Ottavio Colecchi: differenze tra le versioni

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==Biografia==
[[File:Casa natale Ottavio Colecchi01.jpg|miniatura|Casa natale di Ottavio Colecchi, sulla via omonima]]
Nacque a Pescocostanzo nel 1773. Si dedicò dapprima alla [[teologia]] e divenne frate [[domenicani|domenicano]] presso il convento di Ortona, dove subì diverse perquisizioni da parte dell'[[Inquisizione]] per la sua tacita simpatia verso gli ideali rivoluzionari. Nel [[1809]], a causa della soppressione degli ordini religiosi, fu costretto ad abbandonare l'[[abito religioso]]. Insegnante di matematica presso la [[Scuola militare Nunziatella|Reale Accademia Militare della Nunziatella]] intorno al [[1812]], dopo la caduta di [[Gioacchino Murat|Murat]], venne mandato in missione in [[Impero russo|Russia]], dove si dedicò all'insegnamento della [[Filosofia]] e della [[Matematica]]. Al ritorno, nel 1817, soggiornò a [[Königsberg]], in [[Germania]], dove ebbe modo di conoscere l'opera di [[Immanuel Kant]]. Fu uno dei primi filosofi italiani a studiare Kant in [[Lingua tedesca|lingua originale]].
 
Rientrato in Italia, fondò a [[Napoli]] una scuola privata di filosofia ed ebbe tra i suoi allievi i fratelli Spaventa, [[Bertrando Spaventa|Bertrando]] e [[Silvio Spaventa|Silvio]], [[Francesco De Sanctis]], [[Luigi Settembrini]] e [[Camillo Caracciolo di Bella|Camillo Caracciolo]]. Il suo merito principale fu quello di essere, insieme a [[Pasquale Galluppi]], il primo assertore del [[criticismo]] kantiano nell'[[Italia meridionale]].
 
Oggi una targa è posta sulla sua casa natale in via del Convento (oggi via Colecchi); a lui è dedicata la biblioteca pubblica e un busto nella piazzetta tra via Colecchi e via Mastri Lombardi.
 
==Opere==
* ''Se la sola analisi sia un mezzo d'invenzione, o s'inventi colla sintesi ancora? Memoria di Ottavio Colecchi'', «Progresso», V, 1836, vol. XIV, pp. 213-228 213–228.
* ''Saggio sulle leggi del pensiere'', «Progresso», VI, 1837, vol. XVI, pp. 161-192 161–192.
* ''Sulla analisi e sulla sintesi. Teorica di V. Cousin. Suo esame'', «Progresso», VI, 1837, vol. XVII, pp. 189-216 189–216.
* ''Sulla legge morale'', «Progresso», VIII, 1838, vol. XX, pp. 145-159 145–159; vol. XXI, pp. 5-33 5–33; VIII, 1839, vol. XXII, pp. 161-175 161–175; vol. XXIII, pp. 5-26 5–26; vol. XXIV, pp. 5-27 5–27, 225-240.
* ''Sulle leggi della ragione'', «Progresso», IX, 1840, vol. XXV, pp. 169-186 169–186. Ora in Quistioni filosofiche, pp. 325-346 325–346.
* ''Se il raziocinio sia essenzialmente diverso dalla intuizione'', «Ore solitarie», ottobre 1840, f. 10, pp. 289-299 289–299; e «Giornale abruzzese», VI, ottobre 1841, vol. XX, n. 57, pp. 15-36 15–36.
* ''Se nell'invenzione eserciti maggior influenza la sintesi o l'analisi'', «Giornale abruzzese», VI, marzo 1841, vol. XVII, n. 51, pp. 143-154 143–154.
* ''Se li giudizi necessari sieno solamente gli analitici, «Giornale abruzzese»'', VI, aprile 1841, vol. XVIII, n. 52, pp. 26-33 26–33.
* ''Se quella, che un moderno scrittore di logica appella identità formale del raziocinio, sia valevole a convertire il raziocinio empirico in raziocinio misto?'', «Giornale abruzzese», VI, maggio 1841, vol. XVIII, n. 53, pp. 65-74 65–74.
* ''Principii sui quali poggia il raziocinio quando classifica e quando istruisce, secondo un moderno scrittore di logica'', «Giornale abruzzese», VI, giugno 1841, vol. XIX, n. 56, pp. 24-29 24–29.
* ''Quistioni ideologiche'', «Giornale abruzzese», VI, novembre 1841, vol. XX, n. 59, pp. 100-114 100–114.
* ''Se diasi una logica pura, ed una logica mista'', «Lucifero», IV, 1841, n. 8, pp. 63-64 63–64.
* ''Se le idee soggettive non altro sieno che idee di rapporti'', «Museo», II, 1842, vol. IV, pp. 3-8 3–8.
* ''Sulle idee dello spazio e del tempo'', «Museo», II, 1842, vol. IV, pp. 97-109 97–109.
* ''Quistione relativa al primo problema di filosofia - Se le nostre sensazioni sieno esterne di lor natura, o tali diventino in forza de' giudizi abituali?'',«Progr.», n.s., 1843, vol. I, pp. 43-58 43–58.
* ''Sopra alcune quistioni le più importanti della filosofia. Osservazioni critiche'', «Giambattista Vico», 1857, vol. I, fasc. 3, pp. 335-397 335–397; vol. II, fasc. I, pp. 123-136 123–136; vol. III, fasc. I, pp. 68-96 68–96. Ora in Quistioni filosofiche, pp. 771-874 771–874.
* ''Scritti inediti (Psicologia, Logica applicata, Ideologia, Frammento apologetico)'', in G. Gentile, Dal Genovesi al Galluppi. Ricerche storiche, Edizioni della Critica, Napoli 1903, pp. [345]-374; e in Storia della filosofia italiana dal Genovesi al Galluppi, vol. II, Firenze 193721930, pp. 211-249 211–249.
* ''Sopra alcune quistioni le più importanti della filosofia. Osservazioni critiche di Ottavio Colecchi'', 2 voll., Tip. «All'insegna di Aldo Manuzio», Napoli 1843. Rist. anastatica: Quistioni filosofiche, a cura dell'Istituto italiano per gli studi filosofici, con introd. di F. Tessitore, Procaccini, Napoli 1980, 892 pp.
 
==Bibliografia==
* E. Pessina, ''Quadro storico dei sistemi filosofici'', Milano 1845, pp. 259-261 259–261.
* P. G. Falcocchio, ''Necrologia di Ottavio Colecchi'', in «Poliorama pittoresco», XII (1848), pp. 357-358 357–358.
* N. M. Zappi, ''Elogio funebre di Ottavio Colecchi'', Chieti 1848.
* B. Spaventa, ''Studi sopra la filosofia di Hegel'', Torino 1850.
* L. Settembrini, ''Lezioni di letteratura italiana'', III, Napoli 1876, p.  419.
* F. Fiorentino, ''Scritti vari di letteratura, filosofia e critica'', Napoli 1877, pp. 474-475 474–475.
* A. De Nino, ''Briciole letterarie'', I, Lanciano 1884, pp. 57-61 57–61.
* F. De Sanctis, ''La lettereratura italiana nel secolo XIX'', Napoli 1897, pp.  185, 230.
* S. Marchi, ''Il sistema filosofico di Ottavio Colecchi (filosofo abruzzese)'', Tip. Sociale di A. Eliseo, L'Aquila 1900, p.  55.
* F. Amodeo, ''Ottavio Colecchi'', in «Atti della Accademia Pontaniana», XLVII (1917), memoria n. 3.
* C. Imperatore, ''Ottavio Colecchi, filosofo e matematico abruzzese'', I, Discussioni biografiche e documenti inediti, Ravenna 1920.
* A. Zazo, ''L'istruzione pubblica e privata nel Napoletano (1760-1860)'', Città di Castello 1927, pp. 234-235 234–235.
* G. Sabatini, ''Ottavio Colecchi filosofo e matematico: nuove notizie e nuovi documenti'', in «Rassegna abruzzese di storia e d'arte», IV (1928), pp. 19-94 19–94.
* G. Gentile, ''Storia della filosofia italiana dal Genovesi al Galluppi'', vol. II, Milano 1930, pp. 138-249 138–249.
* E. Codignola, ''Pedagogisti ed educatori'', Milano 1939, pp. 141-142 141–142.
* A. Capograssi, ''Nuovi documenti sull'accusa di ateismo ad Ottavio Colecchi'', in «Samnium», XIII (1940), pp. 73-89 73–89.
* P. Romano, ''Un antagonista del Galluppi: Ottavio Colecchi'', in «[[Archivio storico per la Calabria e la Lucania]]», XIII (1944), pp. 157-170 157–170.
* A. Cristallini, ''Ottavio Colecchi, un filosofo da riscoprire'', Padova 1968.
* G. Oldrini, ''La cultura filosofica napoletana dell'Ottocento'', Bari 1973, pp. 158-163 158–163.
* E. Garin, ''Storia della filosofia italiana'', vol. III, Torino 1978, pp. 1091-1093 1091–1093.
* F. Tessitore, ''Colecchi e gli scettici'', in Introduzione a Quistioni filosofiche, Napoli 1980.
* G. Cacciatore, ''Vico e Kant nella filosofia di Ottavio Colecchi'', in «Bollettino del Centro di studi vichiani», XII-XIII, 1982-1983, pp. 63-99 63–99.
* G. Sabatini, ''Io e Ottavio Colecchi. Narrazione biografica in forma di anamnesi'', Japadre Editore, L'Aquila-Roma 2008.
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* Roberto Grita, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/ottavio-colecchi_(Dizionario-Biografico)/ COLECCHI, Ottavio]» in ''Dizionario Biografico degli Italiani'', Volume 26, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1982.
 
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