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|Nazionalità = tedesco
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[[File:Il dottor Van Aaken nel suo studio di Waldniel.jpg|thumb|Il dottor Van Aaken nel suo studio]]
== Biografia ==
==== Gli studi ====
 
[[File:Il dottor Van Aaken agli inizi della sua breve carriera sportiva.jpg|thumb|left|Un giovane Ernst van Aaken impegnato nel salto con l'asta]]
Ernst van Aaken nasce il 16 maggio 1910 ad Emmerich, una piccola cittadina della [[Renania]] Settentrionale al confine con i [[Paesi Bassi]]. Si avvicina alla pratica sportiva in tenera età, diventando in poco tempo un buon ginnasta, tanto da tentare una piccola fuga dalla sua città per unirsi ad un circo itinerante come acrobata. Tornato presto a casa, il giovane Ernst rivolge la sua attenzione all'atletica, ed in particolar modo al salto con l'asta, specialità per la quale sembra essere molto portato. Nel 1928, tuttavia, il suo interesse viene calamitato dalle imprese sportive del pluri-medagliato fondista finlandese [[Paavo Nurmi]], e comincia a competere sui 1500 metri. Nel 1931 Van Aaken si iscrive all'Università di [[Bonn]], frequentando i corsi di filologia, pedagogia e persino astronomia prima di trovare la sua vera vocazione nella studio della medicina. I duri allenamenti a cui si sottopone non lo distolgono però dallo studio, e Van Aaken riesce presto a raccogliere i frutti del suo lavoro laureandosi prima campione universitario nazionale di salto con l'asta (1934), titolo che gli permette di entrare nel giro della Nazionale, e più tardi Dottore in [[Medicina]] (1938). Un anno dopo Ernst van Aaken sposa Adelgundis Koenen, dalla quale avrà sette figli. Il 1939, però, è anche l'anno dell'entrata in guerra della Germania di [[Hitler]] e il dottor Van Aaken, richiamato sotto le armi, viene spedito al fronte, servendo come chirurgo militare prima in [[Crimea]] e poi in [[Alsazia]] fino al 1945. Sopravvissuto alla tragica esperienza della [[Seconda Guerra Mondiale]], il dottor Van Aaken lavora un anno a Balve come assistente medico, prima di trasferirsi definitivamente a Waldniel, dove si specializza in Medicina dello Sport ed apre uno studio medico. Il 1947 è anche l'anno che segna il suo ritorno alle competizioni sportive.
==== Gli anni di Waldniel ====
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All'inizio anni Cinquanta il [[fisiologo]] tedesco Reindell introduce nel mondo dell'atletica la tecnica dell'intervall-training, un allenamento specifico per il sistema cardiocircolatorio. Ben presto, tuttavia, tale metodo comincia a mostrarsi non particolarmente efficace perché lo sviluppo del sistema cardiocircolatorio non è l'unico fattore determinante per il miglioramento della prestazione del corridore. Su questa base il fisiologo tedesco Ernst Van Aaken, allenatore di Harald Norpoth, e il neozelandese Arthur Lydiard, allenatore di [[Peter Snell]], negli anni Sessanta integrano le teorie di Reindell: in particolare il dottor Van Aaken fermo nella sua convinzione che un allenamento fatto su ritmi troppo sostenuti fosse deleterio per l'organismo, stressato dalla produzione di un'elevata quantità di acido lattico, propone una metodologia di lavoro che prevede di affrontare grandi distanze correndo solamente al 50-60% delle proprie possibilità, con miglioramenti sensibili nelle prestazioni e nelle condizioni generali di salute del corridore. Van Aaken diventa così universalmente noto come ''"Running Doctor"'' (''"il Dottore della Corsa"'') e come padre del metodo ''Waldnieler Dauerlauf'' (dal tedesco: "mezzofondo di Waldniel"); sua è la tecnica di allenamento a ritmi bassi sulla lunga distanza per la preparazione specifica del mezzofondo.<ref name="Morris">Morris, Alfred F. 1984. ''Sports medicine: prevention of athletic injuries.'' [[Università del Michigan]] ISBN 0697000877</ref><ref name="Anderson">Anderson, Bob e Joe Henderson. 1972. ''Guide to distance running.'' [[Università dell'Indiana]].</ref>
==== Carichi di lavoro ====
Con questo tipo di allenamento si raggiunge relativamente presto un livello di corsa addirittura vicino al 5% della soglia anaerobica,  l'organismo diventa molto abile a sfruttare l'ossigeno a disposizione e in gara si può correre al massimo anche senza aver provato in allenamento i ritmi più veloci.
Ovviamente anche con il sistema Van Aaken si deve cambiare passo, ma senza mai andare in affanno, infatti nelle  sue tabelle di allenamento sono presenti alcune variazioni in base alla frequenza cardiaca, che non deve raggiungere mai quella massima.
La quantità di lavoro varia molto in base alle esigenze (dai 10 agli 80 chilometri), corsi a ritmo blando (non oltre le 130 pulsazioni/min) con intervalli frequenti fino al recupero competo e limitando gli scatti a uno o due per sessione.
Di seguito un esempio di una tipica tabella di lavoro elaborata secondo il metodo di Van Aaken: