Bacteria: differenze tra le versioni

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[[Cyanobacteria]]<br />
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[[Deferribacteraceae|Deferribacteres]]<br />
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[[Deinococcus-Thermus]]<br />
*[[Actinobacteria]]
[[Dictyoglomi]]<br />
*[[Aquificae]]
[[Fibrobacteres]]/[[Acidobacteria]]<br />
*[[Bacteroidetes]]/[[Chlorobi]]
[[Firmicutes]]<br />
*[[Chlamydia]]/[[Verrucomicrobia]]
[[Fusobacteria]]<br />
*[[Chloroflexi]]
[[Gemmatimonadetes]]<br />
*[[Chrysiogenetes]]
[[Nitrospirae]]<br />
*[[Cyanobacteria]]
[[Omnibacteria]]<br />
*[[Deferribacteraceae|Deferribacteres]]
[[Planctomycetes]]<br />
*[[Deinococcus-Thermus]]
[[Proteobacteria]]<br />
*[[Dictyoglomi]]
[[Spirochaete]]s<br />
*[[Fibrobacteres]]/[[Acidobacteria]]
[[Thermodesulfobacteria]]<br />
*[[Firmicutes]]
[[Thermomicrobia]]<br />
*[[ThermotogaeFusobacteria]]
*[[Gemmatimonadetes]]
{{Tassobox_fine}}
*[[Nitrospirae]]
*[[Omnibacteria]]
*[[Planctomycetes]]
*[[Proteobacteria]]
*[[Spirochaetes]]
*[[Tenericutes]]
*[[Thermodesulfobacteria]]
*[[Thermomicrobia]]
*[[Thermotogae]]
}}
 
IIn [[microbiologia]] e [[biologia]], i '''Bacteria''' ('''batteri''') sono un [[Regno (biologia)|regno]] comprendente [[Microrganismo|microrganismi]] [[Unicellulare|unicellulari]], [[Prokaryota|procarioti]], dettiin precedenza chiamati anche '''schizomiceti''',. diLe loro dimensioni disono solitosolitamente dell'ordine di pochi [[micrometro (unità di misura)|micrometri]], ma che possono variare da circa {{M|0,.2|u=µm}} dei [[micoplasmi]] fino a {{M|30 micron|u=µm}} di alcune spirochete. Secondo il sistema tassonomico proposto da [[Robert Whittakerspirochete]]. nelParticolarissimo [[1969]],il insiemecaso alledel alghebatterio azzurre (''[[Cianoficee]])Thiomargarita costituiscono il regno delle [[Moneremagnifica]]. La più recente classificazione (1977) proposta da ''Carl Woese'' riconosce tre regni: [[Bacteria]], [[Archea]]il edquale [[Eukarya]]raggiunge (comprendente{{M|2|u=cm}} tuttidi glilunghezza. eucarioti, sia uni- che multi-cellulari).
 
Secondo la [[tassonomia]] proposta da [[Robert Whittaker]] nel [[1969]], assieme alle cosiddette "alghe azzurre" o "cianoficee", oggi più correttamente chiamate [[Cyanobacteria|cianobatteri]], i batteri costituivano il [[regno delle monere]].
I procarioti si distinguono in due gruppi principali: [[archeobatteri]] ed [[eubatteri]]. I primi vivono spesso in situazioni di [[temperatura]] e [[pH]] molto inospitali, ma hanno caratteristiche (metaboliche, genetiche, strutturali) simili agli eucarioti.
La classificazione proposta da [[Thomas Cavalier-Smith]] (2003) riconosce invece due [[Dominio (biologia)|domini]]: [[Prokaryota]] (comprendente i regni archaea e bacteria) ed [[Eukaryota]] (comprendente tutti gli [[eucarioti]], sia unicellulari sia [[Organismo pluricellulare|pluricellulari]]).
Gli eubatteri comprendono la maggior parte dei restanti batteri; alcuni gruppi sono i [[micoplasmi]], le [[rickettsie]], gli [[attinomiceti]], le [[spirochete]], le [[pseudomonadi]], e gli [[azotofissatori]].<br/>
Fra loro si distinguono per forma in
* Bacilli: a bastoncino
* Cocchi: a sfera; se si dispongono a coppia si chiamano diplococchi, a catena si chiamano streptococchi, a grappolo si chiamano stafilococchi.
* Spirilli: a spirale
* Vibrioni: a virgola
* Spirochete: con più curve
 
Alcuni batteri vivono a spese di altri organismi e sono responsabili di danni più o meno gravi alle [[piante]] e agli [[animali]] (tra cui l'[[uomo]]). Nell'uomo provocano, per esempio, malattie quali [[peste]], [[colera]], [[lebbra]], [[polmonite]], [[tetano]] e [[difterite]], fino a cento anni fa spesso mortali e oggi efficacemente combattute con l'uso dei [[farmaco|farmaci]]. Altri batteri invece sono utili per l'essere umano, per esempio andando a costituire il [[microbiota umano]].
I batteri hanno in comune una struttura di base, che comprende una parete cellulare, che è una strutura caratteristica della cellula procariote, e, al di sotto della parete, una [[membrana cellulare]]: su di essa si trovano quasi tutti gli enzimi che svolgono le reazioni metaboliche, poiché i batteri sono privi di organuli intracellulari, tranne i [[ribosomi]] 70S. Manca una membrana nucleare, poiché il "[[cromosoma]]" è circolare e a contatto col [[citoplasma]]; possibile presenza di plasmidi esterni al cromosoma. Nel citoplasma sono presenti granuli di riserva. Possibile presenza di [[fimbria|fimbrie]] o di uno o più [[flagello|flagelli]], atti al movimento.
La parete cellulare può essere rivestita esternamente da una capsula, formata di regola da polisaccaridi secreti dai batteri. Nel caso di Bacillus anthracis, la capsula è composta da polipeptidi dell'acido D-glutammico. La presenza di capsula conferisce alle colonie batteriche un aspetto “liscio” o “mucide”, mentre quelle prive di capsula manifestano un aspetto “rugoso”.
La funzione della capsula è di proteggere la cellula procariote dalla fagocitosi e dai virus.
 
== Suddivisione e classificazione ==
I procarioti si distinguono quindi in due gruppi principali:
* ''[[archaea]]'', ''archaeobacteria'' vivono spesso in situazioni di [[temperatura]] e [[pH]] molto inospitali, hanno caratteristiche (metaboliche, genetiche, strutturali) differenti da batteri (eubatteri) ed eucarioti. Secondo le recenti classificazioni, non fanno parte del [[Regno (biologia)|regno]] dei batteri.
* ''bacteria'', batteri; alcuni gruppi sono i [[micoplasmi]], le [[rickettsie]], gli [[attinomiceti]], le [[spirochete]], le [[pseudomonas]] e gli [[azotofissatori]].
 
Fra loro si distinguono per forma nei seguenti:
Per procedere all'identificazione del ceppo batterico, si usano le seguenti metodologie: riconoscimento a [[Microscopio (strumento ottico)|microscopio]] ottico od elettronico, la [[colorazione di Gram]], la morfologia, l'aspetto della coltura, la mobilità, la capacità a produrre [[spora|spore]], l'acido-resistenza e l'esigenza di condizioni aerobiche o anaerobiche per la crescita; altre prove sono di natura [[biochimica]] e quali la valutazione della capacità del microrganismo a utilizzare particolari terreni (con conseguente generazione di acidi e/o gas), a produrre particolari [[enzimi]] (p. es. [[catalasi]], [[fosfatasi]]), oppure a ridurre od ossidare determinati componenti.<br>
* [[bacilli]]: a forma di bastoncino; si dividono in [[Clostridia]] ([[Anaerobiosi|anaerobi]]) e [[Bacilli]] (anaerobi e/o [[Aerobiosi|aerobi]]);
La colorazione di Gram è una delle metodologie più utilizzate e si basa sulla distinzione delle caratteristiche di membrana: una struttura con più [[peptoglicani]] si colora, Gram positivo; una minor presenza di peptoglicani contraddistingue i Gram negativi.
* [[Cocco (biologia)|cocchi]]: sferici; se si dispongono a coppia si chiamano diplococchi, a catena si chiamano streptococchi, a grappolo si chiamano stafilococchi, a forma di cubo si chiamano sarcine;
Anche per questo è necessario porre particolare attenzione alla preparazione dei terreni.
* [[vibrioni]]: a virgola;
* [[spirilli]]: a spirale;
* [[spirochete]]: con più curve.
 
Un'altra importante suddivisione è quella che li raggruppa secondo l'optimum di temperatura alla quale possono crescere; per questa suddivisione si hanno tre sottoclassi:
 
* batteri [[criofili]] o [[psicrofili]];
== Struttura della cellula batterica==
* batteri [[Mesofilo|mesofili]];
* batteri [[termofili]].
 
Una classificazione è basata sulla loro relazione rispetto ad un organismo:
* batteri [[Commensalismo|commensali]] (o [[Simbionte|simbionti]]): normalmente presenti sulla superficie di un determinato tessuto, senza causare malattia e/o possono svolgere funzioni che possono essere utili all'organo stesso;
* batteri patogeni: la cui presenza indica [[patologia]] e [[infezione]]; nel dettaglio si ha:
** patogeni facoltativi: non causano sempre malattia ma dipende dall'individuo e dalla loro concentrazione;
** patogeni obbligati: causano in modo indipendente un processo morboso.
 
== Identificazione ==
Per procedere all'identificazione di un batterio, si usano le seguenti metodologie:
* riconoscimento a [[Microscopio (strumento ottico)|microscopio]] ottico o elettronico
* [[colorazione di Gram]], analisi della morfologia della [[Colonia (microbiologia)|colonia]], mobilità, capacità di produrre [[spora|spore]], acido-resistenza e esigenza di condizioni aerobiche o anaerobiche per la crescita
 
La colorazione di Gram è una delle metodologie più utilizzate e si basa sulla distinzione delle caratteristiche della [[parete batterica]]: una struttura con più [[peptidoglicano|peptidoglicani]] si colora e di conseguenza si dice che il batterio è [[Batteri Gram-positivi|Gram-positivo]]; una minor presenza di peptidoglicani contraddistingue i [[Batteri Gram-negativi]].
 
Altre prove di natura [[biochimica]], quali:
* la valutazione della capacità del microrganismo di metabolizzare particolari [[Terreni di coltura batterici|terreni]] (con conseguente generazione di acidi e/o gas);
* di produrre particolari [[enzimi]] (es. [[catalasi]], [[fosfatasi]]), oppure di ridurre od ossidare determinati componenti.
 
I batteri si possono trovare, sotto forma di spore, in forma di vita latente, molto resistente a condizioni estreme. I batteri sporigeni sono specie che, trovandosi in scarsità di nutrimento o in un [[habitat]] a loro ostile, producono delle [[spore]], ossia delle cellule resistenti agli agenti esterni. I batteri sporigeni sono il più delle volte dei [[bacilli]] Gram-positivi e [[clostridi]].
 
Le più moderne tendenze sono inoltre volte all'osservazione di caratteristiche [[genetica|genetiche]] anziché morfologiche o biochimiche.<ref> Ellen Jo Baron, Medical Microbiology. 4th edition (1996). Chapter 3. </ref> Tra le più diffuse tecniche DNA-based impiegate, vi sono:
*[[VNTR]] (''Variable Number of Tandem Repeat'');
*[[PFGE]] (''Pulsed-Field Gel Elettrophoresis'');
*[[MLST]] (''Multi-Locus Sequence Typing'');
*sequenziamento dell'intero genoma batterico per individuare in modo inequivocabile la specie del batterio osservato.
 
== Struttura della cellula batterica ==
I batteri posseggono una [[parete batterica]], composta da peptidoglicani, una parte proteine e una parte peptina, che è una struttura caratteristica della cellula procariotica, e al di sotto della parete è presente la [[membrana cellulare]]: su di essa si trovano quasi tutti gli enzimi che svolgono le [[Metabolismo|reazioni metaboliche]]. Il [[DNA]] non è sempre presente sotto forma di cromosoma singolo e circolare: esso può essere circolare o lineare e possono essere presenti fino a tre cromosomi in una stessa cellula batterica. Il DNA si trova in una zona chiamata [[nucleoide]] e non è separato dal [[citoplasma]] da alcuna [[membrana nucleare]], che invece è presente nelle cellule eucariotiche; nel citoplasma si trovano anche piccole molecole circolari di DNA chiamate [[Plasmide|plasmidi]]. Posseggono organi di locomozione: [[Pilo (biologia)|fimbrie]] o uno o più [[Flagello (biologia)|flagelli]].
La parete batterica può essere rivestita esternamente da una [[Capsula batterica|capsula]], formata di regola da [[Polisaccaride|polisaccaridi]] secreti dai batteri stessi. Nel caso di ''[[Bacillus anthracis]]'', la capsula è composta da [[Polipeptide|polipeptidi]] dell'[[Acido glutammico|acido D-glutammico]]. La presenza di capsula conferisce alle colonie batteriche un aspetto "liscio" o "mucoide", mentre quelle prive di capsula manifestano un aspetto "rugoso".
La funzione della capsula è quella di proteggere meccanicamente la cellula procariotica dall'ambiente esterno.
 
=== Membrana cellulare o citoplasmatica ===
[[File:Batteri.jpg|miniatura|destra|Batteri visti al microscopio (1000X)]]
La membrana cellulare ha una struttura a mosaico fluido come quella degli eucarioti, tuttavia è priva di [[steroli]]. Fanno eccezione i [[micoplasmi]], che incorporano gli steroli nella membrana quando si sviluppano in terreni che li contengono. Le principali funzioni della membrana sono: barriera semipermeabile, piattaforma di supporto per enzimi della catena respiratoria e delle biosintesi di [fosfolipidi] di membrana, di polimeri della parete e del [[DNA]].
 
La [[membrana cellulare]] ha una [[Modello a mosaico fluido|struttura a mosaico fluido]] come quella degli eucarioti, tuttavia non è dotata di [[sterolo|steroli]]. Fanno eccezione i [[micoplasmi]], che incorporano gli steroli nella membrana quando si sviluppano in terreni che li contengono. Nei Gram-negativi può essere anche chiamata ''membrana interna'', in contrapposizione alla loro ''membrana esterna''.
Le membrane cellulari batteriche formano introflessioni o [[mesosoma|mesosomi]], di cui se ne distinguono due tipi: mesosomi settali, che intervengono nella formazione del setto durante la divisione cellulare; mesosomi laterali, che costituiscono una piattaforma sulla quale si associano proteine cellulari, quali DNA ed enzimi della catena respiratoria (svolgendo una funzione analoga a quella dei [[mitocondrio|mitocondri]]).
 
Le principali funzioni della membrana sono: [[barriera semipermeabile]], piattaforma di supporto per enzimi della [[catena respiratoria]] e delle biosintesi di [[fosfolipide|fosfolipidi]] di membrana, di [[polimeri]] della parete e del [[DNA]].
Nei batteri fotosintetici, i pigmenti fotosintetici sono posti in lamelle, che sono formate dalle introflessioni della membrana cellulare e si trovano subito sotto di essa, talora avvolgendosi a formare particelle distinte, dette [[cromatofori]].
 
LaLe membranamembrane plasmaticacellulari batteriche formano centri di tuttiproteine ifosforiche batteridette contieneintroflessioni proteineo [[mesosoma|mesosomi]], di trasportocui si distinguono due tipi: mesosomi settali, che utilizzanointervengono ilnella gradienteformazione didel ionisetto H+durante ola Na+[[divisione percellulare]], trasportaree unamesosomi varietàlaterali, diche nutrienticostituiscono nellauna cellula.piattaforma Altresulla quale si associano [[proteine]] dicellulari, trasportoquali utilizzanogli lenzimi della catena respiratoria (svolgendo una funzione analoga all'energia liberata dall'idrolisi di [[ATPadenosintrifosfato]] (ATP) per trasportare [[glucidi|zuccheri]], aminoacidi[[Amminoacido|amminoacidi]], [[vitamine]] e piccoli peptidi. Le proteine di trasporto sono dette transporters o permeasi e sono responsabili della [[diffusione facilitata]] [tipo canale o tipo [[Carrier (biologia)|carrier]] (uniporto)], del [[Trasporto attivo|trasporto attivo primario]], del [[Trasporto attivo|trasporto attivo secondario]] (tipo simporto o antiporto) e del trasporto con [[fosforilazione]] del substrato (fosfotransferasi).
Circa la metà delle proteine di trasporto dei batteri appartengono al sistema di trasporto attivo primario ABC (ATPase Binding Cassette) e al sistema di diffusione facilitata/trasporto attivo secondario MFS (major facilitator superfamily).
Le permeasi batteriche sono generalmente inducibili, per cui la densità delle proteine di trasporto nella membrana è regolata dalla concentrazione del soluto nel mezzo e dalle necessità metaboliche della cellula.
 
Il trasporto dal citoplasma allo spazio extracitoplasmatico comprende due sistemi di efflusso noti, entrambi presenti nella membrana citoplasmatica: sistema antiporto H+/farmaci e proteine della famiglia [[ABC. (biochimica)|ABC]].
 
Le ABC permeasi trasportano sia piccole molecole chesia macromolecole in risposta alla [[idrolisi]] di [[Adenosina trifosfato|ATP]]. Questo sistema di trasporto è composto da due proteine integrali di membrana con sei segmenti transmembranosi, due proteine periferiche associate sul versante citoplasmatico, che legano idrolizzano l'ATP, e ununa proteina o [[lipoproteina]] [[Recettore (biochimica)|recettoriale]] periplasmica (vedi sotto) che lega il substrato.
Le ABC permeasi più studiate comprendono il sistema di trasporto del [[maltosio]] di E.''[[Escherichia Colicoli]]'' e quello dell'[[istidina]] di ''[[Salmonella typhimurium]]''.
Dal momento che i batteri gram-positivi sono privi della membrana esterna, il recettore, una volta secreto, si perderebbe nell'ambiente extracellulare. Di conseguenza, questi recettori risultano legati alla superficie esterna della membrana citoplasmatica mediante ancore lipidiche.
Poiché di frequente i batteri vivono in mezzi dove la concentrazione di nutrienti è bassa, le proteine ABC permettono alla cellula di concentrare i nutrienti nel citoplasma contro il gradiente di concentrazione.
 
Dal momento che i batteri Gram-positivi sono privi della membrana esterna, il recettore, una volta secreto, si perderebbe nell'ambiente extracellulare. Di conseguenza, questi recettori risultano legati alla superficie esterna della membrana citoplasmatica mediante ancore lipidiche.
La superfamiglia MFS (detta anche famiglia uniporto-simporto-antiporto) comprende proteine di trasporto composte da una sola catena polipeptidica che possiede 12 o 14 potenziali segmenti transmembranosi ad alfa elica. È interessata alla diffusione facilitata e al trasporto attivo secondario (simporto o antiporto) di piccoli soluti in risposta a gradienti ionici chemiosmotici (principalmente gradienti di H+ o Na+): zuccheri semplici, oligosaccaridi, inositoli, aminoacidi, [[nucleosidi]], esteri organici del fosfato, metabolici del ciclo di Krebs, farmaci e una gran varietà di anioni e cationi organici.
Poiché di frequente i batteri vivono in mezzi dove la concentrazione di nutrienti è bassa, le proteine ABC permettono alla cellula di concentrare i nutrienti nel citoplasma contro il [[gradiente di concentrazione]].
 
La superfamiglia MFS (detta anche famiglia uniporto-simporto-antiporto) comprende proteine di trasporto composte da una sola catena polipeptidica che possiede 12 o 14 potenziali segmenti transmembranosi ad [[alfa elica]]. È interessata alla diffusione facilitata e al trasporto attivo secondario (simporto o antiporto) di piccoli soluti in risposta a gradienti ionici chemiostitici (principalmente gradienti di H+ o Na+): zuccheri semplici, oligosaccaridi, inositoli, amminoacidi, [[nucleosidi]], esteri organici del fosfato, metaboliti del ciclo di Krebs, farmaci e una gran varietà di [[anioni]] e [[cationi]] organici.
 
=== Parete cellulare ===
La [[parete cellulare]] presenta una struttura notevolmente diversa a seconda che si tratti di batteri gramGram-positivi o gramGram-negativi, anche se il [[peptidoglicano]] costituisce la sostanza universalmente presente nella parete cellulare dei batteri. Nei batteri gramGram-negativi lo strato di peptidoglicano è piuttosto sottile, con uno spessore di circa 50-100 Å[[Ångström]]. La maggioranza dei batteri gramGram-positivi ha invece una parete cellulare relativamente spessa (circa 200-800 ÅÅngström), in cui al peptidoglicano sono covalentemente legati altri polimeri, quali [[acidi teicoici]], polisaccaridi e peptidoglicolipidi. Esternamente al peptidoglicano i batteri gramGram-negativi hanno una membrana esterna di spessore di circa 75-100 ÅÅngström.
 
Il [[peptidoglicano]], detto anche [[mucopeptide batterico]] o [[mureina]], è composto da un peptide complesso formato da un [[polimero]] di [[aminoglucidi]] e [[peptidi]]. Nei [[batteri gramGram-positivi,]] è disposto in molteplici strati, tanto da rappresentare dal 50% al 90% del materiale della parete cellulare, mentre nei gram[[batteri Gram-negativi]] vi sono uno o al massimo due strati di peptidoglicano, che costituiscono il 5%-20% della parete.<br/>
Il peptidoglicano è un polimero composto da: una catena principale, identica in tutte le specie batteriche, formata da subunità disaccaridiche di [[N-acetilglucosamina]] e da acido [[N-acetilmuramico]], unite da legami 1-4; catene laterali di un identico tetrapeptide, legato all'acido N-acetilmuramico; di solito, una serie di ponti peptidici trasversali, che uniscono i tetrapeptidi di polimeri adiacenti. I tetrapeptidi dei polimeri adiacenti possono essere legati, invece che da ponti peptidici, da legami diretti tra la D-alanina di un tetrapeptide e la L-lisina o l'acido diaminopimelico del tetrapeptide adiacente. Le catene tetrapeptidiche laterali e i ponti trasversali variano a seconda della specie batterica.
 
Il peptidoglicano è un polimero composto da: una catena principale, identica in tutte le specie batteriche, formata da subunità disaccaridiche di [[N-acetilglucosamina|''N''-acetilglucosamina]] e da [[acido N-acetilmuramico|acido ''N''-acetilmuramico]], unite da legame Beta, 1-4 glicosidico; catene laterali di un identico [[tetrapeptide]], legato all'acido ''N''-acetilmuramico; di solito, una serie di ponti peptidici trasversali, che uniscono i tetrapeptidi di polimeri adiacenti. I tetrapeptidi dei polimeri adiacenti possono essere legati, invece che da ponti peptidici, da legami diretti tra la D-alanina di un tetrapeptide e la L-lisina o l'acido diaminopimelico del tetrapeptide adiacente. Le catene tetrapeptidiche laterali e i ponti trasversali variano a seconda della specie batterica.
Il peptidoglicano dei batteri gram-positivi è legato a molecole accessorie, come acidi teicoici, acidi teucuronici, polifosfati o carboidrati. La maggior parte dei batteri gram-positivi contiene considerevoli quantità di [[acido teicoico|acidi teicoici]], fino al 50% del peso umido della parete. Si tratta di polimeri idrosolubili, formati da [[ribitolo]] o [[glicerolo]], uniti da [[legame fosfodiesterico|legami fosfodiesterici]]. Il ribitolo e il glicerolo possono legare residui glucidici, come glucosio, galattosio o N-acetilglucosamina, e di solito [[D-alanina]], in genere legata in posizione 2 o 3 del glicerolo oppure 3 o 4 del ribitolo.
 
Gli acidi teicoici rappresentano i principali [[antigene|antigeni]] di superficie dei batteri gram-positivi che li contengono.
Il peptidoglicano dei batteri Gram-positivi è legato a molecole accessorie, come acidi teicoici, acidi teucuronici, polifosfati o carboidrati. La maggior parte dei batteri Gram-positivi contiene considerevoli quantità di [[acidi teicoici]], fino al 50% del peso umido della parete. Si tratta di polimeri idrosolubili, formati da [[ribitolo]] o [[glicerolo]], uniti da [[legame fosfodiesterico|legami fosfodiesterici]]. Il ribitolo e il glicerolo possono legare residui glucidici, come [[glucosio]], [[galattosio]] o ''N''-acetilglucosamina, e di solito [[alanina|D-alanina]], in genere legata in posizione 2 o 3 del glicerolo oppure 3 o 4 del ribitolo.
Gli acidi teicoici rappresentano i principali [[antigene|antigeni]] di superficie dei batteri Gram-positivi che li contengono.
 
La parete dei batteri gram-negativi è notevolmente più complessa, in quanto esternamente allo strato di peptidoglicano è presente la membrana esterna; le due strutture sono legate dalla lipoproteina.
 
La componente proteica della [[lipoproteina]] è unita con [[legame peptidico]] ai residui di [[DAPA]] ([[acido diaminopimelico]]) delle catene laterali tetrapeptidiche del peptoglicanopeptidoglicano, mentre la componente lipidica è fissata con [[legame covalente]] alla membrana esterna, del cui foglietto interno è una componente importante.
 
==== Membrana esterna ====
La membrana esterna ha la struttura tipica delle membrane biologiche. Gran parte del foglietto fosfolipidico esterno è composto da molecole di [[lipopolisaccaride]] (LPS), o endotossina dei batteri gram-negativi, formato da un lipide complesso, chiamato lipide A, a cui è unito un [[polisaccaride]] composto da una parte centrale e da una serie terminale di unità ripetute.
La membrana esterna ha la struttura tipica delle membrane biologiche ed è riscontrata solo nei batteri Gram-negativi, esternamente alla loro parete cellulare. Gran parte del foglietto fosfolipidico esterno è composto da molecole di [[lipopolisaccaride]] (LPS), o [[endotossina]] dei batteri gram-negativi, formato da un [[lipide]] complesso, chiamato lipide A, a cui è unito un [[polisaccaride]] composto da una parte centrale e da una serie terminale di unità ripetute.
Il lipide A è formato da una catena di disaccaridi della glucosamina, uniti da ponti di [[pirofosfato]], a cui sono legati numerosi acidi grassi a catena lunga, fra cui l'[[acido beta-idrossimiristico]] (C14), sempre presente è caratteristico di questo lipide.
Il lipide A è formato da una catena di disaccaridi della [[glucosammina]], uniti da ponti di [[pirofosfato]], a cui sono legati numerosi [[acidi grassi a catena lunga]], fra cui l'[[acido beta-idrossimiristico]] (C14), sempre presente è caratteristico di questo lipide.
La parte centrale del polisaccaride è costante in tutte le specie batteriche gram-negative, mentre le unità ripetute sono specie-specifiche e sono costituite di solito da trisaccaridi lineari oppure da tetrasaccaridi o pentasaccaridi ramificati.
Il polisaccaride costituisce l'antigene O di superficie e la specificità antigenica è dovuta alle unità ripetute terminali. La [[tossicità]] del LPS è invece dovuta al lipide A.
 
Fra le principali proteine della membrana esterna, le più abbondanti sono le [[porina|porine]].
Le porine sono proteine transmembranose, organizzate in triplette, ciascuna subunità è formata da 16 domini in conformazionebeta[[conformazione|conformazione beta]] a [[Antiparallelismo|disposizione antiparallela]] che danno origine ada una struttura cilindrica cava. Il canale consente la [[Diffusione molecolare|diffusione]] di [[Idrofilia|molecole idrofilicheidrofile]] di [[Massa molecolare|p.m.]] < 600-700 [[Unità di massa atomica|Da]] (fosfati, disaccaridi, ecc.), mentre le [[Idrofobia|molecole idrofobicheidrofobe]] (compresi alcuni antibiotici beta-lattamici, come [[ampicillina]] e cefalosporine) possono attraversare la componente lipidica della membrana esterna.
 
Altre proteine della membrana esterna permettono la diffusione facilitata di numerose sostanze, quali [[maltosio]], [[vitamina B12]], [[nucleosidi]] e complessi ferro-carboniosi, mentre non sembra siano presenti sistemi di trasporto attivo.
 
Oltre alle proteine di trasporto, sono presenti recettori per la [[coniugazione batterica]], per i [[Batteriofago|fagi]] e le colicine (il recettore per il [[fago]] T6 e la [[colicina]] k è anche implicato nel trasporto dei [[nucleosidi]]).
 
Tra la membranemembrana interna e quella esterna è compreso lo spazio periplasmico, parzialmente occupato dal peptoglicanopeptidoglicano con la sua porosità. In questo spazio sono presenti le proteine periplasmiche: binding-proteins, che specificamente legano zuccheri, aminoacidi e ioni, coinvolte nell'attività recettoriale e di trasporto; enzimi, come le [[Beta-lattamasi|betalattamasi ]], codificate dai plasmidi. Lo spazio periplasmico è più spesso nei gram-negativi e più sottile nei Gram-positivi.
 
== Metabolismo batterico ==
Nei batteri non fotosintetici, l'[[Adenosina trifosfato|ATP]] viene prodotto da reazioni di [[ossidoriduzione]].
 
Nei batteri non fotosintetici, l'ATP viene prodotto da reazioni di ossido-riduzione.
Vi sono due meccanismi generali per la formazione di ATP negli organismi non fotosintetici: la [[respirazione cellulare|respirazione]], in cui il substrato organico o inorganico è ossidato completamente (nel caso di composti del carbonio, es. glucosio, l'ossidazione completa produce CO2CO{{apici e H2Opedici|b=2}} e H{{apici e pedici|b=2}}O) e gli elettroni sono trasportati attraverso una catena di trasporto di elettroni ([[catena respiratoria]]) fino all'accettore finale, che è [[ossigeno]], nella [[Metabolismo#Respirazione cellulare aerobica|respirazione aerobia]], o un substrato diverso (NO3NO{{apici e pedici|b=3|p=-}}, SO4-2SO{{apici e pedici|b=4|p==}}, CO2CO{{apici e pedici|b=2}}, fumarato), in caso di [[respirazione anaerobiaanaerobica]]; la [[fermentazione]], in cui il substrato organico è ossidato parzialmente e l'accettore finale di elettroni è un composto organico, senza che vi sia l'intervento di una catena di trasporto di elettroni. I processi di fermentazione prendono il nome dal prodotto finale ([[fermentazione lattica|f. lattica]], [[fermentazione alcolica|alcolica]], [[Acido butirrico#Fermentazione dei butirrati|butirrica]], [[fermentazione propionica|propionica]], ecc.).
 
Nella catena respiratoria, i portatori di elettroni sono ancorati nella membrana cellulare, in modo tale che il passaggio di elettroni sia seguito dal trasferimento di [[Protone|protoni]] (H{{apici e pedici|p=+}}) dal citoplasma all'esterno. Poiché la membrana è impermeabile ai protoni, questo fenomeno determina un gradiente di protoni. L’energiaL'energia del gradiente di protoni può essere utilizzata in diversi processi, quali la generazione di ATP ([[modello che mio-osmoticochemiosmotico]] di formazione dell'ATP) o il trasporto di soluti. L’ATPL'ATP si forma quando gli H{{apici e pedici|p=+}} diffondono nella cellula attraverso le [[ATPasi trasportante H+ tra due settori|ATP sintasi]], il passaggio dei protoni attraverso queste proteine determina la conversione enzimatica di [[Adenosina difosfato|ADP]] e Pi[[Fosfato|fosfato inorganico]] in ATP.
 
L’EL{{'}}''[[Escherichia coli|E. Colicoli]]'' è uno dei batteri più studiati. Gli studi hanno dimostrato che ''E. Colicoli'' può utilizzare diversi enzimi nella catena respiratoria, a seconda delle condizioni ambientali, in particolare della presenza o meno di ossigeno, e del tipo di substrato presente in caso di condizioni anaerobie.
 
In [[Aerobiosi|condizioni aerobie]], ''E. Colicoli'' sintetizza due distinte [[Citocromo-c ossidasi|citocromo-ossidasi]] (citocromossidasi o e d), mentre in [[Anaerobiosi|condizioni anaerobie]] può utilizzare nella catena respiratoria almeno cinque [[Ossidoreduttasi|ossidoriduttasi]] terminali, che impiegano come accettori terminali di elettroni [[nitrato]], dimetil-sulfossido[[dimetilsolfossido]] (DMSO), trimetilamina-''N''-ossido (TMAO), o [[fumarato]].
 
Nella catena respiratoria, un pool di [[chinoni]] ([[Coenzima Q|ubichinone]] o menachinone) accoppia l'[[ossidazione]] di [[NADH]] adper opera della [[NADH deidrogenasi (ubichinone)|NADH-deidrogenasi]] alla [[Riduzione (chimica)|riduzione]] dell'accettore terminale di elettroni da parte delle [[ossidoreduttasi]] terminali.
 
La [[Citocromo-c ossidasi|citocromossidasi]] o è l'enzima prevalente in condizioni ricche di ossigeno, ma con il diminuire della concentrazione di O2O{{apici e pedici|b=2}} i livelli della della citocromossidasi o si riducono, mentre quelli della citocromossiadasi d aumentano. In condizioni povere di ossigeno, la sintesi degli enzimi della respirazione anaerobia permette di utilizzare accettori di elettroni diversi da O2O{{apici e pedici|b=2}}, consentendo alla cellula procariota di mantenere il più efficiente [[Respirazione (metabolismo energetico)|metabolismo respiratorio]] in luogo del [[Fermentazione|metabolismo fermentativo]].
 
La sintesi delle ossidoreduttasi anaerobie è nitrato-dipendente, nel senso che il [[nitrato]] è l'[[accettore di elettroni]] preferenziale, per cui quando, in condizioni anaerobiotiche, la sua concentrazione è elevata, la sintesi della [[nitrato- reduttasi]] è elevata mentre quella degli altri enzimi (DMSO/TMAO-reduttasi e fumarato-reduttasi) rimane bassa. Soltanto quando il nitrato è deficitario, la sintesi delle altre ossidoreduttasi aumenta.
Questo tipo di regolazione degli enzimi della catena respiratoria permette di utilizzare al meglio lo spazio disponibile sulla membrana cellulare.
 
In assenza dei substrati alternativi delle ossidoreduttasi, la cellula utilizza la fermentazione.
 
In presenza di nitrato e in condizioni di anaerobiosi, la nitrato-reduttasi respiratoria (Nar) costituisce circa il 50% delle proteine della membrana cellulare di ''E. Colicoli'', mentre la formato-deidrogenasi ne rappresenta il 10% circa. Quindi, sebbene diversi donatori possano fornire elettroni alla Nar (es., NADH-deidrogenasi, [[Succinato deidrogenasi (ubichinone)|succinato-deidrogenasi]], [[lattato-deidrogenai deidrogenasi]]) il sistema [[Acido formico|formato]]-nitrato reduttasi riveste una grande importanza fisiologica nelle suddette condizioni ambientali.
Nar è composta da tre subunità proteiche: subunità catalitica NarG, che riduce il nitrato; subunità NarH, che contiene un centro [3Fe-4S] e tre centri [4Fe-4S] e trasferisce gli elettroni tra le altre due subunità; subunità NarI, che grazie ai suoi cinque domini transmembranosi ancora le altre due subunità alla membrana, inoltre contiene un citocromo b ede ossida i chinoni (ubichinone o menachinone), liberando due protoni nello spazio periplasmico. Gli elettroni sono trasferiti dai chinoni a NarI, quindi attraverso i centri Fe-S di NarH a NarG.
 
In ''E. Colicoli'' sono presenti due [[Isoenzima|isoenzimi]] Nar,: NarA e NarZ. Il primo isoenzima è inducibile ed è espresso in condizioni di anaerobiosi e in presenza di nitrato; si ritiene che sia è responsabile del 90% dell'attività nitrato-reduttasica. Il secondo isoenzima è presente costitutivamente e mostra una modesta induzione da parte del nitrato. Il ruolo fisiologico della NarZ è quello di assicurare un rapido adattamento agli improvvisi passaggi dall'aerobiosi alla anaerobiosi, in atteseattesa che la sintesi di NarA raggiunga livelli sufficienti.
La Nar dei batteri intestinali è responsabile della nitrosazione delle amine alchiliche ed aromatiche a causa della sua debole capacità di generare NO. La formazione dei nitroso-composti è una delle possibili cause del cancro gastrico.
 
La Nar dei batteri intestinali è responsabile della [[nitrosazione]] delle [[ammine]] alchiliche e aromatiche a causa della sua debole capacità di generare [[Monossido di azoto|NO]]. La formazione dei nitroso-composti è una delle possibili cause del [[cancro gastrico]].
'''Sintesi del peptidoglicano'''
 
=== Sintesi del peptidoglicano ===
La sintesi della parete cellulare nei batteri gram positive si sviluppa in 3 stadi, che si svolgono in distinti compartimenti cellulari: citoplasma, membrane cellulare e parete cellulare.
La sintesi della [[parete cellulare]] nei [[batteri Gram-positivi]] si sviluppa in 3 stadi, che si svolgono in distinti compartimenti cellulari: [[citoplasma]], [[membrana cellulare]] e parete cellulare.
 
La sintesi dei [[Precursore|precursori]] della parete cellulare iniziacomincia nel citoplasma e porta alla formazione dell'UDP-AMNAM-pentapeptide nucleotide di Park (UDP-MurNAc-L-Ala-D-iGlu-L-Lys-D-Ala-D-Ala). Inizialmente si verifica l'attacco dell'[[N-acetilglucosamina|acetil-glucosamina]] all'[[Uridina difosfato|UDP]] e quindi la conversione ad acido UDP-muramico per [[Reazione di condensazione|condensazione]] con [[fosfoenolpiruvato]] e [[Riduzione (chimica)|riduzione]]. Gli [[aminoacidi]] del pentapeptide vengono aggiunti singolarmente, con l'intervento di uno specifico [[enzima]] per ciascun aminoacidoamminoacido.
 
Il nucleotide di Parker è trasferito su di un [[lipide]] della membrana cellulare, in seguito al legame[[Legame fosfodiesterefosfo-estereo]] con un undecaprenil-pirofosfato a spese dell'UDP, così da formare il lipide I (C55-PP-MurNAc-L-Ala-D-isoGlu-L-Lys-D-Ala-D-Ala). Dopo un'ulteriore modificazione che comporta l'aggiunta di un [[disaccaride]] per interazione con UDP-GlcNAc, così da generare il lipide II [C55-PP-MurNAc(-L-Ala-D-isoGlu-L-Lys(Gly5)-D-Ala-D-Ala)- 1-4-GlcNAc], il precursore del peptoglicanopeptidoglicano, ancorato al lipide, è traslocato alla superficie extracitoplasmatica della membrana cellulare.
 
Quindi il precursore del peptoglicanopeptidoglicano è incorporato nella parete cellulare, attraverso reazioni di transpeptidazione e transglicosilazione, con il contemporaneo distacco dal carrier lipidico. L’assemblaggioL'assemblaggio della parete cellulare è catalizzato dagli enzimi PBP (penicillinproteine bindingche legano la proteins[[penicillina]]), localizzati nella membrana citoplasmatica. Si distinguono due gruppi di PBP, a basso e ad alto [[peso molecolare]] (HMW), enzimi bifunzionali comprendenti la classe A e quella B, che differiscono per i domini ''N''-terminali.
 
Le PBP HMW di classe A promuovono sia la [[polimerizzazione]] del [[glicano]] dai precursori disaccaridici (successive addizioni delle unità glicopeptidiche MurNAc(-L-Ala-D-isoGlu-L-Lys-D-Ala-D-Ala)-GlcNAc a C55-PP-MurNAc(-L-Ala-D-isoGlu-L-Lys-D-Ala-D-Ala)-GlcNAc) sia la transpeptidazione (cross-linking) dei peptici della parete. Quest’ultimaQuest'ultima reazione consiste nella rimozione proteolitica della D-Ala alla all'estremità C-terminale del pentapeptide e nella formazione di un nuovo legame ammidico tra l'aminogruppo del peptide trasversale (crossbridge) e il gruppo carbonilico della D-Ala in posizione 4. Questa reazione è il bersaglio degli antibiotici beta-lattamici che mimano la struttura della D-alanil-D-alanina. Dopo la reazione proteolitica, gli antibiotici beta-lattamici continuano ada occupare il residuo serinico del sito attivo delle PBP, inibendole.
 
== Interazioni tra batteri ==
Già nel [[1970]] i ricercatori dell'[[Università di Harvard]], Kenneth H. Nealson e John Woodland Hastings, confermarono l'intuizione che i batteri comunichino per mezzo di sostanze chimiche e, nel caso specifico dei batteri marini luminescenti, individuarono in un [[messaggero chimico|messaggero molecolare]] che si muove da una cellula batterica a un'altra, il controllore dell'emissione della luce; è proprio il messaggero a indurre l'attivazione dei [[geni]] che codificano per un [[enzima]] (luciferasi) e per le [[proteine]] coinvolte in questo fenomeno.<ref name="Combatt">{{cita pubblicazione|titolo=La comunicazione nei batteri|autore=Richard Losick|autore2=Dale Kaiser|rivista=[[Le Scienze]]|numero=345|mese=maggio|anno=1997|pp=70-75|url=http://download.kataweb.it/mediaweb/pdf/espresso/scienze/1997_345_5.pdf|accesso=16 novembre 2024}}</ref>
Mentre in alcuni casi la comunicazione intercellulare non implica mutamenti nella forma o nel comportamento delle cellule, in altri, invece, la diffusione di segnali chimici induce a modificazioni sostanziali nella struttura e nella attività dei microrganismi. Ad esempio i ''Myxococcus xanthus'', che vivono nel suolo, quando sono a corto di [[sostanze nutritive]] si riuniscono in [[pluricellulare|strutture pluricellulari]], che consentono a migliaia di [[spore]], ossia a cellule con maggiore resistenza alle condizioni estreme, di venir trasportate in un sito più idoneo. Le operazioni di aggregazione e di formazione di spore sono guidate da messaggeri chimici, che vengono attivati solo se un numero di cellule alto, o comunque superiore a una soglia, segnala problemi di sopravvivenza.<br />
Le cellule batteriche elaborano interazioni anche con organismi complessi: ad esempio, i ''Rhizobium'' promuovono lo sviluppo di alcune [[piante]], instaurando un rapporto di [[Simbiosi (ecologia)|simbiosi]] con esse, comunicando permanentemente<ref>{{cita pubblicazione|lingua=en|autore=Günther Witzany|titolo=Bio-Communication of Bacteria and their Evolutionary Roots in Natural Genome Editing Competences of Viruses|rivista=The Open Evolution Journal|anno=2008|numero=2|pp=44-54|doi=10.2174/1874404400802010044}}</ref> con esse allo scopo di regolare tutte le fasi di un percorso che governa l'interazione di entrambi gli organismi.<ref name="Combatt"/>
 
{{classificazione}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|cognome=Brock|nome=Thomas D.|titolo=Biologia dei microrganismi|edizione=14|editore=Pearson Italia|anno=2016|ISBN=978-88-919-0094-4}}
 
== Voci correlate ==
* [[Batteri magnetotattici]]
* [[Batteriemia]]
* [[Controllo del metabolismo batterico]]
* [[Microrganismo]]
* [[Concentrazione minima battericida]]
* [[Mreb]]
* [[Virus (biologia)]]
* [[Bacillo]] (bacilli)
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sui|etichetta=batteri}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://salute.leiweb.it/dizionario/medico/batteri.shtml | 2 = Batteri | accesso = 9 marzo 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100429213953/http://salute.leiweb.it/dizionario/medico/batteri.shtml | dataarchivio = 29 aprile 2010 | urlmorto = sì }}
 
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