figlio [[Jacopo VI Appiano|Jacopo VI]]: tra il [[1548]] e il [[1557]] [[Cosimo I de' Medici]] Granduca di Toscana si impossessò dello Stato di Piombino, cedutogli dall'imperatore [[Carlo V]].
Il figlio di Jacopo VI, [[Alessandro Appiano]] mantenne il potere per poco, ucciso in una congiura, e gli successe il figlio [[Jacopo VII Appiano|Jacopo VII]], che nel [[1594]] ottenne il titolo di Principe dall'imperatore [[Rodolfo II d'Asburgo]]. Alla sua morte si aprì un periodo trentennale estremamente confuso, eccetto che durante il governo della principessa [[Isabella Appiano]]; dopo alterne vicende il principato nel [[1634]] venne ufficialmente concesso dall'imperatore [[Ferdinando II d'Asburgo]] e da [[Filippo IV di Spagna]] a Niccolò [[Ludovisi (famiglia)|Ludovisi]].
Nel [[1706]] il principato passò in via ereditaria ai [[Boncompagni (famiglia)|Boncompagni]].
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=== Dal Congresso di Vienna al XX secolo ===
[[File:Plan_de_la_ville_et_des_fortifications_de_Piombino,_XVIIIe_siècle.jpg|upright=1.5|thumb|La città e le fortificazioni di Piombino nel XVIII secolo]]
Dopo la fine del Principato e l'annessione al Granducato, il territorio di Piombino fu inserito nel ''compartimento granducale'' di [[Pisa]] (i compartimenti granducali corrispondevano all'incirca alle odierne province toscane) per poi passare nel [[1834]] al compartimento di [[Grosseto]].
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Nel [[1860]] il [[Granducato di Toscana]], e quindi anche il territorio dell'antico stato di Piombino, si unirono al [[regno d'Italia]]. Lo stesso anno la nuova [[provincia di Grosseto]] cedette Piombino e i comuni della [[Val di Cornia]] alla [[provincia di Pisa]].
La [[rivoluzione industriale]] italiana mosse i suoi primi passi anche a Piombino. I primi insediamenti industriali si ebbero tra il [[1860]] e il [[1870]] e nel [[1891]], per iniziativa degli inglesi R. W. Spranger e J. H. Ramsay, venne impiantata la fabbrica [[
Nel frattempo le mura vennero quasi totalmente demolite ([[1903]]) e la città si espanse oltre il nucleo del centro, verso la zona industriale, l'entroterra, e la zona marina di [[Salivoli|Salìvoli]].
Con l'avvento del [[Fascismo]] tutte le funzioni in precedenza svolte dal sindaco, dalla giunta e dal consiglio comunale vennero trasferite ad un [[podestà (fascismo)|podestà]]. Nell'ottica fascista di un riordinamento amministrativo, nel [[1925]], per interessamento personale del gerarca [[Costanzo Ciano]], nativo di Livorno, Piombino e molte altre località limitrofe della [[Val di Cornia]] e delle zone vicino [[Cecina (Italia)|Cecina]] vennero inserite nella [[Provincia di Livorno]], ampliandola
=== Seconda
{{vedi anche|Battaglia di Piombino|Movimento operaio a Piombino}}
Piombino durante la seconda guerra mondiale subì pesanti bombardamenti essendo sede di importanti industrie siderurgiche. La [[Battaglia di Piombino]], del 10 settembre [[1943]], è ritenuta dagli storici una delle prime pagine della [[Resistenza italiana]].
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[[File:Piombino0002.jpg|thumb|center|upright=3.6|Centro storico visto da piazza Bovio. L'edificio più alto sulla destra è il [[Castello di Piombino]]]]
=== Simboli ===
[[File:Piombino-Stemma.svg|130px|right|Stemma del comune]]
La testimonianza pittorica più antica che si conosca risale al [[XV secolo]] e riporta i colori argento-bianco e rosso, colori della famiglia [[Appiano (famiglia)|Appiani]]; nell'Ottocento si aggiunsero il verde e l'oro.
Nello scudo sono raffigurati un [[fortilizio]] con tre torri e una chiesa simbolo della città; ai lati appaiono due ramoscelli, uno di alloro e l'altro di quercia, uniti alla base. Sopra lo scudo si trova la corona, che indica in araldica il titolo di città, conferitole con [[Regio Decreto]] nel [[1927]]. Lo scoglio in basso e il mare simboleggiano l'identità di città marinara.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Città dell'Italia
|motivazione = Regio decreto
|data = 4 settembre 1927
}}
Il 28 luglio [[2000]] la Città di Piombino è stata insignita dal [[Presidente della repubblica]] [[Carlo Azeglio Ciampi]] della [[Medaglia d'Oro al Valor Militare]]<ref>{{cita web|url=http://www.quirinale.it/elementi/Onorificenze.aspx?pag=0&qIdOnorificenza=20|titolo=Medaglia d'Oro al Valor Militare - Elenco dei decorati|editore=Quirinale.it|accesso=19 luglio 2016}}</ref> per la [[Battaglia di Piombino]]; Piombino fa parte delle [[Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione]]. In Toscana, solo la città di [[Firenze]] e le province di [[provincia di Massa Carrara|Massa Carrara]] e [[provincia di Arezzo|Arezzo]] condividono questa decorazione. In precedenza, Piombino era stata insignita della medaglia d'argento il 23 marzo [[1978]]<ref name="oro">{{cita web|url=http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2000/09/29/00A12527/sg;jsessionid=NCRUfGCc94UJwxZYpqLlfw__.ntc-as4-guri2a|titolo=Concessione della "Medaglia d'oro al valor militare" alla città di Piombino (GU Serie Generale n.228 del 29-9-2000)|editore=[[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]]|data=28 luglio 2000}}</ref>.
{{Onorificenze
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|nome_onorificenza= Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza= Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione = Sorretta da profondo sentimento patriottico e da antico desiderio di libertà e di giustizia, la città di Piombino sopportò, con esemplare fermezza, dall'8 settembre 1943 alla liberazione, sacrifici, deportazione e distruzioni, offrendo alla causa della Resistenza e della democrazia un elevato tributo di eroismo e di vite umane. Il 10 settembre 1943, i suoi cittadini, consapevoli che dalla riscossa dipendevano le sorti della Patria, animosamente incitarono i militari, in difficili momenti di incertezza e di disorientamento, ad opporsi all'oppressione nazifascista e, dopo aver cooperato, con un ruolo decisivo, all'apprestamento della difesa della Città, allorché cruenta divampò la lotta contro unità tedesche proditoriamente sbarcate nel porto, si unirono a valorosi reparti della Marina e dell'Esercito, contribuendo efficacemente al brillante esito del combattimento ed al ritiro delle truppe nemiche, infliggendo loro grandissime perdite. Quando vana risultò ogni resistenza in campo aperto, i piombinesi organizzarono agguerrite formazioni partigiane che operarono arditamente in Maremma e liberarono la Città e vari paesi della zona, ancor prima dell'arrivo degli Eserciti Alleati.
|data = 28 luglio 2000 }}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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=== Architetture religiose ===
[[File:Santantimo piombino.JPG|thumb|
[[File:Piombino - Cappella della Cittadella.JPG|thumb|Cappella della Cittadella]]
[[File:Piombino Immacolata.jpg|thumb|
[[File:Baratti_Cappella_di_San_Cerbone_2012-08-26.jpg|thumb|Cappella di San Cerbone]]
;[[Concattedrale di Sant'Antimo]]: Edificata nel duecento come luogo di culto di San Michele, fu ampliata ad opera del maestro pisano [[Piero del Grillo]]. La facciata in mattoni rossi è sormontata da una serie di [[archetti pensili]] che spezzano la severità della costruzione; più in basso un oculo. Il portone è sormontato da una lunetta contenente un [[mosaico]] raffigurante l'[[arcangelo Michele]]. La tettoia è un manufatto degli anni Trenta, eretto a protezione del mosaico stesso. L'interno della chiesa, originariamente ad una sola navata, è stato oggetto di molti interventi nel corso dei secoli; la [[navata]] laterale si è ricavata negli anni Trenta unificando due antiche cappelle. L'altare, del XVII-XVIII secolo, in [[stile barocco]], è sormontato da candelieri portaceri del XVI secolo con in mezzo un crocifisso ligneo della stessa epoca. Il tutto è incorniciato dall'arcone in laterizio a sesto acuto che delimita la cappella maggiore e dove si aprono anche due nicchie che oggi ospitano statue di santi moderne. Molti sono i reperti conservati nell'aula ecclesiale; nella navata uno splendido fonte battesimale marmoreo attribuito ada [[Andrea Guardi]] del [[1470]] circa; a questo artista si devono anche incisioni, stemmi e due acquasantiere, una di esse eretta su un cippo etrusco. Molti quadri raffigurano scene religiose adornano le pareti e sono databili ai secoli dal XVI al XIX. Il chiostro venne eretto intorno al [[1470]] da [[Andrea Guardi]] ed è un classico esempio di chiostro rinascimentale toscano; di grande eleganza, le colonne marmoree sono sormontate da capitelli con motivi floreali l'uno diverso dall'altro; all'interno del chiostro si trova una cisterna costruita in epoca più recente (si pensa nel XVII secolo) e vari stemmi adornano le pareti del chiostro. A completare il complesso ecclesiale del Duomo di Piombino fu eretto il convento nel XV secolo, in sostituzione del precedente, di dimensioni più contenute. Nel 1502 la chiesa fu riconsacrata e dedicata a Sant'Agostino con nuovo ampliamento del convento retto da frati Agostinoani: il convento aveva un porticato, oggi tamponato ma comunque ancora visibile nell'omonima piazza Sant'Agostino.
;[[Chiesa della Misericordia (Piombino)|Chiesa della Misericordia]]: È uno dei più antichi monumenti religiosi ancora esistenti in città; dedicata inizialmente a [[san Giovanni Battista]], la sua costruzione risale alla prima metà del XIII secolo; si tratta di una chiesa con una sola navata con abside, in [[architettura romanica in Italia|stile romanico]]. Nel corso dei secoli ha subito numerosi interventi come ad esempio l'apertura delle cappelle sulla destra. Cambiò anche varie denominazioni ed ordini religiosi essendo anche per un periodo sede dei [[frati francescani]]. Di epoche successivi i due palazzi (guardando la chiesa) sulla destra e sulle sinistra; il primo, l'antico convento si pensa risalire al XIV secolo e conserva al suo interno un tipico portico in stile tardo romanico e vari stemmi, sia interni che in facciata; l'edificio sulla destra del XVI secolo costruito per volontà di [[Jacopo VI
;[[Cappella della Cittadella]]: Venne realizzata intorno al [[1465]] su commissione di [[Jacopo III
;[[Cappella della Madonna della Neve (Piombino)|Cappella della Madonna della Neve]]: Denominata anche cappella della Madonna del Desco, risale al [[1499]], con annesso convento del XVII secolo. Era anticamente posta fuori dalle mura urbane, in aperta campagna, ed era sede di un ospedale o lazzaretto resosi protagonista nel corso della grande peste del [[1630]]. Oggi vi si trovano le suore dell'[[Ordine di Madre Teresa|ordine di Santa Madre Teresa di Calcutta]].
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;[[Chiesa di Sant'Antimo sopra i Canali]]: Detta "la Tarsinata", è un antico edificio religioso, risalente al XIII secolo, fu fatto erigere dalla ricca Corporazione dei Marinai. Costruita in [[pietra alberese]], lo stesso materiale di altri monumenti piombinesi dell'epoca, presenta una zona absidale quadrata con monofora a sesto acuto. La torre campanaria, detta torre della Tarsinata, ha mantenuto il suo originale aspetto, salvo la [[merlatura]] ghibellina che originariamente doveva essere stata guelfa; sotto di essa, pochi anni fa sono state rinvenute delle antiche ceramiche policrome. Nel XVII secolo vi fu annesso un grande convento intitolato a sant'Anastasia; di esso si conserva ancora il chiostro e alcune epigrafi all'interno. Nel [[1805]] la Principessa di Piombino [[Elisa Bonaparte Baciocchi]], avendo emesso un decreto sulla sanità, fece sconsacrare chiesa e convento, modificando la struttura fino alla forma e ai volumi attuali, impiantandovi un moderno ospedale. Oggi ciò che resta della chiesa è stato ristrutturato e le altre parti del complesso sono sede di un residence.
;[[Chiesa di Santa Croce (Populonia)|Chiesa di Santa Croce]]: La chiesa, edificata nel XV secolo, si trova a Populonia e al suo interno si conserva un frammento di [[affresco]] che si ritiene possa essere opera del [[Il Sodoma|Sodoma]].
;[[Monastero di San Quirico]]: Il monastero di San Quirico era un complesso ecclesiastico benedettino situato alle pendici del Poggio Tondo sul promontorio di Piombino, non distante dalla cala omonima e da Populonia. L'attività di questo monastero durò fino agli ultimi anni del Cinquecento, dopodiché fu abbandonato dai monaci e fu adibito a stalla.
=== Architetture civili ===
[[File:
[[File:Piombino - Piazza
;[[Palazzo Comunale (Piombino)|Palazzo Comunale]]: In antico "palazzo dei Priori" o "della Comunità", fu eretto nel [[1444]] da [[Nanni di Magio]] per volontà degli Anziani piombinesi che fino a quell'anno si riunivano nell'antico ''Palazzaccio'', costruzione a noi non pervenuta situata probabilmente all'angolo con via "Trapalazzi", attuale via Giuseppe Garibaldi. Nella parete destra dell'atrio è incassata una colonna di epoca romanica, mentre nella volta affrescata si trovano gli stemmi del Comune, degli [[Appiano (famiglia)|Appiani]], del [[Ludovisi (famiglia)|Ludovisi]] e dei Buoncompagni-Ludovisi. La sala consiliare contiene un affresco nella lunetta sopra la porta d'ingresso raffigurante la ''Madonna con Bambino ''o ''Madonna del Latte'', datata [[1575]] e attribuita al pittore senese [[Giovanni Maria Tacci]]. Alla sinistra dell'ingresso, una statua in marmo del XV secolo, opera dei maestri [[Ciolo da Siena|Ciolo]] e [[Marco da Siena]], della scuola di [[Giovanni Pisano]], raffigura sempre una ''Madonna con Bambino''. Inoltre nella sala si trovano vari quadri raffiguranti i [[principi di Piombino]] e i [[Granduchi di Toscana]], inseriti in una serie storica che va dal XVII al XIX secolo. Infine, completano la collezione della sala uno stemma degli Appiani e una testa leonina risalente probabilmente al XII secolo. La Torre dell'Orologio risale al [[1598]]; il 20 gennaio di quell'anno infatti i Priori di Piombino ne affidarono al Maestro [[Francesco di Leone]] la costruzione. L'orologio e la campana bronzea risalgono agli inizi del XVII secolo; nella nicchia si trova una ''Madonna con Bambino''. Il palazzo, così come la torre, fu soggetto ad un pesante e contestato intervento di restauro nel [[1935]] diretto dall'architetto senese [[Giovanni Bellini (architetto)|Giovanni Bellini]].
;[[Casa delle Bifore]]:
;[[Piazza Bovio]]: La scenografica piazza è posta sulla punta del promontorio di Piombino, con una terrazza pedonale, dotata di balaustra con panchine. Dalla piazza la vista spazia su tutto l'[[Arcipelago toscano]] e nelle giornate limpide si può arrivare a scorgere la [[Corsica]]. All'estremità della piazza si trova un piccolo faro, in stile neomedievale, mentre fino agli anni Venti vi aveva sede una fortificazione detta la
;[[Palazzo Appiani]]: Fu la prima residenza della famiglia Appiani. Databile alla metà del Trecento, detto anche Palazzo Vecchio o Palazzo Vecchio di Piazza, attualmente ospita la sede dell'Istituto di Biologia ed Ecologia Marina e del [[Museo del mare (Piombino)|Museo del mare]]. Le segrete, perfettamente conservate, sono databili al XIII secolo. Nei saloni al piano terreno spesso si tengono anche delle mostre.
;[[Piazzetta del Mare]]: L'antico [[bastione]] di [[San Bartolomeo]] fu edificato nel [[1212]]; da esso si può godere
;[[Fonti di Marina]]: Si trovano in prossimità dell'antico porticciolo di Marina, al di fuori della perduta Porta a Mare, e furono realizzate nel [[1248]]. Si tratta di una sorgente naturale e l'acqua sgorga attraverso teste marmoree di animali (tre draghi ed un cavallo, con la quinta andata perduta alla fine del XIX secolo), forse opera giovanile di [[Nicola Pisano]]. anticamente la fontana era detta anche delle "serpi in amore", per un bassorilievo raffigurante due serpenti. La fonte è sormontata da una grande volta a tutto sesto. Adiacenti ad essa, nella metà del XV secolo la comunità fece edificare i Lavatoi Pubblici, demoliti negli anni Trenta del XX secolo.
A [[Baratti (Piombino)|Baratti]] si trova anche la [[Casa Saldarini]].
=== Architetture militari ===
[[File:Piombino - Torrione e Rivellino - 2024-09-01 21-16-59 002.
[[File:Castello_di_piombino_10.JPG|thumb|Il Castello]]
;[[Torrione e Rivellino|Torrione]]: Risalente al [[1212]], era la porta principale di accesso alla città verso terra, unica testimonianza dell'età comunale di Piombino. Detta anche di Sant'Antonio o porta Inferi, era probabilmente dotata nella parte più alta, nell'arco, di una o più campane, utilizzate in caso di ricorrenze particolari o pericoli.
;[[Torrione e Rivellino|Rivellino]]: Edificato nel [[1447]], venne aggiunto al Torrione come fortificazione di forma semicircolare, per una migliore difesa dalle artiglierie. Eretto sotto la Signoria di [[Rinaldo Orsini (1402-1450)|Rinaldo Orsini]], marito di Caterina Appiani, rappresenta il simbolo della resistenza piombinese nel lungo ma vano assedio posto alla città nello stesso anno di costruzione del fortilizio ad opera di [[Alfonso V d'Aragona
;[[Cittadella di Piombino|Cittadella]]: Il complesso architettonico era come una vera e propria "città nella città", che creava una corte signorile rinascimentale, con il palazzo, la chiesa, il pozzo e altri edifici adibiti alla corte; fu edificato dall'architetto fiorentino [[Andrea Guardi]] dal [[1465]] al [[1470]], per volontà del principe piombinese [[Jacopo III
;[[Castello di Piombino]]: Trae origine dalla iniziale struttura del "Cassero pisano" del XIII secolo, costruito ad est della città e successivamente ritoccato da [[Leonardo da Vinci]] durante il riordinamento delle difese cittadine. In seguito divenne fortezza Medicea a pianta stellare tra il [[1552]] e il [[1557]], per volere di [[Cosimo I de' Medici]]. Di notevoli dimensioni, è oggi oggetto di scavi archeologici e vi ha sede il museo della Città.
Riga 207 ⟶ 206:
;[[Semaforo di Piombino]]: Edificato dalla [[Regia Marina]] e dismesso nella seconda metà del Novecento, si conserva sotto forma di ruderi sulle prime propaggini sud-orientali del promontorio, in posizione dominante rispetto al porto.
==== Torri costiere ====
[[File:Torre-Mozza Toscana.jpg|thumb|[[Torre Mozza (Piombino)|Torre Mozza]], nel Parco costiero della Sterpaia]]
* [[Torre del Sale]]
* [[Torre Mozza (Piombino)|Torre Mozza]]
Riga 215 ⟶ 213:
* [[Rocca degli Appiani]] a [[Populonia]]
* [[Torre di Baratti]] a [[Baratti (Piombino)|Baratti]]
* [[
=== Siti archeologici ===
[[File:
Si trovano nel comune di Piombino i siti archeologici della [[
* Nei pressi di [[Riotorto (Piombino)]] in località Vignale è presente uno scavo archeologico, dove sono stati portati alla luce i resti di una [[villa romana]] con vari ambienti tra cui una grande sala decorata con un mosaico policromo figurato e un complesso termale.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Elisabetta Giorgi|autore2=Enrico Zanini|anno=2018|mese=maggio/giugno|titolo=Vignale in Maremma. Quindici anni di scavi e dieci secoli di storie|rivista=[[Archeologia Viva]]|numero=189|url=https://www.archeologiaviva.it/9052/vignale-in-maremma-quindici-anni-di-scavi-e-dieci-secoli-di-storie/}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Elisabetta Giorgi|autore2=Enrico Zanini|anno=2014|titolo=Dieci anni di ricerche archeologiche sulla mansio romana e tardoantica di Vignale: valutazioni, questioni aperte, prospettive|rivista=RASSEGNA DI ARCHEOLOGIA CLASSICA E POSTCLASSICA|numero=24|pp=23-42}}</ref> Su questo sito archeologico è attivo un progetto di archeologia sperimentale condivisa<ref>{{Cita web|url=https://www.uominiecoseavignale.it/|titolo=Uomini e cose a Vignale|sito=uominiecoseavignale.it/|accesso=04/01/2024}}</ref> che coinvolge il Dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell'Università di Siena, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Comune di Piombino.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Elisabetta Giorgi|autore2=Enrico Zanini|anno=2019|titolo=Uomini e Cose a Vignale: un progetto di archeologia pubblica|rivista=GRADUS|volume=14|numero=1|pp=21-34|url=https://www.navidipisa.it/wp-content/uploads/2020/04/GRADUS%202019_14.1_compressed.pdf}}</ref>
=== Aree naturali ===
Riga 226 ⟶ 225:
* [[Area naturale protetta di interesse locale Sterpaia|Parco costiero della Sterpaia]]
* [[Parco archeologico di Baratti e Populonia]]
* [[Parco interprovinciale di Montioni|Parco di Montioni]] (parco intercomunale interprovinciale)
Altri parchi:
*
* [[Riserva naturale provinciale Padule Orti Bottagone]]
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Colonne}}
{{Demografia/Piombino}}
{{Colonne spezza}}
{{Colonne fine}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2023 la popolazione di Piombino è per circa l'88,46% di cittadinanza [[italia]]na. La popolazione straniera residente ammontava a {{formatnum:3751}} persone, l'11,54% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?l=it&a=2023&i=P03|titolo=Istat - Bilancio demografico popolazione straniera|sito=demo.istat.it|accesso=2025-03-29}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Istat - Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|sito=demo.istat.it|accesso=2025-03-29}}</ref>
{{div col}}
# [[Romania]], 567
# [[Senegal]], 498
# [[Albania]], 179
# [[Pakistan]], 142
# [[Bangladesh]], 114
{{div col end}}
=== Religione ===
La maggioranza della popolazione<ref>
== Cultura ==
=== Biblioteche e archivi ===
* Biblioteca Civica Falesiana<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.piombino.li.it/pagina18170_biblioteche.html|titolo=Biblioteche Comune di Piombino}}</ref>
*
* [[Archivio storico del Comune di Piombino]] "Ivan Tognarini"<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.piombino.li.it/pagina667_archivio-storico.html|titolo=Archivio Storico Comune di Piombino}}</ref>: situato nella [[Casa delle Bifore]]
** Archivio del Comune di Piombino e fondo aggregato dell'Ente Comunale di Assistenza
** Fondo iconografico comunale
** Archivio dell'Ospedale Civile di Piombino
** Archivio della Camera del Lavoro di Piombino
** Fondo della sezione locale del P.C.I.
**
** Archivio e biblioteca di [[Ezio Bartalini|E. Bartalini]] – E. Zannellini – [[Andrea Gaggero|A. Gaggero]]
** Fondo di Amulio e Ivan Tognarini
** Fondo documentario e librario di Michele Lungonelli
** Fondo fotografico di [[Lando Civilini]], in particolare quale testimone sulla ricostruzione industriale del secondo dopoguerra
** Collezione fotografica di Luigi Magnani
** Collezione di cartoline di Valerio Guerrieri
** Fondo fotografico di Pino Bertelli
** Archivio fotografico e documentario delle [[Stabilimento siderurgico di Piombino|Acciaierie di Piombino]]
=== Musei ===
[[File:AmphoreBaratti.jpg|thumb|L'anfora di Baratti]]
* [[Museo archeologico del territorio di Populonia]], situato nel Palazzo Nuovo (antiche stalle e alloggi della corte degli Appiani) all'interno della [[cittadella di Piombino|cittadella]], è collegato al [[Parco archeologico di Baratti e Populonia]] e ha come scopo di illustrare la storia del territorio e dell'utilizzo delle sue risorse, tra cui in particolare quelle [[Miniera|minerarie]]. I materiali sono databili dall'epoca [[Preistoria|preistorica]] a quella [[Etruschi|etrusca]] (corredi tombali dalle [[necropoli di Populonia]]) e [[Roma (città antica)|romana]]. Vi sono esposti modelli di impianti produttivi (forni protostorici ed etruschi), di una tomba e del carico di una nave. Tra gli oggetti di maggior pregio si citano l'incisione su pietra di un [[bisonte]] di epoca preistorica e la nota [[anfora di Baratti]], in [[argento]], datata presumibilmente intorno alla fine del [[IV secolo]]. Essa venne rinvenuta accidentalmente tra le reti di un peschereccio nelle acque del [[golfo di Baratti]] nel [[1968]]. L'anfora presenta 134 applicazioni ovali con figure, legate al culto della dea [[Cibele]]. Presso il museo è attivo un centro di [[archeologia sperimentale]], riguardante la lavorazione della ceramica e della pietra.
* Museo del Castello e della Città di Piombino, ha sede nel [[castello di Piombino|Castello]] e ricostruisce la storia dell'edificio nel contesto delle vicende cittadine. Vi sono esposti alcuni degli oggetti del [[XIII secolo]] rinvenuti durante gli scavi effettuati in concomitanza con un recente restauro.
[[File:Sant'Antimo, chiostro 01.JPG|thumb|Il chiostro dove ha sede il museo diocesano d'arte sacra]]
* [[Museo diocesano d'arte sacra Andrea Guardi]], si trova nel convento di Sant'Agostino che è attiguo alla [[concattedrale di Sant'Antimo]], forse proprio dove si trovava la Sala Capitolare. Il grosso del museo è costituito dalle opere di [[Andrea Guardi]] artista fiorentino quattrocentesco, molto attivo a Piombino, ma non mancano oggetti da altri luoghi di culto del Piombinese ([[Val di Cornia]]) come da [[Suvereto]] e altri luoghi limitrofi, e opere ed arredi provenienti dalla Concattedrale stessa. Nel museo son conservati dipinti (pale provenienti da [[Populonia]]), sculture lignee ed in marmo e gli oggetti di uso liturgico (calici, paramenti, ecc.) e antichi ostensori.
* [[Museo del mare (Piombino)|Museo del Mare e Acquario Città di Piombino]], è ospitato nelle sale di [[palazzo Appiani]], ex residenza dei Signori di Piombino. Fondato nel [[1985]] su iniziativa del Comune e dell'Istituto di Biologia ed Ecologia Marina di Piombino, è un centro per lo studio e la conoscenza dell'ambiente marino del [[Mediterraneo]], dotato di un Centro Polivalente di Educazione Ambientale, con sezioni di didattica e di ricerca, una biblioteca specializzata e un [[acquario (museo vivente)|acquario]] costituito da 15 vasche, collegate al mare tramite un sistema di pompaggio. Nelle sale dell'acquario si trova anche un piccolo museo naturalistico del mondo marino, dove spiccano la collezione [[malacologia|malacologica]] e quella di conchiglie, iniziata nel [[1980]].
* [[Museo di entomologia]], possiede una raccolta che comprende la quasi totalità degli [[ordine (tassonomia)|ordini tassonomici]] degli ''[[insecta]]'', chiaramente esposti in una serie di vetrine didattiche. Tra le attrezzature sono disponibili una sala per la proiezione di macrodiapositive e una con microscopi stereoscopici e a riflessione. Numerosi sono i pannelli esplicativi, mentre gli esemplari vivi sono osservabili, con l'assistenza di un esperto, in terrari ed acquari. Il museo è gestito dall'associazione Microcosmo, che organizza anche visite guidate nel [[Parco di Punta Falcone]]. Opera nella stessa struttura anche il Fotoclub "Il Rivellino", che si occupa di organizzare mostre fotografiche sul territorio e sui suoi monumenti.
* [[Collezione privata Gasparri]], situato a [[Populonia]], conserva i reperti [[villanoviani]], [[etruschi]] e [[Civiltà romana|romani]] delle necropoli del territorio.
=== Scienza ===
In località Punta Falcone è in funzione dal [[1975]] l'
=== Media
====
* A Piombino è presente la redazione locale de [[Il Tirreno]]<ref>[http://www.iltirreno.quotidianiespresso.it Il Tirreno | Homepage<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, quotidiano molto diffuso in buona parte della Toscana con molte redazioni locali.
==== Radio ====
* Radio Piombino Centrale.<ref>[http://www.radiopiombino.it Radio Piombino:: FM 98,50 - 91,40 - 91,60 - 91,70 per il Monte Amiata 94,00 - 100,50 - Radio OnLine<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Attualmente chiusa.
* Radio Piombino. Attualmente chiusa e incorporata da Radio Stop
==== Televisione ====
A Piombino è nata una delle primissime reti televisive private italiane, [[Telepiombino]], nel [[1973]]. Dopo aver iniziato come [[televisione via cavo]], passò successivamente alla [[Occupazione dell'etere|trasmissione via etere]], restando attiva fino ai primi anni Ottanta.
* [[Cinema teatro Metropolitan]] è un teatro di Piombino, adibito anche a sala cinematografica. Attualmente è chiuso per ristrutturazioni e non è ancora prevista una data di riapertura.
;Film girati a Piombino
* ''[[Città-fabbrica]]'', lungometraggio degli anni Cinquanta.
* ''[[L'età del ferro]]'' di [[Roberto Rossellini]] (1964).
* ''[[Oh, mia bella matrigna]]'' di [[Guido Leoni]], girato in alcune scene sul litorale del [[Golfo di Baratti]] (1976).
Riga 327 ⟶ 312:
* ''[[Io & Marilyn]]'' di [[Leonardo Pieraccioni]], 2009.
* ''[[Manuale d'amore 3]]'' di [[Giovanni Veronesi]], 2010.
* ''[[Acciaio (film 2012)|Acciaio]] ''di [[Stefano Mordini]],
*[[Sole a catinelle]] di [[Gennaro Nunziante]], 2013.
*[[Notti magiche (film 2018)]] di [[Paolo Virzì]], 2018.
*[[I delitti del BarLume]] ([[Fiction televisiva]]) di [[Roan Johnson]], 2023 - in corso.
*Erica ([[Fiction televisiva]]) di [[Ciro D'Emilio]] con [[Vanessa Incontrada]], 2025 - in corso.
===
A Piombino è ambientato [[Acciaio (romanzo)|Acciaio]], primo [[romanzo]] della scrittrice italiana [[Silvia Avallone]], che narra delle vicende di due ragazze adolescenti che vivono e crescono all'interno della realtà operaia metallurgica piombinese.
=== Cucina ===
I piatti principali della cucina della città e del suo comprensorio sono naturalmente a base di [[pesce]], infatti la cucina piombinese è conosciuta per il ricco pescato dai fondali della costa e dell'[[Arcipelago Toscano]] e in città è presente un mercato-asta del pesce. Le specie presenti son [[crostacei]] e [[molluschi]], pesce pregiato e [[pesce azzurro]]; tra i piatti tipici ci sono il polpo lesso, lo [[stoccafisso]] con patate, il [[baccalà alla livornese]], le [[acciughe alla povera]], le [[triglie alla livornese]] e il [[cacciucco]].
Riga 336 ⟶ 328:
i tortelli,''[[Farinata di ceci#La torta di ceci|torta di ceci]]'', carciofi fritti, pasta e ceci, [[panzanella]].
Nelle campagne e colline di Piombino sono presenti molte aziende vinicole che producono vini e oli extravergine di oliva. La città di Piombino fa parte del circuito
Fra i dolci si ricordano anche la [[schiaccia campigliese]], i frati, il [[castagnaccio]], i [[Frappe|cenci]] (durante il periodo del [[Carnevale]]), la [[schiaccia di Pasqua]] durante il periodo pasquale.
=== Eventi ===
* Concorso nazionale di esecuzione musicale Riviera Etrusca:<ref>{{Cita libro|autore=Franco Cambi|autore2=[[Fabio Tamburini]]|titolo=Educazione e musica in Toscana|anno=2006|editore=[[Armando Editore]]|p=114|ISBN=9788860810465}}</ref> il concorso prevede varie sezioni strumentali (archi-fiati-chitarra-pianoforte-pianoforte a 4 mani-cori-orchestre-musica da camera) con categorie suddivise per età, tre premi di esecuzione (Premio pianistico "Giannoni", Premio violinistico "Scandola" e Premio lirico "Masini"). Le audizioni musicali si svolgono a primavera nell'arco di due settimane e sono aperte al pubblico e gratuite. Il concorso si conclude con un concerto finale dei vincitori.<ref>{{Cita news|url=https://www.iltirreno.it/piombino/cronaca/2013/04/26/news/i-primi-vincitori-del-concorso-riviera-etrusca-1.6956916|titolo=I primi vincitori del concorso “Riviera Etrusca”|pubblicazione=Il Tirreno|data=26 aprile 2013}}</ref> Oltre a premi in denaro, i concorrenti possono vincere alcuni concerti premio e un violino di liuteria.<ref>{{Cita web|url=http://www.edumus.com/it/annuncio/18__concorso_nazionale_di_esecuzione_musicale_riviera_etrusca_127075.html|titolo=18° Concorso nazionale di esecuzione musicale "Riviera Etrusca"|sito=Edumus.com|accesso=04/01/2025}}</ref> Il concorso Riviera Etrusca, nato nel 2000 per volontà dei Comuni della Val di Cornia, dal 2004 si svolge interamente nella città di Piombino.<ref>{{Cita web|url=https://www.etruriaclassica.it/concorso-riviera-etrusca-la-storia/|titolo=Concorso Riviera Etrusca, la storia|sito=etruriaclassica.it|accesso=04/01/2025}}</ref> È organizzato dall'associazione culturale "Etruria Classica" con il patrocinio e il sostegno del Comune di Piombino, gode del patrocinio della Regione Toscana. Al concorso partecipano anche studenti stranieri.
* Festival estivo - Tuscany International Festival: Concorso canoro di rilevanza nazionale. La finale si
* [[Visionaria]] International Film Festival. Nato a [[Siena]] nel 1991, il festival si è tenuto a Piombino dal 2005 al 2013<ref>
{{Cita news|autore=|url=http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2013/08/31/news/il-regista-cipri-al-rivellino-presenta-e-stato-il-figlio-1.7665113|titolo=Il regista Ciprì al Rivellino presenta "È stato il figlio"|pubblicazione=Il Tirreno|accesso=27 giugno 2024|cid=|giorno=31|mese=08|anno=2013}}</ref>. Tra gli ospiti e giurati si ricordano: [[Roberto Andò]], [[Pupi Avati]], [[Isa Barzizza]], [[Alessandro Benvenuti]], [[Daniele Ciprì]], [[Luciano Tovoli]], [[Daniele Vicari]] e molti altri. Nel 2006 si è tenuta la proiezione del film documentario ''Liberate Silvia'' di Giuliano Bugani e l'incontro con [[Silvia Baraldini]], prima uscita pubblica dopo l'indulto e la scarcerazione. Particolare rilievo nell'ambito delle attività del festival è stata la creazione della sezione Vision Art, dedicata alla videoarte, curata dall'artista [[Pino Modica]].
* Altro: Piombino ha ospitato le edizioni [[2002]], [[2004]] e [[2006]] del ''Dice Workshop''<ref>[https://mail.df.unipi.it/~elze/DICE2006.html MIME Attachment workshop DICE2002<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060509133237/http://mail.df.unipi.it/~elze/DICE2006.html |data=9 maggio 2006 }}</ref>, conferenza internazionale di [[Fisica]].
== Economia ==
=== Industria metallurgica ===
L'importanza della zona è data dalla presenza di giacimenti di minerali ferrosi ([[Isola d'Elba|Elba]]); ciò ha portato ad uno sviluppo precocissimo delle attività metallurgiche che sono proseguite nel corso dei millenni, a partire dai periodi etrusco e romano e a seguire fino ad oggi. La zona è sede di importanti siti [[industria]]li:
[[File:Stabilimento Lucchini.JPG|thumb|Lo stabilimento
[[File:Piombino - Vista Aerea - agosto 2018.jpg|thumb|Vista aerea di Piombino con il suo porto]]
* La JSW Steel Italy è la maggiore azienda del territorio piombinese e di tutta la [[Provincia di Livorno]]. Ha un personale occupato di circa {{TA|2 500}} dipendenti {{senza fonte|(che oltrepassano i {{TA|5 000}} considerando l'indotto)}}. Ha un [[Stabilimento siderurgico di Piombino|centro siderurgico]] che si estende per oltre {{M|12|ul=km2}} e che fa di essa il secondo stabilimento siderurgico nazionale (secondo all'[[ArcelorMittal Italia]] di [[Taranto]]).
Le acciaierie nacquero intorno al [[1860]], favorite dallo sfruttamento dei giacimenti di ferro dell'[[Isola d'Elba|Elba]] e delle miniere calcaree di [[Campiglia Marittima|Campiglia]], seguendo la tradizione metallurgica storicamente sempre presente fin dal tempo dagli Etruschi in questo territorio. La presenza dello stabilimento è stato il principale motore della grande immigrazione verso la città di Piombino per tutto il XX secolo fino agli anni '70. Ha cambiato vari nomi (Alti Forni e Fonderie di Piombino, [[Ilva]], [[Italsider]], [[Finsider]], [[Deltasider S.p.A.|Deltasider]], [[Acciaierie di Piombino S.p.A.|Acciaierie di Piombino]], AFERPI) ma è rimasta sempre statale e controllata dal [[Gruppo IRI]] fino al [[1992]]; negli anni Ottanta è arrivata ad avere anche oltre {{TA|10 000}} dipendenti, poi con la grande crisi metallurgica culminata nel 1992 con la privatizzazione, lo scorporo dal Gruppo IRI e l'acquisto di Lucchini c'è stato un grande ridimensionamento di occupati, fino alla ripresa nel [[2005]] con la cessione di Lucchini a favore del colosso russo [[Severstal']].
* La [[Liberty Magona]] è il secondo stabilimento piombinese, con circa 800 dipendenti. È stata fondata agli inizi del Novecento e fino alla Seconda Guerra Mondiale era uno stabilimento a ciclo continuo, ma poi fu privata dell'acciaieria, per rimanere uno stabilimento di sola [[zincatura]] del semilavorato. Fino al [[2005]] si è chiamata "La Magona d'Italia".
* La [[Dalmine (azienda)|Tenaris Dalmine]] è un tubificio sito nella periferia est di Piombino, confinante con la JSW Steel Italy, che conta circa 200 dipendenti. Produce tubi d'acciaio di vari diametri. Ha aperto i battenti negli anni '60.
Questi grandi siti industriali hanno contribuito in maniera radicale alla crescita demografica nella città e nel territorio (Val di Cornia) fin dagli inizi del Novecento.
{{...|centri abitati d'Italia}}
=== Aziende ===
Tra le altre medie-grandi aziende presenti nel comune di Piombino spiccano:
* [[Unicoop
* [[Enel]]:
|sito = ilgiunco.net|data = 10 novembre 2021|accesso = 5 novembre 2023|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20220824101127/https://www.ilgiunco.net/2021/11/10/tor-del-sale-iniziata-la-demolizione-dellex-centrale-enel-ci-vorranno-tre-anni/|urlmorto = no|postscript = no}}</ref><ref>{{Cita web|url = https://www.toscana-notizie.it/-/ex-centrale-enel-tor-del-sale-sopralluogo-per-assessora-monni-e-sindaco-ferrari%C2%A0|titolo = Ex centrale Enel Tor del Sale: sopralluogo per assessora Monni e sindaco Ferrari|autore = Toscana Notizie - Giunta regionale Toscana|sito = toscana-notizie.it|data = 20 giugno 2022|citazione = Proseguono i lavori di smantellamento e bonifica dell’area che sarà interamente riqualificata|accesso = 5 novembre 2023
|urlmorto = no|postscript = no}}</ref>.
* [[Edison]]: centrale
=== Turismo ===
L'economia si basa essenzialmente sulle attività turistiche, sviluppate lungo tutta la costa. Alle normali attività alberghiere e ristorative, si aggiungono quelle derivanti dal turismo culturale-archeologico e naturalistico.
== Infrastrutture e trasporti ==
Riga 455 ⟶ 377:
* Via della Base Geodetica (da sud, 2 corsie)
===
A Piombino passa la [[ferrovia Campiglia Marittima-Piombino Marittima]]. In totale la città è servita da ben 4 stazioni aperte al traffico passeggeri oltre a 2 destinate al traffico merci, nel dettaglio:
* [[Stazione di Piombino]]
* [[Piombino Marittima|Stazione di Piombino Marittima]]
* [[Stazione di Populonia]]
* Ex [[Stazione di Fiorentina di Piombino]]
* [[Stazione di Portovecchio di Piombino]] (solo traffico merci)
* [[Stazione di Vignale-Riotorto]] sulla [[ferrovia Tirrenica]].
=== Porti ===
[[File:Piombino's industrial harbour.jpg|thumb|Il [[Porto di Piombino|porto industriale]]]]
[[File:Stazione ferroviaria di piombino.JPG|thumb|[[Stazione di Piombino]] in piazza Niccolini]]
Piombino dispone di una vasta gamma di porti e approdi:
* [[Porto di Piombino]]: è il [[Porti d'Italia per flusso di passeggeri|terzo porto italiano per traffico passeggeri]] (dati 2016). Consente i collegamenti tramite traghetto verso l'isola d'Elba, la Sardegna, la Corsica e [[Isola di Pianosa (Toscana)|Pianosa]].
* [[Porto di Marina di Salivoli]]
* [[Porto Antico di Piombino]] (centro storico)
* [[Porto di Baratti|Porto turistico di Baratti]].
* [[Porto turistico delle Terre Rosse]]
* [[Porto di Carbonifera|Porto turistico di Carbonifera]]
===
I trasporti urbani e interurbani di Piombino vengono svolti con autoservizi dall'azienda [[Autolinee Toscane]].
== Amministrazione ==
I [[sindaco (Italia)|sindaci]] della città dal [[1944]] ad oggi sono i seguenti<ref>{{cita web|url=http://www.stileliberonews.org/wp-content/uploads/2016/04/OpuscoloGallSindaciinternet.pdf|titolo=Sindaci di Piombino}}</ref>:
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|
| 8 aprile [[1946]]
| Luigi Terrosi Vagnoli
|
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>Nominato dall'[[Allied Military Government of Occupied Territories]]</ref>}}
{{ComuniAmminPrec
| 8 aprile [[1946]]
| 17 marzo [[1951]]
| Luciano Villani
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 17 marzo [[1951]]
| 10 giugno [[1951]]
| Liberto Londi
|[[Partito Comunista Italiano]]
|''[[Sindaco (Italia)|Sindaco]] pro tempore''
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 10 giugno [[1951]]
| 27 novembre [[1960]]
| Ivo Mancini
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 27 novembre [[1960]]
| 19 dicembre [[1970]]
| Rodolfo Giovannelli
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 19 dicembre [[1970]]
| 7 maggio [[1976]]
| [[Rolando Tamburini]]
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 7 maggio [[1976]]
| 12 maggio [[1983]]
| [[Enzo Polidori]]
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
| 12 maggio [[1983]]
| 15 giugno [[1990]]
| Paolo Benesperi
|[[Partito Comunista Italiano]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|15 giugno [[1990]]
|22 aprile [[1995]]
|[[Fabio
|[[Partito Comunista Italiano]]<br />[[Partito Democratico della Sinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|}}
Riga 490 ⟶ 472:
|12 giugno [[2004]]
|Luciano Guerrieri
|[[Partito Democratico della Sinistra]]<br />[[Democratici di Sinistra]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>[
{{ComuniAmminPrec
|13 giugno [[2004]]
|24 maggio [[2014]]
|Gianni Anselmi
|[[Democratici di Sinistra]]<br />[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>[
}}
{{ComuniAmminPrec
|25 maggio [[2014]]
| |Massimo Giuliani |[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>[
}}
{{ComuniAmminPrec
|9 giugno [[2019]]
|''in carica''
|Francesco Ferrari
|[[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d'Italia]]<ref>''Ferrari Sindaco'', [[Lega Nord|Lega]], [[Forza Italia (2013)|FI]]-[[Unione di Centro (2002)|UDC]], ''Ascolta Piombino'', ''Lavoro & Ambiente''; in quota [[Fratelli d'Italia (partito politico)|FdI]]</ref>|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|<ref>{{cita web|url=https://elezioni.interno.gov.it/comunali/scrutini/20190526/scrutiniGB090420120|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 26 maggio 2019 - II turno del 9 giugno 2019|sito=elezioni.interno.gov.it|data=9 giugno 2019|accesso=11 giugno 2019|dataarchivio=18 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190718040311/https://elezioni.interno.gov.it/comunali/scrutini/20190526/scrutiniGB090420120|urlmorto=sì}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|Belgio|Flémalle|1971}}<ref>{{cita web|url=http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2011/07/03/news/flemalle-e-piombino-celebrano-i-40-anni-del-loro-gemellaggio-1.2569015|titolo=Flémalle e Piombino celebrano i 40 anni del loro gemellaggio|editore=iltirreno.it|data=3 luglio 2011}}</ref>
== Sport ==
{{F|centri abitati della Toscana|maggio 2020}}
;Calcio:
* [[Atletico Piombino Società Sportiva Dilettantistica|Atletico Piombino S.S.D]]
* A.S.D. Salivoli - Seconda categoria
* A.S.D. Riotorto Calcio - Seconda categoria
;Pallavolo:
* Volley Piombino
* Volley Riotorto
;Tennis:
A Piombino sono presenti quattro circoli di tennis:<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.piombino.li.it/pagina169_impianti-sportivi.html|titolo=Impianti sportivi del Comune di Piombino|accesso=8 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170909010230/http://www.comune.piombino.li.it/pagina169_impianti-sportivi.html|dataarchivio=9 settembre 2017|urlmorto=sì}}</ref>
* Impianto Tennistico Comunale (Associazione Tennistica Piombinese)
* Impianto Tennistico Ex Circolo ILVA
* Impianto Tennistico "La Magona d'Italia"
* Impianto Tennistico Riotorto
Nel mese di Settembre in città viene svolto il torneo future "Città di Piombino".
;Rugby:
L'Etruria Rugby Piombino, Fondata nel [[1969]], milita in serie C.
;Basket
* Basket Golfo Piombino militante nel campionato di serie B Nazionale;
* Pallacanestro Piombino, fondata nel 1985 e organizzatrice ormai da 32 anni del torneo giovanile denominato "coppa carnevale" vera e propria vetrina internazionale di basket giovanile.
;Nuoto e Pallanuoto:
* Società Sortiva Nuoto Piombino.
A Piombino si svolgono due manifestazioni estive:
* la Maratona degli Etruschi che si svolge negli specchi acquei dinanzi alle coste urbane
* il Trofeo [[Golfo di Baratti]] con un percorso nella baia dinanzi alla necropoli Etrusca.
La città di Piombino è stata sede dei [[Campionati europei di nuoto di fondo 2012]], svoltisi dal 12 al 16 settembre [[2012]]. La località fu scelta nella riunione del bureau della [[Ligue Européenne de Natation|LEN]] tenutasi a [[Stettino]] nel dicembre [[2011]].<ref>{{cita web|url=http://www.piombino2012.it/file/piombinosarlasededeicampionatieuropeidifondo2012.pdf|titolo=Piombino sarà la sede degli Europei di nuoto in acque libere nel 2012|data=12 dicembre 2011|urlmorto=sì}}</ref> Le gare si sono disputate nel tratto di [[mar Tirreno]] prospiciente a [[piazza Bovio]], con arrivo e partenza nella stessa, che è stata anche sede della cerimonia di apertura.<ref>{{cita news|url = http://www.corriereetrusco.it/2011/12/20/piombino-sede-dei-campionati-europei-di-nuoto-2012-disciplina-fondo/|pubblicazione = Corriereetrusco.it|titolo = Piombino sede dei Campionati europei di nuoto 2012 (disciplina Fondo)|data = 20 dicembre 2011|accesso= 8 marzo 2012}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.piombino2012.it/pagine.php?pagina=1|titolo=Percorso|editore=Piombino2012.it|accesso=12 settembre 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120903234401/http://www.piombino2012.it/pagine.php?pagina=1|dataarchivio=3 settembre 2012}}</ref>
'''Karate'''
* A.S.D. Sakura Piombino
;Ciclismo:
Piombino è stata sede della partenza della 5ª tappa del [[Giro d'Italia 2011]] con arrivo a [[Orvieto]].<ref>{{cita news|url=http://www.corriereetrusco.it/2011/01/13/piombino-la-carovana-rosa-sbarca-in-citta/|titolo=Piombino: la carovana rosa sbarca in città|editore=Corriere Etrusco|data=13 gennaio 2011}}</ref>
;Scherma:
Ha luogo nel comune la Coppa Perone, campionato regionale di scherma giovanile.
;Vela:
Sono diverse le gare veliche
[[File:Campo atletica Simeone.JPG|thumb|Campo d'atletica ''Luciano Simeone'']]
;Scacchi:
Il Circolo Piombinese Dama e Scacchi è stato campione italiano assoluto UISP nel 1990.
=== Impianti sportivi ===
[[File:Vista d'insieme.JPG|thumb|Lo [[Stadio Magona d'Italia]]]]
Di seguito sono elencati i principali impianti sportivi della città:<ref>{{cita web|url=http://www.comune.piombino.li.it/pagina169_impianti-sportivi.html|titolo=Impianti sportivi|editore=comune.piombino.li.it|accesso=8 settembre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170909010230/http://www.comune.piombino.li.it/pagina169_impianti-sportivi.html|dataarchivio=9 settembre 2017|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Stadio Magona d'Italia]], sede degli incontri casalinghi dell'Atletico Piombino, edificato negli anni Trenta per volere dell'Azienda siderurgica piombinese [[La Magona d'Italia]], disponeva in origine di una tribuna coperta, una gradinata (sul lato opposto) e una curva (definita Curva Tolla per la locazione sotto l'omonimo rione). L'impianto poteva contenere circa {{formatnum:12000}} spettatori. Con il passare degli anni, il tempo, l'oblio, la trascuratezza e soprattutto lo spegnersi della passione piombinese verso la propria squadra di calcio (che dagli anni '70 si era indirizzata verso un lungo e inesorabile declino) hanno fatto sì che le condizioni strutturali del glorioso "Magona" si facessero sempre più fatiscenti tanto da portare alla demolizione per inagibilità della tribuna coperta e alla chiusura della curva, quest'ultima riaperta nella stagione 2014-2015;
* Campo sportivo comunale R. Marianelli (calcio);
* Campo sportivo comunale Tre Pini (calcio);
* Campo sportivo comunale Fiorentina (calcio) - CHIUSO,
* Campo sportivo comunale di Montemazzano (Calcio);
* Campo Giuseppe Venturelli (rugby);
* Campo di atletica leggera Luciano Simeone;
* Palasport Tenda (basket);
* Palazzetto Mario Falci (pallavolo);
* Palazzetto Mecatti Riotorto (pallavolo);
* Piscina comunale Marchino Balestri.
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Ivano Tognarini, Mario Bucci, ''Piombino. Città e Stato dell'Italia moderna nella storia e nell'arte'', Acciaierie di Piombino, 1978
* [[Giulio Giannelli]], ''Trattato di Storia Romana - L'Italia antica e la repubblica romana'', Pàtron Editore, Bologna, 1983
* Giulio Cesare Lensi Orlandi Cardini, ''Erano le Maremme'', Vallecchi editore, Firenze, 1984
* Gordiano Lupi, Franco Micheletti, Elena Migliorini, ''Piombino tra storia e leggenda'', Il Foglio editore, 2004 - ISBN 978-8876060496
* Patrizia Meli, Sergio Tognetti, ''Il principe e il mercante nella Toscana del Quattrocento, il Magnifico Signore di Piombino Jacopo III Appiani e le aziende Maschiani di Pisa'', Olschki, Firenze, 2006 - ISBN 978-8822255907
* Gordiano Lupi, ''Piombino leggendaria. Storia e miti della val di Cornia'', Il Foglio editore, 2010 - ISBN 978-8876062889
* Gordiano Lupi, ''Piombino a tavola. Racconti e ricette'', Il Foglio editore, 2011 - ISBN 978-8876063435
* Angelo Nesti, ''La siderurgia a Piombino. Impianti, politiche industriali e territorio dall’Unità alla seconda guerra mondiale nel contesto della siderurgia italiana'', Crace, Perugia, 2012 - ISBN 978-8863790344
* Gordiano Lupi, ''Alla ricerca della Piombino perduta'', Il Foglio editore, 2012 - ISBN 978-8876063794
* Licurgo Cappelletti, ''Storia Della Città E Stato Di Piombino Dalle Origini Fino All'anno 1814...'', Livorno, Giusti, 1897, poi in ristampa anastatica, Legare Street Press, 2022 - ISBN 978-1016877756
* Gordiano Lupi, ''Calcio e acciaio: dimenticare Piombino'' (con le illustrazioni di Sacha Naspini), Edizioni Baleares, 2013 - ISBN 978-8864900926 (finalista al [[Premio Strega]] 2014)
* Gordiano Lupi, ''Storia popolare di Piombino. Dagli etruschi ai giorni nostri'', Il Foglio editore, 2015 - ISBN 978-8876065712
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
{{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.comune.piombino.li.it/|Sito del Comune}}
* {{cita web|
* {{cita web|http://www.parchivaldicornia.it|Parchi della Val di Cornia}}
* {{cita web | 1 = http://www.anpi.it/piombino.htm | 2 = Piombino Medaglia d'Oro della Resistenza | accesso = 4 aprile 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20060502151756/http://www.anpi.it/piombino.htm | dataarchivio = 2 maggio 2006 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.hfinster.de/StahlArt2/archive-lucchini_piombino-en.html|Piombino acciaierie}}
* {{cita web|http://www.festivalestivo.org/|Festival Estivo}}
* {{cita web | 1 = http://www.prolocopiombino.it/ | 2 = Pro Loco della città di Piombino | accesso = 16 settembre 2008 | dataarchivio = 18 giugno 2008 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080618085654/http://www.prolocopiombino.it/ | urlmorto = sì }}
* [https://web.archive.org/web/20141219052551/http://www.panoramio.com/map
* {{cita web|http://www.bellezzedellatoscana.it/Webcams/Toscana/Piombino/Webcam_da_Piombino_verso_l_Isola_d_Elba_ed_il_mare_del_canale.htm|Webcam in diretta da Piombino}}
* {{cita web|https://www.villaggioorizzonte.it/villaggio-con-spiaggia-privata-in-toscana.html#webcam-spiaggia|Webcam in diretta da Piombino - Spiaggia, Località Perelli}}
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