Nefti: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m robot Aggiungo: br:Neftis |
m Bot: aggiungo template {{Collegamenti esterni}} (ref) |
||
(132 versioni intermedie di 64 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
[[File:Nepthys.svg|miniatura|Nefti]]
{{Hiero|
'''Nefti''' ({{lang-grc|Νέφθυς|Nephthys}}, dall'originale [[Lingua egizia|egizio]] '''Nebthet''') è una [[divinità egizia]] appartenente alla [[Religione egizia|religione dell'antico Egitto]]. Fa parte dell'[[Enneade]] di [[Eliopoli]] della mitologia egizia, era considerata la figlia più giovane di [[Geb]] e [[Nut (mitologia)|Nut]]<ref name=":2">Pinch, Geraldine (2004). Egyptian Mythology: A Guide to the Gods, Goddesses, and Traditions of Ancient Egypt. Oxford University Press. ISBN 978-0-19-517024-5. pp.171-2.</ref>. Usualmente affiancata alla sorella [[Iside]] nei [[Rito funebre|riti funebri]]<ref>Abeer El-Shahawy, The funerary art of Ancient Egypt: a bridge to the realm of the hereafter, American University in Cairo Press, 2005 ISBN 977-17-2353-7.</ref> come protettrice della [[Mummia|mummie]], era dea dell'oltretomba<ref name=":0">Hart, George (1986). A Dictionary of Egyptian Gods and Goddesses. London, England: Routledge & Kegan Paul Inc. ISBN 9780415059091. p.136.</ref> e della [[morte]] in generale, oltreché dei lamenti funebri e delle [[Prefica|prefiche]]<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.ancientegyptonline.co.uk/nephthys.html|titolo=Ancient Egyptian Gods: Nephthys|accesso=2016-12-29}}</ref>, delle ore notturne (deificate nelle mitiche [[Ore (mitologia egizia)|Ore]]), del [[parto]]<ref name="Eugen Strouhal 1997. p.16">Eugen Strouhal, Life of the Ancient Egyptians, Liverpool University Press, Liverpool, 1997. ISBN 0-85323-991-6. p.16.</ref> e dei fiumi. In quanto guardiana del letto funebre di [[Osiride]], un'iscrizione nella tomba di [[Thutmose III]] ([[KV34]]) la definisce:
{{Citazione|Nefti del letto della vita.<ref name="Hart 1986, p.136">Hart (1986), p.136.</ref>}}
Sorella di [[Osiride]], [[Iside]] e [[Seth]], del quale è moglie, in alcuni miti è indicata come madre di [[Anubi]], concepito con Seth oppure frutto dell'unione adulterina con Osiride, cui la dea si sarebbe unita con l'inganno, dopo aver assunto le sembianze di sua moglie Iside<ref name=":1" />. In un'altra versione è Osiride il colpevole in quanto si macchia del reato di stupro ai suoi danni, e questo provoca la forte rivalità tra lui e Seth.
==
''Nefti'' (''Nephthys'') è la forma greca di un [[epiteto]] (traslitterato, dai [[Geroglifici egizi|geroglifici]], come Nebthet o Nebethet). La circostanze della sua comparsa nel pantheon egizio non sono chiare, ma la traduzione letterale del suo nome è ''Signora della Casa''<ref name=":0" /><ref name=":1" /> - il che ha portato a identificarla erroneamente come una divinità del focolare domestico o come la principale figura femminile di un qualunque contesto casalingo. Tale interpretazione sbagliata è stata tramandata in varie descrizioni moderne della dea. Probabilmente, una traduzione più corretta di Nebthet è ''Signora del Recinto'' (''del Tempio''), con riferimento alle sue funzioni sacerdotali. Questo titolo, sicuramente più un epiteto che un nome proprio, probabilmente indica uno specifico luogo di culto o un aspetto della vita dei [[Tempio egizio|templi egizi]]. Insieme a sua sorella Iside, Nefti rappresentava i [[Pilone (architettura egizia)|piloni]] d'ingresso ai complessi templari; la strada d'accesso ai santuari rappresentava l'orizzonte (''[[Akhet]]'').
== Funzioni e caratteristiche ==
[[File:Nephthys N4051 mp3h8832.jpg|miniatura|269x269px|Statuetta di Nefti, in [[faience]] smaltata. [[Museo del Louvre]], [[Parigi]].]]
Ai tempi della [[V dinastia egizia]], Nefti apparve nei ''[[Testi delle piramidi]]'' come membro della grande [[Enneade]] di [[Eliopoli]], sorella di [[Iside]] e compagna di suo fratello [[Seth]], dio guerriero del [[Caos (mitologia egizia)|caos]], del [[deserto]] e delle tempeste<ref>Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt, vol. 3, p. 269.</ref>. In quanto sorella di Iside e, soprattutto, di [[Osiride]], gli egizi credevano che Nefti proteggesse gli uomini e la loro anima nel momento della [[morte]], mentre Iside rappresentava e tutelava le esperienze della nascita e della rinascita (resuscitò il proprio sposo Osiride dalla morte<ref>Pinch (2004), pp.80-1, 178-9.</ref>). Come hanno dimostrato gli studi dell'egittologo [[Lettonia|lettone]] [[Erik Hornung]] e di altri studiosi, Nefti non era una divinità secondaria nell'immaginario egizio, nemmeno rispetto a sua sorella Iside<ref>Versuch über Nephthys, in: A. B. Lloyd, Studies in Pharaonic Religion and Society in Honour of J. G. Griffiths, London 1992, pp-186-8.</ref>; una formula dei ''Testi delle piramidi'', rivolgendosi al faraone defunto, recita:
{{Citazione|Sali e scendi. Scendi con Nefti, affonda nella tenebra con la [[Barca solare (Egitto)|Barca della notte]]. Sali e scendi. Sali con Iside, sorgi con la Barca del giorno.|Testi delle piramidi, n°222<ref>Ancient Egyptian Pyramid Texts, R.O. Faullkner, Oxford University Press 1969.</ref>}}
[[File:Nephthys statue Louvre.JPG|sinistra|miniatura|393x393px|[[Nefti in diorite (E 25389)|Statua di Nefti in diorite]], risalente al regno di [[Amenofi III]], al [[Museo del Louvre]], [[Parigi]].]]
Nelle mitologie di alcuni templi, specie d'epoca tarda e [[Egitto tolemaico|tolemaica]], Nefti aveva gli epiteti di ''Dea Utile'' e ''Dea Eccellente'': nei testi di questi templi, Nefti rappresentava i concetti di assistenza divina e la protezione<ref>P. Wilson, 'A Ptolemaic Lexikon: A Lexicographical Study of the Texts in the Temple of Edfu', OLA 78, 1997.</ref>. In alcuni miti, Nefti è la madre di [[Anubi]]<ref>G. A. Wainwright, Seshat and the Pharaoh, The Journal of Egyptian Archaeology, Vol. 26, (Feb. 1941), pp.30-40.</ref><ref>Virginia Schomp, The Ancient Egyptians, Marshall Cavendish, 2007, p. 27.</ref>, anche se alcune versioni secondarie lo vogliono figlio di [[Bastet]]<ref>A. K. Eyma, A Delta-man in Yebu, Universal-Publishers, 2003. p.219.</ref> o Iside<ref>Donald B. Redford, The Literary Motif of the Exposed Child (cf. Ex. ii 1-10), Numen, Vol. 14, Fasc. 3. (Nov. 1967), pp. 222-3.</ref>. In quanto nutrice del dio [[Horus]], figlio di sua sorella, nel quale gli egizi credevano si incarnasse ogni [[faraone]], era venerata anche come simbolica nutrice dei sovrani<ref>K.A. Kitchen, Ramesside Inscriptions, Blackwell, 1993.</ref> - ruolo che condivideva, a seconda dei contesti iconografici e delle epoche, con altre dee come [[Mut]] e [[Hathor]]. Oltre a nutrire il re, si pensava che Nefti fosse in grado di colpire con ferocia e incenerire con il suo respiro di fuoco i nemici della Corona<ref>Sauneron, Elephantine, Beitrage Bf. 6, 4; Traunecker, Karnak VII, 184 n.2; Cauville, 'Essai,' 152, n.7.</ref>. I faraoni erano anche comparati al suo sangue [[Mestruazione|mestruale]]<ref name=":0" />. I sovrani della [[XIX dinastia egizia|dinastia ramesside]], durante il [[Nuovo Regno (Egitto)|Nuovo Regno]], ebbero una speciale predilezione nei suoi confronti e la appellavano ''Madre Nefti''; a [[Complesso templare di Karnak|Karnak]] e [[Tempio di Luxor|Luxor]] esistevano numerosi altari dedicati alla dea, la quale compariva inoltre in varie [[stele]] e iscrizioni.
== Simbolismo di Nefti ==
[[File:Egyptian - Statue of Nephthys - Walters 22255 - Three Quarter.jpg|miniatura|244x244px|Statuetta lignea di Nefti che piange la morte di [[Osiride]], con il tipico gesto egizio del dolore. [[Egitto tolemaico|Epoca tolemaica]]. [[Walters Art Museum]], [[Baltimora]].]]
Nella sua funzione di divinità funeraria, Nefti poteva essere rappresentata come un [[Milvus milvus|nibbio]]<ref name=":2" /> o come una donna con ali di [[falco]] alle braccia, generalmente nell'atto di avvolgerle intorno a qualcuno o qualcosa in atteggiamento protettivo. La relazione tra Nefti e il nibbio o il falco egiziano, con il suo verso acuto e stridente, nacque probabilmente dal fatto che un verso simile ricordava agli egizi i lamenti funebri gridati dalle donne incaricate di piangere; è quindi facile capire il motivo per cui i ''Testi delle piramidi'' collegano Nefti alla morte e alla putrefazione. Nefti e Iside avevano infatti pianto ininterrottamente per tre giorni e tre notti accanto al cadavere di Osiride, ucciso dal loro comune fratello Seth<ref name=":3">R. T. Rundle Clark, Myth and Symbol in Ancient Egypt, Thames & Hudson (1978). ISBN 0-500-27112-7. p.132.</ref>. Una formula dei ''[[Testi dei sarcofagi]]'' recita:
{{Citazione|I due Nibbi, Che sono Iside e Nefti, gridano per Te, battendo per Te due ''gong'' in presenza degli dei.|Testi dei sarcofagi, n°24<ref name=henadology.wordpress.com>[https://henadology.wordpress.com/theology/netjeru/nephthys/]</ref>}}
Nefti era quasi sempre rappresentata con la parrucca sormontata (talvolta comparata alle bende delle mummie<ref name=":1" />, chiamate appunto ''ciocche di Nefti''<ref name=":2" />) dai geroglifici del suo nome, cioè quello indicante il recinto di un tempio (''hwt'') e quello significante ''signora'' (''neb'')<ref>James P. Allen, Peter Der Manuelian, 'The Pyramid Texts' SBL, 2005.</ref>. Nefti era chiaramente percepita come una dea dai tratti inquietanti, ma fondamentale per il suo potere di favorire il trapasso nella vita eterna: per esempio, si pensava che il faraone defunto raccogliesse le energie per il suo passaggio nell'aldilà (ritenuto un momento cruciale e pericoloso per l'[[Anima (religione dell'antico Egitto)|anima]]) proprio grazie all'intervento di Iside e Nefti. Successivamente si cominciò a credere che ciò valesse per ogni defunto: prese quindi vita l'usanza di ricordare ai defunti, con formule magiche, di invocare questa fondamentale protettrice dei trapassi. Secondo i ''[[Testi dei sarcofagi]]'', i demoni e le forze maligne dell'[[Duat|oltretomba]] tremavano di fronte a Iside e Nefti, i poteri magici delle quali erano necessari per una navigazione senza difficoltà attraverso i vari livelli dell'oltretomba. Bisogna tenere presente che Nefti non era percepita come opposto di Iside in una supposta antitesi morte-vita, bensì che le due dee sorelle erano due aspetti complementari della stessa esperienza: il passaggio alla vita eterna. Nefti era anche descritta, nei ''Testi delle piramidi'', come una potente supporto per Ra durante il suo viaggio notturno nell'oltretomba, sulla barca solare - specialmente al crepuscolo e al tramonto, quando Ra accedeva nel mondo dei morti (al momento di uscirne, all'alba, Ra era invece accompagnato da Iside)<ref>{{Cita web|url=https://henadology.wordpress.com/theology/netjeru/nephthys/|titolo=Nephthys}}</ref>.
[[File:Seth-Amon.jpg|miniatura|280x280px|[[Seth in bronzo (AEIN 614)|Statuetta di Seth in bronzo]]. [[Ny Carlsberg Glyptotek]], [[Copenaghen]].]]
Il tardo scrittore [[Antica Grecia|greco]] [[Plutarco]] ([[I secolo|I]]/[[II secolo|II secolo d.C.]]) scrisse nel suo trattato ''[[Su Iside e Osiride]]'':
{{Citazione|Col nome di Nefti gli Egiziani chiamano la parte estrema della terra, al di qua dei monti e limitrofa al mare; perciò danno il nome di "termine" a Nefti e dicono che questa è la moglie di [[Tifone (mitologia)|Tifone]] [''il dio [[Seth]]'']. E, quando il [[Nilo]] straripa nella sua piena e s'inoltra sino ai lembi estremi, essi chiamano questo fenomeno "[[amplesso]]" di Osiride con Nefti, e ne trovano la prova nel fatto che lì, allora, d'un tratto germogliano le piante. Una di queste è il [[meliloto]], che, colto e poi lasciato lì, avvertì Tifone ''[[Seth]]'' dell'offesa inferta alle sue nozze. Quindi, ad Osiride iside generò legittimamente Horus e Nefti generò clandestinamente [[Anubi]]. Pertanto, negli elenchi della successione dinastica regale, scrivono che Nefti, sposata dapprima a Tifone [''Seth''], era rimasta sterile. E, se dicono questo non della donna ma della dea, essi alludono al fatto che la terra troppo compatta e indurita è assolutamente sterile e infeconda.|[[Plutarco]], ''[[Su Iside e Osiride]]'', 38<ref>Plutarco, Diatriba isiaca e Dialoghi delfici, cur.Vincenzo Cilento, Sansoni, Firenze 1962. pp. 71-3.</ref>}}
== Mitologia e posizione nel pantheon egizio ==
=== Nefti e Seth: dibattito sul matrimonio ===
Nonostante si creda generalmente che Nefti sia andata in sposa al proprio fratello [[Seth]] e che gli abbia dato un figlio, [[Anubi]] (ma una famosa variante del mito vuole che l'abbia concepito dopo un rapporto adulterino con Osiride, a causa della sterilità di Seth<ref>Veronica Ions, Egyptian Mythology, Paul Hamlyn ed. (1973). p.67.</ref>), recenti studi hanno messo in discussione questo assetto. L'egittologa Jessica Levai ha osservato che, mentre [[Plutarco]], nel ''Su Iside e Osiride'', menziona esplicitamente il matrimonio tra i due dei, le antiche fonti egizie si soffermano molto di rado sul legame tra Nefti e Seth. Secondo la Levai, le fonti tarde suggerirebbero che
{{Citazione|mentre il matrimonio di Nefti e Seth faceva parte della mitologia egizia, non faceva parte del [[Mito di Osiride|mito dell'assassinio e della resurrezione di Osiride]]. Non era messa in coppia con Seth l'antagonista [''di Osiride''], bensì con l'altro aspetto di Seth, la figura benigna che uccide [[Apopi]]<ref>Il demone del caos, acerrimo nemico di Ra.</ref>. Questo aspetto di Seth era adorato nelle oasi occidentali durante il [[Egitto (provincia romana)|periodo romano]], dove compare con Nefti come co-regnante.|Jessica Levai<ref>Levai, Jessica. "Nephthys and Seth: Anatomy of a Mythical Marriage", Paper presented at The 58th Annual Meeting of the American Research Center in Egypt, Wyndham Toledo Hotel, Toledo, Ohio, 20/04/2007.</ref>}}
=== Nefti e la morte di Osiride: aspetti funerari ===
[[File:MUT127167.jpg|miniatura|Statuette lignee di Nefti (a destra) e Iside (a sinistra) mentre piangono la morte di Osiride. Museo dell'[[Università di Tubinga]], [[Tubinga]].]]
Nefti ha un ruolo importante nel ciclo di miti su Osiride: è lei ad assistere Iside durante il raccoglimento delle membra disperse di Osiride, dopo il suo assassinio da parte dell'invidioso Seth; inoltre piange con lei sul corpo finalmente ricomposto<ref name=":3" /> e funge da balia e nutrice del piccolo Horus. I ''Testi delle piramidi'' si riferiscono a Iside come ''Madre Che dà alla luce'' e a Nefti come ''Madre Che allatta''. In una formula dei ''Testi delle piramidi'', lo spirito del defunto afferma:
{{Citazione|Mia madre è Iside, mia nutrice è Nefti.|Testi delle piramidi, n°555<ref name=henadology.wordpress.com /><ref>[http://www.ancient.eu/Serket/]</ref>}}
mentre, in un'altra formula, il defunto è descritto come
{{Citazione|uno spirito che Nefti ha allattato con il Suo seno destro.|Testi delle piramidi, n°532<ref name=henadology.wordpress.com />}}
Era identificata come una dei quattro ''Grandi Capi'' nel centro del culto di Osiride, [[Busiri (Egitto)|Busiri]], nel [[Delta del Nilo]], e sembra avere avuto una posizione di grande rilievo ad [[Abido (Egitto)|Abido]]. Non è attestato un culto particolare nei suoi confronti, anche se verosimilmente figurava come dea di grande importanza in un rito celebrato annualmente, durante il quale due sacerdotesse impersonavano Iside e Nefti e recitavano l'elaborata ''Lamentazione di Iside e Nefti (sul cadavere di Osiride)'', nella cappella nota come Osireion<ref>Byron Esely Shafer, Dieter Arnold, Temples in Ancient Egypt, I.B.Tauris, 2005. p.112.</ref>. Come divinità funeraria, al pari di Iside, [[Neith]] e [[Selkis]], Nefti era una delle quattro dee protettrici dei [[vasi canopi]]; nello specifico, Nefti tutelava il vaso canopo dedicato ad Hapi (uno dei quattro [[Figli di Horo|figli di Horus]]) e contenente i [[Polmone|polmoni]] [[Mummificazione|mummificati]] del defunto<ref>Guy Rachet, Dizionario della Civiltà egizia, Gremese Editore, Roma (1994). ISBN 88-7605-818-4. p.313.</ref>. L'epiteto ''Nefti del letto della vita'', presente nella tomba di Thutmose III<ref name="Hart 1986, p.136" />, si riferisce ai poteri rigenerativi che la dea esercitava sui defunti, i quali giacevano sull'apposito letto rituale dell'imbalsamazione. A [[Menfi (Egitto)|Menfi]], Nefti era onorata con il titolo di ''Regina dell'Officina dell'Imbalsamatore'': non solo era una dea funeraria di primaria importanza, ma era anche indicata come madre di Anubi, il dio della mummificazione<ref>J. Berlandini, Varia Memphitica, VI - La stèle de Parâherounemyef, BIFAO 82. pp.41-62.</ref>.
Senza che gli antichi egizi vi cogliessero un paradosso, Nefti era anche invocata come una delle dee del parto e assistenti delle partorienti. Un mito trascritto sul [[Papiro Westcar]] narra che le dee Iside, Nefti, [[Meskhenet]] e la dea-[[rana]] [[Heket]], come danzatrici itineranti sotto mentite spoglie, avrebbero assistito la moglie di un sacerdote di [[Amon-Ra]] durante un parto:
{{Citazione|Iside stava di fronte a lei, Nefti dietro di lei, mentre Heket affrettava il parto. Il bambino uscì fra le Sue mani ... |Papiro Westcar<ref name="Eugen Strouhal 1997. p.16" />}}
== Il culto di Nefti nel Nuovo Regno (1550 a.C. - 1069 a.C.) ==
[[File:Isis-FromAPaintedShroud MetropolitanMuseumOfArt.png|sinistra|miniatura|235x235px|Iside su un sudario di [[Lino (fibra)|lino]] dipinto, d'[[Egitto tolemaico|epoca tolemaica]]. [[Metropolitan Museum of Art]], [[New York]].]]
[[File:Nephthys-FromAPaintedShroud MetropolitanMuseumOfArt.png|miniatura|234x234px|Nefti su un sudario di [[Lino (fibra)|lino]] dipinto, d'[[Egitto tolemaico|epoca tolemaica]]. [[Metropolitan Museum of Art]], [[New York]].]]
=== Templi d'epoca ramesside dedicati a Nefti ===
Originari di Avaris, grande centro del culto di [[Seth]], i faraoni ramessidi erano particolarmente devoti al dio consorte di Nefti (si pensi ai nomi di [[Seti I]] e [[Seti II]]) e, durante la [[XIX dinastia egizia]], alla sua sposa Nefti fu eretto un tempio chiamato ''Casa di Nefti di Ramses-Meriamon'', nella città di [[Sepermeru]], a metà strada tra [[Ossirinco]] ed [[Eracleopoli]], in una zona periferica della grande oasi del [[Fayyum]].
Come registra il [[Papiro Wilbour]], trattante questioni fiscali e terriere, il tempio di Nefti fu fondato da [[Ramses II]] ([[XIII secolo a.C.|1279 a.C.]] - [[1213 a.C.]]) nelle immediate vicinanze di un tempio di Seth. La ''Casa di Nefti'' era, come attesta il Papiro Wilbour, uno dei cinque templi del distretto del [[Geografia dell'antico Egitto|Medio Egitto]] a possedere campi e terreni, i quali erano sotto l'autorità dei due ''Profeti di Nefti'', chiamati Penpmer e Merybarse e di un terzo sacerdote. Anche se il Tempio di Nefti a Sepermeru e i vari acri di terra che possedeva erano sicuramente affiliati alla ''Casa di Seth''<ref>S. Katary, Land Tenure in the Ramesside Period, Studies in Egyptology, Routledge, 1989.</ref>, si trattava comunque di un'entità indipendente e a sé stante. Sempre secondo il Papiro Wilbour (I, 28), esisteva un'altra ''Casa di Nefti di Ramses-Meriamon'', più a nord, nella città di Su, non distante dalla regione del Fayyum.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Tosi, Mario, ''Dizionario enciclopedico delle Divinità dell'Antico Egitto'', Torino 2004 ISBN 88-7325-064-5
== Voci correlate ==
* [[Nefti in diorite (E 25389)|Statua di Nefti in diorite]]
* [[Neith]]
* [[Anubi]]
* [[Osiride]]
* [[Seth]]
* [[Divinità della morte]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Religione egizia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|antico Egitto|mitologia|religioni}}
[[Categoria:Enneade]]
[[Categoria:Divinità psicopompe]]
|