Desio: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il nome proprio di persona|Desio (nome)}}
{{Divisione amministrativa
|Nome = Desio
|Nome ufficiale=Città di= Desio
|Panorama =Desio Vista.2Desio.jpg
|Didascalia =La TorreL'abitato deldi PalagiDesio nelvisto [[Villadall'ospedale CusaniPio TittoniXI, Traversi|parcocon Tittonila città di [[Milano]] asullo Desiosfondo.
|Bandiera = Desio-Bandiera.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stemma=Desio-Stemma.png
|Stato = ITA
|Voce stemma=
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Lombardia Monza e Brianza
|Amministratore locale = Carlo Moscatelli
|Divisione amm grado 2=Monza e Brianza
|Partito = [[centro-sinistra]]
|Amministratore locale=Roberto Corti<ref name="comunali2011.interno.it">{{cita web| url=http://comunali2011.interno.it/amm110515/C1040230.htm| titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali del 29 e 30 maggio 2011 - II turno Desio| accesso=30 maggio 2011}}</ref>
|Data elezione = 26-5-2025
|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezioneistituzione =30/05/2011
|Altitudine = 205
|Data istituzione=
|Sottodivisioni = [[San Carlo (Desio)|San Carlo]], [[San Giorgio (Desio)|San Giorgio]], [[San Giuseppe (Desio)|San Giuseppe]], [[San Vincenzo(Desio)|San Vincenzo]]
|Altitudine=
|Divisioni confinanti = [[Bovisio Masciago]], [[Cesano Maderno]], [[Lissone]], [[Muggiò]], [[Nova Milanese]], [[Seregno]], [[Varedo]]
|Superficie=14.76
|Zona sismica = 3
|Note superficie=
|Gradi giorno = 2447
|Abitanti=42094
|Nome abitanti = desiani
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2016gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2016.
|Patrono = [[Madonna del Rosario]], lunedì successivo alla prima domenica di ottobre detto "ul Madunìn"
|Aggiornamento abitanti=30-11-2016
|Festivo = lunedì successivo alla prima domenica di ottobre
|Sottodivisioni=[[San Carlo (Desio)|San Carlo]], [[San Giorgio (Desio)|San Giorgio]], [[San Giuseppe (Desio)|San Giuseppe]]
|PIL =
|Divisioni confinanti=[[Bovisio Masciago]], [[Cesano Maderno]], [[Lissone]], [[Muggiò]], [[Nova Milanese]], [[Seregno]], [[Varedo]]
|PIL procapite =
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|Mappa = Map of comune of Desio (province of Monza and Brianza, region Lombardy, Italy).svg
|Gradi giorno=
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Desio nella provincia di Monza e della Brianza
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|Nome abitanti=Desiani
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|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Desio (province of Monza and Brianza, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Desio nella provincia di Monza e della Brianza
}}
 
'''Desio''' (''Dés'' in [[dialetto brianzolo]]<ref>{{citaCita libroweb| AA. lingua=it| VVurl=https://viaggiart. com/desio|titolo=Desio: Dizionariocosa di toponomastica. Storiavedere e significato dei nomi geografici italianicosa fare| 1996 sito=ViaggiArt| GARZANTI | Milano|paccesso= 2492025-07-08}}</ref>), è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di 42.094{{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Monza e della Brianza]] in [[Lombardia]].
 
Fin dagli inizi del secolo XX, contrariamente ai comuni limitrofi, ha sviluppato un notevole comparto industriale, soprattutto nel ramo del tessile, con il Lanificio [[Raimondo Targetti|Targetti]], lo Stabilimento del Porta, poi divenuto [[Gavazzi]], per la seta, il cotonificio Tessitura di Desio. È sede del [[Gruppo Banco Desio|Gruppo Banco di Desio]]. Ha ospitato anche l'[[Autobianchi]], entrata successivamente nell'orbita della [[Fiat]].
 
== Storia ==
=== Le origini ===
[[File:Saint John Bono - Cathedral of Milan.jpg|thumb|left|[[San Giovanni Bono]], arcivescovo di Milano, fece costruire la prima chiesa parrocchiale di Desio]]
Da ''Dexium'', nome latino di Desio, passava la ''[[via Mediolanum-Bellasium]]'', che metteva in comunicazione [[Milano]] con [[Bellagio]]. Le origini dell'abitato di Desio sembrerebbero risalire all'epoca preromana, al tempo della dominazione dei galli [[insubri]]. Di questo periodo è stata infatti trovata un'ara sacrificale che porta incisa una dedicazione agli dei mani.
 
Secondo la toponomastica, il nome della città deriverebbe dall'espressione latina ''ad decimum'' in quanto il villaggio era situato a circa dieci [[miglio romano|miglia romane]] da [[Milano]], mentre secondo altre fonti il nome sarebbe da far derivare dal dio romano [[Giove (divinità)|Giove]], a sua volta derivato dal greco [[Zeus]], trasformato poi in ''Deus'' e quindi in ''Deussio'', nome con cui il borgo rimase noto sino al X secolo.
 
Il borgo, noto colcon il toponimo di "Deussio", già all'epoca doveva trovarsi in una posizione strategica in campo commerciale dal momento che era situato lungo la strada che univa [[Milano]] a [[Como]].
 
Desio iniziò ad acquisire rilevanza a partire dall'anno [[649]], quando l'arcivescovo di Milano, [[SanGiovanni il Buono (santo)|san Giovanni Bono]], diede ordine di edificare a Desio una chiesa parrocchiale, dedicandola ai santi [[San Siro di Pavia|Siro]] e [[San Materno di Milano|Materno]], facendola rientrare nel suo progetto di conversione delle popolazioni di origine longobarda che evidentemente abitavano l'intera area. A questa chiesa fecero seguito quelle di San Giovanni Battista, di San Bartolomeo e del Santo Crocifisso nonché l'oratorio di San Pietro.
 
Da questa primitiva chiesa, nel corso di tutto il medioevo, crebbe e si sviluppò la [[Pieve di Desio]] che fece acquisire al borgo una notevole preminenza su molti altri centri abitati dell'area al punto che già nel XIII secolo [[Goffredo da Bussero]] nel suo ''Liber Notitiæ Sanctorum Mediolanensis'' la descriveva come a capo di quarantadue parrocchie.
 
=== La [[Battagliabattaglia di Desio]] ed il periodo medievale ===
[[File:Rocca di Angera - Sala di Giustizia Fresco Visconti 2.jpg|thumb|left|Scena della [[Battagliabattaglia di Desio]] raffigurata ad affresco nella [[Rocca di Angera]].]]
Il borgo di Desio rimase coinvolto nella lotta tra comuni e impero e venne quindi distrutta come altri centri abitati da [[Federico Barbarossa]] nella sua calata in Italia. Dopo la [[Battagliabattaglia di Legnano]], la città venne occupata dalla famiglia dei [[Della Torre|Torriani]].
 
La fama di Desio nel medioevo rimase particolarmente legata ada un episodio che vide la cittadina protagonista della scalata al potere dei [[Visconti]] per l'acquisizione del dominio su [[Milano]]: il 21 gennaio [[1277]], infatti, le fortificazioni evidentemente già presenti nel borgo vennero sfruttate dalle rispettive parti per lo scontro tra i Visconti e le forze di [[Napo Torriani]], che si svolse, appunto, attorno alla torre annessa alla [[chiesa dei Santi Siro e Materno|Basilica dei Santi Siro e Materno]], nel centro città.
 
Lo scontro terminò con la vittoria di [[Ottone Visconti]] che a Desio catturò anche [[Guido della Torre]] e lo tenne prigioniero. Il Visconti inaugurò così i domini della propria dinastia su Milano che perdurarono sino al [[1450]] con l'avvento degli [[Sforza]].
 
A questo stesso periodo risale la fondazione di un convento francescano che rimase attivo sino al [[1777]] quando venne soppresso e le sue strutture acquisite dalla famiglia Cusani. Sempre in paese trovò posto un insediamento produttivo diretto dai frati [[Umiliati]] per la produzione e la lavorazione della lana che incrementò notevolmente l'occupazione locale.
 
Nel corso del Trecento, Desio divenne una delle dimore di campagna preferite di [[Bernabò Visconti]] che qui fece erigere un castello con relativo fossato come residenza di caccia. I Visconti rimasero feudatari del borgo sino al [[1429]] quando la cittadina passò sotto la proprietà dei conti di Rho a cui rimase sino alla fine del secolo quando passò in dote a Ippolita, figlia di Ettore Fioramonte, sposa a sua volta di Ludovico Malaspina. Pur negli anni successivi, i conti di Rho rimasero comunque i principali possidenti dell'area: ancora nel catasto di Carlo V del [[1521]] ai fratelli conti Ottaviano e Scipione Rho, sono assegnate 1012 [[pertica (unità di misura)|pertiche]] di terreno.
 
=== Dal Cinquecento alla fine del Settecento ===
[[File:Aliprando caprioli-Retrato de Antonio de LeyvaLeiva.JPGjpg|thumb|left|[[Antonio de Leyva]] fu feudatario di Desio.]]
Con il venire meno dell'influenza del [[Sforza]] sul ducato di Milano e colcon il tracollo segnato dall'ultima parte del governo di [[Ludovico il Moro]], l'area del milanese venne scossa a fine Quattrocento da pesanti guerre che ne fiaccarono anche il contado. La città di Desio venne saccheggiata dai [[Lanzichenecchi]] che diedero fuoco al borgo intero e di cui ci ha lasciato testimonianza diretta anche [[Leonardo Da Vinci]] che ha fissato la scena dell'incendio in un disegno a schizzo oggi conservato nelle Collezioni Reali inglesi.
 
Dall'inizio del Cinquecento, la famiglia di Malaspina venne costretta a cedere il feudo agli spagnoli ed iniziò da qui un periodo di notevole decadenza per la città di Desio, colpita più volte dalla [[peste]] e da varie epidemie che provocarono la morte e l'emigrazione della popolazione, al punto che a metà Cinquecento essa contava appena 500cinquecento anime.
 
Nel 1580 in seguito alla morte senza discendenti del conte Guido Gallarati, Desio e il suo vicariato, comprendente la [[pieve di Desio]] e la [[pieve di Bollate]], rientrarono nella Regia Camera come feudi camerali. Nel maggio di quell'anno il feudo venne acquistato da Giorgio Manriquez, esponente della famiglia [[Manriquez de Mendoza]]. Tale famiglia rimase feudataria di Desio sino alla seconda metà del XVIII secolo.
Con il dominio spagnolo dal Cinquecento e sin quasi alle soglie dell'epoca napoleonica, il paese rimase infeudato alla famiglia Mendoza de Leyva, già signori di [[Monza]] (fu membro di questa famiglia la famosa [[Monaca di Monza]] descritta dal [[Manzoni]] nei ''[[Promessi Sposi]]''). Questo fatto contribuì a gravare ulteriormente la situazione economica della città di Desio, dal momento che essa venne chiamata a coprire le spese per l'alloggiamento delle truppe spagnole impegnate sul territorio.
 
[[San Carlo Borromeo]], che visitò più volte il borgo, si prefissò di riordinare la vita religiosa del paese e sostenne fermamente il progetto affidato all'architetto [[Pellegrino Tibaldi]] di realizzare una nuova chiesa parrocchiale. Il cantiere, però, vide la luce solo nel [[1652]] e si concluse nel [[1744]] con la consacrazione del nuovo tempio sacro ad opera dell'arcivescovo [[Giuseppe Pozzobonelli]].
 
La ripresa economica del paese si ebbe solo con l'arrivo degli austriaci nel Settecento ede in particolare grazie al governo dell'imperatrice [[Maria Teresa d'Austria|Maria Teresa]] dove iniziò a notarsi anche una sensibile ripresa demografica grazie anche alle recenti opportunità di lavoro createsi sul territorio. Il marchese Ferdinando Cusani, infatti, che aveva ereditato dai suoi antenati numerosi fondi a Desio ed una piccola villa di campagna, decise di ampliarla ed affidò a [[Giuseppe Piermarini]] l'incarico di costruirla.
 
=== Dall'Ottocento ai giorni nostri ===
[[File:Piuspp.xiPortrait of Pope Pius XI Ratti – Grand Seminary, Mechelen.jpg|thumb|[[Papa Pio XI]] nacque a Desio nel [[1857]].]]
L'iniziale lenta ma progressiva crescita economica di Desio, ebbe una brusca accelerazione nel periodo immediatamente successivo all'unità d'Italia quando aprì i battenti il setificio "Egidio & Pio Gavazzi" che nel giro di pochi anni divenne uno dei principali setifici a livello mondiale.
 
Oltre al settore tessile, conobbe un grande sviluppo anche quello meccanico e quello del mobile.
 
Intanto la comunità cittadina si impegnò dalla fine del secolo per l'ampliamento dell'antica chiesa prepositurale con la costruzione di una grande cupola. La chiesa venne solennemente riconsacrata dall'arcivescovo [[Andrea Carlo Ferrari]] nell'agosto del [[1895]].
 
In breve tempo la città crebbe vertiginosamente al punto che già nel [[1924]] ottenne il riconoscimento del [[Titolo di città in Italia|titolo di "città"]], grazie anche all'influenza di un suo eminente cittadino, [[Achille Ratti]], divenuto due anni prima papa colcon il nome di Pio XI.
 
ColCon il boom economico seguito al secondo dopoguerra, si inaugurò una nuova fase di espansione della città con la creazione di parecchi insediamenti produttivi, primo tra tutti lo stabilimento automobilistico [[Autobianchi]].
 
=== Simboli ===
[[File:Desio-Stemma.pngsvg|left|95px]]
La descrizione araldica dello stemma è la seguente:<ref>[{{Cita web |url= http://www.araldicacivica.it/stemmi/comuni/comune/?id=104 Vedi|titolo= Desio |accesso=20 luglio 2015 |dataarchivio= 23 settembre 2015 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20150923173008/http://www.araldicacivica.it/stemmi/comuni/comune/?id=104 |urlmorto=sì qui]}}</ref><br />
{{Citazione|''[[Bandato]] di rosso e d'argento e di rosso. Ornamenti esteriori da cittàCittà.''|Descrizione araldica dello stemma.''}}
Lo stemma del Comune di Desio è tradizionalmente fatto derivare dallo stemma dell'antica famiglia lombarda dei "da Dexio"<ref>{{Cita web|url=https://daten.digitale-sammlungen.de/0000/bsb00001430/images/index.html?fip=193.174.98.30&id=00001430&seite=359|titolo=Stemma famiglia De Dexio|accesso=2022-01-18|sito=Stemmario reale di Baviera}}</ref> da cui si pensa che il borgo possa avere tratto la propria denominazione.<ref>Lo stemma di questa famiglia è miniato a [https://archive.org/details/stemmario_trivulziano/page/n147/mode/1up p. 130] dello ''[[Stemmario Trivulziano]]''.</ref> L'ordine degli smalti utilizzati oggi nello stemma comunale, risultano essere invertiti rispetto a quelli descritti nelle RR.LL.PP. di riconoscimento del 20 marzo 1924.<ref>{{Cita web|url=https://www.mb.provincia.mb.it/comuni_old/Desio.html|titolo=Desio|sito=Provincia di Monza e della Brianza|accesso=17 gennaio 2022|dataarchivio=17 gennaio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220117235157/https://www.mb.provincia.mb.it/comuni_old/Desio.html|urlmorto=sì}}</ref>
;Gonfalone
{{Citazione|Drappo di bianco, ornato di ricami d'oro e caricato dello stemma con la iscrizione [[Attributi araldici di posizione#Centrato|centrata]] in oro, recante la denominazione del Comune.|D.P.R. del 14 marzo 1979<ref name="ACS"/>}}
;Bandiera
{{Citazione|Rettangolare, suddivisa orizzontalmente in due parti, una bianca e una rossa, reca al centro lo stemma cittadino.}}
 
=== Onorificenze ===
{{Citazione|''Drappo di bianco, ornato di ricami d'oro e caricato dello stemma con la iscrizione centrata in oro, recante la denominazione del Comune.''|Descrizione araldica del gonfalone}}
{{Onorificenze
 
| immagine = Corona di Città Italiana.svg
{{Citazione|''Rettangolare, suddivisa orizzontalmente in due parti, una bianca ed una rossa, reca al centro lo stemma cittadino.|Descrizione araldica della bandiera.''}}
| nome_onorificenza = Titolo di Città
 
| collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
Lo stemma del Comune di Desio è tradizionalmente fatto derivare dallo stemma dell'antica famiglia lombarda dei "da Dexio" da cui si pensa che il borgo possa avere tratto la propria denominazione.<ref>Lo stemma di questa famiglia è minato a pag. 130 dello [[Stemmario Trivulziano]]</ref> Nella blasonatura della famiglia, però, lo stemma viene descritto come un "Bandato di rosso e d'argento", mentre nel caso dello stemma comunale di Desio esso appare come un "Bandato d'argento e di rosso", segno evidentemente di richiamo allo stemma gentilizio da cui però l'entità comunale nei secoli ha voluto differenziarsi.
| motivazione = Regio decreto
| data = 24 febbraio 1924<ref name="ACS">{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.detail.html?1554|titolo=Desio, 1924-02-24 RD concessione di titolo di città, 1979-03-14 DPR concessione di gonfalone |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref>
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Basilica prepositurale plebana dei Santi Siro e Materno ====
{{Vedi anche|Chiesa dei Santi Siro e Materno}}
[[File:VERYLEMON.BLOGSPOT.COM_desio_basilica_san_siro_e_materno_DSC_0221.JPG|thumb|Desio Basilica didei SanSanti Siro e Materno]]
[[File:VERYLEMON.BLOGSPOT.COM_desio_basilica_san_siro_e_materno_Monumento_a_papa_Pio_XI_DSC_0223.JPG|thumb|Monumento aal [[papa Pio XI]]]]
In pieno centro cittadino, presso piazza Conciliazione, sorge l'anticala Basilicabasilica prepositurale plebana dei Santi Siro e Materno, chiesa parrocchiale della città di Desio.
L'edificio attualmente presente è frutto di modificazioni e rifacimenti del primitivo tempio di culto fondato attorno alla metà del VII secolo dall'allora arcivescovo milanese [[San Giovanni Bono]], come ricorda la tradizione per sancire la conversione dei [[longobardi]] della zona al cattolicesimo. L'edificio era all'epoca articolato su tre navate ed orientato verso l'asse est-ovest. Al suo interno, oltre all'altar maggiore, si trovavano due altari laterali.
 
La torre campanaria che ancora oggi è possibile vedere, ha origini risalenti all'inizio del Quattrocento quando questo dovette essere ricostruito dopo che il precedente era stato incendiato dai ghibellini milanesi per snidare i guelfi che vi si erano assediati all'interno. La base dell'antica torre campanaria, venne inglobata nel '500Cinquecento al resto della chiesa per andare a comporre il battistero. Il suo concerto di campane realizzato dal fonditore varesino Felice Bizzozero nel [[1843]]; il Campanonecampanone (Lab2 tutt'oratuttora conservato nella casa del Papa) a seguito di un'incrinatura venne sostituitasostituito nel 2010 ad opera della fonderia di campane Allanconi di Bolzone di Ripalta Cremasca (Crema), ilpurtroppo non paragonabile e ben integrato alle campane di Felice Bizzozero. Il suono delle campane è' a doppio sistema (elettrico) e Manualemanuale (Suonosuono a Cordacorda e a festa "Campana Bèla ", termine Desianodesiano per indicare una suonata a festa eseguita con la tastiera sul campanile) è' tutt'oratuttora attivo il "Gruppo Campanari della Basilica di Desio" Sono state effettuate quattro incisioni discografiche di queste campane, e nel [[2003]] la città di Desio ha ospitato il Raduno Nazionale Campanari.
 
Fu infatti [[San Carlo Borromeo]] a volere la ricostruzione e l'ampliamento della chiesa di Desio ed incaricoincaricò il famoso architetto [[Pellegrino Tibaldi]] di stendere alcuni progetti che ad ogni modo non vennero cantierati. Nel [[1652]], finalmente, si aprì ufficialmente il cantiere per la nuova basilica con il progetto di demolire gran parte delle strutture esistenti per la nuova costruzione. Il progetto venne affidato a Camillo Ciniselli, architetto della fabbrica del [[Duomoduomo di Milano]], mentre i lavori furono eseguiti sotto la direzione del capomastro Pietro Pozzi e tra il [[1726]] e il [[1736]] da [[Carlo Giuseppe Merlo]]<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-giuseppe-merlo_(Dizionario-Biografico)/|titolo=dizionario biografico Treccani}}</ref>. La chiesa venne costruita nei cento anni successivi, venendo consacrata solennemente solo nel [[1744]] dall'arcivescovo milanese [[Giuseppe Pozzobonelli]].
 
Nell'Ottocento la chiesa venne decorata internamente e venne ulteriormente ampliata con la costruzione del transetto e l'elevazione della grande cupola del presbiterio per l'aumento della popolazione e l'insufficienza della capienza dell'aula. Nel [[1857]] in questa chiesa venne battezzato il futuro [[papa Pio XI]]. Dopo gli ultimi lavori, la basilica venne consacrata dal cardinale [[Andrea Carlo Ferrari]] il 24 agosto [[1895]].
 
A lato della Basilicabasilica è la piccola chiesa di Santa Maria.<ref>{{en}} [http://www.gcatholic.org/churches/data/basITX.htm ''Catrholic.org. Basilicas in Italy'']</ref> Le due campane presenti sul piccolo campanile sono state fuse nel 1704 dal Fonditore di Campane Domenico Bonavilla.
 
==== Altre chiese ====
* Chiesa del Sacro Cuore (via Segantini)
* Chiesa di San Francesco (via G. Giusti)
 
* [[Santuario del Santo Crocifisso]] (via Lampugnani)
* S. Francesco (via G. Giusti)
* Chiesa di Santa Maria (via Santa Maria)
 
* Chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo (via Santa Caterina)
* [[Santuario del Santo Crocifisso]] (via Lampugnani)
* Santuario della Madonna Pellegrina (via Milano)
il campanile possiede un concerto di 5 campane in Lab3 fuse nel 1948 dalla fonderia Carlo Ottolina di Seregno, il suono è' completamente manuale ,Corde e Tastiera ad eccezione del suono delle ore.
* Chiesa parrocchiale San Pio X (via Garibaldi). Sul piccolo campanile è presente un concerto di 5 campane in Do4 fuso dalla fonderia Fratelli Barigozzi di Milano nel 1968. Il suono è completamente automatizzato.
(Le precedenti campane della fonderia Barigozzi di Milano, furono sacrificate per salvare dalla requisizione bellica le campane della basilica)
* Chiesa parrocchiale San Giovanni Battista (via Di Vittorio). Sul particolare campanile sono collocate 8 campane in Fa3 fuse nel 2004 dalla fonderia Paolo Capanni di Castelnovo né Monti (Reggio Emilia). Il suono è a doppio sistema elettrico e manuale con corde e tastiera mobile. È presente il "Gruppo Campanari Tocchi e Rintocchi"
 
* Chiesa di San Rocco (via Monte Rosa)
* Santa Maria (via S. Maria) sono presenti due campane (inutilizzate) fuse nel 1704 da Domenico Bonavilla
* Chiesa parrocchiale di Sant'Apollinare (piazza Carendon, fraz. San Giorgio)
 
* Chiesa di San Giuseppe (fraz. San Giuseppe)
* parrocchia dei S.S Pietro e Paolo (via S. Caterina)
 
* Santuario Madonna Pellegrina (via Milano)
 
* parrocchia San Pio X (via Garibaldi) sul piccolo campanile è' presente un concerto di 5 campane in Do4 fuso dalla fonderia Fratelli Barigozzi di Milano nel 1968 il suono è completamente automatizzato.
 
* parrocchia San Giovanni Battista (via Di Vittorio), sul particolare campanile sono collocate 8 campane in Fa3 fuse nel 2004 dalla fonderia Paolo Capanni di Castelnovo ne' Monti (Reggio Emilia) il suono è' a doppio sistema (Elettrico) e Manuale (Corde e Tastiera Mobile) è'presente il " Gruppo Campanari Tocchi e Rintocchi"
 
* San Rocco (via Monte Rosa) è' presente la campana più antica della città di Desio fusa nel 1500 azionabile a corda.
 
* parrocchia Sant'Apollinare (piazza Carendon, fraz. San Giorgio).
 
* S. Giuseppe (fraz. San Giuseppe) sul campanile sono conservate 3 campane azionabili manualmente a corda e a tastiera fuse da Bonavilla.
 
==== Cappelle ====
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* Cappella dei Caduti
* Cappella degli Alpini
* SS.Santi Siro e Materno
 
=== Architetture civili ===
==== Villa Cusani Tittoni Traversi ====
{{vedi anche|Villa Cusani Tittoni Traversi}}
[[File:Desio.1.jpg|thumb|La Villa Cusani Tittoni Traversi Tittoni a Desio, neoclassica opera dell'architetto [[Giuseppe Piermarini]], successivamente rimaneggiata da [[Pelagio Palagi]].]]
Fra le costruzioni di maggior rilievo della città di Desio merita una menzione particolare [[Villa Cusani Tittoni Traversi]] ([[XVIII secolo]]), ideata e progettata dall'architetto [[Giuseppe Piermarini]] per conto della ricca famiglia milanese dei marchesi Cusani che qui possedettero proprietà dal XVII secolo. Dal 2003, sede del Museo dedicato allo scultore milanese ([[Giuseppe Scalvini]]), vi sono conservate trentacinque sculture tra gessi cere e bronzi e oltre venti disegni originali del Maestro milanese. Curatrice della donazione è l'Associazione Amici del Museo Scalvini, con sede in Desio.
 
All'interno del suo parco, che originariamente aveva dimensioni ben più estese rispetto all'attuale è situata la [[Torre del Palagi]] (sec.XIX XIXsecolo), progettata dall'architetto bolognese [[Pelagio Pelagi]]. Attualmente è sede di un museo di minerali, ede in precedenza il complesso di cui fa parte ha ospitato un convento francescano.
[[File:VERYLEMON.BLOGSPOT.COM_desio_villa_tittoni_traversi_DSC_0342.JPG|thumb|Villa Cusani Traversi Tittoni, la facciata verso il giardino]]
[[File:VERYLEMON.BLOGSPOT.COM_desio_villa_tittoni_traversi_DSC_0299.JPG|thumb|Villa Cusani Traversi Tittoni, particolare di un interno.]]
 
==== Altre ville ====
[[File:VERYLEMON.BLOGSPOT.COM_desio_villa_tittoni_traversi_DSC_0342.JPG|thumb|Villa Cusani Tittoni Traversi, la facciata verso il giardino]]
[[File:VERYLEMON.BLOGSPOT.COM_desio_villa_tittoni_traversi_DSC_0299.JPG|thumb|Villa Cusani Tittoni Traversi, particolare di un interno.]]
* [[Villa Arienti Lissoni]]
* [[Villa Bonomi Cereda Gavazzi Aliprandi]]
Riga 188 ⟶ 177:
* Monumento al garibaldino Vaj
 
La Stazionestazione FS è fra le poche al mondo ad essere ubicata sopra un ponte.
 
== Società ==
Riga 195 ⟶ 184:
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati [[ISTAT]], al 31 dicembre [[2010]] la popolazione straniera residente era di 3.244{{formatnum:3244}} persone, pari al 7,97% di tutti i residenti. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:<ref>{{cita web |url=http://demo.istat.it/str2010/index.html |titolo=Statistiche demografiche ISTAT - Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza |editore=[[ISTAT]] |accesso=19 agosto 2012 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/6HZM9dymc?url=http://demo.istat.it/str2010/index.html |dataarchivio=22 giugno 2013 |urlmorto=no}}</ref>
 
{{div col}}
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=== Tradizioni e folclore ===
Indicata dai Romani come ''Ad decimum'' (ossia alla decima pietra miliare sulla strada da Milano a Como), nel medioevo (20 gennaio [[1277]]) Desio fu teatro di una grande battaglia ([[Battaglia di Desio]]) tra i [[Visconti]] e i [[Della Torre]] (Torriani)<ref>Enciclopedia Rizzoli Larousse, VI, Milano, R.C.S. Libri S.p.A., 2003, p. 680-</ref> per il predominio nella città di Milano, con la vittoria di [[Ottone Visconti]].
A Desio si svolge una rievocazione della battaglia: un corteo di oltre cinquecento figuranti vestiti con abiti che ricordano quelli dell'epoca si snoda per le vie di Desio percorrendo le varie contrade (Piazza, Büsasca, Bassa, [[Dügana]], SS.Santi Pietro e Paolo, S.San Pietro al Dosso, S.San Carlo, S.San Giorgio, Prati, Foppa, S.San Giovanni) per poi terminare nella piazza, dove viene disputata la tradizionale staffetta con gli zoccoli in cui le contrade si sfidano. La manifestazione è chiamata ''[[Palio degli Zoccoli]]''.
 
La prima edizione Palio degli Zoccoli risale al 1989. La manifestazione si svolge ogni anno nel mese di giugno, e vi partecipano le undici contrade che prendono ispirazione dalle corporazioni che si suppone esistessero nel borgo di Desio all'epoca, formando un corteo composto da oltre cinquecento figuranti in abiti storici che sfila per le vie della città. Al termine si svolge la corsa a staffetta lungo le vie che costeggiano la Basilica dei S. S. Siro e Materno, alla quale ogni contrada partecipa con due contradaioli. La particolarità di questa gara è costituita dalle [[calzature]] degli atleti, che sono [[zoccolo (calzatura)|zoccoli]] in legno calzati su piedi nudi: la tradizione locale infatti vuole che durante il governo dei [[Della Torre|Torriani]] fosse proibito alla popolazione del borgo di calzare zoccoli di [[legno]], perché il rumore delle suole battute sul selciato faceva fuggire la selvaggina dai boschi circostanti, dichiarati riserva di caccia per i passatempi degli uomini di governo. I Visconti liberatori invece avrebbero ripristinato le antiche libertà, consentendo l'uso degli zoccoli.
 
== Cultura ==
 
=== Istruzione ===
* Collegio Arcivescovile "Pio XI" (chiuso nel 2017)
* Collegio "Paola Di Rosa"
* Istituto Tecnico Industriale Statale "Enrico Fermi"
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=== Biblioteche ===
La Bibliotecabiblioteca Civicacivica di Desio fa parte del Sistema Bibliotecario [[BrianzaBiblioteche]].
 
=== Stampa ===
* ''Il Cittadino di Monza e Brianza''
* ''Il Giornale di Desio'', settimanale d'informazione in edicola ogni martedì e giovedì.
* ''Desio Brianza live'', poi denominato ''Brianza live'', rivista bimensile sulle eccellenze dell'area
* ''Il Punto'', periodico di attualità dedicato a Desio e alla Brianza
 
== Persone legate a Desio ==
* [[Paolo Nespoli]] (1957): astronauta ESA, ingegnere e ufficiale militare.
* [[Luigi Arienti]] (1937): ciclista, medaglia d'oro ai [[Giochi della XVII Olimpiade]] (Roma 1960) nella prova di ciclismo, inseguimento a squadre su pista.
*[[Anselmo Citterio]] (1927): Ciclista, medaglia d'argento alle Olimpiadi di Londra nel 1948, inseguimento a squadre su pista.
* Prof. [[Giovanni Fabrizio Bignami]], ex direttore dell'[[Agenzia Spaziale Italiana]] nacque a Desio il 10 aprile [[1944]].
* [[Agostino Bonalumi]] (Vimercate 1935 - Desio 2013), arte astratta oggettuale, ha vissuto per oltre cinquant'anni a Desio.
* [[Luca Caldirola]] (1991): calciatore del [[Sport-Verein Werder von 1899|Werder Brema]].
* [[Renato Farina]]: [[politico]] e [[scrittore]] [[italia]]no, ex-[[giornalista]], fondatore del quotidiano ''[[Libero (quotidiano)|Libero]]'' insieme a [[Vittorio Feltri]], eletto alla Camera dei deputati nel 2008, nacque a Desio (dove tuttora risiede) il 10 novembre [[1954]].
* [[Milena Gabanelli]] (1954): conduttrice televisiva, fino a 19 anni ha vissuto a Desio.
* [[Francesca Galli]] (1960): ciclista, vincitrice nel 1988 del [[Campionati del mondo di ciclismo su strada - Cronometro a squadre femminile]], oltre che vincitrice di una medaglia d'argento (1989) e di bronzo (1987) nella medesima disciplina; vincitrice nel 1979 del [[Campionato italiano di ciclismo su strada]].
* [[Luigi Giussani]]: il [[sacerdote]] ispiratore del movimento di [[Comunione e Liberazione]] nacque a Desio il 15 ottobre [[1922]].
* [[Achille Grandi]]: uomo politico cattolico fondatore delle ACLI e della "Confederazione italiana del lavoro", morto a Desio nel 1946.
* [[Gianni Locatelli]] (Desio 1938): è stato direttore de [[Il Sole 24 ORE]] e direttore generale della [[RAI]].
* [[Ambrogio Mauri]]: imprenditore nel settore trasporti.
* [[Giancarlo Pallavicini (economista)|Giancarlo Pallavicini]]: [[economista]], [[Accademia delle Scienze della Federazione Russa|Accademico delle Scienze della Federazione Russa]], primo consulente occidentale per la perestrojka di Gorbacev, precursore del [[marketing]] e, per la Treccani, ideatore del [[Metodo della scomposizione dei parametri]], che ha anticipato i principi della [[responsabilità sociale d'impresa]], è nato ed abita a Desio.
* [[Achille Ratti]], [[Papa Pio XI]]: il ''papa alpinista'' nacque a Desio il 31 maggio [[1857]]; fu l'artefice della firma dei [[Patti Lateranensi]] con [[Benito Mussolini]] e riorganizzò l'[[Azione Cattolica]]. Morì nella [[Città del Vaticano]] il 10 febbraio [[1939]] dopo 17 anni di [[Pontificato]].
* [[Giuseppe Scalvini]], (1910-2003) scultore milanese, attivo a cavallo della [[Seconda guerra mondiale]] e nel [[secondo dopoguerra|dopoguerra]].
* [[Angelo Zomegnan]], nasce a Desio nel 1955 è un famoso giornalista che si è anche occupato dell'organizzazione di gare ciclistiche quali la [[Milano-Sanremo]], il [[Giro di Lombardia]], la [[Tirreno-Adriatico]] ma soprattutto il più noto [[Giro d'Italia]].
* [[Gabriele Oriali]], detto Lele (Como, 25 novembre 1952), vive a Desio ed è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo mediano, calciatore dell'[[Inter]] e della nazionale campione del mondo nel [[1982]]
* [[Mitch]], pseudonimo di Giovanni Mencarelli, conosciuto anche come Mitch Dj o Dj Mitch (Desio, 25 febbraio 1980), è un disc jockey, musicista, produttore discografico, showman e speaker radiofonico italiano
* [[Filippo Simeoni]], ciclista.
*[[Marco Sportiello]], calciatore
* [[Alessandro Soresini]] (1973-2017), [[batterista]] [[reggae]]
 
== Economia ==
[[File:ATM Reggio Emilia 87 - Desio.jpg|thumb|[[Tram STEL serie 85-92|Tram]] sulla [[Tranvia Milano-Desio|Milano-Desio]], in transito davanti alla Basilica, nel [[1996]].]]
Fin dagli inizi del XX secolo Desio ha sviluppato un notevole comparto industriale, è un centro industriale del tessile, con il Lanificio [[Raimondo Targetti|Targetti]], lo Stabilimento del Porta, poi divenuto [[Gavazzi]], per la seta, il cotonificio Tessitura di Desio (Pallavicini). È sede del [[Gruppo Banco Desio|Gruppo Banco di Desio]]. Ha ospitato anche l'[[Autobianchi]], entrata successivamente nell'orbita della [[Fiat]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
La [[stazione di Desio]] è posta sulla linea ferroviaria [[Ferrovia Chiasso-Milano|linea ferroviaria Chiasso-Milano]], ed è servita dai [[Servizio ferroviario suburbano di Milano|treni suburbani]] delle linee S9 e S11.
 
Nell'aprile 2023 sono stati avviati i lavori di costruzione della [[tranvia Milano-Seregno]], che prevede complessivamente sette fermate nel territorio comunale di Desio.<ref name="presentazioneprogetto">{{cita web|url=https://www.cittametropolitana.mi.it/export/sites/default/infrastrutture/metrotranvia/documenti/MTV_compressed.pdf|sito=www.cittametropolitana.mi.it|titolo=Metrotranvia Milano Parco Nord-Seregno}}</ref>
Tra il [[1982]] e il [[2011]], Desio fu capolinea della [[Tram interurbano|tranvia interurbana]] [[Tranvia Milano-Carate/Giussano|Milano-Desio]], gestita dall'[[ATM Milano|ATM]], che in passato proseguiva verso nord in direzione di [[Giussano]] e [[Carate Brianza]]. Dal [[1910]] al [[1952]] fu anche servita dalla tranvia [[Tranvia Monza-Meda-Cantù|Monza–Meda–Cantù]].
 
Tra il [[1982]] e il [[2011]] Desio fu capolinea della [[Tram interurbano|tranvia interurbana]] [[Tranvia Milano-Carate/Giussano|Milano-Desio]], gestita dall'[[ATM Milano|ATM]], che sino al 1982 proseguiva verso nord in direzione di [[Giussano]] e terminava a [[Carate Brianza]]. Attualmente la linea tranviaria è sostituita dalla linea autobus 166 di [[ATM Milano|ATM]]. Dal [[1910]] al [[1952]] Desio fu anche servita dalla tranvia [[Tranvia Monza-Meda-Cantù|Monza–Meda–Cantù]].
 
== Amministrazione ==
[[File:Desio-Gonfalone.png|upright=0.7|thumb|Gonfalone civico]]
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|28 giugno [[1994]]|15 maggio [[1995]]|Stefano Fontana|[[Lega Nord]]|[[Sindaco]]|<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=12/06/1994&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=49&levsut2=2&levsut3=3&ne1=3&ne2=49&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S&ne3=490990&lev3=990 Elezioni 1994]</ref>|}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|15 maggio 1995|4 dicembre 1995|Antonio Pusateri|-|''[[Commissario prefettizio|Commissario]]''|<ref>Fontana decaduto dall'ufficio a seguito di una mozione di sfiducia. Cfr. {{cita news| autore=Viviana Magni| url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/maggio/17/Lega_rovescia_Lega_Desio_torna_co_0_9505175333.shtml| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150622025734/http://archiviostorico.corriere.it/1995/maggio/17/Lega_rovescia_Lega_Desio_torna_co_0_9505175333.shtml| titolo=Lega rovescia Lega Desio torna al voto| pubblicazione=Corriere della Sera| data=17 maggio 1995| accesso=30 maggio 2011| urlmorto=sì| dataarchivio=22 giugno 2015}}</ref>}}
|[[1994]]
{{ComuniAmminPrec|4 dicembre [[1995]]|1º maggio [[2000]]|Luigi Mariani|[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]]<br>[[L'Ulivo]]|[[Sindaco]]|<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=19/11/1995&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=49&levsut2=2&levsut3=3&ne1=3&ne2=49&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S&ne3=490990&lev3=990 Elezioni 1995]</ref>}}
|[[1995]]
{{ComuniAmminPrec|1º maggio [[2000]]|5 aprile [[2005]]|Salvatore Pugliese|[[Casa delle Libertà]]|[[Sindaco]]|<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=16/04/2000&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=49&levsut2=2&levsut3=3&ne1=3&ne2=49&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S&ne3=490990&lev3=990 Elezioni 2000]</ref>}}
|Stefano Fontana
{{ComuniAmminPrec|5 aprile [[2005]]|26 novembre [[2010]]|Giampiero Mariani|[[Casa delle Libertà]]|[[Sindaco]]|<ref>Eletto: {{cita web| url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=03/04/2005&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=104&levsut2=2&lev3=230&levsut3=3&ne1=3&ne2=104&ne3=1040230&es0=S&es1=S&es2=S&es3=S&ms=S| titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali del 3 aprile 2005 Desio| accesso=30 maggio 2011}}</ref><ref>Rieletto: {{cita web| url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=28/03/2010&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=104&levsut2=2&lev3=230&levsut3=3&ne1=3&ne2=104&ne3=1040230&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S| titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali del 28 marzo 2010 Desio| accesso=30 maggio 2011}}</ref>|}}
|[[Lega Nord]]
{{ComuniAmminPrec|26 novembre 2010|30 maggio 2011|Maria Carmela Nuzzi|-|''[[Commissario prefettizio|Commissario]]''|<ref>Mariani decaduto dall'ufficio per le dimissioni di diciassette consiglieri comunali. Cfr. {{cita news| autore=Rodolfo Sala| url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/11/27/ndrangheta-al-nord-salta-il-comune.html| titolo=' Ndrangheta al Nord, salta il comune di Desio| pubblicazione=repubblica.it| data=27 novembre 2010| accesso=30 maggio 2011}}</ref>}}{{ComuniAmminPrec|30 maggio [[2011]]|18 ottobre [[2021]]|Roberto Corti|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]|[[Sindaco]]|<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=15/05/2011&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=104&levsut2=2&levsut3=3&ne1=3&ne2=104&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S&ne3=1040230&lev3=230 Elezioni 2011]</ref><ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=05/06/2016&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=104&levsut2=2&levsut3=3&ne1=3&ne2=104&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S&ne3=1040230&lev3=230 Elezioni 2016]</ref>}}{{ComuniAmminPrec|18 ottobre 2021|9 gennaio [[2025]]|Simone Gargiulo|[[Lega per Salvini Premier | Lega]]-[[Fratelli d'Italia (partito politico)|FdI]]|[[Sindaco]]|<ref>[https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=G&dtel=03/10/2021&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=104&levsut2=2&levsut3=3&ne1=3&ne2=104&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S&ne3=1040230&lev3=230 Elezioni 2021]</ref>}}
|[[Sindaco]]
{{ComuniAmminPrec|10 gennaio 2025|26 maggio 2025|Alfonso Terribile|-|''[[Commissario prefettizio|Commissario]]''|<ref>[https://www.ilcittadinomb.it/news/cronaca/desio-chi-e-alfonso-terribile-il-commissario-del-comune/ Desio: chi è Alfonso Terribile, il commissario del Comune]</ref>}}
|<ref>Decaduto dall'ufficio a seguito delle dimissioni dei consiglieri comunali. Cfr. {{cita news| autore=Viviana Magni|url=http://archiviostorico.corriere.it/1995/maggio/17/Lega_rovescia_Lega_Desio_torna_co_0_9505175333.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*/http://archiviostorico.corriere.it/1995/maggio/17/Lega_rovescia_Lega_Desio_torna_co_0_9505175333.shtml| titolo=Lega rovescia Lega Desio torna al voto| pubblicazione=Corriere della Sera| data=17 maggio 1995| accesso=30 maggio 2011}}</ref>
{{ComuniAmminPrec|26 maggio 2025|''In carica''|Carlo Moscatelli|[[Partito Democratico (Italia)|PD]]|[[Sindaco]]|}}{{ComuniAmminPrecFine}}
|}}
{{ComuniAmminPrec
|1995
|1995
|Antonio Pusateri
| -
|[[Commissario prefettizio]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1995]]
|[[2000]]
|Luigi Mariani
|[[Partito Democratico della Sinistra|PDS]], [[Partito Popolare Italiano (1994)|PPI]], [[Rifondazione Comunista|PRC]]
|[[Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2000]]
|[[2005]]
|Salvatore Pugliese
|[[Forza Italia (1994)|FI]], [[Lega Nord]], [[Alleanza Nazionale|AN]]
|[[Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2005]]
|[[2010]]
|Giampiero Mariani
|[[Forza Italia (1994)|FI]], [[Lega Nord]], [[Alleanza Nazionale|AN]], [[Unione di Centro (2008)|UDC]], [[Desio 2000, Indipendenti per Desio]]
|[[Sindaco]]
|<ref>Eletto: {{cita web| url=http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=G&dtel=03/04/2005&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=104&levsut2=2&lev3=230&levsut3=3&ne1=3&ne2=104&ne3=1040230&es0=S&es1=S&es2=S&es3=S&ms=S| titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali del 3 aprile 2005 Desio| accesso=30 maggio 2011}}</ref><ref>Rieletto: {{cita web| url=http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=G&dtel=28/03/2010&tpa=I&tpe=C&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&lev2=104&levsut2=2&lev3=230&levsut3=3&ne1=3&ne2=104&ne3=1040230&es0=S&es1=S&es2=S&es3=N&ms=S| titolo=Ministero dell'Interno - Elezioni comunali del 28 marzo 2010 Desio| accesso=30 maggio 2011}}</ref><ref>Decaduto dall'ufficio per le dimissioni di diciassette consiglieri comunali. Cfr. {{cita news| autore=Rodolfo Sala| url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/11/27/ndrangheta-al-nord-salta-il-comune.html| titolo=' Ndrangheta al Nord, salta il comune di Desio| pubblicazione=repubblica.it| data=27 novembre 2010| accesso=30 maggio 2011}}</ref>
|}}
{{ComuniAmminPrec
|2010
|2011
|Maria Carmela Nuzzi
| -
|[[Commissario prefettizio]]
|}}
{{ComuniAmminPrec
|[[2011]]
|-
|Roberto Corti
|[[Partito Democratico (Italia)|PD]], [[Italia dei valori|IDV]], [[lista civica Desio Viva]], Lista civica La sinistra per Desio
|[[Sindaco]]
|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
== Sport ==
La massima espressione sportiva cittadina è rappresentarappresentata dalla [[Pallacanestro Aurora Desio]], militante nel campionato di [[Serie B (pallacanestro maschile)|Serie B]] e vanta fra gli [[anni 1980|anni ottanta]] e [[anni 1990|anni novanta]] 10 stagioni consecutive fra [[serie A1 (pallacanestro maschile)|serie A1]] e [[serie A2 (pallacanestro maschile)|A2]] prima del fallimento nel [[1994]].
 
LeLa duesquadra squadre cittadinecittadina di calcio sono l'Associazione Calcio Desio che milita in [[Promozione (calcio)|Promozione]], eè l'[[Unione Sportiva Aurora Desio]], che milita in [[Seconda Categoria]], e che ha dato inizio alla carriera di diversi campioni del passato, tra cui [[Gabriele Oriali]]: l'Aurora ha siglato un gemellaggio per la legalità, di eco nazionale, con la prima e unica Scuola calcio Etica d'Italia, lo Sporting Gioiosa, gestita da Libera; inoltre ha avviato per prima in Italia il progetto innovativo "The other foot", nato in Scozia, per addestrare il piede debole dei giovani calciatori. A Desio è presente inoltre la squadra di nuoto Team Lombardia.
 
L'Aurora ha siglato un gemellaggio per la legalità, di eco nazionale, con la prima e unica Scuola calcio Etica d'Italia, lo Sporting Gioiosa, gestita da Libera; inoltre ha avviato per prima in Italia il progetto innovativo "The other foot", nato in Scozia, per addestrare il piede debole dei giovani calciatori.
Altra società sportiva è la Ginnastica San Giorgio '79, società di [[ginnastica ritmica]] che milita in Serie A1. Grazie ai suoi successi e potendo disporre di una struttura ampia quale il [[PalaDesio]], è diventata la sede del centro Tecnico Federale della squadra nazionale di [[ginnastica ritmica]]
 
Fino al 2020 era presente anche l'Associazione Calcio Desio, attualmente sciolta<ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiorno.it/monza-brianza/cronaca/in-prima-categoria-veduggio-e-ac-desio-alzano-bandiera-bianca-1.5304425|titolo=In Prima Categoria Veduggio e Ac Desio alzano bandiera bianca|sito=Il Giorno|data=1594275002603|lingua=it|accesso=2021-09-12}}</ref>.
 
A Desio è presente inoltre la squadra di nuoto Team Lombardia<ref>{{Cita web|url=http://www.nuotomgm.it/default.asp?id=1718|titolo=Sito ufficiale della Team Lombardia S.S.D. Nuoto M.G.M. Sport|accesso=2021-11-15}}</ref>.
 
Altra società sportiva è la [[Ginnastica San Giorgio '79]], società di [[ginnastica ritmica]] che milita in Serie A1. Grazie ai suoi successi e potendo disporre di una struttura ampia quale il [[PalaDesio]], è diventata la sede del centro Tecnico Federale della squadra nazionale di [[ginnastica ritmica]]
 
Ha sede nel Comune la Scherma Desio, fondata nel 1989, che ha conquistato titoli nazionali negli anni novanta ed è centro federale per la formazione dei Tecnici.
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Desio ha ospitato l'ultima tappa del Giro d'Italia femminile 2008.
 
La piscina comunale inoltre ospita la squadra natatoria più forte al mondo, guidata dal celeberrimo tecnico Roberto Bellati.
 
== Curiosità ==
* Durante la [[seconda guerra mondiale]], nel periodo dell'occupazione tedesca e della [[Repubblica Sociale Italiana]], la famiglia Tagliabue nascose e protesse dalla deportazione nella propria casa a Desio tre ebrei milanesi, con i quali erano casualmente entrati in contatto all'ospedale di San Giorgio. Per questo loro impegno di solidarietà, il 6 settembre 1989, l'Istituto [[Yad Vashem]] di [[Gerusalemme]] ha conferito ai coniugi Luigi e Angela Tagliabue l'alta onorificenza dei [[giusti tra le nazioni]].<ref>Israel Gutman, Bracha Rivlin e Liliana Picciotto, ''I giusti d'Italia: i non ebrei che salvarono gli ebrei, 1943-45'' (Mondadori: Milano 2006), pp.2256-26.</ref>
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* P. Malberti e A. Barzaghi, ''Storia di Desio'', Desio, 1963.
* A. Cappellini, ''Desio e la sua pieve'', Desio, 1972.
* E. Brioschi, ''Notizie storiche sulla battagli di Desio'', in ''1° Pallio degli Zoccoli'', Desio, 1989.
* E. Brioschi, ''In burgo de Dexio'', in ''3° Pallio degli Zoccoli'', Desio, 1991.
 
== Voci correlate ==
* [[Achille Ratti]]
* [[Giancarlo Pallavicini (economista)]]
* [[Luigi Giussani]]
* [[Tranvia Milano-Desio]]
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Desio}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Comuni della provincia di Monza e della Brianza}}
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{{Pievi milanesi}}
{{Città romane della Regio XI Transpadana}}
{{Via Regina}}
{{Via Valassina}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|lombardia}}
 
[[Categoria:Desio| *]]