Aerodactylus: differenze tra le versioni
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{{Tassobox
|nome=''Aerodactylus''
|statocons=fossile
|immagine=Aerodactylus main slab.png
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|ordine=[[Pterosauria|† Pterosauria]]
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* † '''''Aerodactylus scolopaciceps'''''<br /><small>(von Meyer, 1860)</small>
}}
[[File:Aerodactylus with soft tissue.png|miniatura|Resto fossile di Aerodactylus con preservate tracce dell'impronta dei tessuti molli]]
'''''Aerodactylus''''' (il cui nome significa "dito del vento") è un [[Genere (tassonomia)|genere]] estinto di [[pterosauro]] [[Pterodactyloidea|
Come tutti gli pterosauri, le ali
== Descrizione ==
[[File:Aerodactylus scale MCZ 1505.png|thumb|left|upright|Dimensioni dell'esemplare più grande conosciuto (MCZ 1505), a confronto con un [[uomo]]]]
Il [[cranio]]
Il collo era lungo e ricoperto da lunghi ciuffi di [[Pterosauria#Picnofibre|picnofibre]].
▲L' ''Aerodactylus'', come gli pterosauri correlati, possedeva una cresta sul cranio composta principalmente da tessuti molli lungo la cima del cranio. Un esemplare (MCZ 1505, lastra di conteggio di BSP 1883 XVI 1) mostra una cresta di tessuto molle approssimativamente triangolare che si estende verso l'alto sopra la metà posteriore della ''fenestra nasoantorbitale'' e dell'orbita; la cresta era lunga 44-51 millimetri (circa il 38-45% della lunghezza totale del cranio) e raggiungeva un'altezza massima di 9,5 millimetri.<ref name=BennettPZ>{{cite journal |year=2013 |title=New information on body size and cranial display structures of ''Pterodactylus antiquus'', with a revision of the genus |journal=Paläontologische Zeitschrift |volume=in press|doi=10.1007/s12542-012-0159-8 |author =Bennett, S. Christopher }}</ref>
Bennett (2013) notò che altri precedenti autori hanno affermato che la cresta di tessuto molle di ''[[Pterodactylus]]'' si estendeva posteriormente al cranio; Bennett, tuttavia, non trovò alcuna prova che la cresta che si estendesse oltre la parte posteriore del cranio.<ref name=BennettPZ /> L'unica cresta posta sul retro del cranio era un piccolo e corto corno o "linguetta" che si proiettava posteriormente al cranio. Il corno era composto principalmente da fibre lunghe e rigide, avvolte in un modello a spirale all'interno di una guaina conica di tessuto molle.<ref name="frey&martill1998"/>
Le ali
== Storia della scoperta ==
[[File:Bsp 1883 xvi 1.png|thumb|upright|Esemplare BSP 1883 XVI 1, che conserva ancora l'impressione della cresta del capo]]
Nel 1850, [[Hermann von Meyer]] descrisse l'esemplare ora conosciuto dal suo numero di raccolta BSP AS V 29 a/b come un nuovo esemplare di ''Pterodactylus longirostris''. ''Pterodactylus longirostris'' è un sinonimo junior di ''Ornithocephalus antiquus'', ma ''[[Pterodactylus]]'' ha sostituito ''Ornithocephalus'' nel nome per uso popolare. Il campione BSP AS V 29 a/b è stato nuovamente discusso nel libro ''Fauna der Vorwelt'' (1860) di Meyer<ref name=Meyer1860>{{
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{portale|paleontologia|rettili}}
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