Assassinio di Kitty Genovese: differenze tra le versioni

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{{Incidente
[[File:KittyGenovese drawing.jpg|thumb|Ritratto di Kitty Genovese realizzato dalle gemelle Rebecca e Alexandra Chipkin, Kew Gardens, NY, 2005]]
|titolo = Assassinio di Kitty Genovese
{{Bio
|immagine = KittyGenovese drawing.jpg
|Nome = Catherine Susan
|Cognomedidascalia = Ritratto di Kitty Genovese
|evento = attentato
|PostCognomeVirgola = comunemente nota come '''Kitty Genovese'''
|tipo = accoltellamento
|ForzaOrdinamento = Genovese, Kitty
|data = 13 marzo 1964
|Sesso = F
|ora = 3:15
|LuogoNascita = New York
|fuso orario = UTC-5
|GiornoMeseNascita = 7 luglio
|AnnoNascitanazione = 1935USA
|divamm1 = [[New York (stato)|New York]]
|NoteNascita = <ref name="kew">{{Cita web| url = http://www.oldkewgardens.com/ss-nytimes-3-6.html| titolo = Kitty Genovese| accesso=12 marzo 2007|sito= A Picture History of Kew Gardens, NY| lingua =en}}</ref>
|LuogoMortedivamm2 = [[Contea di New York|New York]]
|divamm3 = [[New York]]
|GiornoMeseMorte = 13 marzo
|divamm4 = [[Queens]]
|AnnoMorte = 1964
|divamm5 = [[Kew Gardens (Queens)|Kew Gardens]]
|Attività =
|arma = coltello
|Nazionalità =
|Categoriearma2 = no
|motivazione = delitto a sfondo sessuale
|FineIncipit = era una donna di [[New York]] che fu accoltellata a morte nei pressi della sua casa nel quartiere di Kew Gardens, distretto del [[Queens]], [[New York]]
|vittime = Kitty Genovese
}}
L{{'}}'''assassinio di Kitty Genovese''' è avvenuto a [[New York]] nel quartiere di [[Kew Gardens (Queens)|Kew Gardens]], distretto del [[Queens]], negli [[Stati Uniti d'America]] il 13 marzo 1964.
Le circostanze del suo assassinio e la presunta mancata reazione da parte dei suoi vicini, furono riportate da un articolo del New York Times, oggi smentito<ref>{{cita web|url=https://www.nytimes.com/2016/04/06/insider/1964-how-many-witnessed-the-murder-of-kitty-genovese.html?_r=0|titolo=1964 | How Many Witnessed the Murder of Kitty Genovese?|sito= The New York Times|data=6 aprile 2016|lingua=en}}</ref>, pubblicato il 27 marzo 1964, e divennero il simbolo di un fenomeno psicologico noto come "[[effetto spettatore]]", "complesso del cattivo samaritano" o anche "sindrome Genovese".
 
Le circostanze dell'assassinio e la mancata reazione da parte dei vicini alle richieste di aiuto della vittima furono riportate da un articolo del ''[[The New York Times|New York Times]]'' il 27 marzo 1964, seppur con alcune inaccuratezze sulla dinamica degli eventi, dimostrate in seguito<ref name=":1964">{{Cita web|url=https://www.nytimes.com/2016/04/06/insider/1964-how-many-witnessed-the-murder-of-kitty-genovese.html|How Many Witnessed the Murder of Kitty Genovese?|titolo=1964|sito=The New York Times|data=6 aprile 2016|lingua=en}}</ref>, e divennero il simbolo di un fenomeno psicologico noto come "[[effetto spettatore]]", "complesso del cattivo samaritano" o anche "sindrome Genovese". Il caso di Kitty Genovese è considerato come una delle principali ragioni che hanno portato alla creazione del [[Numero_unico_di_emergenza_911Numero unico di emergenza 911|911]], il numero unico per le emergenze attivo negli Stati Uniti d'America dal 1968. <ref>{{cita web|url=http://www.pbs.org/independentlens/blog/history-of-911-americas-emergency-service-before-and-after-kitty-genovese/|titolo=History of 911: America's Emergency Service, before and after Kitty Genovese|sito= PBS |data=19 gennaio 2017|lingua=en}}</ref>
|titolo=History of 911: America's Emergency Service, before and after Kitty Genovese|sito= PBS |data=19 gennaio 2017|lingua=en}}</ref>
 
== La vitaStoria ==
=== La vittima ===
Kitty Genovese nacque a New York City da una famiglia [[italoamericani|italoamericana]] appartenente alla ''[[ceto medio|middle class]]''; era la maggiore di cinque fratelli e trascorse l'infanzia nel quartiere di [[Brooklyn]]. Dopo che sua madre fu testimone di un omicidio in città, la sua famiglia, nel [[1954]], scelse di trasferirsi nel [[Connecticut]]. Tuttavia la diciannovenne Kitty decise di restare nella città dove sarebbe vissuta per altri nove anni. Col tempo, accettò un lavoro di gestore di bar nel locale ''Ev's 11th Hour Sports Bar'', sulla Jamaica Avenue, in Hollis, Queens. All'epoca del suo omicidio viveva in un appartamento del Queens che condivideva con una sua socia gerente, Mary Ann Zielonko, con la quale era anche fidanzata.<ref>{{cita web|url=http://www.soundportraits.org/on-air/remembering_kitty_genovese/|titolo= Remembering Kitty Genovese|sito=SoundPortraits|data= 13 marzo 2004|lingua=en}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=1763547|titolo=Sound Portraits: Remembering Kitty Genovese|sito= NPR|data=13 marzo 2004|lingua=en}}</ref>
Catherine Susan Genovese, nota come Kitty, nacque a [[New York]] il 7 luglio 1935<ref name="kew">{{Cita web| url = http://www.oldkewgardens.com/ss-nytimes-3-6.html| titolo = Kitty Genovese| accesso = 12 marzo 2007| sito = A Picture History of Kew Gardens, NY| lingua = en| urlmorto = sì| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070223065725/http://www.oldkewgardens.com/ss-nytimes-3-6.html}}</ref> da una famiglia [[italoamericani|italoamericana]] appartenente al ''[[ceto medio]]'': era la maggiore di cinque fratelli e trascorse l'infanzia nel quartiere di [[Brooklyn]]. Dopo che sua madre fu testimone di un omicidio in città, nel [[1954]] la famiglia scelse di trasferirsi nel [[Connecticut]]. La diciannovenne Kitty, al contrario, decise di restare in città, dove gestiva il locale ''Ev's 11th Hour Sports Bar'' sulla Jamaica Avenue, nel quartiere di [[Hollis (Queens)|Hollis]], nel Queens. All'epoca del suo omicidio viveva in un appartamento del Queens che condivideva con la sua compagna, Mary Ann Zielonko.<ref>{{cita web|url=http://www.soundportraits.org/on-air/remembering_kitty_genovese/|titolo=Remembering Kitty Genovese|sito=SoundPortraits|data=13 marzo 2004|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20040324160420/http://soundportraits.org/on-air/remembering_kitty_genovese/}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=1763547|titolo=Sound Portraits: Remembering Kitty Genovese|sito=NPR|data=13 marzo 2004|lingua=en|accesso=14 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110311063353/http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=1763547|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== L'aggressione ===
LaIl 13 marzo 1964 Kitty Genovese tornò a casa in auto molto tardi, il 13 marzo [[1964]]. Arrivò neiverso pressi della sua casa circa allele 3 e :15 delladi notte e parcheggiò a circa 30 metri dall'uscio dello stabile, in modo da non disturbare Mary Ann che dormiva. nelLa loro appartamento sulla via;ragazza fu quindi avvicinata da un uomo chiamatodi nome Winston Moseley., Moseleyche le corse dietro e la raggiunse in breve tempo, accoltellandola alla schiena per due volte.<ref>{{Cita libro|autore=E. Skoller|titolo=Twisted confessions|url=https://www.worldcat.org/oclc/849213954|OCLCoclc=849213954|lingua=en}}</ref>. QuandoLe laurla della donna gridò, le sue urla furono udite da parecchi vicini ma, in una fredda notte, e con le finestre chiuse, solo pochi di loro riconobbero in quei suoni per richieste di aiuto. Quando uno dei vicini gridò contro l'aggressore: «Lascia stare quella donna!»', Moseley fuggì e Kitty Genovese,arrancò lentamente, arrancò verso il suo appartamento, ubicato alla fine del fabbricato. Era gravemente ferita e ora si trovava lontano dalla vista di quelli che erano intervenuti mettendo in fuga l'aggressore.<ref name=":0">{{cita news|autore=David Krajicek|data=13 marzo 2011|url=http://articles.nydailynews.com/2011-03-13/news/29139732_1_winston-moseley-genovese-murder-kitty-genovese|titolo="The killing of Kitty Genovese: 47 years later, still holds sway over New Yorkers"|pubblicazione=New York Daily News|accesso=6 dicembre 2011|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121025113758/http://articles.nydailynews.com/2011-03-13/news/29139732_1_winston-moseley-genovese-murder-kitty-genovese}}</ref><ref name=":1">{{Cita pubblicazione|nome=Rachel|cognome=Manning|data=1º settembre 2007|titolo=The Kitty Genovese murder and the social psychology of helping: the parable of the 38 witnesses|pubblicazione=The American Psychologist|volume=62|numero=6|pp=555–562555-562|accesso=12 settembre 2016|doi=10.1037/0003-066X.62.6.555|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17874896|nome2=Mark|cognome2=Levine|nome3=Alan|cognome3=Collins|lingua=en}}</ref>
 
LeCome risultò dalle registrazioni, le prime telefonate di aiuto fatte alla polizia, come risultò dalle registrazioni, erano confuse e laquesto polizianon stessafece nonottenere dette evidentementela altagiusta priorità a quellaalla faccenda. Un testimone riferì che suo padre chiamò la polizia dopo il primo attacco e affermò che una donna «era stata picchiata selvaggiamente, ma si era levata in piedi e barcollava all'intorno».<ref>{{Cita libro|nome=Abraham Michael Rosenthal|titolo=Thirty-eight, witnesses:1999}}.</ref> theAltri Kittytestimoni Genovesevidero caseMoseley entrare nell'auto e andarsene, per tornare solo dieci minuti più tardi. Egli cercò sistematicamente la sua vittima nell'area del parcheggio, alla stazione ferroviaria e in un piccolo complesso di appartamenti, finché non la trovò accasciata in un androne sul retro dell'edificio, appena cosciente. Fuori dalla vista della strada e di quelli che potevano aver sentito o visto qualcosa dell'attacco precedente, Moseley procedette ad un secondo assalto, pugnalandola per diverse volte.<ref>{{cita web|url=httpshttp://www.worldcatfindingdulcinea.orgcom/oclcnews/45733575on-this-day/March-April-08/On-this-Day--NYC-Woman-Killed-as-Neighbors-Look-On.html|annotitolo=1999"On This Day: NYC Woman Killed as Neighbors Look On"|editoresito=UniversityFinding ofDulcinea|data=13 Californiamarzo Press2011|OCLCaccesso=4573357520 aprile 2014|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201109003803/http://www.findingdulcinea.com/news/on-this-day/March-April-08/On-this-Day--NYC-Woman-Killed-as-Neighbors-Look-On.html|urlmorto=sì}}</ref> Le ferite da coltello alle mani lasciavano intendere che la donna avesse tentato di difendersi. Mentre la donna era in fin di vita, l'uomo la violentò. Poi le rubò circa 49 dollari e la lasciò agonizzante nell'androne. La durata complessiva dell'aggressione fu di almeno mezz'ora.<ref name=":0" />
 
Pochi minuti dopo la fine dell'aggressione, un testimone, Karl Ross, chiamò la polizia. Le forze dell'ordine e il personale medico arrivarono entro pochi minuti dalla chiamata di Ross: la Genovese fu portata via in ambulanza e morì durante il tragitto in ospedale per emorragia. Quando emersero maggiori particolari sull'episodio, venne determinato che molto probabilmente Kitty sarebbe sopravvissuta se avesse ricevuto soccorsi nei minuti precedenti. Successivamente le indagini disposte dalla polizia e dal pubblico ministero rivelarono che una dozzina di vicini (quasi certamente non i 38 citati dall'articolo del ''New York Times'') avevano avuto modo di udire o osservare parti dell'attacco, sebbene nessuno avesse potuto essere testimone dell'omicidio o pienamente consapevole di quanto stava avvenendo.<ref>{{cita news|autore=Martin Gansberg|titolo=Yes, Witnesses Report; Neighbors Have Doubts; Murder Street: Would They Aid?|pubblicazione=The New York Times|p=35|data=27 marzo 1964|lingua=en}}</ref> Solo un testimone (Joseph Fink) si era reso conto che la donna era stata pugnalata già nel primo attacco, e soltanto Karl Ross era conscio nel secondo. Molti erano del tutto inconsapevoli di un'aggressione o un omicidio in corso. Al primo attacco alcuni dissero di aver pensato che si trattasse di un litigio amoroso o schiamazzi di ubriachi o un gruppo di amici usciti da un bar. Un altro testimone che aveva assistito alla scena riferì di non essere intervenuto per "non rimanere coinvolto" e un altro dichiarò freddamente di "essere stanco e voler tornare a letto".<ref name=":1" />
Altri testimoni videro Moseley entrare nella sua auto e andarsene, per tornare solo dieci minuti più tardi. Eglì cercò sistematicamente la sua vittima nell'area del parcheggio, alla stazione ferroviaria, e in un piccolo complesso di appartamenti, finché non la trovò accasciata in un androne sul retro dell'edificio, appena cosciente. Fuori dalla vista della strada e di quelli che potevano aver sentito o visto qualcosa dell'attacco precedente, Moseley procedette ad un secondo assalto, pugnalandola per diverse volte.<ref>{{cita web|url=http://www.findingdulcinea.com/news/on-this-day/March-April-08/On-this-Day--NYC-Woman-Killed-as-Neighbors-Look-On.html|titolo= "On This Day: NYC Woman Killed as Neighbors Look On"|sito=Finding Dulcinea|data=13 marzo 2011|accesso=20 aprile 2014|lingua=en}}</ref> Le ferite di coltello alle mani lasciavano intendere che la donna avesse tentato di difendersi. Mentre Kitty Genovese era in fin di vita, l'uomo la violentò. Quindi le rubò circa 49 dollari e la lasciò agonizzante nell'androne. La durata complessiva dell'aggressione fu di circa mezz'ora.<ref name=":0" />
 
=== I funerali ===
Pochi minuti dopo la fine dell'aggressione, un testimone, Karl Ross, chiamò la polizia. Le forze dell'ordine e il personale medico arrivarono entro pochi minuti dalla chiamata di Ross; la Genovese venne portata via in ambulanza e morì nel tragitto in ospedale. Successivamente le indagini disposte dalla polizia e dal pubblico ministero rivelarono che approssimativamente una dozzina di persone vicine (anche se quasi certamente non i 38 citati dall'articolo del ''New York Times'') avevano avuto modo di udire o osservare parti dell'attacco, sebbene nessuno avesse potuto essere stato testimone dell'omicidio o pienamente consapevole di quanto stava avvenendo.<ref>{{cita news|autore=Martin Gansberg|titolo=Yes, Witnesses Report; Neighbors Have Doubts; Murder Street: Would They Aid?|pubblicazione=The New York Times|p=35|data=27 marzo 1964|lingua=en}}</ref> Solo un testimone (Joseph Fink) si era reso conto che la donna era stata pugnalata già nel primo attacco e soltanto Karl Ross era conscio di questo fatto nel secondo. Molti erano del tutto inconsapevoli che un'aggressione o un omicidio era in corso. Quando Moseley aveva effettuato il primo attacco contro la Genovese alcuni dissero di aver pensato che ciò che avevano visto o udito era un litigio amoroso o schiamazzi di ubriachi o un gruppo di amici che erano usciti da un bar.<ref name=":1" />
Per volere della madre, Kitty Genovese fu seppellita nel cimitero monumentale della città di [[New Canaan (Connecticut)]]. La famiglia chiese di mantenere riservata l'ubicazione della tomba all'interno del camposanto e di non indirizzare i visitatori alla tomba da parte del personale.
 
=== FuneraliIl colpevole ===
Winston Moseley, afroamericano, operatore di macchine da stampa, fu catturato più tardi in occasione di un altro crimine. Confessò non solo l'omicidio di Kitty Genovese, ma anche altri tre delitti a sfondo sessuale. Perizie psichiatriche successive supposero che Moseley fosse un [[necrofilia|necrofilo]].<ref>Aggrawal, Anil (2010). ''Necrophilia: Forensic and Medico-Legal Aspects''. New York: CRC Press. pp. 143–147.</ref> Fu dichiarato colpevole di omicidio e condannato a morte.<ref>Gansberg, Martin (March 27, 1964). {{cita testo|url=http://www.37themovie.com/images/about/NYTimes_KittyGenoveseArticle.pdf|titolo="37 Who Saw Murder Didn't Call the Police"|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150807055841/http://www.37themovie.com/images/about/NYTimes_KittyGenoveseArticle.pdf |postscript=nessuno}}(PDF). [[The New York Times]].</ref>
Seguendo il volere della madre, Kitty Genovese fu seppellita nel cimitero monumentale della città di [[New Canaan (Connecticut)]]. La famiglia richiese di mantenere riservata l'ubicazione della tomba all'interno del camposanto e che i visitatori non fossero indirizzati alla tomba dal personale del cimitero.
 
Moseley rilasciò una confessione in cui espose minuziosamente l'aggressione,<ref>Aggrawal, p.144.</ref> circostanziando le prove obiettive raccolte sulla scena del crimine. Il movente per l'attacco era semplicemente ''«per uccidere una donna»''. Fu stabilito che Moseley si alzò circa alle due di notte, lasciando sua moglie addormentata a casa, e andò in giro in macchina alla ricerca di una vittima. Vide Kitty Genovese e la seguì nel parcheggio. Moseley testimoniò anche al proprio processo, descrivendo in modo dettagliato l'aggressione, senza lasciare alcun dubbio che egli fosse l'assassino.
== Il colpevole ==
Winston Moseley, un operatore di macchine da stampa, fu più tardi catturato in concomitanza con un altro crimine; egli confessò non soltanto l'omicidio di Kitty Genovese ma anche due altri delitti a sfondo sessuale. Perizie psichiatriche successive suggerirono che Moseley fosse un [[necrofilia|necrofilo]].<ref>Aggrawal, Anil (2010). ''Necrophilia: Forensic and Medico-Legal Aspects''. New York: CRC Press. pp. 143–147.</ref> Fu dichiarato colpevole di omicidio e condannato a morte.<ref>Gansberg, Martin (March 27, 1964). [http://www.37themovie.com/images/about/NYTimes_KittyGenoveseArticle.pdf "37 Who Saw Murder Didn't Call the Police"](PDF). [[The New York Times]].</ref>
 
La condanna a morte fu successivamente convertita in carcere a vita.<ref>{{cita testo|url=https://news.google.com/newspapers?id=0zE_AAAAIBAJ&sjid=JlEMAAAAIBAJ&pg=2206,929696&dq=kitty+genovese+death+shapiro&hl=en|titolo="Court Applauds Death Sentence"|postscript=nessuno}}. ''The Windsor Star''. June 16, 1964. p. 8. accesso February 9, 2013.</ref> La Corte d'Appello di New York ritenne che Moseley avrebbe dovuto avere la possibilità di argomentare di essere "incapace di intendere e di volere" nell'ascoltare la sentenza in cui la corte di giustizia ritenne che fosse in pieno possesso delle facoltà mentali.<ref>Maiorana, Ronald (June 2, 1967). "Genovese Slayer Wins Life Sentence in Appeal". New York Times.</ref>
Moseley rilasciò una confessione alla polizia in cui espose minuziosamente l'aggressione,<ref>Aggrawal, p.144.</ref> circostanziando le prove obiettive raccolte sulla scena del crimine. Il suo movente per l'attacco era semplicemente: ''«per uccidere una donna»''. Fu stabilito che Moseley si alzò, quella notte, circa alle due del mattino, lasciando sua moglie addormentata a casa, e guidò in giro alla ricerca di una vittima. L'uomo spiò Kitty Genovese e la seguì nel parcheggio.
 
Nel [[1968]], durante lo spostamento nell'ospedale di [[Buffalo]] nello [[New York (stato)|stato di New York]], dove era stato portato d'urgenza per essersi infilato un barattolo di minestra nel retto in cerca di un pretesto per lasciare la prigione, Moseley sopraffece il guardiano e lo malmenò. Quindi si impossessò di una mazza, cercò di sferrare un colpo alla persona più vicina a lui e prese cinque ostaggi, aggredendone sessualmente uno, prima di essere catturato. Successivamente partecipò anche alla [[rivolta della prigione di Attica]] (New York) del 9 settembre [[1971]].<ref>{{cita testo|url=https://news.google.com/newspapers?id=RYBGAAAAIBAJ&sjid=8ysNAAAAIBAJ&pg=6118,485488&dq=winston+moseley+escape+buffalo&hl=en|titolo="Killers' Terror Rampage Retold"|postscript=nessuno}}. ''The Evening News''. December 3, 1969. accesso February 9, 2013.</ref><ref>{{Cita libro|nome=Fiorillo,|cognome=Juré.|titolo=True stories of Law & order : the real crimes behind the best episodes of the hit TV show|url=https://www.worldcat.org/oclc/68373513|data=1º gennaio 2006|editore=Berkley Boulevard|oclc=68373513}}</ref>
Moseley testimoniò anche al proprio processo, descrivendo circostanziatamente l'aggressione e non lasciando alcun dubbio che egli fosse l'assassino.
 
Rimase in galera fino al giorno della sua morte, il 5 aprile [[2016]]; la libertà condizionale gli fu sempre negata, per la quindicesima e ultima volta nel [[2011]]. In una precedente udienza per la libertà condizionale non aveva mostrato pentimento e si era difeso dicendo che «per una vittima all'esterno, è questione di una volta, di un'ora o di un minuto, ma per una persona in galera è per sempre».<ref>Joe Mahoney, "{{cita testo|url=http://www.nydailynews.com/front/story/388433p-329502c.html|titolo=Kitty's Killer Denied Parole — Again|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070128105925/http://www.nydailynews.com/front/story/388433p-329502c.html |postscript=nessuno}}," "New York Daily News", 4 febbraio [[2006]].</ref>
La condanna a morte fu convertita successivamente, in carcere a vita.<ref>[https://news.google.com/newspapers?id=0zE_AAAAIBAJ&sjid=JlEMAAAAIBAJ&pg=2206,929696&dq=kitty+genovese+death+shapiro&hl=en "Court Applauds Death Sentence"]. ''The Windsor Star''. June 16, 1964. p. 8. Retrieved February 9, 2013.</ref> La Corte d'Appello di New York ritenne che Moseley avrebbe dovuto avere la possibilità di argomentare di essere "incapace di intendere e di volere" nell'ascoltare la sentenza in cui la corte di giustizia ritenne che egli era stato mentalmente consapevole.<ref>Maiorana, Ronald (June 2, 1967). "Genovese Slayer Wins Life Sentence in Appeal". New York Times.</ref>
 
== Impatto sull'opinione pubblica ==
Nel [[1968]], nel contesto di uno spostamento nell'ospedale di [[Buffalo]], nello [[New York (stato)|stato di New York]], dove era stato portato d'urgenza a causa del fatto che si era infilato un barattolo di minestra nel retto, cercando un pretesto per lasciare la prigione, Moseley sopraffece il guardiano e lo malmenò al punto da fargli sanguinare gli occhi. Quindi si impossessò di una mazza, cercò di sferrare un colpo alla volta della persona più vicina a lui e prese cinque ostaggi, assaltandone sessualmente uno, prima di essere catturato. Successivamente ha partecipato anche alla rivolta della prigione di Attica (New York) del 9 settembre [[1971]].<ref>[https://news.google.com/newspapers?id=RYBGAAAAIBAJ&sjid=8ysNAAAAIBAJ&pg=6118,485488&dq=winston+moseley+escape+buffalo&hl=en "Killers' Terror Rampage Retold"]. ''The Evening News''. December 3, 1969. Retrieved February 9, 2013.</ref><ref>{{Cita libro|nome=Fiorillo,|cognome=Juré.|titolo=True stories of Law & order : the real crimes behind the best episodes of the hit TV show|url=https://www.worldcat.org/oclc/68373513|data=2006-01-01|editore=Berkley Boulevard|OCLC=68373513}}</ref>
La storia dell'assassinio di Kitty Genovese divenne esemplificativo dell'atteggiamento di [[apatia (psicologia)|apatia]] nei confronti degli altri, mostrato dalla gente di New York, dall'[[Stati Uniti d'America|America]] urbana, o in generale dall'[[Homo sapiens|umanità]]. In particolare molto di questo inquadramento dell'evento fu dovuto alla pubblicazione sul ''[[New York Times]]'' del 27 marzo [[1964]] (due settimane dopo l'omicidio) di un articolo investigativo<ref>Martin Gansberg, "{{cita testo|url=http://www.selu.edu/Academics/Faculty/scraig/gansberg.html|titolo=Thirty-Eight Who Saw Murder Didn't Call the Police|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070706041006/http://www2.selu.edu/Academics/Faculty/scraig/gansberg.html |postscript=nessuno}}," New York Times, 27 marzo [[1964]].</ref> firmato da Martin Gansberg, intitolato ''"Trentasette che hanno visto l'omicidio non hanno chiamato la polizia"'' (il numero venne innalzato in seguito a 38)<ref name=":1964" />. La visione pubblica della storia si cristallizzò attorno a una citazione riportata dall'articolo, proveniente da un non identificato personaggio del vicinato, che vide parte dell'attacco ma che, deliberatamente, prima di sollecitare un altro vicino a chiamare la polizia, non volle ''«restare coinvolto»''.
 
Altri rapporti, citati da [[Harlan Ellison]] nel suo libro, ''Harlan Ellison Watching'', affermarono che un uomo alzò il volume della radio per non sentire le urla di Genovese. Ellison dice che il verbale che ha letto ha attribuito la non volontà di ''«restare coinvolti»'' a quasi tutti i trentotto che presumibilmente assistettero all'omicidio.<ref>Ellison, Harlan (1983). "100: March 26, 71". ''The Other Glass Teat''. Ace. p. 383.</ref>
Moseley è rimasto in galera fino al giorno della sua morte, avvenuta il 5 aprile 2016; la libertà condizionale gli è sempre stata negata, per la quindicesima e ultima volta nel [[2011]]. In una precedente udienza per la libertà condizionale, non ha mostrato pentimento e si è difeso dicendo che «per una vittima all'esterno, è questione di una volta, di un'ora o di un minuto, ma per una persona in galera è per sempre».<ref>Joe Mahoney, "[http://www.nydailynews.com/front/story/388433p-329502c.html Kitty's Killer Denied Parole — Again]," "New York Daily News", 4 febbraio [[2006]].</ref>
 
Mentre i vicini della Genovese erano diffamati dall'articolo, "''38 spettatori che se ne sono stati con le mani in mano''" è un concetto probabilmente fuorviante. L'articolo comincia con:
== Impatto sulla pubblica opinione ==
La storia dell'assassinio di Kitty Genovese divenne una parabola pressoché istantanea della insensibilità, o almeno dell'atteggiamento di [[apatia (psicologia)|apatia]] nei confronti degli altri, mostrato dalla gente della città di New York, dall'[[Stati Uniti d'America|America]] urbana, o in generale dall'[[Homo sapiens|umanità]]. Molto di questo inquadramento dell'evento sopraggiunse a seguito della pubblicazione, sul ''[[New York Times]]'' del 27 marzo [[1964]] (due settimane dopo l'omicidio), di un articolo investigativo<ref>Martin Gansberg, "[http://www.selu.edu/Academics/Faculty/scraig/gansberg.html Thirty-Eight Who Saw Murder Didn't Call the Police]," New York Times, 27 marzo [[1964]].</ref> a firma di Martin Gansberg. L'articolo originale era intitolato: ''"Trentasette che hanno visto l'omicidio non hanno chiamato la polizia"'' (il numero venne innalzato in seguito a 38)<ref>{{cita web|url=https://www.nytimes.com/2016/04/06/insider/1964-how-many-witnessed-the-murder-of-kitty-genovese.html?_r=0|titolo=1964 | How Many Witnessed the Murder of Kitty Genovese?|sito= The New York Times|data=6 aprile 2016|lingua=en}}</ref>; la visione pubblica della storia si cristallizzò attorno ad una citazione da quell'articolo, proveniente da un non identificato personaggio del vicinato, che vide parte dell'attacco ma che, deliberatamente, prima di sollecitare infine un altro vicino a chiamare la polizia, non volle ''«restare coinvolto»''.
 
{{Citazione|Per più di mezz'ora trentotto rispettabili cittadini, rispettosi della legge, hanno osservato un killer inseguire e accoltellare una donna in tre assalti separati a Kew Gardens.}}
Altri rapporti, citati da Harlan Ellison nel suo libro, ''Harlan Ellison Watching'', affermarono che un uomo alzò il volume della radio in modo da non sentire le urla della Genovese. Ellison dice che il verbale che ha letto ha ascritto la citazione del ''«restare coinvolto»'' a quasi tutti i trentotto che presumibilmente assistettero all'omicidio.<ref>Ellison, Harlan (1983). "100: March 26, 71". ''The Other Glass Teat''. Ace. p. 383.</ref>
 
L'incipit è evocativo, ma probabilmente inaccurato rispetto ai fatti, in quanto risulta che nessuno dei testimoni ha verosimilmente osservato gli attacchi nella loro interezza. A causa della configurazione del complesso edilizio e del fatto che gli attacchi si sono svolti in diversi luoghi, nessun testimone sembra aver osservato l'intera sequenza. La maggior parte ha soltanto ascoltato o assistito a spezzoni dell'episodio senza comprenderne la gravità, alcuni hanno visto solo piccole parti dell'aggressione iniziale, e nessun testimone ha affermato di aver visto direttamente lo stupro e l'attacco in un vestibolo esterno che si concluse con la morte di Genovese.<ref name=":1" />
Mentre i vicini della Genovese erano diffamati dall'articolo, "38 spettatori che se ne sono stati con le mani in mano" è una concezione fuorviante. L'articolo comincia con:
 
Ciò nondimeno, l'attenzione dei media indusse la riforma del sistema di pronto intervento telefonico della polizia di New York, che era spesso inefficiente e indirizzava il chiamante al dipartimento sbagliato. Inoltre, alcune comunità organizzarono programmi di vigilanza di quartiere e iniziative analoghe per gli appartamenti, al fine di aiutare le persone in pericolo.
{{Citazione|Per più di mezz'ora trentotto rispettabili cittadini, rispettosi della legge, hanno osservato un killer inseguire e accoltellare una donna in tre assalti separati a Kew Gardens.}}
 
Secondo un articolo del ''New York Times'' pubblicato il 28 dicembre [[1974]], dieci anni dopo il delitto Genovese, la venticinquenne Sandra Zahler fu percossa a morte nel primo mattino del giorno di [[Natale]], in un appartamento dell'edificio affacciato sul sito dell'uccisione di Kitty Genovese. I vicini dissero ancora di aver sentito grida e «feroci colluttazioni» ma non avevano fatto nulla.<ref>Robert D. McFadden, "{{cita testo|url=http://select.nytimes.com/gst/abstract.html?res=F30614FD355F107A93C5AB1789D95F408785F9|titolo=A Model's Dying Screams Are Ignored At the Site of Kitty Genovese's Murder|postscript=nessuno}}", ''New York Times'' 27 dicembre [[1974]], recuperato il 7 marzo [[2007]].</ref>
L'incipit è evocativo ma inaccurato rispetto ai fatti. Nessuno dei testimoni ha osservato gli attacchi nella loro interezza. A causa della configurazione del complesso edilizio e del fatto che gli attacchi si sono svolti in differenti locazioni, nessun testimone ha osservato l'intera sequenza. La maggior parte di essi ha soltanto ascoltato spezzoni dell'episodio senza comprenderne la gravità, alcuni hanno visto solo piccole parti dell'attacco iniziale, e nessun testimone ha osservato direttamente lo stupro e l'attacco in un vestibolo esterno che si concluse con la morte della Genovese.<ref name=":1" />
 
=== Gli studi di Latané e Darley ===
Ciò nondimeno, l'attenzione dei media per l'omicidio Genovese indusse la riforma del sistema di pronto intervento telefonico della polizia di New York; il sistema era spesso inefficiente e indirizzava gli individui al dipartimento sbagliato. Inoltre, alcune comunità organizzarono programmi di osservazione del quartiere e iniziative analoghe per gli appartamenti degli edifici, al fine di aiutare le persone in pericolo.
Il famoso servizio del giornale dette l'avvio anche a serie indagini di [[psicologia sociale]] sull'effetto ''bystander'' (''[[effetto spettatore]]''). Gli psicologi sociali [[Bibb Latané]] e [[John Darley]] iniziarono una serie di ricerche sui motivi per cui non sempre le persone intervengono di fronte alle emergenze. I risultati dei loro studi, pubblicati nel libro ''The unresponsive bystander: Why doesn't he help?'', portarono all'elaborazione di concetti come l'[[ignoranza pluralistica]] e la [[diffusione di responsabilità]].<ref>Zimbardo, Philip. {{cita testo|url=http://www.bystanderrevolution.org/watch/Bystander+Revolution%3A+Dr.+Philip+Zimbardo+%7C+The+Bystander+Effect/wW2xszD-zBM|titolo="Dr. Philip Zimbardo on the bystander effect and the murder of Kitty Genovese."|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160426165518/http://www.bystanderrevolution.org/watch/Bystander+Revolution:+Dr.+Philip+Zimbardo+%7C+The+Bystander+Effect/wW2xszD-zBM |postscript=nessuno}}. ''www.bystanderrevolution.org''. Bystander Revolution. accesso 18 December 2014.</ref>
 
== Nella cultura di massa ==
Secondo il ''New York Times'', in un articolo pubblicato il 28 dicembre [[1974]], dieci anni dopo il delitto Genovese, la venticinquenne Sandra Zahler fu percossa a morte nel primo mattino del giorno di Natale, in un appartamento dell'edificio affacciato sul sito dell'uccisione di Kitty Genovese. I vicini dissero ancora di aver sentito grida e «feroci colluttazioni» ma non avevano fatto nulla.<ref>Robert D. McFadden, "[http://select.nytimes.com/gst/abstract.html?res=F30614FD355F107A93C5AB1789D95F408785F9 A Model's Dying Screams Are Ignored At the Site of Kitty Genovese's Murder]", ''New York Times'' 27 dicembre [[1974]], recuperato il 7 marzo [[2007]].</ref>
=== Cinema ===
* Una scena del film ''[[Halloween - La notte delle streghe|Halloween]]'' (1978) di [[John Carpenter]], in cui Laurie Strode (interpretata da [[Jamie Lee Curtis]]) chiede aiuto mentre viene inseguita da Michael Myers, ma è ignorata dai vicini, potrebbe essere ispirata all'attacco a Genovese.<ref>{{Cita news|url=http://halloweenmovie.wikia.com/wiki/Laurie_Strode|titolo=Laurie Strode|pubblicazione=Halloween Series Wiki|accesso=9 dicembre 2016}}</ref>
* Nel cortometraggio sperimentale del 1980 ''[[Groping (film)|Groping]]'' del regista [[Alex Proyas]] si rivede l'omicidio dando una diversa spiegazione sul non intervento dei testimoni.
* Il film ''[[The Boondock Saints - Giustizia finale]]'' del 1999 inizia con un predicatore che utilizza la storia dell'assassinio di Kitty Genovese in un sermone per illustrare l'idea che osservare passivamente un delitto è criminale come commettere il delitto stesso, o forse persino di più.
*Nel film del 2015 ''[[The Witness (film 2015)|The Witness]]'' viene riesaminato l'omicidio con interviste ai famigliari di Genovese e del suo assassino.
 
===Gli studiFumetti di Latané e Darley===
* Nella pubblicazione a fumetti della serie ''[[Watchmen]]'', una donna di nome Kitty Genovese viene uccisa nelle stesse circostanze dell'omonima reale. L'omicidio ispirerà Walter Kovacs a diventare [[Rorschach (personaggio)|Rorschach]] e a combattere il crimine; la donna non aveva mai ritirato un tessuto ordinato alla sartoria dove lavorava Walter che verrà poi utilizzato dallo stesso per creare la sua caratteristica maschera.
Il melodrammatico servizio del giornale dette l'avvio anche a serie indagini di [[psicologia sociale]] sull'effetto ''bystander'' (''[[effetto spettatore]]''). Gli psicologi sociali [[Bibb Latané]] e [[John Darley]] iniziarono una serie di ricerche sui motivi per cui non sempre le persone intervengono di fronte alle emergenze. I risultati dei loro studi, pubblicati nel libro ''The unresponsive bystander: Why doesn't he help?'', portarono all'elaborazione di concetti come l'[[ignoranza pluralistica]] e la [[diffusione di responsabilità]].<ref>Zimbardo, Philip. [http://www.bystanderrevolution.org/watch/Bystander+Revolution%3A+Dr.+Philip+Zimbardo+%7C+The+Bystander+Effect/wW2xszD-zBM "Dr. Philip Zimbardo on the bystander effect and the murder of Kitty Genovese."]. ''www.bystanderrevolution.org''. Bystander Revolution. Retrieved 18 December 2014.</ref>
 
=== Letteratura ===
=== Il caso Genovese nella cultura di massa ===
* [[Harlan Ellison]] ha basato sulla morte di Genovese e sui rapporti dell'inattività volontaria dei suoi vicini ''The Whimper of Whipped Dogs'', una storia che vinse il premio [[Edgar Allan Poe]] e fu inclusa nell'antologia ''Deathbird Stories'' pubblicata nel 1975
*Il cantante folk [[Phil Ochs]] allude al delitto Genovese nella prima riga della sua canzone ''"Outside a Small Circle of Friends"''.<ref>{{Cita libro|nome=Unterberger, Richie,|cognome=1962-|titolo=Eight miles high : folk-rock's flight from Haight-Ashbury to Woodstock|url=https://www.worldcat.org/oclc/51445570|data=2003-01-01|editore=Backbeat Books|OCLC=51445570}}</ref>
* Il romanzo ''Victims'' di [[Dorothy Uhnak]] (1985) è ispirato al delitto Genovese.<ref>{{Cita web|url=https://www.goodreads.com/book/show/2755446-victims|titolo=Victims|sito=Goodreads|accesso=9 dicembre 2016}}</ref>
*[[Joan Baez]], una popolare cantante folk di quegli anni, ha scritto una canzone intitolata, ''"In The Quiet Morning"'', che era ispirata alla morte di Kitty Genovese, ma fu successivamente dedicata a [[Janis Joplin]].
*Il romanzo di [[Didier Decoin]] ''Est-ce ainsi que les femmes meurent?'' (2009) è basato sull'omicidio di Kitty. Nel 2012 ne è stato tratto il film ''[[38 testimoni|38 témoins]]'' diretto da [[Lucas Belvaux]].<ref>{{Cita web|url=http://www.babelio.com/livres/Decoin-Est-ce-ainsi-que-les-femmes-meurent-/115791|titolo=Est-ce ainsi que les femmes meurent ? - Didier Decoin - Babelio|accesso=9 dicembre 2016}}</ref>
*In un episodio del telefilm [[Nip/Tuck]] una paziente, con tono aspro, fissa un appuntamento sotto il nome di Kitty Genovese; questa paziente fissa altri appuntamenti con il nome di vittime famose di omicidi, sia reali sia inventate.
 
*Nella pubblicazione a fumetti della serie ''[[Watchmen]]'', una donna, che potrebbe essere stata Kitty Genovese per le analoghe circostanze in cui viene uccisa, ordina un vestito fatto con un tessuto inusuale, ma quando il vestito è pronto cambia idea. L'omicidio della donna ispirerà Walter Kovacs a diventare [[Rorschach (personaggio)|Rorschach]] e a combattere il crimine; inoltre quel tessuto verrà poi utilizzato dallo stesso Kovacs per creare la sua caratteristica maschera.
=== Musica ===
*Il film ''The Boondock Saints'' inizia con un predicatore che utilizza la storia dell'assassinio di Kitty Genovese in un sermone per illustrare l'idea che osservare passivamente un delitto sia criminale come commettere il delitto stesso — o forse persino di più.
* Il celebre brano ''[[The Sound of Silence]]'' del 1965 del duo folk [[Simon & Garfunkel]] è stato da molti interpretato come un riferimento all'omicidio di Kitty Genovese<ref>{{Cita libro|autore=Nicholas E. Tawa|titolo=Supremely American: Popular Song in the 20th Century|url=https://archive.org/details/supremelyamerica0000tawa_q7c9|anno=2005|editore=Scarecrow Press|p={{cita testo|url=https://archive.org/details/supremelyamerica0000tawa_q7c9/page/171|titolo=171|postscript=nessuno}}}}</ref>. Seppur la teoria non fu mai confermata dagli autori, il successo del brano potrebbe essere stato favorito anche dall'impatto mediatico che il caso ebbe sull'opinione pubblica<ref>{{Cita libro|autore=James E. Perone|titolo=Smash Hits: The 100 Songs That Defined America|anno=2016|editore=Greenwood|p=189}}</ref>.
*Un film per la TV del [[1975]], ''Death Scream'', era genericamente ispirato all'omicidio di Kitty Genovese.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Richard T.|cognome=Heffron|data=1975-09-26|titolo=Death Scream|accesso=2016-12-09|url=http://www.imdb.com/title/tt0072857/|nome2=John P.|cognome2=Ryan|nome3=Phillip|cognome3=Clark}}</ref>
* Il cantante folk [[Phil Ochs]] allude al delitto Genovese nella canzone ''Outside a Small Circle of Friends'' inclusa nell'album ''[[Pleasures of the Harbor]]'' (1967). Racconta cinque diverse situazioni che dovrebbero richiamare l'attenzione del narratore e invitarlo ad agire, ma ognuno dei casi si conclude col verso "I'm sure it wouldn't interest anybody outside of a small circle of friends" (''Sono sicuro che non interesserebbe a nessuno al di là di una piccola cerchia di amici'').<ref>{{Cita libro|nome=Unterberger, Richie,|cognome=1962-|titolo=Eight miles high : folk-rock's flight from Haight-Ashbury to Woodstock|url=https://www.worldcat.org/oclc/51445570|data=1º gennaio 2003|editore=Backbeat Books|oclc=51445570}}</ref>
*Una scena del film della serie ''Halloween'', di John Carpenter, in cui Laurie Strode (interpretata da [[Jamie Lee Curtis]]) chiede aiuto mentre viene inseguita da Michael Myers, ma è ignorata dai suoi vicini, potrebbe essere ispirata all'attacco a Kitty Genovese.<ref>{{Cita news|url=http://halloweenmovie.wikia.com/wiki/Laurie_Strode|titolo=Laurie Strode|pubblicazione=Halloween Series Wiki|accesso=2016-12-09}}</ref>
*[[Mimi Fariña]], una popolare cantante folk di quegli anni, ha scritto una canzone intitolata ''In The Quiet Morning'', ispirata alla morte di Kitty, ma che fu successivamente dedicata a [[Janis Joplin]]. La canzone venne eseguita ed inclusa nel disco ''[[Come from the Shadows]]'' del 1972 da sua sorella [[Joan Baez]].
*[[Harlan Ellison]] ha utilizzato la morte di Genovese e i rapporti della presunta inattività volontaria dei suoi vicini come base per ''"The Whimper of Whipped Dogs"'', una storia (che ha vinto il premio [[Edgar Allan Poe]]) raccolta nella sua antologia ''"Deathbird Stories"''.
 
*Un romanzo di Dorothy Uhnak, ''Victims'', era evidentemente ispirato al delitto Genovese.<ref>{{Cita web|url=http://www.goodreads.com/book/show/2755446-victims|titolo=Victims|sito=Goodreads|accesso=2016-12-09}}</ref>
=== Radio ===
*Un episodio del [[1996]] del telefilm [[Law & Order]], intitolato ''"Remand"'', era genericamente basato sul caso Genovese.
* Poco dopo l'omicidio di [[Meredith Hunter]] all'[[Altamont Free Concert]] del 1969, la KSAN, una popolare trasmissione radiofonica dell'area di [[San Francisco]], ne discusse in un programma di quattro ore aperto alle telefonate del pubblico. Una donna chiamò e diede dettagli sul comportamento violento degli [[Hells Angels|Hell's Angels]] assoldati come security al concerto, in cui nessun partecipante reagì per la paura. Raccontò inoltre che tentò di denunciare la violenza del gruppo di bikers ma venne zittita dai presenti per paura di ritorsioni. In risposta alla testimonianza, il conduttore Scoop Nisker menzionò l'effetto spettatore e la vicenda di Kitty Genovese<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=JUlyVSfhgaM|titolo=KSAN's Post-Altamont Broadcast|sito=Youtube|editore=dal DVD di Gimme Shelter}}</ref>.
*Nel [[2005]] una pièce teatrale, ''The Witnesses of Kitty Genovese'', scritta da J.R. Teeter, sull'ultima notte della vita di Kitty Genovese, è stato distribuito e visto in produzioni Off-Broadway.<ref>[http://www.breadandwatertheatre.org/now_playing.htm Bread and Water Theatre]</ref>
 
*Il romanzo di Didier Decoin, ''"Est-ce ainsi que les femmes meurent?"'' (2009), è basato sull'omicidio di Kitty Genovese. Successivamente, da questo romanzo è stato tratto il film ''"38 témoines"'' ("38 testimoni") del 2012, diretto da Lucas Belvaux.<ref>{{Cita web|url=http://www.babelio.com/livres/Decoin-Est-ce-ainsi-que-les-femmes-meurent-/115791|titolo=Est-ce ainsi que les femmes meurent ? - Didier Decoin - Babelio|sito=www.babelio.com|accesso=2016-12-09}}</ref>
=== Teatro ===
*Nella serie televisiva prodotta da HBO, Girls, nella quinta stagione uno dei protagonisti, Adam, è impegnato in una commedia teatrale basata sulla narrazione della storia di Kitty Genovese.
*Nel 2005 una pièce teatrale, ''The Witnesses of Kitty Genovese'' di J.R. Teeter, sull'ultima notte della vita della ragazza, è stata distribuita e vista in produzioni off-Broadway.<ref>{{cita testo|url=http://www.breadandwatertheatre.org/now_playing.htm|titolo=Bread and Water Theatre|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070708220727/http://www.breadandwatertheatre.org/now_playing.htm}}</ref>
 
=== Televisione ===
* Nell'episodio undici della [[Episodi di Perry Mason (nona stagione)|nona stagione]] della serie televisiva ''[[Perry Mason (serie televisiva)|Perry Mason]]'', "The Case of the Silent Six" (andato in onda originariamente il 21 novembre del 1965), viene raccontata la brutale aggressione ad una ragazza le cui urla vengono ignorate dai sei residenti del suo condominio, facendo riferimento alla vicenda.
* Un film per la TV del 1975, ''[[Death Scream]]'', è liberamente ispirato all'omicidio di Kitty Genovese.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Richard T.|cognome=Heffron|nome2=John P.|cognome2=Ryan|nome3=Phillip|cognome3=Clark|data=26 settembre 1975|titolo=Death Scream|accesso=9 dicembre 2016|url=https://www.imdb.com/title/tt0072857/}}</ref>
*Un episodio del 1996 della serie televisiva ''[[Law & Order]]'', intitolato ''Remand'', è genericamente basato sul caso Genovese.
*In un episodio della serie televisiva ''[[Nip/Tuck]]'' una paziente, con tono aspro, fissa un appuntamento sotto il nome di Kitty Genovese; questa paziente fissa altri appuntamenti con il nome di vittime famose di omicidi, sia reali sia inventate.
*Nella serie televisiva prodotta da [[HBO]], ''[[Girls (serie televisiva)|Girls]]'', nell'episodio sette della quinta stagione andata in onda nel [[2016]], uno dei protagonisti, Adam, è impegnato in una commedia teatrale basata sulla narrazione della storia di Kitty Genovese.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* A.M.{{Cita Rosenthal,libro (1964).|autore=Abraham ''Michael Rosenthal|titolo=Thirty-Eighteight Witnesses:witnesses. Thethe Kitty Genovese Case''case |url=https://www.worldcat.org/oclc/45733575 |anno=1999 |editore=University of California Press. ISBN|oclc=45733575 |isbn=0-520-21527-3. |lingua=en |cid=Abraham Michael Rosenthal, 1999}}
* H.{{Cita Tajfellibro e|autore=Henri C.Tajfel |autore2=Colin Fraser. ''|titolo=Introduzione alla psicologia sociale''. |editore=Il Mulino. |città=Bologna. |anno=1984 (|p.&nbsp;=170). ISBN |isbn=88-15-00507-2 |cid=Henri Tajfel e Colin Fraser, 1984}}
 
== Voci correlate ==
* [[911 (numero di emergenza)]]
* [[Effetto spettatore]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita news |autore=Arianna Marchente |url=https://www.ilpost.it/2016/04/06/omicidio-kitty-genovese/ |titolo=La storia di Kitty Genovese |pubblicazione=[[Il Post]] |editore= |data=6 aprile 2016}}
* {{Cita news |autore=Annamena Mastroianni |url=https://www.v-news.it/lassassinio-di-kitty-genovese/ |titolo=L’assassinio di Kitty Genovese |sito=V-News |editore= |data=3 febbraio 2021}}
* {{Cita news |autore=Annalisa Lo Monaco |url=https://www.vanillamagazine.it/l-omicidio-di-strada-di-kitty-genovese-porto-allo-studio-de-l-effetto-spettatore/ |titolo=L’Omicidio di strada di Kitty Genovese portò allo studio de l'”Effetto Spettatore” |sito=Vanilla Magazine}}
* {{Cita web|autore=Alessandro Cuminetti|url=https://www.psicosocial.it/kitty-genovese-effetto-spettatore/|titolo=Kitty Genovese: l’effetto spettatore in psicologia sociale|sito=PsicoSocial.it}}
 
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{{Controllo di autorità}}
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