Jacky Ickx: differenze tra le versioni

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{{Sportivo
|Nome = Jacky Ickx
|NomeCompleto = Jacques Bernard Ickx
|Immagine = Jacky Ickx Vallelunga 1976.jpg
|Didascalia =
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{BEL}}
|Disciplina = Automobilismo
|Categoria = [[Formula 1]]<br, />[[Endurance (automobilismo)|Endurance]]<br, />[[Rally raid]], [[Formula 2]], [[24 Ore di Le Mans]]
|TermineCarriera = 23 gennaio [[2000]]
|RigaVuota = {{Sport_motoristici
{{Sport_motoristici
|categoria = Formula 1
|data = 7 agosto [[Campionato mondiale di Formula 1 1966|1966]]
|anni = [[Campionato mondiale di Formula 1 1966|1966]]-[[Campionato mondiale di Formula 1 1979|1979]]
|scuderie = {{Automobilismo Matra|G}} 1966-1967<br />{{Automobilismo Cooper|G}} 1967<br />{{Automobilismo Ferrari|G}} 1968<br />{{Automobilismo Brabham|G}} 1969<br/>{{Automobilismo Ferrari|G}} 1970-1973<br/>{{Automobilismo McLaren|G}} 1973<br /> {{Automobilismo Iso Rivolta|G}} 1973<br /> {{Automobilismo Lotus|G}} 1974-1975<br />{{Automobilismo Frank Williams Racing CarsWolf|G}} 1976<br />{{Automobilismo Ensign|G}} 1976-1978<br />{{Automobilismo Ligier|G}} 1979
|migliore = 2°º ([[Campionato mondiale di Formula 1 1969|1969]] -, [[Campionato mondiale di Formula 1 1970|1970]])
|disputati = 122 (116 partenze)
|vinti = 8
|podi = 25
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|puntiottenuti = 181
|giriveloci = 14
|note =
|note = Dati relativi al Campionato mondiale
}}
{{Sport_motoristici
|categoria = 24 Ore di Le Mans
|data = 18 giugno [[24 Ore di Le Mans 1966|1966]]
|anni = [[24 Ore di Le Mans 1966|1966]]-[[24 Ore di Le Mans 1967|1967]], [[24 Ore di Le Mans 1969|1969]]-[[24 Ore di Le Mans 1970|1970]], [[24 Ore di Le Mans 1973|1973]], [[24 Ore di Le Mans 1975|1975]]-[[24 Ore di Le Mans 1983|1983]], [[24 Ore di Le Mans 1985|1985]]
|scuderie = {{bandiera|USA}} [[Essex Wire Corporation]] 1966<br/>{{bandiera|GBR}} [[J.W. Automotive Engineering Ltd.]] 1967, 1969<br/>{{Automobilismo Ferrari|G}} 1970, 1973<br/>{{bandiera|GBR}} [[Gulf Oil Corporation|Gulf Research Racing Co.]] 1975<br/>{{bandiera|DEU}} [[Martini Racing|Sistema Martini Racing]] [[Porsche]] 1976-1978<br/>{{bandiera|DEU}} [[Porsche|Essex Motorsport Porsche]] 1979<br/>{{bandiera|DEU}} [[Joest Racing|Equipe Liqui Moly]]-[[Martini Racing]] 1980<br/>{{bandiera|DEU}} [[Porsche|Porsche System Engineering]] 1981<br/>{{bandiera|DEU}} [[Rothmans International|Rothmans]] [[Porsche|Porsche System]] 1982<br/>{{bandiera|DEU}} [[Rothmans International|Rothmans]] [[Porsche]] 1983, 1985
|migliore =
|disputati = 15
|vinti =
|podi = 18<ref>Nove li ha ottenuti per la posizione in classifica delle Classi S 5.0, S 3.0, S +2.0 e C.</ref>
|vittorie = '''6''' ([[24 Ore di Le Mans 1969|1969]], [[24 Ore di Le Mans 1975|1975]], [[24 Ore di Le Mans 1976|1976]], [[24 Ore di Le Mans 1977|1977]], [[24 Ore di Le Mans 1981|1981]], [[24 Ore di Le Mans 1982|1982]])
|pole =
|puntiottenuti =
|giriveloci =
|note =
}}
|Vittorie =
|Aggiornato = 13 maggio 2016
|Aggiornato =
}}
{{Bio
|Nome = Jacques Bernard Edmon Martin Henri
|Cognome = Ickx
|PostCognomeVirgolaSoprannome = detto '''Jacky'''
|ForzaOrdinamento = Ickx , Jacky
|Sesso = M
|LuogoNascita = Bruxelles
|LuogoNascitaLink = Bruxelles (comune)
|GiornoMeseNascita = 1º gennaio
|AnnoNascita = 1945
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|PreAttività = è un ex
|Epoca2 = 2000
|Attività = ex pilota automobilistico
|Nazionalità = belga
}}
 
Formatosi nel [[motociclismo]], si dedicò poi alle gare per [[Turismo (automobileautomobilismo)|vetture turismo]] e [[monoposto]] di [[Formula 2]], con cui debuttò giovanissimo nel [[Campionato mondiale di Formula 1]], in occasione del [[Gran Premio di Germania 1966]]; nella massima serie corse fino al 1979 disputando centosedici [[Gran premio di Formula 1|Gran Premi]] iridati, ottenendo otto vittorie, tredici [[pole position]], quattordici [[Giro più veloce|giri più veloci]] e quattro ''[[hat trick (sport)|hat trick]]''. Partecipò inoltre a sedici gare non valide per il campionato vincendone tre. Vicecampione del mondo nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1969|1969]], su [[Brabham]], e nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1970|1970]], con la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], è considerato uno dei migliori piloti di sempre a non avere vinto il titolo mondiale.
 
Ickx è noto soprattutto per la sua elevata versatilità e polivalenza, che gli hanno permesso di trionfare in discipline diverse: nel 1979 è stato campione della [[Campionato CanAm|serie CanAm]] con la [[Lola Racing Cars|Lola]], nel biennio 1982-831983 si laureò campione del mondo [[Campionato del mondo sportprototipi|sportprototipi]], mentre sempre nell'83nel 1983 ha vinto la [[Rally Dakar|Parigi-Dakar]]. Il suo nome resta particolarmente legato alla [[24 Ore di Le Mans]], vinta per 6 volte nell'arco di tre lustri, con vetture molto diverse tra loro; ha inoltre conquistato una [[24 Ore di Daytona|6 Ore di Daytona]] nel 1972, e due volte la [[12 Ore di Sebring]] (1969 e 1972).
 
Figlio di [[Jacques Ickx|Jacques]], è fratello di [[Pascal Ickx|Pascal]] e padre di [[Vanina Ickx|Vanina]], anche loro piloti.
 
== Biografia ==
Jacques Bernard Ickx nacque il 1º gennaio 1945 a [[Bruxelles]]. Figlio del giornalista automobilistico [[Jacques Ickx|Jacques]] e di Marie Mouffe, che avevano in precedenza avuto [[Pascal Ickx|Pascal]], trascorse l'infanzia a [[Ixelles]], nella periferia della capitale. Poco propenso allo studio, si dedicò fin da ragazzino agli [[sport motoristici]] che indivennero futuro diventerannopoi il suo lavoro;<ref name="Heuvink/12">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 12|titolo=Jacky Ickx}}</ref> appassionato di [[ciclismo]], era solito allenarsi con [[Eddy Merckx]], coetaneo e concittadino, con il quale instaurò una lunga e duratura amicizia.<ref name="Xfactor"/>
 
Divenuto pilota professionista, nell'agosto del 1970 sposò Catherine Blaton, nipote del pilota [[Jean Blaton|Jean]],<ref name="Heuvink/109">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 109|titolo=Jacky Ickx}}</ref> dalla quale ebbe due figlie: Larissa e [[Vanina Ickx|Vanina]], che seguiràseguì, seppur con minore successo, la professione del padre.<ref>{{cita web|url=http://gw.geneanet.org/dassonville?lang=fr&pz=olivier&nz=dassonville&ocz=2&p=catherine&n=blaton|titolo=Catherine Blaton|sito=Geneanet.org|lingua=fr|accesso=9 gennaio 2016}}</ref> In seconde nozze sposò Maroussia Janssen che gli diede due figli maschi, Clément e Romain, e una femmina, Joy;<ref>{{cita web|url=http://gw.geneanet.org/dassonville?lang=fr&pz=olivier&nz=dassonville&ocz=2&p=maroussia&n=janssens|titolo=Maroussia Janssen|sito=Geneanet.org|lingua=fr|accesso=9 gennaio 2016}}</ref> la donna era figlia del dottor Paul Janssen, fondatore della [[Janssen Pharmaceutica]].<ref>{{cita web|url=http://documents.irevues.inist.fr/bitstream/handle/2042/49212/HEGEL_2013_3_1-62.pdf|titolo=Docteur Paul Janssen 1926 -2003|sito=Inist.fr|lingua=fr|accesso=10 gennaio 2016|dataarchivio=2 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160202183442/http://documents.irevues.inist.fr/bitstream/handle/2042/49212/HEGEL_2013_3_1-62.pdf|urlmorto=sì}}</ref> AttualmenteNel è2006 sposatoha consposato [[Khadja Nin]], cantante [[Burundi|burundese]], con la quale si occupa di beneficenza verso le popolazioni africane.<ref name="Xfactor"/>
 
== Carriera ==
=== Esordi ===
==== Dalle moto alle vetture turismo ====
Jacky Ickx si avvicinò molto presto agli [[sport motoristici]] seguendo la passione dei familiari. Negli anni cinquanta il padre [[Jacques Ickx|Jacques]] era un famoso giornalista automobilistico e [[gentleman-driver|pilota dilettante]] mentre il fratello maggiormaggiore [[Pascal Ickx|Pascal]], già [[aviatore]], iniziava a disputare le prime corse. A sedici anni, nel 1961, acquistò un [[Ciclomotore|motorino]] [[Puch-Werke|Puch]] per poi sostituirlo con una [[Suzuki]] e una [[Zündapp]], con cui esordì con successo nelle gare di [[trial]], disciplina che si riveleràsarebbe poi rivelata fondamentale nello sviluppo delle qualità di guida del pilota;<ref name="Heuvink/12"/> dopo due anni si aggiudicò i campionati belga ed europeo di specialità, nella classe [[cilindrata|50 cc]].<ref name="Heuvink/236">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 236|titolo=Jacky Ickx}}</ref> Con le [[motociclette|moto]] gareggiò anche nella [[Motociclismo#Motociclismo sportivo|velocità su pista]].<ref name="Donnini/29-30">{{Cita|Donnini, 2013|pp. 29-30|titolo=Le Mans}}</ref>
[[File:Jacky Ickx 1967.jpg|thumb|left|Un giovane Ickx ritratto agli esordi della carriera.]]
 
Nel 1963 esordì con le [[Turismo (automobileautomobilismo)|vetture turismo]] al volante di una [[BMW 700#Attività sportiva|BMW 700 S]] messa a disposizione da Albert Moorkens, rivenditore della [[BMW|casa bavarese]] e della Zündapp, con la quale il giovane pilota gareggiava nel trial; a [[circuito di Zandvoort|Zandvoort]] prese lezioni da [[Paul Frère]] per imparare i rudimenti della guida sportiva. Il debutto in gara non risultò positivo, in quanto alla sua prima [[cronoscalata]] si schiantò contro un albero distruggendo la macchina, ma nella seconda corsa in salita vinse nella sua categoria; sul [[circuito di Zolder]], all'esordio in pista, ottenne il terzo posto di classe mentre, nonostante lale buone prestazioni, si ritirò per problemi elettrici al [[Tour de France automobile|Tour de France]], corsa ibrida con prove in salita e circuito inserita nel [[Campionato del mondo sportprototipi 1963|Campionato internazionale granGran turismoTurismo]].<ref name="Heuvink/13">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 13|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
 
L'anno successivo, il 1964, divenne pilota della Ford Belgium per gareggiare sia in circuito che in salita con la nuova [[Lotus Cortina]], con cui ottenne tre vittorie di classe nelle prime tre gare disputate; concluse al secondo posto un [[rally]] al volante di una [[Hillman Imp]] e continuò a impegnarsi anche con la BMW 700. Sul [[Circuito di Spa-Francorchamps]] perse il controllo della Lotus Cortina, nel tentativo di evitare un'altra vettura, andando a travolgere, uccidendolo, uno spettatore che si trovava in una zona vietata al pubblico. Partecipò per la prima volta alla [[24 Ore di Spa]], in coppia con [[Teddy Pilette]], concludendola in quattordicesima posizione, attardato da un cedimento meccanico; la buona prestazione mostrata in gara, gli valse però la chiamata di [[Alan Mann]], proprietario di uno dei migliori team di vetture turismo, per disputare alcune prove del [[Campionato Europeo Turismo|Campionato Europeo]].<ref name="Heuvink/13-14">{{Cita|Heuvink, 2014|ppp. 13-14|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
 
Pilota titolare per Alan Mann Racing e Ford Belgium, nel 1965 Ickx si alternò alla guida della Lotus Cortina e della [[Ford Mustang#Prima serie: 1964-1973|Ford Mustang]], gareggiando in pista, nelle scalate e nei rally, confermando la sua versatilità di guida; in giugno ottenne il primo successo di prestigio internazionale vincendo la gara di Zolder, davanti a [[Lucien Bianchi]], risultato che gli consentiràconsentì di laurearsi [[Campionato Europeo Turismo 1965|Campione europeo turismo]] nella terza divisione.<ref name="Heuvink/15">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 15|titolo=Jacky Ickx}}</ref> Non convocato dalla Ford per disputare la 24 Ore di Spa, partecipò con una [[BMW Neue Klasse|BMW 1800 TISA]], e in seguito si aggiudicò anche il [[Campionato belga vetture turismo|Campionato belga assoluto per vetture turismo]]; a fine stagione venne contattato da alcuni team manager, tra cui [[Ken Tyrrell]], non ancora divenuto costruttore, per disputare la stagione successiva.<ref name="Heuvink/18">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 18|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
 
==== Il debutto in monoposto e con i prototipi ====
[[File:Jacky Ickx & Gian Paolo Dallara (Varano de' Melegari, 1960s-70s).jpg|thumb|Ickx e [[Gian Paolo Dallara]] sul [[Autodromo Riccardo Paletti|circuito di Varano de' Melegari]], anni 60-70 circa.]]
[[File:Jacky Ickx 1967.jpg|upright|thumb|Un giovane Jacky Ickx ritratto agli esordi della carriera.]]
 
Nell'intensa stagione 1966, che lo vide disputare una cinquantina di gare tra [[Europa]], [[Stati Uniti d'America]] e [[Sudafrica]], Jacky Ickx fece le prime esperienze al volante di [[Sportprototipo|sportprototipi]] e [[monoposto]], continuando comunque il suo impegno con le vetture turismo che lo portò a vincere la prestigiosa 24 Ore di Spa, con una [[BMW Neue Klasse|BMW 2000 TI]] condivisa con [[Hubert Hahne]].<ref name="Heuvink/24">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 24|titolo=Jacky Ickx}}</ref> Nei primi mesi dell'anno, l'ex pilota belga [[Jacques Swaters]] diede a Ickx la possibilità di gareggiare al volante di un prototipo [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] in occasione della [[24 Ore di Daytona]]; in seguito, partecipò anche alla [[24 Ore di Le Mans]] al volante della [[Ford GT40]].<ref name="Donnini/29-30"/> Nello stesso anno, grazie a un programma voluto da [[Elf Aquitaine|Elf]] e [[Matra]] per sostenere giovani piloti di [[lingua francese]], in cui vennero inseriti anche [[Jean-Pierre Beltoise]] e [[Johnny Servoz-Gavin]], Ickx ebbe la possibilità di gareggiare in [[Formula 2]] con le [[monoposto]] francesi gestite da Ken Tyrrell.<ref name="Schittone/640">{{cita libro|curatore=Guido Schittone|titolo=Annuario della Formula 1 2006|editore=De Agostini|p=640}}</ref> Il manager inglese, con cui in precedenza aveva sostenuto un test in [[Ungheria]] al volante di una vettura turismo, si rivelò una delle figure fondamentali della carriera del giovane pilota; gli diede la possibilità di fare esperienza e lavorare senza pressioni e pretese nei risultati, facendolo gareggiare anche in [[Formula 3]].<ref name="Donnini/29-30"/> Nella sua prima stagione in monoposto ebbe come compagno di squadra [[Jackie Stewart]], già affermato pilota di [[Formula 1]], con cui in diverse occasioni condivise la macchina.<ref name="Heuvink/20">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 20|titolo=Jacky Ickx}}</ref> Con la Matra della [[Tyrrell]] partecipò anche al [[Gran Premio di Germania 1966|Gran Premio di Germania]]. A fine stagione venne confermato da Ken Tyrrell, per continuare in Formula 2 con la sua squadra, e si accordò con [[John Wyer]] per gareggiare con con i prototipi nella stagione successiva.<ref name="Heuvink/24"/>
 
Nel 1967 Jacky Ickx si impegnò nel nuovo [[Campionato europeo di Formula 2 1967|Campionato europeo di Formula 2]] al volante delle Matra di Tyrrell.<ref name="Schittone/640"/> Nonostante la serie fosse frequentata anche da piloti di Formula 1 quali [[Jochen Rindt]], [[John Surtees]] e [[Jim Clark]] ottenne ottimi risultati; conquistò l{{'}}''[[hat trick (sport)|hat trick]]'' a Zandvoort e [[Gran Premio di Roma|Vallelunga]], giunse terzo al traguardo al [[Nürburgring Südschleife|Nürburgring]] e [[Gran Premio del Mediterraneo|Pergusa]] riuscendo a diventare il primo Campione europeo della categoria. Proprio a Pergusa venne contattato da [[Franco Lini]], allora direttore sportivo della [[Scuderia Ferrari|Ferrari]], per entrare a far parte della scuderia di Maranello nella stagione successiva.<ref name="Castellarin/331">{{Cita|Castellarin, 2014|p. 331|titolo=Temerari}}</ref> Si mise in luce nella massima serie disputando un'ottima qualifica al [[Gran Premio di Germania 1967|Gran Premio di Germania]], dove guidava la solita Matra di Formula 2, e ottenne il suo primo punto iridato al [[Gran Premio d'Italia 1967|Gran Premio d'Italia]] guidando una [[Cooper Car Company|Cooper]]-[[Maserati Squadra Corse|Maserati]].<ref name="Castellarin/330">{{Cita|Castellarin, 2014|p. 330|titolo=Temerari}}</ref> Con un prototipo [[Mirage (automobile)|Mirage]] vinse la [[1000 km di Spa|1000 chilometri di Spa]].
 
=== Formula 1 ===
==== I primi Gran Premi (1966-1967) ====
;===== 1966 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1966}}
Pilota titolare della [[Tyrrell]] in [[Formula 2]], nel 1966 Jacky Ickx ebbe la possibilità di debuttare nel [[Campionato mondiale di Formula 1]]. In occasione del [[Gran Premio di Germania 1966|Gran Premio di Germania]], dove, per aumentare l'esiguo numero dei partenti vennero ammesse anche [[monoposto]] della categoria cadetta, Ickx partecipò con la [[Matra]] che pilotava abitualmente in Formula 2. La sua prima gara nella massima serie, terminò al primo giro quando venne colpito dalla [[Cooper Car Company|Cooper]] di [[John Taylor (pilota automobilistico)|John Taylor]] che rimase intrappolato nella vettura avvolta dalle fiamme; dopo un mese lo sfortunato pilota britannico morì per le ustioni riportate.<ref name="Heuvink/24"/>
 
;===== 1967 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1967}}
[[File:Jacky Ickx Monza 1967.jpg|thumb|left|Monza, 10 settembre 1967. Jacky Ickx debutta in gara al volante di una monoposto di Formula 1.]]
 
Impegnato nel [[Campionato europeo di Formula 2 1967|Campionato europeo di Formula 2]], partecipò anche nel 1967 ad alcuni eventi di Formula 1, grazie all'aiuto di [[Ken Tyrrell]] che il belga considerò sempre come una delle persone fondamentali per la sua carriera.<ref name="Donnini/29-30"/> Con la Matra di Formula 2 della Tyrrell prese il via della [[Race of Champions 1967|CorsaRace deiof CampioniChampions]] senza ottenere particolari risultati.<ref name="Heuvink/30">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 30|titolo=Jacky Ickx}}</ref> Con la medesima monoposto ottenne il terzo tempo nelle qualifiche del [[Gran Premio di Germania 1966|Gran Premio di Germania]], disputato al [[Nürburgring]], che gli avrebbe permesso di partire in prima fila con [[Jim Clark]] e [[Denny Hulme]], in lotta per il [[Campionato mondiale di Formula 1 1967|mondiale]];<ref name="Zana/138">{{Cita|Zana, 2011|p. 138|titolo=L'Epopea delle Sport e Prototipi}}</ref> a causa del regolamento, invece, dovette partire indietro nello schieramento ma in gara risalì fino al quarto posto prima di ritirarsi per un problema meccanico.<ref name="Schittone/640"/>
 
Sul finire della stagione, Ken Tyrrell propose a [[Roy Salvadori]], manager della [[Cooper Car Company|Cooper]], di far partecipare Jacky Ickx al [[Gran Premio d'Italia 1967|Gran Premio d'Italia]] come sostituto dell'infortunato [[Pedro Rodríguez de la Vega|Pedro Rodríguez]]; il belga ebbe quindi la possibilità di debuttare in gara al volante di una monoposto di Formula 1, andando ad affiancare [[Jochen Rindt]]. Nonostante le mediocri prestazioni e la scarsa affidabilità della [[Cooper T81|T81]]-[[Maserati Squadra Corse|Maserati]], oltre alla poca confidenza del pilota con la vettura stessa, portò a termine la gara sul veloce [[Autodromo nazionale di Monza|autodromo di Monza]] in sesta posizione, conquistando il suo primo punto iridato. Venne convocato anche per il [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1967|Gran Premio degli Stati Uniti]] dove non disputò una buona qualifica, complice la scarsa conoscenza del [[circuito di [[Watkins Glen International|Watkins Glen]], e si ritirò in gara. In novembre, con la Matra di Formula 2, partecipò al [[Gran Premio di Spagna 1967|Gran Premio di Spagna]], prova non valida per il mondiale, piazzandosi al sesto posto. A fine stagione si accordò con la [[Scuderia Ferrari|Ferrari]] per disputare la stagione seguente.<ref name="Heuvink/43-44">{{Cita|Heuvink, 2014|pp. 43-44|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
 
==== L'approdo in Ferrari (1968) ====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1968}}
Dopo la morte di [[Lorenzo Bandini]], deceduto nel maggio del 1967 a seguito delle ustioni riportate al [[Gran Premio di Monaco 1967|Gran Premio di Monaco]] di quello stesso anno, [[Enzo Ferrari]] avrebbe voluto assumere [[Jackie Stewart]] per disputare la stagione successiva; non trovando un punto d'incontro con il pilota scozzese, la dirigenza della [[Scuderia Ferrari]] si accordò con Jacky Ickx offrendogli uno stipendio annuale di trentamila dollari per gareggiare in [[Formula 2]] e [[Formula 1]], inizialmente con il ruolo di seconda guida di [[Chris Amon]].<ref name="Heuvink/51">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 51|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
[[File:GP Italia 1968 Hulme Ickx.jpg|thumb|Monza, 8 settembre 1968. Jacky Ickx sul podio del Gran Premio d'Italia con il vincitore Denny Hulme.]]
 
Nella [[Campionato mondiale di Formula 1 1968|stagione 1968]], Ickx pilotò la [[Ferrari 312 F1]] terza serie, che si rivelò veloce ma poco affidabile.<ref name="D'AlessioFF/134">{{Cita|D'Alessio, 2002|p. 134|titolo=Formula Ferrari}}</ref> Debuttò in gara al [[Gran Premio del Sudafrica 1968|Gran Premio del Sudafrica]], nel giorno del suo ventitreesimo compleanno, ritirandosi per problemi meccanici. In [[Gran Premio del Belgio 1968|Belgio]], dove salì sul terzo gradino del podio, la [[monoposto]] venne dotata per la prima volta di un [[Alettone (veicoli)|alettone]], che in poco tempo divenne di uso comune.<ref name="D'AlessioFF/136">{{Cita|D'Alessio, 2002|p. 136|titolo=Formula Ferrari}}</ref>
 
In occasione del [[Gran Premio di Francia 1968|Gran Premio di Francia]], sul [[circuito di Rouen]], Ickx ottenne il terzo tempo in qualifica potendo quindi partire dalla prima fila; per la gara bagnata dalla pioggia, scelse di utilizzare gomme scolpite e disputò un'ottima prova andando a vincere il suo primo Gran Premio davanti a [[John Surtees]] e Jackie Stewart, portando alla Scuderia di Maranello la prima vittoriaaffermazione dopoda due anni. a quella parte:<ref name="Castellarin/332-333">{{Cita|Castellarin, 2014|pp. 332-333|titolo=Temerari}}</ref> nell'occasione, a 23 anni, 6 mesi e 6 giorni, diventò il più giovane pilota a trionfare al volante di una monoposto del Cavallino, un primato che avrebbe resistito per i successivi 51 anni prima di essergli strappato da [[Charles Leclerc]].<ref>{{cita web|autore=Matteo Vana|url=https://motori.fanpage.it/leclerc-nella-storia-e-il-piu-giovane-a-vincere-un-gp-al-volante-di-una-ferrari/|titolo=Leclerc nella storia, è il più giovane a vincere un GP al volante di una Ferrari|data=2 settembre 2019}}</ref> Con il terzo posto in [[Gran Premio di Gran Bretagna 1968|Gran Bretagna]], Ickx guadagnò la piazza d'onore nella classifica dei piloti; centrò la sua prima [[pole position]] al [[Gran Premio di Germania 1968|Gran Premio di Germania]], staccando il miglior tempo quando sul [[Nürburgring]] stava piovendo, migliorando di un minuto la prestazione ottenuta da [[Jim Clark]] nel [[Gran Premio di Germania 1967|1967]].<ref name="Heuvink/67">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 67|titolo=Jacky Ickx}}</ref> A inizio stagione, sul circuito tedesco, Ickx era partito al palo anche con la [[Ferrari Dino 166 F2]], in una gara non valida per il [[Campionato europeo di Formula 2 1968|Campionato europeo]].<ref name="Heuvink/240">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 240|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
 
A [[Gran Premio d'Italia 1968|Monza]], rallentato da problemi all'[[impianto d'alimentazione]], venne accusato dai tecnici di non essere in grado di utilizzare il nuovo alettone posteriore, regolabile dal pilota stesso; arrivò comunque terzo al traguardo. In [[Gran Premio del Canada 1968|Canada]], dove stava disputando delle buone prove, si schiantò a causa dell'[[Acceleratore (meccanica)|acceleratore]] bloccato procurandosi la frattura di una gamba e perdendo ogni ambizione di potere vincere il titolo mondiale, nella cui classifica era al secondo posto; inizialmente colpevolizzato dalla squadra per il suo stile di guida aggressivo, in seguito venne scagionato da un meccanico che mise in luce il problema all'acceleratore.<ref name="Castellarin/332-333"/>
 
Concluse il suo primo Campionato del mondo al quarto posto, totalizzando oltre il doppio dei punti dello sfortunato Chris Amon, che ottenne solo un podio e numerosi ritiri.<ref name="D'AlessioFF/134"/> In Formula 2 gareggiò con la [[Ferrari Dino 166 F2|Ferrari Dino 166]] segnando la [[pole position]] all'[[Eifelrennen]] sul circuito del [[Nürburgring]].<ref name="Heuvink/240"/> I difficili rapporti con la squadra, che gli valsero l'appellativo di ''Pierino la peste'',<ref name="D'AlessioTD/97">{{Cita|D'Alessio, 2005|p. 97|titolo=Top drivers}}</ref> e alcuni problemi contrattuali fecero sì che l'accordo tra Jacky Ickx e la Scuderia Ferrari non venisse rinnovato.<ref name="Heuvink/72">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 72|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
 
==== Il passaggio alla Brabham (1969) ====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1969}}
Jacky Ickx disputò il [[Campionato mondiale di Formula 1 1969|mondiale 1969]] con la squadra di [[Jack Brabham]], di cui l'australiano era titolare e pilota, anche se ormai a fine carriera, ma fra i due non si instaurò un buon rapporto;<ref name="D'AlessioTD/97"/> l'accordo tra le parti, venne trovato tramite la [[Gulf Oil Corporation|Gulf]] che sponsorizzava sia la [[Brabham]] che la [[J.W. Automotive Engineering Ltd.|JW Automotive]], con cui il belga correva nel [[Campionato del mondo sportprototipi 1969|Campionato marche]].<ref name="Heuvink/72"/>
[[File:Ickx at 1969 Dutch Grand Prix.jpg|thumb|left|Zandvoort, 19 giugno 1969. Jacky Ickx nell'abitacolo della Brabham BT26 in occasione delle prove del Gran Premio d'Olanda.]]
 
Le [[Brabham BT26]] della stagione precedente vennero dotate di nuovi alettoni, inizialmente molto molto fragili, e dei motori [[Ford Cosworth DFV|Ford Cosworth]] in sostituzione dei [[Repco]]. Esordì con la nuova squadra in occasione del [[Gran Premio del Sudafrica 1969|Gran Premio del Sudafrica]] dove partì dalle retrovie, mentre Brabham ottenne la [[pole position]] con tre secondi di vantaggio sul belga; al di fuori del campionato, l'australiano vinse il [[BRDC International Trophy 1969|BRDC International Trophy]], con Ickx quarto al traguardo, dopo essere partiti dalla prima fila.<ref name="Heuvink/75">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 75|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
 
In [[Gran Premio di Spagna 1969|Spagna]] concluse in sesta posizione, su sei piloti arrivati al traguardo, con sette giri di ritardo per problemi alle sospensioni;<ref name="Heuvink/76">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 76|titolo=Jacky Ickx}}</ref> quinto in [[Gran Premio d'Olanda 1969|Olanda]], perse la piazza d'onore in [[Gran Premio di Francia 1969|Francia]] commettendo un errore nel finale di gara che lo relegò sul terzo gradino del podio.<ref name="Heuvink/85">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 85|titolo=Jacky Ickx}}</ref> Dopo il secondo posto in [[Gran Premio di Gran Bretagna 1969|Gran Bretagna]], ottenne la pole position, il [[giro più veloce]] in gara e la vittoria finale nel [[Gran Premio di Germania 1969|Gran Premio di Germania]], conquistando il suo primo ''hat trick'' in [[Formula 1]] e il secondo posto nella classifica mondiale; completò la serie positiva con la vittoria all'[[International Gold Cup 1969|International Gold Cup]], gara non valida per il campionato del mondo.<ref name="Heuvink/91">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 91|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
 
Al [[Gran Premio d'Italia 1969|Gran Premio d'Italia]] ruppe il motore in prova e dovette prendere il via della corsa dall'ultima fila; gareggiò con un propulsore fornitogli da [[Frank Williams]], che però si rivelò poco potente, per poi ritirarsi a causa di un problema al rifornimento. In [[Gran Premio del Canada 1969|Canada]], dove siglò pole position e giro più veloce, ingaggiò un duello con [[Jackie Stewart]], leader del mondiale; le vetture entrarono in collisione e lo scozzese si dovette ritirare, mentre Ickx conquistò la seconda vittoria stagionale e ridusse lo svantaggio nella classifica piloti. In [[Gran Premio del Messico 1969|Messico]], ultimo Gran Premio dell'anno, si classificò al secondo posto precedendo Brabham, partito dalla pole position. Concluse la stagione in seconda posizione, lontano dall'inarrivabile Jackie Stewart, Campione del mondo per la prima volta.<ref name="Heuvink/91"/>
 
Nel corso della stagione si dedico saltuariamente alla [[Formula 2]]. Con la Brabham salì sul podio a [[Circuito di Zolder|Zolder]] e partì in pole position al [[Circuito di Reims|Reims]], mentre al [[Gran Premio di Enna]], valido per il [[Campionato europeo di Formula 2 1969|Campionato europeo]] partecipò con una [[De Tomaso]], ritirandosi.<ref name="Heuvink/242">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 242|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
 
==== Il ritorno alla Ferrari e il mondiale sfiorato (1970-1973) ====
===== 1970 =====
[[File:Jacky Ickx Pergusa 1970.jpg|upright|thumb|Jacky Ickx nel 1970, anno del suo ritorno alla Ferrari.]]
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1970}}
[[File:Jacky Ickx Pergusa 1970.jpg|thumb|Ickx nel 1970, anno del suo ritorno alla Ferrari.]]
 
Sul finire del 1969, [[Enzo Ferrari]] contattò Jacky Ickx per gareggiare, con le sue macchine nella stagione successiva.<ref name="Heuvink/91"/> La [[Scuderia Ferrari]], da poco acquisita dal [[Storia del Gruppo Fiat|Gruppo Fiat]], e il belga trovarono un accordo economicamente vantaggioso, che prevedeva di gareggiare in [[Formula 1]] e con i [[Sportprototipo|prototipi]].<ref name="Heuvink/94">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 94|titolo=Jacky Ickx}}</ref> Amico di [[Jacques Ickx]], padre del giovane pilota, [[Gianni Agnelli]], presidente della Fiat, fu l'artefice dell'accordo tra Ickx e Ferrari, che comunque aveva apprezzato l'ottima annata appena disputata dal pilota; in particolare Ferrari venne colpito dalla vittoria del belga nell'ultima edizione della [[24 Ore di Le Mans 1969|24 Ore di Le Mans]] con la [[Ford]].<ref name="D'AlessioTD/99">{{Cita|D'Alessio, 2005|p. 99|titolo=Top drivers}}</ref>
 
Nella [[Campionato mondiale di Formula 1 1970|stagione 1970]] ebbe come compagni di squadra [[Clay Regazzoni]], trentenne debuttante in Formula 1, e [[Ignazio Giunti]], limitatamente ad alcuni Gran Premi. Il belga riponeva grandi aspettative nella nuova [[Ferrari 312 B]];<ref name="Castellarin/334">{{Cita|Castellarin, 2014|p. 334|titolo=Temerari}}</ref> la [[monoposto]] progettata da [[Mauro Forghieri]], tradizionale per la parte telaistica ma dotata dell'inedito motore boxera 12 cilindri "piatto" denominato [[Ferrari Tipo 001|001]], si dimostrò molto veloce, ma inizialmente poco affidabile.<ref name="D'AlessioFF/150">{{Cita|D'Alessio, 2002|p. 150|titolo=Formula Ferrari}}</ref> Al debutto stagionale in [[Gran Premio del Sudafrica 1970|Sudafrica]], subito dopo la buona partenza dalla seconda fila, guadagnò la seconda posizione per poi ritirarsi, dopo pochi giri, a causa di problemi al motore.<ref name="Heuvink/95">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 95|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
 
In occasione del [[Gran Premio di Spagna 1970|Gran Premio di Spagna]], disputato sul [[circuito di [[Circuito Permanente del Jarama|Jarama]], si qualificò con il settimo tempo e partì dalla terza fila. Nel corso del primo giro, il belga venne urtato da [[Jackie Oliver]], pilota della [[British Racing Motors|BRM]] con cui si era imposto nella 24 Ore di Le Mans dell'anno precedente; l'urto provocò un incendio in cui rimasero intrappolati entrambi i piloti.<ref name="D'AlessioFF/150"/> In seguito Jacky Ickx descrisse così quei drammatici momenti:
 
{{Citazione|Erano le fiamme la vera insidia. Al Gran Premio di Spagna 1970, a Jarama, la mia Ferrari si trasformò in un rogo perché Jackie Oliver mi colpì sul fianco. Eravamo appena partiti e i serbatoi erano pieni. L'estintore di bordo mi dava qualche secondo di sopravvivenza ma poco dopo le fiamme mi avevano raggiunto ed io sapevo che nessuno poteva entrare in quel rogo senza una tuta di amiatoamianto. E a Jarama i commissari ne erano sprovvisti. Dovevo uscire da solo. Oppure morire.|Jacky Ickx, dal libro ''Temerari. Ricordi da corsa dei "Cavalieri del rischio"''.}}
 
Nonostante la paura, riuscì ad attivare il sistema antincendio, a liberarsi dalle cinture di sicurezza e uscire dalla macchina; avvolto dalle fiamme e sotto choc, cercò di scappare lontano, passando tra le vetture in movimento, finquandofin quando i commissari intervennero con l'estintore.<ref name="Castellarin/334-335">{{Cita|Castellarin, 2014|pp. 334-335|titolo=Temerari}}</ref> Come anche Oliver, Ickx non riportò gravi conseguenze e tornò subito alle gare.<ref name="D'AlessioFF/150"/> Nelle successive prove di [[Gran Premio di Monaco 1970|Monaco]] e [[Gran Premio del Belgio 1970|Belgio]] non ottenne risultati importanti; terzo in [[Gran Premio d'Olanda 1970|Olanda]], siglò la [[pole position]] in [[Gran Premio di Francia 1970|Francia]] per poi ritirarsi in gara, come anche nel successivo appuntamento in [[Gran Premio di Gran Bretagna 1970|Gran Bretagna]]. Nel contempo [[Jochen Rindt]], grazie alla strepitosa [[Lotus 72]], guadagnava punti iridati che si rivelerannorivelarono determinati a fine stagione.<ref name="Castellarin/335">{{Cita|Castellarin, 2014|p. 335|titolo=Temerari}}</ref>
[[File:Gp Italia 1970 Ickx Rodríguez.jpg|thumb|left|Monza, 6 settembre 1970. La Ferrari 312 B di Jacky Ickx in pole position al Gran Premio d'Italia.]]
 
In [[Gran Premio di Germania 1970|Germania]] ottenne pole position e giro più veloce, ma venne battuto in gara da Jochen Rindt, saldamente in testa al mondiale; vinse il successivo [[Gran Premio d'Austria 1970|Gran Premio d'Austria]], precedendo il compagno Clay Regazzoni, riportando al successo la Ferrari che non vinceva dal 1968, quando proprio Ickx si impose in [[Gran Premio di Francia 1968|Francia]]. Dimostrati notevoli progressi, la Ferrari si presentò con grandi ambizioni a [[Gran Premio d'Italia 1970|Monza]], dove perse la vita Jochen Rindt, leader del campionato; Ickx conquistò la pole position ma nella gara, vinta da Clay Regazzoni, si dovette ritirare per problemi meccanici. Nonostante i molti punti accumulati da Jochen Rindt, con la sua morte si riaprirono i giochi per la conquista del titolo mondiale e il belga avrebbe potuto essere della partita. Jacky Ickx vinse il [[Gran Premio del Canada 1970|Gran Premio del Canada]] e risalì al secondo posto nella graduatoria iridata, ma, dopo aver segnato pole position e giro più veloce, arrivò quarto negli [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1970|Stati Uniti]]; tale risultato non gli consentì di conquistare punti sufficienti per sorpassare in classifica Jochen Rindt che diventò il primo e unico [[Campionato mondiale piloti di Formula 1|Campione del mondo]] postumo.<ref name="D'AlessioFF/153-154">{{Cita|D'Alessio, 2002|pp. 153-154|titolo=Formula Ferrari}}</ref> Sulla vittoria del titolo da parte di Jochen Rindt, il belga dichiarò:
 
{{Citazione|Meglio così, non mi sarebbe piaciuto strappare il titolo a Jochen, che lo meritava pienamente.|Jacky Ickx, dal libro ''Da Hill l'americano al computer Lauda. I ferraristi 1961-1978''.}}
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Si impose nuovamente nel [[Gran Premio del Messico 1970|Gran Premio del Messico]], ultima gara stagionale, confermando il secondo posto in campionato davanti a Clay Regazzoni. Attivo per l'ultimo anno nel [[Campionato europeo di Formula 2 1970|Campionato europeo di Formula 2]], che disputò con una [[BMW 270]], giunse terzo al traguardo nel [[Gran Premio di Enna|Gran Premio del Mediterraneo]] e vinse la gara di [[Circuito di Tulln|Tulln]]; si impose anche al [[Salzburgring]], in una gara fuori campionato.<ref name="Heuvink/244">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 244|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
 
===== Il difficile prosieguo con la Rossa (1971-1973) =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1971}}
;1971
[[File:Ferrari 312B 1971 Monza Jacky Ickx.jpg|thumb|Jacky Ickx impegnato in una sessione di prove al volante della Ferrari 312 B.]]
 
Per il [[Campionato mondiale di Formula 1 1971|campionato 1971]], la [[Scuderia Ferrari]], fiduciosa per la stagione che si avviava, designò Jacky Ickx come prima guida, affiancandolo al confermato [[Clay Regazzoni]], e in alcuni Gran Premi da [[Mario Andretti]].<ref name="Heuvink/114">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 114|titolo=Jacky Ickx}}</ref> Nel corso della stagione pilotò la [[Ferrari 312 B]], monoposto dell'anno precedente ma ancora competitiva, e la nuova [[Ferrari 312 B2|312 B2]], in cui la squadra riponeva molte ambizioni, dimostratasi subito veloce, soprattutto in qualifica, ma inaffidabile tanto da venire sostituita dal vecchio modello in alcune gare, verso la fine del campionato.<ref name="D'AlessioFF/160-163">{{Cita|D'Alessio, 2002|ppp. 160-163|titolo=Formula Ferrari}}</ref>
 
Dopo la tragica morte di [[Ignazio Giunti]], pilota dei [[Sportprototipo|prototipi]] Ferrari, la scuderia di Maranello disertò il primo appuntamento della stagione, il [[Gran Premio d'Argentina 1971|Gran Premio d'Argentina]], gara extracampionato. In seguito Ickx giunse ottavo in [[Gran Premio del Sudafrica 1971|Sudafrica]], dove vinse Mario Andretti, e secondo in [[Gran Premio di Spagna 1971|Spagna]] dopo avere segnato [[pole position]] e [[giro più veloce]]; al [[Gran Premio di Monaco 1971|Gran Premio di Monaco]] si qualificò con il secondo tempo per poi tagliare il traguardo in terza posizione, risultato che permise al belga di salire al secondo posto della classifica mondiale. In occasione del [[Jochen Rindt Gedachtnisrennen Trophy 1971|Memorial Jochen Rindt]], gara non valida per il mondiale, il belga disputò un'ottima prova ottenendo [[pole position]], [[giro più veloce]] in gara e vittoria finale.<ref name="Heuvink/120">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 120|titolo=Jacky Ickx}}</ref> La settimana successiva, ottenne il medesimo risultato nel [[Gran Premio d'Olanda 1971|Gran Premio d'Olanda]], disputato con pioggia molto forte a [[circuito di Zandvoort|Zandvoort]], dimostrando ancora una volta le sue doti di guida sul bagnato.<ref name="D'AlessioFF/160-163"/>
 
La seconda parte della stagione si rivelò molto negativa. Nonostante le buone qualifiche venne costretto al ritiro per problemi meccanici in [[Gran Premio di Francia 1971|Francia]] e [[Gran Premio di Gran Bretagna 1971|Gran Bretagna]]. Dopo una buona partenza dalla prima fila e un duello iniziale con [[Jackie Stewart]], nel corso dei primi giri del [[Gran Premio di Germania 1971|Gran Premio di Germania]] si ritirò in seguito a un'uscita di pista. Ancora per problemi al motore, si ritirò in [[Gran Premio d'Austria 1972|Austria]] e in [[Gran Premio d'Italia 1971|Italia]] per poi giungere ottavo al traguardo in [[Gran Premio del Canada 1971|Canada]], a due giri dal vincitore; dopo avere segnato il giro più veloce, abbandonò la gara negli [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1971|Stati Uniti]], ultima prova del Campionato del mondo in cui si piazzò al quarto posto. A fine stagione rinnovò il contratto con la Ferrari.<ref name="Heuvink/120"/>
 
;===== 1972 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1972}}
[[File:GP Italia 1972 Partenza.jpg|thumb|left|Monza, 10 settembre 1972. Partenza del Gran Premio d'Italia con Jacky Ickx in pole position.]]
[[File:GP Italia 1972 Partenza.jpg|thumb|left|Monza, 10 settembre 1972. Partenza del Gran Premio d'Italia con Ickx in pole position.]]
 
Rinnovato il contratto per correre con la Ferrari in Formula 1 e con gli [[Sportprototipo|sportprototipi]], Jacky Ickx ebbe come compagni di squadra Clay Regazzoni e, solo occasionalmente, Mario Andretti, [[Arturo Merzario]] e [[Nanni Galli]].<ref name="Heuvink/120"/> La monoposto era ancora la veloce e poco affidabile Ferrari 312 B2, sulla quale si lavorò per migliorare le sospensioni, l'aerodinamica e il motore.<ref name="D'AlessioFF/160-163"/>
 
Iniziò la [[Campionato mondiale di Formula 1 1972|stagione 1972]] con un terzo posto in [[Gran Premio d'Argentina 1972|Argentina]] mentre non ottenne punti nella successiva gara in [[Gran Premio del Sudafrica 1972|Sudafrica]].<ref name="Heuvink/125">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 125|titolo=Jacky Ickx}}</ref> Partito male dalla pole position, segnò il giro più veloce in [[Gran Premio di Spagna 1972|Spagna]] ma si dovette accontentare del secondo posto al traguardo, dietro a un imbattibile [[Emerson Fittipaldi]]; secondo anche a [[Gran Premio di Monaco 1972|Monaco]] con la pioggia, risultato che gli permise di raggiungere il secondo posto nella classifica iridata, si ritirò poi in [[Gran Premio del Belgio 1972|Belgio]] per noie all'iniezione.<ref name="Heuvink/127">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 127|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
 
Qualificato con il quarto tempo, in [[Gran Premio di Francia 1972|Francia]] venne rallentato da una foratura e concluse la gara all'undicesimo posto mentre in [[Gran Premio di Gran Bretagna 1972|Gran Bretagna]] si ritirò nuovamente per problemi meccanici. Dominò il successivo [[Gran Premio di Germania 1972|Gran Premio di Germania]], centrando pole position, giro più veloce e vittoria sul difficile circuito del [[Nürburgring]], ottenendo il suo quarto ''hat triktrick''; sul traguardo precedette il compagno di squadra Clay Regazzoni. Ritirato in [[Gran Premio d'Austria 1972|Austria]] per problemi meccanici, partì al palo nel [[Gran Premio d'Italia 1972|Gran Premio d'Italia]] ma si ritirò a pochi giri dal termine per un guasto elettrico, subito dopo aver segnato il giro più veloce. Portò a termine il [[Gran Premio del Canada 1972|Gran Premio del Canada]] nelle retrovie a quattro giri dal vincitore, mentre arrivò al quinto posto negli [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1972|Stati Uniti]], nell'ultima prova del Campionato conquistato da Emerson Fittipaldi. Concluse il campionato al quarto posto, come nella stagione precedente.<ref name="Heuvink/129">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 129|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
 
;===== 1973 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1973}}
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1973|campionato 1973]], Jacky Ickx gareggiò ancora con la Ferrari, alternandosi tra Formula 1 e prototipi;<ref name="Heuvink/132">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 132|titolo=Jacky Ickx}}</ref> affiancato dal solo Arturo Merzario, percepì uno stipendio di centoventi milioni di [[Lira italiana|lire]].<ref>{{cita pubblicazione|nome=Arturo|cognome=Rizzoli|titolo=I miei primi 60 anni|rivista=[[Autosprint]]|anno=2003|pp=61}}</ref>
Nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1973|campionato 1973]], Jacky Ickx gareggiò ancora con la Ferrari, alternandosi tra Formula 1 e prototipi;<ref name="Heuvink/132">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 132|titolo=Jacky Ickx}}</ref> affiancato dal solo Arturo Merzario, percepì uno stipendio di centoventi milioni di [[Lira italiana|lire]].<ref>{{cita pubblicazione|nome=Arturo|cognome=Rizzoli|titolo=I miei primi 60 anni|rivista=[[Autosprint]]|anno=2003|p=61}}</ref>
[[File:Ferrari 312B3 Ickx Monza 1973.jpg|thumb|Jacky Ickx al volante della Ferrari 312 B3.]]
[[File:Ferrari 312B3 Ickx Monza 1973.jpg|thumb|Ickx al volante della Ferrari 312 B3.]]
 
Iniziò la stagione al volante della Ferrari 312 B2, ormai alla terza stagione iridata, disputando delle discrete qualifiche e ottenendo alcuni punti in [[Argentina]] e [[Gran Premio del Brasile 1973|Brasile]].<ref name="Heuvink/132"/> Ritiratosi in [[Gran Premio del Sudafrica 1973|Sudafrica]], a causa di un incidente, al [[Gran Premio di Spagna 1973|Gran Premio di Spagna]], portò al debutto la nuova [[Ferrari 312 B3|312 B3]], qualificandosi con il sesto tempo e concludendo la gara al dodicesimo posto, a sei giri dal vincitore, a causa di problemi ai freni; ancora per guasti meccanici, si ritirò in [[Gran Premio del Belgio 1973|Belgio]] e a [[Gran Premio di Monaco 1973|Monaco]].<ref name="Heuvink/133">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 133|titolo=Jacky Ickx}}</ref> La squadra cercò inutilmente di migliorare la competitività della monoposto ma Ickx non andò oltre i piazzamenti a punti in [[Gran Premio di Svezia 1973|Svezia]] e [[Gran Premio di Francia 1973|Francia]] e l'ottavo posto in [[Gran Premio di Gran Bretagna 1973|Gran Bretagna]], dove si qualificò con il diciannovesimo tempo.<ref name="Heuvink/139">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 139|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
 
Deluso dagli scadenti risultati della sua squadra, [[Enzo Ferrari]], scelse di non completare la stagione agonistica di [[Formula 1]] e lasciò libero Jacky Ickx, il quale si disse disponibile a correre le rimanenti gare della stagione che la Ferrari intedesseintendesse eventualmente disputare.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,14/articleid,1116_01_1973_0179_0014_16193364/|titolo=Tra Ferrari ed Ickx divorzio amichevole|pubblicazione=La Stampa|autore=Michele Fenu|data=1º agosto 1973|p=14}}</ref> Il belga si accordò con la [[McLaren]] per partecipare al [[Gran Premio di Germania 1973|Gran Premio di Germania]], al volante di una [[McLaren M23|M23]]-[[Ford Cosworth DFV|Ford]], al fianco di [[Denny Hulme]] e [[Peter Revson]]; qualificato in prima fila, salì sul terzo gradino del podio, battendo gli occasionali compagni di squadra e ottenendo il migliore risultato della stagione, dimostrando di essere ancora competitivo.<ref name="Castellarin/335-336">{{Cita|Castellarin, 2014|pp. 335-336|titolo=Temerari}}</ref>
 
Dopo che in Austria la Ferrari aveva schierato una vettura profondamente modificata per [[Arturo Merzario|Merzario]], Ickx fu richiamato ''una tantum'' da Enzo Ferrari <ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,11/articleid,1508_02_1973_0208_0011_21226450/|titolo= A Monza (protetta) ritorna la Ferrari|pubblicazione=Stampa Sera|autore=Michele Fenu|data=7 settembre 1973|p=11}}</ref> per il [[Gran Premio d'Italia 1973|Gran Premio d'Italia]], che concluse all'ottavo posto, e partecipò senza successo al [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America 1973|Gran Premio degli Stati Uniti]] con una [[ISO-Marlboro IR]] della prima scuderia di [[Frank Williams Racing Cars|Frank Williams]]; concluse la sua ultima e difficile stagione con la scuderia di Maranello al nono posto della classifica, con solo dodici punti.<ref name="Heuvink/139"/>
 
{{Citazione|Ickx: un connubio di ardimento e di calcolo. Nel primo anno in cui corse con le mie macchine maturò un'esperiezaesperienza che prometteva grandi frutti. Poi, dopo una stagione di intervallo con la Brabham, per quattro anni abbiamo inseguito un titolo, mentre ci venivano attribuite polemiche spesso inconsistenti al di là del funambolismo giornalistico. Se facciamo una graduatoria dei piloti Ferrari vincitori di Gran Premi valevoli per il campionato mondiale, Ickx è terzo, insieme a Villeneuve, con sei affermazioni, dietro ad Alberto Ascari con tredici e a Lauda con quindici. Qualche suo atteggiamento, che gli valse fra i miei collaboratori l'appellativo di Pierino il terribile, non mi ha cancellato il ricordo di un ragazzo cresciuto in fretta e l'impressione di quella sua guida fine e temeraria sotto la pioggia.|Enzo Ferrari, dal libro ''Piloti che gente...''}}
 
Con queste parole Enzo Ferrari descrisse il suo rapporto con il belga, proficuo ma non privo di attriti. Riconoscente ma spesso critico nei confronti del costruttore, per la gestione della scuderia e la scarsa presenza ai Gran Premi, ne giustificò invece il comportamento duro e ambizioso, spesso contestato dai colleghi.<ref name="Castellarin/336-337">{{Cita|Castellarin, 2014|pp. 336-337|titolo=Temerari}}</ref>
 
==== Il declino con la Lotus (1974-1975) ====
;===== 1974 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1974}}
Jacky Ickx si accordò per disputare la [[Campionato mondiale di Formula 1 1974|stagione 1974]] per la [[Team Lotus|Lotus]], vincitrice del precedente [[Campionato mondiale di Formula 1 1973|mondiale costruttori]], con il ruolo di seconda guida di [[Ronnie Peterson]].<ref name="Heuvink/144">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 144|titolo=Jacky Ickx}}</ref> Il rapporto con lo svedese, che lo batterà frequentemente,<ref name="D'Ulisse/159">{{Cita|D'Ulisse, 2007|p. 159|titolo=I ferraristi 1961-1978}}</ref> si rivelò molto difficile e le monoposto di [[Colin Chapman]] risultarono inferiori alle aspettative.<ref name="D'AlessioTD/101">{{Cita|D'Alessio, 2005|p. 101|titolo=Top drivers}}</ref> Questa prima stagione con la scuderia inglese, iniziata con discrete ambizioni,<ref name="D'AlessioTD/99"/> segnò invece l'inizio della parabola discendente per la carriera di Jacky Ickx nella massima serie.<ref name="D'Ulisse/159"/>
Jacky Ickx si accordò per disputare la [[Campionato mondiale di Formula 1 1974|stagione 1974]] per la [[Team Lotus|Lotus]], vincitrice del precedente [[Campionato mondiale di Formula 1 1973|mondiale costruttori]], con il ruolo di seconda guida di [[Ronnie Peterson]].<ref name="Heuvink/144">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 144|titolo=Jacky Ickx}}</ref> Il rapporto con lo svedese, che lo batté frequentemente,<ref name="D'Ulisse/159">{{Cita|D'Ulisse, 2007|p. 159|titolo=I ferraristi 1961-1978}}</ref> si rivelò molto difficile e le monoposto di [[Colin Chapman]] risultarono inferiori alle aspettative.<ref name="D'AlessioTD/101">{{Cita|D'Alessio, 2005|p. 101|titolo=Top drivers}}</ref> Questa prima stagione con la scuderia inglese, iniziata con discrete ambizioni,<ref name="D'AlessioTD/99"/> segnò invece l'inizio della parabola discendente per la carriera di Jacky Ickx nella massima serie.<ref name="D'Ulisse/159"/>
[[File:Jacky Ickx 1974 Race of Champions 3.jpg|thumb|left|Brands Hatch, 17 marzo 1974. Jacky Ickx, su Lotus 72, nella vittoriosa Corsa dei Campioni.]]
[[File:Jacky Ickx 1974 Race of Champions 3.jpg|thumb|left|Brands Hatch, 17 marzo 1974. Ickx, su Lotus 72, nella vittoriosa [[Race of Champions 1974|Race of Champions]].]]
 
Nel corso del campionato portò in gara la veloce, ma ormai datata, [[Lotus 72]] e la nuova e deludente [[Lotus 76|76]], entrambe motorizzate [[Ford Cosworth DFV|Ford Cosworth]]. Debuttò in gara con un ritiro al [[Gran Premio d'Argentina 1974|Gran Premio d'Argentina]] e salì sul terzo gradino del podio in [[Gran Premio del Brasile 1974|Brasile]]. In marzo partecipò alla [[Race of Champions 1974|CorsaRace deiof CampioniChampions]] a [[Circuito di Brands Hatch|Brands Hatch]], gara non valida per il mondiale: partito a metà schieramento, disputò un'ottima corsa, con pioggia battente e basse temperature, tagliando il traguardo in prima posizione, dopo avere segnatofatto segnare il [[giro più veloce]]. Tale risultato gli diede nuove motivazioni per il prosieguo della stagione che invece si dimostrò negativa; ritirato per problemi meccanici nei successivi cinque Gran Premi, arrivò undicesimo, a quattro giri dal vincitore, in [[Gran Premio d'Olanda 1974|Olanda]] e quinto in [[Gran Premio di Francia 1974|Francia]].<ref name="Heuvink/144-145">{{Cita|Heuvink, 2014|pp. 144-145|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
 
Giunse terzo all'arrivo in [[Gran Premio di Gran Bretagna 1974|Gran Bretagna]] e quinto in [[Gran Premio di Germania 1974|Germania]]; nelle ultime quattro gare, qualificato sempre con pessimi tempi, si ritirò per incidenti e problemi alla monoposto, tranne in [[Gran Premio del Canada 1974|Canada]], dove arrivò undicesimo con due giri di ritardo; concluse il Campionato all'undicesimo posto con soli dodici punti raccolti.<ref name="Heuvink/150">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 150|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
 
;===== 1975 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1975}}
[[File:JackyIckx1975.jpg|thumb|upright|Jacky Ickx nel 1975.]]
[[File:JackyIckx1975.jpg|thumb|Ickx nel 1975.]]
 
Nonostante le delusioni della stagione precedente, Jacky Ickx partecipò al [[Campionato mondiale di Formula 1 1975|mondiale 1975]] ancora con la Lotus.<ref name="Heuvink/150"/> Confermato anche Ronnie Peterson, la scuderia inglese, che avrebbe dovuto realizzare una nuova monoposto, schierò invece una evoluzione della Lotus 72, giunta ormai al sesto anno di gare. Portò a termine i primi Gran Premi della stagione, in [[Gran Premio d'Argentina 1975|Argentina]], [[Gran Premio del Brasile 1975|Brasile]] e [[Gran Premio del Sudafrica 1975|Sudafrica]], sempre fuori dalla zona dei punti, senza avere mai disputato una buona qualifica.<ref name="Heuvink/154">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 154|titolo=Jacky Ickx}}</ref> Ottenne poi il quarto posto in prova e in gara alla [[Race of Champions 1975|CorsaRace deiof CampioniChampions]], non inserita nel calendario del Campionato del mondo.
 
In occasione del [[Gran Premio di Spagna 1975|Gran Premio di Spagna]], le misure di sicurezza adottate nel [[Circuito del Montjuïc]] vennero ritenute inadeguate per un Gran Premio di Formula 1; i piloti della [[Grand Prix Drivers' Association]] scioperarono minacciando di non gareggiare, mentre Jacky Ickx, con pochi altri non iscritti all'associazione, si dissociò da questa scelta. Dopo una difficile trattativa tra organizzatori e piloti, la corsa venne comunque disputata, per poi essere interrotta anzitempo a causa del drammatico incidente di [[Rolf Stommelen]], costato la vita a quattro spettatori; al momento della sospensione Ickx si trovava in seconda posizione e salì sul podio per l'ultima volta in carriera, ottenendo solo tre punti in quanto non era stata completata almeno la metà dei giri previsti.<ref name="Heuvink/155">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 155|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
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==== Le ultime stagioni e il ritiro (1976-1979) ====
;===== 1976 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1976}}
Jacky Ickx accettò l'offerta di [[Frank Williams]], sostenuta economicamente dalla [[Marlboro]], per gareggiare nel [[Campionato mondiale di Formula 1 1976|campionato 1976]] con le sue monoposto.<ref name="Heuvink/162"/> Nel corso della stagione la [[Frank Williams Racing Cars|Williams]] venne rilevata da uno dei finanziatori della squadra e prese il nome di [[Walter Wolf Racing|Wolf]].
 
La [[Wolf-Williams FW05]] si dimostrò subito una vettura deludente e poco performante, tanto che il belga partì dalle retrovie senza mai inserirsi nelle posizioni di vertice sia in [[Gran Premio del Brasile 1976|Brasile]] che in [[Gran Premio del Sudafrica 1976|Sudafrica]]; dopo l'incoraggiante terzo posto alla [[Race of Champions 1976|CorsaRace deiof CampioniChampions]], dove partì dalla quarta posizione, la situazione peggiorò ulteriormente e, in occasione del [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Ovest 1976|Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest]], Ickx non riuscì a qualificarsi, per la prima volta nella sua carriera.<ref name="Heuvink/164">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 164|titolo=Jacky Ickx}}</ref> Settimo in [[Gran Premio di Spagna 1976|Spagna]], mancò nuovamente la qualificazione in [[Gran Premio del Belgio 1976|Belgio]] e a [[Gran Premio di Monaco 1976|Monaco]].<ref name="Heuvink/166">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 166|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
[[File:Jacky Ickx Hesketh 308c Wolf S GHIT 76 12.jpg|thumb|left|Jacky Ickx al volante della Wolf-Williams FW05.]]
 
Ancora fuori dalla zona dei punti in [[Gran Premio di Francia 1976|Francia]] e non qualificato in [[Gran Premio di Gran Bretagna 1976|Gran Bretagna]], a causa dei problemi di tenuta di strada della macchina, decise abbandonare la scuderia inglese. Dopo il [[Gran Premio di Germania 1976|Gran Premio di Germania]], a cui non partecipò, venne chiamato dalla [[Ensign]] per sostituire [[Chris Amon]], da poco ritiratosi; con la [[Ensign MN176|MN176]], Ickx ottenne l'undicesimo tempo in qualifica in [[Gran Premio d'Olanda 1976|Olanda]], migliore risultato dell'anno, ma si ritirò in gara.<ref name="Heuvink/166"/>
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Decimo in [[Gran Premio d'Italia 1976|Italia]] e tredicesimo in [[Gran Premio del Canada 1976|Canada]], al [[Gran Premio degli Stati Uniti d'America-Est 1976|Gran Premio degli Stati Uniti-Est]], in seguito a un'uscita di strada e al conseguente scontro con le barriere, la monoposto si spezzò prendendo fuoco nel retrotreno; il pilota, che venne trasportato nel più vicino ospedale, con una ambulanza che dovette fermarsi a fare rifornimento, riportò ustioni e fratture. Conclusa l'ennesima difficile stagione, Jacky Ickx si rese conto che la sua carriera in Formula 1 volgeva ormai al termine, proprio mentre nelle [[endurance (automobilismo)|gare di durata]] era all'apice del successo.<ref name="Heuvink/172">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 172|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
 
;===== 1977 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1977}}
Inizialmente senza una squadra per la [[Campionato mondiale di Formula 1 1977|stagione 1977]], partecipò al [[Gran Premio di Monaco 1977|Gran Premio di Monaco]] per sostituire [[Clay Regazzoni]]. Al volante di una [[Ensign MN177]] si qualificò con il diciassettesimo tempo, rientrando di poco nei piloti qualificati, che sul difficile circuito cittadino di [[Circuito di Monte Carlo|Montecarlo]] erano solo venti. In gara non andò oltre la decima posizione a due giri dal vincitore.<ref name="Heuvink/174-175">{{Cita|Heuvink, 2014|pp. 174-175|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
 
;===== 1978 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1978}}
Si accordò nuovamente con la Ensign per disputare alcuni Gran Premi del [[Campionato mondiale di Formula 1 1978|campionato 1978]]. All'[[BRDC International Trophy 1978|International Trophy]], gara non valida per il campionato, si ritirò come nel successivo [[Gran Premio di Monaco 1978|Gran Premio di Monaco]]; in [[Gran Premio del Belgio 1978|Belgio]] tagliò il traguardo in dodicesima posizione, a sei giri dal vincitore, si ritirò in [[Gran Premio di Spagna 1978|Spagna]] e non si qualificò in [[Gran Premio di Svezia 1978|Svezia]]. Gli scarsi risultati portarono Jacky Ickx a lasciare la squadra che, in seguito, lo sostituì con il debuttante [[Nelson Piquet]].<ref name="Heuvink/182-183">{{Cita|Heuvink, 2014|pp. 182-183|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
 
;===== 1979 =====
{{Vedi anche|Campionato mondiale di Formula 1 1979}}
[[File:Jacky Ickx Gp Italia 1979.jpg|thumb|Monza, 9 settembre 1979. Jacky Ickx al volante della Ligier JS11, nella sua ultima stagione in Formula 1.]]
[[File:Jacky Ickx Gp Italia 1979.jpg|thumb|Monza, 9 settembre 1979. Ickx al volante della Ligier JS11, nella sua ultima stagione in Formula 1.]]
 
Nel corso del [[Campionato mondiale di Formula 1 1979|campionato 1979]], Jacky Ickx ebbe la possibilità di disputare alcuni [[Gran premio di Formula 1|Gran Premi]] con la [[Ligier]], anche se impegnato con i [[Sportprototipo|prototipi]] nel [[Campionato CanAm]]. Chiamato dal titolare della squadra, l'amico [[Guy Ligier]], per sostituire [[Patrick Depailler]], infortunatosi in un incidente con il [[deltaplano]], andò ad affiancare [[Jacques Laffite]].<ref name="Heuvink/194">{{Cita|Heuvink, 2014|p. 194|titolo=Jacky Ickx}}</ref>
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Abbandonata la [[Formula 1]] come pilota, rimase nell'ambiente per molti anni come direttore di gara del [[Gran Premio di Monaco]].<ref name="Ickx Honoured for Monaco Duties">{{cita web|url=http://www.autosport.com/news/atlasf1-report.php/id/679|titolo=Ickx Honoured for Monaco Duties|sito=Autosport.com|lingua=en|accesso=24 dicembre 2015}}</ref> In tale veste, prestò il suo servizio anche nell'edizione del [[Gran Premio di Monaco 1984|1984]], funestata dalla forte pioggia che rendeva pericolosa la pista; pressato dagli organizzatori, diede ordine di [[Lista dei Gran Premi di Formula 1 sospesi|sospendere la gara]] al trentunesimo giro, quando un giovane [[Ayrton Senna]], al debutto sul [[circuito di Monte Carlo]] stava per sorpassare [[Alain Prost]], in quel momento in testa al Gran Premio.<ref name="Ayrton pp. 41-43">{{Cita libro|titolo=Ayrton|autore=Cesare Maria Mannucci|editore=Conti Editore|anno=2004|pp=41-43}}</ref> Ickx giustificò la decisione dicendo:
 
{{Citazione|Il Gran Premio poteva continuare, ma se si fosse verificato un un grave incidente, avrebbero detto che ero un pazzo irresponsabile. Meglio bloccare la gara, perché la visibilità era inesistente, l'aderenza nulla.|Jacky Ickx, dal libro ''Ayrton''.}}
 
Venne accusato, tra gli altri, da [[Mauro Forghieri]] e [[Jean-Marie Balestre]], di aver voluto agevolare Prost che guidava una [[McLaren]] motorizzata [[Porsche]], costruttore di cui Ickx era pilota nel [[Campionato del mondo sportprototipi|Campionato del mondo endurance]]; Senna criticò la decisione del commissario di gara, senza però ritenerla un favoritismo nei confronti del rivale francese.<ref name="Ayrton pp. 41-43"/> Per questo episodio il belga venne momentaneamente sospeso dall{{'}}''Automobile Club de Monaco'', ente organizzatore del Gran Premio del quale era componente.<ref>{{Cita libro|titolo=100 anni di auto da corsa|editore=De Agostini|capitolo=Jacky Ickx|p=30/a}}</ref>
 
=== Gare di durata ===
[[File:1973-05-27 Jacky Ickx, Ferrari 312P.jpg|thumb|left|Jacky Ickx alla guida della [[Ferrari 312PB]] nel corso della vittoriosa [[1000 km del Nürburgring]] del 1973.]]
 
È nella categoria [[Sport Prototipo|Sport Prototipi]] che, a partire dal debutto nella stagione 1966 e passando per i primi successi di categoria e assoluti ottenuti nel 1967<ref>{{Cita web|url=http://www.racingsportscars.com/driver/archive/Jacky-Ickx-B.html|titolo=Complete Archive of Jacky Ickx|accesso=24 aprile 2016}}</ref>, Jacky ha gareggiato per quasi vent'anni e ha ottenuto i migliori successi, correndo sempre per scuderie di primo piano. Ickx è stato definito per molto tempo ''Monsieur Le Mans'', avendo stabilito un record di 6 vittorie nella celebre [[24 Ore di Le Mans|"24 Ore"]] (in seguito, solo [[Tom Kristensen]] ha dapprima eguagliato e poi battuto questo primato); ha inoltre vinto per cinque volte la [[1000 km di Spa]] (in tre occasioni sul [[Circuito di Spa-Francorchamps#Storia|vecchio tracciato di 14 km]] e in due sul [[Circuito di Spa-Francorchamps#Il nuovo tracciato|rinnovato circuito]]), la [[24 Ore di Daytona|6 Ore di Daytona]] nel 1972 e la [[12 Ore di Sebring]] nel 1969 e 1972.
 
Vinse la sua prima "Le Mans" nel [[24 Ore di Le Mans 1969|1969]] alla guida di una [[Ford GT40]], in coppia con [[Jackie Oliver]], battendo in un arrivo in volata la [[Porsche 908]] di soli 100 metri. Oltre a cogliere una prestigiosa vittoria, dette anche una lezione di saggezza: il pilota, profondamente contrario alla fin lì classica procedura di partenza – in cui i piloti attraversavano la pista, correndo verso le vetture disposte a lisca di pesce, e iniziavano la corsa senza allacciarsi le [[cinture di sicurezza]] –, al via attraversò il tracciato, si sedette a bordo del mezzo, allacciò le cinture e aspettò con calma che tutte le macchine fossero passate, per poi partire. Al primo giro un tragico evento dimostrò che Ickx aveva ragione: il pilota [[John Woolfe]], alla guida di una [[Porsche 917]], perì in un incidente mortale venendo sbalzato fuori dalla vettura, non avendo ancora allacciato le cinture. Nello scontro venne coinvolto anche [[Chris Amon]] che, anch'esso contrario al sistema di partenza, senza gesti plateali, si era "attardato" per "legarsi" correttamente; il pilota neozelandese centrò con la sua Ferrari il serbatoio in fiamme della vettura di Woolfe, ma ne uscì indenne. L'[[24 Ore di Le Mans 1970|edizione successiva]] vide la modifica della partenza "stile Le Mans", con i piloti già seduti a bordo e con le cinture di sicurezza allacciate, fermo restando le vetture schierate a spina di pesce in base ai tempi ottenuti in prova, e il suo definitivo abbandono nel [[24 Ore di Le Mans 1971|1971]] in favore di quella lanciata, come alla [[500 miglia di Indianapolis]].
[[File:Jacky Ickx I05.jpg|thumb|Jacky Ickx nell'abitacolo della [[Porsche 935]] [[Martini Racing]], durante la [[6 Ore di Silverstone]] del 1976.]]
 
Jacky tornò al successo sul [[Circuit de la Sarthe|circuito de ladella Sarthe]] nel 1975, per la prima di tre vittorie consecutive nella maratona di durata: la prima con la [[Mirage (automobile)|Gulf-Mirage]] e le altre due con la [[Porsche 936]]; proprio con casa [[Germania|tedesca]] inizia un fruttuoso sodalizio. Dopo un secondo posto nel 1980, anche nel 1981 vince a Le Mans sempre su Porsche 936, in una versione aggiornata che portava al debutto in gara il nuovo motore della vettura sua erede. Intenzionato a ritirarsi, venne convinto dalla [[Porsche]] a restare per affidargli lo sviluppo della [[Porsche 956|956]], la nuova arma della casa per le gare di durata. Con tale vettura Ickx vince nel 1982 la sua sesta e ultima "Le Mans", oltre a conquistare il [[Campionato mondiale Endurance 1982]] e [[Campionato mondiale Endurance 1983|1983]]. Con la Porsche continua a correre fino al 1985, anno in cui, durante la 1000&nbsp;km di Spa, è coinvolto nell'incidente che causeràcausò la morte di [[Stefan Bellof]].
 
=== Rally Raid ===
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== Riconoscimenti ==
[[File:Hall of fame Le Mans-trophy.JPG|thumb|upright=0.8|left|La placca in bronzo dedicata a Jacky Ickx a Le Mans.]]
 
Molto famoso in [[Belgio]], secondo un sondaggio della rete televisiva nazionale [[RTBF]] del 2013, Jacky Ickx è considerato il terzo migliore sportivo belga di sempre, preceduto da [[Eddy Merckx]] e [[Stefan Everts]];<ref>{{cita news|url=http://www.rtbf.be/sport/dossier/un-jour-un-exploit/detail_les-dix-plus-grands-sportifs-belges?id=8161188|titolo=Les dix plus grands sportifs belges |pubblicazione=Rtbf.be|accesso=24 dicembre 2015}}</ref> in patria era stato precedentemente premiato con il ''Trofeo per il Merito sportivo'' nel 1968, quando era ancora agli esordi della carriera professionistica,<ref>{{cita news|url=http://www.dhnet.be/archive/trophee-national-du-merite-sportif-51b7f056e4b0de6db99a340a|titolo=Trophée National du Mérite Sportif|pubblicazione=Dhnet.be|data=30 novembre 2007|accesso=24 dicembre 2015}}</ref> e nominato ''Sportivo dell'anno'' nel 1982, quando ormai pilota affermato vinse il [[Campionato del mondo sportprototipi 1982|Campionato mondiale endurance]].<ref>{{cita news|url=http://archives.lesoir.be/sportifs-de-l-annee-la-grande-fete-du-sport-belge-a-con_t-20041218-Z0Q3CG.html|titolo=Sportifs de l'année|pubblicazione=Lesoir.be|data=18 dicembre 2004|accesso=24 dicembre 2015}}</ref> Già dal 2000 Ufficiale dell'[[Ordine della Corona (Belgio)|Ordine della Corona]],<ref>{{cita web|url=http://www.etaamb.be/nl/koninklijk-besluit_n2000015098.html|titolo=Koninklijk Besluit
gepubliceerd op 23 september 2000|sito=Etaamb.be|lingua=ne|accesso=3 gennaio 2016}}</ref> nel 2007 venne insignito del titolo di Grand'Ufficiale dell'[[Ordine di Leopoldo]], la più alta onorificenza nazionale.<ref>{{cita web|url=http://www.etaamb.be/nl/koninklijk-besluit_n2006015109.html|titolo=Koninklijk Besluit
gepubliceerd op 20 juli 2006|sito=Etaamb.be|lingua=ne|accesso=3 gennaio 2016}}</ref> Da dicembre 2014 a giugno 2015, a [[Bruxelles]] venne allestita una mostra per celebrare il settantesimo compleanno di Jacky Ickx ed Eddy Merckx, concittadini e coetanei; oltre a [[motociclette]], [[Turismo (automobileautomobilismo)|vetture turismo]], [[monoposto]] e [[Sport Prototipo|sportprototipi]] guidati dal pilota nella sua lunga carriera, vennero esposti trofei, fotografie e il casco bruciato nel rogo del [[Gran Premio di Spagna 1970]].<ref>{{cita web|url=http://merckx-ickx.be/nl/|titolo=Merckx-Ickx. De expo|sito=Merckx-ickx.be|lingua=ne|accesso=3 gennaio 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160122223040/http://www.merckx-ickx.be/nl/|dataarchivio=22 gennaio 2016}}</ref>
[[File:Jacky Ickx 1969 Yemen stamp.jpg|thumb|upright=0.8|Il francobollo delle poste yemenite che celebra la prima vittoria di Ickx alla 24 Ore di Le Mans.]]
 
Molti sono anche i riconoscimenti ricevuti all'estero, in modo particolare in [[Francia]] e legati alla [[24 Ore di Le Mans]]: nominato ''Pilota del secolo'' per la maratona francese, dal 16 giugno 2000 divenne [[Cittadinanza onoraria|cittadino onorario]] di [[Le Mans]];<ref>{{cita news|url=http://www.maisonblanche.co.uk/jackyickx.html|titolo=Jacky Ickx: honorary Citizen of Le Mans|pubblicazione=Maisonblanche.co.uk|lingua=en|accesso=24 dicembre 2015}}</ref> nel centro della cittadina è presente, tra le [[24 Ore di Le Mans#Le impronte dei vincitori|le impronte dei vincitori]], una targa in bronzo a lui dedicata che ne riproduce il calco di mani e piedi. Nel 2004 l'[[Automobile Club de l'Ouest]] gli assegnò il trofeo [[Spirit of Le Mans]] come riconoscimento per le sei vittorie ottenute nella corsa francese e in occasione del [[Festival Automobile International|Festival Internazionale dell'Automobile]] di [[Parigi]] del 2012 venne premiato con la Palma d'Oro<ref>{{cita web|url=http://www.festivalautomobile.com/fr/archives/index.php?edition=28|titolo=Palmarès du 28ème Festival Automobile International|sito=Festivalautomobile.com|accesso=5 gennaio 2016|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160131130120/http://www.festivalautomobile.com/fr/archives/index.php?edition=28|dataarchivio=31 gennaio 2016}}</ref> Per la lunga attività svolta come direttore di gara a [[Gran Premio di Monaco|Montecarlo]], nel 2002 il [[Principe di Monaco]] lo nominò Ufficiale dell'[[Ordine di San Carlo]].<ref name="Ickx Honoured for Monaco Duties"/> Sempre nel 2002 venne inserito nella International Motorsport Hall of Fame di [[Talladega]], negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dove sono iscritti i grandi nomi dell'[[automobilismo]] di tutti i tempi.<ref>{{cita web|url=http://www.motorsportshalloffame.com/Hall-of-Fame-Members/Inductee-Search.aspx#2002|titolo=Hall of Fame members|sito=Motorsportshalloffame.com|lingua=en|accesso=24 dicembre 2015|dataarchivio=18 dicembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151218084314/http://www.motorsportshalloffame.com/Hall-of-Fame-Members/Inductee-Search.aspx#2002|urlmorto=sì}}</ref> In [[Italia]], alla cerimonia dei Caschi d'oro del 2014, organizzati dalla rivista [[Autosprint]], venne premiato con il Casco Legend.<ref name="Xfactor">{{cita pubblicazione|nome=Alfredo|cognome=Filippone|titolo=Xfactor|rivista=Autosprint|numero=51-52|anno=2014|mese=dicembre|pp=50-54}}</ref>
 
Anche nella [[cultura di massa]] Jacky Ickx è stato celebrato. Alcuni libri trattano integralmente la sua biografia, mentre in altri gli vengono riservati capitoli o viene citato. Apparve spesso nei fumetti di [[Michel Vaillant]] tanto che, per festeggiare il suo settantesimo compleanno, venne pubblicato un cofanetto contenente sei volumi con tutti gli episodi che lo videro rappresentato.<ref>{{cita web|url=http://clubdusoir.lesoir.be/node/75|titolo=Collection Michel Vaillant – Jacky Ickx, l’intégrale|sito=Lesoir.be|accesso=4 gennaio 2016}}</ref> Le poste [[yemen]]ite realizzarono un [[francobollo]] per celebrare la sua prima vittoria alla 24 Ore di Le Mans, mentre quelle [[austria]]che uno inserito nella serie dedicata alle celebrità della [[Formula 1]];<ref>{{cita web|url=http://colnect.com/en/stamps/stamp/194739-Formula_1_Celebrities_-_Jacky_Ickx-Formula_1_Celebrities-Austria|titolo=Formula 1 Celebrities - Jacky Ickx|sito=Colnect.com|accesso=4 gennaio 2016}}</ref> altri due vennero emessi dagli [[Emirati Arabi Uniti|Emirati Arabi]], in due diverse collezioni sui piloti automobilistici.<ref>{{cita web|url=http://colnect.com/en/stamps/stamp/272105-Jacques_Bernard_%E2%80%9EJacky%E2%80%9C_Ickx_1945_Belgium-Racing_drivers-Umm_al-Qaiwain|titolo=Jacques Bernard „Jacky“ Ickx (*1945), Belgium|sito=Colnect.com|accesso=4 gennaio 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=http://colnect.com/en/stamps/stamp/324577-Jacques_Bernard_%E2%80%9EJacky%E2%80%9C_Ickx_1945_Belgium-Race_Car_Drivers-Ajman|titolo=Jacques Bernard „Jacky“ Ickx|sito=Colnect.com|accesso=4 gennaio 2016}}</ref>
 
== PalmarèsRisultati ==
{{Vedi anche|PalmarèsRisultati sportivi di Jacky Ickx}}
 
=== Campionato mondiale di Formula 1 ===
{{RisF1|Ritiro=1979|Anno=1966|Scuderia=[[Matra]]<ref name="ReferenceA">Con la Matra di Formula 2 della scuderia Tyrrell nel GP di Germania.</ref>|Vettura=[[Matra MS5|MS5]]|6R=Rit|Punti=|Pos=}}
{{RisF1|Ritiro=1979|Anno=1967|Scuderia=[[Matra]]<ref name="ReferenceA">Con la Matra di Formula 2 della scuderia Tyrrell nel GP di Germania.</ref><br />[[Cooper Car Company|Cooper]]|Vettura=[[Matra MS5|MS5]]<br />[[Cooper T81|T81B]] e [[Cooper T86|T86]]|7R=Rit|9R=6|10R=Rit|Punti=1|Pos=20}}
{{RisF1|Ritiro=1979|Anno=1968|Scuderia=[[Scuderia Ferrari|Ferrari]]|Vettura=[[Ferrari 312|312]]|1R=Rit|2R=Rit|4R=3|5R=4|6R=1|7R=3|8R='''4'''|9R=3|10R=NP|12R=Rit|Punti=27|Pos=4}}
{{RisF1|Ritiro=1979|Anno=1969|Scuderia=Brabham|Vettura=[[Brabham BT26A|BT26A]]|1R=Rit|2R=6|3R=Rit|4R=5|5R=3|6R=2|7R='''''1'''''|8R=10|9R='''''1'''''|10R=Rit|11R=''2''|Punti=37|Pos=2}}
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{{RisF1|Ritiro=1979|Anno=1974|Scuderia=[[Team Lotus|Lotus]]|Vettura=[[Lotus 72|72E]] e [[Lotus 76|76]]|1R=Rit|2R=3|3R=Rit|4R=Rit|5R=Rit|6R=Rit|7R=Rit|8R=11|9R=5|10R=3|11R=5|12R=Rit|13R=Rit|14R=13|15R=Rit|Punti=12|Pos=10}}
{{RisF1|Ritiro=1979|Anno=1975|Scuderia=[[Team Lotus|Lotus]]|Vettura=[[Lotus 72|72E]]|1R=8|2R=9|3R=12|4R=2|5R=8|6R=Rit|7R=15|8R=Rit|9R=Rit|Punti=3|Pos=16}}
{{RisF1|Ritiro=1979|Anno=1976|Scuderia=[[FrankWalter WilliamsWolf Racing Cars|WilliamsWolf]]<br />[[Ensign]]<ref>Con l'Ensign dal GP d'Olanda.</ref>|Vettura=[[Williams FW05|FW05]]<br />[[Ensign MN176|MN176]]|1R=8|2R=16|3R=NQ|4R=7|5R=NQ|6R=NQ|8R=10|9R=NQ|12R=Rit|13R=10|14R=13|15R=Rit|Punti=0}}
{{RisF1|Ritiro=1979|Anno=1977|Scuderia=Ensign|Vettura=[[Ensign MN177|MN177]]|6R=10|Punti=0}}
{{RisF1|Ritiro=1979|Anno=1978|Scuderia=Ensign|Vettura=[[Ensign MN177|MN177]]|5R=Rit|6R=12|7R=Rit|8R=NQ|Punti=0}}
{{RisF1|Ritiro=1979|Anno=1979|Scuderia=Ligier|Vettura=[[Ligier JS11|JS11]]|8R=Rit|9R=6|10R=Rit|11R=Rit|12R=5|13R=Rit|14R=Rit|15R=Rit|Punti=3|Pos=16|LEG=1}}
 
=== 24 Ore di Le Mans ===
{| class="wikitable" style="font-size:90%
|-
! Anno
! Classe
! N°
! Gomme
! Vettura
! Squadra
! Co-piloti
! Giri
! Pos.<br />Assol.
! Pos. di<br />Classe
|- style="text-align:center;"
! [[24 Ore di Le Mans 1966|1966]]
| S<br />5.0
| 60
| {{Firestone}}
|align="left"| [[Ford GT40|Ford GT40 Mk.I]]<br />[[Ford]] 4.7L [[Motore V8|V8]]
|align="left"| {{bandiera|USA}} [[Essex Wire Corporation]]
|align="left"| {{bandiera|DEU}} [[Jochen Neerpasch]]
| 154
| DNF
| DNF
|- style="text-align:center;"
! [[24 Ore di Le Mans 1967|1967]]
| P<br />+5.0
| 15
| {{Firestone}}
|align="left"| [[Mirage (automobile)|Mirage]] M1 ([[Ford GT40]] Lightweight)<br />[[Ford]] 5.7L [[Motore V8|V8]]
|align="left"| {{bandiera|GBR}} [[J.W. Automotive Engineering Ltd.]]
|align="left"| {{bandiera|AUS}} [[Brian Muir (pilota automobilistico)|Brian Muir]]
| 29
| DNF
| DNF
|- style="text-align:center;"
! [[24 Ore di Le Mans 1969|1969]]
| S<br />5.0
| 6
| {{Firestone}}
|align="left"| [[Ford GT40|Ford GT40 Mk.I]]<br />[[Ford]] 4.9L [[Motore V8|V8]]
|align="left"| {{bandiera|GBR}} [[J.W. Automotive Engineering Ltd.]]
|align="left"| {{bandiera|GBR}} [[Jackie Oliver]]
| 372
|style="background:#FFFFBF;"|'''1°'''
|style="background:#FFFFBF;"|'''1°'''
|- style="text-align:center;"
! [[24 Ore di Le Mans 1970|1970]]
| S<br />5.0
| 5
| {{Firestone}}
|align="left"| [[Ferrari 512 S]]<br />[[Ferrari]] 5.0L [[Motore V12|V12]]
|align="left"| {{Automobilismo Ferrari|G}}
|align="left"| {{bandiera|CHE}} [[Peter Schetty]]
| 142
| DNF
| DNF
|- style="text-align:center;"
! [[24 Ore di Le Mans 1973|1973]]
| S<br />3.0
| 15
| {{Goodyear}}
|align="left"| [[Ferrari 312 PB]]<br />[[Ferrari]] 3.0L Flat-12
|align="left"| {{Automobilismo Ferrari|G}}
|align="left"| {{bandiera|GBR}} [[Brian Redman]]
| 332
| DNF
| DNF
|- style="text-align:center;"
! [[24 Ore di Le Mans 1975|1975]]
| S<br />3.0
| 11
| {{Goodyear}}
|align="left"| [[Gulf GR8|Gulf GR8/Mirage GR8]]<br />[[Ford Cosworth DFV]] 3.0L [[Motore V8|V8]]
|align="left"| {{bandiera|GBR}} [[Gulf Oil Corporation|Gulf Research Racing Co.]]
|align="left"| {{bandiera|GBR}} [[Derek Bell (pilota automobilistico)|Derek Bell]]
| 336
|style="background:#FFFFBF;"|'''1°'''
|style="background:#FFFFBF;"|'''1°'''
|- style="text-align:center;"
! [[24 Ore di Le Mans 1976|1976]]
| Gr.6<br />3.0
| 20
| {{Goodyear}}
|align="left"| [[Porsche 936]]<br />[[Porsche]] Type-935 2.1L Turbo Flat-6
|align="left"| {{bandiera|DEU}} [[Martini Racing|Sistema Martini Racing]] [[Porsche]]
|align="left"| {{bandiera|NLD}} [[Gijs van Lennep]]
| 349
|style="background:#FFFFBF;"|'''1°'''
|style="background:#FFFFBF;"|'''1°'''
|- style="text-align:center;"
! [[24 Ore di Le Mans 1977|1977]]
| Gr.6<br />+2.0
| 4
| {{Dunlop}}
|align="left"| [[Porsche 936|Porsche 936/77]]<br />[[Porsche]] Type-935 2.1L Turbo Flat-6
|align="left"| {{bandiera|DEU}} [[Martini Racing|Sistema Martini Racing]] [[Porsche]]
|align="left"| {{bandiera|DEU}} [[Jürgen Barth]]<br />{{bandiera|USA}} [[Hurley Haywood]]
| 342
|style="background:#FFFFBF;"|'''1°'''
|style="background:#FFFFBF;"|'''1°'''
|- style="text-align:center;"
! [[24 Ore di Le Mans 1978|1978]]
| Gr.6<br />+2.0
| 6
| {{Dunlop}}
|align="left"| [[Porsche 936|Porsche 936/78]]<br />[[Porsche]] Type-935 2.1L Turbo Flat-6
|align="left"| {{bandiera|DEU}} [[Martini Racing|Sistema Martini Racing]] [[Porsche]]
|align="left"| {{bandiera|FRA}} [[Bob Wollek]]<br />{{bandiera|DEU}} [[Jürgen Barth]]
| 364
|style="background:#DFDFDF;"|'''2°'''
|style="background:#DFDFDF;"|'''2°'''
|- style="text-align:center;"
! [[24 Ore di Le Mans 1979|1979]]
| Gr.6<br />+2.0
| 12
| {{Dunlop}}
|align="left"| [[Porsche 936]]<br />[[Porsche]] Type-935 2.1L Turbo Flat-6
|align="left"| {{bandiera|DEU}} [[Porsche|Essex Motorsport Porsche]]
|align="left"| {{bandiera|GBR}} [[Brian Redman]]<br />{{bandiera|DEU}} [[Jürgen Barth]]
| 200
| DNF
| DNF
|- style="text-align:center;"
! [[24 Ore di Le Mans 1980|1980]]
| Gr.6<br />+2.0
| 9
| {{Dunlop}}
|align="left"| [[Porsche 908|Porsche 908/80]]<br />[[Porsche]] Type-935 2.1L Turbo Flat-6
|align="left"| {{bandiera|DEU}} [[Joest Racing|Equipe Liqui Moly]]-[[Martini Racing]]
|align="left"| {{bandiera|DEU}} [[Reinhold Joest]]
| 336
|style="background:#DFDFDF;"|'''2°'''
|style="background:#DFDFDF;"|'''2°'''
|- style="text-align:center;"
! [[24 Ore di Le Mans 1981|1981]]
| S<br />+2.0
| 11
| {{Dunlop}}
|align="left"| [[Porsche 936]]<br />[[Porsche]] Type-935 2.1L Turbo Flat-6
|align="left"| {{bandiera|DEU}} [[Porsche|Porsche System Engineering]]
|align="left"| {{bandiera|GBR}} [[Derek Bell (pilota automobilistico)|Derek Bell]]
| 354
|style="background:#FFFFBF;"|'''1°'''
|style="background:#FFFFBF;"|'''1°'''
|- style="text-align:center;"
! [[24 Ore di Le Mans 1982|1982]]
| [[Gruppo C]]
| 1
| {{Dunlop}}
|align="left"| [[Porsche 956]]<br />[[Porsche]] Type-935 2.1L Turbo Flat-6
|align="left"| {{bandiera|DEU}} [[Rothmans International|Rothmans]] [[Porsche|Porsche System]]
|align="left"| {{bandiera|GBR}} [[Derek Bell (pilota automobilistico)|Derek Bell]]
| 359
|style="background:#FFFFBF;"|'''1°'''
|style="background:#FFFFBF;"|'''1°'''
|- style="text-align:center;"
! [[24 Ore di Le Mans 1983|1983]]
| [[Gruppo C]]
| 1
| {{Dunlop}}
|align="left"| [[Porsche 956]]<br />[[Porsche]] Type-935 2.1L Turbo Flat-6
|align="left"| {{bandiera|DEU}} [[Rothmans International|Rothmans]] [[Porsche|Porsche System]]
|align="left"| {{bandiera|GBR}} [[Derek Bell (pilota automobilistico)|Derek Bell]]
| 370
|style="background:#DFDFDF;"|'''2°'''
|style="background:#DFDFDF;"|'''2°'''
|- style="text-align:center;"
! [[24 Ore di Le Mans 1985|1985]]
| [[Gruppo C|Gruppo C1]]
| 1
| {{Dunlop}}
|align="left"| [[Porsche 962|Porsche 962C]]<br />[[Porsche]] Type-935 2.1L Turbo Flat-6
|align="left"| {{bandiera|DEU}} [[Rothmans International|Rothmans]] [[Porsche|Porsche System]]
|align="left"| {{bandiera|DEU}} [[Jochen Mass]]
| 348
| 10°
| 10°
|}
 
== Note ==
{{Note strette}}
<references/>
 
== Bibliografia ==
Riga 265 ⟶ 477:
* {{Cita libro|nome=Vincenzo|cognome=Borgomeo|anno=2004|titolo=Dizionario della Ferrari. Storia, piloti, gare e modelli|città=Roma|editore=Newton & Compton editori|isbn=88-541-0182-6|cid=Borgomeo, 2004}}
* {{Cita libro|nome=Paolo|cognome=D'Alessio|anno=2005|titolo=Top Drivers|città=Savigliano|editore=Edizioni Gribaudo|isbn=88-7906-056-2|cid=D'Alessio, 2005}}
* {{Cita libro|nome=Renato|cognome=D'Ulisse|anno=2007|titolo=Da Hill l'americano al computer Lauda. I ferraristi 1961-1978|collanaopera=Ferrari Opera Omnia|città=Milano|editore=RCS Quotidiani|cid=D'Ulisse, 2007}}
* {{Cita libro|nome=Aldo|cognome=Zana|anno=2011|titolo=L'Epopea delle Sport e Prototipi|città=Vimodrone|editore=Giorgio Nada Editore|isbn=978-88-7911-535-3|cid=Zana, 2011}}
* {{Cita libro|nome=Mario|cognome=Donnini|anno=2013|titolo=Le Mans. 24 ore di corsa 90 anni di storia|url=https://archive.org/details/lemans24oredicor0000donn|città=Vimodrone|editore=Giorgio Nada Editore|isbn=88-7911-576-6|cid=Donnini, 2013}}
* {{Cita libro|autore=Ed Heuvink|anno=2014|lingua=deu, en|titolo=Jacky Ickx|città=Colonia|editore=McKlein Publishing|isbn=978-3-927458-74-1|cid=Heuvink, 2014}}
* {{Cita libro|nome=Danilo|cognome=Castellarin|anno=2014|titolo=Temerari. Ricordi da corsa dei "Cavalieri del rischio"|città=Vimodrone|editore=Giorgio Nada Editore|isbn=978-88-7911-603-9|cid=Castellarin, 2014}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Jacky Ickx|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.speedhunters.com/2009/11/retrospective_gt_gt_jacky_ickx_mister_le_mans/|lingua=en|autore=Jonathan Moore|titolo=RETROSPECTIVE>> JACKY ICKX – MISTER LE MANS|editore=www.speedhunters.com|data=1º novembre 2009|accesso=19 luglio 2013|cid=MooreOnIckx}}
* {{cita web|url=http://www.speedhunters.com/2009/11/retrospective_gt_gt_jacky_ickx_mister_le_mans/|lingua=en|autore=Jonathan Moore|titolo=RETROSPECTIVE>> JACKY ICKX – MISTER LE MANS|data=1º novembre 2009|accesso=19 luglio 2013|cid=MooreOnIckx}}
* {{cita web|url=http://www.forix.com/8w/ickx.html
* {{cita web|url=http://www.forix.com/8w/ickx.html|lingua=en|autore=Mattijs Diepraam|titolo=Europe's Mr Versatility|editore=www.forix.com|data=24 maggio 2007|accesso=19 luglio 2013|cid=8W_on_Ickx}}
 
{{scuderia Ferrari}}
Riga 286 ⟶ 498:
{{Portale|automobilismo|biografie|Formula 1}}
 
[[Categoria:Jacky Ickx| ]]
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[[Categoria:Belgi valloni]]
[[Categoria:Piloti di rally raid]]
[[Categoria:Partecipanti al Rally Dakar]]
[[Categoria:Piloti automobilistici figli d'arte]]