Caproni Ca.32: differenze tra le versioni
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{{
|Aeromobile=aereo_militare
|Nome = Caproni Ca.32<br />300 hp / Ca.1
|Immagine = Caproni Ca.32(300hp-Ca.2) with Gianni Caproni on board.jpg
|Didascalia = Il secondo esemplare di Ca.32 a Taliedo, luglio [[1915]]<br />A bordo, sulla sinistra, il progettista [[Giovanni Battista Caproni|Gianni Caproni]], a destra il sottotenente [[Giulio Laureati]]
|Tipo = [[Bombardiere|Bombardiere pesante]]
|Equipaggio = 4
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Nella carlinga centrale trovavano posto i 4 membri dell'equipaggio in abitacolo aperto. In posizione prodiera il mitragliere, dietro di lui i due piloti in posti affiancati. A seguire i due serbatoi affiancati, con dietro lo spazio per il meccanico. A poppa il terzo motore. A partire dagli ultimi esemplari venne installata sopra il motore una torretta sopraelevata con mitragliatrice, soluzione che garantiva al meccanico/2 mitragliere un'ampia visuale di 360 gradi. Nella torretta era in genere installata una sola mitragliatrice, talvolta ne venivano installate due o tre.
Sebbene il [[Caproni Ca.31|Ca.31]] avesse volato nell'ottobre [[1914]], nonostante il parere contrario di [[Maurizio Mario Moris]], ispettore dell'Aeronautica, ma con l'appoggio di [[Giulio Douhet]], comandante del [[Battaglione Aviatori]], ed il primo ordine per 12 esemplari di Ca.32 fosse stato emesso nel dicembre successivo, l'avvio della produzione in serie dovette aspettare il marzo [[1915]]. Tale ritardo derivava da problemi di avviamento della macchina industriale italiana, la produzione in serie era gestita dalla [[Società per lo Sviluppo dell'Aviazione in Italia|Società per lo Sviluppo dell'Aviazione in Italia (SSAI)]], società statale creata allo scopo. Altri ritardi derivano dalla scelta dei propulsori.
Nel frattempo era stata accordata una licenza di produzione alla ditta [[Francia|francese]] [[Robert Esnault-Pelterie|Robert Esnault-Pelterie (REP)]].
[[Giovanni Battista Caproni|Giovanni Battista "Gianni" Caproni]] era comunque insoddisfatto delle prestazioni del velivolo, certo che sarebbe bastato un incremento di potenza per migliorarle. Nella sua posizione di direttore della ditta di proprietà statale (La [[Caproni]] era stata nazionalizzata nel [[1913]]) solo nel marzo [[1916]] ricevette l'autorizzazione per sostituire il motore centrale A.10 con un più potente [[Isotta Fraschini V.4|Isotta Fraschini V.4B]] da 150 CV. L'aereo designato '''350 hp''' venne collaudato da [[Emilio Pensuti]] il 10 maggio [[1916]] e dimostrò subito una velocità massima superiore anche se i vantaggi più evidenti erano quelli in termini di [[Rateo di salita|velocità di salita]]. Ordinati per la produzione in serie vennero designati '''Ca.2''' dal Regio Esercito. Ne furono completati solo 9 esemplari, in quanto l'aereo venne ben presto soppiantato dal più potente [[Caproni Ca.33|Ca
Le consegne furono ultimate nel dicembre 1916.
{{
|Aeromobile=aereo_militare
|Nome = Caproni 350 hp / Ca.2
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|Mitragliatrici = da 2 a 4 [[Fiat Mod. 14 tipo Aviazione]] [[calibro (armi)|calibro]] [[6,5 × 52 mm|6,5 mm]]
|Cannoni =
|Bombe = 350 kg in 2 rastrelliere subalari
|Missili =
|Piloni =
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== Impiego operativo ==
I primi esemplari vennero consegnati il 23 luglio [[1915]]. Il reparto, con sede sull'aviosuperficie dei Campo della [[Comina (Friuli-Venezia Giulia)]], venne battezzato [[1ª Squadriglia Caproni]]. Il battesimo del fuoco il 20 agosto successivo, con un'azione contro l'aviosuperficie [[Impero austro-ungarico|austriaca]] di [[Aisovizza]]. Già da questa azione emersero le qualità di buon incassatore del velivolo, visto che durante il ritorno i velivoli vennero colpiti da schegge di [[shrapnel]] della contraerea, ma non ebbero problemi a tornare alla base.
Gli ultimi Ca.32 del primo lotto di 12 esemplari vennero consegnati nell'ottobre dello stesso anno, nel frattempo veniva emesso un secondo ordine di 12 velivoli. Tale ordine venne ben presto portato a 36 e infine a 106 esemplari.
La 1
L'attività dei reparti andò crescendo con il protrarsi del conflitto. Particolarmente significativa fu l'incursione sul porto ed i cantieri navali di [[Fiume (Croazia)|Fiume]] nell'estate del [[1916]]. Per la prima volta nella storia dell'aviazione militare si assistette ad un'azione di massa con il raduno in volo di bombardieri provenienti da diversi campi di aviazione. Furono impiegati 24 trimotori su tre ondate. Oltre a queste azioni di natura strategica i trimotori Caproni vennero impiegati in azioni di bombardamento contro le retrovie nemiche, sia sul fronte dell'[[Isonzo]] (agosto [[1916]]), che in quello del [[Carso]] (settembre-ottobre [[1916]]).
Nella primavera del [[1917]] i Ca.32 iniziarono ad essere affiancati in servizio dai [[Caproni Ca.33|Ca.33]].
I Ca.32 francesi trovarono impiego sul [[fronte occidentale (prima guerra mondiale)|fronte occidentale]], gli esemplari prodotti in Italia erano inquadrati nelle C.A.P. ''escadres'', quelli costruiti su licenza nelle C.E.P. ''escadres'' (C.E.P.:
== Utilizzatori ==
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== Varianti ==
*Sebbene la motorizzazione dei Ca.32 fosse di 3 [[Fiat A.10]] alcuni degli esemplari montavano motori rotativi Gnôme
*Il '''350 hp''', tappa intermedia tra il Ca.32 ed il [[Caproni Ca.33|Ca.33]], manteneva in due motori Fiat A.10 nelle ali, mentre adottava un più potente [[Isotta Fraschini V.4|Isotta Fraschini V.4B]] da 150 CV in posizione centrale. I 9 aerei entrati in servizio vennero designati '''Ca.2'''. Nel dopoguerra non gli venne assegnata alcuna designazione specifica, includendoli ''de-facto'' tra i Ca.32.<ref name = "nota_nome">Internamente alla ditta Caproni si identificavano i diversi modelli facendo riferimento alla potenza complessiva installata. Quando il Regio Esercito iniziò a mettere in servizio i primi velivoli di serie, li designò Ca.1, Ca.2, Ca.3 etc., designazione che era stata utilizzata anche per indicare i primi aeroplani realizzati da Caproni a partire dal [[1910]] (vedi [[Ca.1]], [[Ca.2]], [[Ca.3]] etc.). Dopo la guerra Caproni adottò, retroattivamente, una nuova designazione univoca, qui adottata.</ref>
*I velivoli di produzione francese si differenziavano per diverse motorizzazioni e diverse cappottature dei motori.
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* {{cita libro|autore1=Rosario Abate|autore2=Gregory Alegi|autore3=Giorgio Apostolo|titolo=Aeroplani Caproni – Gianni Caproni ideatore e costruttore di ali italiane|editore=Associazione Museo dell'Aeronautica "G. Caproni"|città=Trento|anno=1992|ISBN=no|cid=Abate, Alegi e Apostolo 1992}}
* {{cita libro|cognome=Barbero|nome=T. L.|titolo=I cento aeroplani Caproni, 1909-1930|editore=|città=|anno=|ISBN=no|cid=Barbero}}
* {{cita libro|autore-capitolo-cognome=Caproni|autore-capitolo-nome=Gianni|wkautore-capitolo=Gianni Caproni|titolo=Gli Aeroplani Caproni - Studi, progetti, realizzazioni dal 1908 al 1935|
* I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999
== Voci correlate ==
* [[1ª Squadriglia Caproni]]
* [[2ª Squadriglia]]
* [[3ª Squadriglia]]
* [[4ª Squadriglia]]
* [[5ª Squadriglia]]
* [[10ª Squadriglia da Bombardamento Caproni]]
== Collegamenti esterni ==
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