Salemi: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
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|Didascalia =
|Bandiera = Salemi-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Salemi-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Divisione amm grado
|Amministratore locale = Vito Scalisi
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione = 10 giugno 2024
|Data
|Sottodivisioni = Ardigna, Bagnitelli, Borgesati, Bovarella, Cuba – Mokarta, Filci, Fontanabianca, Fiumelungo, Gorgazzo, Monte Rose, Passo Calcara, Pioppo, Pitrazzi, Polizo, Pusillesi, San Ciro, Sinagia, Terragialla, Uddu, Ulmi
|Divisioni confinanti = [[Calatafimi Segesta]], [[Castelvetrano]], [[Marsala]], [[Mazara del Vallo]], [[Gibellina]], [[Santa Ninfa]], [[Trapani]], [[Vita (Italia)|Vita]]
|Zona sismica = 1
|Gradi giorno =
|Nome abitanti = salemitani
|Patrono = [[san Nicola di Bari]]
|Festivo = 6 dicembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Salemi (province of Trapani, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Salemi nel libero consorzio comunale di Trapani
}}
'''Salemi''' (''Salemi'' in {{nomelingua|scn}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> del [[libero consorzio comunale di Trapani]] in [[Sicilia]].
Situato nel cuore della [[
Ubicata tra le colline coltivate a vigneti e uliveti, si raccoglie intorno al castello dal cui terrazzo merlato della torre circolare è possibile scorgere un vastissimo panorama sulla [[Sicilia]] occidentale fino al mare.
La cittadina è inclusa nel club dei [[
== Geografia fisica ==
{{...|centri abitati}}
== Origini del nome ==
{{...|centri abitati}}
== Storia ==
=== Da Alicia a Salemi ===
[[File:Castello di Salemi.png|miniatura|sinistra|Veduta del [[Castello normanno (Salemi)|castello normanno]]]]
Situata sulle pendici del Monte delle Rose tra il fiume [[Mazaro]] e il fiume Grande, Salemi è posta sul sito dell'antica città [[Elimi|elima]] di [[Halyciae]] (Alicia).
Alicia fu teatro delle continue guerre tra [[Selinunte]] e [[Segesta]]. Successivamente subì una forte immigrazione [[cartagine]]se. Nel [[272 a.C.]], conquistata dai [[Antichi romani|Romani]], fu dichiarata città libera ed esente da tributi per volontaria sottomissione. Nel [[V secolo]], come il resto della [[Sicilia (isola)|Sicilia]], fu saccheggiata dai [[Vandali]]. Nel [[535]], fu conquistata dai [[Impero bizantino|greci bizantini]]. Nell'[[827]] venne occupata dai [[musulmani]]. Nel [[1077]], e quindi in età [[Normanni|normanna]], la cittadina conobbe un notevole sviluppo: il centro urbanistico andò strutturandosi conformemente all'odierna configurazione. In tale periodo venne edificato il castello.
Nel [[1441]], e precisamente l'11 dicembre, nel castello di Salemi si formò una confederazione costituita da Salemi, [[Trapani]], Mazara, [[Erice|Monte San Giuliano]] e dai baroni di [[Castelvetrano]] e di [[Partanna]], che si impegnava alla difesa, sostenendone le spese, della regina [[Bianca di Navarra (1387-1441)|Bianca]] e della real [[casa di Aragona]]. Salemi venne, quindi, maggiormente fortificata e presidiata contro le incursioni dei pirati barbareschi.
Nel [[1735]], con l'incoronazione di [[Carlo III di Spagna]] a [[Re di Sicilia]], avvenuta il 30 giugno, ebbe inizio la [[Storia della Sicilia borbonica|dominazione borbonica]].
=== Garibaldi e i Mille ===
Nel [[1860]] [[Giuseppe Garibaldi]], dopo essere sbarcato a [[Marsala]], si diresse alla volta di Salemi dove, il 14 maggio, venne accolto con grande entusiasmo dalla popolazione. Grazie all'aiuto del [[barone]] Giuseppe Triolo di Sant'Anna di Alcamo, che si era a lui unito con una banda di ''[[picciotto|picciotti]]'' assunse la [[Dittatura di Garibaldi|dittatura]], cioè il governo, in nome di [[Vittorio Emanuele II]], futuro [[re d'Italia]]. Nella Piazza del municipio, denominata "Dittatura" in ricorrenza dell'evento, una lapide ricorda che in quella data Giuseppe Garibaldi arrivò a Salemi dichiarandosi dittatore del [[Regno delle Due Sicilie]] “Siciliani! Io vi ho guidato una schiera di prodi accorsi all'eroico grido della Sicilia, resto delle battaglie lombarde. Noi siamo con voi! Non chiediamo altro che la liberazione della nostra terra. Tutti uniti, l'opera sarà facile e breve. All'armi dunque!”.<ref>[http://www.grifasi-sicilia.com/salemistoriadeimille.html I Mille]</ref>
In quell'occasione, il 14 maggio 1860, l'Eroe dei Due Mondi issò, da sé, sulla cima della torre cilindrica del castello normanno-svevo la bandiera tricolore proclamando Salemi "capitale d'Italia",<ref>[http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/08/03/109128-sgarbi_salemi_restaura_targa_garibaldi.shtml Articolo - Viva Salemi, Viva l'Italia unita] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100514165422/http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/08/03/109128-sgarbi_salemi_restaura_targa_garibaldi.shtml |data=14 maggio 2010 }}</ref><ref>{{cita web |url=http://archivio.internazionale.it/salemi-prima-capitale-ditalia |titolo=Copia archiviata |accesso=21 febbraio 2017 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170222112306/http://archivio.internazionale.it/salemi-prima-capitale-ditalia |dataarchivio=22 febbraio 2017 }}</ref> titolo che mantenne per un giorno.
=== Le celebrazioni garibaldine ===
Il 25 aprile del 1982, in occasione della celebrazione del centenario della morte di Garibaldi, a Salemi si rappresentò simbolicamente e con la partecipazione del [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] [[Bettino Craxi]] il percorso compiuto dal generale, condottiero e patriota italiano.<ref>[http://www.ossimoro.it/garibaldi.htm Marsala 25 aprile 1982 – Riflessione di Bettino Craxi] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080524002442/http://www.ossimoro.it/garibaldi.htm |data=24 maggio 2008 }}</ref>
L'11 maggio 2010, in occasione dei festeggiamenti per il [[150º anniversario dell'Unità d'Italia]],<ref>{{Cita web|url=https://archivio.quirinale.it/aspr/fotografico/PHOTO-003-015070/presidente/giorio-napolitano/il-presidente-della-repubblica-giorgio-napolitano-vittorio-sgarbi-sindaco-salemi}}</ref> il [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]] visitò Salemi, [[Calatafimi]] e Marsala.
===
Il 1º dicembre [[1889]] re [[Umberto I d'Italia|Umberto I]], in segno di affetto nei confronti del fratello [[Amedeo di Savoia-Aosta (1898-1942)|Amedeo di Savoia]] e della sua seconda moglie [[Letizia Bonaparte|Maria Letizia Bonaparte]], conferì al neonato nipote [[Umberto di Savoia-Conte di Salemi|Umberto]] il titolo di “Conte di Salemi”.
Il titolo ricordava l’impresa dei Mille con la quale - proprio a Salemi - ebbe inizio il processo di unificazione del Paese.
In quella occasione, lo stesso Umberto I dispose che il [[Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia|Presidente del Consiglio]] [[Francesco Crispi]] desse esecuzione alle sue reali volontà. La risposta della Presidenza del Consiglio non si fece attendere, anche perché da molto tempo si era tentato di concedere alla città di Salemi un concreto riconoscimento per il significativo contributo dato a Garibaldi e ai ''picciotti'' nel percorso per l’Unità d’Italia. Fu così che il 15 dicembre 1889 il Consiglio dei Ministri, vista l’approvazione del Parlamento, diede esecuzione alle decisioni del Re di conferire al proprio nipote Umberto il titolo di “Conte di Salemi”.<ref>{{cita web|http://www.ernandes.net/caronia/salemi.htm|Da Palazzo Dal Pozzo della Cisterna alla Strada Maestra di Salemi}}</ref> Questi, tuttavia, morì di [[influenza spagnola]] nel 1918 senza avere figli e conseguentemente il titolo fu estinto.
Il titolo, il 28 dicembre 2019, è stato onorificamente conferito (all'interno di Casa Savoia, privo di valore legale per la Repubblica Italiana) a Luisa Giovanna Bianca Agata Gavina Maria di Savoia, secondogenita di [[Emanuele Filiberto di Savoia (1972)|Emanuele Filiberto di Savoia]] e [[Clotilde Courau]], nata a [[Ginevra]] il 16 agosto 2006.<ref>{{cita web|https://www.corriere.it/cronache/20_gennaio_15/vittoria-savoia-chi-sedicenne-erede-casato-re-d-italia-399e7416-3784-11ea-86a8-537a98b6bc3b.shtml|Vittoria di Savoia, chi è la sedicenne erede del casato dei re d'Italia}}</ref>
=== Le catastrofi e il terremoto del 1968 ===
La città di Salemi ha subito, nel corso della sua storia, diverse calamità naturali. Nel [[1270]], il paese fu colpito da un'epidemia di [[peste]] propagata da alcuni soldati che tornavano da una spedizione in [[Tunisia]]. Per cercare di debellare il morbo furono bruciate e distrutte diverse abitazioni. Da questo evento ebbe origine la richiesta avanzata dal popolo, di avere un proprio santo protettore del paese: [[San Nicola di Bari]]. Nel [[1542]], un'invasione di [[Caelifera|cavallette]] provocò gravi danni alle coltivazioni agricole e una grave carestia. Molti cittadini invocarono l'intercessione di [[Biagio di Sebaste|San Biagio]] (vedi ''cavadduzzi'' di San Biagio). Nel [[1740]], una frana si riversò sul convento dei Padri del [[Ordine francescano secolare|Terz'ordine Francescano]] sul monte delle Rose oltre che sul convento dei [[Ordine dei frati minori cappuccini|frati cappuccini]].
Nel [[1968]], nella notte tra il 14 e il 15 gennaio, la città fu gravemente colpita da un forte [[Terremoto del Belice del 1968|terremoto]] che rase al suolo molti comuni di un'area, giornalisticamente, individuata nella [[Valle del Belice]]. In concomitanza del terremoto, Salemi donò a [[Gibellina]] dei terreni pianeggianti, sui quali fu successivamente costruita la città di “Gibellina nuova”. A seguito dell'evento sismico le autorità politiche salemitane e gli architetti chiamati a progettare e ridisegnare la struttura del comune optarono per la ricostruzione del paese secondo uno stile nuovo. Per tali motivi lo sviluppo urbanistico ha portato a un decentramento verso la parte a valle della collina che è stata chiamata appunto, “Paese nuovo” e che ora rappresenta insieme con i "Cappuccini" una delle aree e dei quartieri con maggiore densità abitativa. Il centro storico è caratterizzato da uno schema di impianto arabeggiante, con vicoli ciechi molto articolati, che portano a cortili sempre più segregati e scale particolarmente ripide su strapiombi.
A seguito del sisma, l'abitato nella zona centrale, sebbene non fu del tutto disgregato, rimase per diversi anni abbandonato in virtù dei pochi interventi di restauro e di una scelta che hanno preferito decentrare i nuovi abitati in altri quartieri. La struttura, tuttavia, mantenne la monumentale ortogonalità del complesso costituito dal Collegio dei Gesuiti e da un denso corollario di dimore patrizie e di numerose chiese (oltre 20).
In posizione elevata e strategicamente dominante sorge il Castello, eretto o quantomeno rimaneggiato da [[Federico II di Svevia]] nel [[XIII secolo]], sulla base di un'antica fortezza greco-romana poi utilizzata dagli arabi e dai normanni, a pianta trapezoidale con tre torri, due quadrangolari e una a pianta circolare.
Inoltre il Castello era circondato da una doppia cinta muraria. Non esiste più nessuna traccia di tali mura ma esiste la memoria di almeno cinque delle porte che consentivano l'accesso alla città e di almeno tre torri di guardia ad essi sovrapposti. Gli ingressi di cui si hanno notizia erano: "Porta Gibli", "Porta Santa Maria", "Porta Aquila", " Porta Quercia", e "Porta Corleone".
Le torri di guardia invece erano quella adattata a campanile dell'ex Chiesa Madre, e quella trasformata in campanile della Chiesa di Sant'Antonino. Di una terza torre si ha notizia in seguito a dei lavori nel quartiere della Giudecca, e di cui non rimane traccia alcuna.
Sul sito dove sorgeva l'antica chiesa madre medievale dedicata alla [[Santa Maria degli Angeli|Madonna degli Angeli]] e verosimilmente insistente su una [[moschea]] e su un tempio di [[Venere (divinità)|Venere]], nel [[1615]] ebbe inizio la costruzione del Duomo, su progetto dell'architetto palermitano Mariano Smiriglio e completato nel [[1761]], almeno per quanto riguarda il corpo longitudinale, giacché proprio da questa data ebbero inizio i lavori di ampliamento della vecchia abside. Il terremoto del 1968 non provocò che il crollo di parte di una navata laterale, l'incuria delle autorità civili ed ecclesiastiche del tempo lo ridussero a un imponente rudere. In parte recuperato, con un progetto d'intervento dell'architetto portoghese [[Álvaro Siza]], suscitano ora particolare attrazione i resti dell'antica "Madrice" antistanti alla piazza Alicia sulla quale si affaccia anche il castello. Nel corso del convegno internazionale denominato Piazze d'Europa, piazze per l'Europa la piazza Alicia è stata inclusa tra i 60 buoni esempi di realizzazione, progettazione e riqualificazione urbanistica al mondo<ref>[http://www.eddyburg.it/article/articleview/9663/0/28/ Articolo - Il piacere di andare in piazza] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080917140407/http://www.eddyburg.it/article/articleview/9663/0/28/ |data=17 settembre 2008 }}</ref>.
=== Simboli ===
{{...|centri abitati}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiese ====
[[File:Chiesa Madre Salemi.jpg|300px|miniatura|Chiesa Madre]]
Queste sono alcune delle [[Chiesa (architettura)|chiese]] più importanti di Salemi:
* Antico Duomo di San Nicola di Bari, danneggiato dal [[terremoto del Belice del 1968]]. Tempio di Venere in epoca romana; nel Medioevo, chiesa madre dedicata alla Madonna degli Angeli, fino al 1615, quando ebbe inizio il riassemblaggio e la ricostruzione per opera di [[Mariano Smiriglio]].
* Duomo del Collegio dei Gesuiti ([[1642]])
* Chiesa di Sant'Antonio da Padova
* Chiesa di Sant'Agostino
* Basilica paleocristiana di [[San Miceli]], sorta su vestigia greche e romane del [[IV secolo|IV]] e [[VI secolo]], riportata alla luce nel 1893 dall'archeologo [[Antonio Salinas]]
* Chiesa di San Bartolomeo
* Chiesa di San Biagio
* Chiesa del Carmine
* Chiesa di Santo Stefano
* Ex Chiesa del Rosario
* Chiesa della Misericordia
* Chiesa Santa Maria degli Angeli
* Chiesa Immacolata Concezione
* Chiesa San Giuseppe
* Chiesa San Giovanni
* Chiesa San Francesco di Paola
* Chiesa San Francesco d'Assisi
* Chiesa Santa Maria della Catena
* Chiesa San Clemente o Santa Annedda
[[File:Salemi Castle.jpg|thumb|Il centro storico con il castello|296x296px]]
=== Architetture civili ===
* [[Castello normanno (Salemi)|Castello Normanno]], del [[1077]], in stile normanno, fu rimaneggiato da [[Federico II di Svevia]] nel [[XIII secolo]]. Sorge su preesistenti fortificazioni greco-romano.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Salemi}}
=== Religione ===
=== Tradizioni e folclore ===
[[File:Salemi.jpg|thumb|Veduta di Salemi]]
==== San Nicola di Bari ====
{{F|Sicilia|dicembre 2024|}}
La leggenda lega la scelta del Santo Patrono di Salemi ad un triste evento.
Le milizie di [[Carlo d’Angiò]], di ritorno da una spedizione a [[Tunisi]], sbarcate a Trapani divulgarono il morbo della [[peste]] per tutto il territorio circostante, tra cui quello di Salemi che nel 1270 venne distrutta.
Si narra che la peste ebbe fine per intercessione della [[Madonna del Rosario|Vergine del Rosario]], portata in processione da Calatafimi a Salemi dai pochi salemitani superstiti e collocata nella Chiesa in Piazza Alicia.
Salemi, passata nel frattempo alla [[Casa d'Aragona|casa Aragonese]], fu ricostruita, ma i salemitani nel 1290, per timore di un altro flagello, avanzarono a [[papa Nicolò IV]] la richiesta di avere un proprio santo protettore, così come già ne godevano altre città del regno quali Siracusa, Catania e Palermo.
Il Santo Padre (al secolo [[Girolamo Masci]] che, giova ricordare, aveva assunto proprio il nome di Nicolò) decise che avrebbero dovuto essere gli stessi abitanti a scegliere il loro patrono.
Per non dar luogo ad inopportune preferenze i salemitani decisero di tirare a sorte il nome del santo. Scrissero su dei pezzetti di carta i nomi di vari santi, in seguito li depositarono in una piccola scatola e decisero che il primo estratto sarebbe stato quello del loro Patrono.
Nel corso di una prima estrazione uscì il nome di [[San Nicola di Bari]], ma non riscontrando alcun legame con il Santo si scelse di optare per una seconda estrazione. Anche in tal caso l'estratto fu nuovamente San Nicola, quindi si scelse di farne una terza. L'estrazione venne così eseguita per la terza volta e, "miracolosamente", venne riconfermato il Vescovo di Mira, che, pertanto, fu accolto gioiosamente dalla popolazione.
Si narra altresì che nel 1740 Dio volesse scagliare contro Salemi un'epidemia di [[colera]] ma che, per intercessione del Santo insieme alla Madonna, a San Biagio e a San Francesco, il paese fu salvato.
Successivamente, come ringraziamento nei confronti del Santo per avere protetto la città dal terremoto del [[1794]], nella centralissima Piazza della Libertà venne innalzata una statua a lui dedicata.
Nel [[1987]], in occasione del nono centenario della traslazione delle reliquie del santo da [[Myra]] a Bari, i salemitani offrirono come dono al Patrono un [[Olio vegetale|olio]] profumato del quale vennero versate alcune gocce sul marmo della sua tomba. Però, inaspettatamente, una volta versato questo venne completamente assorbito.
L'episodio suscitò parecchio clamore tra gli astanti, tant'è che l'ampolla è ancora custodita nel tesoro della Basilica di Bari come segno della venerazione al Santo che continua a esistere dopo sette secoli dalla sua proclamazione a Patrono di Salemi.
==== Le feste e la Città dei pani ====
La festa delle ''Cene di
Altri pani sacri sono il Bastone e i ''
In onore del santo patrono della città,
==== La tessitura e la pietra ''campanedda'' ====
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==== I Giardinieri ====
[[File:Lago della Trinità da Salemi.jpg|miniatura|326x326px|Lago della Trinità a Salemi]]
Maschera salemitana - ''u Giardinieri'': indossa il costume del Burgisi cioè [[pantaloni alla zuava]], giacca e gilè tutti di velluto marrone, stivali neri, una camicia bianca e al collo un fazzoletto rosso. In testa un cappello adornato di fiori di carta crestata multicolori dal quale nella parte posteriore scendono delle frange sempre di carta multicolori, alla spalle porta un contenitore detta "sachina". Tramite un attrezzo estensibile nei giorni di carnevale elargisce prodotti da giardino mandarini alle ragazze simpatiche o cetrioli e carote a quelle antipatiche.
Nulla si sa delle sue origini. altre maschere siciliane che adoperano la "Scaletta" erano ''u scalittaru'' palermitano e "a vecchia" di San Fratello menzionati dal Pitrè.
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
La biblioteca comunale, istituita il 3 novembre 1860<ref>{{Cita libro|autore=Paolo Cammarata|titolo=Il castello e le campane|p=70}}</ref>, è intitolata al filosofo e docente universitario salemitano [[Simone Corleo]]
==== Scuole ====
Il
Anticamente il Liceo Classico, noto come il "Liceo di Padre Maurizio", era situato nel convento di S. Agostino, ora sede di alcuni uffici comunali.
==== Musei ====
[[File:Chiesa Madre, Álvaro Siza, Salemi.jpg|miniatura|317x317px|[[Chiesa madre|Chiesa Madre]], [[Álvaro Siza]], Salemi]]
[[File:Piazza Alicia, Salemi.jpg|miniatura|311x311px|Piazza Alicia, Salemi]]
Dentro il Collegio dei Gesuiti si trovano i Musei Civici di Salemi che comprendono le sezioni: arte sacra, archeologica, risorgimentale, museo della Mafia, museo della "pietra campanedda". All'interno del museo civico è situata una cappella del [[XVIII secolo]] che riproduce, in modo fedele, la Casa Santa di Loreto "Casa della Madonna".
Nella via Giovanni Cosenza al civico 26, si trova il "Museo del pane rituale", collezione privata, unico in Sicilia. Ospita più di
== Economia ==
L'economia di Salemi poggia principalmente sull'agricoltura e sulla commercializzazione della produzione di [[vino]], [[frumento|grano]], [[olio vegetale|olio]] e [[agrumi]].
La produzione agricola predominante è quella vitivinicola, cerealicola e olearia. È rilevante il comparto zootecnico con l'allevamento di [[ovini]], [[bovini]] ed [[equini]]. Sono presenti anche attività artigianali e piccolo-industriali (alimentari e [[materiali da costruzione]]).
== Infrastrutture e trasporti ==
{{Vedi anche|Stazione di Salemi-Gibellina}}
Salemi è posta a pochi chilometri dalla [[Autostrada A29 (Italia)|Autostrada A29]], [[Palermo]] - [[Mazara del Vallo]]. È possibile raggiungere Trapani percorrendo la diramazione dell'A29 oppure la [[Strada statale 113 Settentrionale Sicula|strada statale 113]]. È attraversata da due strade statali. La [[Strada statale 188 Centro Occidentale Sicula|strada statale 188]] che collega [[Marsala]] con [[Lercara Friddi]] e la strada statale 188A che unisce Salemi e Calatafimi-Segesta; è anche possibile usufruire della [[Strada statale 119 di Gibellina|strada statale 119]] che collega [[Alcamo]] con [[Castelvetrano]] per raggiungere il sud della provincia. In particolare
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1946|Fine=1948|Nome=Giuseppe Angelo|Note= Primo sindaco eletto del dopoguerra<ref>{{Cita libro|autore=Paolo Cammarata|titolo=Il castello e le campane|p=156}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1948|Fine=1948|Nome=Emilio Di Marco|Partito=''nessuno''|Carica=[[Commissario prefettizio]]|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1948|Fine=1949|Nome=Salvatore Cognata}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1949|Fine=1950|Nome=Francesco Paolo Di Stefano}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1950|Fine=1951|Nome=Arcangelo Drago}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1951|Fine=1951|Nome=Stefano Russo|Partito=''nessuno''|Carica=[[Commissario prefettizio]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1951|Fine=1952|Nome=Manganaro Giovanni|Partito=''nessuno''|Carica=[[Commissario prefettizio]]|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1952|Fine=1956|Nome=Vero Felice Monti|Partito=[[Partito Comunista Italiano]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1956|Fine=1956|Nome=Antonino Rubino|Partito=[[Partito Comunista Italiano]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1956|Fine=1960|Nome=Vito Teri|Partito=[[Partito Repubblicano Italiano]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1960|Fine=1965|Nome=Vincenzo Ingraldi|Partito=[[Democrazia Cristiana]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1965|Fine=1965|Nome=Giuseppe Cascio Favara|Partito=[[Democrazia Cristiana]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1965|Fine=1966|Nome=Vero Felice Monti|Partito=[[Partito Comunista Italiano]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1966|Fine=1967|Nome=Giuseppe Cascio Favara|Partito=[[Democrazia Cristiana]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1967|Fine=1970|Nome=Antonino Grillo|Partito=[[Democrazia Cristiana]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1970|Fine=1972|Nome=Angelo Bivona|Partito=[[Partito Socialista Italiano]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1972|Fine=1984|Nome=Giuseppe Cascio Favara|Partito=[[Democrazia Cristiana]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1984|Fine=1986|Nome=Luigi Renda|Partito=[[Democrazia Cristiana]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1986|Fine=1987|Nome=Giuseppe Cascio Favara|Partito=[[Democrazia Cristiana]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1987|Fine=1990|Nome=Vito Cusumano|Partito=[[Partito Socialista Italiano]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1990|Fine=1992|Nome=Biagio Grimaldi|Partito=[[Democrazia Cristiana]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1992|Fine=1994|Nome=Antonino Maniaci|Partito=[[Democrazia Cristiana]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1994|Fine=1998|Nome=Fortunato Bivona|Partito=[[lista civica]] - [[centro-sinistra]]|Note=Primo sindaco eletto direttamente dai cittadini}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1998|Fine=2002|Nome=Luigi Crimi|Partito=[[Alleanza Nazionale]] - coalizione con il [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]]|Note=Sfiduciato dal consiglio comunale}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=2002|Fine=2003|Nome=Salvatore Rocca|Partito=''nessuno''|Carica=[[Commissario straordinario]]|Note=Nominato dal governo regionale}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=2003|Fine=2008|Nome=Biagio Mastrantoni|Partito=[[lista civica]] - [[centro-sinistra]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=2008|Fine=2012|Nome=[[Vittorio Sgarbi]]|Partito=[[lista civica]] - coalizione con l'[[Unione di Centro (2002)|UDC]] e la (nuova) [[Democrazia Cristiana (2002)|DC]]|Note=Comune commissariato per le dimissioni del sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=2012|Fine=2013|Nome=Leopoldo Falco|Partito=''nessuno''|Carica=[[Commissario prefettizio]]|Note=Comune sciolto il 23 marzo 2012 per [[Scioglimento dei consigli comunali e provinciali per infiltrazione mafiosa|infiltrazioni mafiose]]<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/07/mafia-governo-monti-ha-sciolto-25-comuni-cantone-con-cancellieri-niente-mediazioni/438429/ Mafia, governo Monti ha sciolto 25 comuni: Con Cancellieri niente mediazioni], ''[[Il Fatto Quotidiano]]''</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=2013|Fine=2014|Nome=Benedetto Basile|Partito=''nessuno''|Carica=[[Commissario prefettizio]]|Note=}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=2014|Fine=2019|Nome=Domenico Venuti|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] - coalizione con l'[[Unione di Centro (2002)|UDC]]}}{{ComuniAmminPrec|Nome=Domenico Venuti|Inizio=2019|Fine=2024|Partito=[[lista civica]] - [[centro-sinistra]] Salemi 2024|Carica=Sindaco|Note=}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
== Sport ==
Nel comune sono presenti diverse associazioni sportive: ASD Città di Salemi e ASD Salemi Polisportiva ; ASD Basket Salemi; Volley Club Salemi; Tennis Club Alicia.
Tra gli altri, particolarmente praticato è il Biliardo; disciplina con cui [[Salvatore Mannone]], di Salemi, è stato il primo campione del mondo.
== Note ==
Riga 249 ⟶ 233:
== Bibliografia ==
* {{cita libro | cognome= Cataldo | nome= Carlo | titolo= Guida storico-artistica dei beni culturali di Alcamo, Calatafimi, Castellammare del
* {{cita libro | cognome= Cammarata | nome= Paolo | titolo= Il castello e le campane | editore= Sellerio Editore | ed= | anno= 1993 | id= | url= }}
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
{{interprogetto/notizia|Ballottaggi in Sicilia, vince il centrodestra; Sgarbi nuovo sindaco di Salemi|data=30 giugno 2008}}
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
{{Comuni del libero consorzio comunale di Trapani}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Sicilia}}
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