Inchiostro di china: differenze tra le versioni
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▲[[Immagine:GB 1975-001.jpg|miniatura|200px|destra|Disegno di [[Gunter Böhmer]] (1975)]]
▲L<nowiki>'</nowiki>'''inchiostro di china''', detto anche '''inchiostro cinese''' o semplicemente '''china'''<ref>In questo caso la parola ''china'' viene dalla forma portoghese, ''China'', del nome della Cina, letta alla maniera italiana; quindi il significato è propriamente «(inchiostro di) Cina». Cfr. {{Treccani|china3|china<sup>3</sup>|v=sì|accesso=23 maggio 2016}}</ref>, è un [[inchiostro]] nero utilizzato per la [[scrittura]], il [[disegno]] e la [[pittura]]. Ritenuto proveniente dall'[[Oriente]], [[Cina]] o [[India]], associa un [[pigmento]] [[nero di carbone]] e un legante acquoso.
L'inchiostro di china propriamente detto si presenta sotto forma di bastoni da strofinare su una pietra nell'acqua. È indelebile e di aspetto brillante dopo l'asciugatura. La sua composizione varia<ref
== Composizione ==
Il [[pigmento]] dell'inchiostro di china è il [[nerofumo]]. È leggermente bruno ({{cita|''VTT''||VTT}}) come si constata con forti diluizioni. Certe fabbricazioni, sia antiche sia moderne, vi aggiungono coloranti per modificarne la sfumatura<ref
=== Il bastone d'inchiostro ===
[[File:Chinesisches schreibwerkzeug.jpg|miniatura|
Il [[bastone d'inchiostro]] è uno dei [[quattro tesori del letterato]] (con il pennello, la carta di riso e la pietra da inchiostro), utensili tradizionali della [[calligrafia]] e della [[pittura cinese]], [[Pittura coreana|coreana]] e [[Pittura giapponese|giapponese]].
Il legante originale dell'inchiostro di china propriamente detto, sotto forma di bastone, è una colla di proteina, [[colla animale]] o [[colla di pesce]]<ref
I succhi vegetali aggiunti al legante hanno un'azione [[
I leganti di inchiostri di altre provenienze possono contenere dei succhi e della [[gomma arabica]] ({{cita|''VTT''||VTT}}). L'inchiostro in bastoni migliora nel corso del tempo. I bastoni conservati dopo molti anni godono di una grande reputazione.
La preparazione dell'inchiostro, che precede l'esecuzione di una calligrafia o di una pittura in questo stile, consiste nel macinare il bastone d'inchiostro sulla pietra da inchiostro
I bastoni sono decorati con personaggi o figure di colore rosso, verde o dorato.
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=== L'inchiostro ''sumi'' in Giappone ===
[[File:SesshuToyo.jpg|miniatura|''Autunno'' di [[Sesshū Tōyō]], [[sumi-e]], XV secolo.]]
{{Vedi anche|Sumi (inchiostro)|Sumi-e}}
In [[Giappone]], l'inchiostro in bastoni si chiama {{nihongo|'''''[[sumi]]'''''|墨}} ([[Lingua cinese|cinese]] e [[Lingua giapponese|giapponese]]: 墨; [[Lingua coreana|coreano]]: 묵; [[pinyin]]: ''mò''). Come in Cina, si impiega nella calligrafia. La pittura del letterato con inchiostro e [[Sumi-e|sfumato a inchiostro]] è detta ''[[sumi-e]]''.
L'inchiostro giapponese, confezionato a partire dalla fuliggine (''susu'') di [[pino]] (''shôen-boku'') o dall'olio vegetale (''yuen-boku'') e dalla colla animale (''nikawa'', 膠), è più duro e meno condensato della maggior parte delle fabbricazioni cinesi. Resiste meglio allo stiramento delle linee<ref>{{cita testo|nome=Yuuko |cognome=Suzuki|titolo=Calligraphie japonaise: Initiation|città=Paris |editore=Fleurus|anno=2003 |p=20 |isbn=978-2-215-14773-2}}</ref>.
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=== Gli inchiostri liquidi ===
[[File:Winsor and Newton Liquid Indian Ink.png|miniatura|verticale=.67|Bottiglia d'inchiostro di china presa in un catalogo del 1897.]]
Gli inchiostri al nero di carbone ([[indice internazionale dei coloranti]] PBk7) incrostano il [[Pennino|pennino da scrittura]] o [[Pennino|da disegno]] che si utilizza in Europa, ma non in Cina, obbligando a pulirli frequentemente. L'[[inchiostro ferrogallico]] non ha questo inconveniente, e ha dominato l'uso in Occidente. Coloro che ricercavano un inchiostro più nero utilizzavano, spesso anche con il [[pennello]] o il [[calamo (scrittura)|calamo]], l'inchiostro detto «di
La forma liquida impone degli additivi [[Emulsionante|emulsionanti]] o conservanti diversi dalla forma in bastoni. I fabbricanti propongono un liquido adattato agli strumenti. La [[penna stilografica]], particolarmente [[Penna tecnica|con punta tubolare]], come la [[penna con punta a pennello]], si scrosta più facilmente dei pennelli. Un inchiostro indelebile renderebbe la pulizia dello strumento molto più difficile. Queste penne impiegano inchiostri con formula adattata, spesso condizionato in cartucce.
Gli inchiostri neri liquidi venduti sotto il nome di inchiostro di china possono avere composizioni arbitrarie ({{cita|''PRV''||PRV2}}). I pigmenti possono essere sintetici ([[Anilina|nero di anilina]], [[2-naftolo|naftolo]]<ref>{{cita testo|url=
Gli inchiostri possono contenere vari prodotti chimici che assicurano le loro caratteristiche fisiche, come il [[glicol dietilenico]]<ref>{{cita testo|lingua=en|url=https://www.staplesnetshop.se/web/Objectstore/images?file=7805021.pdf|titolo=Safety Data Sheet —Lefranc & Bourgeois — Encre de Chine Nan King|serie=«2.2 bisoxyéthanol»|postscript=nessuno|accesso=25 maggio 2016|dataarchivio=6 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160506183213/https://www.staplesnetshop.se/web/Objectstore/images?file=7805021.pdf|urlmorto=sì}}; assente dall'avviso in francese {{cita testo|url=https://www.gerstaecker.de/shared/pbox/repository/pboxx-pixelboxx-1692187/L&B%20NanKing%20Indian%20Ink%20Franz%C3%B6sisch.pdf.pdf|titolo=Fiche de données de sécurité —Lefranc & Bourgeois — Encre de Chine Nan King|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130920160818/http://www.gerstaecker.de/shared/pbox/repository/pboxx-pixelboxx-1692187/L%26B%20NanKing%20Indian%20Ink%20Franz%C3%B6sisch.pdf.pdf|dataarchivio=20 settembre 2013}}</ref>.
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Se l'inchiostro di china ([[Lingua cinese|cinese]] e [[Lingua giapponese|giapponese]]: 墨, [[pinyin]]: ''mò''; [[Lingua coreana|coreano]]: 먹, ''mŏk'' ) è molto verosimilmente originario della Cina, e benché il suo principio di fabbricazione sia quasi stabile, è esistita una varietà infinita di «inchiostri di china» diversi secondo i luoghi e le epoche. Secondo taluni, questo tipo d'inchiostro sarebbe apparso in [[India]] prima di essere stato ripreso dai Cinesi<ref>{{cita testo|cognome=Gottsegen |nome=Mark E. |anno=2006 |lingua=en|titolo=The Painter's Handbook: A Complete Reference |città=New York|editore=Watson-Guptill Publications |isbn=0-8230-3496-8}}</ref>. Non esiste un «inchiostro di china» unico e di formula fissa, e non tutti gli inchiostri neri sono «di china», tanto che la composizione degli inchiostri non è mai indicato sugli imballaggi. Per gli anglofoni l'inchiostro di china è l'«inchiostro indiano»: ''India Ink'', e in neerlandese l'«inchiostro indiano orientale»: ''Oost-Indische Inkt''. Non si conoscono con una grande precisione le date di apparizione dei vari tipi d'inchiostro.
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Pochi artisti europei hanno usato l'inchiostro di china alla maniera degli Orientali. Esso si usa principalmente nel rilievo di un [[bozzetto]] a penna, o quando l'artista vuole [[Colore uniforme|colori uniformi]] densi e brillanti<ref>{{cita|''VTT''|p. 860|VTT}}.</ref>. L'inchiostro di china con uno spesso strato sui supporti pittorici europei ha l'inconveniente della screpolatura<ref>{{cita|''VTT''|p. 812|VTT}}.</ref>. La sua opacità è utile nella realizzazione di [[Diapositiva|trasparenti]] a partire dall'epoca della [[lanterna magica]]<ref>{{cita|''VTT''|p. 206|VTT}}.</ref>. Si trovano disegni a inchiostro di china fin dal XVII secolo<ref>de [[Laurent de La Hyre]], secondo {{cita testo|autore=M. P. D. L. F. |titolo=Extrait des différens ouvrages publiés sur la vie des peintres |volume=2 |città=Paris |
L'inchiostro detto di china è fabbricato in Europa da moltissimo tempo. [[Léonor Mérimée]] l'ha studiato e ne dà la ricetta nel 1830 con una precisione scientifica. Secondo la sua analisi, l'inchiostro di china diventa indelebile grazie ai succhi vegetali che [[Mordenzatura|mordono]] la carta e fissano su di essa la colla che imprigiona i pigmenti. Dà conto degli ingredienti disponibili in Francia per preparare bastoni che abbiano tutte le qualità utili delle produzioni cinesi qui<ref>{{cita testo|nome=Jean-François-Léonor |cognome=Mérimée |wkautore=Léonor Mérimée |titolo=De la peinture à l'huile, ou Des procédés matériels employés dans ce genre de peinture, depuis Hubert et Jean Van-Eyck jusqu'à nos jours |editore=Mme Huzard |città=Paris |anno=1830 |url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k6552355d|p=210}}</ref>. Il ''Manuel Roret'' dedicato agli inchiostri dà nel 1856 diciassette procedimenti artigianali di fabbricazione che variano per il legante, la gomma arabica o la gelatina, nonché il pigmento; esso ammette che i disegnatori preferiscono l'inchiostro fabbricato in Cina o che segue le ricette cinesi<ref>{{cita testo|nome1=M. de|cognome1=Champour|nome2=F.|cognome2=Malepeyre|titolo=Nouveau manuel complet de la fabrication des encres |editore=Roret |città=Paris|anno=1856 |url=http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k62757774/f137|pp=133-145}} La [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k62819699/f251 ''seconda edizione, 1875''] aggiunge due procedimenti e dettagli sulla fabbricazione e la qualità dei prodotti cinesi nel capitolo dedicato all'inchiostro di china «la cui fabbricazione non è forse ancora interamente conosciuta».</ref>. Prima della fine del secolo, parecchi fabbricanti ne producono industrialmente. A scuola, «per i lavori di disegno lineare e di sfumato a inchiostro, si impiega un inchiostro conosciuto sotto il nome di inchiostro di china, benché esso non ci venga dal Celeste Impero<ref>{{cita testo|nome=Bonaventure|cognome=Berger|titolo=Encre|curatore=[[Ferdinand Buisson]] |opera=Nouveau dictionnaire de pédagogie|anno=1911|edizione=2|annooriginale=1882|url=http://www.inrp.fr/edition-electronique/lodel/dictionnaire-ferdinand-buisson/document.php?id=2651|postscript=nessuno}}, [http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k24232h/f838 ''prima edizione''].</ref>».
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== Usi non grafici ==
I Cinesi utilizzavano l'inchiostro anche per le sue virtù medicinali: esso alleviava il dolore delle scottature ed era altresì utilizzato
L'inchiostro di china serve anche in microbiologia per
Si usa inoltre per il [[tatuaggio]]. Il tatuaggio
== Note ==▼
<references/>▼
== Bibliografia ==
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* {{cita testo|nome=Claude |cognome=Mediavilla |wkautore=Claude Mediavilla |titolo=Calligraphie |editore=Imprimerie nationale |anno=1993}}
* {{cita pubblicazione|nome1=Monique de |cognome1=Pas|nome2=Françoise |cognome2=Flieder|titolo=Historique et étude de la composition des encres noires manuscrites|rivista=Studies in Conservation|volume=17 |anno=1972|url=http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1179/sic.1972.17.s1.023?journalCode=ysic20}}
* {{cita testo |nome1=Jean |cognome1=Petit |nome2=Jacques |cognome2=Roire |nome3=Henri |cognome3=Valot |capitolo=Encres de Chine et du Japon|
▲== Note ==
▲<references/>
== Voci correlate ==
* [[Inchiostro]]
* [[Bastone d'inchiostro|Sumi]] (inchiostro giapponese)
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.marinapicture.fr/test-materiel/choisir-son-encre-de-chine/2399/|titolo=Choisir son encre de chine|autore=Marina Laurent|lingua=fr|accesso=25 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160428040632/http://www.marinapicture.fr/test-materiel/choisir-son-encre-de-chine/2399/|dataarchivio=28 aprile 2016|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://sornasblog.canalblog.com/archives/2013/05/12/27140133.html|titolo=Choisir son encre de chine|autore=EDTA Sornas}}
* {{cita web|url=http://blog.ywana.fr/lencre-de-chine-tests-qualitatifs/|titolo=L’encre de Chine: Tests qualitatifs|autore=Ywana}}
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[[Categoria:Pittura]]
[[Categoria:Scrittura]]
[[Categoria:Arte
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