Carlo Giuliani: differenze tra le versioni
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|GiornoMeseMorte = 20 luglio
|AnnoMorte = 2001
|Attività = ▼
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = ▼
▲|Attività = attivista
▲|Nazionalità = italiano
|Categorie = no
|Immagine = Fototessera di Carlo Giuliani.jpg
|Didascalia = [[Fototessera]] dello studente Carlo Giuliani
|PostNazionalità = che ha preso parte alle proteste del [[movimento no-global]], venendo ucciso da un [[carabiniere]], durante i [[fatti del G8 di Genova]]
}}
In relazione all'uccisione, il [[carabiniere ausiliario]] [[Mario Placanica]] è stato indagato per omicidio e poi prosciolto dalla giustizia italiana e da quella europea avendo agito per [[legittima difesa (ordinamento italiano)|legittima difesa]] contro Giuliani che, a volto coperto, tentava di colpirlo con un [[estintore]]. La [[Corte europea dei diritti dell'uomo]], alla quale la famiglia Giuliani aveva fatto ricorso, ha
== Biografia ==
Nato a [[Roma]] nel 1978, figlio di Giuliano Giuliani, sindacalista della [[Confederazione Generale Italiana del Lavoro|CGIL]], e [[Haidi Giuliani]], insegnante, crebbe a [[Genova]], diplomatosi al [[liceo scientifico]], si iscrisse al corso di laurea in Storia all'[[Università degli Studi di Genova|Università di Genova]], che tuttavia abbandonò dopo il primo anno<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.carlogiuliani.it/bibliografia/tesi-di-laurea|titolo=Tesi di Laurea – Comitato Piazza Carlo Giuliani|accesso=2025-07-20}}</ref>. I motivi di questa scelta sono stati raccontati da persone a lui vicine, e sembrano legati a un periodo di riflessione personale e a un crescente impegno nel sociale.
Nel 1995, nel tentativo di sedare quella che gli sembrava un'aggressione ad un compagno di scuola nei [[Caruggi di Genova|carruggi]] genovesi, ebbe una colluttazione con alcuni poliziotti in borghese, che poi lo avrebbero trattenuto e schiaffeggiato in [[questura]]<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://openddb.it/film/di-vita-non-si-muore/|titolo=Di vita non si muore - Openddb|accesso=2025-07-20}}</ref>. Svolse il [[servizio civile]] presso [[Amnesty International]], ma l'esperienza lo deluse in quanto poco formativa. Adottò inoltre un bambino a distanza mediante la [[Comunità di Sant'Egidio]].<ref name="libro_1">{{cita libro|autore=Enrico Deaglio|wkautore=Enrico Deaglio|titolo=Patria 1978-2008|url=http://books.google.it/books?id=JaByRJ3_BkAC&pg=PA596|editore=Il Saggiatore|anno=2010|pagine=596-597|isbn=978-88-565-0213-8}}</ref> Per un periodo fu iscritto a [[Partito della Rifondazione Comunista|Rifondazione Comunista]], ma ne uscì poco dopo, non volendo seguire le orme dei genitori e non credendo nei partiti politici.<ref name="libro_1" /> Due settimane prima di morire diventò volontario dell'[[Anlaids]], l'Associazione Nazionale per la Lotta contro l'[[AIDS]].<ref name="corriere_2"/>
== I fatti del 20 luglio 2001 ==
=== Gli scontri ===
La morte di Carlo Giuliani è legata ai disordini avvenuti a Genova il 20 luglio del 2001 in
A seguito di una carica abortita in via Caffa (l'unica effettuata lateralmente al corteo) da parte dei carabinieri della compagnia [[Compagnie di contenimento e intervento risolutivo|CCIR]] "Echo" - 12
Sulla credibilità di tale dichiarazione getta un'ombra una serie di fotografie a disposizione della magistratura dai giorni successivi al 20 luglio [[2001]], la cui diffusione è stata resa possibile solo successivamente all'archiviazione del procedimento aperto nei confronti del carabiniere Mario Placanica. Da queste fotografie emerge con chiarezza come il cassonetto fosse utilizzato come schermo protettivo da almeno un carabiniere: questa circostanza renderebbe credibile che il carabiniere Filippo Cavataio non abbia tentato di spostare il contenitore per evitare di travolgere il collega.<ref>{{Cita video|url=http://www.piazzacarlogiuliani.org/carlo/media/QualeVeritaperPiazzaAlimonda.mkv|titolo=Quale verità per piazza Alimonda|editore=piazzacarlogiuliani.org|accesso=28 agosto 2013|dataarchivio=12 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120112095432/http://www.piazzacarlogiuliani.org/carlo/media/QualeVeritaperPiazzaAlimonda.mkv|urlmorto=sì}}<br />A partire dal minuto 16:06.</ref>
La posizione dei due Defender e il loro ruolo operativo in quella situazione sono stati messi fortemente in discussione dallo stesso capitano Cappello, che durante il processo spiega come sia improponibile in linea generale farsi scortare da mezzi non blindati in operazioni di [[ordine pubblico]]. In particolare Cappello specifica di non aver avuto percezione della presenza dei mezzi in quella posizione, e dichiara di non aver dato nessuna disposizione sui due Defender specificando che dal suo punto di vista sarebbe stato un suicidio disporli a seguito del contingente.<ref>{{Cita web|url=http://processig8.org/Alimonda/trascrizione_ud058_cappello.html|titolo=Trascrizione ud. 58 (processo 25) - Cappello Claudio|editore=processig8.org|urlmorto=sì|accesso=20 luglio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121129135036/http://www.processig8.org/Alimonda/trascrizione_ud058_cappello.html|dataarchivio=29 novembre 2012}}</ref>
Il veicolo rimane così fermo per alcuni secondi durante i quali viene preso d'assalto da alcuni dei manifestanti che stavano inseguendo le [[forze dell'ordine]] in ritirata verso la parte bassa di via Caffa e piazza Tommaseo, dove vi era il raggruppamento dei carabinieri e delle forze di polizia. Tra
=== Dopo la morte ===
La sorella Elena racconterà di aver telefonato a Carlo sul cellulare intorno alle 19, poco dopo la morte. Le risponde una persona che le chiede chi
Alcuni membri del personale medico del pronto soccorso dell'[[ospedale Galliera]] testimoniano che il corpo di Carlo Giuliani giungerà verso le 20:00/20:30, cioè qualche ora dopo aver lasciato piazza Alimonda: un lasso di tempo incompatibile con la distanza fra piazza Alimonda e l'ospedale Galliera. I tre carabinieri feriti, inoltre, arriveranno al Galliera solo un'ora dopo aver lasciato la stessa piazza.<ref name="inchiestaroberti" />
Le prime notizie di stampa comunicano che un sasso lanciato dai manifestanti avrebbe ucciso un ragazzo spagnolo e questa informazione si diffonde rapidamente. Dalle immagini relative a quei momenti si evidenzia l'apparizione di un sasso a fianco della testa di Giuliani, che nelle immagini immediatamente successive all'arrivo delle forze dell'ordine sul luogo del delitto non c'era. La tesi del sasso lanciato durante gli scontri come causa della morte di Giuliani verrà sostenuta nell'immediato da uno dei responsabili delle forze dell'ordine successivamente arrivati sul posto dalla vicina via Caffa, che urlando accusa un dimostrante che si stava avvicinando all'area<ref>Filmato e audio originali dal programma [[Mediaset]] ''[[Terra! (programma televisivo)|Terra!]]'' di [[Toni Capuozzo]], riportato in ''Quale verità per Piazza Alimonda'' nel quale è possibile udire la frase pronunciata del vicequestore Adriano Lauro dal minuto 31:19 al 31:31.<br />{{Cita video|url=http://www.piazzacarlogiuliani.org/carlo/media/QualeVeritaperPiazzaAlimonda.mkv|titolo=Quale verità per piazza Alimonda|editore=piazzacarlogiuliani.org|accesso=28 agosto 2013|dataarchivio=12 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120112095432/http://www.piazzacarlogiuliani.org/carlo/media/QualeVeritaperPiazzaAlimonda.mkv|urlmorto=sì}}</ref>:
{{Citazione|Bastardo! Lo hai ucciso tu, lo hai ucciso! Bastardo! Tu l'hai ucciso, col tuo sasso, pezzo di merda! Col tuo sasso l'hai ucciso! Prendetelo!|Vicequestore Adriano Lauro}}
A seguito dell'ordine dell'allora [[Questura|vicequestore]] Adriano Lauro, un carabiniere e un agente di polizia accennarono un inseguimento del dimostrante, che si esaurì dopo pochi metri e permise al dimostrante di fuggire.<ref>[
La notizia che voleva le forze dell'ordine estranee alla morte del giovane viene smentita già verso le 21. La famiglia di Giuliani viene avvertita dell'accaduto solo dopo che in televisione cominciarono a circolare le foto dell'[[agenzia stampa]] [[Reuters]], che smentiscono le prime notizie diffuse circa la morte di un manifestante spagnolo e mostrano com'è morto esattamente
== Il decesso di Giuliani e le ferite riportate ==
[[File:Cippo a Carlo Giuliani.jpg|thumb|Cippo dedicato a Carlo Giuliani in [[piazza Alimonda]] a [[Genova]]]]
All'ospedale Galliera non viene richiesta una [[perizia]] di parte sull'[[autopsia]]. L'unica autopsia effettuata è quella disposta dalla [[magistratura]]. Cinque giorni più tardi, nonostante tutte le anomalie che quest'ultima presenta e nonostante l'inchiesta di omicidio appena avviata, il giudice dà l'autorizzazione a procedere per la cremazione.<ref name="inchiestaroberti" /> Il corpo di Carlo Giuliani, secondo il volere della famiglia, è stato cremato e tumulato nel [[
L'[[autopsia]] del 5 novembre 2001 recita:
{{Citazione|In regione frontale mediana si osserva una ferita lacero contusa di forma irregolarmente stellata inserita in un'area escoriata di circa cm 3×2. Il fondo della ferita è sottominato con presenza di lacinie connettivali. Ai lati di detta lesione si osservano altre piccole contusioni escoriate a stampo, di forma irregolare. La piramide del naso mostra due contusioni escoriate senza segni di frattura alle ossa proprie sottostanti. La guancia destra evidenzia una soffusione ecchimotica, più evidente a livello zigomatico.
Il medico legale Marco Salvi, esecutore materiale dell'autopsia, rileva come {{Citazione|le lesioni cranio-encefaliche riscontrate abbiano determinato la morte del soggetto nel lasso di tempo di alcuni minuti.}}
Si evidenzia la presenza di sangue nelle vie aeree, con segni di aspirazione bronchiale; ciò suggerirebbe un'attività respiratoria dopo il ferimento da arma da fuoco.<ref name="P.zza Alimonda - Parte Prima">{{Cita web|url=http://www.piazzacarlogiuliani.org/pillolarossa/modules.php?name=News&file=article&sid=110|titolo=
La conferma della morte in alcuni minuti dell'autopsia confuta le prime tesi sulla morte che i periti, negli esami del giorno successivo al decesso di Giuliani, volevano immediata dopo il colpo di pistola.<ref>[http://www.rai.it/news/articolonews/0,9217,4562,00.html Le prime notizie sulla morte di Giuliani del 21 luglio 2001 dal sito Rai News] {{
Nei mesi successivi alla morte di Carlo Giuliani molte sono state le ricostruzioni sull'accaduto. In particolare alcune di queste pongono l'accento sulle ferite riportate da Giuliani di cui si parla nell'autopsia, in particolare sulla ferita lacero-contusa frontale che non trova spiegazioni ufficiali. Le foto della polizia scientifica evidenziano chiaramente la ferita<!--
--><ref>{{Cita immagine|url=http://www.piazzacarlogiuliani.org/pillolarossa/images/fronte1.jpg|titolo=Lacerazione sulla fronte di Carlo Giuliani (Foto autoptica 1)|urlmorto=
--><ref>{{Cita immagine|url=http://www.piazzacarlogiuliani.org/pillolarossa/images/fronte2.jpg|titolo=Lacerazione sulla fronte di Carlo Giuliani (Foto autoptica 2)|urlmorto=
--> e nel contempo l'integrità del passamontagna all'altezza della fronte<!--
--><ref>{{Cita immagine|url=http://www.piazzacarlogiuliani.org/pillolarossa/images/analisiFoto/passamontagna2.jpg|titolo=Reperto passamontagna indossato da Carlo Giuliani|urlmorto=
--><ref>{{Cita immagine|url=http://www.piazzacarlogiuliani.org/pillolarossa/images/analisiFoto/Image-75.jpg|titolo=Rilievo numero 71: fotografia raffigurante la parte anteriore del passamontagna, rinvenuto sotto la nuca del cadavere, la freccia evidenzia il taglio per il naso|urlmorto=
-->. Il [[Comitato Piazza Carlo Giuliani]] ([[Organizzazione non lucrativa di utilità sociale|ONLUS]], composta anche dai genitori della vittima e che si occupa dei [[Fatti del G8 di Genova|fatti di Genova]] e della morte di Giuliani, svolgendo indagini indipendenti da quelle ufficiali sui fatti) avanza l'ipotesi della manipolazione effettuata da membri delle forze dell'ordine per avvalorare la tesi del sasso come arma del delitto, eseguita con lo spostamento del sasso sporcato di sangue vicino al viso di Giuliani e i colpi violentemente inferti alla fronte dopo avergli spostato il passamontagna (con probabilità utilizzando lo stesso sasso posizionato artificiosamente vicino al cadavere come corpo contundente)<ref name="P.zza Alimonda - Parte Prima"/>. Questa tesi è stata ribadita da Giuliano Giuliani, padre di Carlo, durante l'intervista concessa a ''[[Blu notte - Misteri italiani]]'' del 9 settembre 2007. Sempre secondo il Comitato Piazza Carlo Giuliani, questa delicata operazione giustificherebbe sia il nervosismo delle stesse forze dell'ordine (che secondo alcune immagini e le dichiarazioni del fotografo francese Bruno Abile, presente in loco, avrebbe portato alcuni agenti di PS e carabinieri a confrontarsi fisicamente<ref>{{Cita news|autore=Marco Preve|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/04/28/ho-visto-prendere-calci-giuliani.html|titolo=Ho visto prendere a calci Giuliani|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|pagina=6|data=28 aprile 2005}}</ref>) e il pestaggio di Eligio Paoni, il fotografo che fece le prime fotografie ravvicinate al corpo di Giuliani (che andarono perdute con la distruzione delle macchine fotografiche).<ref>[http://web.peacelink.it/genova/testimonianze/t88.html Associazione lombarda dei giornalisti - Il "prezzo" pagato a Genova dai giornalisti dell'informazione visiva]</ref><ref>{{Cita news|
Nell'agosto del [[2009]], i giudici della [[Corte
== Le inchieste sulla morte ==
=== L'inchiesta della giustizia italiana ===
La perizia realizzata durante l'istruttoria, basata su un filmato, ha concluso che il colpo che ha ucciso Carlo Giuliani fosse stato sparato verso l'alto e fosse rimbalzato su un sasso scagliato da un altro manifestante{{
L'investimento con il mezzo di servizio, invece, venne spiegato dai carabinieri come un tentativo di fuga dai manifestanti armati di pietre e bastoni, e i militari affermarono di non essersi accorti della presenza del ragazzo a terra.
Tale versione, accolta dai magistrati, è sempre stata ritenuta poco credibile dalla famiglia Giuliani, che ha commissionato un'ulteriore perizia secondo la quale il colpo è stato sparato in direzione della vittima. I familiari, assieme al "comitato Piazza Carlo Giuliani", hanno realizzato un documentario sui fatti, in cui raccolgono le documentazioni fotografiche disponibili per tentare di ricostruire i fatti e smentire la tesi della magistratura. Nel documentario, si avanza anche l'ipotesi che a sparare dalla camionetta non fu
=== La corte Europea dei diritti dell'uomo ===
Il 13 marzo [[2007]] la [[Corte
Nell'agosto del [[2009]], i giudici di Strasburgo hanno stabilito<ref name="Application no. 23458/02"/> che Mario Placanica agì per [[legittima difesa (ordinamento italiano)|legittima difesa]], motivando che «il militare non è ricorso a un uso eccessivo della forza. La sua è stata solo una risposta a quello che ha percepito come un reale e imminente pericolo per la sua vita e quella dei colleghi».<ref>{{Cita news|url= http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/?id=3.0.3694922424|titolo=Corte Europea - legittima difesa di Placanica|pubblicazione=[[Adnkronos]]|data=25 agosto 2009
Questa sentenza rilevava comunque alcune carenze nel rispetto degli obblighi procedurali previsti dallo stesso articolo, in base alle quali condannava lo Stato italiano a pagare
Sia i familiari che lo stato italiano hanno fatto ricorso contro la sentenza, ricorso che è stato accolto nel marzo 2010.<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/03/03/carlo-giuliani-nuova-sentenza-la-corte-europea.html|titolo=Carlo Giuliani, nuova sentenza la Corte Europea accoglie i ricorsi|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Genova|pagina=6|data=3 marzo 2010}}</ref>
In data 24 marzo [[2011]] la Corte ha emesso la nuova sentenza,<ref name="Application no. 23458/02"/> assolvendo pienamente lo Stato Italiano, per non aver violato la [[Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali]] ma criticando la gestione italiana degli scontri e l'assenza di indagini sulle mancanze del dispositivo di sicurezza della conferenza.
== La posizione della famiglia Giuliani ==
Secondo il [[medico legale]] della Procura, Marco Salvi, intervenuto in un altro procedimento riguardante le tragiche giornate di [[Genova]], il colpo sparato era "diretto" e non venne deviato da alcun corpo esterno. [[File:Carlo Giuliani, Ragazzo (5977745822).jpg|miniatura|[[Murale]] dedicato a Carlo Giuliani in Piazza Vetra, [[Milano]]]] La tesi è stata contestata anche dalla perizia di parte, presentata dai genitori di Giuliani
La stessa autopsia di parte mostrerebbe come il foro del proiettile che ha colpito Giuliani sia incompatibile con i normali proiettili usati dai carabinieri: secondo la difesa, questo fatto è spiegabile sempre attraverso l'ipotesi del colpo deviato dal sasso, che avrebbe deformato il proiettile, mentre i genitori di Giuliani sostengono che i carabinieri avessero in dotazione dei proiettili non standard, illegali per uso civile.
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Secondo la ricostruzione del ''Comitato Piazza Giuliani'', Carlo aveva visto che dall'interno del mezzo il carabiniere di leva [[Mario Placanica]] puntava la pistola verso i manifestanti, fortemente intenzionato a sparare, e avesse reagito lanciando contro l'estintore anche se, secondo la perizia di parte presentata dagli avvocati della famiglia Giuliani, la distanza tra il manifestante e il mezzo era di 6,50 m, troppi perché l'estintore potesse avere qualche esito.
Nel giugno [[2006]] [[Haidi Giuliani|Haidi Gaggio (in Giuliani)]], madre di Carlo, ha inviato una raccomandata a Mario Placanica per interrompere il decorso della [[Prescrizione (diritto)|prescrizione]], lasciando aperta la possibilità di effettuare una causa civile nei confronti dell'ex carabiniere
L'impegno politico della signora Gaggio, che dapprima restia ai riflettori della stampa, aveva declinato una proposta dell'avvocato [[Giuliano Pisapia]], si determinò nel tempo, quando dopo una iniziale resistenza, diede inizio alla propria testimonianza a Firenze, attività che divenne poi il fulcro della sua azione politica, sebbene la militanza politica di [[Haidi Giuliani|Haidi Gaggio]], iniziasse già nel [[1962]] con la sua partecipazione alla manifestazione per l'assassinio di [[Giovanni Ardizzone]] (giovane studente deceduto in circostanze analoghe a quelle di Carlo Giuliani), avvenuta precedentemente alla sua adesione al [[Partito Comunista Internazionalista|P.C.I]].<ref>{{Cita libro|cognome=ALESSANDRO PORTELL|titolo=STORIE ORALI;RACCONTO, IMMAGINAZIONE, DIALOGO|url=https://www.worldcat.org/oclc/1105711234|accesso=13 dicembre 2021|editore=DONZELLI EDITORE|OCLC=1105711234|ISBN=88-6843-752-X}}</ref>
Dopo la seconda sentenza della corte Europea dei diritti dell'uomo il padre di Carlo, Giuliano, ha affermato di avere intenzione di intentare una causa civile, per riuscire ad ottenere un dibattimento sui fatti avvenuti prima e dopo la morte, come la questione relativa alla pietra con cui sarebbe stata colpita la testa del figlio<ref>{{Cita news|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/03/24/AOl9XPH-famiglia_giuliani_arrendiamo.shtml?hl|titolo=Caso Giuliani, assolta l'Italia La famiglia: «Non ci arrendiamo»|pubblicazione=[[Il Secolo XIX]]|città=Genova|data=24 marzo 2011}}</ref>.▼
▲Dopo la seconda sentenza della corte Europea dei diritti dell'uomo il padre di Carlo, Giuliano, ha affermato di avere intenzione di intentare una causa civile, per riuscire ad ottenere un dibattimento sui fatti avvenuti prima e dopo la morte, come la questione relativa alla pietra con cui sarebbe stata colpita la testa del figlio<ref>{{Cita news|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/03/24/AOl9XPH-famiglia_giuliani_arrendiamo.shtml?hl|titolo=Caso Giuliani, assolta l'Italia La famiglia: «Non ci arrendiamo»|pubblicazione=[[Il Secolo XIX]]|città=Genova|data=24 marzo 2011|accesso=30 marzo 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120112112135/http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/03/24/AOl9XPH-famiglia_giuliani_arrendiamo.shtml?hl|dataarchivio=12 gennaio 2012|urlmorto=sì}}</ref>.
== La posizione di Placanica ==
Dopo il proscioglimento per la morte di Carlo Giuliani, [[Mario Placanica]] fu intervistato dal quotidiano ''[[Calabria Ora]]''<ref name="placanica">{{Cita news|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/11_Novembre/29/placanica.shtml|titolo=«Sparai in aria e non contro Giuliani»|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|città=Catanzaro|data=29 novembre 2006}}</ref><ref>Il testo dell'intervista a Placanica: {{Cita news|url=http://archivio.carta.org/editoriali/2006/061129.htm|urlarchivio=
Nell'intervista Placanica ricostruì il clima di tensione di quei giorni, sottolineando l'enorme pressione cui fu sottoposto e soffermandosi sull'evitabilità del fatto. Placanica si soffermò su alcuni episodi, come il fatto che nessuno fosse intervenuto per disperdere i manifestanti, nonostante fosse evidente che il mezzo dove era non riusciva a spostarsi e come la reazione dei colleghi fu di compiacimento ("''Mi dissero benvenuto tra gli assassini''"<ref name="placanica"/>), dando anche per vera l'ipotesi relativa al fatto che la testa di Giuliani sarebbe stata colpita con un sasso mentre questi giaceva a terra morto ("''Ci sono troppe cose che non sono chiare.'' [...] ''Perché alcuni militari hanno "lavorato" sul corpo di Giuliani? Perché gli hanno fracassato la testa con una pietra?''"<ref name="placanica"/>).
Nell'agosto 2008 Mario Placanica, assistito dal legale [[Carlo Taormina]], ha sporto denuncia contro ignoti per l'omicidio di Carlo Giuliani. Secondo la tesi le perizie di parte effettuate su resti di Giuliani dismetterebbero l'assenza di residui dovuti alla [[Pallottola incamiciata|camiciatura]] del proiettile: essendo i proiettili usati da Placanica, come quelli in dotazione degli altri sottufficiali, camiciati, questo fatto escluderebbe che i colpi mortali siano partiti dalla sua pistola. Taormina ha aggiunto che i colpi potrebbero essere partiti dall'arma di un ufficiale o da quella di un civile.<ref>{{Cita news|url=http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/italia_e_mondo/2008/08/13/1101694562623-placanica-denuncia-giuliani-ucciso-un-altro.shtml|titolo=Placanica denuncia alla procura: Giuliani ucciso da qualcun altro|pubblicazione=[[Il Secolo XIX]]|data=13 agosto 2008|accesso=2 dicembre 2021|urlarchivio=https://archive.is/20120710045309/http://www.ilsecoloxix.it/p/italia_e_mondo/2008/08/13/ALNJNq0B-placanica_denuncia_giuliani.shtml;jsessionid=F754669ED56F0CF3F5964E067C0446A5%23axzz20Bz7vrS8|dataarchivio=10 luglio 2012}}</ref>
== Conseguenze politiche ==
[[File:Cippo Carlo Giuliani.JPG|thumb|La vecchia lapide in memoria di Carlo Giuliani, deposta a [[Genova]], all'interno dell'aiuola di [[piazza Alimonda]] in data 20 luglio 2011, in occasione del decennale della morte del ragazzo, oggi sostituita da un cippo in pietra]]
Nel febbraio [[2002]]
Nei giorni degli scontri si verificarono sfondamenti di vetrine, lanci di [[Bomba Molotov|bottiglie Molotov]], incendi di automobili private e di veicoli di servizio, danneggiamenti del manto stradale per reperire [[Sampietrino|sanpietrini]] da lanciare contro le forze dell'ordine.
La vicenda ha avuto ampia risonanza nel dibattito politico nazionale. {{sf|Per la [[sinistra (politica)|sinistra]] è divenuta la dimostrazione dell'asserita incapacità e brutalità con cui il governo avrebbe gestito la piazza a Genova, culminate in questo fatto estremo; per la [[destra (politica)|destra]] è divenuta la dimostrazione delle conseguenze cui porterebbero l'asserita violenza e pericolosità delle manifestazioni del [[movimento no-global]].}}
Il dibattito acceso tra i genovesi è testimoniato dalla votazione a maggioranza avvenuta in [[Consiglio comunale]] il 26 luglio [[2005]] per la posa di una lapide commemorativa nella piazza ove è avvenuta l'uccisione con la semplice epigrafe:
<div align="center">{{Citazione|Carlo Giuliani, ragazzo. 20 luglio 2001.}}</
La posa della lapide è stata infatti approvata con tre soli voti di scarto tra favorevoli e contrari<ref>{{Cita web|url=http://www.piazzacarlogiuliani.org/carlo/pernoncarlo/cippo.php|titolo=Storia di un sasso|editore=piazzacarlogiuliani.org|urlmorto=sì|accesso=11 novembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071021182849/http://www.piazzacarlogiuliani.org/carlo/pernoncarlo/cippo.php|dataarchivio=21 ottobre 2007}}</ref>, ed è stata poi effettuata il 20 luglio 2011, in occasione del decennale della morte del ragazzo. Due anni dopo è stata sostituita da un cippo con la medesima epigrafe.<ref>{{Cita news|url=http://genova.repubblica.it/cronaca/2013/07/20/news/giuliani-63376029/|titolo="Carlo Giuliani, ragazzo"
Doria: una ferita indelebile|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Genova}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9730/|titolo=Via il cippo per Carlo Giuliani|pubblicazione=[[Il manifesto]]|urlmorto=sì|accesso=22 novembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131011122927/http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9730/|dataarchivio=11 ottobre 2013}}</ref>
La targa è stata vittima di ripetuti atti di vandalismo, inizialmente nella primavera del 2012 con la rottura del marmo, e successivamente nell'estate dello stesso anno, a pochi giorni di distanza dalle sentenze definitive relative al [[Fatti della scuola Diaz|processo per le violenze avvenute durante la perquisizione della scuola Diaz]], durante lo stesso G8, e il [[Processi e decisioni giudiziarie sul G8 di Genova#Processo ai manifestanti|processo ai manifestanti]], parte della scritta è stata imbrattata con vernice nera<ref>{{Cita news|url=http://genova.repubblica.it/cronaca/2012/07/17/foto/danneggiata_la_targa_a_carlo_giuliani-39232081/1/|titolo=Danneggiata la targa in ricordo di Carlo Giuliani|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Genova}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2012/03/21/APMnPh8B-danneggiata_giuliani_targa.shtml|titolo=Danneggiata la targa di Carlo Giuliani|pubblicazione=[[Il Secolo XIX]]|città=Genova|data=21 marzo 2012|accesso=18 luglio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150527004153/http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2012/03/21/APMnPh8B-danneggiata_giuliani_targa.shtml|dataarchivio=27 maggio 2015|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2012/07/17/APWEWCyC-danneggiata_giuliani_targa.shtml|titolo=Danneggiata la targa di Giuliani|pubblicazione=[[Il Secolo XIX]]|città=Genova|data=17 luglio 2012|accesso=18 luglio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120719105605/http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2012/07/17/APWEWCyC-danneggiata_giuliani_targa.shtml|dataarchivio=19 luglio 2012|urlmorto=sì}}</ref>.
== Riconoscimenti ==
Nell'aprile [[2003]] l'[[Auser|
Nell'ottobre [[2006]] il gruppo di [[Partito della Rifondazione Comunista|Rifondazione
Con l'esclusione del Partito della Rifondazione Comunista dalla rappresentanza parlamentare a seguito delle elezioni del 13 e 14 aprile 2008, l'aula cambiò destinazione d'uso. Essendo venute meno, pertanto, le condizioni citate dal Presidente della Repubblica, l'aula ha cessato di essere intitolata a Carlo Giuliani ed è stata rimossa la relativa targa.<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/05/07/heidi-giuliani-toglie-la-targa-del.html|titolo=E Heidi Giuliani toglie la targa del figlio|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Roma|pagina=8|data=7 maggio 2008}}</ref>
==Riferimenti nella cultura di massa==
Il nome di Carlo Giuliani (o un riferimento alla vicenda) è stato inserito in alcuni brani di musica italiana di artisti e band, tra cui figurano anche [[Francesco Guccini]], [[Fabri Fibra]], [[Dogo Gang]], [[Meganoidi]], [[Ska-
Sulla vicenda sono stati girati alcuni documentari:
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* ''Quale verità per Piazza Alimonda?'' - prodotto e curato da Comitato Piazza Carlo Giuliani onlus, [[ARCI]] ([[2006]])<ref>{{cita web|url=http://www.piazzacarlogiuliani.it/index.php?option=com_content&view=article&id=173:dvd-3&catid=20&Itemid=678|titolo=Quale verità per Piazza Alimonda?|accesso=18 luglio 2017}}</ref>
* ''Bella ciao'', regia di [[Marco Giusti]], [[Roberto Torelli]] ([[2001]])<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/cannes2002/bellaciao/bellaciao/bellaciao.html|titolo=Bella ciao}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.comingsoon.it/film/bella-ciao/37979/scheda/|titolo=Bella ciao|accesso=18 luglio 2017}}</ref>
* ''[[Di vita non si muore]]'', regia di Claudia Cipriani ([[2024]])<ref>{{Cita web|url=http://www.ghirofilm.it/documentari1|titolo=Di vita non si muore}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.imdb.com/name/nm4731029/?language=it-it|titolo=Claudia Cipriani}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.claudiacipriani.it/|titolo=Claudia Cipriani}}</ref>
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* [https://web.archive.org/web/20060715211400/http://www.piazzacarlogiuliani.org/ Sito web ufficiale] del Comitato Piazza Carlo Giuliani ONLUS
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Morti connesse a manifestazioni]]
[[Categoria:Morti per arma da fuoco]]
[[Categoria:Sepolti nel cimitero monumentale di Staglieno]]
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