Utente:Aramis74/Sandbox: differenze tra le versioni

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== IVA vs IRPEF ==
Per capire meglio il problema, è necessario comprendere cosa rappresentano queste 2 imposte:
 
IRPEF è un'imposta diretta: viene pagata dal fornitore (il falegname che vende un mobile)
 
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!Stato
|-
| con fattura classica IVA + IRPEF
| lose
|lose
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Se il falegname non pagasse tasse (IRPEF), non avrebbe ragione per dimenticarsi la fattura, perché tanto a pagare le tasse sarebbe solo il cliente con l'IVA. Ma questo potrebbe comunque trovare un fornitore più clemente, che non fatturi, pur di prendere il lavoro. Questa logica non può funzionare
 
Viceversa se il cliente non fosse tassato durante l'acquisto (IVA) potrebbe richiedere la fattura con serenità, perché tanto a pagare le tasse sarebbe solo il fornitore. Inoltre, potendo detrarre la spesa completamente, sarebbe incentivato a farlo.
 
Il contrasto di interessi senza IVA fa leva proprio su questo principio, lo Stato:
* lo Stato diventa amico del cliente abolendo l'IVA
* lospinge Statoil diventacliente amicoa delrichiedere popolofattura, consentendoconsentendogli di scaricare tuttela le spesespesa
* stimola a spendere di più per abbassare il proprio imponibile, stimolando la crescita di nuovi posti di lavoro
Su quest'ultimo punto fautori e detrattori sono in contrasto. I detrattori sostengono che non sarebbe maggiormente tassato chi più guadagna, ma chi più risparmia e meno consuma, ovvero coloro che hanno stili di vita più sobri, e questo avrebbe anche conseguenze [[Etica|etiche]] ed ambientali inaccettabili.
 
I fautori invece sostengono che è molto meno etico tassare tutti indistintamente con l'IVA. Inoltre il 71% dell'[[Economia_d%27Italia|economia italiana]] è ricoperto dal terziario, come ad esempio i servizi offerti da banche,assicurazioni,massaggiatori,colf. Lavori che hanno un basso impatto sull'ambiente.
 
== E' possibile eliminare l'IVA ? ==
Tutti i paesi dell’UE devono applicare a beni e servizi l'IVA non inferiore al 15 %.
Le regole europee, piuttosto rigide nel pretendere dagli Stati membri la esatta riscossione delle imposte dovute.
 
La direttiva prevede alcune deroghe dalle norme standard sull'IVA per i paesi dell’UE, ad esempio per prevenire determinati tipi di evasione fiscale. Ci sono inoltre regimi speciali dell’IVA ideati per ridurre gli oneri burocratici, ad esempio per le piccole imprese e per gli agricoltori.
 
LeDetrattori e fautori sono in disaccordo anche su quest punto. I detrattori sostengono che la restituzione dell’Iva, non sembra compatibile con le regole europee, piuttosto rigide nel pretendere dagli Stati membri la esatta riscossione delle imposte dovute.
 
EsistonoI dellefautori sostengono che è possibile invocare le deroghe previste dalla Direttiva per semplificare la riscossione (solo IRPEF al 45%) e/o per evitare evasioni o elusioni fiscali (contrasto d'interessi senza iva)
 
I detrattori sostengono che l’Amministrazione si troverebbe a dover controllare la documentazione sottostante a molti milioni di dichiarazioni presentate da contribuenti che potrebbero essere tentati di “fare la cresta” sugli acquisti effettuati. Come l’esperienza empirica insegna, poi, l’Agenzia non è riuscita in passato a controllare nemmeno le imprese edilizie di ristrutturazione che pure erano state pagate con bonifico bancario dal cliente che aveva chiesto la deduzione delle spese di ristrutturazione, figuriamoci se riuscirebbe a controllare analiticamente tutti coloro che hanno emesso uno scontrino o una ricevuta pagata col bancomat.
 
I fautori sostengono che bisogna concentrarsi sull'informatizzare la comunicazione tra chi emette scontrino / fattura con lo Stato. Si pensi ad esempio alle farmacie che richiedono il codice fiscale,prima di stampare lo scontrino. Lo Stato dovrebbe attingere a quei dati elettronicamente e inserirli automaticamente nel modello precompilato 730, senza che il cittadino debba preoccuparsi di conservarli o abbia la possibilità di fare la cresta.
 
== Prima bisogna informatizzare lo Stato ==
'''Il malfunzionamento della Pubblica amministrazione (Pa) italiana continua ad avere un impatto molto negativo sull’economia italiana''', frenandone la ripresa.
 
E sebbene la comparazione presenti tutta una serie di limiti, '''possiamo in linea di massima affermare che'''l’incapacità, gli sprechi e la cattiva gestione della macchina dello Stato hanno una dimensione economica superiore al mancato gettito riconducibile all’evasione fiscale presente in Italia.
 
'''A ricordarlo è l’Ufficio studi della CGIA''' che, per prima cosa, ha raccolto ed elencato le principali inefficienze della nostra macchina pubblica e i conseguenti effetti economici che queste criticità producono sul sistema economico italiano.
Esistono delle deroghe previste dalla Direttiva per semplificare la riscossione o per evitare evasioni o elusioni fiscali
 
[http://www.cgiamestre.com/wp-content/uploads/2017/08/14-agosto.pdf QUI IL RAPPORTO COMPLETO]
http://www.giustiziafiscale.com/economia-diritto-e-tassazione/755-la-restituzione-delliva-ai-consumatori-finali-tra-proposta-politica-e-fattibilita-giuridica?jjj=1503520247245