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|suddivisione_testo=
* ''[[Alopias pelagicus]]''
* ''[[Alopias superciliosus]]''
* ''[[Alopias vulpinus]]''
}}
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==Biologia==
Si tratta di animali solitari che solcano senza sosta gli oceani alla ricerca di cibo, costituito da [[cefalopodi]] e pesci pelagici che vivono in gruppi ([[Teuthida|calamari]], [[Scombridae|sgombri]]). Per catturare la preda, questi squali fendono l'acqua con la lunga pinna caudale, portando le prede a raggrupparsi e stordendole a colpi di coda.<br />
Questi squali sono in grado di saltare completamente fuori dall'acqua, compiendo anche evoluzioni aeree in maniera simile ai [[Tursiops|delfini]] (''[[breaching]]'')<ref>[
La [[fecondazione]] è interna, così come lo sviluppo embrionale: i piccoli (da 2 a 4) durante la gestazione si nutrono delle altre uova non fecondate che la madre continua a produrre ([[ovofagia]]), e alla nascita sono già ben sviluppati e grandi 1/3 dei genitori.<br />
Lo sviluppo di questi
Generalmente non si tratta di squali pericolosi per l'uomo, anche se alcuni subacquei sarebbero stati colpiti dalla pinna caudale e un pescatore addirittura decapitato da un colpo di coda<ref>Dawkins, Richard. The Ancestor's Tale. Houghton Mifflin, New York: 2004.</ref>: in alcune aree questi animali vengono considerati un ambito trofeo di pesca, mentre in altre vengono pescati per estrarne l'olio di [[fegato]] e le pinne. Ciò ha fatto sì che tutte e tre le specie siano considerati vulnerabili dall'[[IUCN]]<ref>{{Cita web |titolo=More oceanic sharks added to the IUCN Red List |editore=[[IUCN]] |data=22 febbraio 2007 |url=http://www.iucn.org/en/news/archive/2007/02/22_pr_sharks.htm |accesso=25 febbraio 2007 |dataarchivio=6 luglio 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080706152000/http://www.iucn.org/en/news/archive/2007/02/22_pr_sharks.htm |urlmorto=sì }}</ref>.
==Diffusione==
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A queste se ne aggiungerebbe una quarta, la cui esistenza è stata ipotizzata nel [[1995]] in seguito a un esame degli [[allozima|allozimi]] del [[tessuto muscolare]] di un esemplare ritenuto di ''[[Alopias superciliosus|A. superciliosus]]'', pescato nelle acque circostanti la penisola [[messico|messicana]] di [[Baja California]]<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Eitner, B. |titolo=Systematics of the Genus ''Alopias'' (Lamniformes: Alopiidae) with Evidence for the Existence of an Unrecognized Species |rivista=Copeia |volume=1995 |numero=3 |anno=1995 |pagine=562–571 |doi=10.2307/1446753 |editore=American Society of Ichthyologists and Herpetologists |jstor=1446753}}</ref>.
In base alle analisi genetiche sul [[citocromo]] b, nel [[1997]] venne stabilito che la famiglia degli Alopiidi, oltre ad essere [[monofiletico|monofiletica]], è filogeneticamente vicina alle famiglie dei [[Cetorhinidae|Cetorinidi]] e dei [[Lamnidae|Lamnidi]] (coi quali condividono alcune modifiche all'[[apparato circolatorio]] che consentono loro una forma quasi completa di [[endotermia (biologia)|endotermia]]): tale ipotesi è stata confermata da successive analisi di tipo [[cladistica|cladistico]] effettuate nel [[1991]] e poi nel [[2005]]<ref>{{Cita libro |titolo=Advances in Marine Biology, Volume 54 |url=https://archive.org/details/advancesinmarine0000dwsi |curatore=Sims, D.W. |editore=Academic Press |anno=2008 |isbn=0-12-374351-6 |pagine=175}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione |autore=Shimada, K. |titolo=Phylogeny of lamniform sharks (Chondrichthyes: Elasmobranchii) and the contribution of dental characters to lamniform systematics |rivista=Paleontological Research |volume=9 |anno=2005 |numero=1 |pagine=55–72 |doi=10.2517/prpsj.9.55}}</ref>.
==Note==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|url=http://filaman.uni-kiel.de/Summary/FamilySummary.cfm?ID=486|titolo=FishBase entry on Alopiidae|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.is/20121210052045/http://filaman.uni-kiel.de/Summary/FamilySummary.cfm?ID=486|dataarchivio=10 dicembre 2012}}
* {{cita web|url=http://marinebio.org/species.asp?id=284|titolo=MarineBio: Thresher shark, Alopias vulpinus|accesso=10 dicembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090719192444/http://marinebio.org/species.asp?id=284|dataarchivio=19 luglio 2009|urlmorto=sì}}
{{Controllo di autorità}}
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