Jenisch: differenze tra le versioni
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{{Popolo
|nome = Jenisch
|immagine = Jenische Dörfer und Lebensräume in Europa.png
|didascalia = Distribuzione della etnia Jenisch in Europa
|alternativi =
|sottogruppi =
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|lingua = Tedesco
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}}
[[File:JenischeOstschweiz1900.jpg|thumb|Jenisch nomadi nella [[Svizzera]] orientale, intorno al 1900]]
Il popolo '''Jenisch''', denominato anche '''Yenishe'''<ref>{{cita testo|url=https://www.ethnologue.com/language/yec|titolo=Jenish conosciuti anche come Yenishe}}</ref>, rappresenta la terza maggiore popolazione [[nomade]] [[europea]], dopo i [[Rom (popolo)|Rom]] ed i [[Sinti]]. Sono presenti in [[Germania]] (Regione del Reno), [[Svizzera]], [[Austria]], [[Paesi Bassi]], [[Francia]], [[Belgio]], [[Italia]], [[Romania]] e [[Spagna]] (dove sono principalmente noti come ''Mercheros''). Mentre le [[Popoli romaní|popolazioni romaní]] ([[Rom (popolo)|Rom]], [[Sinti]], [[Kalé]], [[Romanichals]] ed altre) sono etnie di derivazione indiana, gli Jenisch sono di origine germanica e hanno un loro proprio idioma.<ref name="Linguaggio Jenisch">{{Cita web|url=https://www.ethnologue.com/language/yec/|titolo=Yeniche {{!}} Ethnologue Free|sito=Ethnologue (Free All)|lingua=en|accesso=10 marzo 2024}}</ref> Per via di questa loro sostanziale differenza sono anche stati chiamati con l'espressione ''zingari bianchi'' (spesso dispregiativa, in [[Lingua tedesca|tedesco]]: ''Weiße Zigeuner'', in [[Lingua francese|francese]]: ''Tziganes blancs'').
== Denominazione ==
Orgogliosi della loro identità, la loro cultura differisce profondamente da quella delle etnie romaní, con cui non vogliono essere confusi; parlano una propria lingua,<ref name="Linguaggio Jenisch"/><ref>{{Cita web |url=http://archive.ethnologue.com/16/show_language.asp?code=yecdi |titolo=Linguaggi del Mondo |accesso=22 marzo 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714143150/http://archive.ethnologue.com/16/show_language.asp?code=yecdi |urlmorto=sì }}</ref> di origine germanica, con influssi [[lingua ebraica|ebraici]] ([[Lingua yiddish|yiddish]]), rotwelsch<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/rotwelsch/,%20https://www.treccani.it/enciclopedia/rotwelsch/|titolo=Rotwelsch - Treccani|sito=Treccani|lingua=it|accesso=10 marzo 2024}}</ref> e [[lingue celtiche|celtici]], con qualche prestito dalla [[lingua romaní]]. L'origine degli Jenisch non è certa, ma essi si definiscono diretti discendenti di popolazioni [[celti]]che. Comunque dopo la [[seconda guerra mondiale]], su espressa richiesta di una loro rappresentanza mandata alla «Romani Union» furono ''accolti'' nella comunità degli ''zingari''.<ref>{{cita web|url=http://www.bak.admin.ch/kulturschaffen/04265/04267/04269/index.html?lang=it|titolo=Sito della Confederazione Svizzera|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140302184146/http://www.bak.admin.ch/kulturschaffen/04265/04267/04269/index.html?lang=it }}</ref>
== Diffusione in Europa ==
Gli Jenisch che vivono in [[Germania]] sono 220.000, di cui più della metà, ovvero 120.000 in [[Baviera]]; i rimanenti nella [[Renania Settentrionale-Vestfalia]] e nel [[Baden-Württemberg]]. Di tutti gli Jenisch tedeschi solo 29.000 sono nomadi e viaggiano in [[roulotte]].
La [[Svizzera]] con 35.000 unità è la quarta nazione con il maggior numero di Jenisch; di questi si calcola che 5.000 siano nomadi. In [[Austria]] vivono 35.000 Jenisch {{Senza fonte|}} soprattutto nel [[Tirolo (Austria)|Tirolo]], nel [[Waldviertel]] e nel [[Burgenland]]; di questi circa 3.500 sono nomadi. Inoltre in [[Ungheria]] si segnalano 60.000 Jenisch e 11.000 in [[Bielorussia]], con un numero imprecisato di nomadi. Nel 1990 erano 70.000 gli Jenisch in [[Belgio]] e 2.800 in [[Lussemburgo]].
In altri paesi dell'Europa occidentale come la [[Francia]] e nei [[Paesi Bassi]], manca un censimento certo. Ad avviso di Alain Reyniers "Gli Jenisch in Francia rappresentano oggi il più grande numero tra i nomadi".<ref>Alain Reyniers, articolo sulla rivista ''Études Tsiganes '', N°2/91</ref> Molte altre famiglie vivono invece in maniera stabile in [[baraccopoli]] e sono
Una loro presenza storica è stata segnalata anche in [[Italia]]. Nei paesi di lingua tedesca vengono chiamati ''Jenische'', nelle zone di [[lingua francese]] ''Yeniche''. Sono stati chiamati anche con termine spregiativo ''[[zingari]]'', anche se tale termine più che discriminante rappresenta per loro la base della loro diversa identità.<ref>
Di tutte le suddette nazioni solo la Svizzera riconosce agli Jenisch lo [[status]] di [[minoranza etnica]].
== Situazione sociale ==
[[File:Le drapeau yeniche (4)bis.svg|thumb|Bandiera Jenisch (non ufficiale) con simboli Jenisch che mettono in evidenza la loro vita nomade (il carro e il fuoco), la passione musicale (la fisarmonica) e il lavoro (cesto lavorato in vimini). La lavorazione dei cesti è stata da sempre una caratteristica del popolo Jenisch]]
Gli Jenisch hanno sempre recepito nel corso degli anni lo [[spirito del tempo]] della società dominante. Quattro sono comunque le caratteristiche che sono rimaste inalterate nel corso dei secoli:
* Autonomia dell'idioma jenisch, che certamente, come ogni lingua, si è evoluta nel corso dei secoli, ma la cui base e la cui ''natura'' sono rimasti gli stessi. Documenti risalenti all'anno 1250 fanno notare che il dialetto [[alsazia]]no ha un vocabolario tipicamente Jenisch.
* Un'organizzazione in clan familiari.
* Una vita nomade.
* Uno stile di vita particolarmente originale e rude in alcune usanze ancora esistenti nell'[[Alsazia]] del Nord, come l'abitudine di immergere i bambini neonati nel fiume Moder o la consuetudine di praticare moltissimi tatuaggi su tutte le parti del corpo con ''attrezzi'' volutamente rudimentali come l'uso di frese, coltelli da cucina, mescole di frassino, saliva, inchiostro e grappa.
== Origini e storia fra mito e realtà ==
Ci sono tracce che indicano la presenza di gruppi jenisch nella Svizzera dall'[[XI secolo]] e nella Germania nel [[XIII secolo]]. L'espressione "Fahrendes Volk" (popolo errante) è utilizzata nel linguaggio svizzero-tedesco fin dal [[Medioevo]].
[[File:Fraenzlimusik.jpg|thumb
C'è una certa difficoltà nello stabilire esattamente le origini del popolo
#
#
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=== Perseguitati nella Germania Nazista ===
{{citazione|Gli Zingari risultano come un miscuglio pericoloso di razze deteriorate<ref>
[[File:Bundesarchiv R 165 Bild-244-71, Dr. Robert Ritter mit alter Frau und Polizist.jpg|thumb|Il
Gli Jenisch, così come i [[Popolo Rom|Rom]] e i [[Sinti]], furono aspramente perseguitati nella [[Germania nazista]],<ref>
A metà degli anni trenta, infatti, i nazisti tedeschi iniziarono la "lotta contro la piaga zingara". Non solo contro [[Rom (popolo)|Rom]] e [[Sinti]], ma anche contro i cosiddetti "vagabondi erranti zingari", ovvero gli Jenisch.
Uomini, donne e bambini furono discriminati
La polizia criminale, inoltre, durante il periodo nazista
Un imprecisato numero
Gli Jenisch subirono, proprio perché tedeschi, un trattamento ''particolare''. Il ''Dizionario dell'Olocausto'' aiuta a far luce su questo ''particolare'' tipo di trattamento: "La diversità di trattamento riservata agli zingari puri e ai ''Mischlinge'' zingari era in antitesi con la politica seguita nei confronti degli ebrei: gli ebrei puri dovevano essere uccisi, mentre coloro che avevano metà o un quarto di sangue ebreo venivano in genere risparmiati. Al contrario, i ''[[Mischlinge]]'' zingari furono condannati allo sterminio perché Himmler e i criminologi tedeschi erano convinti che solo la feccia del popolo tedesco - come gli Jenisch, commercianti ambulanti che vivevano di espedienti e parlavano un dialetto particolare misto a termini di origine ebraica e [[romaní]] - potesse sposarsi con gli zingari".<ref>''Dizionario dell'Olocausto'', a cura di Walter Laqueur, volume II, pag. 843
==== La storia di
{{vedi anche|Ernst Lossa}}
{{citazione|
[[File:Stolpersteine für Ernst Lossa
Oltre alla eliminazione per gassificazione nei campi di sterminio, molti Jenisch furono vittime del programma [[nazismo|nazista]] di [[eutanasia]].
Eclatante e conosciuta, grazie ai ''mass media'' di tutto il mondo, è ''l'esecuzione'' del giovane Ernst. [[Ernst Lossa]] fu una delle tante giovani vittime
Lossa nacque ad [[Augusta (Germania)|Augusta]] nella [[Germania]] [[Baviera|bavarese]] da genitori
I genitori di Ernst, già dal lontano [[1905]]
Quando
La famiglia Lossa non
Ormai orfano, il piccolo Ernst
È così che, dopo un'infanzia di maltrattamenti e discriminazioni, non ultima una permanenza nel riformatorio giovanile di [[Dachau]] nel [[1940]], il giovane Ernst
=== Discriminati in Svizzera ===
{{citazione|Le conclusioni degli storici non lasciano spazio al dubbio: l'Opera di soccorso ''Enfants de la grand-route'' è un tragico esempio di discriminazione e persecuzione di una minoranza che non condivide il modello di vita della maggioranza.|Ruth Dreyfuss, ex-consigliere federale e [[Presidenti della Confederazione svizzera|presidente della Confederazione svizzera]] nel [[1999]]<ref>
Caccia agli zingari in Svizzera|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110717175012/http://www.monde-diplomatique.it/LeMonde-archivio/Ottobre-1999/9910lm03.01.html }}</ref>}}
[[File:Robert Huber vor Wohnwagen.jpg|thumb|upright=0.6|Robert Huber, politico [[Svizzera|svizzero]] di etnia jenisch ed ex presidente della ''Radgenossenschaft der Landstrasse''. Da bambino fu anche lui vittima del programma "figli della strada". Il suo impegno contro la discriminazione del popolo Jenisch e degli zingari continua fino ai nostri giorni]]
[[Mariella Mehr]], nata a [[Zurigo]] nel [[1947]] da una famiglia
Il programma coinvolse dai 600 ai 2000 bambini
Nel ventunesimo secolo oltre 35.000
==== La storia della scrittrice e
{{vedi anche|Mariella Mehr}}
{{citazione|I piccoli zingari venivano affidati a contadini, e molte ragazze venivano sterilizzate. Solo verso la fine degli anni Sessanta i rom e gli zingari crearono in Svizzera un’associazione e iniziarono una lotta giuridica e politica che portò alla chiusura della
Mariella Mehr fu una dei bambini vittima del programma del governo svizzero ''Kinder der Landstrasse''.<ref>{{Cita web|url=https://www.violettanet.it/poesiealtro_autori/MEHR.htm|titolo=MEHR MARIELLA|accesso=10 marzo 2024}}</ref> Nacque il 27 dicembre 1947, a [[Zurigo]] in [[Svizzera]], da madre jenisch.<ref>{{cita testo|url=http://ilmiolibro.kataweb.it/booknews_dettaglio_recensione.asp?id_contenuto=1851923|titolo=Notizie biografiche sulla Mehr}}</ref> Vittima del pregiudizio, con il programma del governo svizzero che sottraeva alle proprie famiglie i bambini di etnia jenisch per affidarle a ''normali'' famiglie svizzere, fu tolta alla propria madre mentre era piccolissima crescendo in 16 diverse case famiglia e in 3 istituzioni educative. Quando aveva 18 anni, come per sua madre, le tolsero il figlio. Questa opera di sradicamento fece crescere la sua rabbia e divenne ben presto una ragazza ribelle. Subì 4 ricoveri in ospedali psichiatrici, violenze ed elettroshock e venne perfino reclusa per 19 mesi nel carcere femminile di [[Hindelbank]] nel [[Canton Berna]].
Fino agli anni ottanta l'opinione pubblica mondiale sapeva ben poco delle discriminazioni subite dall'etnia Jenisch, paragonate di fatto ad un vero e proprio [[genocidio]]. Mariella Mehr come testimone principale del dramma di segregazione, ha fatto della denuncia della persecuzione agli Jenisch l'opera principale dei suoi scritti e delle sue poesie. I suoi libri, tradotti anche in italiano, sono ampie e dettagliate denunce di tutte le violenze fisiche e psicologiche subite negli anni della sua infanzia e della sua adolescenza.
La scrittrice e
{{citazione|<small>Per tutti i Rom, Sinti e Jenische,<br />per tutte le ebree e gli ebrei,<br />per gli uccisi di ieri e per quelli di domani</small>}}
{{citazione|Non c'era mare ai nostri piedi<br />
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quando arrivano i mietitori | Dalle poesie di Mariella Mehr}}
== Filmografia ==
* ''[[Dove cadono le ombre]]'', regia di [[Valentina Pedicini]], 95 minuti, Italia, 2017<ref>{{cita web|url=https://www.mymovies.it/film/2017/jenish/|titolo=Dove cadono le ombre|accesso=27 novembre 2017}}</ref>
* ''[[Nebbia in agosto (film)|Nebbia in agosto]]'', regia di [[Kai Wessel]], 121 minuti, Austria/Germania, 2016<ref>{{cita web|url=https://www.mymovies.it/film/2016/nebbiainagosto/|titolo=Nebbia in agosto|accesso=27 novembre 2017}}</ref>
* ''[[Lubo]]'', regia di [[Giorgio Diritti]], 181 minuti, Italia/Svizzera, 2023
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Mariella Mehr
* Pino Petruzzelli, ''Non chiamarmi zingaro, perseguitati e diversi da sempre, a loro la parola'', Chiarelettere Editore, Milano 2008, ISBN 978-88-6190-050-9
* Christian Bader, ''Yéniches:
* [[Marco Paolini]]: ''Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute'', Einaudi Torino 2012 ISBN 978-88-06-21017-5 <small>(DVD: ISBN 978-88-06-21241-4)</small>
* Robert Domes: ''Nebel im August. Die Lebensgeschichte des Ernst Lossa'', mit Vorwort von Michael von Cranach, cbt-Verlag München 2008, ISBN 978-3-570-30475-4, ISBN 3-570-30475-2
* Michael von Cranach, L&L, Autoren und Künstler: ''IN MEMORIAM (Lossa, Ernst)''. Ausstellung in Gedenken an die Opfer des nationalsozialistischen Euthanasieprogramms aus Anlass des XI. Weltkongresses für Psychiatrie in Hamburg. 1999. Ausstellungskatalog deutsch english. Bezirkskrankenhaus D-87600 Kaufbeuren.
== Voci correlate ==
* [[Ernst Lossa]]
* [[Mariella Mehr]]
* [[Olocausto]]
* [[Popolo Rom]]
* [[Porajmos]]
* [[Pro Juventute]]
* [[Sinti]]
* [[Zingari]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=https://www.rsi.ch/rete-due/programmi/cultura/geronimo/Storia/Ladri-di-bambini-7396712.html|titolo=Ladri di bambini - intervista di Claudio Visentin alla Rete due della Radiotelevisione Svizzera sulla tragedia dei bambini jenisch}}
* {{cita web|url=http://www.coe.int/AboutCoe/media/interface/publications/roms_it.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120710102336/http://www.coe.int/AboutCoe/media/interface/publications/roms_it.pdf|urlmorto=sì|titolo=Documento del Consiglio d'Europa}}
* {{cita web|url=http://www.bak.admin.ch/kulturschaffen/04265/04267/04269/index.html?lang=it|titolo=Sito della Confederazione Svizzera|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140302184146/http://www.bak.admin.ch/kulturschaffen/04265/04267/04269/index.html?lang=it}}
* {{cita web | url = http://www.mariellamehr.com/riepilogo.htm | titolo = Una tesi italiana di laurea sulla scrittrice jenisch Mariella Mehr | accesso = 26 giugno 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110403060132/http://www.mariellamehr.com/riepilogo.htm | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.
* {{cita web | url = http://www.mariellamehr.com/pagina_italiana.htm | titolo = Il sito in lingua italiana di Mariella Mehr | accesso = 27 marzo 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130330114846/http://www.mariellamehr.com/pagina_italiana.htm | urlmorto = sì }}
* {{cita web | url = http://www.albertomelis.it/lacio%20jenisch.htm | titolo = Caccia agli zingari in Svizzera | accesso = 30 marzo 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150511030246/http://www.albertomelis.it/lacio%20jenisch.htm | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.
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* {{cita web|url=http://jenische.info/homesite/cms/public/index.php?cmd=smarty&id=33_lde/|titolo=Gli Jenisch in Germania ed Europa|lingua=de|accesso=6 febbraio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303203504/http://jenische.info/homesite/cms/public/index.php?cmd=smarty&id=33_lde%2F|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.sifaz.org/Engelbert_Wittich_jenische_Sprache.pdf|titolo=Una delle poche opere sugli Jenisch datata 1915|lingua=de|accesso=22 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304000106/http://www.sifaz.org/Engelbert_Wittich_jenische_Sprache.pdf|urlmorto=sì}}
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* {{cita web|url=http://members.aon.at/jenisch.at/|titolo=Associazione Austriaca degli Jenisch|lingua=de|accesso=22 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050205073423/http://members.aon.at/jenisch.at/|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://home.balcab.ch/venanz.nobel/qwant/VdJSingen.htm|titolo=Festa degli Jenisch in Germania|lingua=de|accesso=22 marzo 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20050501153959/http://home.balcab.ch/venanz.nobel/qwant/VdJSingen.htm|urlmorto=sì}}
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