Carlo Alberto Biggini: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot, replaced: Categoria:Persone legate all'Università di Sassari → Categoria:Persone legate all'Università degli Studi di Sassari (2) |
riorganizzata disposizione cariche template "carica pubblica" per ordine di importanza |
||
(40 versioni intermedie di 20 utenti non mostrate) | |||
Riga 4:
|immagine = biggini.jpg
|didascalia =
|carica = [[
|mandatoinizio = 6 febbraio [[1943]]
|mandatofine = 25 luglio [[1943]]
|predecessore = [[Giuseppe Bottai]]
|legislatura = [[XXIX legislatura del Regno d'Italia|XXIX]]▼
|successore = [[Leonardo Severi]]
|primoministro = [[Benito Mussolini]]
|
|mandatoinizio2 = 23 settembre [[1943]]▼
|mandatofine2 = 25 aprile [[1945]]▼
|predecessore2 = ''carica istituita''
|successore2 = ''carica abolita''
|primoministro2 = [[Benito Mussolini]]
|partito = [[Partito Nazionale Fascista|PNF]]<!-- [[Partito Fascista Repubblicano]] !-->▼
|
|sito3 = {{Deputati Regno}}
|titolo di studio = Laurea in giurisprudenza e [[scienze politiche|laurea in scienze politiche]]▼
|carica4 = [[Camera dei fasci e delle corporazioni|Consigliere nazionale del Regno d'Italia]]
▲|partito = [[Partito Nazionale Fascista
▲|titolo di studio = [[Laurea]] in
|alma mater = [[Università degli Studi di Torino]]
|professione = Docente universitario
▲|carica2= [[Camera dei Fasci e delle Corporazioni|Consigliere nazionale del Regno d'Italia]]
▲|mandatoinizio2=
▲|mandatofine2=
▲|legislatura2= [[XXX legislatura del Regno d'Italia|XXX]]
▲|gruppo parlamentare2= Corporazione dei prodotti tessili
▲|carica3= [[Governo della Repubblica Sociale Italiana|Ministro dell'Educazione Nazionale della Repubblica Sociale Italiana]]
}}
{{Bio
Riga 50 ⟶ 39:
|Epoca = 1900
|Attività = politico
|Attività2 =
|Nazionalità = italiano
}}
==Biografia==
Figlio del politico
Nel [[1932]] consegue la libera docenza in [[diritto costituzionale]] e [[diritto comparato|comparato]] e di dottrina generale dello Stato presso l'[[università di Sassari]]. Nel 1936 consegue l'ordinariato nel concorso di Cagliari, in cui la terna vincitrice lo vide promosso insieme a [[Costantino Mortati]] ed Agostino Origone<ref>[[Fulco Lanchester]], ''[[Santi Romano]] e le ideologie giuridiche italiane nella transizione allo Stato di massa'', in RIVISTA AIC N°: 4/2011, p. 8 (06/12/2011).</ref>. Nel [[1938]] si trasferisce presso l'ateneo di Pisa
In questi anni collabora con varie riviste: ''Rivista internazionale di filosofia del diritto'' (1929-1932), ''Rivista di scienze politiche e giuridiche: lo Stato'' (1930), ''Archivio di storia della filosofia'' (1932), ''Archivio di studi corporativi'' (1932-1942), di cui assume la direzione dopo la sua chiamata all'università di Pisa, ''L'economia italiana'' (1934), ''Nuovi studi di diritto, economia e politica'' (1929-1930), ''Studi sassaresi'' (1935-1936), ''Terra e Lavoro'' (1935) e a riviste politiche di vario orientamento fascista (''Dottrina fascista'', ''L'ordine corporativo'', ''Origini'', ''Politica sociale'', ''La Terra'').
===Attività politica===
Per quanto concerne l'attività politica, Biggini nutriva una vera e propria devozione per [[Benito Mussolini]], mentre ebbe rapporti maggiormente contrastati con gli esponenti spezzini. Nel [[1934]] viene eletto [[deputato]] alla Camera per il collegio unico nazionale<ref>{{cita
Divenne Consigliere nazionale nella [[Camera dei Fasci e delle Corporazioni]] nel [[1939]], dalla corporazione olearia fu trasferito poi in quella dei tessili.
▲Per quanto concerne l'attività politica, Biggini nutriva una vera e propria devozione per [[Benito Mussolini]], mentre ebbe rapporti maggiormente contrastati con gli esponenti spezzini. Nel [[1934]] viene eletto deputato per il collegio unico nazionale e nominato membro della corporazione olearia in rappresentanza dei lavoratori dell'agricoltura, in seguito, nel [[1937]], membro parlamentare per la riforma dei codici, quindi presidente di commissione nell'istituto di rapporti culturali con l'estero, presidente del consiglio direttivo delle scuole superiori del partito e consulente giuridico del [[ministero degli Esteri]] per l'[[Albania]]. Consigliere nazionale nella [[Camera dei Fasci e delle Corporazioni]] nel [[1939]], dalla corporazione olearia fu trasferito poi in quella dei tessili.
Scoppiata la [[seconda guerra mondiale]], vi prese parte con il grado di capitano e dopo aver partecipato alla [[Campagna del Nord Africa|campagna d'Africa]] e nel marzo 1941 a quella [[Campagna italiana di Grecia|di Grecia]] (per cui ottenne una [[medaglia di bronzo al valor militare|medaglia di bronzo]]<ref>{{Cita web|url=http://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org/view_doc.php?img=e-1950%20vol_3/e-1950%20vol_3_00000022.JPG|titolo=medaglia di bronzo|sito=decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org|accesso=2022-12-21}}</ref> - postuma - e una [[croce al valor militare]]<ref>{{Cita web|url=http://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org/view_doc.php?img=e-1943%20vol_1/e-1943%20vol_1_00000054.JPG|titolo=croce al valor militare|sito=decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org|accesso=2022-12-21}}</ref>), Biggini assume la carica di ispettore generale del [[Partito Nazionale Fascista]].
Dopo aver partecipato alla [[Campagna del Nord Africa|campagna d'Africa]] e a quella [[Campagna italiana di Grecia|di Grecia]] (per cui ottenne una medaglia di bronzo postuma), Biggini assume la carica di ispettore generale del [[Partito Nazionale Fascista]]. Nel [[1943]] viene nominato Ministro dell'Educazione Nazionale, membro del Gran Consiglio e del direttorio nazionale del partito. In occasione della seduta del 24-25 luglio, Biggini non firma l'[[ordine del giorno Grandi]], riaffermando la sua lealtà verso Mussolini, affermando che sarebbe stato impossibile scindere le responsabilità degli oppositori da quelle del Duce.▼
===Ministro===
Dopo [[Armistizio di Cassibile|l’8 settembre]], Biggini viene raggiunto dall'invito ad entrare a far parte della [[Repubblica Sociale Italiana]]. Accetta dopo un primo rifiuto, dettato dal dubbio di entrare in realtà a far parte di un governo fantasma. Il 23 settembre diviene così Ministro dell'Educazione Nazionale. Tra i suoi primi atti, il mantenimento in carica dei rettori nominati dal [[Governo Badoglio I|governo Badoglio]] e la sua presenza al discorso d'inaugurazione dell'anno accademico dell'università di Padova tenuto dal rettore Marchesi. Il 20 dicembre, Biggini emana un decreto attraverso il quale sottopone a revisione i ruoli degli insegnanti universitari e liberi docenti che avevano ottenuto i loro titoli per motivi esclusivamente politici durante il ventennio ottenendo che gli insegnanti vengano esonerati dal giuramento di fedeltà alla [[Repubblica di Salò]].▼
Nel 1941 diviene [[rettore (università)|rettore]] dell'[[università di Pisa]] e nel [[1943]] viene nominato da Mussolini [[Ministro]] dell'educazione nazionale, dal 6 febbraio fino al 25 luglio 1943, succedendo a [[Giuseppe Bottai]].
▲
Il 18 giugno [[1944]] modifica l'ordinamento delle scuole medie, che viene soppressa e sostituita da tre classi di [[Ginnasio (sistema scolastico italiano)|ginnasio]], dopo le quali si poteva accedere al liceo classico, scientifico, artistico e magistrale. Biggini si impegna inoltre per la difesa del patrimonio artistico, oggetto di interesse soprattutto da parte dei tedeschi.▼
===Nella RSI===
La politica svolta da Biggini nell'ambito scolastico trova opposizioni negli ambiti più oltranzisti del fascismo, che sollevano lamentele presso lo stesso Mussolini. La stima del Duce nei confronti del Biggini rimane però inalterata, al punto che al Ministro viene affidato il compito di redigere un progetto costituzionale della [[Repubblica Sociale Italiana|repubblica sociale]]<ref>Martone, Luciano, ''Guerra civile e diritto : una costituzione per la Repubblica di Mussolini'', Giornale di storia costituzionale. II semestre, 2008 (Macerata : EUM-Edizioni Università di Macerata).</ref>. Il 25 aprile [[1945]] Biggini è a [[Padova]], presso la sede del suo [[dicastero]], dove anche grazie alla protezione di alcuni autorevoli antifascisti che aveva contribuito a salvare, supera la fase più critica del dopo-liberazione.▼
▲Dopo [[Armistizio di Cassibile|l’8 settembre]], Biggini viene raggiunto dall'invito ad entrare a far parte della [[Repubblica Sociale Italiana]]. Accetta dopo un primo rifiuto, dettato dal dubbio di entrare in realtà a far parte di un [[Stato fantoccio|governo fantasma]]. Il 23 settembre diviene così Ministro dell'
▲Il 18 giugno [[1944]] modifica l'ordinamento
▲La politica svolta da Biggini nell'ambito scolastico trova opposizioni negli ambiti più oltranzisti del fascismo, che sollevano lamentele presso lo stesso Mussolini. La stima del Duce nei confronti del Biggini rimane però inalterata, al punto che al Ministro viene affidato il compito di redigere un progetto
Si allontana dal [[lago di Como]] nei giorni precedenti la fine della guerra. Il 25 aprile [[1945]] Biggini è a [[Padova]], presso la sede del suo [[dicastero]], dove, probabilmente già malato, supera la fase più critica del dopo-liberazione, anche grazie alla protezione di alcuni autorevoli antifascisti che aveva contribuito a salvare.
===La morte===
Fu uno dei ministri di primo piano dell'ultimo governo Mussolini a non venire fucilato. Forse fu depositario di una copia delle lettere del [[carteggio Mussolini-Churchill]] e visse il resto del 1945 con un passaporto falso a nome "professor Mario De Carli".<ref name="secolo">{{Cita web|url=https://www.secoloditalia.it/2015/11/biggini-fascista-riformatore-fu-fedele-mussolini-sino-allultimo/|titolo=Biggini, il fascista riformatore che fu fedele a Mussolini sino all'ultimo|sito=Secolo d'Italia|data=2015-11-19|lingua=it-IT|accesso=2022-12-21}}</ref>
Biggini venne in seguito ricoverato presso la clinica San Camillo di [[Padova]], dove morì il 19 novembre [[1945]], poco prima di compiere 43 anni, a causa di un [[tumore al pancreas]], in circostanze da alcuni storici ritenute non troppo chiare<ref>{{cita web|http://www.istitutobiggini.it/biggini-botta-e-risposta-tra-pagano-e-garibaldi/|Biggini: botta e risposta tra Pagano e Garibaldi}}</ref>; ciò in quanto [[Vanni Teodorani]], capo della segreteria militare della RSI, espresse dubbi sulla morte di Biggini, basandosi sul fatto che padre [[Agostino Gemelli]], in una lettera, aveva negato la natura della reale patologia diagnosticata.<ref name=secolo/>
==Opere==
*''Agli educatori italiani'', Casoni, 1945
*
*Biggini, Carlo Alberto, ''Il pensiero politico di [[Pellegrino Rossi]] di fronte ai problemi del risorgimento italiano''. Roma, Vittoriano, 1937.▼
*''La Camera dei Fasci e delle corporazioni nel nuovo ordinamento costituzionale'', Cedam, 1939
▲*
==Note==
Riga 81 ⟶ 85:
==Bibliografia==
* {{cita libro|titolo=Mussolini e il Professore. Vita e diari di Carlo Alberto Biggini|editore=Mursia|anno=1983|ISBN=9788842543251|autore=Luciano Garibaldi|p=}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica = [[Ministri della pubblica istruzione del Regno d'Italia|Ministro dell'educazione nazionale]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]
|immagine = Flag of Italy (1861-1946).svg
|periodo = 5 febbraio [[1943]] - 25 luglio 1943
|precedente = [[Giuseppe Bottai]]
|successivo = [[Leonardo Severi]]
}}
{{Box successione
|carica = [[Università di Pisa#Rettorato|Rettore dell'Università di Pisa]]
Riga 90 ⟶ 108:
|successivo = [[Remo De Fazi]]
}}
{{Controllo di autorità}}▼
{{Portale|biografie|fascismo}}▼
{{Ministri dell'Italia fascista}}
{{Governo della RSI}}
▲{{Controllo di autorità}}
▲{{Portale|biografie|fascismo}}
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Torino]]
[[Categoria:Studenti dell'Università degli Studi di Genova]]
[[Categoria:Politici del Partito Nazionale Fascista]]
[[Categoria:Personalità della Repubblica Sociale Italiana]]
[[Categoria:Ministri della
[[Categoria:Persone legate all'Università degli Studi di Sassari]]
[[Categoria:Deputati della XXIX legislatura del Regno d'Italia]]
[[Categoria:Consiglieri della Corporazione dei prodotti tessili]]
[[Categoria:Governo Mussolini]]
[[Categoria:Rettori dell'Università
|