Alfonso Maria de' Liguori: differenze tra le versioni

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{{Santo
{| border="1" cellpadding="2" cellspacing="0" align="right" width="300" style="margin-left:1.0em;"
!|nome align="center" colspan="2" bgcolor="gold" style="font-size:120%"|'''Sant'Alfonso Maria de' Liguori'''
|immagine = St Alphonsus Liguori.jpg
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|nato = [[Marianella]], 27 settembre [[1696]]
|align="center" colspan="2" bgcolor="gold"|'''Vescovo, scrittore, poeta, pittore, musicista'''
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|'''Nato'''
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|[[Chiesa Cattolica]]
{{Vescovo
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|'''Canonizzazione'''
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|'''Santuario principale'''
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|Convento della Casa Redentorista, [[Pagani]], [[Salerno]]
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|'''Ricorrenza'''
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|nomvescovo = 17 giugno [[1762]] da [[papa Clemente XIII]]
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}}
|'''Attributi'''
{{Bio
|crocifisso nella mano destra indicato con la mano sinistra
|Nome = Alfonso Maria
|-
|Cognome = de' Liguori
|'''[[Patrono]] di:'''
|Sesso = M
|confessori, moralisti
|LuogoNascita = Marianella
|}
|GiornoMeseNascita = 27 settembre
|AnnoNascita = 1696
|LuogoMorte = Nocera dei Pagani
|GiornoMeseMorte = 1º agosto
|AnnoMorte = 1787
|Epoca = 1700
|Attività = vescovo cattolico
|Attività2 = compositore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , fondatore della [[Congregazione del Santissimo Redentore]], autore di opere letterarie, teologiche e di celebri melodie; [[beatificazione|beatificato]] nel [[1816]], fu proclamato [[santo]] da [[papa Gregorio XVI]] nel [[1839]] e dichiarato [[dottore della Chiesa]] (''doctor zelantissimus'') nel [[1871]] da [[papa Pio IX]]
}}
 
== Biografia ==
[[File:Liguori.jpg|thumb|Francobollo commemorativo|239x239px|sinistra]]
 
=== Gli studi ===
'''Alfonso Maria de' Liguori''' ([[Napoli]], [[27 settembre]] [[1696]] – [[Pagani]], [[Salerno]], [[1 agosto]] [[1787]]) fu un [[vescovo]] [[italiano]], fondatore di una congreazione e autore di opere letterarie popolari. È venerato come [[santo]] dalla [[Chiesa cattolica]], di cui è anche [[Dottore della Chiesa|Dottore]], soprannominato ''Doctor Zelantissimus''.
Nato a [[Marianella]], all'epoca casale di [[Napoli]] (oggi parte della [[municipalità 8 di Napoli|municipalità 8]] del comune di Napoli), era il primo di otto figli di don Giuseppe [[Ligorio (famiglia)|de' Liguori]] e di Anna Maria Caterina Cavalieri, dei marchesi d'Avernia, originaria del [[Provincia di Brindisi|brindisino]].
Il padre, un nobile cavaliere del seggio di Portanova, nonché ufficiale superiore della marina militare, lo affidò, sin da piccolo, a precettori di rango, tra cui il pittore [[Francesco Solimena]] che gli insegnò i rudimenti della sua arte in cui, negli anni a venire, Alfonso diede prova di abilità.
 
All'età di soli 12 anni s'iscrisse all'Università di Napoli e, quattro anni dopo, nel 1713 conseguì il dottorato (diritto civile e canonico dopo aver sostenuto un esame col grande filosofo e storico [[Giambattista Vico]]), cominciando a esercitare la professione di avvocato già all'età di 16 anni. Nel 1718 ottenne la nomina a giudice del "Regio portulano" di Napoli. Frequentava la Confraternita dei dottori presso la [[chiesa dei Girolamini]] dei [[Confederazione dell'oratorio di San Filippo Neri|filippini]] e si assunse il compito di visitare i malati del più grande ospedale di Napoli.
==Gli studi==
Nacque nel quartiere di [[Marianella]] a [[Napoli]], di famiglia nobile, primo di otto figli nati da Giuseppe de' Liguori e Anna Maria Caterina Cavalieri.
 
Una dura sconfitta nella sua carriera professionale di legale nel 1723<ref>Théodule Rey-Mermet, ''Il santo del secolo dei lumi: Alfonso de' Liguori (1696-1787)'', Parigi, 1982, p. 153.</ref> fece maturare la sua ferma decisione di consacrarsi a Dio che vide l'opposizione del padre che lo voleva sposo di una lontana parente. Fu ordinato sacerdote il 17 dicembre [[1726]], all'età di 30 anni e, come risultato di un compromesso con il padre, sempre contrario alla sua scelta, non poté entrare nella [[Confederazione dell'oratorio di San Filippo Neri|congregazione dell'oratorio di San Filippo Neri]], divenendo sacerdote diocesano con residenza nella casa paterna. Chiamava a raccolta i fedeli più umili a cui spiegava il Vangelo con modi semplici davanti alla [[chiesa di Santa Teresa degli Scalzi]]. Le riunioni vennero inizialmente ostacolate dalle autorità civili e religiose ma, grazie alla caparbietà del sacerdote e dei fedeli, furono approvate dal cardinale [[Francesco Maria Pignatelli]].
Il padre, un nobile cavaliere del seggio di Portanova nonché ufficiale superiore della marina militare, lo affidò, sin da piccolo, a precettori di rango, tra cui, il pittore [[Francesco Solimena]] che gli insegnò i rudimenti della sua arte in cui, negli anni a venire, Alfonso diede prova di abilità.
 
Ebbe come padre spirituale e confessore [[san Giovan Giuseppe della Croce]].
All'età di soli dodici anni s'iscrisse all'[[Università di Napoli]] e, quattro anni dopo, nel [[1713]] conseguì il dottorato in diritto civile e canonico (dopo aver sostenuto un esame col grande filosofo e storico [[Giambattista Vico]]), cominciando ad esercitare la professione di avvocato già all'età di sedici anni grazie ad una speciale dispensa vicereale.
 
A seguito del [[terremoto di Foggia del 1731|terremoto del 1731]] che aveva colpito la [[città di Foggia]] e che stava provocando l'allontanamento dei fedeli dalla Chiesa si recò, alcuni anni dopo, in [[Capitanata]]. Qui, secondo fonti dell'epoca, il 30 novembre mentre predicava nella [[Chiesa di San Giovanni Battista (Foggia)|chiesa di San Giovanni Battista]] sarebbe stato avvolto da un fascio di luce e sarebbe stato visto levitare da terra davanti a tutta la folla radunata. L'episodio è ricordato nella raffigurazione di una delle vetrate della [[cattedrale di Foggia]] e anche in un quadro conservato nella chiesa dove sarebbe avvenuto l'episodio.
Nel [[1718]] ottenne la nomina a giudice del "Regio Portulano" di [[Napoli]] e, dopo pochi anni, era già ambasciatore del [[viceré]] cardinale Altan.
 
=== Congregazione del Santissimo Redentore ===
==La vocazione e l'attività sacerdotale==
Nel [[1732]], all'età di 36 anni, lasciò definitivamente [[Napoli]] ritirandosi nuovamente a [[Scala (Italia)|Scala]] (in [[provincia di Salerno]]) dove fondò la [[congregazione del Santissimo Redentore]], poi presso l'eremo [[Ordine di San Benedetto|benedettino]] di Villa degli Schiavi a [[Liberi (Italia)|Liberi]] ([[provincia di Caserta]] e [[diocesi di Caiazzo]]) nel [[1734]] dove aprì la loro prima casa. La vita della nuova congregazione fu travagliata, in seguito ai diversi divieti applicati agli ordini religiosi e Alfonso Maria de' Liguori si valse della propria esperienza giuridica, scegliendo la formula della [[Congregazione|congregazione religiosa]], legale nel [[Regno di Napoli]]. La congregazione venne approvata nel [[1749]] da [[papa Benedetto XIV]].
Le sue frequentazioni alla Confraternita dei Dottori presso l'[[Oratorio dei Filippini]] con l'assunzione del compito di visitare e di assistere i malati del più grande ospedale di [[Napoli]], chiamato ''degli Incurabili'', furono l'occasione che gli permisero di avviarsi sul cammino verso il [[seminario]].
 
I Redentoristi, con la loro predicazione improntata alla semplicità apostolica, valicarono con le loro missioni i confini del regno giungendo sino in [[Italia centrale]] e in [[Polonia]].
Un cammino tuttavia non facile, vista l'opposizione del padre che lo voleva sposo di una lontana parente, ma facilitato dalla delusione professionale patita da Alfonso in seguito alla sconfitta in un processo di [[Filippo Orsini Gravina]], da lui patrocinato, contro [[Cosimo III]] [[Granduca di Toscana]].
 
Negli anni precedenti e successivi alla fondazione della congregazione, Alfonso si dedicò alla stesura di numerose opere ascetiche, dogmatiche, morali e apologetiche, tra cui la ''[[Theologia moralis]]'' ([[1753]]-[[1755]]) e ''La pratica del confessore'' ([[1755]]). Fu anche compositore di due celebri canti natalizi, ossia il canto [[Lingua napoletana|napoletano]] ''[[Quanno nascette Ninno]]'' e la sua derivazione in italiano ''[[Tu scendi dalle stelle]]'', che vennero realizzati rispettivamente nel [[1731]] a [[Ravello]] ([[provincia di Salerno]]) e nel [[1744]] a [[Deliceto]] ([[provincia di Foggia]]).
Fu così che, il [[27 agosto]] [[1723]], deponendo la sua spada da cavaliere ai piedi della statua della Madonna della Mercede, pronunciò le parole che lo portarono verso il sacerdozio: "mi impegno a entrare fra i Padri dell'Oratorio".
 
=== Vescovo ===
Fu ordinato [[sacerdote]] il [[17 dicembre]] [[1726]], all'età di trent'anni e, come risultato di un compromesso con il padre, sempre contrario alla sua scelta, non poté entrare nell'ordine dei [[Filippini]], divenendo sacerdote diocesano con residenza nella casa paterna.
[[File:AlphonsusLiguori.jpg|sinistra|miniatura|Alfonso Maria de' Liguori, in una rappresentazione del XIX secolo, che lo mostra affetto da osteoartrite cervicale progressiva e tiene il crocifisso con la mano sinistra]]
Nel [[1762]] [[papa Clemente XIII]] lo volle contro la sua volontà [[vescovo]] della [[Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti|diocesi di Sant'Agata de' Goti]]<ref>{{cita libro|cognome=de' Liguori|nome=Alfonso Maria|titolo=Apparecchio alla morte cioè considerazioni sulle massime eterne|anno=2011|editore=Edizioni San Paolo|capitolo=Introduzione - 1. La figura e l'opera di sant'Alfonso|pagina=6|ISBN=978-88-215-6035-4|cid=[[Alfonso Maria de'Liguori]]}}«Contro la sua volontà, ma in obbedienza al Santo Padre, nel 1762 divenne vescovo di sant'Agata dei Goti (fino al 1775), ove si face padre dei poveri e promotore instancabile del rinnovamento religioso del clero e del popolo».</ref>. Durante la terribile carestia che colpì nel gennaio [[1764]] il Regno di Napoli, Alfonso Maria de' Liguori riuscì a limitare le sofferenze della popolazione del suo territorio. Si industriò, assieme ai governatori locali, ai sacerdoti della città e della diocesi, per accendere mutui e calmierare il prezzo del pane arrivato alle stelle, rilanciando l'economia bloccata per quasi due anni. Nel [[1775]] lasciò la carica vescovile per problemi di salute: soffriva infatti di una forma di [[artrite]] che gli incurvò la spina dorsale.
 
I suoi agiografi raccontano che mentre era vescovo, nel [[1774]], andò in [[bilocazione]] a Roma per assistere [[papa Clemente XIV]] che stava morendo e partecipò ai suoi funerali. I suoi confratelli ad [[Arienzo]], nel Palazzo Vescovile dove risiedeva, l'avrebbero visto, per due giorni consecutivi, fermo su una poltrona, immobile come una statua, mentre a Roma sarebbe stato visto intento a confortare il papa che era in agonia<ref>T. Rey-Mermet, ''Il Santo del Secolo dei lumi'', p. 753.</ref>. Per la sua malferma salute trascorse molti mesi all'anno nel Palazzo Vescovile di Arienzo risiedendo fuori dalla città episcopale di S. Agata ma nel territorio della sua diocesi<ref>{{Cita libro|titolo=R. D'Addio, S. Alfonso Maria de Liguori e le missioni popolari, Tau, 2020, 43}}</ref>.
Non limitando la sua predicazione alle chiese, organizzò delle riunioni serali (le cosiddette "Cappelle serotine"), chiamando a raccolta i fedeli più umili a cui spiegava il Vangelo con modi semplici davanti alla [[Chiesa di Santa Teresa degli Scalzi]]. Le riunioni vennero inizialmente ostacolate dalle autorità civili e religiose ma, grazie alla caparbietà del sacerdote e dei fedeli, furono approvate dal cardinale Pignatelli.
 
Tra il 1770 e il 1776 tentò più volte di costituire una missione nel territorio di [[Martina Franca]]<ref>Una della lettere di Alfonso Maria de' Liguori scritte a tale scopo viene analizzata e pubblicata in ''Spicilegium historicum'', 9, 1961, pp. 357-359. Altre due lettere riguardanti la costituzione della missione e indirizzate al padre Andrea Villani sono pubblicate in ''Alphonsi Maria de Ligorio, Lettere'', volume II, pp. 617 e 619.</ref> e scrisse in risposta ad alcune tesi dell'abate Magli di Martina un breve testo, ''Dichiarazione del sistema intorno alla regola delle azioni morali'', che in seguito venne integrato nell'opera ''Theologia Moralis''.[[File:Liguori-reliquia.jpg|thumb|Urna di Sant'Alfonso Maria de' Liguori nella [[Basilica di Sant'Alfonso Maria de' Liguori|basilica omonima]] a [[Pagani (Italia)|Pagani]]|270x270px|sinistra]]Si trasferì nella casa dei Redentoristi di [[Nocera dei Pagani]] (il nome con cui era conosciuta in passato, tra XVI secolo e il 1806, una civitas che comprendeva un'ampia porzione dell'agro nocerino, formata da 5 attuali comuni: [[Nocera Inferiore]], [[Nocera Superiore]], [[Pagani (Italia)|Pagani]], [[Sant'Egidio del Monte Albino]] e [[Corbara (Italia)|Corbara]]), dove rimase fino alla morte, il 1º agosto [[1787]]. Oggi riposa in un'urna all'interno della [[Basilica di Sant'Alfonso Maria de' Liguori|basilica pontificia]] di [[Pagani (Italia)|Pagani]] a lui intitolata.
Nel [[1730]], per riprendersi dai postumi di una malattia ai polmoni, fu inviato dai medici sulle alture di [[Scala]] e [[Ravello]], nel salernitano dove iniziò la sua opera di predicazione ai contadini poveri.
 
== Il culto ==
A seguito del terremoto del 1731 che aveva colpito la città di [[Foggia]] e che stava provocando l'allontanamento dei fedeli dalla Chiesa si recò, alcuni anni dopo, in Capitanata. Qui, secondo una leggenda devozionale, il 30 novembre 1735 mentre predicava sarebbe stato avvolto da un fascio di luce e sarebbe stato visto levitare da terra davanti a tutta la folla radunata nella Cattedrale della città, dove l'episodio è ricordato nella raffigurazione di una delle vetrate.
Fu beatificato il 15 settembre [[1816]] da [[papa Pio VII]] e [[canonizzazione|canonizzato]] il 26 maggio [[1839]] da [[papa Gregorio XVI]].
 
[[Papa Pio IX]] lo proclamò [[dottore della Chiesa]] nel [[1871]] a soli 84 anni dalla morte, mentre [[papa Pio XII]] nel [[1950]] gli conferì il titolo di "celeste Patrono di tutti i confessori e moralisti".
{{Vedi anche|Sistema morale (teologia)}}
[[File:Scultura bronzea di Sant'Alfonso Maria de Liguori.jpg|miniatura|392x392px|[[Scultura]] [[Bronzo|bronzea]] di Sant'Alfonso Maria de' Liguori nella [[piazza]] [[Omonimia|omonima]] a [[Pagani (Italia)|Pagani]]]]
La sua memoria ricorre il [[1º agosto]] o il [[2 agosto]] nella [[messa tridentina]].
 
== Genealogia episcopale ==
==La Congregazione del Santissimo Redentore==
La [[genealogia episcopale]] è:
Nel [[1732]] lasciò definitivamente [[Napoli]] ritirandosi nuovamente a [[Scala]] dove fondò la [[Congregazione del Santissimo Redentore]], approvata nel [[1749]] da papa [[Benedetto XIV]].
 
* Cardinale [[Scipione Rebiba]]
La vita della nuova Congregazione fu travagliata a causa dei divieti tipici di un'epoca alquanto ostile agli ordini religiosi, ma il sacerdote, forte della sua esperienza giuridica, escogitando la formula di Congregazione religiosa, pienamente legale nel [[Regno di Napoli]], riuscì a reggere a tutte le pressioni contrarie.
* Cardinale [[Giulio Antonio Santori]]
* Cardinale [[Girolamo Bernerio]], [[Ordine dei frati predicatori|O.P.]]
* Arcivescovo [[Galeazzo Sanvitale (arcivescovo)|Galeazzo Sanvitale]]
* Cardinale [[Ludovico Ludovisi]]
* Cardinale [[Luigi Caetani]]
* Cardinale [[Ulderico Carpegna]]
* Cardinale [[Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni]]
* Cardinale [[Flavio Chigi (1631-1693)|Flavio Chigi]]
* [[Papa Clemente XII]]
* Cardinale [[Giovanni Antonio Guadagni]], [[Ordine dei carmelitani scalzi|O.C.D.]]
* Cardinale [[Ferdinando Maria de' Rossi]]
* Vescovo Alfonso Maria de' Liguori
 
== Principali opere ==
I Redentoristi, con la loro predicazione improntata alla semplicità apostolica, raggiunsero con le loro missioni vaste zone del Regno giungendo sino in [[Italia centrale]] ed in [[Polonia]].
Sant'Alfonso fu autore di oltre 100 opere, sia "popolari", facilmente accessibili a tutti, sia esegetiche, riguardanti la [[teologia]] (in particolare quella morale), l'[[apologetica]], la [[teologia sistematica|dogmatica]] e [[ascetismo|ascetica]].
 
* ''[[Massime Eterne]]'', [[1728]]
Negli anni successivi alla fondazione della congregazione, Alfonso si dedicò alla stesura di numerose opere ascetiche, dogmatiche, morali ed apologetiche, tra cui la "''Theologia moralis''" [[1753]]-[[1755]] e "La pratica del confessore" [[1755]]. Fu anche compositore di molte canzoni in lingua italiana e dialettale, tra cui la famosissima "[[Tu scendi dalle stelle]]".
* ''[[Pratica di amar Gesù Cristo]]'', [[1768]]
* ''Storia delle eresie''<ref>{{Cita libro|titolo=Storia delle eresie colle loro confutazioni, Phronesis editore, 2022|url=https://www.amazon.it/Storia-delle-eresie-colle-confutazioni/dp/8897328180}}</ref>, [[1768]]
* ''Canzoncine spirituali'', [[1732]]
* ''Visite al Santissimo Sacramento'', [[1745]]
* ''Theologia moralis'' (I edizione), [[1748]]
* ''[[Le glorie di Maria]]'', [[1750]]
* ''[[Apparecchio alla morte]]'', [[1758]]
* ''Del gran mezzo della preghiera'', [[1759]]
* ''Vera sposa di Gesù Cristo'', [[1760]]<ref>{{Cita libro|nome=Alfonso Maria|cognome=de Liguori|titolo=La Vera Sposa di Gesu-Cristo, cioè la Monaca Santa per Mezzo delle Virtù proprie d’una Religiosa. Opera dell'Illustriss. e Reverendiss. Mons. D. Alfonso de Liguori Vescovo di Santagata de' Goti e Rettor Maggiore della Congregazione del SS. Redentore; Utile non solo per le Religiose, e Religiosi, ma anche per li Secolari, mentre in essa trattasi della Pratica delle Virtù Cristiane, che spettano ad ogni Stato di Persone. Terza Edizione. Divisa in due tomi. Tomo primo. In fine del Secondo Tomo vi saranno di più le Meditazioni per otto giorni degli Esercizi Spirituali, che sogliono fare molte Religiose privatamente in solitudine. Inoltre vi saranno alcune divote Riflessioni, ed Affetti sull'Istoria della Passione di Gesu-Cristo|url=http://archive.org/details/wotb_6743723|accesso=|ed=3|data=1771|editore=Bassano: Spese Remondini di Venezia}}</ref>
* ''Considerazioni sopra la passione di Gesù Cristo'', [[1760]]
* ''Dell'uso moderato della opinione probabile'', [[1765]]
* ''[[Verità della Fede]]'', [[1767]]
* ''Pratica del Confessore per ben esercitare il suo Ministero'', [[1771]]
 
A tutt'oggi si calcola che le opere di Sant'Alfonso siano state tradotte in più di 70 lingue, e che abbiano avuto 21.000 edizioni.
==Il culto==
{{Vedi anche|Sistema morale}}
Nel [[1762]] fu consacrato [[vescovo]] di [[Sant'Agata de' Goti]] da Papa [[Clemente XIII]], incarico che dovette abbandonare nel [[1775]] per problemi di salute (soffriva di una forma di [[artrite]] che gli incurvò la spina dorsale).
 
Tra i componimenti musicali:
Si trasferì nella casa dei Redentoristi di [[Pagani]], dove rimase fino alla morte, il 1 agosto 1787.
* ''[[Quanno nascette Ninno]]'' e la sua derivazione in italiano ''[[Tu scendi dalle stelle]]'', composte rispettivamente nel [[1731]] e nel [[1744]]
* ''Fermarono i cieli''
* ''Protesta della buona morte''
 
== Note ==
Fu beatificato nel [[1816]] e canonizzato nel [[1831]]. [[Pio IX]] lo proclamò Dottore della Chiesa nel [[1871]] mentre [[Pio XII]] nel [[1950]] gli conferì il titolo di "celeste Patrono di tutti i confessori e moralisti".
 
<references />
==Principali opere==
Notevole fu l'attività lettararia di '''Sant'Alfonso''' sia come autore di opere "popolari", quindi di spessore facilmente accessibile a tutti, sia di opere più "tecniche" trattanti ad esempio la [[teologia]] (in particolare quella morale), l'[[apologetica]], la [[dogmatica]].
 
== Bibliografia ==
Ecco alcune delle sue opere più celebri:
*G.B. Calvello, ''S. Alfonso Maria de' Liguori'', in "L'Omnibus pittoresco", 14 (20 giugno 1839), pp.&nbsp;105–107.
*''Massime eterne'', [[1728]]
*A. M. Tannoja, ''The Life Of S. Alphonso Maria De Liguori, Bishop Of St. Agatha Of The Goths, And Founder Of The Congregation Of The Most Holy Redeemer, vol. 2'', T. Richardson, London 1848.
*''Canzoncine spirituali'', [[1732]]
*Carroll, Austin, ''The Life Of St. Alphonsus Liguori, Bishop, Confessor, And Doctor Of The Church, Founder Of The Congregation Of The Most Holy Redeemer.'', P. O'Shea, New York 1886.
*''Visite al Ss. Sacramento'', [[1745]]
* A. Capecelatro, ''La vita di sant'Alfonso Maria de' Liguori'', 2 voll., Roma 1889.
*''Theologia moralis'' (I edizione), [[1748]]
* A. M. Tannoia, ''Della vita ed istituto del Venerabile Servo di Dio Alfonso Maria Liguori, vescovo di S.Agata de' Goti e fondatore della Congregazione de' preti missionari del SS. Redentore'', 3 voll., Napoli 1798-1802 (ristampa anastatica, Materdomini 1982).
*''Glorie di Maria'', [[1750]]
* T. Rey-Mermet, ''Il Santo del secolo dei lumi: Alfonso de' Liguori'', Roma 1983.
*''Dell'uso moderato della opinione probabile'', [[1765]]
* G. Velocci, ''Alfonso De Liguori alla scuola di San Paolo'', Jaca Book, Milano 2011.
* A. Di Chicco, ''Profilo di Sant'Alfonso Maria de' Liguori'', Giuseppe Laterza, Bari 2011.
* G. Vitale, ''Affonzo De Liguori. Nobbele napulitano'', Franco Di Mauro, Napoli 2012.
* E. Marcelli, ''Sant'Alfonso Maria de Liguori. L'Avvocato che annuncia la Misericordia'', Velar, Gorle 2015.
* R. D'Addio, ''S. Alfonso Maria de Liguori e le missioni popolari'', Tau, Todi 2020.
 
== CollegamentiAltri esterniprogetti ==
{{Interprogetto}}
*[http://www.alleanzacattolica.org/idis_dpf/voci/a_alfonso_maria_de_liguori.htm Sant'Alfonso Maria de' Liguori] - I.D.I.S. (Istituto per la Dottrina e l'Informazione sociale)
*[http://www.intratext.com/IXT/ITASA0000/ L'Opera Omnia di S. Alfonso]
 
== Collegamenti esterni ==
{{Padri e Dottori della Chiesa}}
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.alleanzacattolica.org/idis_dpf/voci/a_alfonso_maria_de_liguori.htm SantScheda su Istituto per la Dottrina e l'Informazione sociale]
* {{cita web|http://www.intratext.com/IXT/ITASA0000/|L'Opera Omnia di de' Liguori}}
* {{DBI|alfonso-maria-de-liguori-santo|Alfonso Maria De Liguori, Santo|autore=[[Giuseppe Cacciatore]]|accesso=30 giugno 2018}}
* [https://web.archive.org/web/20160427175934/http://tavernolaincanto.it/fermarono-i-cieli/ ''Fermarono i cieli''] - Brano e spartito
 
{{box successione
[[Categoria:Biografie di santi|Alfonso Maria de' Liguori]]
|tipologia = episcopale
[[Categoria:Dottori della Chiesa cattolica|de' Liguori, Alfonso Maria]]
|carica = [[Diocesi di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti|Vescovo di Sant'Agata de' Goti]]
[[Categoria:Personalità legate a Napoli|de' Liguori, Alfonso Maria]]
|immagine = BishopCoA PioM.svg
[[Categoria:Santi italiani|Alfonso Maria de' Liguori]]
|periodo = 14 giugno [[1762]] - 26 giugno [[1775]]
[[Categoria:Redentoristi|Alfonso Maria de' Liguori]]
|precedente = Flaminio Danza
|successivo = Onofrio de Rossi
}}
{{Box successione
|tipologia = ecclesiastico
|carica = [[Superiore generale dei redentoristi|Superiore generale]] della [[Congregazione del Santissimo Redentore]]
|immagine =
|periodo = 6 maggio [[1743]] - 1º agosto [[1787]]
|precedente = Congregazione non ancora fondata
|successivo = [[Andrea Villani (redentorista)|Andrea Villani]]
}}
{{Padri e Dottori della Chiesa cattolica}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cattolicesimo}}
 
[[Categoria:Nati a Napoli]]
[[cs:Alfons Maria z Liguori]]
[[deCategoria:Alfonso Maria de' Liguori| ]]
[[Categoria:Santi per nome|Alfonso]]
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