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Il '''prosìmetro''' (dal [[lingua latina|lat]]. '''''prosimetrum''''')<ref>"Il lemma ''prosimetrum'', come dimostra la ricorrenza del vocabolo nei trattati mediolatini di retorica, è termine tecnico della tradizione medievale delle ''artes dictandi''. Esso non è attestato nei dizionari mediolatini, né nei lessici coevi, che però registrano, invece, l’aggettivo ''prosimetricus -a -um''": Valeria Cotza, ''Le Allegorie di Giovanni del Virgilio nel ms. Braidense AF XIV 21 e l'enigmatico de carmine metrico (tav. XII)'', Italia medioevale e umanistica : LIII, 2012, p. 338 (Padova: Antenore, 2012).</ref> è un genere letterario in cui si alternano [[prosa]] e [[Poesia|versi]].
{{F|frasi|arg2=tecniche artistiche|gennaio 2010}}
 
== Storia ==
Il '''prosimetro''' (dal [[lingua latina|lat]]. '''''prosimetrum''''') è un genere letterario in cui [[prosa]] e [[Poesia|versi]] vengono alternati in modo equilibrato.
Genere molto raro nella letteratura, nato forse con intenti [[parodia|parodici]] verso la poetica e le liriche della [[letteratura greca|tradizione greca]]: infatti i primi esempi sono delle [[Satira menippea|satire menippee]], genere parodico/satirico per eccellenza. È possibile collocare la sua nascita in [[Giulio Cesare|età cesariana]] con le ''[[Saturae Menippeae (Varrone)|Saturae Menippeae]]'' di [[Marco Terenzio Varrone]], anche se questo tipo di componimento raggiunge un maggiore successo nell'[[impero romano|età imperiale]], prima con [[Seneca]] nell<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[Apokolokyntosis]]'', scritta per schernire<ref>Alice Bonandini, ''Augusto tra realtà storica e funzione satirica: valore simbolico del ritratto di un princeps nel prosimetro seriocomico, tra l'imperatoreApocolocyntosis e Giuliano l'Apostata'', Paideia : rivista di filologia, ermeneutica e critica letteraria, LXVII, 2012 (Cesena: Stilgraf, 2012).</ref> l'imperatore [[Claudio]]'', e successivamente con [[Petronio]] nel ''[[Satyricon]]''.
 
Tuttavia, nei secoli successivi il prosimetro assume una nuova veste, non più soltanto legata a motivi satirici, ma anche a temi filosofico-religiosi e poetici. Ne sono illustri esempi, già nel mondo tardo-antico, il ''[[De consolatione philosophiae]]'' di [[Severino Boezio]] e, nella letteratura italiana, la ''[[Vita Nuova]]'' di [[Dante Alighieri]], la ''[[Comedia delle ninfe fiorentine]]'' di [[Giovanni Boccaccio|Boccaccio]], il ''[[Comento de' miei sonetti]]'' di [[Lorenzo de' Medici]]<nowiki> e l{{'</nowiki>}}''[[Arcadia (poema)|Arcadia]]'' di [[Jacopo Sannazaro]].
 
== Successo e declino ==
Il prosimetro ebbe grande successo per tutto il [[medioevo]], poi vi si dedicò un numero sempre minore di autori, fino a giungere ad una totale scomparsa nella produzione letteraria contemporanea. Esempi di prosimetro in età contemporanea possono essere considerati la raccolta ''[[Canti Orfici]]'' di [[Dino Campana]] e ''[[Il Signore degli Anelli]]'' di [[John Ronald Reuel Tolkien]].
Il prosimetro ebbe grande successo per tutto il [[medioevo]]<ref>L. Nauta, ''The «Consolatio»: the Latin commentary tradition, 800-1700'', in ''The Cambridge Companion to Boethius'', a c. di J. Marenbon, Cambridge, Cambridge University Press, 2009, pp. 251-75.</ref>, durante il quale l'alternanza tra le ''omnes carminum varietates'', compresenti nel prosimetro tardoantico, si riteneva producesse "un’armonia musicale gradevole per il lettore"<ref>
Luca Lombardo, ''[[Guido da Pisa]] e la Consolatio Philosophiae'' Alighieri : 43, 1, 2014, p. 142 (Ravenna : Longo, 2014).</ref>
In seguito vi si dedicò un numero sempre minore di autori, fino a giungere ad una totale scomparsa nella produzione letteraria contemporanea.
 
Il prosimetro ebbe larga diffusione nei secoli XV e XVI. In questo periodo si trovano in certo numero di testi importanti che lo usano per fare da ponte fra il neoplatonismo e la mistica ermeneutica. Esempi di queste opere sono il ''Colloquium Heptaplomeres'' del giurista e mistico francese [[Jean Bodin]] ''Crater Hermetis'' di [[Ludovico Lazzarelli|Lodovico Lazzarelli]], gli ''Asolani'' di [[Pietro Bembo]] o ''Degli eroici furori'' di [[Giordano Bruno]]<ref>{{Cita libro|lingua=Francese|autore-capitolo=G. Roellenbleck|titolo=Jean Bodin actes du colloque interdisciplinaire d'Angers (24-27 Mai 1984)|editore=Université d'Angers|città=1985|pp=445-449|volume=Vol. I|capitolo=Les poémes intercalés dans l'Heptaplomeres}}</ref>.
 
Il prosimetro ebbe grande successo per tutto il [[medioevo]], poi vi si dedicò un numero sempre minore di autori, fino a giungere ad una totale scomparsa nella produzione letteraria contemporanea. Esempi di prosimetro in età contemporanea possono essere considerati la raccolta ''[[Canti Orfici]]'' di [[Dino Campana]], e ''[[Il Signore degli Anelli]]'' di [[John Ronald Reuel Tolkien]] o ''Il Levante'' di [[Mircea Cărtărescu]].
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*Dagmar BARTOÑKOVÀ, ''Prosimetrum, the Mixed Style'', in "Ancient Literature", «Eirene» 14, 1976, pp. 65-92.
*A.M. Turcan-Verkerk, ''Le prosimetrum des artes dictaminis médiévales'', in «Archivum latinitatis Medii Aevi », a. LXI, 2003, pp. 111-74.
 
== Collegamenti esterni ==
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