Alida Valli: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Alida Maria
|Cognome = Altenburger Freiin, baronessa von Marckenstein und Frauenberg
|Pseudonimo = Alida Valli
|ForzaOrdinamento = Valli, Alida
|Sesso = F
|LuogoNascita = Pola
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|GiornoMeseMorte = 22 aprile
|AnnoMorte = 2006
|Epoca = 1900
|Attività = attrice
|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = italiana
|Immagine = Alida-Valli-1947.jpg
|Didascalia = Alida Valli nel
|DimImmagine = 230
}}
È stata una delle più note interpreti del [[cinema italiano]], apprezzata e riconosciuta a livello internazionale. Ha recitato in più lingue in ambito cinematografico, teatrale e televisivo ottenendo diversi riconoscimenti, tra cui il [[Leone d'oro alla carriera]], due [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]], il [[Nastro d'argento]] e una candidatura al [[Golden Globe]].<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/alida-valli_(Enciclopedia-del-Cinema)|titolo=VALLI, Alida in "Enciclopedia del Cinema"|accesso=2021-05-13}}</ref>
== Biografia ==
Alìda Valli nacque a [[Pola]] (città della [[Venezia Giulia]] ceduta alla [[Jugoslavia]] a seguito del secondo conflitto mondiale) da madre [[istria]]na, la [[Pianoforte|pianista]] Silvia Obrekar, e da padre [[trentino]], [[professore]] di [[filosofia]] e [[critico musicale]] con ascendenze [[Aristocrazia|aristocratiche]], [[barone]] Gino Altenburger von Marckenstein und Frauenberg, appartenente a nobile famiglia di origini tirolesi. All'età di 8 anni si trasferì sul [[lago di Como]] con la [[famiglia]] e, nonostante vari viaggi e spostamenti, non tornò più nella sua città natale. Ma nel suo diario esprime un grande rimpianto per Pola. «A Pola ho sempre scelto di non tornare».
Nel 1936 adottò il cognome d'arte "Valli" scegliendolo, pare, dopo aver consultato a caso un [[elenco telefonico]]<ref name="repubblica">[http://www.repubblica.it/2006/04/sezioni/spettacoli_e_cultura/alida-valli/alida-valli/alida-valli.html ''È morta Alida Valli icona del cinema italiano''], ''[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', 22 aprile 2006.</ref>. Il cognome originale infatti risultava troppo difficile e serviva un nome con maggiore fascino sul pubblico.
=== Carriera ===
[[File:Alida Valli (Taverna Rossa, 1940).jpg|thumb|sinistra|Alida Valli in una foto di scena per ''[[Taverna rossa]]'' di [[Max Neufeld]] (1940)]]
Frequentò i corsi del [[Centro sperimentale di cinematografia]] ed esordì giovanissima sul [[Cinema|grande schermo]], interpretando fin dall'inizio ruoli da [[protagonista]]. Erano film leggeri e spensierati ma di grande successo tra il pubblico, grazie ai quali divenne ben presto l'attrice simbolo del cinema italiano del periodo fascista. Tra i titoli di maggiore successo ''[[Mille lire al mese (film)|Mille lire al mese]]'' e ''[[Ore 9: lezione di chimica]]''.
Tra il 1941 e il 1943 per il regista [[Mario Mattoli]] interpretò tre film realizzati uno di seguito all'altro e definiti "i film che parlano al vostro cuore": ''[[Luce nelle tenebre]]'', ''[[Catene invisibili]]'' e ''[[Stasera niente di nuovo (film)|Stasera niente di nuovo]]'' dove cantò la celebre canzone ''[[Ma l'amore no/La porta chiusa|Ma l'amore no]]'' (di [[Michele Galdieri|Galdieri]] - [[Giovanni D'Anzi|D'Anzi]]), che divenne la canzone italiana di maggior successo e più trasmessa dall'[[EIAR]] nel corso dei due ultimi e più bui anni di [[Seconda guerra mondiale|guerra]]<ref name=donne/>.
Furono anni d'intenso lavoro, in cui arrivarono anche copioni drammatici. Dopo il ruolo di Manon in ''[[Manon Lescaut (film 1940)|Manon Lescaut]]'' (1940) di [[Carmine Gallone]], fu la volta del ruolo di Luisa in ''[[Piccolo mondo antico (film 1941)|Piccolo mondo antico]]'' (1941) di [[Mario Soldati]], che al [[Festival di Venezia]] le valse un premio speciale concesso dal conte [[Giuseppe Volpi]] come miglior attrice italiana dell'anno<ref name=repubblica/>. Fu proprio grazie a questo film che l'attrice cambiò registro, in un'intervista dichiarò infatti che aveva smesso di "giocare" e iniziato a "interpretare". Nello stesso anno perse il proprio fidanzato Carlo Cugnasca<ref name="donne">[http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/alida-valli/ Alida Valli] in Enciclopedia delle Donne.</ref>, caduto in guerra.
Nel 1942, i suoi film ''[[Noi vivi]]'' e ''[[Addio Kira!]]'' di [[Goffredo Alessandrini]], originariamente realizzati e presentati a Venezia come opera unica ma poi distribuiti divisi in due parti perché la lunghezza superava le 4 ore, subirono, su pressione di [[Benito Mussolini|Mussolini]], la [[censura fascista]]<ref>[http://cinema.ilsole24ore.com/biografia/alida-valli/ Cinema.ilsole24ore.com]</ref>.
A differenza di altri colleghi, nell'[[autunno]] del 1943 l'attrice, per non recitare in film di [[propaganda]] [[Fascismo|fascista]], rifiutò di trasferirsi negli [[studi cinematografici]] del [[Cinevillaggio]] di [[Venezia]], città situata all'epoca nella [[Repubblica di Salò]], quindi rimase a [[Roma]], dove si nascose con l'aiuto delle amiche [[Leonor Fini]] e Luciana d'Avack.
Dopo il matrimonio e la nascita del primo figlio nel 1947, la sua interpretazione di [[Eugenia Grandet]] nell'[[Eugenia Grandet (film 1947)|omonimo film]] di [[Mario Soldati]] le fruttò un [[Nastro d'argento]] come miglior attrice. Il premio le venne consegnato a Los Angeles dove era stata chiamata dal [[Produttore cinematografico|produttore]] [[David O. Selznick|Selznick]], che intendeva fare di lei la "[[Ingrid Bergman]] italiana" e le aveva offerto un contratto settennale. Il pubblico statunitense la conobbe semplicemente come "Valli", scritto in caratteri corsivi.
Appartengono a questo periodo, tra gli altri, ''[[Il caso Paradine]]'' (1947), accanto a [[Gregory Peck]], per la regia di [[Alfred Hitchcock]], che ebbe sempre parole di grande ammirazione per l'attrice italiana; ''[[Il miracolo delle campane]]'' (1948) di [[Irving Pichel]], in cui si trovò in coppia con [[Frank Sinatra]]; e ''[[Il terzo uomo]]'' (1949) di [[Carol Reed]], interpretato assieme a [[Joseph Cotten]] e [[Orson Welles]]<ref name=repubblica/>.
[[File:Alida Valli in "Senso".png|thumb|left|upright=1.2|Alida Valli in ''[[Senso (film)|Senso]]'' (1954)]]
Alida Valli non sopportava le regole che le venivano imposte dal produttore che, com'è noto, voleva sempre il controllo totale dei suoi attori, e ottenne la rescissione del contratto pur a prezzo di un'ingente penale<ref name="unita">[[Adele Cambria]], {{cita web|titolo=«Alida mi raccontava il cinema come una favola» L'ultimo intimo saluto all'attrice. Veltroni: volevamo organizzare una serata con i suoi film, ma se n'è andata prima|data=25 aprile 2006|rivista=[[L'Unità]]|url=http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/190000/189954.xml?key=Adele+Cambria&first=1041&orderby=0&f=fir|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151222085753/http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/190000/189954.xml?key=Adele+Cambria&first=1041&orderby=0&f=fir}}</ref>. Nel 1951 tornò in [[Italia]] e pochi anni dopo diede una delle sue migliori interpretazioni nel capolavoro di [[Luchino Visconti]], ''[[Senso (film)|Senso]]'' (1954).
Dopo lo scoppio dello scandalo Montesi, decise di appartarsi e tornò al cinema solo nel 1957, diretta da [[Michelangelo Antonioni]] nel film ''[[Il grido (film 1957)|Il grido]]''.
[[File:La grande strada azzurra (1957) Valli e Montand.jpg|thumb|upright=1.2|Alida Valli con [[Yves Montand]] in ''[[La grande strada azzurra]]'' (1957)]]
La sua fama si consolidò sotto la direzione di registi quali [[Gillo Pontecorvo]] in ''[[La grande strada azzurra]]'' (1957), [[Franco Brusati]] in ''[[Il disordine (film 1962)|Il disordine]]'' (1962), [[Pier Paolo Pasolini]] in ''[[Edipo re (film)|Edipo re]]'' (1967). Venne richiesta anche da registi stranieri, molti dei quali francesi. Appartengono a questo periodo ''[[Occhi senza volto]]'', dove interpretò il ruolo di un'infermiera assassina, e ''[[L'inverno ti farà tornare]]'', premiato a Cannes, in cui diede il volto a una barista che crede di riconoscere in un vagabondo il marito imprigionato anni prima dai nazisti e mai tornato.
Negli anni settanta si dimostrò un'attrice molto versatile, lavorando con [[Valerio Zurlini]] in ''[[La prima notte di quiete]]'' (1972), accanto ad [[Alain Delon]], [[Mario Bava]] in ''[[Lisa e il diavolo]]'' (1972), [[Bernardo Bertolucci]] in ''[[Strategia del ragno]]'' (1970) e nel [[kolossal]] ''[[Novecento (film)|Novecento]]'' (1976). Sempre nel 1976 fece parte del cast corale del film catastrofico ''[[Cassandra Crossing]]'' di [[George Pan Cosmatos]], co-produzione italo-britannica-tedesca, assieme a grandi nomi del cinema mondiale come [[Richard Harris]], [[Sophia Loren]], [[Burt Lancaster]], [[Ava Gardner]], [[Martin Sheen]], [[Lionel Stander]], [[Lee Strasberg]], [[Ingrid Thulin]] ed [[O.J. Simpson]].
Con [[Giuseppe Bertolucci]] nel 1977 partecipò al primo film interpretato da [[Roberto Benigni]], ''[[Berlinguer ti voglio bene]]'', in cui fu la madre del protagonista e usava spesso parole volgari e scurrili; [[Dario Argento]] le affidò invece due ruoli inquietanti in ''[[Suspiria]]'' (1977) e ''[[Inferno (film 1980)|Inferno]]'' (1980). Sempre nel 1980 fu protagonista nello sceneggiato televisivo ''[[L'eredità della priora]]'' di [[Anton Giulio Majano]]. Nel 1983 interpretò lo sceneggiato ''[[Piccolo mondo antico (miniserie televisiva 1983)|Piccolo mondo antico]]'', diretto da [[Salvatore Nocita]], questa volta nel ruolo della Marchesa Maironi.
Nel 1990 ricevette il [[Gamajun International Award]], nel 1991 il [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]] alla carriera (ne aveva già vinto uno nel 1982 come miglior attrice non protagonista per ''[[La caduta degli angeli ribelli]]'' di [[Marco Tullio Giordana]]), e nel 1997 il [[Leone d'oro alla carriera]] alla [[festival di Venezia|Mostra del cinema di Venezia]]<ref>[http://trovacinema.repubblica.it/news/dettaglio/il-cinema-piange-alida-valli-splendida-e-malinconica-diva/306615 ''Il cinema piange Alida Valli, splendida e malinconica diva'']</ref>.
=== Ultimi anni ===
A causa di problemi economici negli ultimi anni di vita, nel 2003 le venne concesso il vitalizio previsto dalla [[legge Bacchelli]]<ref name="unita" /><ref>{{cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/11/28/assegnata-la-bacchelli-all-attrice-alida-valli.html|titolo=Assegnata la Bacchelli all'attrice Alida Valli|autore=Roberto Rombi|data=28 novembre 2003}}</ref>.
L'anno dopo il Comune di Pola le offrì la cittadinanza onoraria, ma l'attrice rifiutò sostenendo che «troppe volte, come la mia città, avevo cambiato pelle, ma ero nata e sarei morta italiana»<ref>{{cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/lasciai-mia-istria-pi-70-anni-mi-sento-senza-patria.html|titolo=«Lasciai la mia Istria: da più di 70 anni mi sento senza patria»|autore=Enrico Groppali|data=10 aprile 2006}}</ref>.
=== La morte ===
Morì nella sua abitazione a Roma il 22 aprile 2006, all'età di 84 anni; il 24 aprile fu allestita la camera ardente al [[Campidoglio]] nella sala della [[Protomoteca]] del [[Palazzo Senatorio]]; dopo la commemorazione laica, il pomeriggio dello stesso giorno vennero celebrati i funerali religiosi nella [[basilica di Santa Maria in Aracoeli]], alla presenza di tanta gente comune e molti volti del cinema e della politica. Dopo sei mesi d'attesa in cerca di sepoltura, l'attrice venne tumulata in un loculo, accanto a quello di [[Oreste Lionello]], nel [[Cimitero del Verano|cimitero monumentale del Verano]] di Roma.<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/Primo_Piano/Spettacoli/2006/10_Ottobre/26/valli.html|titolo=Dopo 6 mesi d'attesa, Valli può essere sepolta - Corriere della Sera|accesso=2021-05-01}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/oggi-roma-i-funerali-alida-valli.html|titolo=Oggi a Roma i funerali di Alida Valli|sito=ilGiornale.it|data=2006-04-23|lingua=it|accesso=2022-02-10}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.cimitericapitolini.it/ricordi/scheda.php?nome=valli|accesso=2022-02-10}}</ref>
== Vita privata ==
[[File:Oscar De Mejo e Alida Valli anni quaranta.jpg|thumb|Alida Valli con il compositore [[Oscar De Mejo]], sposato nel 1944 e da cui divorziò nel 1952]]
Durante i primi anni a Roma ritrovò l'[[aviatore]] Carlo Cugnasca (nato in Svizzera il 22 agosto 1913), che aveva conosciuto qualche anno prima. I due si fidanzarono ma l'uomo morì sui cieli di [[Tobruk]] in [[Libia italiana|Libia]] il 14 aprile 1941.
Poco prima della fine della guerra conobbe il musicista e compositore [[Oscar De Mejo]] che sposò e con il quale ebbe due figli: [[Carlo De Mejo|Carlo]], anch'egli attore, e Larry, che seguirà le orme paterne diventando musicista [[jazz]]; dopo 8 anni i due divorziarono.
All'inizio degli anni cinquanta si fidanzò con [[Piero Piccioni]], grande amico e collega del primo marito, ma il legame non resse, anche a causa della pressione mediatica creatasi con il caso [[Wilma Montesi]] che vedeva coinvolto proprio il musicista, figlio di [[Attilio Piccioni]], un noto ministro e politico democristiano dell'epoca.
Sul set di ''[[Senso (film)|Senso]]'' conobbe [[Giancarlo Zagni]], assistente alla regia grazie al quale fece il suo esordio teatrale e che fu suo compagno per una quindicina di anni.
== Omaggi ==
* Le è stata intitolata una via a Roma.
*Il 18 luglio 2008 a Pola, dopo un'ampia ristrutturazione, viene riaperto al pubblico il cinema Zagabria (già Alhambra) che per l'occasione viene dedicato ad Alida Valli. Il cinema Valli di Pola è oggi anche una delle sedi principali del [[Pola Film Festival]] che si tiene ogni anno a luglio<ref>[https://www.kinovalli.net/o-kinu/kino-i-alida-valli/ Kino i Alida Valli]</ref><ref>{{cita web|url=http://www.anvgd.it/index.php?option=com_content&task=view&id=2895&Itemid=110|titolo=21 luglio - Pola: inaugurato il cinema "Alida Valli"|editore=[[Il Piccolo]]|sito=ANVGD.it|data=21 luglio 2008|accesso=21 agosto 2018}}</ref>.
* Nel 2008 il nipote Pierpaolo De Mejo le dedica un breve omaggio "Come diventai Alida Valli".<ref>{{Cita web|url=https://www.comingsoon.it/film/come-diventai-alida-valli/38833/scheda/ |titolo=Come diventai Alida Valli |autore= |sito=comingsoon.it |data= |lingua= |accesso=3 agosto 2022}}</ref>
* Dal 2010 il [[Bari International Film Festival|Bif&st]] di [[Bari]] assegna un premio intitolato ad Alida Valli per la giovane attrice rivelazione (2009) e per la miglior attrice non protagonista tra i film del festival.
* Nel 2020 il regista [[Mimmo Verdesca]] ha realizzato il film documentario sulla sua vita, intitolato ''[[Alida (film)|Alida]]'', il primo e il più completo mai realizzato su di lei, prodotto da [[Kublai Film]] e Venicefilm, in associazione con [[Istituto Luce Cinecittà]] e in collaborazione con [[Rai Cinema]]. ''Alida'' vede la partecipazione di [[Giovanna Mezzogiorno]], [[Roberto Benigni]], [[Charlotte Rampling]], [[Vanessa Redgrave]], [[Dario Argento]], [[Bernardo Bertolucci]] e molti altri. Il film è stato selezionato ufficialmente al [[Festival di Cannes]] nella sezione Cannes Classics 2020<ref>{{cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/cinema/2020/07/15/alida-di-verdesca-nella-sezione-cannes-classics-2020_faf72778-d6b9-4a09-9611-e7149cf1ac46.html|titolo=Alida di Verdesca nella sezione Cannes Classics 2020 - Cinema|sito=Agenzia ANSA|data=2020-07-15|lingua=it|accesso=2020-07-23}}</ref><ref>{{cita web|url=https://cinecitta.com/IT/it-it/news/45/9240/alida-di-mimmo-verdesca-a-cannes-classics.aspx|titolo=Alida di Mimmo Verdesca a Cannes Classics|autore=SemiColonWeb|sito=cinecitta.com|accesso=2020-07-23|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.festival-cannes.com/en/infos-communiques/communique/articles/cannes-classics-2020-1|titolo=Cannes Classics 2020|accesso=18 luglio 2020|lingua=en}}</ref> e presentato in anteprima alla [[Festa del Cinema di Roma]] 2020. Uscito in sala in Italia dal 17 maggio 2021<ref>{{Cita web|url=https://cinecitta.com/IT/it-it/news/45/9397/alida-nella-top-ten-del-box-office.aspx|titolo=Alida nella top ten del box office|autore=SemiColonWeb|sito=cinecitta.com|accesso=2021-09-22|dataarchivio=18 giugno 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210618022340/https://cinecitta.com/IT/it-it/news/45/9397/alida-nella-top-ten-del-box-office.aspx|urlmorto=sì}}</ref> e trasmesso su [[Rai Uno]] il 29 maggio 2021 (11,7% di share in seconda serata), è stato poi distribuito in ''home video'' (dvd+libro) da [[Istituto Luce Cinecittà]] ed è entrato nella cinquina finalista dei [[Nastri d'argento]] 2021 come "miglior documentario sul cinema".
* Nel 2022 [[Rai Storia]] trasmette una trasmissione intitolata ''Il segno delle donne'' e realizzata da Anele, dedicata a sette donne italiane che hanno lasciato un segno nel Novecento; la prima puntata è dedicata ad Alida Valli.<ref>{{cita web|url=https://www.corrierenazionale.it/2022/08/02/su-rai-storia-il-segno-delle-donne-racconta-alida-valli/ |titolo=Su Rai Storia “Il segno delle donne” racconta Alida Valli |autore=Cornaz |sito=corrierenazionale.it |accesso=3 agosto 2022}}</ref>
* Nel film ''[[Finalmente l'alba (film 2023)|Finalmente l'alba]]'' di [[Saverio Costanzo]], Alida Valli è interpretata da [[Alba Rohrwacher]].
== Filmografia ==
[[File:Sono stato io! (film 1937) Alida Valli (2).png|thumb|upright=1.2|Alida Valli in ''[[Sono stato io! (film 1937)|Sono stato io!]]'' (1937)]]
[[File:Luce nelle tenebre.png|thumb|upright=1.2|Alida Valli in ''[[Luce nelle tenebre]]'' (1941)]]
[[File:Alida Valli - Noi vivi (1942).png|thumb|upright=1.2|Alida Valli in ''[[Noi vivi]]'' (1942)]]
[[File:Ultimo incontro.png|miniatura|upright=1.2|Alida Valli con [[Amedeo Nazzari]] in ''[[Ultimo incontro]]'' (1951)]]
=== Cinema ===
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* ''[[Circo equestre Za-bum]]'', regia di Mario Mattioli, episodi: ''Gelosia'', ''Il postino'' e ''Galop finale al circo'' (1944)
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* ''[[I dialoghi delle Carmelitane (film 1960)|I dialoghi delle Carmelitane]]'' (''Les dialogues des Carmélites''), regia di [[Philippe Agostini]] e [[Raymond Leopold Bruckberger]] (1960)
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* ''[[Edipo re (film)|Edipo re]]'', regia di [[Pier Paolo Pasolini]] (1967)
* ''[[Strategia del ragno]]'', regia di [[Bernardo Bertolucci]] (1970)
* ''[[Le champignon]]'', regia di [[Marc Simenon]] (1970)
* ''[[Lisa e il diavolo]]'', regia di [[Mario Bava]] (1973)
* ''[[La prima notte di quiete]]'', regia di [[Valerio Zurlini]] (1972)
* ''[[L'occhio nel labirinto]]'', regia di [[Mario Caiano]] (1972)
* ''[[Diario di un italiano]]'', regia di [[Sergio Capogna]] (1973)
* ''[[L'anticristo (film)|L'anticristo]]'', regia di [[Alberto De Martino]] (1974)
* ''[[Provocazione (film 1974)|Provocazione]]'', regia di [[José María Forqué]] (1974)
* ''[[Tendre Dracula]]'', regia di [[Pierre Grunstein]] (1974)
* ''[[La casa dell'esorcismo]]'', regia di Mario Bava e Alfredo Leone (1975)
* ''[[Il caso Raoul]]'', regia di [[Maurizio Ponzi]] (1975)
* ''[[Un'orchidea rosso sangue]]'' (''La chair de l'orchidée''), regia di [[Patrice Chéreau]] (1975)
* ''[[Ce cher Victor]]'', regia di [[Robin Davis]] (1975)
* ''[[Novecento (film)|Novecento]]'', regia di Bernardo Bertolucci (1976)
* ''[[Le jeu du solitaire]]'', regia di [[Jean-François Adam]] (1976)
* ''[[Cassandra Crossing]]'' (''The Cassandra Crossing''), regia di [[George P. Cosmatos]] (1976)
* ''[[Berlinguer ti voglio bene]]'', regia di [[Giuseppe Bertolucci]] (1977)
* ''[[Suspiria]]'', regia di [[Dario Argento]] (1977)
* ''[[Suor Omicidi]]'', regia di [[Giulio Berruti]] (1978)
* ''[[Un cuore semplice (film 1977)|Un cuore semplice]]'', regia di [[Giorgio Ferrara (regista)|Giorgio Ferrara]] (1978)
* ''[[Porco mondo]]'', regia di [[Sergio Bergonzelli]] (1978)
* ''[[Indagine su un delitto perfetto]]'', regia di [[Giuseppe Rosati (regista)|Giuseppe Rosati]] (1978)
* ''[[La luna (film 1979)|La luna]]'', regia di Bernardo Bertolucci (1979)
* ''[[Zoo zéro]]'', regia di [[Alain Fleischer]] (1979)
* ''[[Inferno (film 1980)|Inferno]]'', regia di Dario Argento (1980)
* ''[[Aquella casa en las afueras]]'', regia di [[Eugenio Martín]] (1980)
* ''[[Sezona mira u Parizu]]'', regia di [[Predrag Golubovic]] (1981)
* ''[[La caduta degli angeli ribelli]]'', regia di [[Marco Tullio Giordana]] (1981)
* ''[[Sogni mostruosamente proibiti]]'', regia di [[Neri Parenti]] (1982)
* ''[[Segreti segreti]]'', regia di Giuseppe Bertolucci (1985)
* ''[[Aspern (film 1985)|Aspern]]'', regia di [[Eduardo de Gregorio]] (1985)
* ''[[Le jupon rouge]]'', regia di [[Geneviève Lefebvre (sceneggiatrice)|Geneviève Lefebvre]] (1987)
* ''[[À notre regrettable époux]]'', regia di [[Serge Korber]] (1988)
* ''[[La bocca]]'', regia di [[Luca Verdone]] (1991)
* ''[[Zitti e mosca]]'', regia di [[Alessandro Benvenuti]] (1991)
* ''[[Bugie rosse]]'', regia di [[Pierfrancesco Campanella]] (1993)
* ''[[Il lungo silenzio]]'', regia di [[Margarethe von Trotta]] (1993)
* ''[[Un mese al lago]]'' (''A month by the lake''), regia di [[John Irvin]] (1995)
* ''[[Fatal Frames - Fotogrammi mortali]]'', regia di [[Al Festa]] (1996)
* ''[[Il dolce rumore della vita]]'', regia di Giuseppe Bertolucci (1999)
* ''[[L'amore probabilmente]]'', regia di Giuseppe Bertolucci (2000)
* ''[[Vino santo (film)|Vino santo]]'', regia di [[Xaver Schwarzenberger]] (2000)
* ''[[Semana santa]]'', regia di [[Pepe Danquart]] (2002)
=== Televisione ===
* ''[[I figli di Medea]]'', regia di [[Anton Giulio Majano]]
* ''
* ''[[Il caso Maurizius (miniserie televisiva 1961)|Il caso Maurizius]]'', regia di Anton Giulio Majano – miniserie TV (1961)
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* ''[[Les grandes conjurations: Le tumulte d'Amboise]]'', regia di [[Serge Friedman]] – film TV (1978)
* ''[[L'
* ''[[
* ''[[
* ''[[
* La casa rossa, regia di [[Luigi Perelli]] (1981)
* ''Quell’antico amore'' di [[Giansiro Ferrata]] e [[Elio Vittorini]], regia di Anton Giulio Majano, 5 episodi, trasmessa dal 13 dicembre 1981 al 10 gennaio 1982.
* ''[[
* ''[[Piccolo mondo antico (miniserie televisiva 1983)|Piccolo mondo antico]]'', regia di [[Salvatore Nocita]] – miniserie TV (1983)
* ''Il malinteso di Albert Camus'', regia di Bruno Rasia, trasmesso il 1 marzo 1983.
* ''[[Una vita in gioco 2]]'', regia di [[Giuseppe Bertolucci]] – miniserie TV (1992)
* ''[[Delitti privati]]'', regia di [[Sergio Martino]] – miniserie TV (1993)
===
* ''[[Alida (film)|Alida]]'', regia di [[Mimmo Verdesca]] (2020)
==
* ''La casa dei Rosmer'' di [[Henrik Ibsen]], con Alida Valli, [[Raoul Grassilli]], [[Tino Buazzelli]], [[Andrea Bosic]], Compagnia Alida Valli, regia di Giancarlo Zagni, prima al [[Teatro Biondo|Teatro Biondo di Palermo]] il 5 gennaio 1956.
* ''Epitaffio per George Dillon'' di [[John Osborne]] e [[Anthony Creigton]], con [[Renato De Carmine]], Alida Valli, [[Lina Volonghi]], [[Ottavio Fanfani]], regia di [[Fulvio Tolusso]], prima al [[Teatro Metastasio|Teatro Metastasio di Prato]] il 25 novembre 1966.
* ''[[Uno sguardo dal ponte]]'' di [[Arthur Miller]], con [[Raf Vallone]], Alida Valli, [[Delia Boccardo]], [[Massimo Foschi]], [[Lino Capolicchio]], [[Lucio Rama]], regia di Raf Vallone, prima al [[Teatro municipale Romolo Valli|Teatro Municipale di Reggio nell'Emilia]] il 5 ottobre 1967.
* ''[[Il dio Kurt]]'' di [[Alberto Moravia]], con [[Luigi Proietti]], Alida Valli, [[Luigi Diberti]], [[Ugo Maria Morosi]], regia di [[Antonio Calenda]], prima al [[Teatro comunale dell'Aquila|Teatro Comunale dell'Aquila]] il 27 gennaio 1969.
* ''Il gabbiano'' di [[Anton Čechov]], con [[Carlo Simoni]], Alida Valli, [[Roldano Lupi]], [[Ernesto Calindri]], regia di [[Fantasio Piccoli]], prima al Teatro San Babila di [[Milano]] il 16 marzo 1973.
* ''La città morta'' di [[Gabriele D'Annunzio]], con [[Giulio Brogi]], Alida Valli, [[Raffaella Azim]], [[Aldo Reggiani]], regia di [[Aldo Trionfo]], prima Teatro Sociale [[Lecco]] (1988)
==
* [[Golden Globe]]
** [[Golden Globe 1964|1964]] – Candidatura alla [[Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico|migliore attrice in un film drammatico]] per ''[[L'uomo di carta]]''
** [[David di Donatello 1982|1982]] – [[David di Donatello per la migliore attrice protagonista|Migliore attrice non protagonista]] per ''[[La caduta degli angeli ribelli]]''
** [[David di Donatello 1991|1991]] – [[David di Donatello alla carriera]]
** 1991 – Candidatura alla migliore attrice non protagonista per ''[[La bocca]]''
* [[Nastro d'argento]]
** [[Nastri d'argento 1947|1947]] – [[Nastro d'argento alla migliore attrice protagonista|Migliore attrice protagonista]] per ''[[Eugenia Grandet (film 1947)|Eugenia Grandet]]''<ref>{{Cita web|url=http://www.nastridargento.it/1946-1947/|titolo=1946-1947|accesso=25 giugno 2021}}</ref>
** [[Nastri d'argento 1958|1958]] – Candidatura alla [[Nastro d'argento alla migliore attrice non protagonista|migliore attrice non protagonista]] per ''[[La diga sul Pacifico]]''
** [[Nastri d'argento 1977|1977]] – Candidatura alla migliore attrice non protagonista per ''[[Novecento (film)|Novecento]]''
* [[Mostra internazionale d'arte cinematografica]]
** [[54ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia|1997]] – [[Leone d'oro alla carriera]]
* [[Grolla d'oro]]
** 1955 – [[Grolla d'oro alla miglior attrice|Miglior attrice]] per ''[[Senso (film)|Senso]]''
* [[Premio Flaiano]] [[Premio Flaiano per il teatro|sezione teatro]]<ref>{{Cita web|url=https://www.premiflaiano.com/303/albo-d-oro-dei-premiati.html|titolo=Albo d'oro dei premiati|accesso=18 maggio 2022}}</ref>
** 1982 – Migliore interprete per ''[[La Venexiana (commedia)|La Venexiana]]
* [[Premio Ubu]]
** 1989/1990 – Migliore attrice per ''[[I paraventi]]''
== Doppiatrici ==
Nelle versioni in [[Lingua italiana|italiano]] di alcuni suoi film prodotti fuori dall'Italia, Alida Valli è stata [[Doppiaggio|doppiata]] da:
* [[Lydia Simoneschi]] in ''Il caso Paradine'', ''Il miracolo delle campane'', ''Il terzo uomo'', ''La torre bianca'', ''Ormai ti amo'', ''I miracoli non si ripetono'', ''La mano dello straniero'', ''Il mondo le condanna'', ''Gli amanti di Toledo'', ''Il ritorno di Arsenio Lupin'', ''Occhi senza volto'', ''Il peccato degli anni verdi'', ''L'inverno ti farà tornare'', ''Furto su misura''
* [[Dhia Cristiani]] in ''La diga sul Pacifico'', ''I leoni di Castiglia'', ''L'anticristo''
* [[Elena Zareschi]] in ''Il disordine''
* [[Anna Miserocchi]] in ''Inferno''
* [[Miranda Bonansea]] in ''Un mese al lago''
* [[Cristina Grado]] in ''Fatal Frames - Fotogrammi mortali''
== Discografia ==
=== Partecipazioni ===
* 1965 – AA.VV. ''To Our Friends (Di Mario L. F. Russo) ''
* AA.VV. ''"Ciao Turin" – Arrivederci Torino''
* AA.VV. ''It's A Great Little World''
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* [[Lorenzo Pellizzari]] e Claudio Valentinetti, ''Il romanzo di Alida Valli'', Garzanti, 1995
* {{Cita libro|autore=[[Ernesto G. Laura]]
*
* Nicola Falcinella, ''Alida Valli. Gli occhi, il grido'', Le Mani, 2011
* Roberto Curci, [http://www.comunicarte.info/edizioni/product_info.php?products_id=75 ''Ho sposato Alida Valli'',] Comunicarte Edizioni, 2011 ISBN 978-88-6287-072-6
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://cortoin.screenweek.it/archivio/cronologico/2009/09/alida-valli.php|titolo=Alida Valli|sito=Corto in Corto}}
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{{Box successione|carica = [[David di Donatello per la migliore attrice non protagonista]]
Riga 314 ⟶ 291:
|precedente = [[Maddalena Crippa]] per ''[[Tre fratelli (film 1981)|Tre fratelli]]''<br /><small>ex aequo</small> con [[Ida Di Benedetto]] per ''[[Camera d'albergo]]''
|successivo = [[Virna Lisi]] per ''[[Sapore di mare]]''<br /><small>ex aequo</small> con [[Lina Polito]] per ''[[Scusate il ritardo]]''}}
{{Leone d'oro alla carriera}}
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