Pequod Edizioni: differenze tra le versioni

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|logo =
|forma societaria = Società a responsabilità limitata
|data fondazione = [[1998]]
|forza cat anno = 1998
|luogo fondazione = [[Ancona]]
|fondatori = Marco Monina<br/>Antonio Rizzo
|data chiusura = [[2009]]
|causa chiusura =(fallimento)
|nazione = ITA
|sede = [[Ancona]]
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|filialicontrollate =
|persone chiave =
|settore = editoria
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}}
 
'''Pequod Edizioni''', originariamente scritto ''peQuod'', è stata una [[casa editrice]] fondata nel [[1998]] ad [[Ancona]] da Antonio Rizzo e Marco Monina<ref name=distefano>Paolo Di Stefano, capitolo "Marco Monina. Quando Jack Frusciante entrò nel gruppo" da [https://books.google.it/books?isbn=8858600592 Potresti anche dirmi grazie. Gli scrittori raccontati dagli editori], Rizzoli, 2010.</ref><ref name=ferretti>Gian Carlo Ferretti e Giulia Iannuzzi, riferimenti a Pequod nel capitolo "Transeuropa", [https://books.google.de/books?isbn=8875215715 Storie di uomini e libri], Minimum Fax, 2014</ref>, fratello del giornalista e scrittore [[Michele Monina]]<ref>Marche Magazine n.3, 2011, [https://issuu.com/fabiodirienzo/docs/mm_n3_ottobre_2011-9_5mb pg.38]</ref>. Dopo un fallimento il catalogo è stato riacquisito da parte dei fondatori nel [[2009]] <ref name=distefano/><ref name=ferretti/>.
'''Pequod Edizioni''' è una [[casa editrice]] fondata nel [[1998]] ad [[Ancona]] da [[Antonio Rizzo]] e [[Marco Monina]], fratello del giornalista e scrittore [[Michele Monina]].
 
Negli [[Anni Novanta]] ha scoperto molti autori allora giovani ([[Michele Monina]], [[Diego De Silva]], [[Giuseppe Genna]], [[Flavio Santi]]) che sono poi transitati a grandi case editrici dopo aver ottenuto in breve tempo vendite significative per una piccola casa editrice, come le 9000 copie de ''Il mondo senza di me'' di [[Marco Mancassola]], oltre a dare spazio ad autori già consacrati ma tenuti ai margini dei giri del mercato, come [[Gilberto Severini]], [[Enzo Siciliano]], [[Alessandro Tamburini]], [[Ferruccio Parazzoli]] e [[Claudio Piersanti]]<ref name=distefano/>. Anche negli [[Anni 2000]], alcuni suoi autori si aggiudicano riconoscimenti per esordienti, come il premio [[Mondello]]<ref name=mondello>Premio Mondello a Carlo Carabba sul sito di [https://fondazionesicilia.it/it/download/mondello-2009-pdfpdf_724_1522 FondazioneSicilia] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20220818075240/https://www.fondazionesicilia.it/it/download/mondello-2009-pdfpdf_724_1522 |date=18 agosto 2022 }}</ref>, mentre tra i libri pubblicati con autori in catalogo affermati si ricorda il [[Premio Viareggio]] per [[Vincenzo Pardini]]<ref name=adrkronos>La notizia del Premio Viareggio a Pardini su [http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2006/01/12/Cultura/PREMI-A-VINCENZO-PARDINI-IL-VIAREGGIO-REPACI_150235.php adnkronos]</ref>, il [[Premio del Giovedì Marisa Rusconi]] per [[Diego De Silva]] e il romanzo di [[Flaminia Petrucci]] finalista al [[Premio Strega]]<ref name=premiostrega>Finalisti al [https://premiostrega.it/PS/2004-ugo-riccarelli/ Premio Strega 2004] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20190416175403/https://premiostrega.it/PS/2004-ugo-riccarelli/ |date=16 aprile 2019 }}</ref>.
 
peQuod ha pubblicato 215 titoli<ref>[http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&select_db=solr_iccu&nentries=10&from=1&searchForm=opac/iccu/error.jsp&resultForward=opac/iccu/brief.jsp&do_cmd=show_cmd&rpnlabel=+Editore+%3D+pequod+%28parole+in+AND%29+&rpnquery=%40attrset+bib-1++%40attr+1%3D1018+%40attr+4%3D6+%22pequod%22&totalResult=215 Ricerca OPAC SBN di peQuod], su opac.sbn.it</ref>.
 
== Storia ==
peQuod si occupa sia della pubblicazione di inediti che della riedizione di classici, nell'ambito della narrativa, della poesia e della saggistica. La dichiarazione di intenti della casa editrice recita: "Pequod navigherà in mare aperto, alla ricerca, tra recuperi e inediti, delle scritture di qualità"<ref>[http://www.italicpequod.it/italicandpequod/chi-siamo/ Sezione ''chi siamo''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180322081520/http://www.italicpequod.it/italicandpequod/chi-siamo/ |data=22 marzo 2018 }} del sito web di Italic</ref>. Nome e dichiarazione di intenti si ispirano all'omonimo vascello del [[Moby Dick]] che viene così descritto nel romanzo di [[Herman Melville]]: "una nave della vecchia scuola, piuttosto piccola... Stagionata e tinta dalle intemperie di tutti e quattro gli oceani".
Pequod si occupa sia della pubblicazione di inediti che della riedizione di classici, nell'ambito della narrativa, della poesia e della saggistica.
La dichiarazione di intenti della casa editrice recita: "Pequod navigherà in mare aperto, alla ricerca, tra recuperi e inediti, delle scritture di qualità."
 
ComeLa casa editrice peQuod (come anche la casa editrice [[Transeuropa_EdizioniTranseuropa Edizioni|Transeuropa]], la casa editrice Pequod) nasce dall'esperienza dei suoi fondatori nel contesto de "[[Il lavoro editoriale"]], casa editrice fondata ad [[Ancona]] nel [[1979]] e focalizzata sia su opere di interesse regionale che su nuovi autori italiani. LaIl Pequodnome "pequod" nasce infatti come collana de ''Il Lavoro editoriale-Transeuropa'' nel 1996.<ref name=distefano/><ref>Paolo Di Stefano, [https://books.google.it/books?isbnname=8858600592 Potresti anche dirmi grazie. Gli scrittori raccontati dagli editori], Rizzoli, 2010.<ferretti/ref>.
 
Nel [[1998]], come rimborso del lavoro svolto, Monina, impiegato presso Transeuropa, chiede a [[Massimo Canalini]] di cedere la sigla editoriale "pequod" per riutilizzarla come casa editrice indipendente <ref name=distefano/>. Il nome diventa "peQuod", con "p" minuscola e "Q" maiuscola, e Antonio Rizzo si affianca a Monina<ref name=distefano/>. L'attività comincia coinvolgendo autori con cui si erano stabiliti rapporti di fiducia negli anni di attività nel Lavoro Editoriale, come [[Diego De Silva]], e con autori marchigiani, come [[Claudio Piersanti]], [[Michele Monina]]<ref name=distefano/>.
Dopo alcuni anni di attività come casa editrice indipendente, nel [[2002]] la distribuzione Vivalibri entra nella società.
 
Diversi autori, negli anni novanta, utilizzano peQuod come trampolino per transitare a case editrici maggiori, come [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]], [[Rizzoli]], [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], [[Feltrinelli]]<ref name=distefano/>: il catalogo peQuod è stato “saccheggiato” dagli editori più grandi <ref name=distefano/><ref>{{cita web|url=http://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Cultura/Editoria-Pubblicazioni#Giovani-scrittori|titolo=Editoria e Cultura nel sito della Regione Marche |lingua= |data= |accesso= }}</ref>.
Nel [[2009]] la casa editrice cambia nome (diventa ''Italic'') <ref>Gian Carlo Ferretti e Giulia Iannuzzi, [https://books.google.de/books?isbn=8875215715 Storie di uomini e libri], Minimum Fax, 2014</ref> e torna indipendente. Con la nascita di Italic, il nome ''Pequod'' viene conservato per la collana dedicata alla ricerca di talenti. Italic prende il nome dal carattere tipografico, il corsivo, inventato da [[Aldo Manunzio]]. <ref>Intervista a Marco Monina su [http://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/editoria_pequod_diventa_italicpequod.html?refresh_ce Affari Italiani]</ref>
Per l'attività svolta negli anni '90 con gli esordienti, la casa editrice peQuod viene menzionata in un articolo su [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] come "prima casa editrice italiana a puntare sugli scrittori esordienti" <ref>Articolo ''Una collana per ritrovare gli esordienti degli anni Novanta'' su [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/02/03/una-collana-per-ritrovare-gli-esordienti-degli.html La Repubblica]</ref>.
 
In questi anni, peQuod svolge anche attività da agenzia letteraria<ref name=distefano/>. Ad esempio, [[Il mondo senza di me]] di Marco Mancassola, dopo aver venduto circa 9000 copie nel 2001 col marchio Pequod è stato proposto da Monina ad [[Antonio Riccardi (poeta)|Antonio Riccardi]], che dirigeva gli [[Oscar Mondadori]]. Dice Monina, ricordando l'evento: "Hanno fatto subito il contratto e ne hanno vendute 30.000 coppie. Mancassola è poi passato alla Rizzoli."<ref name=distefano/>
 
La vocazione alla scoperta di talenti viene consacrata anche negli anni successivi, con l'assegnazione del [[Premio Mondello]] per l'opera prima a [[Carlo Carabba]], per il romanzo ''[[Gli anni della pioggia]]''<ref name=mondello/>, edito da Pequod nel [[2008]]. Nel medesimo anno, in un articolo sull'editoria in Italia de [[Il Giornale]], il critico [[Ermanno Paccagnini]] dichiara: "è innegabile che le proposte più interessanti negli ultimi tempi le ho trovate tutte nelle piccole sigle: [[Il Maestrale]] appunto, e poi [[Hacca]], Pequod, [[Minimum Fax]], [[Fazi Editore|Fazi]]..."<ref>Articolo ''Non ci sono più i giovani scrittori di una volta'' su [http://www.ilgiornale.it/news/non-ci-sono-pi-i-giovani-scrittori-volta.html Il Giornale]</ref> Nello stesso articolo, [[Filippo La Porta]] ribadisce "Se un autore vale, trova sempre qualcuno che lo pubblica: se non sono i grandi marchi c'è la collana ''Nichel'' di Minimum Fax o ''Evasioni'' di Gaffi, poi c'è Fazi, c'è [[Perrone]], [[Coniglio Editore|Coniglio]], Pequod..."
 
Il catalogo peQuod non comprende solo esordienti. Comprende anche autori già consacrati ma abbandonati dalle grandi case editrici perché non garantiscono alti numeri di vendita, come [[Gilberto Severini]], [[Enzo Siciliano]], [[Alessandro Tamburini]], [[Ferruccio Parazzoli]] e [[Claudio Piersanti]]. Un ulteriore esempio è [[Vincenzo Pardini]], partito negli anni Ottanta con Mondadori e poi dimenticato a causa della sua prosa delicatamente cesellata, in controtendenza<ref name=distefano/>.
 
Nel [[2005]], il libro [[Tra uomini e lupi]] di [[Vincenzo Pardini]], edito da peQuod, si aggiudica il titolo di "Un libro d'inverno" bandito dal [[Premio Viareggio]]<ref name=adrkronos/>. Monina ricorda di aver contattato Pardini dopo aver letto su [[Tuttolibri]] della difficoltà dell'autore nel trovare un grosso editore per i suoi nuovi romanzi, dicendogli: "Sono della peQuod e capisco che le possa suonare quasi offensivo, ma se me lo vuole far leggere..."<ref name=distefano/>
 
Dopo alcuni anni di attività come casa editrice indipendente, nel [[2002]] la distribuzione Vivalibri entra nella società<ref name=distefano/>. Tuttavia, dopo appena un anno si presentano difficoltà economiche e una quantità crescente di quote viene ceduta a Vivalibri da Monina e Rizzo<ref name=distefano/>. In questo periodo il problema di liquidità diventa rilevante, tanto che nel [[2010]] Pequod viene condannata con sentenza di primo grado a pagare le royalties non versate a [[Sciltian Gastaldi]] nel [[2004]], [[2005]] e [[2006]] per [[Angeli da un’ala soltanto]]<ref>La sentenza di primo grado,
causa Gastaldi vs Pequod sul [https://anellidifum0.wordpress.com/2010/09/24/la-sentenza-di-i-grado-causa-gastaldi-vs-pequod/ blog Anellidifumo]</ref>.
 
=== La rinascita della casa editrice con il nome "Italic"===
 
Nel [[2009]], dopo il fallimento, Rizzo e Monina riacquisiscono il catalogo e aprono una nuova casa editrice indipendente (''Italic & Pequod''). Con la nascita di Italic, il nome "pequod" viene conservato per la collana dedicata alla ricerca di talenti<ref name=distefano/><ref name=ferretti/>. Italic prende il nome dal carattere tipografico, il corsivo, inventato da [[Aldo Manuzio]]<ref>Intervista a Marco Monina su [http://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/editoria_pequod_diventa_italicpequod.html?refresh_ce Affari Italiani] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180313092204/http://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/editoria_pequod_diventa_italicpequod.html?refresh_ce |date=13 marzo 2018 }}</ref>. La casa editrice pubblica così alcuni testi di rilievo (come [[Undici decimi]] di [[Alessio Torino]] che si aggiudica il [[Premio Bagutta]] per l'opera prima<ref name=bagutta>Intervista ad Alessio Torino su [http://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/urbino-nebraska-intervista-ad-alessio-torino.html Affari Italiani] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180315200029/http://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/urbino-nebraska-intervista-ad-alessio-torino.html |date=15 marzo 2018 }}</ref> e la pubblicazione di alcuni autori storici di peQuod, incluso [[Enzo Siciliano]]) e continua la sua attività editoriale.
 
== La narrativa ==
L'esordio ufficiale di peQuod è con ''Furibonde giornate senza atti d'amore'' di [[Michele Monina]], a cui segue ''Congedo ordinario'' di [[Gilberto Severini]].
Pequod vanta la scoperta di scrittori come [[Mario Desiati]], [[Diego de Silva]], [[Paolo Agaraff]], oltra alla presenza in catalogo di autori quali [[Enzo Siciliano]], [[Claudio Piersanti]], [[Gilberto Severini]], [[Ferruccio Parazzoli]], [[Giuseppe Genna]].
 
PequodpeQuod vanta la scoperta di scrittori come [[Mario Desiati]], [[Diego de Silva]], [[Giuseppe Genna]], [[Paolo Agaraff]], oltraoltre alla presenza in catalogo di autori quali [[Enzo Siciliano]], [[Claudio Piersanti]], [[Gilberto Severini]], [[Ferruccio Parazzoli]], [[GiuseppeSciltian GennaGastaldi]], [[Massimiliano Parente]], [[Vincenzo Pardini]].
 
Tra i libri di maggior successo si ricordano [[Gli anni della pioggia]] di [[Carlo Carabba]] ([[Premio Mondello]]<ref name=mondello/>), [[Tra uomini e lupi]] di [[Vincenzo Pardini]] ([[Premio Viareggio]]<ref name=adrkronos/>), [[Il mondo senza di me]] di [[Marco Mancassola]] <ref name=distefano/>, [[La donna di scorta]] di [[Diego De Silva]] ([[Premio del Giovedì Marisa Rusconi]]), [[Uova di Luce]] di [[Flaminia Petrucci]] (finalista al [[Premio Strega]]<ref name=premiostrega/>).
 
Nei primi [[Anni 2000]], peQuod dà spazio anche alla [[narrativa di genere]]. Si ricordano in particolare [[Sangue sintetico]], antologia del cyberpunk italiano a cura di [[Roberto Sturm]]<ref>Sangue sintetico su [http://www.intercom.publinet.it/1999/sangue.htm Intercom] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160912144329/http://www.intercom.publinet.it/1999/sangue.htm |data=12 settembre 2016 }}</ref>, e due romanzi di [[Paolo Agaraff]] (la sceneggiatura tratta da [[Il sangue non è acqua (Agaraff)|Il sangue non è acqua]] si aggiudica il premio [[OnStage!#La maschera e il volto|La maschera e il volto]]<ref>Premio ''La maschera e il volto'' su [http://www.gioconomicon.net/modules.php?name=News&file=article&sid=1551&title=premio-la-maschera-e-il-volto Gioconomicon]</ref>).
L'esordio ufficiale di Pequod è con ''Furibonde giornate senza atti d'amore'' di [[Michele Monina]], a cui segue ''Congedo ordinario'' di [[Gilberto Severini]], mentre Italic apre le pubblicazioni con una raccolta di [[Enzo Siciliano]], ''Cuori e fantasmi''. Con Italic pubblicano anche il magistrato [[Vito D'Ambrosio]], il giornalista [[Giancarlo Trapanese]], [[Maurizio Fantoni Minnella]], [[Roberto Sturm]], [[Alessio Torino]], [[Pelagio D'Afro]] e la [[Carboneria Letteraria]].
 
== La poesia ==
Sin dall'esordio, Pequod EdizionipeQuod ha sempre avuto una collana dedicata alla poesia, che raccoglie le opere di alcuni autori quali [[Luigi Di Ruscio]], [[Francesco Scarabicchi]] e [[Roberto Deidier]]. Tra gli autori pubblicati come Italic, si ricorda [[Luigi Socci]].
 
== Note ==
<references/>
 
{{portale|editoria|Italia}}
== Collegamenti esterni ==
[http://www.italicpequod.it/italicandpequod/ Il sito di Italic Pequod]
 
{{portale|editoria}}
[[Categoria:Case editrici italiane]]