Salemi: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|NomePanorama = Salemi panorama.jpg
|Didascalia =
|Panorama=Salemi panorama.jpg
|Bandiera = Salemi-Gonfalone.png
|Didascalia=
|Voce bandiera =
|Bandiera=Salemi-Gonfalone.png
|Stemma = Salemi-Stemma.png
|Voce bandiera=
|Voce stemma =
|Stemma=Salemi-Stemma.png
|Stato = ITA
|Voce stemma=
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Sicilia Trapani
|Amministratore locale = Vito Scalisi
|Divisione amm grado 2=Trapani
|Partito = [[lista civica]]
|Amministratore locale=Domenico Venuti
|Data elezione = 10 giugno 2024
|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezioneistituzione =31-5-2014
|Sottodivisioni = Ardigna, Bagnitelli, Borgesati, Bovarella, Cuba – Mokarta, Filci, Fontanabianca, Fiumelungo, Gorgazzo, Monte Rose, Passo Calcara, Pioppo, Pitrazzi, Polizo, Pusillesi, San Ciro, Sinagia, Terragialla, Uddu, Ulmi
|Data istituzione=
|Divisioni confinanti = [[Calatafimi Segesta]], [[Castelvetrano]], [[Marsala]], [[Mazara del Vallo]], [[Gibellina]], [[Santa Ninfa]], [[Trapani]], [[Vita (Italia)|Vita]]
|Altitudine= 446/522
|Zona sismica = 1
|Superficie=182.42
|Gradi giorno =
|Note superficie=
|Nome abitanti = salemitani
|Abitanti=10638
|Patrono = [[san Nicola di Bari]]
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 28 febbraio 2017.
|Festivo = 6 dicembre
|Aggiornamento abitanti=28-2-2017
|PIL =
|Sottodivisioni= Sinagia, Filci, Gorgazzo, Bagnitelli, San Ciro Fontanabianca, Ulmi, Pusillesi, Pioppo, Fiumelungo |sono frazioni |Quartieri e rioni; Cappuccini, Piano Fileccia - Cuba - Mokarta, Centro Storico, Misericordia, Rabato, Catena, Santo Padre.
|PIL procapite =
|Divisioni confinanti=[[Calatafimi Segesta]], [[Castelvetrano]], [[Marsala]], [[Mazara del Vallo]], [[Gibellina]], [[Santa Ninfa]], [[Trapani]], [[Vita (Italia)|Vita]]
|Mappa = Map of comune of Salemi (province of Trapani, region Sicily, Italy).svg
|Zona sismica=1
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Salemi nel libero consorzio comunale di Trapani
|Gradi giorno=
|Nome abitanti=salemitani
|Patrono= San Nicola di Bari, Maria SS Immacolata (Celeste Patrona e Protettrice)
|Festivo= 6 dicembre, 8 dicembre,
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Salemi (province of Trapani, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Salemi nella provincia di Trapani
|Sito=http://www.cittadisalemi.it/
|Diffusività=
}}
'''Salemi''' (''Salemi'' in {{nomelingua|scn}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> del [[libero consorzio comunale di Trapani]] in [[Sicilia]].
[[File:Castello di Salemi.png|miniatura|Veduta del [[Castello normanno (Salemi)|castello normanno]]]]
[[File:Chiesa Madre Salemi.jpg|miniatura|Chiesa Madre]]
'''Salemi''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:10638}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia di Trapani]] in [[Sicilia]].
 
Situato nel cuore della [[ValleVallo deldi BeliceMazara|Val di Mazara]], è una città arabo-medievale, di importante rilievo urbanistico, e sorge in posizione equidistante rispetto ai maggiori centri del territorio.
 
Ubicata tra le colline coltivate a vigneti e uliveti, si raccoglie intorno al castello dal cui terrazzo merlato della torre circolare è possibile scorgere un vastissimo panorama sulla [[Sicilia]] occidentale fino al mare.
 
La cittadina è inclusa nel club dei [[BorghiI borghi più belli d'Italia|borghi più belli d'Italia]],<ref>{{Cita web|url=http://www.borghipiubelliditalia.it/borghi-details?view=village&id=261|titolo=Borghi Details|sitoaccesso=21 marzo 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160403053510/http://www.borghipiubelliditalia.it/borghi-details?view=village&id=261|accessodataarchivio=3 aprile 2016-03-21}}</ref>, l'associazione dei piccoli centri italiani che si distinguono per la grande rilevanza artistica, culturale e storica, per l'armonia del tessuto urbano, la vivibilità e i servizi ai cittadini.
 
== Geografia fisica ==
{{...|centri abitati}}
 
== Origini del nome ==
{{...|centri abitati}}
 
== Storia ==
=== Da Alicia a Salemi ===
[[File:Castello di Salemi.png|miniatura|sinistra|Veduta del [[Castello normanno (Salemi)|castello normanno]]]]
Situata sulle pendici del Monte delle Rose tra il fiume Mazzaro e il fiume Grande, la cittadina è posta sul sito dell'antica città [[Elimi|elima]] di [[Halyciae]]. Teatro delle continue guerre tra [[Selinunte]] e [[Segesta]], Salemi (rectius: Alicia), probabilmente per la comune origine, è sempre stata alleata con Segesta. Nel [[272 a.C.]], conquistata dai [[Civiltà romana|romani]] venne dichiarata città libera ed esente da tributi per volontaria sottomissione. Nel [[V secolo]], come il resto della [[Sicilia]], cadde prima sotto il dominio dei [[Vandali]], poi sotto quello dei [[Goti]]. Nel [[535]], fu sottomessa dal [[Bisanzio|bizantino]] [[Belisario]], il generale di [[Giustiniano]].
Situata sulle pendici del Monte delle Rose tra il fiume [[Mazaro]] e il fiume Grande, Salemi è posta sul sito dell'antica città [[Elimi|elima]] di [[Halyciae]] (Alicia).
 
Alicia fu teatro delle continue guerre tra [[Selinunte]] e [[Segesta]]. Successivamente subì una forte immigrazione [[cartagine]]se. Nel [[272 a.C.]], conquistata dai [[Antichi romani|Romani]], fu dichiarata città libera ed esente da tributi per volontaria sottomissione. Nel [[V secolo]], come il resto della [[Sicilia (isola)|Sicilia]], fu saccheggiata dai [[Vandali]]. Nel [[535]], fu conquistata dai [[Impero bizantino|greci bizantini]]. Nell'[[827]] venne occupata dai [[musulmani]]. Nel [[1077]], e quindi in età [[Normanni|normanna]], la cittadina conobbe un notevole sviluppo: il centro urbanistico andò strutturandosi conformemente all'odierna configurazione. In tale periodo venne edificato il castello.
Nell'[[827]], cadde sotto l'egida degli [[arabi]] che la fecero prosperare e con i quali sembra avere avuto origine il nome Salemi. Al riguardo, vi sono diverse teorie sull'origine del nome: quella attribuita in onore di “Saleiman” figlio del comandante che conquistò Alicia; quella conseguente da “Sale” per la presenza del fiume Salso che rende le acque che attraversano la città salmastre; quella derivante dal significato di “Salam” e cioè città salubre e sicura; quella tratta dal significato di pace “Salem”. Il centro urbanistico andò strutturandosi conformemente all'odierna configurazione. Sotto il profilo agricolo, gli arabi introdussero molte e nuove coltivazioni nelle campagne circostanti: arance, limoni, pesche, albicocche, asparagi, carciofi, cotone, melanzane e spezie come lo zafferano, il garofano e la cannella.
 
Nel [[1077]], e quindi in età [[Normanni|normanna]] la cittadina conobbe un notevole sviluppo. In tale periodo venne edificato il Castello. Nel [[1194]], seguirono le dominazioni degli [[Suebi|Svevi]]. Nel [[1266]], alla morte di [[Federico II di Svevia|Federico II]], ebbe inizio il [[Storia della Sicilia angioina|periodo Angioinoangioino]], che tuttavia ridusse la popolazione in miseria. Nel [[12961283]], [[FedericoPietro III di d'Aragona]] declassòcreò Salemi''milites'' anella città feudale. Nel [[1392]],di Salemi peròi divennenobili cittàPompeo demaniale.di Nel [[1441]]Vallone, eRumbao precisamenteSanclemente, l'11Giovanni dicembre,Lancillotto nele castelloPietro diMuccicarnicio.<ref>{{cita Salemilibro si| formòautore=Filadelfo unaMugnos confederazione| costituitawkautore=Filadelfo daMugnos Salemi,|città [[Trapani]],=Palermo Mazara,| Monteanno=1669 San| Giulianotitolo=Raguagli ehistorici daidel baroniVespro disiciliano [[Castelvetrano]]| eurl=https://books.google.it/books?id=IzBweViwprIC&printsec=frontcover&dq=raguagli+historici+del+vespro+siciliano&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjSvc71tqrXAhUIPRoKHbICAG4Q6AEILjAB#v=onepage&q=raguagli%20historici%20del%20vespro%20siciliano&f=false|p=155}}</ref> diNel [[Partanna1296]], che[[Federico si impegnava alla difesa, sostenendone le spese, della Regina Bianca e della Real casaIII di [[Corona d'Aragona|AragonaSicilia]]. declassò Salemi venne,a quindi,città maggiormente fortificata e presidiata durante le incursioni dei turchi. Nel [[1735]]feudale, conma l'incoronazione dinel [[Carlo III di Spagna1392]] aessa Re della Sicilia, avvenutaottenne il 30più giugno,favorevole ebbestatus iniziodi lacittà dominazione borbonicademaniale.
 
Nel [[1441]], e precisamente l'11 dicembre, nel castello di Salemi si formò una confederazione costituita da Salemi, [[Trapani]], Mazara, [[Erice|Monte San Giuliano]] e dai baroni di [[Castelvetrano]] e di [[Partanna]], che si impegnava alla difesa, sostenendone le spese, della regina [[Bianca di Navarra (1387-1441)|Bianca]] e della real [[casa di Aragona]]. Salemi venne, quindi, maggiormente fortificata e presidiata contro le incursioni dei pirati barbareschi.
=== Lo sbarco di Garibaldi ===
 
Nel [[1735]], con l'incoronazione di [[Carlo III di Spagna]] a [[Re di Sicilia]], avvenuta il 30 giugno, ebbe inizio la [[Storia della Sicilia borbonica|dominazione borbonica]].
Nel [[1860]], [[Giuseppe Garibaldi]], dopo essere sbarcato a [[Marsala]], si diresse alla volta di Salemi dove, il 14 maggio, venne accolto con grande entusiasmo dalla popolazione. Grazie all'aiuto del [[barone]] Giuseppe Triolo di Sant'Anna di [[Alcamo]], che si era a lui unito con una banda di ''[[picciotto|picciotti]]'' assunse il dominio in nome di [[Vittorio Emanuele II]], futuro re d'Italia. Nella Piazza del municipio, denominata "Dittatura" in ricorrenza dell'evento, una lapide ricorda che in quella data Giuseppe Garibaldi arrivò a Salemi dichiarandosi dittatore del [[Regno delle Due Sicilie]] “Siciliani! Io vi ho guidato una schiera di prodi accorsi all'eroico grido della Sicilia, resto delle battaglie lombarde. Noi siamo con voi! Non chiediamo altro che la liberazione della nostra terra. Tutti uniti, l'opera sarà facile e breve. All'armi dunque!”<ref>[http://www.grifasi-sicilia.com/salemistoriadeimille.html I Mille]</ref>.
 
=== Garibaldi e i Mille ===
In quell'occasione l'Eroe dei Due Mondi issò, da sé, sulla cima della torre cilindrica del castello [[Normanni|Normanno]]-[[Suebi|Svevo]] la bandiera tricolore proclamando simbolicamente Salemi "capitale d'Italia"<ref>[http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/08/03/109128-sgarbi_salemi_restaura_targa_garibaldi.shtml Articolo - Viva Salemi, Viva l'Italia unita]</ref><ref>[http://archivio.internazionale.it/salemi-prima-capitale-ditalia]</ref>, titolo che mantenne per un giorno.
Nel [[1860]] [[Giuseppe Garibaldi]], dopo essere sbarcato a [[Marsala]], si diresse alla volta di Salemi dove, il 14 maggio, venne accolto con grande entusiasmo dalla popolazione. Grazie all'aiuto del [[barone]] Giuseppe Triolo di Sant'Anna di Alcamo, che si era a lui unito con una banda di ''[[picciotto|picciotti]]'' assunse la [[Dittatura di Garibaldi|dittatura]], cioè il governo, in nome di [[Vittorio Emanuele II]], futuro [[re d'Italia]]. Nella Piazza del municipio, denominata "Dittatura" in ricorrenza dell'evento, una lapide ricorda che in quella data Giuseppe Garibaldi arrivò a Salemi dichiarandosi dittatore del [[Regno delle Due Sicilie]] “Siciliani! Io vi ho guidato una schiera di prodi accorsi all'eroico grido della Sicilia, resto delle battaglie lombarde. Noi siamo con voi! Non chiediamo altro che la liberazione della nostra terra. Tutti uniti, l'opera sarà facile e breve. All'armi dunque!”.<ref>[http://www.grifasi-sicilia.com/salemistoriadeimille.html I Mille]</ref>
 
In quell'occasione, il 14 maggio 1860, l'Eroe dei Due Mondi issò, da sé, sulla cima della torre cilindrica del castello normanno-svevo la bandiera tricolore proclamando Salemi "capitale d'Italia",<ref>[http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/08/03/109128-sgarbi_salemi_restaura_targa_garibaldi.shtml Articolo - Viva Salemi, Viva l'Italia unita] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100514165422/http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/08/03/109128-sgarbi_salemi_restaura_targa_garibaldi.shtml |data=14 maggio 2010 }}</ref><ref>{{cita web |url=http://archivio.internazionale.it/salemi-prima-capitale-ditalia |titolo=Copia archiviata |accesso=21 febbraio 2017 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170222112306/http://archivio.internazionale.it/salemi-prima-capitale-ditalia |dataarchivio=22 febbraio 2017 }}</ref> titolo che mantenne per un giorno.
=== Garibaldi e le celebrazioni ===
 
=== Le celebrazioni garibaldine ===
Nel [[1982]], in occasione della celebrazione del centenario della morte di Garibaldi, a Salemi, si rappresentò simbolicamente e con la partecipazione del [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] [[Bettino Craxi]] il percorso compiuto dal generale, condottiero e patriota italiano<ref>[http://www.ossimoro.it/garibaldi.htm Marsala 25 aprile 1982 – Riflessione di Bettino Craxi]</ref>. L'11 maggio 2010, il Capo dello Stato [[Giorgio Napolitano]] visitò Salemi, Calatafimi e Marsala in occasione dei festeggiamenti per i [[Anniversario dell'Unità d'Italia|150 anni dell'unità d'Italia]]<ref>[http://www.trapaninotizie.it/201003298461/11-maggio-napolitano-a-marsala-calatafimi-salemi.html Napolitano a Salemi]</ref>.
Il 25 aprile del 1982, in occasione della celebrazione del centenario della morte di Garibaldi, a Salemi si rappresentò simbolicamente e con la partecipazione del [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Presidente del Consiglio]] [[Bettino Craxi]] il percorso compiuto dal generale, condottiero e patriota italiano.<ref>[http://www.ossimoro.it/garibaldi.htm Marsala 25 aprile 1982 – Riflessione di Bettino Craxi] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080524002442/http://www.ossimoro.it/garibaldi.htm |data=24 maggio 2008 }}</ref>
 
L'11 maggio 2010, in occasione dei festeggiamenti per il [[150º anniversario dell'Unità d'Italia]],<ref>{{Cita web|url=https://archivio.quirinale.it/aspr/fotografico/PHOTO-003-015070/presidente/giorio-napolitano/il-presidente-della-repubblica-giorgio-napolitano-vittorio-sgarbi-sindaco-salemi}}</ref> il [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Giorgio Napolitano]] visitò Salemi, [[Calatafimi]] e Marsala.
=== Il Conte di Salemi ===
Il 1º dicembre [[1889]] il [[Re]] [[Umberto I d'Italia|Umberto I]] in segno di affetto nei confronti del fratello [[Amedeo di Savoia-Aosta (1898-1942)|Amedeo di Savoia]] e della sua seconda moglie [[Letizia Bonaparte|Maria Letizia Bonaparte]] conferì al neonato nipote [[Umberto di Savoia-Conte di Salemi|Umberto]] il titolo di “Conte di Salemi”. Questi, tuttavia, morì nel 1918 senza avere figli e conseguentemente il titolo non venne assegnato a nessun discendente.
 
=== LeLa catastrofiContea edi il terremoto del '68Salemi ===
Il 1º dicembre [[1889]] re [[Umberto I d'Italia|Umberto I]], in segno di affetto nei confronti del fratello [[Amedeo di Savoia-Aosta (1898-1942)|Amedeo di Savoia]] e della sua seconda moglie [[Letizia Bonaparte|Maria Letizia Bonaparte]], conferì al neonato nipote [[Umberto di Savoia-Conte di Salemi|Umberto]] il titolo di “Conte di Salemi”.
La città di Salemi ha subito, nel corso della sua storia, diverse calamità naturali. Nel [[1270]], il paese fu colpito da un'epidemia di [[peste]] propagata da alcuni soldati che tornavano da una spedizione in [[Tunisia]]. Per cercare di debellare il morbo furono bruciate e distrutte diverse abitazioni. Da questo evento ebbe origine la richiesta avanzata dal popolo, di avere un proprio Santo Protettore del paese: San Nicola di Bari. Nel [[1542]], un'invasione di cavallette provocò gravi danni alle coltivazioni agricole e una grave carestia. Molti cittadini invocarono l'intercessione di San Biagio (vedi cavadduzzi di San Biagio). Nel [[1740]], una frana si riversò sul convento dei Padri del Terz'ordine Francescano sul monte delle Rose oltre che sul convento dei Frati Cappuccini.
 
Il titolo ricordava l’impresa dei Mille con la quale - proprio a Salemi - ebbe inizio il processo di unificazione del Paese.
Nel [[1968]], nella notte tra il 14 e il 15 gennaio, la città fu gravemente colpita da un forte [[Terremoto del Belice|terremoto]] che rase al suolo molti comuni della Valle del Belice. In concomitanza del terremoto, Salemi donò a [[Gibellina]] dei terreni pianeggianti, sui quali fu successivamente costruita la città di “Gibellina nuova”. A seguito dell'evento sismico le autorità politiche salemitane e gli architetti chiamati a progettare e ridisegnare la struttura del comune optarono per la ricostruzione del paese secondo uno stile nuovo ([[New town]]). Per tali motivi lo sviluppo urbanistico ha portato a un decentramento verso la parte a valle della collina che è stata chiamata appunto, “Paese nuovo” e che ora rappresenta insieme con i "Cappuccini" una delle aree e dei quartieri con maggiore densità abitativa. Il centro storico è caratterizzato da uno schema di impianto arabeggiante, con vicoli ciechi molto articolati, che portano a cortili sempre più segregati e scale particolarmente ripide su strapiombi.
 
In quella occasione, lo stesso Umberto I dispose che il [[Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia|Presidente del Consiglio]] [[Francesco Crispi]] desse esecuzione alle sue reali volontà. La risposta della Presidenza del Consiglio non si fece attendere, anche perché da molto tempo si era tentato di concedere alla città di Salemi un concreto riconoscimento per il significativo contributo dato a Garibaldi e ai ''picciotti'' nel percorso per l’Unità d’Italia. Fu così che il 15 dicembre 1889 il Consiglio dei Ministri, vista l’approvazione del Parlamento, diede esecuzione alle decisioni del Re di conferire al proprio nipote Umberto il titolo di “Conte di Salemi”.<ref>{{cita web|http://www.ernandes.net/caronia/salemi.htm|Da Palazzo Dal Pozzo della Cisterna alla Strada Maestra di Salemi}}</ref> Questi, tuttavia, morì di [[influenza spagnola]] nel 1918 senza avere figli e conseguentemente il titolo fu estinto.
A seguito del sisma, l'abitato nella zona centrale, sebbene non fu del tutto disgregato, rimase per diversi anni abbandonato in virtù dei pochi interventi di restauro e di una scelta che hanno preferito decentrare i nuovi abitati in altri quartieri. La struttura, tuttavia, mantenne la monumentale ortogonalità del complesso costituito dal Collegio dei Gesuiti e da un denso corollario di dimore patrizie e di numerose chiese (oltre 20). In posizione elevata e strategicamente dominante sorge il Castello, eretto o quantomeno rimaneggiato da [[Federico II di Svevia]] nel [[XIII secolo]], sulla base di un'antica fortezza greco-romana poi utilizzata dagli arabi e dai normanni, a pianta trapezoidale con tre torri, due quadrangolari e una a pianta circolare.
[[File:Salemi.jpg|thumb|Veduta di Salemi]]
Sul sito dove sorgeva l'antica chiesa madre medievale dedicata alla Madonna degli Angeli e verosimilmente insistente su una [[moschea]] e su un tempio di [[Venere (divinità)|Venere]], nel [[1615]] ebbe inizio la costruzione del Duomo, su progetto dell'architetto palermitano Mariano Smiriglio e completato nel [[1761]], almeno per quanto riguarda il corpo longitudinale, giacché proprio da questa data ebbero inizio i lavori di ampliamento della vecchia abside. Il terremoto del 1968 non provocò che il crollo di parte di una navata laterale, l'incuria delle autorità civili ed ecclesiastiche del tempo lo ridussero a un imponente rudere. In parte recuperato, con un progetto d'intervento dell'architetto portoghese [[Alvaro Siza]], suscitano ora particolare attrazione i resti dell'antica "Madrice" antistanti alla piazza Alicia sulla quale si affaccia anche il castello. Nel corso del convegno internazionale denominato Piazze d'Europa, piazze per l'Europa la piazza Alicia è stata inclusa tra i 60 buoni esempi di realizzazione, progettazione e riqualificazione urbanistica al mondo<ref>[http://www.eddyburg.it/article/articleview/9663/0/28/ Articolo - Il piacere di andare in piazza]</ref>.
 
Il titolo, il 28 dicembre 2019, è stato onorificamente conferito (all'interno di Casa Savoia, privo di valore legale per la Repubblica Italiana) a Luisa Giovanna Bianca Agata Gavina Maria di Savoia, secondogenita di [[Emanuele Filiberto di Savoia (1972)|Emanuele Filiberto di Savoia]] e [[Clotilde Courau]], nata a [[Ginevra]] il 16 agosto 2006.<ref>{{cita web|https://www.corriere.it/cronache/20_gennaio_15/vittoria-savoia-chi-sedicenne-erede-casato-re-d-italia-399e7416-3784-11ea-86a8-537a98b6bc3b.shtml|Vittoria di Savoia, chi è la sedicenne erede del casato dei re d'Italia}}</ref>
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Salemi}}
 
=== Le catastrofi e il terremoto del 1968 ===
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
La città di Salemi ha subito, nel corso della sua storia, diverse calamità naturali. Nel [[1270]], il paese fu colpito da un'epidemia di [[peste]] propagata da alcuni soldati che tornavano da una spedizione in [[Tunisia]]. Per cercare di debellare il morbo furono bruciate e distrutte diverse abitazioni. Da questo evento ebbe origine la richiesta avanzata dal popolo, di avere un proprio santo protettore del paese: [[San Nicola di Bari]]. Nel [[1542]], un'invasione di [[Caelifera|cavallette]] provocò gravi danni alle coltivazioni agricole e una grave carestia. Molti cittadini invocarono l'intercessione di [[Biagio di Sebaste|San Biagio]] (vedi ''cavadduzzi'' di San Biagio). Nel [[1740]], una frana si riversò sul convento dei Padri del [[Ordine francescano secolare|Terz'ordine Francescano]] sul monte delle Rose oltre che sul convento dei [[Ordine dei frati minori cappuccini|frati cappuccini]].
 
Nel [[1968]], nella notte tra il 14 e il 15 gennaio, la città fu gravemente colpita da un forte [[Terremoto del Belice del 1968|terremoto]] che rase al suolo molti comuni di un'area, giornalisticamente, individuata nella [[Valle del Belice]]. In concomitanza del terremoto, Salemi donò a [[Gibellina]] dei terreni pianeggianti, sui quali fu successivamente costruita la città di “Gibellina nuova”. A seguito dell'evento sismico le autorità politiche salemitane e gli architetti chiamati a progettare e ridisegnare la struttura del comune optarono per la ricostruzione del paese secondo uno stile nuovo. Per tali motivi lo sviluppo urbanistico ha portato a un decentramento verso la parte a valle della collina che è stata chiamata appunto, “Paese nuovo” e che ora rappresenta insieme con i "Cappuccini" una delle aree e dei quartieri con maggiore densità abitativa. Il centro storico è caratterizzato da uno schema di impianto arabeggiante, con vicoli ciechi molto articolati, che portano a cortili sempre più segregati e scale particolarmente ripide su strapiombi.
=== Architetture religiose ===
 
A seguito del sisma, l'abitato nella zona centrale, sebbene non fu del tutto disgregato, rimase per diversi anni abbandonato in virtù dei pochi interventi di restauro e di una scelta che hanno preferito decentrare i nuovi abitati in altri quartieri. La struttura, tuttavia, mantenne la monumentale ortogonalità del complesso costituito dal Collegio dei Gesuiti e da un denso corollario di dimore patrizie e di numerose chiese (oltre 20).
==== Chiese ====
In posizione elevata e strategicamente dominante sorge il Castello, eretto o quantomeno rimaneggiato da [[Federico II di Svevia]] nel [[XIII secolo]], sulla base di un'antica fortezza greco-romana poi utilizzata dagli arabi e dai normanni, a pianta trapezoidale con tre torri, due quadrangolari e una a pianta circolare.
Inoltre il Castello era circondato da una doppia cinta muraria. Non esiste più nessuna traccia di tali mura ma esiste la memoria di almeno cinque delle porte che consentivano l'accesso alla città e di almeno tre torri di guardia ad essi sovrapposti. Gli ingressi di cui si hanno notizia erano: "Porta Gibli", "Porta Santa Maria", "Porta Aquila", " Porta Quercia", e "Porta Corleone".
Le torri di guardia invece erano quella adattata a campanile dell'ex Chiesa Madre, e quella trasformata in campanile della Chiesa di Sant'Antonino. Di una terza torre si ha notizia in seguito a dei lavori nel quartiere della Giudecca, e di cui non rimane traccia alcuna.
 
Sul sito dove sorgeva l'antica chiesa madre medievale dedicata alla [[Santa Maria degli Angeli|Madonna degli Angeli]] e verosimilmente insistente su una [[moschea]] e su un tempio di [[Venere (divinità)|Venere]], nel [[1615]] ebbe inizio la costruzione del Duomo, su progetto dell'architetto palermitano Mariano Smiriglio e completato nel [[1761]], almeno per quanto riguarda il corpo longitudinale, giacché proprio da questa data ebbero inizio i lavori di ampliamento della vecchia abside. Il terremoto del 1968 non provocò che il crollo di parte di una navata laterale, l'incuria delle autorità civili ed ecclesiastiche del tempo lo ridussero a un imponente rudere. In parte recuperato, con un progetto d'intervento dell'architetto portoghese [[Álvaro Siza]], suscitano ora particolare attrazione i resti dell'antica "Madrice" antistanti alla piazza Alicia sulla quale si affaccia anche il castello. Nel corso del convegno internazionale denominato Piazze d'Europa, piazze per l'Europa la piazza Alicia è stata inclusa tra i 60 buoni esempi di realizzazione, progettazione e riqualificazione urbanistica al mondo<ref>[http://www.eddyburg.it/article/articleview/9663/0/28/ Articolo - Il piacere di andare in piazza] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080917140407/http://www.eddyburg.it/article/articleview/9663/0/28/ |data=17 settembre 2008 }}</ref>.
 
=== Simboli ===
{{...|centri abitati}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiese ====
[[File:Chiesa Madre Salemi.jpg|300px|miniatura|Chiesa Madre]]
Queste sono alcune delle [[Chiesa (architettura)|chiese]] più importanti di Salemi:
* Antico Duomo di San Nicola di Bari, danneggiato dal [[terremoto del Belice del 1968]]. Tempio di Venere in epoca romana; nel Medioevo, chiesa madre dedicata alla Madonna degli Angeli, fino al 1615, quando ebbe inizio il riassemblaggio e la ricostruzione per opera di [[Mariano Smiriglio]].
* Duomo del Collegio dei Gesuiti ([[1642]])
* Chiesa di Sant'Antonio da Padova
* Chiesa di Sant'Agostino
* Basilica paleocristiana di [[San Miceli]], sorta su vestigia greche e romane del [[IV secolo|IV]] e [[VI secolo]], riportata alla luce nel 1893 dall'archeologo [[Antonio Salinas]]
* Chiesa di San Bartolomeo
* Chiesa di San Biagio
* Chiesa del Carmine
* Chiesa di Santo Stefano
* Ex Chiesa del Rosario
* Chiesa della Misericordia
* Chiesa Santa Maria degli Angeli
* Chiesa Immacolata Concezione
* Chiesa San Giuseppe
* Chiesa San Giovanni
* Chiesa San Francesco di Paola
* Chiesa San Francesco d'Assisi
* Chiesa Santa Maria della Catena
* Chiesa San Clemente o Santa Annedda
 
[[File:Salemi Castle.jpg|thumb|Il centro storico con il castello|296x296px]]
* "''Antico Duomo di San Nicola di Bari''", danneggiato dal [[Terremoto del Belice del 1968]]. Tempio di Venere in epoca romana, verosimilmente insistente su una moschea in epoca araba, Chiesa Madre medievale dedicata alla "''Madonna degli Angeli''" fino al 1615 quando ebbe inizio il riassemblaggio e la ricostruzione per opera di [[Mariano Smiriglio]].
* "''Duomo del Collegio dei Gesuiti''" ([[1642]])
* "''Chiesa di Sant'Antonio da Padova''".
* "''Chiesa di Sant'Agostino''".
* "''Basilica paleocristiana di San Miceli''", sorta su vestigia greche e romane del [[IV secolo|IV]] e [[VI secolo]], riportata alla luce nel 1893 dall'archeologo [[Antonio Salinas]]
* "''Chiesa di San Bartolomeo''".
* "''Chiesa San Biagio''".
* "''Chiesa del Carmine''".
* "''Chiesa di Santo Stefano''".
* "''Ex Chiesa del Rosario''".
* "''Chiesa della Misericordia''".
* "''Chiesa Santa Maria degli Angeli''".
* "''Chiesa Immacolata Concezione''".
* "''Chiesa San Giuseppe''".
* "''Chiesa San Giovanni''".
* "''Chiesa San Francesco di Paola''".
* "''Chiesa San Francesco d'Assisi''".
* "''Chiesa Santa Maria della Catena''".
* "''Chiesa San Clemente o Santa Annedda''".
[[File:Salemi Castle.jpg|thumb|Il centro storico con il castello]]
 
=== Architetture civili ===
* [[Castello normanno (Salemi)|Castello Normanno]], del [[1077]], in stile normanno, fu rimaneggiato da [[Federico II di Svevia]] nel [[XIII secolo]]. Sorge su preesistenti fortificazioni greco-romano.
 
== Società ==
* [[1077]], "''[[Castello normanno (Salemi)|Castello Normanno]]''", in stile normanno, fu rimaneggiato da [[Federico II di Svevia]] nel [[XIII secolo]]. Sorge su preesistenti fortificazioni greco-romana-araba.
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Salemi}}
 
=== Religione ===
InsiemeLa conreligione che ha influenzato maggiormente l'architettura e la cultura salemitana è indubbiamente il quartierecristianesimo, ma la presenza del sobborgo ebraico della ''Giudecca'' (sito ad ovest del paese) e adel quelloquartiere islamico del ''Rabato'' (sito a sud del borgo) è indicativa di come la città di Salemi incarnarappresenti laun culturaluogo simbolo dell’integrazione fra i popoli e di come riesca a racchiudere in sé l'architettura e la cultura delle tre religioni monoteistiche: quellail cristianacristianesimo, quella ebraical'ebraismo e quella musulmanal'islam.
 
=== Tradizioni e folclore ===
[[File:Salemi.jpg|thumb|Veduta di Salemi]]
 
==== San Nicola di Bari ====
{{F|Sicilia|dicembre 2024|}}
La leggenda vuole che per far fronte alla peste che distrusse Salemi nel [[1270]] il popolo salemitano si rivolgesse alla Chiesa per un santo patrono. Per tali ragioni, nel corso del [[1290]] venne fatta formale richiesta al [[Papa Nicolò IV]] il quale decise che fossero gli stessi abitanti a scegliere il loro protettore. Così si scelse di estrarre da un bussolotto, contenente il nome di tutti i santi, il santo patrono. Dopo la prima estrazione uscì il nome di [[San Nicola di Bari]]. Non riscontrando alcun legame si optò per una seconda estrazione dopo la quale fu nuovamente San Nicola. L'estrazione, venne rieseguita e "miracolosamente" riconfermata per la terza volta. In suo onore si dedicò una fiera.
 
La leggenda lega la scelta del Santo Patrono di Salemi ad un triste evento.
 
Le milizie di [[Carlo d’Angiò]], di ritorno da una spedizione a [[Tunisi]], sbarcate a Trapani divulgarono il morbo della [[peste]] per tutto il territorio circostante, tra cui quello di Salemi che nel 1270 venne distrutta.
 
Si narra che la peste ebbe fine per intercessione della [[Madonna del Rosario|Vergine del Rosario]], portata in processione da Calatafimi a Salemi dai pochi salemitani superstiti e collocata nella Chiesa in Piazza Alicia.
 
Salemi, passata nel frattempo alla [[Casa d'Aragona|casa Aragonese]], fu ricostruita, ma i salemitani nel 1290, per timore di un altro flagello, avanzarono a [[papa Nicolò IV]] la richiesta di avere un proprio santo protettore, così come già ne godevano altre città del regno quali Siracusa, Catania e Palermo.
 
Il Santo Padre (al secolo [[Girolamo Masci]] che, giova ricordare, aveva assunto proprio il nome di Nicolò) decise che avrebbero dovuto essere gli stessi abitanti a scegliere il loro patrono.
Per non dar luogo ad inopportune preferenze i salemitani decisero di tirare a sorte il nome del santo. Scrissero su dei pezzetti di carta i nomi di vari santi, in seguito li depositarono in una piccola scatola e decisero che il primo estratto sarebbe stato quello del loro Patrono.
Nel corso di una prima estrazione uscì il nome di [[San Nicola di Bari]], ma non riscontrando alcun legame con il Santo si scelse di optare per una seconda estrazione. Anche in tal caso l'estratto fu nuovamente San Nicola, quindi si scelse di farne una terza. L'estrazione venne così eseguita per la terza volta e, "miracolosamente", venne riconfermato il Vescovo di Mira, che, pertanto, fu accolto gioiosamente dalla popolazione.
 
Si narra altresì che nel 1740 Dio volesse scagliare contro Salemi un'epidemia di [[colera]] ma che, per intercessione del Santo insieme alla Madonna, a San Biagio e a San Francesco, il paese fu salvato.
 
Successivamente, come ringraziamento nei confronti del Santo per avere protetto la città dal terremoto del [[1794]], nella centralissima Piazza della Libertà venne innalzata una statua a lui dedicata.
 
Nel [[1987]], in occasione del nono centenario della traslazione delle reliquie del santo da [[Myra]] a Bari, i salemitani offrirono come dono al Patrono un [[Olio vegetale|olio]] profumato del quale vennero versate alcune gocce sul marmo della sua tomba. Però, inaspettatamente, una volta versato questo venne completamente assorbito.
 
L'episodio suscitò parecchio clamore tra gli astanti, tant'è che l'ampolla è ancora custodita nel tesoro della Basilica di Bari come segno della venerazione al Santo che continua a esistere dopo sette secoli dalla sua proclamazione a Patrono di Salemi.
Si narra, altresì, che per intercessione del Santo insieme con la Madonna, San Biagio e San Francesco il paese di Salemi fu salvato dal colera che Dio voleva scagliarvi nel corso del 1740. Nella centralissima piazza della Libertà per ringraziare il Santo di avere protetto la città dal terremoto del [[1794]] fu innalzata una statua. Nel [[1987]], in occasione del IX centenario della traslazione delle reliquie del santo da [[Myra]] ([[Turchia]]) a Bari, nel corso di un pellegrinaggio del popolo salemitano a Bari, dopo la S. Messa celebrata dal vice parroco della città Don Giuseppe Maniscalco sulla tomba di S. Nicola, come dono al Patrono i salemitani offrirono un [[Olio vegetale|olio]] profumato e versate alcune gocce sul marmo della tomba venne completamente assorbito, suscitando l'episodio devoto stupore tra gli astanti. Quell'ampolla è custodita nel tesoro della Basilica di Bari come segno della venerazione al Santo che continua a esistere dopo 7 secoli dalla sua proclamazione a Patrono di Salemi.
 
==== Le feste e la Città dei pani ====
La festa delle ''Cene di [[San Giuseppe]]'' si celebra il 19 marzo. In tale occasione vengono allestiti altari votivi dette "cene" costituiti da una struttura in legno, ricoperta di foglie d'alloro e mirto, e addobbata con arance e limoni piccoli pani ricamati detti "Cuddureddi"''cuddureddi'' e realizzati artigianalmente dalle donne del paese raffiguranti animali, piante e utensili da lavoro. Nell'occasione si producono i famosi dolci di San Giuseppe, i ''[[Sfincia di San Giuseppe|sfinci]]''. Altri pani votivi sono i "Cuddureddi"''cuddureddi'' di sant'Antonio Abate, i ''Cavadduzzicavadduzzi'' di [[San Biagio]]. Gli abitanti si rivolsero a questo santo nel [[1465]], per salvare i raccolti da un'invasione di cavallette, e i "Cuddureddi"''cuddureddi'' che rappresentano la gola.
 
Altri pani sacri sono il Bastone e i ''Cucciddaticucciddati'' confezionati il 2 aprile, nel giorno dedicato a [[San Francesco di Paola]], Ii Pani di sant'Antonio da Padova, i Panelli di san Nicolò da Tolentino, i pani di santa Elisabetta d'Ungheria. Inoltre " ''u peri di voi"'' (il Piedepiede di Buebue) confezionato con la prima farina del nuovo raccolto, i ''Manuzzi'', in occasione della commemorazione dei defunti del 2 novembre, "''u Carcocciulu"carcocciulu'' il carciofo per le feste natalizie. Per tali ragioni Salemi è definita la ''Città dei pani''. Questi paniche si possono ammirare presso il Museo del Pane Rituale sito in Salemi in via G. Cosenza, 26.
 
In onore del santo patrono della città, Sansan Nicola di Bari, si svolge ''Lu fistinu di San Nicola''. La festa ricorre il 6 dicembre anche se anticamente veniva celebrata anche il 9 maggio, data della traslazione delle reliquie del santo e ultima domenica di maggio in cui si celebrava il patrocinio. L'8 dicembre si celebra la solennità dell'[[Immacolata Concezione]] della Beata Vergine Maria, festeggiata e onorata a Salemi come protettrice della città sin dal 1740, data nella quale il suo simulacro ligneo fu donato da don Gioacchino Genco, parroco di [[Resuttana]], ai salemitani suoi concittadini. Nell'ultima domenica di agosto nel rione dei Cappuccini si celebra la Madonna della Confusione (ovvero del turbamento, del dolore per la morte del figlio).
 
==== La tessitura e la pietra ''campanedda'' ====
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==== I Giardinieri ====
[[File:Lago della Trinità da Salemi.jpg|miniatura|326x326px|Lago della Trinità a Salemi]]
Maschera salemitana - u “Giardinieri”: indossa il costume del Burgisi cioè pantaloni alla zuava, giacca e gilè tutti di velluto marrone, stivali neri, una camicia bianca e al collo un fazzoletto rosso. In testa un cappello adornato di fiori di carta crestata multicolori dal quale nella parte posteriore scendono delle frange sempre di carta multicolori, alla spalle porta un contenitore detta "sachina". Tramite un attrezzo estensibile nei giorni di carnevale elargisce prodotti da giardino mandarini alle ragazze simpatiche o cetrioli e carote a quelle antipatiche.
Maschera salemitana - ''u Giardinieri'': indossa il costume del Burgisi cioè [[pantaloni alla zuava]], giacca e gilè tutti di velluto marrone, stivali neri, una camicia bianca e al collo un fazzoletto rosso. In testa un cappello adornato di fiori di carta crestata multicolori dal quale nella parte posteriore scendono delle frange sempre di carta multicolori, alla spalle porta un contenitore detta "sachina". Tramite un attrezzo estensibile nei giorni di carnevale elargisce prodotti da giardino mandarini alle ragazze simpatiche o cetrioli e carote a quelle antipatiche.
Nulla si sa delle sue origini. altre maschere siciliane che adoperano la "Scaletta" erano "u scalittaru" palermitano e "a vecchia" di San Fratello menzionati dal Pitrè.
Nulla si sa delle sue origini. altre maschere siciliane che adoperano la "Scaletta" erano ''u scalittaru'' palermitano e "a vecchia" di San Fratello menzionati dal Pitrè.
 
==== La Banda ====
La banda musicale Vincenzo Bellini ha origini che risalgono al 1950. Da sempre presente nelle tradizioni popolari del paese ha dato lustro a musicisti molto famosi
 
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
La biblioteca comunale, istituita il 3 novembre 1860<ref>{{Cita libro|autore=Paolo Cammarata|titolo=Il castello e le campane|p=70}}</ref>, è intitolata al filosofo e docente universitario salemitano [[Simone Corleo]],. contieneContiene più di 90.000 volumi. Èed è ubicata nel cuore del centro storico, nei pressi della Chiesa Madre.
 
==== Scuole ====
Il [[Scuola secondaria di secondo grado in Italia|Liceo]] Statale [[Francesco d'Aguirre]] è l'Istituto Superiore per l'Istruzione Classica, Tecnica e Professionale situato nel comprensorio di Salemi. Prende il nome dell'insigne giurista salemitano. L'Istituto ingloba il Liceo Classico e l'Istituto Tecnico Commerciale entrambi con sede a Salemi, l'Istituto professionale di Stato per l'industria e l'artigianato (settore dell'operatore della moda) e l'Istituto professionale di Stato per l'industria e l'artigianato (settore tecnico dell'industria elettrica) con sede a [[Santa Ninfa]].
Anticamente il Liceo Classico, noto come il "Liceo di Padre Maurizio", era situato nel convento di S. Agostino, ora sede di alcuni uffici comunali.
 
==== Musei ====
[[File:Chiesa Madre, Álvaro Siza, Salemi.jpg|miniatura|317x317px|[[Chiesa madre|Chiesa Madre]], [[Álvaro Siza]], Salemi]]
Dentro il Collegio dei Gesuiti si trovano i Musei Civici di Salemi che comprendono le sezioni: arte sacra, archeologica, risorgimentale, museo della Mafia, museo della "pietra campanedda". All'interno del museo civico è situata una cappella del [[XVIII secolo]] che riproduce, in modo fedele, la Casa Santa di Loreto "Casa della Madonna".
[[File:Piazza Alicia, Salemi.jpg|miniatura|311x311px|Piazza Alicia, Salemi]]
Dentro il Collegio dei Gesuiti si trovano i Musei Civici di Salemi che comprendono le sezioni: arte sacra, archeologica, risorgimentale, museo della Mafia, museo della "pietra campanedda". All'interno del museo civico è situata una cappella del [[XVIII secolo]] che riproduce, in modo fedele, la Casa Santa di Loreto "Casa della Madonna".
 
Nella via Giovanni Cosenza al civico 26, si trova il "Museo del pane rituale", collezione privata, unico in Sicilia. Ospita più di 1 0001000 pani rituali della tradizione salemitana e altri provenienti da altri paesi dell'isola.
 
== Persone legate a Salemi ==
Di seguito sono riportate alcune personalità legate o per nascita o per appartenenza a Salemi<ref>[http://www.prolocosalemi.it/storia/storia/uomini_illustri/uomini_illustri.htm Uomini illustri]</ref>:
 
* [[Francesco d'Aguirre]] ([[1681]] - [[1748]]) giurista e intellettuale
* [[Giuseppe Maria Maragioglio]] ([[1811]] - [[1888]]), vescovo della [[diocesi di Patti]]
* [[Simone Corleo]] ([[1823]] - [[1891]]), politico e docente universitario
* [[Alberto Favara]] ([[1863]] - [[1923]]), etnomusicologo e compositore
* [[Umberto di Savoia-Aosta]] ([[1889]] - [[1918]]), nobile, figlio del capostipite del ramo cadetto dei Savoia-Aosta, ebbe il titolo di "Conte di Salemi"
* [[Stefano La Colla]] ([[1889]] - [[1966]]), [[paleografia|paleografo]], [[lingua esperanto|esperantista]] e [[linguistica|linguista]]
* [[̈Ignazio Lampiasi]], medico e deputato del Regno d'Italia<ref>[http://storia.camera.it/deputato/ignazio-lampiasi-18321227#nav Storia Camera]</ref>
* [[Tony Scott (musicista)|Tony Scott]] ([[1921]] - [[2007]]), jazzista [[italoamericani|italoamericano]], figlio di genitori italiani di Salemi, è sepolto nel cimitero di Salemi
* [[Vito Cusumano]] ([[1924]] - [[1999]]), ingegnere e uomo politico
* [[Mario Bonura]] ([[1948]] - [[2010]]), cantautore
* [[Giovanni Ricevuto]] ([[1941]] - ), politico
* [[Gaetano Rizzuto]] ([[1949]] - ), giornalista
* [[Calogero Peri]] ([[1953]] - ), [[vescovo cattolico|vescovo]] della [[diocesi di Caltagirone]]
* [[Salvatore Mannone]] ([[1958]] - ), campione del mondo di [[biliardo]]
* [[Vittorio Sgarbi]] ([[1952]] - ), sindaco di Salemi dal 2008 al 2012
* Giuseppe Giammarinaro (1946 -), imprenditore e politico
 
== Economia ==
L'economia di Salemi poggia principalmente sull'agricoltura e sulla commercializzazione della produzione di [[vino]], [[frumento|grano]], [[olio vegetale|olio]] e [[agrumi]].
 
La produzione agricola predominante è quella vitivinicola, cerealicola e olearia. È rilevante il comparto zootecnico con l'allevamento di [[ovini]], [[bovini]] ed [[equini]]. Sono presenti anche attività artigianali e piccolo-industriali (alimentari e [[materiali da costruzione]]).
 
== Infrastrutture e trasporti ==
{{Vedi anche|Stazione di Salemi-Gibellina}}
Salemi è posta a pochi chilometri dalla [[Autostrada A29 (Italia)|Autostrada A29]], [[Palermo]] - [[Mazara del Vallo]]. È possibile raggiungere Trapani percorrendo la diramazione dell'A29 oppure la [[Strada statale 113 Settentrionale Sicula|strada statale 113]]. È attraversata da due strade statali. La [[Strada statale 188 Centro Occidentale Sicula|strada statale 188]] che collega [[Marsala]] con [[Lercara Friddi]] e la strada statale 188A che unisce Salemi e Calatafimi-Segesta; è anche possibile usufruire della [[Strada statale 119 di Gibellina|strada statale 119]] che collega [[Alcamo]] con [[Castelvetrano]] per raggiungere il sud della provincia. In particolare, dista 35&nbsp;km da [[Trapani]], 78&nbsp;km da [[Palermo]], 134&nbsp;km da [[Agrigento]], 204&nbsp;km da [[Caltanissetta]], 326&nbsp;km da [[Catania]], 239&nbsp;km da [[Enna]], 337&nbsp;km da [[Messina]], 270&nbsp;km da [[Ragusa]], 351&nbsp;km da [[Siracusa]].
 
== Amministrazione ==
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1946|Fine=1948|Nome=Giuseppe Angelo|Note= Primo sindaco eletto del dopoguerra<ref>{{Cita libro|autore=Paolo Cammarata|titolo=Il castello e le campane|p=156}}</ref>}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1948|Fine=1948|Nome=Emilio Di Marco|Partito=''nessuno''|Carica=[[Commissario prefettizio]]|Note=}}
|Inizio=1994
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1948|Fine=1949|Nome=Salvatore Cognata}}
|Fine=1998
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1949|Fine=1950|Nome=Francesco Paolo Di Stefano}}
|Nome=Fortunato Bivona
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1950|Fine=1951|Nome=Arcangelo Drago}}
|Partito=Lista civica - centrosinistra
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1951|Fine=1951|Nome=Stefano Russo|Partito=''nessuno''|Carica=[[Commissario prefettizio]]}}
|Note= Primo sindaco eletto direttamente dai cittadini
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1951|Fine=1952|Nome=Manganaro Giovanni|Partito=''nessuno''|Carica=[[Commissario prefettizio]]|Note=}}
}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1952|Fine=1956|Nome=Vero Felice Monti|Partito=[[Partito Comunista Italiano]]}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1956|Fine=1956|Nome=Antonino Rubino|Partito=[[Partito Comunista Italiano]]}}
|Inizio=1998
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1956|Fine=1960|Nome=Vito Teri|Partito=[[Partito Repubblicano Italiano]]}}
|Fine=2002
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1960|Fine=1965|Nome=Vincenzo Ingraldi|Partito=[[Democrazia Cristiana]]}}
|Nome=Luigi Crimi
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1965|Fine=1965|Nome=Giuseppe Cascio Favara|Partito=[[Democrazia Cristiana]]}}
|Partito=Alleanza Nazionale - coalizione con il PDS
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1965|Fine=1966|Nome=Vero Felice Monti|Partito=[[Partito Comunista Italiano]]}}
|Note= Sfiduciato dal consiglio comunale
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1966|Fine=1967|Nome=Giuseppe Cascio Favara|Partito=[[Democrazia Cristiana]]}}
}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1967|Fine=1970|Nome=Antonino Grillo|Partito=[[Democrazia Cristiana]]}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1970|Fine=1972|Nome=Angelo Bivona|Partito=[[Partito Socialista Italiano]]}}
|Inizio=2002
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1972|Fine=1984|Nome=Giuseppe Cascio Favara|Partito=[[Democrazia Cristiana]]}}
|Fine=2003
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1984|Fine=1986|Nome=Luigi Renda|Partito=[[Democrazia Cristiana]]}}
|Nome=Salvatore Rocca
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1986|Fine=1987|Nome=Giuseppe Cascio Favara|Partito=[[Democrazia Cristiana]]}}
|Partito= ''nessuno''
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1987|Fine=1990|Nome=Vito Cusumano|Partito=[[Partito Socialista Italiano]]}}
|Carica=Commissario straordinario
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1990|Fine=1992|Nome=Biagio Grimaldi|Partito=[[Democrazia Cristiana]]}}
|Note= Nominato dal governo regionale
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1992|Fine=1994|Nome=Antonino Maniaci|Partito=[[Democrazia Cristiana]]}}
}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1994|Fine=1998|Nome=Fortunato Bivona|Partito=[[lista civica]] - [[centro-sinistra]]|Note=Primo sindaco eletto direttamente dai cittadini}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|Inizio=1998|Fine=2002|Nome=Luigi Crimi|Partito=[[Alleanza Nazionale]] - coalizione con il [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]]|Note=Sfiduciato dal consiglio comunale}}
|Inizio=2003
{{ComuniAmminPrec|Inizio=2002|Fine=2003|Nome=Salvatore Rocca|Partito=''nessuno''|Carica=[[Commissario straordinario]]|Note=Nominato dal governo regionale}}
|Fine=2008
{{ComuniAmminPrec|Inizio=2003|Fine=2008|Nome=Biagio Mastrantoni|Partito=[[lista civica]] - [[centro-sinistra]]}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=2008|Fine=2012|Nome=[[Vittorio Sgarbi]]|Partito=[[lista civica]] - coalizione con l'[[Unione di Centro (2002)|UDC]] e la (nuova) [[Democrazia Cristiana (2002)|DC]]|Note=Comune commissariato per le dimissioni del sindaco}}
|Partito=Lista civica - centrosinistra
{{ComuniAmminPrec|Inizio=2012|Fine=2013|Nome=Leopoldo Falco|Partito=''nessuno''|Carica=[[Commissario prefettizio]]|Note=Comune sciolto il 23 marzo 2012 per [[Scioglimento dei consigli comunali e provinciali per infiltrazione mafiosa|infiltrazioni mafiose]]<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/07/mafia-governo-monti-ha-sciolto-25-comuni-cantone-con-cancellieri-niente-mediazioni/438429/ Mafia, governo Monti ha sciolto 25 comuni: Con Cancellieri niente mediazioni], ''[[Il Fatto Quotidiano]]''</ref>}}
}}
{{ComuniAmminPrec|Inizio=2013|Fine=2014|Nome=Benedetto Basile|Partito=''nessuno''|Carica=[[Commissario prefettizio]]|Note=}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|Inizio=2014|Fine=2019|Nome=Domenico Venuti|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] - coalizione con l'[[Unione di Centro (2002)|UDC]]}}{{ComuniAmminPrec|Nome=Domenico Venuti|Inizio=2019|Fine=2024|Partito=[[lista civica]] - [[centro-sinistra]] Salemi 2024|Carica=Sindaco|Note=}}
|Inizio=2008
|Fine=2012
|Nome=[[Vittorio Sgarbi]]
|Partito=Lista civica - coalizione con l'UDC e la (nuova) DC
|Note=Comune commissariato per le dimissioni del sindaco
}}
{{ComuniAmminPrec
|Inizio=2012
|Fine=2013
|Nome=Leopoldo Falco
|Partito=''nessuno''
|Carica=Commissario prefettizio
|Note=Comune sciolto il 23 marzo 2012 per [[Legge contro le infiltrazioni mafiose negli enti locali|infiltrazioni mafiose]]<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/07/mafia-governo-monti-ha-sciolto-25-comuni-cantone-con-cancellieri-niente-mediazioni/438429/ Mafia, governo Monti ha sciolto 25 comuni: Con Cancellieri niente mediazioni], ''[[Il Fatto Quotidiano]]''</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|Inizio=2013
|Fine=2014
|Nome=Benedetto Basile
|Partito=''nessuno''
|Carica=Commissario prefettizio
|Note=
}}
{{ComuniAmminPrec
|Inizio=2014
|Fine=in carica
|Nome=Domenico Venuti
|Partito=Partito Democratico - coalizione con l'UDC
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport ==
Nel comune sono presenti diverse associazioni sportive: ASD Città di Salemi e ASD Salemi Polisportiva ; ASD Basket Salemi; Volley Club Salemi; Tennis Club Alicia.
Nel comune ha sede la società di calcio Fate Bene Fratelli Salemi Calcio che ha disputato campionati dilettantistici regionali.
Tra gli altri, particolarmente praticato è il Biliardo; disciplina con cui [[Salvatore Mannone]], di Salemi, è stato il primo campione del mondo.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro | cognome= Cataldo | nome= Carlo | titolo= Guida storico-artistica dei beni culturali di Alcamo, Calatafimi, Castellammare del golfoGolfo, Salemi, Vita | editore= Sarograf | città= Alcamo | ed= | anno= 1982 | id= | cid= Cataldo (1982) | url= }}
* {{cita libro | cognome= Cammarata | nome= Paolo | titolo= Il castello e le campane | editore= Sellerio Editore | ed= | anno= 1993 | id= | url= }}
 
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Salemi}}
{{interprogetto/notizia|Ballottaggi in Sicilia, vince il centrodestra; Sgarbi nuovo sindaco di Salemi|data=30 giugno 2008}}
 
== Collegamenti esterni ==
{{Provincia di Trapani}}
* {{collegamenti esterni}}
 
{{Comuni del libero consorzio comunale di Trapani}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Sicilia}}