Paris Francesco Alghisi: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Alghisi studiò musica sotto la guida [[Orazio Pollarolo]], organista della [[Duomo di Brescia|Cattedrale]] di [[Brescia]] nonché padre del celebre compositore [[Carlo Francesco Pollarolo]]. Successivamente, probabilmente tra il 1681 e il 1683, trascorse un breve periodo al servizio del re di Polonia, quando il proprio insegnante era ivi attivo come [[maestro di cappella]]. Una volta tornato nella città natale, Alghisi entrò nell'ordine di San Filippo Neri senza, tuttavia, cessare di dedicarsi alla composizione di musica secolare. A partire dal 1690 fu direttore della cappella di Santa Maria della Pace, chiesa dell'ordine. Nello stesso anno presentò istanza per affiancare anche la posizione di organista, però senza successo. Sempre in questo periodo egli fu maestro di cappella del ''Collegio dei Nobili'' di Brescia, nonché membro dell'[[Accademia Filarmonica di Bologna]]<ref>Così viene riportato nel frontespizio del libretto del suo oratorio ''La giornata del Diporto''</ref>. Il 10 febbraio 1701 fu eletto organista della cattedrale bresciana, carica che conservo sino alla morte.
 
== Considerazioni sull'artista ==
La produzione operistica di Alghisi è ristretta a soli due lavori di tre atti ciascuno, ambedue basati su libretti di G. C. Corradi e rappresentati al [[Teatro Santi Giovanni e Paolo]] di [[Venezia]] nel 1690. ''L'amor di Curzio per la patria'' fu scritto per il Carnevale, mentre ''Il trionfo della continenza'' per la stazione autunnale. Nonostante nessuna delle due opere sia giunta intera sino ad oggi, le arie esistenti, nelle quali primeggia la forma dell'aria da capo, mostrano chiaramente la vena melodica del compositore. Egli infatti in vita fu in vita fu lodato sia come compositore che come insegnante<ref>[[Francisco José de Castro]], prefazione de ''Trattenimenti armonici'', [[Bologna]], 1695</ref>.
 
Alghisi dal 1697 al 1705 compose una serie di oratori annuali per la Chiesa di San Domenico. I suoi [[musica sacra|lavori sacri]] vennero eseguiti a Brescia anche alcuni decenni dopo la sua morte. A causa di ciò in passato venne riportata la falsa notizia che un altro compositore omonimo fosse vissuto nella stessa città tra il 1733 e il 1767<ref>''Storia di Brescia'', vol. III, pp. 268</ref>.
 
Non sopravvive alcuna copia della raccolta di cantate che Alghisi dedicò a Ferdinando III, Gran Duca di [[Toscana]], e pubblicate a [[Bologna]] non più tardi del 1694.
 
== Composizioni ==
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*Sonata da camera per 2 violini, violoncello/clavicembalo, op.1 (1693, Modena)
*Cantate (1694, Bologna)
*''Suaves accentus'' ([[mottetto]] per soprano, archi e organo)
*Divote canzonette
*Credo a quatro, per archi, organo e tastiera
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*O. Termini: ''Organists and Chapel Masters at the Cathedral of Brescia (1608–1779)'', ''Note d'archivio'', vol. III, pp. 73–90 (1985)
*O. Termini: ''Instrumental Music and Musicians at S. Maria della Pace in Brescia at the End of the Seventeenth Century'', ''Liuteria e musica strumentale a Brescia tra Cinque e Seicento'', vol. II, pp. 355-88 ([[Brescia]], 1992)
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|musica classica}}
 
[[Categoria:Compositori classici]]