Marie Curie: differenze tra le versioni
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{{nd}}
{{Bio
|Nome = Maria Salomea
|Cognome = Skłodowska-Curie
|PreData = <small>[[AFI (fonetica)|AFI]]</small>: {{IPA|[ˈmarja skwɔˈdɔfska kʲiˈri]|pl}}
|ForzaOrdinamento = Skłodowska-Curie,
|Sesso = F
|LuogoNascita = Varsavia
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|AnnoNascita = 1867
|LuogoMorte = Passy
|LuogoMorteLink = Passy (
|GiornoMeseMorte = 4 luglio
|AnnoMorte = 1934
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = fisica
|Attività2 = chimica
|Attività3 = matematica
|Nazionalità = polacca
|NazionalitàNaturalizzato = francese
|PostNazionalità = <ref>{{Britannica}}</ref>
|Immagine = Marie Curie c. 1920s.jpg
|Didascalia = Marie Curie, 1920 circa
|Didascalia2 = {{Premio|Nobel|fisica|1903|x}}<br/>{{Premio|Nobel|chimica|1911|x}}
}}
[[File:Marie Curie Skłodowska Signature Polish.svg|min|Firma di Maria Skłodowska-Curie]]
Nel 1903 fu la prima donna insignita del [[premio Nobel]]. Ricevette il [[premio Nobel per la fisica]],
Marie Curie crebbe nella [[Nazione della Vistola|Polonia russa]]; poiché qui le donne non potevano essere ammesse agli studi superiori, si trasferì a [[Parigi]] e nel [[1891]] iniziò a frequentare la [[Sorbona]], dove si laureò in [[fisica]] e [[matematica]]. Nel dicembre del 1897 iniziò a compiere
== Biografia ==
=== L'infanzia ===
[[File:Sklodowski Family Wladyslaw and his daughters Maria Bronislawa Helena.jpg|min|verticale|sinistra|Władysław Skłodowski con le figlie; da sinistra: Maria, [[Bronisława Dłuska|Bronisława]] e Helena, 1890]]
Maria Skłodowska nasce nel 1867 a [[Varsavia]], in una [[Regno del Congresso|Polonia]] all'epoca sotto la dominazione dell'[[Impero russo]]. Figlia di [[Władysław Skłodowski]] (1832-1902) e di Bronisława Boguska (1834-1878), è l'ultima di cinque figli e figlie, fra cui [[Bronisława Dłuska|Bronisława]], che collaborerà con lei più tardi.<ref name="ref_A">{{Cita libro|titolo=Marie Curie|autore=Stefania Podda|data=7 luglio 2020|anno=2020|editore=Corriere Della Sera|città=Milano|curatore2=Barbara Biscotti|curatore3=RCS MediaGroup S.p.A.}}</ref> La sua famiglia proviene da una classe sociale orgogliosa del suo ruolo nel proprio Paese, appartenente alla piccola nobiltà terriera degli [[szlachta]].<ref name="ref_A" />
Nel 1874, quando Maria ha 7 anni, la sorella Zosia muore di tifo; quattro anni dopo muore anche la madre, malata di tubercolosi.<ref>{{Cita libro|titolo=L'incroyable destin de Marie Curie, qui découvrit la radioactivité |autore=Pascale Hédelin, CAPUCINE |url=https://books.google.be/books?id=ibJbEAAAQBAJ&pg=PT10&dq=marie+curie+sa+m%C3%A8re+meurt+de+Tuberculose&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiK_b2Mhez2AhVV8rsIHThrCKgQ6AF6BAgKEAI#v=onepage&q=marie%20curie%20sa%20m%C3%A8re%20meurt%20de%20Tuberculose&f=false |editore=Bayard Jeunesse |anno=2022 |p= |ISBN=9791036347481 |cid= }}</ref> Questo doppio lutto precoce segna profondamente la piccola Maria, che sviluppa un tratto caratteriale serio e tendente alla tristezza<ref name=":0">[https://www.focus.it/cultura/storia/marie-curie-vita-e-vittorie-di-un-genio-ossessivo Marie Curie, Focus]</ref>.
Maria inizia gli studi con il padre, da autodidatta, proseguendoli poi a [[Varsavia]] e infine all'[[Università di Parigi]], laureandosi in [[matematica]] e [[fisica]]. Dalla nascita Maria possiede tre qualità che presto la renderanno la beniamina degli insegnanti: memoria, capacità di concentrazione e sete di sapere.<ref>{{Cita|Giroud|p. 14}}.</ref>
Nella tradizione familiare sono rimasti impressi tre episodi legati all'infanzia di Maria.
Nel primo, Maria ha quattro anni e si trova in campagna con i suoi fratelli e le sue sorelle. Una mattina sua sorella
Il secondo episodio si svolge a scuola dove l'insegnante, trasgredendo il regolamento, insegna la storia della Polonia in polacco. Maria ha dieci anni. Un giorno improvvisamente squilla un campanello e le alunne nascondono i libri di storia, si apre la porta della classe ed entra il signor Hornberg, ispettore degli istituti privati di Varsavia. L'ispettore interroga Maria sulla storia della Russia zarista e l'allieva risponde senza commettere errori. Quando l'ispettore lascia la stanza, Maria scoppia in singhiozzi: umiliata per il servilismo mostrato davanti all'ispettore russo, non se ne dimenticherà mai più.<ref>{{Cita|Giroud|p. 16}}.</ref>
Il terzo episodio ha luogo nello stesso periodo, nella sala da pranzo della scuola. Maria, i gomiti sul tavolo, i pollici sulle orecchie per proteggersi dal rumore, è immersa nella lettura di un libro. Questa sua maniera di astrarsi e d'isolarsi solleva sempre l'ilarità degli altri bambini che quel giorno decidono di architettarle uno scherzo circondandola con una piramide di sedie e aspettando che la catasta crolli. I minuti passano e Maria immobile non si è accorta di niente, improvvisamente fa un gesto e le sedie cadono con un gran fracasso. Maria si massaggia la spalla urtata da una sedia, si alza, prende il suo libro, e borbotta: "
=== La giovinezza e l'esilio ===
[[File:Marie Sklodowska 16 years old.jpg|min|verticale|Maria Skłodowska a sedici anni]]
All'età di 15 anni Maria Skłodowska conclude gli studi secondari al ginnasio ottenendo la medaglia d'oro che designa i migliori. Per un anno insieme a sua sorella [[Bronisława Dłuska|Bronisława]], con la quale rimarrà sempre molto legata, trascorre una deliziosa parentesi di tranquillità e divertimenti in campagna da alcuni parenti.<ref>{{Cita|Giroud|p. 19}}.</ref>
La relazione che lega le due sorelle è così solida che resteranno unite fino all'ultimo respiro di Maria.<ref>{{Cita|Giroud|p. 21}}.</ref> Bronisława è esuberante, espansiva, materna e ha un amore sconfinato per la sua sorellina. Maria è chiusa, controllata e intransigente; non si abbandonerà che con lei, e in quelle occasioni, lo farà completamente. È sempre Bronisława che protegge e consola Maria ed è forse proprio da questa fiducia nella solida sorella che nascerà il suo costante atteggiamento verso le donne, il ruolo delle quali non sarà trascurabile nella sua esistenza. È chiaro che per lei la forza si trova nelle donne. Non se l'aspetta dagli uomini.<ref>{{Cita|Giroud|p. 22}}.</ref>
Tornata a Varsavia Maria aderisce al progetto dell'"Università Volante", un nome ambizioso che cela un circolo di ragazzi e ragazze, fanatici patrioti, che coltivano clandestinamente il [[positivismo]]. A 17 anni Maria ha già rifiutato ogni religiosità; quel che c'è in lei di razionalità e, nello stesso tempo, di fede nel progresso, trova nel positivismo un'armatura e, nell'interpretazione polacca, una via d'azione. Verso la fine della sua vita, rievocando il tempo in cui, sotto il naso della [[polizia zarista]], andava a portare la fiaccola della conoscenza ai dipendenti di una sartoria e raccoglieva una biblioteca per gli operai, scriverà:
{{Citazione|I mezzi d'azione erano poveri e i risultati ottenuti non potevano essere considerevoli; tuttavia, persisto nel credere che le idee che allora ci guidavano siano le uniche che possano condurre a un vero progresso sociale. Non possiamo sperare di costruire un mondo migliore senza migliorare gli individui.<ref>{{Cita|Giroud|p. 23}}.</ref>}}
[[File:Maria Sklodowska et sa sœur Bronislawa en 1886.jpg|min|sinistra|verticale|Maria Skłodowska (a sinistra) con la sorella Bronisława (a destra), 1886 circa]]
Dopo un primo lavoro a casa di una famiglia di avvocati di Varsavia, a Maria viene offerto un nuovo posto e lei lo accetta: lo stipendio sarà più elevato. Ma deve anche accettare l'[[esilio]]: lavorerà a tre ore di treno e quattro di slitta da Varsavia. Il 1º gennaio 1886, "la signorina Maria" prende servizio dagli Zorawski<ref>{{Cita|Giroud|p. 26}}.</ref> e dopo un anno di servizio accade l'imprevedibile: di ritorno dalle vacanze di Natale, Casimiro, il maggiore dei ragazzi Zorawski, si invaghisce di questa fanciulla che non assomiglia a nessun'altra. Maria non confida a nessuno i suoi sentimenti, ma è pronta a sposarlo; i genitori di lui però si oppongono al matrimonio.<ref>{{Cita|Giroud|p. 28}}.</ref> Casimiro deluso dalla disapprovazione dei suoi, torna a Varsavia per proseguire gli studi di ingegneria agraria, mentre Maria è costretta a restare per aiutare economicamente la sorella Bronia, ma non riesce a mandar giù l'offesa subita e tre anni dopo, a fine contratto, riesce finalmente ad andarsene e trova lavoro presso ricchi industriali di Varsavia<ref name="Giroud-30">{{Cita|Giroud|p. 30}}.</ref>. L'esilio è finito. Uscire da quel "buco di provincia" è già respirare, ma per il resto Maria ha dovuto ridurre di parecchio le sue ambizioni, così scrive a suo fratello Jozef in un momento di depressione:
{{Citazione|[...] adesso che ho perso la mia ambizione di diventare qualcuno, tutta la mia ambizione si è riversata su Bronia e su di te. Bisogna che almeno voi indirizziate la vostra vita secondo le vostre capacità. Bisogna che le capacità che senza alcun dubbio esistono nella nostra famiglia, non scompaiano, anzi, si facciano strada attraverso uno di noi. Più ho rimpianti per me, più ho speranze per voi...<ref name="Giroud-30"/>}}
Nel
Esattamente quindici anni più tardi, il 5 novembre 1906, Marie Curie sarà la prima donna ammessa a insegnare alla Sorbona.<ref>{{Cita|Giroud|p. 40}}.</ref>
=== Pierre Curie e gli studi sulla radioattività ===
[[File:Pierre and Marie Curie.jpg|min|Pierre e Marie Curie]]
[[Pierre Curie]] entra in scena nella vita di Marie nel 1894. Fisico e matematico nato a Parigi nel 1859, all'epoca del loro incontro Pierre Curie ha 35 anni e lei 26, lavorava come istruttore di laboratorio alla Scuola di fisica e chimica industriale e stava studiando i fenomeni della [[piezoelettricità]] che consistono nella produzione di cariche elettriche in seguito alla compressione o alla dilatazione dei [[cristalli]] privi di un centro di [[simmetria]]<ref>{{Cita|Giroud|p. 51}}.</ref>. Fra i due nasce una solida amicizia basata sullo studio, sulla ricerca e sull'aiuto reciproco; basi su cui poi fonderanno il loro matrimonio nel 1895. Marie sarà sensibilmente restia a rinunciare alla sua indipendenza anche per l'uomo che ama, motivo per cui decide di non rinunciare totalmente al suo cognome e di farsi chiamare Marie Curie Skłodowska; d'altronde, sarà sempre una donna emancipata per i suoi tempi. La realizzazione, che altre sono costrette, compiacenti o rassegnate, a cercare nel matrimonio e nella maternità, Marie la cerca in ciò che fa.<ref>{{Cita|Giroud|p. 49}}.</ref>
[[File:The Library of Congress - Mme. Curie and 4 students (LOC).jpg|min|verticale|sinistra|Marie insieme a quattro studentesse. Da sinistra, in piedi: Madeleine ed [[Eugénie Cotton]]; sedute: [[Anna Cartan]], Marie Curie Skłodowska e Marthe Baillaud (nipote di [[Jules Tannery]]) ([[1910]]-[[1915]]). ''Foto [[Library of Congress]]'']]
Marie Curie Skłodowska dedicò la sua vita all'isolamento e alla concentrazione del radio e del polonio, presenti in piccolissime quantità nella [[pechblenda]] proveniente da [[Jáchymov]]. La pechblenda è un minerale radioattivo e una delle principali fonti naturali di [[uranio]].
I coniugi Curie-Skłodowska notarono che alcuni campioni erano più radioattivi di quanto lo sarebbero stati se costituiti di uranio puro; ciò implicava che nella pechblenda fossero presenti altri elementi.
Decisero così di esaminare tonnellate di pechblenda riuscendo così, nel luglio del 1898, a isolare una piccola quantità di un nuovo elemento dalle caratteristiche simili al [[tellurio]] e 330 volte più radioattivo dell'uranio<ref>{{Cita|Giroud|p. 81}}.</ref> che fu chiamato [[polonio]] in onore del Paese di origine della scienziata. Il resoconto di tale lavoro, unitamente a quello immediatamente successivo che portò alla scoperta del radio, divenne la tesi di [[dottorato]] di Maria Skłodowska.
Il polonio però ha un'attività eccessiva, una vita troppo breve perché ne sia possibile l'[[Industria mineraria|estrazione]] su scala industriale; per questo il radio eclisserà ben presto la sua gloria. Ma il polonio ha una particolarità che le darà occasione di rivincita trentaquattro anni dopo. Emette un solo raggio: il raggio alfa ad alta energia, mentre il radio ne emette molti.<ref name=autogenerato3>{{Cita|Giroud|p. 82}}.</ref>
Nel 1932, servendosi di una sorgente di polonio, [[James Chadwick]] scoprirà una delle tre particelle che compongono l'[[atomo]], che cercava da dieci anni: il [[neutrone]].<ref name=autogenerato3 />
Marie ha avuto forse troppa fretta nel denominare il nuovo elemento; infatti, appena hanno avuto la certezza della sua esistenza, nuovi esperimenti portano a concludere ai coniugi Curie-Skłodowska che la pechblenda debba contenere un altro nuovo elemento. Pierre afferma:<ref>{{Cita|Giroud|p. 83}}.</ref>
{{Citazione| Vorrei che avesse un bel colore}} I sali di [[Radio (elemento chimico)|radio]] puri sono incolori, ma le loro radiazioni colorano le provette di [[vetro]] che li contengono con una tinta azzurro-[[Malva (colore)|malva]]. In quantità sufficiente, le radiazioni provocano un chiarore visibile al buio.<ref>{{Cita|Giroud|p. 84}}.</ref>
Quando questo chiarore cominciò a irradiarsi nell'oscurità del laboratorio, Pierre fu felice: ignorava gli effetti nocivi che queste radiazioni hanno sull'organismo umano.
Il radio si trova, come l'uranio, nella pechblenda, ma in quantità infinitesimale. Per ottenere alcuni [[milligrammi]] di radio, abbastanza puro da poter stabilire il suo [[
Maria lavora instancabilmente nel suo capannone/laboratorio; attinge da un sacco una ventina di chili di pechblenda per volta che versa in una bacinella di [[ghisa]]. Poi, mette la bacinella sul fuoco, scioglie, filtra, precipita, raccoglie, discioglie ancora, ottiene una [[Soluzione (chimica)|soluzione]], la travasa, la misura. E ricomincia.<ref name=autogenerato4 /> L'operazione di purificazione richiede l'
Maria si dedica con accanimento a separare il radio dal [[bario]] con il metodo della [[cristallizzazione frazionata]] che ha ideato e messo a punto.<ref>{{Cita|Giroud|p. 94}}.</ref>
Il 28 marzo
[[File:Ra-TableImage.
Nei salotti parigini non si parla d'altro che del radio. L'[[Accademia francese delle scienze|Accademia delle scienze]] apre ai Curie un credito di 20 000 franchi per "l'estrazione delle materie radioattive".
Ne nascerà una terapeutica, un'industria e una leggenda.<ref name="autogenerato1" />
Negli ambienti scientifici, nessuno dubitava più che il radio fosse un elemento. La [[radioattività]] sconvolge le leggi dell'universo fisico che essa lasciava intravedere catturando l'immaginazione dei ricercatori.<ref>{{Cita|Giroud|p. 97}}.</ref>
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In realtà, due ricercatori tedeschi hanno annunciato che le sostanze radioattive hanno effetti fisiologici.<ref>{{Cita|Giroud|p. 98}}.</ref>
Lo stesso Henri Becquerel, che ha trasportato nella tasca del suo gilet una provetta contenente radio si è ustionato. Ha raccontato ai Curie la sua avventura dichiarando:
{{Citazione| Questo radio, lo amo, ma lo odio!}}
Becquerel ha inoltre osservato che una protezione di [[piombo]] rende il radio inoffensivo.<ref name=autogenerato2>{{Cita|Giroud|p. 99}}.</ref>
Alcuni medici si mobilitano. Il dottor Daulos comincia a trattare i suoi malati dell'ospedale Saint-Louis con provette che emanano radio, prestate dai Curie. Il radio distrugge le cellule malate nel cancro della pelle: quando l'[[epidermide]] distrutta dalla sua azione si riforma, è sana. Non rimane che estrarre il radio dal minerale su scala industriale.<ref name=autogenerato2 />
Con una decisione insolita,
Il 19 aprile
La signora Curie Skłodowska d'ora in poi sarà la "vedova illustre" e ottiene la cattedra di fisica generale alla Sorbona appartenuta precedentemente al marito.<ref>{{Cita|Giroud|p. 132}}.</ref> Nel 1911 durante il primo congresso Solvay intraprende una relazione con il collega scienziato [[Paul Langevin]], i due erano colleghi a Parigi. La relazione divenne scandalosa per il fatto che Langevin era padre di quattro figli e il suo matrimonio andò all'aria, proprio a causa di questa avventura. La storia d'amore tra la vedova Curie Skłodowska e lo sposato Langevin causò una protesta pubblica tale che l'Accademia svedese, sul punto di assegnare il secondo premio Nobel alla Curie, aveva avuto dei ripensamenti. Malgrado la stampa dell'epoca attaccasse continuamente la donna, l'Accademia assegnò il premio a Marie Curie Skłodowska, con il consiglio tuttavia di non partecipare alla cerimonia. Un consiglio che lei ignorò. Lo scandalo causò anche cinque duelli in difesa di Marie Curie Skłodowska, che Langevin dovette combattere per onore. Langevin rimediò solo piccole ferite, ma ad altri andò peggio.<ref>{{Cita|Greison|p. 136}}.</ref>
=== La prima guerra mondiale e gli ultimi anni ===
[[File:Eve,_Marie,_Irene_Curie_1908.jpg|min|verticale|sinistra|Marie Curie con le due figlie [[Ève Curie|Ève]] e [[Irène Curie|Irène]]]]
Durante la [[prima guerra mondiale]], Marie Curie operò insieme alla figlia Irène in qualità di [[radiologo|radiologa]] per il trattamento dei soldati feriti: dotando un'automobile di un'apparecchiatura [[radiografia convenzionale|radiografica]] rese possibili le indagini radiologiche effettuate in prossimità del [[fronte (guerra)|fronte]] e partecipò alla formazione di [[tecnico sanitario di radiologia medica|tecnici]] e [[infermiere|infermieri]]. Dopo la guerra divenne attiva nella Commissione Internazionale per la Cooperazione Intellettuale della [[Lega delle Nazioni]] per migliorare le condizioni di lavoro degli scienziati.
Nel 1909 fondò a Parigi l{{'}}''Institut du radium'', oggi noto come [[Istituto Curie (Parigi)|Istituto Curie]] e, nel
Nel 1921 effettuò un viaggio negli [[
[[File:Familie Curie au BIPM, 1904.jpg|min|verticale|Pierre, Marie, Irène e Eugène Curie nel 1904 davanti al Bureau international des poids et mesures]]
Negli ultimi anni della sua vita fu colpita da una grave forma di [[anemia aplastica]], malattia quasi certamente contratta a causa delle lunghe esposizioni alle radiazioni di cui, all'epoca, si ignorava la pericolosità. Morì nel sanatorio di Sancellemoz di [[Passy (
La figlia maggiore, [[
La nipote [[Hélène Langevin-Joliot]] è professoressa di fisica nucleare all'[[Università di Parigi]]. Un altro nipote, [[Pierre Joliot]] è un noto biochimico che si occupa dello studio della [[fotosintesi]].
== I premi Nobel ==
[[File:Nobel Pierre et Marie Curie 1.jpg|min|Il diploma del premio Nobel per la fisica 1903 attribuito a Pierre e Marie Curie, assieme a [[Henri Becquerel]]]]
Maria Skłodowska-Curie fu la prima persona a vincere o condividere due [[premi Nobel]]. Oltre a lei, soltanto un'altra persona, sino ad ora, ha ricevuto due premi Nobel in due campi differenti: [[Linus Pauling]] che, oltre a quello per la chimica nel 1954, ne ha ottenuto un altro nel 1962 per la pace. Altri ne hanno ricevuti due nello stesso settore: [[John Bardeen]] (entrambi in fisica), [[K. Barry Sharpless]] e [[Frederick Sanger]] (entrambi in chimica).
[[File:1911 Solvay conference.jpg|min|Primo Congresso Solvay, [[Bruxelles]], 1911]]
Insieme al marito Pierre Curie e ad Antoine Henri Becquerel, Maria Skłodowska-Curie ricevette – prima donna della storia – il premio Nobel per la fisica nel 1903:
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{{Citazione|in riconoscimento dei servizi straordinari che essi hanno reso nella loro ricerca sui [[radioattività|fenomeni radioattivi]] }}
In occasione della conferenza per il primo premio Nobel, Pierre Curie
{{Citazione|Si può ritenere che, in mani criminali, il radio possa diventare molto pericoloso; ci si può chiedere se l'umanità saprà trarre vantaggi dalla conoscenza dei segreti della Natura, se è matura per approfittarne o se questa conoscenza potrà invece essere nociva.
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Sono uno di quelli che pensano, come Nobel, che l'umanità saprà trarre più benefici che danni dalle nuove scoperte.<ref>{{Cita|Giroud|p. 124}}.</ref>}}
Otto anni dopo, nel 1911,
{{Citazione|in riconoscimento dei suoi servizi
== Altri riconoscimenti ==
[[File:Panthéon Pierre et Marie Curie.JPG|min|verticale|Tombe di Marie (in alto) e di Pierre Curie (in basso) al Pantheon di Parigi.]]
Assieme al marito Pierre Curie ricevette la [[Medaglia Davy]] nel 1903 e la [[Medaglia Matteucci]] nel 1904.<ref>{{Cita web|url=http://www.accademiaxl.it/finalita_prscientifici_med_matteucci.php|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111115003136/http://www.accademiaxl.it/finalita_prscientifici_med_matteucci.php|titolo=Medaglia "Matteucci"|editore=[[Accademia dei XL]]|urlmorto=sì}}</ref>
Il 20 aprile 1995 le sue spoglie (insieme a quelle del marito [[Pierre Curie|Pierre]]) sono state trasferite dal cimitero di [[Sceaux (Hauts-de-Seine)|Sceaux]] al [[Pantheon di Parigi]]. È stata la prima donna della storia ad avere ricevuto questo onore (per meriti propri). Per il timore di contaminazioni radioattive, la sua bara è stata avvolta in una camicia di [[piombo]].
Una moneta da 100 [[Franco francese|franchi francesi]] e una banconota da {{formatnum:20000}} [[Złoty polacco|złoty polacchi]] che la raffigurano furono emesse negli [[Anni 1990|anni novanta]].
Ai coniugi Curie è stato dedicato un [[asteroide]], il [[7000 Curie]], e un [[minerale]] di uranio: la [[curite]]. A Maria-Skłodowska è stato dedicato un altro minerale di uranio: la [[sklodowskite]] oltre all'unità di misura della radioattività: il [[curie (unità di misura)|curie]].
== Riconoscimenti ==
{{Onorificenze
|immagine = Nobel_prize_medal.svg
|nome_onorificenza = [[Premio Nobel per la fisica
|data = 1903
}}
{{Onorificenze
|immagine = Nobel_prize_medal.svg
|nome_onorificenza = [[Premio Nobel per la chimica
|data = 1911
}}
== Opere ==
* ''La vita non è facile, e allora?'', a cura di Massimiliano Borelli, Roma, L'orma, 2015, ISBN 9788898038596
* ''Pierre Curie, mio marito'', traduzione e a cura di Piera Mattei, Gattomerlino, 2015, ISBN 9788866830337
* ''Autobiografia'', Castelvecchi, Roma, 2017, ISBN 8832820226
* ''Per amore. La storia di Pierre e Marie Curie raccontata da Marie'', traduzione di Andrea Veglio, 2022, ISBN 9798846257696
== Nella cultura di massa ==
=== Film ===
* 1943: ''[[Madame Curie (film)|Madame Curie]]'', film americano di [[Mervyn LeRoy]], pluri-candidato agli Oscar con protagonista [[Greer Garson]].
* 1997: ''[[Les Palmes de M. Schutz]]'', film francese diretto da [[Claude Pinoteau]]. Marie Curie è interpretata da [[Isabelle Huppert]].
* 2016: ''[[Marie Curie: The Courage of Knowledge]]'', co-produzione europea di [[Marie Noëlle]] con [[Karolina Gruszka]].
* 2019: ''[[Radioactive (film)|Radioactive]]'', film inglese di [[Marjane Satrapi]] con protagonista [[Rosamund Pike]].
=== Letteratura ===
* 1998: ''[[L'uomo che uccise Getulio Vargas]]'', romanzo di [[Jo Soares]] (la scienziata è tra i personaggi storici che vi compaiono).
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Françoise Giroud|titolo=Marie Curie: Il primo Nobel di nome donna|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=1982|cid=Giroud}}
* {{Cita libro|autore=Bill Bryson|titolo=[[Breve storia di (quasi) tutto]] |traduttore=Mario Fillioley|editore=Ugo Guanda Editore|città=Parma|anno=2006|isbn=88-8246-770-8|cid=Bryson}}
*{{Cita libro|autore=Gabriella Greison|titolo=L'incredibile cena dei fisici quantistici|editore=Salani|anno=2019|isbn=8831002023|cid=Greison}}
== Voci correlate ==
* [[Donne nella scienza]]
* [[Radioactive (film)|Radioactive]] (film del 2019, regia di [[Marjane Satrapi]])
* [[Lise Meitner]] (definita da [[Albert Einstein]] la "Marie Curie tedesca")
* [[Toshiko Yuasa]] (definita la "Marie Curie giapponese")
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.raiscuola.rai.it/articoli/marie-curie-la-misurazione-della-radioattivit%C3%A0/9119/default.aspx|titolo=Marie Curie: La misurazione della radioattività, su RAI Scuola|accesso=16 novembre 2012|dataarchivio=4 novembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121104073942/http://www.raiscuola.rai.it/articoli/marie-curie-la-misurazione-della-radioattivit%C3%A0/9119/default.aspx|urlmorto=sì}}
* [https://www.europeana.eu/portal/enA/exhibitions/pioneers/maria-sklodowska-curie Maria Sklodowska-Curie] su [[Europeana]]
{{Premio Nobel per la fisica}}
{{Premio Nobel per la chimica}}
{{Vincitori Medaglia Davy 1901-1950}}
{{Premio Willard Gibbs}}
{{Persone inumate al Panthéon di Parigi}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|
[[Categoria:Morti per esposizione alle radiazioni]]
[[Categoria:Chimici nucleari]]
[[Categoria:Membri dell'Accademia russa delle scienze|Cur]]
[[Categoria:Medaglia Davy]]
[[Categoria:Membri dell'Accademia delle scienze dell'URSS]]
[[Categoria:Sepolti nel Pantheon (Parigi)]]
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