Concordato: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|il concordato con lo stato italiano|Patti lateranensi}}[[File:MarrydelValpacelli.jpg|thumb|Il [[Segretario di Stato Vaticano]], cardinale [[Rafael Merry del Val|Merry del Val]], ed il ministro straordinario del [[Regno di Serbia]], [[Milenko Vesnić]], firmano il 24 giugno 1914 il concordato tra [[Santa Sede]] e Serbia]]
'''Concordato''' è il nome dato ai trattati bilaterali che la [[Santa Sede]] stipula con altri stati per regolare la situazione giuridica della Chiesa cattolica in un determinato [[Stato del mondo]].
La Santa Sede, in quanto [[soggetto di diritto]] [[diritto internazionale|internazionale]], ha facoltà di stipulare accordi con le nazioni o le altre società politiche. Il [[Codice di diritto canonico]] del 1983 riconosce e non abroga le disposizioni del diritto concordatario (can. 3).
== Contenuto ==
Gli accordi prevedono reciproche concessioni per evitare possibili contrasti tra diritto civile e diritto canonico e riguardano ambiti sia religiosi che temporali. Agli Stati viene talvolta concesso un potere di veto sulla nomina di vescovi o la restrizione di alcune libertà di culto, mentre alla Chiesa possono essere riconosciuti privilegi economici (sussidi diretti o sostegno alle opere di culto) o particolari diritti per i fedeli laici o per il clero (quali la possibilità di [[obiezione di coscienza]] rispetto a leggi che impongano comportamenti contrari alla morale cattolica)<ref>Musselli, L.
Dopo il [[Concilio Vaticano II]] (1962-1965), e in particolare la sua approvazione di una Dichiarazione sulla Libertà Religiosa (''[[Dignitatis Humanae]]''), questo tipo di accordo giuridico formale ha visto evolvere il suo spirito e i suoi contenuti. Storicamente la Santa Sede ha stipulato concordati con tutti gli stati che lo hanno concesso, anche con quelli più ostili verso i cattolici o le religioni in generale.
==Concordati celebri==▼
Alcuni dei concordati più celebri sono:▼
▲== Concordati celebri ==
▲Alcuni dei concordati più celebri sono:
*[[Concordato di Vienna]] (17 febbraio [[1448]]) tra [[Niccolò V]] e l'imperatore [[Federico III d'Asburgo]], che regola i rapporti tra la Santa Sede e gli [[Asburgo]];▼
*[[Concordato di
▲*[[Concordato di Vienna]] (17 febbraio
*[[Concordato di Bologna]] (1516) tra [[papa Leone X]] e il [[re di Francia]] [[Francesco I di Francia|Francesco I]];
*[[Concordato del 1727]] con il [[regno di Sardegna]];
*[[Concordato del 1741]] con il [[regno di Napoli]];
*[[Concordato del 1753]] e [[Concordato del 16 marzo 1851]] con il [[regno di
*[[Concordato del 1778]] con il [[regno del
*[[Concordato del 1801]]<ref>Per Paolo Prodi tale concordato obbliga i vescovi neo-nominati ad un giuramento le cui clausole sono ancora sostanzialmente quelle ispirate al [[gallicanesimo]] in vigore nei secoli dell'antico regime: “Io giuro e prometto a Dio, sui santi Vangeli, di prestare obbedienza e fedeltà al governo stabilito dalla Costituzione della Repubblica francese. Prometto altresì di non avere alcuna intelligenza, di non assistere ad alcun conciliabolo, di non mantenere alcuna lega, sia nell'interno che all'esterno, che sia contraria alla tranquillità pubblica; e se nella mia diocesi ed altrove, sentissi che si tramasse qualche cosa in pregiudizio dello Stato, io lo farò sapere al governo”: [[Paolo Prodi]], ''Chiesa e globalizzazione'', [[Mondoperaio]], n. 5/2016, p. 14.</ref> e [[Concordato del 1813]] tra [[papa Pio VII]] e [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] [[Imperatore dei francesi|imperatore dei Francesi]];▼
*[[Concordato del 3 agosto 1847]] con lo zar di [[Russia]] [[Nicola I di Russia|Nicola I]], sostituito dal [[Concordato del 23 dicembre 1882]];
▲quelle in vigore nei secoli dell'antico regime: “Io giuro e prometto a Dio, sui santi Vangeli, di prestare obbedienza e fedeltà al governo stabilito dalla Costituzione della Repubblica francese. Prometto altresì di non avere alcuna intelligenza, di non assistere ad alcun conciliabolo, di non mantenere alcuna lega, sia nell'interno che all'esterno, che sia contraria alla tranquillità pubblica; e se nella mia diocesi ed altrove, sentissi che si tramasse qualche cosa in pregiudizio dello Stato, io lo farò sapere al governo”: [[Paolo Prodi]], ''Chiesa e globalizzazione'', [[Mondoperaio]], n. 5/2016, p. 14.</ref> e [[Concordato del 1813]] tra [[papa Pio VII]] e [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] imperatore dei Francesi;
*[[Concordato del
*[[Concordato del
*Concordato del 1929, parte dei [[Patti Lateranensi]], stipulato dal cardinale [[Pietro Gasparri]], [[Segretario di Stato (Santa Sede)|Segretario di Stato della Santa Sede]], e dal [[Capo del Governo Primo Ministro Segretario di Stato|Capo del Governo]] [[Benito Mussolini]]; riconosciuto dalla [[Repubblica Italiana]], che l'ha sostituito con l'Accordo di Villa Madama del 1984 (vedi ''infra'');
*[[Concordato del
*[[Concordato del
*[[Concordato del
*
▲* [[Accordo di Villa Madama]] stipulato il 18 febbraio [[1984]] con la [[Repubblica Italiana]]. L'Accordo, firmato dal cardinale [[Agostino Casaroli]], [[Segretario di Stato (Santa Sede)|Segretario di Stato della Santa Sede]], e dal [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del Consiglio]] della Repubblica [[Bettino Craxi]], sostituisce il Concordato del 1929 (sono invece rimasti quasi inalterati i Patti Lateranensi, che regolano indipendenza e sovranità della [[Santa Sede]] in campo internazionale e comprendono anche la Convenzione finanziaria).
== Situazione attuale ==
Esistono e sono tuttora in vigore concordati nei seguenti Paesi Concordatari a maggioranza cattolica: [[Italia]], alcuni stati federali della [[Germania]], [[Austria]], [[Malta]], [[Ungheria]], [[Spagna]], [[Slovacchia]], [[Polonia]], [[Lituania]], [[Filippine]], [[Argentina]], [[Brasile]], [[Portogallo]], [[Irlanda]], [[Andorra]], [[Nicaragua]], [[Colombia]], [[Repubblica Dominicana]], alcuni cantoni della [[Svizzera]].
Le Costituzioni di alcuni Stati, quali ad esempio gli [[Stati Uniti d'America]], vietano di stipulare concordati. Analoga situazione si registra in [[Francia]], dove la Legge di Separazione del dicembre
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
*[[Angelo Mercati]], (a cura di) [
*Varnier, Giovanni Battista, ''Concordati e intese, diritto pattizio e diritto comune: le diverse possibili declinazioni dinanzi alle trasformazioni delle confessioni religiose e della società civile'', Diritto ecclesiastico
*Coppa, Frank J.,
*{{es}} Enrique Somavilla Rodríguez, Francisco Marhuenda García, Francisco José Zamora García, [https://www.boe.es/biblioteca_juridica/abrir_pdf.php?id=PUB-DH-2021-236 ''Concordatos españoles''], Madrid, 2021
== Voci correlate ==
*[[Clericalismo]]
*[[Laicità]]
*[[Patti Lateranensi]]
*[[Rapporti tra stato italiano e chiese]]
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
*[http://www.iuscangreg.it/accordi_santa_sede.php Elenco] degli
{{Documenti della Chiesa cattolica}}
{{Controllo di autorità}}
{{
[[Categoria:Diritto canonico]]
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[[Categoria:Relazioni internazionali della Santa Sede]]
[[Categoria:Storia del cristianesimo]]
[[Categoria:Storia delle relazioni tra Santa Sede e Stato italiano]]
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