Maglie: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Refusi |
|||
| (350 versioni intermedie di oltre 100 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{nota disambigua}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Maglie
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera = Maglie-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Puglia
|Divisione amm grado
|Amministratore locale = Ernesto Toma
|Partito = [[lista civica]] Sìamo Maglie
|Data elezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2020#Maglie|22-9-2020]]
|Data
|Altitudine =
|Sottodivisioni = [[Morigino]]
|Divisioni confinanti = [[Bagnolo del Salento]], [[Corigliano d'Otranto]], [[Cursi]], [[Cutrofiano]], [[Melpignano]], [[Muro Leccese]], [[Palmariggi]], [[Scorrano]]
|Zona sismica = 4
|Gradi giorno = 1240
|Nome abitanti = magliesi
|Patrono = [[Nicola di Mira|san Nicola Vescovo]]
<small> [[Madonna delle Grazie]], <br />[[Sant'Oronzo|sant'Oronzo Vescovo]] </small>
|Festivo = 9 maggio
|PIL =
|PIL procapite =
|Soprannome =
|Mappa = Map of comune of Maglie (province of Lecce, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Maglie all'interno della provincia di Lecce|[[Bagnolo del Salento]], [[Corigliano d'Otranto]], [[Cursi]], [[Cutrofiano]], [[Melpignano]], [[Muro Leccese]], [[Palmariggi]], [[Scorrano]]
}}
'''Maglie''' (''
Situato
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il territorio comunale di Maglie, che si estende nella parte centrale della provincia, circa {{M|29|u=km}} a sud del [[Lecce|capoluogo]], con una superficie di {{M|22
La morfologia del territorio è pianeggiante con un'altezza massima di 105 [[Livello del mare|metri sul livello del mare]]; il centro abitato, invece, registra un'altitudine che si aggira attorno agli {{M|81
Confina a nord con i comuni di [[Corigliano d'Otranto]], [[Melpignano]] e [[Cursi]], a est con i comuni di [[Bagnolo del Salento]] e [[Palmariggi]], a sud con i comuni di [[Muro Leccese]] e [[Scorrano]], a ovest con il comune di [[Cutrofiano]].
=== Clima ===
Dal punto di vista meteorologico Maglie rientra nel territorio del Salento orientale che presenta un [[clima mediterraneo]], con inverni miti ed estati caldo umide. In base alle medie di riferimento, la [[temperatura]] media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno ai {{M|9.7|u=°C}}, mentre quella del mese più caldo, agosto, si aggira sui {{M|29.4|u=°C}}. Le [[precipitazioni]], più frequenti1 in [[autunno]] ed in [[inverno]], si attestano attorno ai {{M|49|u=mm}} di pioggia/anno. La primavera e l'estate sono caratterizzate da lunghi periodi di siccità.
Facendo riferimento alla ventosità, i comuni del Salento orientale sono influenzati fortemente dal vento attraverso correnti fredde di origine balcanica, oppure calde di origine africana<ref>{{cita web|url=http://www.biopuglia.iamb.it/agroecologia/web2664.htm|titolo=Valori climatici del Salento orientale|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110722035201/http://www.biopuglia.iamb.it/agroecologia/web2664.htm}}</ref>.
{{ClimaAnnuale
| nome = Maglie
Riga 120 ⟶ 112:
== Origini del nome ==
Il disegno dello stemma cittadino ha alimentato la leggenda (attribuita a Luigi Tasselli, monaco di [[Casarano]]), che la città abbia avuto origine da tre [[Masseria|masserie]], denominate San Basilio, Sant'Egidio e San Vito che, unite insieme come le maglie di una catena, avrebbero formato il primo nucleo abitato.<ref name="Stemma"/><ref name="cita-Panarese-p23">{{Cita|Panarese|p. 23}}.</ref>
Emilio Panarese, storico e studioso del posto, richiama invece ed integra precedenti interpretazioni di storici locali dell'[[XIX secolo|ottocento]]. A suo avviso il nome deriverebbe dal [[toponimo]] di origine [[
== Storia ==
I primi abitanti furono presumibilmente discendenti delle popolazioni [[Età del rame|eneolitiche]] e [[Neolitico|neolitiche]] capaci di coltivare, allevare, costruire villaggi e innalzare [[specchie]], [[dolmen]] e [[menhir]]).
La zona ospita numerose testimonianze del [[Megalito|megalitico]] (in contrada Policarita, si erge il [[dolmen]] con caratteristiche arcaiche denominato "Chianca" ed altri dolmen sono: i due "Caramauli" nella località omonima, "Canali" a Muntarrune piccinnu, "Grotta", "Pino" e "Specchia" a San Sidero. Analogamente, abbondano i [[menhir]]: "Calamauri", "Crocemuzza" (o "Franite") e "Sprunu".
La più importante testimonianza di presenza umana sul posto è il giacimento di manufatti nel fondo Cattìe scoperto nel 1980: circa 12.000 strumenti e schegge e 800 reperti di ossa, (compresa una falange umana fossile, probabilmente appartenente ad un uomo di [[Neanderthal]]).<ref name="cita-Panarese-p35">{{Cita|Panarese, Maglie L'Ambiente La Storia Il Dialetto La Cultura Popolare (testimonianze preistoriche e gli insediamenti altomedievali)|p. 35}}.</ref>
Altre importanti testimonianze sono: una laura basiliana (insediamento monastico dell'[[VIII secolo|VIII]] al [[IX secolo]]) in contrada Fraganite, distrutta nel [[1975]], e i complessi cimiteriali [[Alto medioevo|alto-medievali]] nel fondo Adamuccio.
Intorno al IX secolo gli abitanti della zona iniziarono a spostarsi dalle alture che oggi circondano la città a quella che oggi è la zona centro, ricca di acqua poiché raggiunta da un corso d'acqua sotterraneo.
Non si ha notizia certa di una infeudazione della città ma intorno al 1250 è certo che faccia parte dei possedimenti feudali di Tommaso di Noha che cede Maglie, Giurdignano, Palmariggi, ''Juvanello, Moricio'' e Serrano, in dote alla figlia Riccarda che va in sposa a [[Glicerio de Persona]] (De Matino), uno dei più grandi feudatari di Terra d'Otranto dell'epoca, "''Terra dotalis Glicerii de Matino videlicit in Jurdiniano"''.<ref>{{Cita libro|autore=Minieri Riccio |titolo= Il regno di Carlo I d’Angiò dal 2 gennaio 1273 al 31 dicembre 1283 |opera= Archivio Storico Italiano |volume= serie 3, tomo XXII |anno= 1875 |p= 5}}</ref>
Alla morte di Glicerio, nel 1269, il territorio di Maglie passa in proprietà all'Angioino Anselin de Toucy che sposa una figlia di Glicerio, Sibilla. Alla sua morte nel 1273 il feudo viene prima incamerato dalla Chiesa ed poi, in un secondo momento assegnato ad un figlio del ''de Toucy'' e poi ancora ai suoi eredi. Sul finire del XIV secolo rientra di nuovo nei possedimenti di un Lisolus De Persona (De Matino)<ref>{{Cita libro|autore=P. Coco |titolo= Cedularia Terrae Idronti 1378, con note di geografia, demografia e paleontologia linguistica di Terra d'Otranto nei secoli XIII e XIV |città= Taranto |editore= A. Lodeserto |anno= 1915 |p= 28}}</ref>
Il feudo con il castello, probabilmente un fortilizio di epoca normanna, passò ad Andriolo Lubello e poi al di lui figlio Luigi, se ne ha conferma di una lettera del re Alfonso di Aragona del 1449, che provvidero ad una risistemazione dell'antica rocca secondo criteri più moderni.
La città di Maglie rimarrà feudo dei Lubello fino al 1608. Passerà di mano in mano tra vendite e rivendite fino al 1711 dove sarà feudatario Ascanio Filomarino fino al 1723 e poi i Capece di Barbarano fino all'eversione della feudalità nel 1806.
=== Simboli ===
[[File:Maglie-Stemma.png|thumb|left|verticale=0.4|Stemma cittadino.]]
Descrizione araldica dello stemma:
{{Citazione|
Lo stemma di Maglie è formato da tre anelli
https://www.comune.maglie.le.it/maglie/zf/index.php/servizi-aggiuntivi/index/index/idtesto/20008 |titolo= Stemma |autore= Comune di Maglie }}</ref>
Nella più antica rappresentazione ancora visibile dello stemma magliese, scolpita nella pietra leccese al di sopra del portale della chiesa di Santa Maria della Scala e risalente al 1610, i tre anelli appaiono intrecciati verticalmente. In un'altra esecuzione del 1725, posto alle spalle dell'altare della chiesa della Madonna Addolorata, le tre maglie sono in posizione capovolta rispetto a quelle dello stemma ufficiale.
La prima rappresentazione a colori osservabile dello stemma risale ai primi dell'800, dipinta in un affresco nella chiesetta di Sant'Isidoro. Questo stemma è particolarmente interessante poiché lo scudo, pur mantenendo il campo azzurro tradizionale, è racchiuso in una corona di rami di alloro e quercia sostenuti da un tamburo dorato, emblema della famiglia Tamborino. Inoltre ogni anello possiede un colore differente, ovvero verde, argento e nero, con due stendardi incrociati dai medesimi colori alle spalle dello stemma stesso.<ref>{{cita web|autore= Vincenzo D'Aurelio |url= https://culturasalentina.wordpress.com/2012/05/28/quello-stemma-di-maglie-nella-cappella-di-santisidoro/ |titolo= Quello stemma di Maglie nella cappella di Sant'Isidoro |sito= Cultura salentina }}</ref>
Il gonfalone è un drappo di giallo.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine= Corona di
|nome_onorificenza= Titolo di Città
|collegamento_onorificenza=
|motivazione=
|luogo= Regio Decreto 2 febbraio 1890<ref name="ACS">{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?1864 |titolo= Maglie, decreto 1890-02-02 RD, concessione di stemma e titolo di città |accesso=26 marzo 2022 }}</ref>
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
====
[[File:Duomo (Maglie).JPG|thumb|upright=0.8|Duomo.]]
Il [[duomo di Maglie]], ex Collegiata dell'arcipretura curata del capitolo di Maglie, con diocesi a Otranto, è la principale chiesa della città e mantiene la denominazione alla greca di "chiesa grande". Sorge sul luogo di due precedenti edifici, rispettivamente del [[XIV secolo|XIV]] e [[XVI secolo]]. Nonostante la mancanza di fonti e di documenti è possibile comunque fissarne la costruzione alla fine del [[XVIII secolo]].
La facciata si presenta di grandi proporzioni con un andamento mistilineo. Le estremità laterali prima di flettersi all'indietro, accennano ad un motivo a mezzaluna dove è concentrata una sezione decorativa estremamente elaborata.
Riga 167:
L'interno, a croce latina, presenta tre navate con copertura alla leccese ed impostate su solidi pilastri. Di rilevante importanza artistica sono i due altari delle testate del [[transetto]] ed il Maggiore, tutti scolpiti in [[pietra leccese]] da Emanuele Orfano e dipinti mano. Il Maggiore è sormontato dalla statua della ''Madonna della Misericordia'' e da quelle degli apostoli [[Santi Pietro e Paolo|Pietro e Paolo]]; nel [[presbiterio]] sono situati inoltre il [[coro (architettura)|coro]] ligneo a 80 [[Stallo (seggio)|stalli]] e un [[organo a canne]], tutte opere settecentesche.
Nel braccio destro del transetto vi è la cappella del [[Sacramento]], rivestita di marmi policromi, opera del marmoraro napoletano Domenico d'Aloia. Sulle pareti laterali sono conservati due ovali dipinti da [[Oronzo Tiso]]: la Madonna col Bambino e [[San Gaetano di Thiene]] in uno, e [[San Francesco da Paola]] nell'altro. Tra le altre pitture presenti nel Duomo, di un certo rilievo artistico sono:
* l'Ultima Cena, opera del maestro napoletano Francesco Palumbo;
* l'ovale collocato sull'altare di San Nicola che raffigura la
* la tela della
* le opere del pittore Saverio Lillo raffiguranti la
* la tela di Giovanni Grassi, datata [[1841]], raffigurante
===== Simulacri presenti nel Duomo =====
* Statua di [[Sant'Oronzo]]
* Statua di [[San Nicola]] <small> (Santo patrono della città
* Statue dei Misteri del [[Venerdì Santo]]
* Statua di San [[Domenico Savio]]
* Statua dell'[[Immacolata Concezione|Immacolata]]
* Altre statue
La chiesa è sede della parrocchia
===== Campanile del Duomo =====
[[File:Campanile Duomo Maglie.jpg|thumb|upright=0.8|Campanile.]]
Alto circa 48 metri è il più alto campanile della provincia dopo quello del [[Duomo di Lecce]], e la sua realizzazione risale, molto probabilmente, tra il [[1686]] e il [[1690]]. È in pietra leccese a cinque piani, di cui i primi quattro a sezione quadrata composti architettonicamente negli ordini [[Ordine architettonico|dorico, ionico, corinzio e tuscanico]] e l'ultimo ottagonale con il cupolino maiolicato con una croce sommitale. Ogni livello è sottolineato da una balaustra a giorno, nelle quali le colonnette si alternano a pilastrini con la faccia scolpita con elementi vegetali. Sono attribuiti all'architetto leccese [[Giuseppe Zimbalo]] i quattro ordini superiori, dopo un primo intervento basamentale ad opera del veneto Giovanni Larducci.
==== Chiesa della Madonna delle Grazie ====
[[File:Chiesa Madonna delle Grazie Maglie.jpg|thumb|upright=0.
La chiesa della Madonna delle Grazie
<br />L'interno presenta un'unica navata, in fondo alla quale è collocato l'altare Maggiore realizzato nel [[1645]] dallo scultore Giovan Donato Chiarello. Rimarchevoli, inoltre, le piccole sculture presenti sopra l'altare raffiguranti l'[[Incoronazione di Maria|Incoronazione della Vergine]].
Di particolare interesse sono gli affreschi impressi sulle vele della volta, risalenti al [[XVII secolo]], che raffigurano
* la [[Pala d'altare|pala]] ad olio collocata sull'altare maggiore e raffigurante la ''Vergine col Bambino con i
* le tele dei ''[[Dodici apostoli]]'' posizionate sulle pareti laterali, risalenti al [[XVII secolo]];
* il [[Confessionale]] realizzato dall'artista magliese Giuseppe Conte;
* la statua raffigurante il Cristo Morto.
La chiesa godeva di pregevoli stalli per la congregazione e di una cancellata in ferro battuto posta tra l altare e il resto della chiesa per separare le parti, che però sono andati persi.
La chiesa ha subito vari restauri che hanno portato alla modifica della chiesa stessa ma anche alla conservazione. Nei primi del 900 l'altare "corDeo" in pietra leccese venne ricoperto e sostituito da uno in marmo in stile neoclassico; la pavimentazione venne sostituita nel 1961. Per mantenere la magnificenza della chiesa, la stessa venne restaurata in varie epoche. I restauri più significativi vennero attuati per la salvaguardia degli affreschi dopo l incendio degli anni 80,per lo sbiancamento e restauro della facciata. Dal 2005 la chiesa è oggetto di numerosi restauri volti a portare la pala e l altare all antico splendore. Recenti indagini hanno rilevato, infatti, che la pala è stata ridipinta, modificata e rimaneggiata, mentre l altare è stato coperto interamente da una tinta color grigio annullando, così, la bellezza della tinta dorata.
[[File:Colonna Madonna delle Grazie Maglie.jpg|thumb|upright=0.6|left|Colonna Madonna delle Grazie.]]
===== Colonna della Madonna delle Grazie =====
La Colonna in pietra leccese, a fusto liscio, alta 15 metri, venne eretta tra il [[1684]] e il [[1687]]
==== Chiesa-Santuario della Madonna Addolorata ====
[[File:
La chiesa della Madonna Addolorata, eretta tra il [[1722]] ed il [[1725]], divenne santuario mariano nel [[1988]].
La facciata, slanciata verso l'alto, è divisa in due ordini: quello inferiore presenta un portale inquadrato da due colonne e una [[trabeazione]] arricchita da due ricci di timpano e da una croce su [[volute]]; ai lati due nicchie riccamente ornate sormontate da altrettanti [[cartiglio|cartigli]]. Il secondo ordine è arricchito da un finestrone centrale su cui è posizionato lo stemma cittadino.<br />L'interno, a navata unica, presenta un altare maggiore e sei altari laterali ricavati attraverso un sistema di archi sorretti da colonne con [[capitello ionico]]. Vi sono collocati inoltre alcuni pregevoli dipinti di De Simone e Mangionello
A lato della chiesa vi è un "calvario" in pietra leccese realizzato nel [[1964]] su progetto del pittore magliese [[Antonio Montefusco]].
==== Chiesa Santa Maria della Scala ====
[[File:Chiesa di Santa Maria della Scala (Maglie).JPG|thumb|upright=0.8|Chiesa Santa Maria della Scala.]]
La chiesa di Santa Maria della Scala, sorge in sostituzione di una chiesetta di [[rito bizantino|rito greco]]. Infatti l'attuale edificio sacro conserva all'interno alcuni elementi architettonici medioevali: un [[rosone]], una finestra
Già nel [[1522]] aveva il titolo di ''Sainte Marie de la Scala''. Nel [[1585]] fu concessa ai [[Conventuali|Francescani conventuali]] che rimasero a Maglie fino al [[1806]]. Questi ricostruirono la chiesa in vari periodi, secondo le disponibilità economiche, ed è per questo che appaiono diversità stilistiche nella struttura. La navata centrale, il presbiterio e il coro furono costruiti nel [[XVII secolo|Seicento]], mentre le navate laterali un secolo dopo.
Riga 225 ⟶ 226:
La facciata della chiesa, decorata da svariati motivi, è del [[XVIII secolo]]. Del [[1610]] è il robusto portale.
L'interno, a tre [[navata|navate]], è completamente decorato da stucchi di epoca settecentesca. Imponenti sono gli altari del [[transetto]], rispettivamente dedicati alla [[Madonna del Rosario|Vergine del Rosario]] e alla Madonna della Scala.
Interessanti sono la tela dell'[[Annunciazione]] e quella di [[Sant'Antonio da Padova]] e l'affresco bizantino della Madonna della Scala. Nella chiesa è presente il simulacro di [[San Vincenzo de' Paoli]], e
Al magliese Giuseppe Mangionello si deve il ritratto a rilievo marmoreo di Michela Tamborino Frisari, fondatrice dell'ospedale cittadino, posto sull'altare maggiore dove si trova la lapide che custodisce le ossa della benefattrice.
Riga 231 ⟶ 232:
==== Chiesa (ex parrocchia) di San Antonio Abate ====
La chiesa di [[Sant'Antonio Abate]] è una delle più antiche chiese di Maglie in quanto le sue prime origini risalirebbero alla fine del [[XIV secolo]]. Riedificata ex novo nel [[XV secolo]], viene citata per la prima volta in un documento del [[1578]].
Presenta un semplice prospetto inquadrato da due [[paraste]] e caratterizzato da un finestrone centrale posto in asse con il portale d'ingresso sormontato da una coppia di angeli che reggono lo stemma cittadino. L'interno, a due navate, ha una copertura a stella finemente affrescata. Si conserva la statua di [[Sant'Antonio Abate]] e la nicchia contenente la ''[[ruota degli esposti]]'', ovvero un meccanismo girevole di forma cilindrica dove venivano lasciati i neonati abbandonati. Durante i recenti lavori di restauro sono emerse alcune sepolture medievali. Nel [[1930]] venne eretta a sede parrocchiale; tale rimase fino al [[1959]], anno in cui si consacrò la nuova chiesa intitolata al [[Sacro Cuore di Gesù]]
==== Parrocchia San Antonio Abate (chiesa Sacro Cuore di Gesù) ====
Costruita per sostituire la parrocchia di Sant'Antonio, ormai troppo piccola, la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, sorta intorno agli anni cinquanta del novecento, è a una sola navata. Alle spalle dell'altare si trova un mosaico raffigurante l{{'}}''Apparizione del [[Sacro Cuore]] a [[santa Margherita Maria Alacoque]]''. La facciata è caratterizzata da tre portali, uno centrale e due laterali, e da un campanile a fascia che ospita un gran numero di campane predisposte per suonare anche canti liturgici.
Importanti sono le statue, presenti nella chiesa, raffiguranti [[Santa Rita da Cascia]], [[San Giuseppe]], il [[Sacro Cuore di Gesù]].
==== Chiesa della Madonna di Costantinopoli ====
La chiesa della [[Madonna di Costantinopoli]], venne ricostruita nel [[1884]] sulle rovine della chiesa più antica. La chiesa fu completata nel [[1895]]. All'interno sono presenti un quadro a rilievo raffigurante la ''Vergine'' e la statua di ''[[Sant'Antonio di Padova]]'' eseguite dal leccese Giuseppe Manzo, ed inoltre le statue dei santi [[Francesco d'Assisi]], [[Padre Pio da Pietrelcina]], [[San Rocco]] e [[Santa Teresa di Lisieux]].
Nel [[1939]] venne annesso il convento dei frati [[Cappuccini]].
==== Chiesa dei Santi Medici Cosma e Damiano ====
La chiesa dei Santi Medici fu costruita, per devozione di un monaco di Bitonto, fra il [[1884]] e il [[1897]]. Realizzata in [[stile neoclassico]], tipico della fine dell'[[XIX secolo|Ottocento]], presenta una pianta ovale sormontata da una cupola. L'interno ospita, oltre l'altare maggiore, quattro altari laterali. In [[cartapesta]] sono le statue dei Santi [[Cosma e Damiano]] e di [[Santa Lucia]], quest'ultima realizzata nel [[1913]]. Nella chiesa inoltre è presente la statua di [[San Luigi Gonzaga]]. Qui vi è sede la confraternita del Ss Sacramento.
Benché non siano i protettori, i Santi Medici, sono molto venerati nella cittadina.
==== Chiesetta di San Martino di Tours o Dell'Annunziata ====
[[File:Chiesa di San Martino (Maglie).JPG|thumb|
La chiesa di San Martino di Tours si presenta con una semplice facciata sormontata dallo stemma della Città di Maglie. All'interno si può ammirare il quadro che ritrae l`Annunciazione e la preziosa statua in cartapesta raffigurante ''San Martino Elemosiniere a cavallo'', opera di Luigi Guacci autore anche della statua di Maria Santissima Immacolata. Nella chiesetta, recentemente restaurata, sono stati fatti ritrovamenti riconducibili, probabilmente, al periodo medievale. Ulteriore elemento caratterizzante è il campanile a una sola campana che mantiene il metodo antico di suonata a corda.
==== Parrocchia
[[File:Chiesa dell'Immacolata, Maglie (LE).jpg|thumb|upright=0.6|Parrocchia dell'Immacolata.]]
La Chiesa e Parrocchia della Madonna Immacolata è stata costruita nei primi anni 70 del XX secolo. Sua particolarità è la forma esagonale del [[tamburo]] della navata centrale, le cui facce interne sono ravvivate da un [[rosso pompeiano]]. Alle spalle dell'altare di marmo bianco, un maestoso mosaico raffigurante tre episodi della vita della [[Vergine Maria]] (Annunciazione, Assunzione, Immacolata Concezione). Nella Chiesa è presente una statua dell'[[Immacolata Concezione|Immacolata]] che si festeggia il 31 maggio (conclusione mese della Madonna) e l'8 dicembre (l'Immacolata).
=== Altre chiese ===
* Chiesa di San Francesco
* Chiesa Madonna della purità
* chiesa Madonna di Loreto
* Chiesetta della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna di Leuca]]
* Chiesetta di [[Sant'Anna]], nel centro storico. appartenente alla famiglia nobile dei De Marco
* Chiesetta di Santa Teresa, situata in una traversa di
* Chiesetta di [[Donato d'Arezzo|San Donato
* Chiese private
* Chiese chiuse al culto e/o sconsacrate
**ex chiesa di San Marco ove oggi sorge l'attività commerciale Candido
**ex chiesa di San Giuseppe nell'omonima via
**ex chiesa di San Pietro, adesso sede di una banca
====Chiesa Madre di San Giovanni Battista====
La
[[File:Chiesa Madre Morigino.jpg|thumb|x135px|left|Chiesa Madre San Giovanni Battista.]]
Sulla facciata principale spiccano un portale decorato, due nicchie nella parte bassa e tre finestroni. Sulla sommità una statua.
L'interno si presenta con una struttura a tre navate suddivise da imponenti colonne finemente decorate nella parte superiore
Di particolare interesse sono gli altari barocchi, il fonte battesimale seicentesco e la tela raffigurante San Giovanni Battista, attribuita a
All'interno è
La volta, progettata dall'architetto
==== Altre chiese (Morigino) ====
* Cappella della Madonna dell'Addolorata
=== Cimitero monumentale ===
Il cimitero comunale di Maglie reca una serie di cappelle di famiglia realizzate tra la fine del [[XIX secolo]] e gli anni venti del [[XX secolo]]. Il percorso architettonico comincia dall'eclettismo storico, con campionari che vanno dal neogotico pisano al neorinascimento fiorentino, e tocca i momenti salienti del [[liberty]] della scuola di Wagner fino al decò degli anni '20. Tra gli esempi eclettici più eccelsi per imponenza, impegno decorativo e commisitone di stili ricordiamo la cappella Tamborino, realizzata alla fine del XIX secolo dall'omonima famiglia magliese.
=== Santi protettori ===
Al santo patrono della città, [[San Nicola di Mira]], si affiancano due copatroni:
* [[Sant'Oronzo]] vescovo e martire
* [[Madonna delle Grazie]]
=== Monumenti votivi ===
* Monumento a San Pio (Rione Immacolata) raffigurante il padre di Pietrelcina. Ogni 23 settembre vi è una festa in suo onore.
* Monumento a San Francesco d'Assisi (Rione Pini) fatto erigere intorno agli anni '80 del novecento per devozione. La statua è in bronzo ed appoggia su una struttura illuminata. Ogni 4 ottobre viene organizzata una piccola festa che ha inizio con la celebrazione liturgica in onore del Santo.
* Affresco votivo della Madonnina (Maria Regina della Pace)
* Statua della Madonna di Medjugorje
=== Architetture civili e militari ===
==== Castello di Maglie ====
Era situato nell'odierna Piazza Aldo Moro, nel cuore di Maglie, in [[provincia di Lecce]]. Al suo posto oggi sorge il Liceo Capece.
===== Storia =====
[[File:Castello di Maglie - Facciata.png|miniatura|Ricostruzione ideale 3D della facciata del castello di Maglie.]]
Il castello, nato dapprima in epoca [[Angioini|angioina]] come modesto forte difensivo, è stato poi rimaneggiato e rinforzato verso la metà del XV secolo da Andriolo Lubello (o dal figlio Luigi), barone di Maglie sotto il regno di [[Alfonso V d'Aragona|Alfonso I d'Aragona]]. Conferma il Re, in una lettera del 1449, a Luigi Lubello, il possesso del casale di Maglie, che il padre Andriolo gli ha donato ''col suo castello seù fortalezza''.
La fortezza subì considerevoli danni durante l'assedio dei cavalieri turchi dell'1 e 2 agosto del 1480. Gli ottomani provenienti da [[Otranto]], che verrà poi [[Battaglia di Otranto|conquistata]] alcuni giorni più tardi, razziavano il territorio in cerca di vettovaglie. I cittadini di Maglie, che non era difesa da cinta muraria alcuna, si rifugiarono nel castello, ma patirono comunque il saccheggio e l'oltraggio dei nemici. I danni furono subito riparati negli anni successivi, e la fortezza non subì ulteriori modifiche.
Nella seconda metà del [[XVII secolo]], quando le invasioni ottomane nel [[Salento]] cessarono del tutto, il castello di Maglie perse la sua utilità come struttura difensiva, e ben presto cadde in disuso. L'abbandono causò il progressivo peggioramento delle strutture, che iniziarono a minacciare rovina in alcuni punti, e crollare del tutto in altri. Emblematica è la descrizione che un prelato dell'epoca redige visitando il castello, che viene trovato in completo stato di incuria, pericolante e con il tetto della cappella parzialmente crollato.
Quando nel 1711 il maniero venne ceduto al duca Ascanio Filomarino, venne demolito e convertito in palazzo baronale secondo la moda di quegli anni, salvo mantenerne alcuni ambienti.
===== Struttura =====
[[File:Pianta castello Maglie.png|miniatura|Pianta del castello.]]
Il castello di Maglie era d'impianto quadrangolare, con i lati di circa 50 metri ognuno. Era guarnito da tre torri: una cilindrica posta a Sud-Ovest della struttura, detta torre di Sant'Eligio, che conteneva la chiesetta di Santa Maria del Castello; una quadrata, a Sud-Est, e l'altra, anch'essa quadrangolare, di grande altezza, nell'angolo a Nord-Ovest. Quest'ultima fungeva anche da [[Maschio (architettura)|mastio]] e torre principale, grazie alla sua mole.
Nell'angolo di Nord-Est invece, sorgeva una [[casamatta]] di forma quadra, utilizzata come deposito munizioni.
Tra il mastio e la casamatta erano situate le stalle e le carceri criminali, mentre la porta d'accesso era rivolta ad occidente (verso l'attuale via Roma). Al centro della fortezza vi era un larghissimo cortile maggiore, con tre pozzi di acque salate, otto fosse per rimettere vettovagliamenti (con una capacità media di ventimila [[Litro|litri]] ognuna). Le fosse erano riempite con provviste di ogni genere (grano, miele, frutta secca, pesce sotto sale e vino), ed erano in grado di fornire una piena e completa autonomia in caso di assedio.
Dal cortile maggiore si passava al magazzino principale attraverso un arco, posto al di sotto della scala maggiore presente ancora oggi, che conteneva 39 ''capenti''<ref>Enormi pile in pietra leccese.</ref> e un pozzo per l'olio. In totale, in caso di conflitto, il castello aveva a disposizione quindi un volume di oltre duecentomila litri, stracolmo di risorse.
[[File:Liceo_Capece_-_Atrio.jpg|sinistra|miniatura|Portale seicentesco dell'originale castello, sopravvissuto alle demolizioni.]]
Al primo piano del castello, dove si trovavano le camere private del barone, le cucine e i saloni, si accedeva per mezzo della scala maggiore ai cui piedi vi era il portale seicentesco, presente ancora oggi. Alle spalle del portale seicentesco vi era un giardino quadripartito con diversi alberi di frutto, e tutto intorno alla fortezza, eccetto il lato occidentale, erano presenti giardini, orti e vigneti.
Il castello, inoltre, era circondato da un fossato, come si legge in due diversi documenti del 1608 e del 1609, pubblicati da L. Maggiulli.
Del castello oggi rimane solo la facciata del cortile maggiore decorata da un portale di epoca seicentesca, la scala maggiore, un magazzino, le carceri e la casamatta. Le strutture sono state inglobate dal palazzo baronale, e oggi costituiscono alcuni ambienti del Liceo Capece. Tuttavia, ci giungono notizie che rivelano la presenza di altre strutture sopravvissute all'ammodernamento del 1711, come parte del mastio e del cortiletto posto a nord, demolite nella prima metà dell'Ottocento poiché pericolanti.
Se il castello fosse rimasto intatto fino ai giorni nostri, probabilmente il centro della città apparirebbe completamente diverso. Da una parte il mastio sarebbe situato all'ingresso di Via Capece impedendone l'accesso, sfiorando l'angolo nord-est di Palazzo Garzia; Nell'altro lato, invece, la torre cilindrica di Sant'Eligio avrebbe reso impossibile la costruzione del palazzo municipale e l'apertura di Via Ginnasio.
Anche se descritto da alcuni storici dell'epoca come ''modesto fortilizio'', in realtà il castello di Maglie non era dissimile, in dimensioni e imponenza, ai castelli dei vicini comuni di Otranto o Corigliano. La fortezza magliese infatti possedeva un fronte che, comprendendo le torri angolari, misurava oltre 70 metri.
==== Palazzo Baronale ====
[[File:Palazzo Capece Maglie.jpg|thumb|upright=0.8|Palazzo Capece, sede dell'omonimo liceo.]]
È probabile che, nato dapprima in età [[angioini|angioina]] come [[Castello di Maglie|castello]], sia stato poi, verso la metà del [[XV secolo]], rimaneggiato e rinforzato dai Lubello (baroni di Maglie sotto il regno di [[Alfonso V d'Aragona|Alfonso I d'Aragona]]). Il castello era circondato da un fossato. Certamente subì seri danni nei primi tempi dell'[[Battaglia di Otranto|assedio di Otranto]] (1-2 agosto [[1480]]) quando squadre di cavalieri [[saraceni|turchi]] correvano selvaggiamente verso i paesi costieri e dell'interno causando ogni sorta di razzia.
Nel [[XVIII secolo]] il feudo di Maglie fu acquisito dal duca Ascanio Filomarino il quale decise di demolire il castello, in quanto fatiscente e in rovina, per trasformarlo in un signorile palazzo dalle linee architettoniche misurate ed eleganti.
Del vecchio castello non restarono che le fondamenta, le scuderie, i magazzini di deposito, la [[casamatta]] (adibita, probabilmente, a deposito di munizioni) e il tardo-cinquecentesco portale interno dell'atrio a grosse bugne sfaccettate, che un po' più in alto della chiave di volta dell'arco incastona, in araldico scudo, il leone lapideo dei [[Capece (famiglia)|Capece]], ultimi feudatari, e precedentemente incastonò le imprese delle altre famiglie feudatarie.
Il portale, sormontato da araldico scudo (il leone rampante dei Capece, che volge il dorso all'incoronata bicipite aquila dei Castriota-
Recenti lavori di ristrutturazione hanno portato alla luce i graffiti seicenteschi dell'ambiente destinato a carcere criminale. Su tre pareti sono incisi nomi e cognomi dei reclusi magliesi e dei casali vicini del periodo compreso dal [[1601]] al [[1669]]. Del 21 luglio [[1629]] è l'iscrizione che ricorda due scomunicati che invano si erano rifugiati nel convento dei Francescani.
Riga 369 ⟶ 353:
==== Palazzo Garzya ====
[[File:Palazzo Garzya.JPG|thumb|upright=0.8|left|Palazzo Garzya.]]
Palazzo Garzya, realizzato nella prima metà dell'Ottocento è situato di fronte al palazzo baronale.
Sull'angolo sud-est della facciata insiste ancora una [[Garitta di vedetta|garitta]] circolare la cui esistenza è legata alla tradizione "degli spioni", personaggi che spiavano, senza essere visti, tutti i movimenti che avvenivano nella centralissima piazza di Maglie.
==== Palazzo del Municipio ====
[[File:Municipio Maglie.jpg|thumb|upright=0.8|Palazzo del Municipio.]]
Il Palazzo del Municipio sorge nella centrale Piazza Aldo Moro, di fronte al monumento a Francesca Capece.
La sua costruzione risale agli anni quaranta dell'Ottocento. Il progetto originario comprendeva un pianterreno con un porticato a cinque arcate per il mercato settimanale, due stanze a sinistra per gli Uffici del Conciliatore, una camera a destra per il Capo di guardia dell'urbano, due camere per prigioni ed un altro locale sul primo ballatoio della scala, pure destinato a prigione. Al primo piano erano previsti sei locali per il [[Regio giudicato]] e cinque vani per l'[[Comune (Italia)|Amministrazione comunale]]. Al centro dell'edificio nella parte superiore fu ricavata la macchina dell'orologio pubblico.
Maglie ebbe la sua sede comunale nel [[1843]]. Precedentemente i decurioni (consiglieri) e il sindaco si adunavano nelle proprie rispettive abitazioni.
==== Palazzo Tamborino ====
[[File:Palazzo Tamborino Maglie.JPG|thumb|upright=0.8|Palazzo Tamborino.]]
Palazzo Tamborino è ancora oggi residenza della famiglia Tamborino di Maglie, al centro della vita economica ed amministrativa del comune negli ultimi secoli.
==== Villa Tamborino ====
[[File:
Villa Tamborino fu progettata da Tommaso Pispico per il senatore [[Achille Tamborino]]. Venne ultimata nel [[1874]] come giardino privato dell'antistante Palazzo Tamborino. Fisicamente separato dalla residenza da una piazza pubblica, il parco si apre con un padiglione d'ingresso di gusto neoclassico scolpito con ghirlande e [[cornucopia|cornucopie]].
Riga 393 ⟶ 377:
Le grotte presenti sono state rivestite con pietre naturali, conchiglie, [[stalattiti]] e [[stalagmiti]] provenienti da alcune grotte della costa salentina e cocci di ceramica. Il parco si ispira ai caratteristici [[giardini all'inglese]] caratterizzati dalla presenza di numerose specie vegetali.
[[File:Palazzo_arabesco.jpg|thumb|upright=0.7|left|Palazzo Arabesco.]]
Noto anche come Palazzo Aprile, dal nome della famiglia cui oggi appartiene, fu === Altro ===
==== Monumento a Francesca Capece ====
[[File:Monumento a Francesca Capece Maglie.jpg|thumb|upright=0.8|sinistra|Monumento a Francesca Capece.]]
Nella piazza antistante il municipio sorge il monumento a Francesca Capece, realizzato da Antonio Bortone di [[Ruffano]], assai noto scultore dell'epoca. La statua è in [[Marmo di Carrara|marmo bianco di Carrara]] ed è dedicata a Francesca Capece (Maglie, [[1769]] – [[1848]]), ultima [[feudatario|feudataria]] di Maglie, che alla morte del marito Antonio Lopez y Royo dei duchi di [[Taurisano]] lasciò tutti i suoi beni alla città di Maglie. A lei è intitolato anche il vicino liceo.
Il monumento fu inaugurato il 29 luglio [[1900]]. Rappresenta la Capece seduta su una poltrona accanto a un ragazzino, che tiene nella mano destra una croce, simbolo della fede, e un libro, simbolo della conoscenza, e nella mano sinistra uno scudo. [[File:Parco della Rimembranza, Maglie.jpg|thumb|upright=0.8
==== Monumento ai Caduti ====
Il Monumento ai Caduti della Grande Guerra fu inaugurato nel [[1925]] dall'onorevole [[Carlo Delcroix]], medaglia d'argento al valor militare e tra i fondatori dell'Associazione Mutilati ed Invalidi di Guerra.
[[File:Casa Natale di Moro.JPG|thumb|upright=0.8|sinistra|Casa natale di Aldo Moro.]]
Nel [[1998]] fu inaugurata una statua dedicata ad [[Aldo Moro]] (il più illustre cittadino magliese) nella piazzetta limitrofa alla sua casa natale, alla presenza dell'allora [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Oscar Luigi Scalfaro]].
Lo statista è ritratto con aspetto pensieroso e con in mano una copia del quotidiano [[l'Unità]], a ricordare come egli sempre credette nella necessità del dialogo tra il suo partito ([[Democrazia Cristiana]]) e il [[Partito Comunista Italiano|Partito Comunista]], tradizionalmente contrapposti.
=== Siti archeologici ===
==== Dolmen ====
Scoperto nel [[1972]], il [[dolmen]] è dotato di un [[dromos]] di muretti a secco che formano un semicerchio, con ingresso a W. Il dolmen propriamente detto è composto da una lastra di copertura ({{M|220
[[File:Maglie - Dolmen Canali.jpg|miniatura|verticale=0.7|Dolmen Canali.]]
Il dolmen presenta un dromos ad angolo retto di pietre sovrapposte con apertura a
;Dolmen Grotta e Dolmen Pino
Si tratta di due dolmen distanti {{M|50|u=m}} l'uno dall'altro. Il dolmen Grotta presenta un lastrone di copertura quadrangolare irregolare ({{M|160|×|140|u=cm}}) con spessore medio di {{M|30|u=cm}}, sorretto da tre piedritti e si eleva dal suolo di {{M|45|u=cm}}. Il dolmen Pino si eleva di {{M|30|u=cm}} dal banco di roccia e presenta un lastrone di copertura ({{M|140|×|130|u=cm}}) con spessore di {{M|25|u=cm}} che poggia su due piedritti.
[[File:Maglie - Dolmen Masseria Nuova.jpg|miniatura|Dolmen Masseria Nuova.]]
;Dolmen Masseria Nuova
Il piccolo dolmen è stato notevolmente rimaneggiato. Si eleva a {{M|50|u=cm}} dal [[piano di campagna]] e presenta tre ortostati e un lastrone di copertura irregolare ({{M|110|×|130|u=cm}}) spesso mediamente {{M|20|u=cm}}. Si trova su un banco roccioso e ha l'ingresso orientato a nord-ovest.
;Dolmen Muntarrune
Il dolmen è semi crollato. Si eleva di {{M|40|u=cm}} dal suolo ed è composto da cinque ortostati monolitici e da un lastrone di copertura ({{M|120|×|190|u=cm}}) fratturato lungo l'asse nord-sud. È collocato su un banco di roccia affiorante in un'area ricca di materiale ceramico.
Il dolmen presenta un'altezza di circa {{M|1|u=m}} ed un'apertura orientata a E. La struttura di sostegno è crollata in parte e consiste di due appoggi monolitici e di tre piedritti a pietre sovrapposte. Il lastrone di copertura di forma vagamente circolare, varia in spessore da {{M|15|u=cm}} sul lato S a {{M|50|u=cm}} sul lato N e presenta delle fratture sul lato NW. Al centro della lastra di copertura è visibile una cuppella emisferica, tipica di alcuni dolmen salentini. È situato in contrada San Sidero a circa {{M|2|u=km}} dal centro abitato.
==== Menhir ====
[[File:Menhir, zona Franite.jpg|thumb|x220px|sinistra|Menhir delle Franite.]]
[[File:Menhir Spruno Maglie.jpg|thumb|upright=0.9
[[File:Maglie - Menhir Calamauri.jpg|miniatura|Menhir Calamauri.]]
;Menhir Spruno
Il [[menhir]] ({{M|56|×|25|u=cm}}) è ben squadrato ed in buono stato di conservazione: si notano alcuni rifacimenti sulle facce e insediamenti di [[licheni]]. Scoperto nel gennaio del 1881 da [[Cosimo De Giorgi]], il megalite presenta un'altezza di {{M|310|u=cm}} e una grande croce graffita sul lato est, segno della cristianizzazione del monumento.
;Menhir delle Franite
Il menhir, conosciuto anche con il nome di ''Crocemuzza'', venne scoperto da Cosimo De Giorgi a fine Ottocento. Rotto in quattro tronconi nel 1958, fu successivamente restaurato e ricollocato in sede dove oggi si eleva per {{M|430|u=cm}} in altezza. Il megalite ({{M|45|×|35|u=cm}}) poggia su un basamento in pietra ed è protetto da una cancellata in ferro. Ben visibile è la croce graffita in alto sul lato a nord.
;Menhir Calamauri
Il menhir si presenta ancora nelle stesse fattezze in cui lo aveva rilevato il De Giorgi, in pietra leccese con più croci graffite sulle facce e inclinato di 7° verso ovest. Il megalite ({{M|50|×|25|u=cm}}) è alto {{M|370|u=cm}} ed è facilmente visibile lungo la [[strada statale 16 Adriatica]] Lecce-Maglie, recintato da un cancello in ferro.
L'antico Frantoio merita un discorso a parte. Venne scoperto nel 2014, dopo scavi archeologici. Questo antico frantoio dell'Ottocento veniva usato dalla gente del posto per pestare le olive e ricavare, dunque, l'olio. Gli scavi Hanno scoperto un'antica macina di pietra a forma ovale collegata con un pistone in legno, e diverse botole dove venivano riposte le olive e le botti d'olio. il frantoio è stato messo in sicurezza e bonificato. Rimane accessibile per le visite.
==== Fondo Cattìe ====
[[Fondo Cattìe]] è un [[sito archeologico]] dove in un deposito di resti litici e animali, è stato ritrovato un molare appartenente ad un neandertaliano.<ref name=silvana>{{cita pubblicazione|nome=Silvana M.|cognome=Borgognini Tarli|titolo=A neanderthal lower molar from Fondo Cattìe (Maglie, Lecce)|rivista=Journal of Human Evolution|volume=12|numero=8|anno=1983|lingua=en|url=https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0047248483801663#preview-section-recommended-articles}}</ref>
== Società ==
{{F|centri abitati della Puglia|dicembre 2020}}
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Maglie}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre [[
* [[Romania]] -
* [[Albania]] -
* [[Cina]] -
[[File:Versioni dialetto salentino.jpg|thumb|Diffusione del dialetto salentino]]
=== Dialetto ===
Il dialetto parlato a Maglie è il [[dialetto salentino]] nella sua variante meridionale. Il dialetto salentino si presenta carico di influenze riconducibili alle dominazioni e ai popoli stabilitisi in questi territori che si sono susseguite nei secoli: [[messapi]], [[Magna Grecia|greci]], [[Storia romana|romani]], [[bisanzio|bizantini]], [[longobardi]], [[normanni]], [[albania|albanesi]], [[francia|francesi]], [[spagna|spagnoli]].
=== Tradizioni e
==== Feste religiose ====
* Fiera dei campanelli o dell'Addolorata
* Festa di Sant'Oronzo
* Festa dei Santi Cosma e Damiano
* Festa patronale di San Nicola. La città è devota al santo da un'epoca molto antica, e molte chiese, soprattutto le più antiche, lo ricordano.
* Festa dell'Immacolata. Dopo la messa solenne in duomo inizia la processione verso la colonna della Madonna delle Grazie portando una corona di fiori che poi i vigili del fuoco depongono poi in cima alla colonna.
* Fiera e festa patronale di San Giovanni Battista a Morigino.
* Solennità del Corpus Domini
* Processione dei Misteri del Venerdì Santo. La processione dura oltre tre ore, ha inizio nelle prime ore del pomeriggio e termina in serata. Durante il giorno tutti i membri della processione si ritrovano al Santuario Mariano per accompagnare insieme alla confraternita la statua dell'Addolorata sino in chiesa madre. Da quest'ultima poi vengono fatte uscire le diverse statue dei misteri raffiguranti alcuni momenti della passione. Intanto un'altra squadra si reca nella chiesa della Madonna delle Grazie per prendere in consegna la statua del Cristo morto.
* [[Candelora]], che si celebra il 2 febbraio. In tale occasione vengono benedette le candele che saranno conservate dietro la spalliera del letto. Vanno accese in caso di malattia o di bisogno.
* Madonna Addolorata. Oltre alla solennità liturgica del 15 settembre, in città è molto sentita la festa del venerdì precedente la [[Domenica delle palme]]; oltre alle celebrazioni religiose, ha luogo una caratteristica fiera lungo il viale che porta al santuario dell'[[Addolorata]].
==== Altre festività ====
* La ''Caremma''. Pupazzo tradizionale, moglie del Carnevale, rappresentante una vecchina vestita di nero che fila la lana con il fuso e la [[conocchia]]. In mano ha un'arancia su cui si infilano sette penne quante sono le settimane della [[Quaresima]]. Il fantoccio viene appeso sui balconi dei palazzi il giorno delle [[Ceneri]] e viene bruciata al termine del periodo quaresimale.
==== Confraternite ====
* Arciconfraternita Maria Santissima delle Grazie. Una delle più antiche. L'abito è composto da un sacco bianco e una mozzetta celeste con medaglione e cingolo. Le consorelle indossano un medaglione tenuto al collo con un nastro celeste.
* Confraternita Maria Santissima Addolorata. Composta come tutte le confraternite da confratelli e consorelle. L'abito è quello caratteristico di questo tipo di confraternita. Si compone di una cappa nera e mozzetta nera bordata di rosso; ne fanno parte anche il medaglione e la fascia rossa. Le consorelle sono vestite in nero e indossano una medaglia rappresentativa.
* Confraternita del Santissimo Sacramento
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
* [[Biblioteca Comunale Francesco Piccinno|Biblioteca comunale "Francesco Piccinno"]] (fondata nel [[1666]] fu la prima biblioteca pubblica pugliese).<ref>
==== Scuole ====
Hanno sede a Maglie diverse scuole superiori statali: il liceo classico "F. Capece", il liceo scientifico "Leonardo Da Vinci",
==== Musei ====
[[File:Maglie (LE) - Museo paleontologico.JPG|thumb|x135px|Museo Civico di Paleontologia e Paleoetnologia.]]
* Museo [[paleontologia|paleontologico]] e [[paletnologia|paletnologico]] "Decio De Lorentiis".<ref>
===== L'Alca =====
L'Alca è il complesso che comprende la biblioteca comunale ed il ''Museo Civico di Paleontologia e Paletnologia "Decio de Lorentiis"''.
Riga 493 ⟶ 487:
=== Cucina ===
La [[cucina salentina]] influenza notevolmente quella di Maglie<ref>{{cita testo|url=http://www.tipicipuglia.it|titolo=Il sito che elenca i prodotti tipici della Puglia, comune per comune|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090224171147/http://www.tipicipuglia.it/}}</ref> che risente dell'avvicendarsi di dominazioni bizantina e spagnola. È una cucina povera per gli ingredienti usati e tradizionalmente con poca carne. Rilevante è l'utilizzo delle [[verdure]], coltivate e selvatiche, e di altri prodotti della terra come le [[lumaca|lumache]]. Per i dolci si utilizzano ingredienti quali le [[mandorla|mandorle]], il [[miele]] e la [[cannella]].
=== Cinema ===
La
* [[Mogli
* [[Cesare Mori - Il prefetto di ferro]]
* [[Diciannove e Settantadue]]<ref>{{cita web|url=http://www.apuliafilmcommission.it/diciannove-e-settantadue-2/|titolo=Diciannove e Settantadue}}</ref>
=== Eventi ===
* {{Chiarire|Ad agosto di ogni anno si svolge il "Mercatino del Gusto" (edizione n° {{#expr: {{CURRENTYEAR}} - 1999}} nel {{CURRENTYEAR}}), con "le vie dei sapori e dei saperi tra Corti, Piazze e Giardini" e che coinvolge tutta la città con le vie dell'olio, della gastronomia e dell'ortofrutta, la piazza del vino e poi i laboratori del gusto, le cene a villa Tamborino e il caffè letterario. L'evento gode della collaborazione di [[Slow Food]], che porta in fiera [[Presidii ed Arca del Gusto di Slow Food|I Presidii del Gusto]] di [[Puglia]]<ref>{{cita web|url=http://www.mercatinodelgusto.it/|titolo=Sito ufficiale}}</ref>.|occorrono fonti terze e autorevoli a supporto}}
* {{Senza fonte|Dal [[2005]] ha luogo, ogni estate, nella Villa Tamborino, il festival teatrale "Chiari di Luna", quale interessante rassegna di prosa. Sul palco si avvicendano registi e attori di respiro nazionale, spesso con prime teatrali di classici rivisitati.}}
* {{Senza fonte|Dal [[2008]] si tiene Corto Magliese, festival di cortometraggi, che nel [[2010]] è diventato tematico e organizzato dalla locale sezione dell'Associazione Italiana Vittime della Strada. Il festival nazionale, che all'inizio si svolgeva nel centro storico, è stato spostato presso villa Tamborino: in gara spot per la sicurezza stradale. La premiazione si svolge in settembre.}}
=== Città gemellate ===
La città di Maglie è gemellata con il [[Comuni della Francia|comune francese]] di [[Rumilly (Alta Savoia)|Rumilly]]. Il gemellaggio tra i comuni è avvenuto a seguito dei diversi scambi scolastici tra il liceo Demotz e il liceo Francesca Capece, che hanno portato alla firma della carta di gemellaggio il 18 novembre [[2018]]. In questa data, per formalizzare l'avvicinamento dei due comuni si è recata a Maglie una piccola delegazione, composta dal sindaco di [[Rumilly (Alta Savoia)|Rumilly]] Pierre Béchet, Danièle Darbon, primo deputato, Viviane Bonnet, vicesindaco per gli Affari Sociali, Tiziana Rossi, consigliere comunale, e Jacques Chevallier, presidente del Comitato di Gemellaggio. Ernesto Toma, sindaco di Maglie, ha ricevuto la delega per la firma ufficiale.<ref>{{Cita web|url=https://www.mairie-rumilly74.fr/decouvrir/jumelages/rumilly-maglie/|titolo=Rumilly-Maglie|sito=Ville de Rumilly|lingua=fr|accesso=2024-04-28}}</ref>
Dopo una prima firma della carta in Italia, è stata la volta della delegazione di Maglie di venire a ratificarla a Rumilly. La cerimonia si è tenuta nella sala consolare del municipio lunedì 18 marzo [[2019]].
== Geografia antropica ==
Riga 563 ⟶ 526:
* Santi Medici
* Orsa Maggiore
* Zona 167 (Achille Grandi)
* Progetto 90
Riga 572 ⟶ 534:
== Economia ==
Nel quadro [[economia della Puglia|pugliese]] l'economia cittadina è dinamica e vivace. La sua posizione centrale ha favorito lo sviluppo del commercio. Importante è l'artigianato con botteghe dedite alla produzione di manufatti in ferro battuto e in legno. Presenti i settori dell'ebanisteria, del ricamo ''Punto Maglie'', della ceramica e della lavorazione della pietra calcarenitica ([[pietra leccese]], [[carparo]] e ''[[tufo]]'').<ref name=Aci>{{cita libro|titolo=Atlante cartografico dell'artigianato|editore=A.C.I.| città=Roma|anno=1985|volume=3|p=12}}</ref> Il turismo è un'altra voce rilevante dell'economia locale.
== Infrastrutture e trasporti ==
Riga 585 ⟶ 546:
=== Ferrovie ===
La cittadina è servita dall'[[Stazione di Maglie|omonima stazione ferroviaria]] posta sulla linea [[Ferrovia
== Amministrazione ==
Riga 591 ⟶ 552:
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|Nome=Ernesto Toma|Inizio=22 settembre 2020|Fine=''In carica''|Partito=Siamo Maglie|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
===Altre informazioni amministrative===
Il comune fa parte dell'[[Unione dei comuni Entroterra idruntino]]<ref>{{cita web|url=http://www.unione.entroterraidruntino.le.it|titolo=Sito web dell'Unione dei comuni Entroterra idruntino}}</ref>.
== Sport ==
Riga 606 ⟶ 571:
=== Calcio ===
La squadra di calcio [[Unione Sportiva Antonio Toma Maglie|Toma Maglie]] ha militato nelle diverse categorie sfiorando, dopo aver vinto il campionato di [[Serie C]] nella [[Serie C 1951-1952|stagione 1951-1952]], la promozione in [[serie B]] sfumata con gli spareggi tra le squadre vincitrici dei rispettivi gironi nazionali di serie C. Memorabili furono gli spareggi finali con il [[Cagliari Calcio|Cagliari]], il
In seguito l'[[Unione Sportiva Antonio Toma Maglie|U.S.A. Toma Maglie]] ha partecipato ai diversi campionati semiprofessionistici ottenendo ottimi piazzamenti e sfiorando più volte il ritorno in [[Serie C]] nelle stagioni [[Serie C 1982-1983|1982-1983]], [[Serie C 1993-1994|1993-1994]] e [[Serie C 1995-1996|1995-1996]]. Attualmente la squadra milita nel [[Eccellenza Puglia|Campionato di Eccellenza]].
Riga 614 ⟶ 579:
=== Bocce ===
La
=== Pallanuoto ===
Riga 621 ⟶ 586:
=== Volley ===
La [[Volley Maglie|Betitaly Volley]] è la squadra di volley femminile che milita nel campionato di serie B1.
== Note ==
Riga 648 ⟶ 591:
== Bibliografia ==
* {{cita news|autore= Vincenzo D'Aurelio |titolo= Lo stemma di Maglie. Dalla leggenda alla verità storica |rivista= Note di Storia e Cultura Salentina |città= Lecce |editore= Grifo |anno= 2016 |pp= 65-89 |url= https://culturasalentina.wordpress.com/2018/08/01/lo-stemma-della-citta-di-maglie-dalla-leggenda-alla-verita-storica/ }}
* Panarese Emilio, ''Guida di Maglie. Storia Arte Centro antico'', Congedo Editore, 2002
* Inguscio Ermanno, ''Le due metà del cielo Lions a Maglie (1959-2002)'', Tipografia 5Emme, 2002.
* L. A. Montefusco, ''Le successioni feudali in Terra d'Otranto'', Istituto Araldico salentino, Lecce, 1994
* V. Cazzato
*
* ''I monumenti megalitici in Terra d'Otranto'', Napoli, 1879.
* ''I Menhirs in Terra d'Otranto'', Roma, 1880.
* [[Angelo Morino]], ''Rosso taranta'', Sellerio, Palermo, 2006. Romanzo. Viaggio nelle tradizioni popolari del Salento, ripercorrendo l'opera di E. de Martino
* Panarese Emilio, ''Maglie - L'Ambiente, La Storia, Il Dialetto, La Cultura popolare'', Congedo Editore, 1995
=== Articoli ===
* {{cita pubblicazione|url=http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Ricerche%20e%20Studi/1970/Articoli/Toponomastica%20Greca%20nel%20Salento.pdf|titolo=Toponomastica greca nel Salento|autore=[[Gerhard Rohlfs (filologo)|Gerhard Rohlfs]]|cid=Rohlfs 1964|data=1964|città=Tübingen|accesso=7 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170801041216/http://emeroteca.provincia.brindisi.it/Ricerche%20e%20Studi/1970/Articoli/Toponomastica%20Greca%20nel%20Salento.pdf|urlmorto=sì}}
== Voci correlate ==
Riga 664 ⟶ 612:
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{
{{Salento}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Lecce
[[Categoria:Maglie|
| |||