Atacama Large Millimeter Array: differenze tra le versioni

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|osservatorio = [[Osservatorio di Llano de Chajnantor]]
|ente = [[European Southern Observatory|ESO]], [[National Science Foundation|NSF]], [[ National Institute of Natural Sciences|NINS]]
|paese = CHL
|localizzazione =
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L''''Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA)''' è un [[radiointerferometro]] situato a 5000 metri d'altitudine nel [[deserto di Atacama]] in [[Cile]]. È un progetto sviluppato in collaborazione tra [[Europa]], [[Nord America]], [[Asia orientale]] e [[Repubblica del Cile]].
 
L'inaugurazione ufficiale è avvenuta il 13 marzo [[2013]],<ref>{{Cita web|url=https://www.eso.org/public/announcements/ann23004/|titolo=ALMA and its Partners Celebrate 10 Years of Groundbreaking Science|curatore=eso.org|data=13 marzo 2023}}</ref> mentre l'ultima antenna è stata consegnata il 1º ottobre [[2013]], con la piena operatività, alla fine dell'anno, di tutte le 66 antenne. Il costo del progetto è stato di circa un miliardo di [[Dollaro statunitense|dollari]].
 
==Descrizione==
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I telescopi sono forniti dai partner europei, nordamericani e dell'Asia orientale. I partner americani ed europei hanno commissionato 25 delle antenne da 12 metri che compongono l'array principale. L'Asia orientale ha contribuito con 16 antenne (quattro da 12&nbsp;m di diametro e dodici da 7&nbsp;m), che costituiscono l'[[Atacama Compact Array]] (ACA), che è parte del potenziamento dell'ALMA.
[[File:ALMA array from the air.jpg|thumb|ALMA visto dall'alto]]
 
L'utilizzo di antenne più piccole dà la possibilità di effettuare visualizzazioni a grande campo, a una data frequenza, utilizzando ACA. La possibilità di avvicinare le antenne offre anche la possibilità di investigare sorgenti dalla grande estensione angolare. L'ACA lavorerà insieme con l'array principale per potenziare la capacità di imaging a grande campo.
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== Storia ==
[[File:Ten ALMA Antennas Chajnantor.jpg|thumb|Dieci antenne installate a Chajnantor al 4 marzo 2011.]]
ALMA è il risultato dell'unione di idee diverse, che prendono origine da tre progetti: il [[Millimeter Array]] (MMA) per gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], il [[Large Southern Array]] (LSA) per l'[[Europa]] e il [[Large Millimeter Array]] (LMA) per il [[Giappone]].
 
Nel [[1997]] l'[[Osservatorio Europeoeuropeo Australeaustrale]] (ESO) e il [[National Radio Astronomy Observatory]] (NRAO) si sono accordati per proseguire in un progetto comune che unisse MMA e LSA in ciò che alla fine sarebbe stato chiamato ALMA.
Il progetto finale dell'array avrebbe unito la sensibilità dell'LSA con la copertura in frequenza e la miglior locazione del sito di MMA. ESO e NRAO collaborarono in gruppi tecnici, scientifici e organizzativi per definire e organizzare un progetto nato dall'unione tra i due osservatori con la partecipazione del [[Canada]] e della [[Spagna]] (che al tempo non faceva parte di ESO).
Molte delle decisioni e degli accordi finali sono state prese nel marzo [[1999]], inclusa quella della scelta di "Atacama Large Millimiter Array", o ALMA, come nome del nuovo array.
 
Il 25 febbraio [[2003]] è stato firmato l'ALMA Agreement, tra il Nord America e i partner europei. In seguito il progetto ALMA ha ricevuto una proposta di partecipazione dall' [[Osservatorio astronomico nazionale del Giappone]] (NAOJ), secondo la quale il [[Giappone]] si sarebbe fatto carico della costruzione dell'[[Atacama Compact Array]] (ACA) e di tre ricevitori aggiuntivi, per costituire l'ALMA potenziato. Il 14 settembre del [[2004]] è stato firmato l'high level Agreement, che ha reso il Giappone un partner ufficiale nell'ALMA potenziato ("Atacama Large Millimiter/submillimiter Array").
 
Per motivi essenzialmente politici è stato deciso di impiegare antenne progettate e costruite da ben note aziende in Nord America, Europa e Giappone: i fornitori hanno scelto approcci diversi nella progettazione, ma ogni antenna deve soddisfare i requisiti molto stringenti di ALMA.
 
[[File:ALMA and the centre of the Milky Way.jpg|thumb|left|ALMA di notte]]
Inizialmente ALMA è stata una collaborazione al 50% tra l'European Southern Observatory (ESO) e il Nord America. L'array è stato poi implementato con l'ingresso di nuovi partner, ovvero [[Giappone]], [[Taiwan]], [[Spagna]] e [[Cile]].
 
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== Partner e finanziamenti ==
[[File:A Starry Night at ALMA.jpg|thumb|Un'antenna di ALMA si staglia contro il cielo stellato.]]
ALMA è nato inizialmente come una collaborazione al 50-50 tra l'europeo [[European Southern Observatory|ESO]] e l'americano [[National Radio Astronomy Observatory|NRAO]], successivamente esteso anche a partner giapponesi, taiwanesi e cileni.<ref>{{Cita web|url=http://www.almaobservatory.org/en/about-alma/global-collaboration|titolo=ALMA: collaborazioni globali|sito=www.alma.nrao.edu|accesso=2017-06-12|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170606015319/http://almaobservatory.org/en/about-alma/global-collaboration|dataarchivio=6 giugno 2017|urlmorto=sì}}</ref> Con il suo costo stimato in 1,3 miliardi di US$, è attualmente il più costoso progetto astronomico basato a terra.
 
I soci attuali del progetto sono:
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ALMA è finanziata in Europa dall'ESO ([[European Southern Observatory]]), in Nord America dal [[US National Science Council]] (NFS) in collaborazione con il [[National Research Council (Canada)|National Research Council]] del [[Canada]] (NRC) e in Asia orientale dal [[National Institutes of Natural Sciences]] del [[Giappone]] (NNIS) in collaborazione con l'[[Academia Sinica Institute of Astronomy and Astrophysics|Academia Sinica]] (AS) in [[Taiwan]].
 
La costruzione di ALMA è stata diretta dall'[[European Southern Observatory|ESO]], per l'Europa, dal [[National Radio Astronomy Observatory]] (NRAO), amministrata da Associated Universities, Inc (AUI), per gli Stati Uniti, e dall' Osservatorio astronomico nazionale del Giappone (NAOJ). Il "Joint ALMA Observatory" (JAO) ha fornito la guida unificata per la costruzione, l'amministrazione e il funzionamento di ALMA.
 
== Costruzione ==
Il complesso è stato realizzato principalmente da aziende e da università europee, statunitensi, giapponesi e canadesi. Dal [[2002]] tre antenne prototipo sono state collaudate al sito del [[Very Large Array]] (VLA) nel Nuovo Messico.
 
La [[General Dynamics]] C4 Systems è stata incaricata da varie università di fornire 25 antenne da 12 metri,<ref>{{Cita web|url=http://www.gdsatcom.com/Communicator/7-26-05.htm|titolo=Millimeter-wavelength telescope will be world’s most sensitive, highest resolution}}</ref> mentre le altre 25 antenne principali sono state costruite dal consorzio europeo AEM composto da [[Thales Alenia Space]], MT Mechatronics e dalla European Industrial Engineering<ref>{{Cita web|url=http://www.eie.it/progetti|titolo=EIE sito web: progetti}}</ref>, in quello che è finora il più grande contratto europeo. La prima antenna è stata consegnata nel 2009, con la previsione di consegnarne circa una ogni mese. L'ultima antenna è stata consegnata nell'ottobre 2013. I motori utilizzati per il movimento dalle antenne sono stati progettati, realizzati e installati dall'italiana Phase Motion Control<ref>{{Cita web|url=http://www.phase.eu/alma-project-chile/|titolo=Sito web Phase.eu The novel direct drive systems|accesso=12 giugno 2017|dataarchivio=19 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160819234637/http://www.phase.eu/alma-project-chile/|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Il trasporto delle antenne, pesanti 115 tonnellate ciascuna, dall{{'&nbsp;}}''Operations Support Facility'' a 2900&nbsp;m di quota fino ai 5000 metri del sito è stato eseguito con l'utilizzo di due veicoli speciali con 24 ruote, appositamente costruiti dalla ''Scheurle Fahrzeugfabrik'' in Germania<ref>[{{Cita web |url=http://www.scheuerle.de/en/products/new-vehicles/special-transporters/air-and-space-travel-industry/antenna-transporter.html |titolo=Scheuerle Fahrzeugfabrik] |accesso=12 novembre 2011 |dataarchivio=9 ottobre 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111009012753/http://www.scheuerle.de/en/products/new-vehicles/special-transporters/air-and-space-travel-industry/antenna-transporter.html |urlmorto=sì }}</ref>, testati nel giugno 2007 e consegnati in febbraio 2008.<ref>[http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/6922967.stm "Giant truck set for sky-high task."] ''BBC News'' website, 30 July 2007. Retrieved 31 July 2007.</ref> I veicoli sono larghi 10&nbsp;m, lunghi 20&nbsp;m e alti 6&nbsp;m. Il posto del guidatore ospita anche una bombola d'ossigeno, per aiutare l'autista a respirare in alta quota. I rimorchi possono trasportare le antenne e piazzarle esattamente nel posto in cui devono essere disposte.
 
Il primo trasporto di un'antenna, progettata dalla ''North American Vertex RSI'', è stato eseguito nel luglio 2008 dall'interno dell'edificio di assemblaggio (''Site Erection Facility'') su una piattaforma esterna per test. Alla fine del 2009 le prime tre antenne sono state trasportate sul sito e sono state collegate tra loro. Il 22 gennaio [[2010]] è avvenuta la consegna ufficiale dello strumento.
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== ALMA Regional Center ==
L'ALMA Regional Center (ARC) è stato ideato per essere un'interfaccia tra le comunità di utenti dei maggiori contributori al progetto ALMA e il JAO. L'ARC è stato ulteriormente suddiviso tra le tre maggiori aree geografiche coinvolte nel progetto (Europa, Nord America e Asia Orientale). L'ARC europeo (guidato dall'ESO) è suddiviso a sua volta in vari nodi ARC,<ref name=":0">{{Cita web|url=httphttps://www.eso.org/sci/facilities/alma/arc/nodes.html|titolo=ESO: nodi europei di ALMA}}</ref> situati in varie località europee: Bonn-Bochum-Cologne, Bologna, Ondřejov, Onsala, IRAM Grenoble, Leiden e JBCA (Manchester).
 
Lo scopo principale dell'ARC è di assistere la comunità degli utenti nella preparazione delle proposte osservative, assicurare che i programmi osservativi corrispondano agli scopi scientifici del progetto, offrire un help desk per la presentazione di proposte e programmi osservativi, rilasciare i dati ottenuti ai principali responsabili dei progetti osservativi, manutenzione dell'archivio dati di ALMA, assistenza agli utenti per la calibrazione dei dati raccogliendo anche i commenti degli utenti.<ref name=":0" />
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|}
 
== Ricerca e risultati scientifici rilevanti ==
[[File:ALMA - Antennas in compact configuration.jpg|thumb|Le antenne di ALMA in configurazione compatta]]
* Dicembre 2016: studiando la distribuzione delle polveri e dei gas attorno alla stella [[HD163296]], distante circa 400 anni luce dal Sole, è stata rilevata una coppia di [[Protopianeta|protopianeti]] in fase di completamento.<ref>{{Cita web|url=http://journals.aps.org/prl/abstract/10.1103/PhysRevLett.117.251101|titolo=strutture circolari protoplanetarie}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.media.inaf.it/2016/12/12/coppia-di-nuovi-esopianeti-per-alma/|titolo=coppia esopianeti da ALMA}}</ref>
* Dicembre 2016: studiando la distribuzione delle polveri e dei gas attorno alla stella [[HD163296]], distante circa 400 anni luce dal Sole, è stata rilevata una coppia di [[Protopianeta|protopianeti]] in fase di completamento.<ref>{{Cita web|url=https://journals.aps.org/prl/abstract/10.1103/PhysRevLett.117.251101|titolo=strutture circolari protoplanetarie}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.media.inaf.it/2016/12/12/coppia-di-nuovi-esopianeti-per-alma/|titolo=coppia esopianeti da ALMA}}</ref>
* Marzo 2017 : uno studio<ref>{{Cita web|url=http://www.eso.org/public/news/eso1708/|titolo=ESO : nube polverosa circonda la galassia più lontana osservata da ALMA}}</ref> ha consentito di osservare la galassia più giovane e distante mai osservata da ALMA: [[A2744_YD4A2744 YD4]]. Osservazioni successive effettuare con il [[Very Large Telescope|VLT]] hanno confermato la datazione della galassia, risalente a 600 milioni di anni dopo la costituzione dell'Universo corrispondente ad un [[Spostamento verso il rosso|redshift]] di 8.38, durante il periodo cosiddetto di [[reionizzazione]], A2744_YD4 risulta costituita da una notevole quantità di polvere cosmica incandescente<ref>{{Cita web|url=http://www.astronomy.com/news/2017/03/where-stardust-comes-from|titolo=Da dove viene la polvere cosmica}}</ref>, frutto di probabili esplosioni precedenti di supernove.
* Marzo 2017 : viene pubblicato<ref>{{Cita web|url=httphttps://www.nature.com/articles/s41550-017-0060|titolo=Nature.com : il percorso di una nube di gas in un sistema binario con orbita eccentrica}}</ref> uno studio concernente un sistema binario di stelle, [[LLPegasi]], in cui una gigante rossa, nella fase finale della sua evoluzione, disperde gas che a causa dell'orbita estremamente ellittica della sua compagna forma una struttura a spirale di gas espulsi.<ref>{{Cita web|url=http://www.media.inaf.it/2017/03/20/gigante-rossa-nella-spirale-delladdio/|titolo=INAF it. :l'orbita ellittica di un sistema binario causa una nube a spirale}}</ref>
* Aprile 2017 : osservazioni della [[Complesso nebuloso molecolare di Orione|nube molecolare di Orione]] hanno evidenziato<ref>{{Cita pubblicazione|autore=ESO.org|titolo=THE ALMA VIEW OF THE OMC1 EXPLOSION IN ORION|rivista=|volume=|numero=|url=https://www.eso.org/public/archives/releases/sciencepapers/eso1711/eso1711a.pdf}}</ref> come la formazione di [[Protostella|protostelle]] possano causare volente interazioni<ref>{{Cita web|url=http://www.media.inaf.it/2017/04/07/fuochi-artificio-stellari-alma/|titolo=fuochi d'artificio stellari}}</ref>.<ref>{{Cita web|url=https://www.eso.org/public/italy/news/eso1711/?lang|titolo=ALMA: spettacolo pirotecnico tra le stelle}}</ref>
* Aprile 2017 : un gruppo di ricerca a guida italiana ha osservato un disco di polveri intorno alla stella [[HdHD 169142]], distante circa 420 [[Anno luce|al]]. La distribuzione delle polveri evidenzia<ref>{{Cita web|url=http://www.aanda.org/articles/aa/abs/2017/04/aa29860-16/aa29860-16.html|titolo=Anelli e lacune in sistema protoplanetario in formazione}}</ref> una struttura composta da due anelli principali e la loro densità porta a considerare la presenza di due protopianeti in formazione.<ref>{{Cita web|url=http://www.media.inaf.it/2017/04/03/ritratto-di-sistema-planetario-in-formazione/|titolo=Sistema protoplanetario in formazione}}</ref> <ref>{{Cita web|url=http://www.eso.org/public/italy/images/potw1714a/|titolo=ESO : sistema stellare nascente}}</ref>
* Osservazioni in follow-up<ref>{{Cita pubblicazione|autore=W.Gerdes, M.Sako ed altri|titolo=DISCOVERY AND PHYSICAL CHARACTERIZATION OF A LARGE SCATTERED DISK OBJECT AT 92 AU|rivista=arxiv.org|volume=|numero=|url=https://arxiv.org/pdf/1702.00731.pdf}}</ref> effettuate con ALMA hanno consentito di caratterizzare le [[Legge di Rayleigh-Jeans|emissioni termiche]] ed ulteriori parametri di [[2014 UZ224]] (DeeDee), candidato pianeta nano a 92 [[Unità astronomica|UA]] dal Sole. Il corpo avrebbe una temperatura media di -243&nbsp;° C e rifletterebbe circa il 13% della luce solare.
* TracceStudiando i dati della indagine PILS (''Protostellar Interferometric Line Survey''), tracce di [[isocianato di metile]], una molecola complessa necessaria alla formazione proteica, sono state scoperte per la prima volta nello spazio dal telescopio ALMA in un sistema protostellare multiplo<ref>{{Cita web|url=http://www.media.inaf.it/2017/06/08/isocianato-di-metile-attorno-a-baby-stelle/|titolo=Isocianato di metile attorno a baby stelle}}</ref>. Il sistema, [[IRAS 16293-2422]], si trova a circa 400 anni luce nella zona di formazione stellare [[Rho Ophiuchi]], nella costellazione dell’[[Ofiuco]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Martín-Doménech, Rafael; V. M. Rivilla ed altri|data=07 aprile 2017|titolo=Detection of methyl isocyanate (CH3NCO) in a solar-type protostar|rivista=Monthly Notices of the Royal Astronomical Society|volume=|numero=|ppp=6|url=https://www.eso.org/public/archives/releases/sciencepapers/eso1718/eso1718a.pdf}}</ref>.
* Osservazioni in banda sub-millimetrica effettuate con ALMA di una densa [[nube molecolare]] hanno portato ad ipotizzare l'esistenza di un buco nero intermedio situato quasi al centro della Via Lattea. La struttura cinematica della nube [[CO-0.40-0.22]] e la dinamica dei suoi gas suggeriscono la presenza di un oggetto compatto delle dimensioni di 10^5 M ⊙.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Tomoharu Oka ,Shiho Tsujimoto ed altri|data=4 settembre 2017|titolo=Millimetre-wave emission from an intermediate-mass black hole candidate in the Milky Way|rivista=[[Nature Astronomy]]|volume=|numero=|lingua=en|abstract=si|doi=10.1038/s41550-017-0224-z|url=https://www.nature.com/articles/s41550-017-0224-z}}</ref>
* Studiando perturbazioni del [[monossido di carbonio]] (CO) presente nel disco gassoso intorno alla stella [[HD 163296]], una giovane stella distante circa 330 anni luce, due gruppi di studio indipendenti hanno rilevato la presenza di tre pianeti, rispettivamente a 80, 140 e 260 volte la distanza tra la Terra e il Sole.<ref>{{Cita web |url=http://www.eso.org/public/italy/news/eso1818/#4 |titolo=ALMA scopre un terzetto di pianeti bambini intorno a una stella neonata |sito=eso.org |data=13 giugno 2018}}</ref>
* Ottobre 2019: grazie ad ALMA è stata osservata una galassia primordiale risalente ad oltre 12 miliardi di anni fa, da un gruppo di ricercatori guidato da Christina Williams, ricercatrice all'[[Osservatorio Steward]].<ref>{{cita web|url=https://www.media.inaf.it/2019/10/25/beccata-labominevole-galassia-primordiale/|titolo=Beccata l’abominevole galassia primordiale|data=25 ottobre 2019}}</ref>
 
==Galleria d'immagini==
<center><gallery caption="" perrow ="5">
File:ALMA Transporter.png|Il trasportatore di antenne "Otto" da 130 tonnellate.
File:ALMA en route to Chajnantor (Load).jpg|Fasi del trasporto.
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File:Positioning an Antenna at 5000 Metres.jpg|Posizionamento a 5000&nbsp;m.
File:Moonrise above the 12 metres wide access road to the ALMA High Site.jpg|Vista notturna della strada di accesso al sito.
</gallery></center>
 
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.almaobservatory.org/|Sito ufficiale ALMA}}
* {{cita web|httphttps://www.nrao.edu/index.php/about/facilities/alma|Sito NRAO ALMA}}
* {{cita web |http1=https://www.mrao.cam.ac.uk/~jsr/alma/ |2=Sito UK ALMA |accesso=14 maggio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110514030515/http://www.mrao.cam.ac.uk/~jsr/alma/ |dataarchivio=14 maggio 2011 |urlmorto=sì }}
* {{cita web|httphttps://www.eso.org/projects/alma/|Sito ESO ALMA}}
* {{cita web|http://www.alma.inaf.it/|Italian ARC}}
 
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[[Categoria:Radioastronomia|Radioastronomia]]
[[Categoria:European Southern Observatory]]
[[Categoria:Deserto di Atacama]]