A Night at the Opera (Queen): differenze tra le versioni
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{{Album
|titolo = A Night at the Opera
|titoloalfa = Night at the Opera
|artista = Queen
|tipo
|giornomese = 21 novembre
|anno = 1975
|
|numero di dischi = 1
|numero di tracce = 12
|genere =
|genere2 = Hard rock
|genere3 =
|nota genere = <ref name="AM">{{Allmusic|album|mw0000391519|accesso = 11 settembre 2015}}</ref>
|nota genere2 = <ref name="AM"/>
|nota
|etichetta = [[EMI]] {{bandiera|GBR}}<br />[[Elektra Records]]<br />[[Hollywood Records]] {{bandiera|USA}}
|produttore = Queen, [[Roy Thomas Baker]]
|registrato = agosto–novembre 1975, [[Sarm Studios|Sarm]], Roundhouse Studios, [[Trident Studios]], [[Olympic Studios]], [[Scorpio Sound]] & Lansdowne, [[Londra]] e [[Rockfield Studios|Rockfield]], [[Monmouthshire]]
|formati = [[Long playing|LP]], [[Compact disc|CD]], CD+[[DVD]], [[Audiocassetta|MC]], [[Musica digitale|download digitale]]
|numero dischi d'oro = {{Certificazione disco|AUT|oro|
|numero dischi di platino = {{Certificazione disco|ARG|platino|
|numero dischi di platino ITA 2 = {{Certificazione disco|ITA|platino|album|50000|{{FIMI|11839|accesso = 3 maggio 2021}}}}
|precedente = [[Sheer Heart Attack]]
|anno precedente = 1974
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|singolo1 = [[Bohemian Rhapsody]]
|data singolo1 = 31 ottobre 1975
|singolo2 = [[You're My Best Friend/'39]]
|data singolo2 = 18 maggio 1976
}}
'''''A Night at the Opera''''' è il quarto [[album in studio]] del [[gruppo musicale]] [[Regno Unito|britannico]] [[Queen]], pubblicato per la prima volta in [[Long playing|LP]] il 21 novembre 1975.
L'album fu registrato in diversi studi di registrazione in un periodo di quattro mesi nel [[1975]]. Include materiale molto complesso dal punto di vista della produzione con vasto impiego di sovraincisioni, e che abbraccia un ampio ventaglio di stili musicali, come [[ballad|ballate]], [[music hall]], [[dixieland (musica)|dixieland]], [[hard rock]] e [[rock progressivo]]. Oltre al loro abituale equipaggiamento, i Queen ricorsero anche a diversi strumenti quali [[contrabbasso]], [[arpa]], [[ukulele]], [[banjo]] ed altro.
Alla sua pubblicazione, l'album raggiunse la vetta della classifica britannica, e la posizione numero 4 nella [[Billboard 200|''Billboard'' 200]] statunitense, diventando il primo [[disco di platino]] della band negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. Le vendite mondiali complessive del disco superarono i 6 milioni di copie. L'album produsse inoltre il singolo dei Queen di maggior successo nel [[Regno Unito]], ''[[Bohemian Rhapsody]]'', primo numero 1 in classifica per il gruppo e uno dei brani più celebri e venduti nel mondo.
''A Night at the Opera'' ricevette recensioni contrastanti dalla stampa musicale, ma generalmente i critici lodarono le raffinate tecniche di produzione e la varietà di stili musicali in esso contenuti, oltre a riconoscere l'importanza dell'album come l'opera che fece definitivamente diventare i Queen delle superstar. Nel 1977, il disco ricevette due nomination ai premi [[Grammy]] nelle categorie "Best Pop Vocal Performance by a Duo, Group or Chorus" e "Best Vocal Arrangement for Two or More Voices". A posteriori, l'album è ora considerato il capolavoro dei Queen, e uno dei migliori dischi della storia del [[rock]]. Nel 2018, è stato ammesso nella [[Grammy Hall of Fame]].
Nel 2020 l'album è stato inserito alla posizione numero 128 della [[I 500 migliori album secondo Rolling Stone|lista dei 500 migliori album secondo ''Rolling Stone'']].<ref name="500 Greatest">{{cita web| url= https://www.rollingstone.com/music/music-lists/best-albums-of-all-time-1062063/queen-a-night-at-the-opera-2-1063105/| anno= 2020| titolo=500 Greatest Albums of All Time | sito=[[Rolling Stone]]| accesso= 28 settembre 2020|lingua=en}}</ref> Il disco compare inoltre nel volume ''[[1001 Albums You Must Hear Before You Die]]''.
== Storia ==
[[File:BrianMayNov1977.jpg|thumb|left|Il chitarrista Brian May]]
Il precedente album dei Queen, ''[[Sheer Heart Attack]]'' (1974), era stato un successo dal punto di vista commerciale e aveva reso nota la band al grande pubblico, grazie al singolo ''[[Killer Queen/Flick of the Wrist|Killer Queen]]'' arrivato in seconda posizione nella [[Official Singles Chart]] britannica, e al numero 12 negli Stati Uniti.<ref>[[Joel Whitburn|Whitburn, Joel]] (2006). The Billboard Book of Top 40 Hits. Billboard Books</ref><ref>Roberts, David (2006). [[British Hit Singles & Albums]]. London: Guinness World Records Limited</ref> Tuttavia, nonostante il successo riscosso, all'epoca la band era in crisi. La causa era largamente da imputarsi a un accordo da loro sottoscritto che li impegnava a incidere album per una società di produzione che poi vendeva l'opera a una casa discografica.<ref name="youtube">[https://www.youtube.com/watch?v=-723NWrI93s Sheer Heart Attack & Killer Queen – Days Of Our Lives Documentary] Queen Official. -via YouTube</ref> Questo significava che i Queen entrarono in possesso solo di una minima parte di quanto da loro effettivamente guadagnato con le vendite dei dischi, situazione che [[Brian May]] descrisse con queste parole: «Probabilmente la peggior cosa che abbiamo mai fatto».<ref name="youtube" /> Le loro finanze erano in così cattivo stato che a [[Roger Taylor (batterista 1949)|Roger Taylor]] fu chiesto di non "pestare" troppo forte sulla sua batteria, per non dover ricomprare troppo spesso le bacchette.<ref name="youtube" /> A [[John Deacon]], che recentemente si era sposato, venne negata dal management dei Queen la richiesta di un anticipo per comprarsi una casa.<ref>Jones, 2012, pag. 129</ref><ref>Hodkinson, 2004, pag. 239.</ref> Questa crescente frustrazione portò [[Freddie Mercury]] a scrivere canzoni come ''Death on Two Legs (Dedicated to...)'', che servì da brano d'apertura di ''A Night at the Opera''. Successivamente, la band negoziò un nuovo accordo con la [[EMI]]-Trident e decise, con l'assistenza del loro avvocato Jim Beach, di cercarsi un nuovo manager. In un primo momento presero in considerazione l'idea di assumere [[Peter Grant]], all'epoca manager dei [[Led Zeppelin]]. Grant credeva che la band avrebbe firmato per la [[Swan Song Records|Swan Song]], l'etichetta degli Zeppelin, e suggerì ai Queen di andare in tour per rimpinguare le loro finanze.<ref name="songfacts">[http://www.songfacts.com/detail.php?id=10590 The Millionaire Waltz by Queen Songfacts] Songfacts.</ref> Tuttavia, il gruppo temeva che Grant avrebbe favorito i suoi clienti principali, i Led Zeppelin, e così i Queen contattarono al suo posto [[John Reid (manager musicale)|John Reid]], il manager di [[Elton John]]. Reid accettò la proposta, e poi disse al gruppo di "andare in studio ed incidere il miglior album in assoluto che potessero fare".<ref name="songfacts" /><ref>Hodkinson, Mark (2009). "Queen: The Early Years". pag. 166</ref>
Nel 1990, May disse a BBC Radio 2: «Per ''A Night at the Opera'' siamo tornati alla filosofia di ''[[Queen II]]''. Eravamo fiduciosi perché avevamo avuto un certo successo. Ma eravamo anche quasi disperati, perché a quel punto eravamo totalmente in bancarotta. Sapevamo di aver registrato dischi di successo, ma non avevamo mai ricevuto alcun rimborso o ricavo e se ''A Night at the Opera'' non si fosse rivelato un successo enorme, penso che saremmo semplicemente scomparsi da qualche parte in fondo all'oceano. Quindi stavamo facendo questo album sapendo che era in gioco l'esistenza stessa della band... ognuno di noi voleva singolarmente realizzare il nostro potenziale come scrittori, produttori e tutto il resto».<ref>{{Cita libro|cognome1=Purvis|nome1=George|titolo=Queen: Complete Works|data=2007|editore=Titan Group Publishing|città=London|isbn=978-0-85768-551-3|p=44}}</ref>
{| class="toccolours" style="float: right; margin-left: 1em; margin-right: 2em; font-size: 90%; background:#c6dbf7; color:black; width:30em; max-width: 50%;" cellspacing="5"
| style="text-align: center;" | «C'erano molte cose che volevamo fare sugli altri album ma non c'era spazio; adesso invece ne abbiamo la possibilità, vogliamo spaziare in tutti i generi e continuare il lavoro sui cori e le sovraincisioni fino a realizzare un'opera d'arte costruita in studio.»
|-
| style="text-align: center;" | — [[Freddie Mercury]], a proposito di ''A Night at the Opera''.<ref name="Guaitamacchi, Ezio 2000">Guaitamacchi, Ezio. ''100 dischi ideali per capire il rock'', Editori Riuniti, 2000, pag. 123-124, ISBN 978-88-359-5883-3</ref>
|}
L'album è considerato da larga parte della critica e dei fan dei Queen come il lavoro più rappresentativo della band inglese. Venne registrato in diversi studi: Sarm, Roundhouse, Olympic, Rockfield, Scorpio e Lansdowne Studios, nel [[Regno Unito]]. Venne pubblicato in [[Gran Bretagna]] dalla [[EMI]] e dalla [[Elektra Records]] negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], per poi essere pubblicato nuovamente negli [[Stati Uniti d'America|USA]] dalla [[Hollywood Records]] nel settembre [[1991]]. Fu il primo disco dei Queen a cui fu assegnato un disco di platino<ref name="True Metal: Recensione, Queen-A night at the opera">{{Cita web |url=http://www.truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=1965 |titolo=Recensione: Queen, A Night at the Opera - TrueMetal.it |accesso=29 gennaio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071027141457/http://www.truemetal.it/reviews.php?op=albumreview&id=1965 |urlmorto=sì }}</ref>. Raggiunse la quarta posizione nella classifica [[Stati Uniti d'America|statunitense]], ed è anche stato certificato come triplo [[Certificazione delle vendite di dischi musicali|disco di platino]] (tre milioni di copie vendute) nel medesimo paese. Il disco ha venduto oltre 6 milioni di copie nel mondo.<ref>[http://www.dazebaonews.it/cultura/item/27958-una-notte-all-opera-il-trionfo-dei-queen.html]</ref>
Il titolo dell'album, insieme a quello del seguente ''[[A Day at the Races]]'' ([[1976]]), è ispirato a due omonimi celebri [[film]] dei [[fratelli Marx]], noti in [[Italia]] con i titoli tradotti di ''[[Una notte all'opera]]'' ([[1935]]) e ''[[Un giorno alle corse]]'' ([[1937]]). I due album dovevano inizialmente essere pubblicati insieme come album doppio (progetto a cui teneva tantissimo soprattutto May); la casa discografica, tuttavia, ritenne più prudente pubblicare i due lavori indipendentemente per contenere i costi, visto che l'album fu uno dei più costosi a causa delle grandi sperimentazioni<ref name="True Metal: Recensione, Queen-A night at the opera" /> (vista anche l'atipicità dei contenuti musicali, che non davano certezze sul successo di vendite). Il gruppo gioca con l'alternanza e la fusione fra musica rock e musica classica (ne è un esempio ''Bohemian Rhapsody'').
=== Registrazione e produzione ===
[[File:Freddie Mercury performing in New Haven, CT, November 1977.jpg|thumb|Freddie Mercury negli anni settanta]]
I Queen lavorarono in studio con il produttore [[Roy Thomas Baker]] e l'ingegnere del suono Mike Stone. Si trattò dell'ultima volta nella quale avrebbero lavorato con Baker fino a ''[[Jazz (Queen)|Jazz]]'' nel 1978.<ref name="Cunningham">{{Cita web|url=https://www.soundonsound.com/sos/1995_articles/oct95/queen.html|titolo=An Invitation to the Opera|cognome=Cunningham|nome=Mark|opera=[[Sound on Sound]]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20040411064017/http://www.soundonsound.com/sos/1995_articles/oct95/queen.html|data=ottobre 1995|accesso=15 dicembre 2018}}</ref> [[Gary Langan]], all'epoca diciannovenne e che aveva già lavorato nelle sessioni di ''Sheer Heart Attack'', venne promosso sul campo al ruolo di assistente tecnico del suono.<ref name="The Sun">[https://www.thesun.ie/tvandshowbiz/music/3185552/gary-langan-recalls-working-as-a-sound-engineer-on-queens-bohemian-rhapsody-and-sharing-the-studio-with-rock-legends/ Gary Langan recalls working as a sound engineer on Queen's Bohemian Rhapsody and sharing the studio with rock legends] ''The Sun''. 28 settembre 2018.</ref>
L'album venne inciso in sette studi di registrazione differenti in un periodo complessivo di quattro mesi; per contrasto, ''[[Sheer Heart Attack]]'' era stato registrato in soli quattro studi diversi.<ref>[https://www.udiscovermusic.com/behind-the-albums/queen-sheer-heart-attack/ Queen:Sheer Heart Attack – Behind The Albums] ''uDiscoverMusic''. ''Max Bell''. 12 luglio 2017.</ref> Il gruppo ebbe a disposizione un periodo di tre settimane per comporre e provare i nuovi brani in una casa affittata nell'[[Herefordshire]] prima di iniziare le sessioni di registrazione vere e proprie.<ref>[https://www.udiscovermusic.com/behind-the-albums/queen-a-night-at-the-opera/ Queen:A Night At The Opera – Behind The Albums] uDiscoverMusic. Bell, Max.</ref> Dall'agosto al settembre 1975, il gruppo lavorò presso gli studi [[Rockfield Studios|Rockfield]] nel [[Monmouthshire]]. Per il resto delle sessioni di registrazione, che durarono fino a novembre, la band incise agli studi Lansdowne, [[Sarm Studios]], Roundhouse, [[Scorpio Sound]] e [[Olympic Sound Studios]]. L'unica traccia incisa ai [[Trident Studios]] fu ''[[God Save the Queen]]'', che era stata registrata il 27 ottobre dell'anno precedente, poco tempo prima che la band partisse per lo [[Sheer Heart Attack Tour]].<ref name="ReferenceA">albumlinernotes.com/A_Night_At_The_Opera.html</ref><ref name="queensongs.info">{{Cita web|url=http://www.queensongs.info/album-analysis/a-night-at-the-opera |titolo=Archived copy |accesso=27 dicembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180613134247/https://www.queensongs.info/album-analysis/a-night-at-the-opera |urlmorto=sì }}</ref>
Il gruppo decise di ricorrere alla registrazione su multitraccia per le complesse armonie vocali presenti in molti brani del disco. A differenza dei loro primi album, incisi con banchi mixer a 16 piste, ''A Night at the Opera'' fu registrato con apparecchiature a 24 piste.<ref name="The Sun" /> Le armonie vocali sono particolarmente notevoli nella traccia ''[[Bohemian Rhapsody]]'', che include un'elaborata sezione operistica non riproducibile dal vivo.<ref name="The Sun" /><ref>[https://www.nme.com/blogs/nme-blogs/queen-20-things-you-probably-never-knew-about-bohemian-rhapsody-767713 Queen: 20 Things You Probably Never Knew About 'Bohemian Rahpsody'] ''[[NME]]''. 24 giugno 2015.</ref> In maniera simile, ''[[The Prophet's Song]]'' contiene una sezione mediana [[a cappella]] che ricorre all'effetto [[delay]] sulla voce di Mercury.
Il gruppo impiegò nel disco una grande varietà di strumenti. Mercury suonò il pianoforte a coda nella maggior parte delle tracce, mentre Taylor oltre alla batteria, i [[timpano (strumento musicale)|timpani]] e il [[gong]] in ''[[Bohemian Rhapsody]]''. Il bassista John Deacon suonò il [[contrabbasso]] nella canzone ''[[You're My Best Friend/'39|'39]]'' e il pianoforte elettrico Wurlitzer in ''[[You're My Best Friend/'39|You're My Best Friend]]''.<ref name="queensongs.info" /> Nelle note dell'album, Brian May è accreditato per i "fondali orchestrali" — a causa del fatto che si occupò di suonare un notevole numero di strumenti non abituali nelle canzoni dei Queen.<ref name="ReferenceA" /> Per esempio suonò la [[chitarra acustica]] in ''[[Love of My Life]]'' e ''<nowiki>'</nowiki>39''; anche l'arpa in ''[[Love of My Life]]'', e un [[Koto]] giocattolo in ''[[The Prophet's Song]]''. Il brano ''Good Company'' include inoltre la particolare interpretazione da parte di May del sound di un'orchestra jazz [[Dixieland (musica)|Dixieland]], impiegando la sua chitarra [[Red Special]].<ref name="queensongs.info" /><ref>[https://www.loudersound.com/features/every-song-on-queens-a-night-at-the-opera-ranked-from-worst-to-best Every song on Queen's A Night At The Opera, ranked from worst to best] ''Loudersound''. "Brian May has always been a one-man guitar orchestra, and rarely more so on this homage to Dixieland jazz, in which he sang a charming When I'm 64-style lyric while his guitar mimicked a ukulele-banjo and a clarinet." Mark Blake. 2 dicembre 2016.</ref>
== Copertina ==
La copertina dell'album venne ideata e disegnata da Freddie Mercury<ref name="Guaitamacchi, Ezio 2000"/> ispirandosi direttamente allo [[Stemma reale del Regno Unito]], e ha al centro il logo del gruppo su sfondo bianco, composto da una lettera ''Q'' attorno alla quale ci sono due vergini ([[segno zodiacale]] di Freddie Mercury), due leoni (segno zodiacale di Roger Taylor e John Deacon), sormontata da un granchio (Brian May è del [[Cancro (astrologia)|segno del cancro]]).<ref name="Guaitamacchi, Ezio 2000"/> L'album seguente, ''[[A Day at the Races]]'', mostrò una grafica simile ma questa volta su sfondo nero.<ref>{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/album/a-day-at-the-races-mw0000182727 |titolo=Queen – A Day At The Races |editore=AllMusic |accesso=20 novembre 2018}}</ref><ref name="Fuller" />
== Stile ==
L'album è stato accostato a generi musicali quali [[rock progressivo]],<ref name="AllMusic" /><ref name="perone">{{Cita libro|curatore-nome=James E. |curatore-cognome=Perone |titolo=The Album: A Guide to Pop Music's Most Provocative, Influential, and Important Creations |anno=2012 |url=https://archive.org/details/albumguidetopopm0000unse |citazione=the album includes integrations of progressive rock, pop, and heavy metal |data=2012|editore=Praeger Publishers Inc. |isbn=978-0-313-37906-2}}</ref> [[musica pop|pop]],<ref name="perone" /> [[heavy metal]]<ref name="perone" /> e [[hard rock]].<ref name="AllMusic" /> Include inoltre svariate influenze stilistiche riconducibili a [[folk music|folk]], [[skiffle]], estetica camp e [[music hall]], [[jazz]] e [[opera]].<ref name="AllMusic">{{Cita web|nome=Stephen Thomas |cognome=Erlewine |wkautore=Stephen Thomas Erlewine |titolo=Queen – ''A Night at the Opera'' |url=https://www.allmusic.com/album/a-night-at-the-opera-mw0000391519 |editore=[[AllMusic]]}}</ref><ref name="Jones 2007">{{Cita web|nome=Chris |cognome=Jones |titolo=Review: Queen – ''A Night at the Opera'' |url=https://www.bbc.co.uk/music/reviews/g59x/ |editore=[[BBC Music]] |data=2007 |accesso=2 febbraio 2018}}</ref> Ciascun membro della band scrisse almeno una canzone: cinque furono composte da Mercury, quattro da May, mentre Taylor e Deacon contribuirono con un brano ciascuno.<ref>Eduardo, Rivadavia. ''Revisiting Queen's Masterpiece, A Night at the Opera'', ''Ultimate Classic Rock'', 21 novembre 2015.</ref> La traccia conclusiva è una reinterpretazione strumentale in chiave rock di ''God Save the Queen'', l'inno nazionale britannico, per la quale Brian May è accreditato come arrangiatore. Nei loro primi due album, la sonorità dei Queen si incentrava su generi contemporanei quali [[rock progressivo]] e [[hard rock]], cosa che li fece paragonare dalla critica a un "misto tra [[Led Zeppelin]] e [[Yes]]".<ref>{{Cita web|nome=Stephen Thomas |cognome=Erlewine |titolo=Queen – ''Queen II'' |url=https://www.allmusic.com/album/queen-ii-mw0000268824 |editore=AllMusic |accesso=27 settembre 2018}}</ref> Tuttavia, a partire da ''Sheer Heart Attack'', i Queen cominciarono a trarre ispirazione dalle proprie vite di tutti i giorni, approcciandosi a generi musicali maggiormente [[mainstream]],<ref>{{Cita web|nome=Stephen Thomas |cognome=Erlewine |titolo=Queen – ''Sheer Heart Attack'' |url=https://www.allmusic.com/album/sheer-heart-attack-mw0000191374 |editore=AllMusic |accesso=27 settembre 2018}}</ref> una tendenza proseguita con ''A Night at the Opera''.
== Brani ==
=== ''Death on Two Legs (Dedicated to...)'' ===
Il brano d'apertura ''Death on Two Legs'' può essere descritto come una lettera d'odio da parte di [[Freddie Mercury]] al primo manager dei Queen, [[Norman Sheffield]], che per alcuni anni fu ritenuto colpevole di aver raggirato la band e di aver abusato del suo ruolo dal 1972 al 1975. Sheffield ha sempre negato ogni addebito nella sua autobiografia del 2013 appropriatamente intitolata ''Life on Two Legs: Set The Record Straight'', e incluse nel libro copia del contratto originale di management firmato dai Queen nel 1972 a sua discolpa.<ref>{{cita libro|nome=Norman |cognome=Sheffield |linkautore=Norman Sheffield |titolo=Life on Two Legs: Set the Record Straight |editore=Trident Publishing |data=2013 |isbn=978-0-9575133-1-0}}</ref> Sebbene la canzone non faccia mai riferimento diretto a lui, dopo aver ascoltato un playback del pezzo ai [[Trident Studios]] all'epoca dell'uscita dell'album, Sheffield restò sbalordito dalla sequela di insulti presenti nella canzone ("succhiasangue, magnate, pidocchioso, spillasoldi, vecchio somaro, pallone gonfiato, morte su due gambe"), e intentò una causa legale per diffamazione alla band e alla casa discografica, che si risolse in un accordo extragiudiziale, ma confermò ulteriormente la sua connessione con la canzone.<ref>Sheffield (2013). pag. 239.</ref> Durante le esecuzioni dal vivo, Mercury introduceva spesso il brano dedicandolo a "un vero gentleman figlio di puttana che conoscevo un tempo", sebbene questa frase fu censurata con un "beep" nella versione del pezzo inclusa nell'album dal vivo ''[[Live Killers]]'' del 1979.
=== ''Lazing on a Sunday Afternoon'' ===
''Lazing on a Sunday Afternoon'' è un'altra composizione di Mercury che parla di un [[dandy]] che se ne va in giro per tutto il mondo tutta la settimana e che trova sollievo dagli affanni la domenica pomeriggio, attraverso un impianto musicale molto semplice e [[swing]]. Freddie suona il piano nella traccia e canta tutte le parti vocali. La voce solista venne incisa in studio e poi filtrata affinché sembri uscire dal cono di un [[grammofono]] per dare alla traccia un'atmosfera [[vintage]]. Mercury parlò confusamente della canzone nel corso di un'intervista concessa a ''Record Mirror'' nel 1976: «Questo è il modo in cui l'umore del momento mi porta ad essere. Sai [...] questo è solo un aspetto di me, e posso davvero cambiare. Tutto in ''Sunday Afternoon'' è qualcosa che... sono davvero, sono davvero un po', davvero... beh, mi piace il lato [[vaudeville]] delle cose. È una specie di test... Adoro scrivere cose del genere e sono sicuro che ne farò altre... È una vera sfida».<ref>{{cita web|url=https://www.songfacts.com/facts/queen/lazing-on-a-sunday-afternoon|titolo='Lazing On A Sunday Afternoon by Queen'|editore=www.songfacts.com|lingua=en|accesso=14 gennaio 2019}}</ref> Sebbene in ''A Night at the Opera'' la traccia sia solamente un breve interludio, il pezzo indicò la direzione dello stile più istrionico e teatrale che i Queen avrebbero abbracciato nel corso degli anni settanta.
=== ''I'm in Love with My Car'' ===
''I'm in Love with My Car'' è uno dei brani più famosi dei Queen tra quelli composti da [[Roger Taylor (batterista 1949)|Roger Taylor]]. Inizialmente la canzone non venne presa in considerazione seriamente da Brian May, che pensava fosse uno scherzo di Taylor, grande appassionato di automobili, quando questi gli fece ascoltare il nastro demo del pezzo. Era Taylor a suonare le chitarre nel demo originale, ma le varie parti furono in seguito ri-registrate da May sulla sua [[Red Special]] per la versione finale. La voce solista è di Taylor, che si occupava di cantare il pezzo anche dal vivo.<ref>[http://www.ultimatequeen.co.uk/songs/anightat.htm#car I'm In Love With My Car] UltimateQueen</ref> Il testo della canzone si ispira a uno dei roadie della band, tale Johnathan Harris, che sembrava proprio "innamorato" della sua [[Triumph TR4]]. Nelle note interne dell'album la canzone è a lui dedicata con le parole: "Dedicated to Johnathan Harris, boy racer to the end". Quando venne il momento di scegliere il primo singolo estratto dal nuovo album, Taylor era così convinto della sua canzone che costrinse letteralmente gli altri membri della band a includerla come lato B di ''[[Bohemian Rhapsody]]'', contro il parere di Mercury. Questa decisione avrebbe in seguito creato alcune frizioni all'interno del gruppo, perché in virtù del suo status di B-side del singolo di maggior successo della band, la canzone fece guadagnare al batterista una quota uguale in diritti d'autore a quella di Freddie, autore del lato A ''Bohemian Rhapsody''.<ref>{{cita web|url=https://books.google.com/books?id=VyBp_VEiIVYC&pg=PA179#v=onepage|titolo=Is This the Real Life?: The Untold Story of Queen|nome=Mark|cognome=Blake|data=25 novembre 2013|editore=Da Capo Press|via=Google Books}}</ref>
=== ''You're My Best Friend'' ===
{{Vedi anche|You're My Best Friend/'39}}
''You're My Best Friend'' fu il primo singolo dei Queen scritto da [[John Deacon]]. Il bassista compose il pezzo mentre stava imparando a suonare il pianoforte. Nella traccia in questione Deacon suona un piano elettrico Wurlitzer e successivamente sovraincise il basso. La canzone fu scritta per la moglie, Veronica Tetzlaff. Pubblicata come secondo singolo, fu un successo da top 10 in Gran Bretagna.<ref name="officialcharts.com">{{Cita web|url=http://www.officialcharts.com/search/singles/YOU%27RE%20MY%20BEST%20FRIEND/ |titolo=you%27re+my+best+friend | full Official Chart History | Official Charts Company |sito=Officialcharts.com |data= |accesso=20 novembre 2018}}</ref>
=== ''{{'}}39'' ===
{{Vedi anche|You're My Best Friend/'39}}
''{{'}}39'' fu il tentativo da parte di May di comporre un pezzo in stile "[[Science fiction|sci-fi]] [[skiffle]]". La canzone parla di un gruppo di esploratori spaziali che partono per un viaggio della durata di un anno. Al loro ritorno, tuttavia, si rendono conto che invece sono trascorsi un centinaio d'anni dalla loro partenza, a causa dell'effetto della dilatazione temporale ipotizzata nella [[teoria della relatività]] di [[Albert Einstein|Einstein]], e tutti i loro cari sono ormai morti. May canta la canzone nell'album, con cori di sottofondo da parte di Mercury e Taylor. Durante i concerti, era invece Mercury la voce solista.<ref>{{cita web|url=https://m.youtube.com/watch?v=mD36Yd4xM_g|titolo=Queen 39' Live At Earls Court 1977 HD|nome=|cognome=nelson vladimir martinez sustayta|data=6 dicembre 2012|via=YouTube}}</ref> Brian May chiese per scherzo a Deacon di suonare nel brano il [[contrabbasso]] ma un paio di giorni dopo egli si presentò veramente in studio con tale strumento, che nel frattempo aveva imparato a suonare.<ref name="Queen Legends">{{cita web|url=http://queen.musichall.cz/index_en.php?s=fc&d=facts|titolo=Queen Legends|autore=Brian May|accesso=13 gennaio 2019|dataarchivio=20 febbraio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070220024529/http://queen.musichall.cz/index_en.php?s=fc&d=facts|urlmorto=sì}}</ref> Dato che i Queen avevano intitolato gli album ''A Night at the Opera'' e ''A Day at the Races'' in riferimento e omaggio agli omonimi film dei [[Fratelli Marx]], [[Groucho Marx]] li invitò nella sua residenza di Los Angeles nel marzo 1977 (cinque mesi prima di morire). La band lo ringraziò, ed esegui per lui '''39'' a cappella.<ref>Queen: The Ultimate Illustrated History of the Crown Kings of Rock. p.96. Voyageur Press, 2009</ref><ref>{{cita web|url=http://bravewords.com/news/queen-drummer-roger-taylor-we-sang-39-for-groucho-marx|titolo=QUEEN DRUMMER ROGER TAYLOR - “WE SANG “’39” FOR GROUCHO MARX”|editore=http://bravewords.com|lingua=en|accesso=16 gennaio 2019}}</ref>
=== ''Sweet Lady'' ===
''Sweet Lady'' è una canzone scritta da [[Brian May]]. Si tratta sostanzialmente di un pezzo rock veloce con molta distorsione composto nell'inusuale tempo in 3/4. [[Roger Taylor (batterista 1949)|Roger Taylor]] disse una volta che proprio a causa della sua metrica atipica, ''Sweet Lady'' era per lui la canzone più difficile da suonare dal vivo durante i concerti.<ref>http://www.queenlive.ca/queen/75-11-14.htm</ref>
=== ''Seaside Rendezvous'' ===
Scritta da Freddie Mercury nella sua vena più [[vaudeville]]/[[music hall]], ''Seaside Rendezvous'' è nota soprattutto per la sezione mediana in stile "jazz band" eseguita vocalmente da Mercury e Roger Taylor.<ref name=r1>[http://www.songfacts.com/detail.php?id=13184 Seaside Rendezvous by Queen Songfacts]. Songfacts.com.</ref> Mercury imita con la voce vari strumenti a fiato in legno, incluso un clarinetto. Taylor si occupa invece principalmente di imitare gli ottoni come tuba e tromba, e persino un kazoo. Nella traccia Mercury suona sia il pianoforte a coda sia il piano honky-tonk. È l'ideale proseguimento delle atmosfere ottocentesche londinesi di ''Lazing on a Sunday Afternoon'', questa volta trasportate nella Francia della belle-epoque.<ref name="ondarock.it">{{cita web|http://www.ondarock.it/pietremiliari/queen_nightopera.htm|titolo=Queen - A Night At The Opera|editore=www.ondarock.it|accesso=14 gennaio 2019}}</ref> Si tratta di una delle poche canzoni dei Queen a non aver ricevuto nessun contributo da parte di [[Brian May]].
=== ''The Prophet's Song'' ===
{{Vedi anche|The Prophet's Song}}
''The Prophet's Song'' venne composta da Brian May (il titolo provvisorio del pezzo era ''People of the Earth'') come una mini-suite. Nel mezzo del brano è presente una complessa parte vocale cantata da Freddie Mercury, in cui la sua voce viene sovraincisa quattro volte in modo non sincronico. Nel programma ''[[In the Studio with Redbeard]]'', May raccontò che l'idea per la canzone gli era venuta da un sogno apocalittico sul diluvio universale che aveva fatto mentre era ricoverato in ospedale durante le sessioni di registrazione dell'album ''[[Sheer Heart Attack]]'', e che proprio il sogno fu la fonte di parte del testo. Il chitarrista trascorse svariati giorni in studio per mettere su nastro il pezzo, organizzandolo in maniera costruttiva. Ne risultò una composizione pesante e cupa in stile [[rock progressivo]]. Con i suoi oltre otto minuti di durata, è la più lunga canzone in studio dei Queen (non tenendo conto della traccia strumentale ''Untitled'' presente in ''[[Made in Heaven]]'').
=== ''Love of My Life'' ===
{{Vedi anche|Love of My Life}}
''Love of My Life'' è una dolce ballata pianistica composta da Freddie Mercury per il suo amore di gioventù Mary Austin. May vi suona l'arpa, una chitarra acustica Gibson Hummingbird (che aveva acquistato in Giappone) e la sua Red Special. Lo stesso chitarrista creò anche un arrangiamento del pezzo per chitarra acustica a 12 corde per le esecuzioni dal vivo. ''Love of My Life'' era uno dei brani talmente favoriti dal pubblico nei concerti che spesso Mercury smetteva di cantare lasciando che fossero gli spettatori a intonare la canzone. Particolarmente apprezzata in Sud America, ''Love of My Life'' fu lì pubblicata come singolo.
=== ''Good Company'' ===
''Good Company'' venne composta e cantata da Brian May, che inoltre suona nella traccia un ukulele originariamente appartenuto a [[George Formby]].<ref>{{Cita web |url=http://www.rockmusic.org/queen/discografia/queen/ANightAtTheOpera.htm |titolo=Queen – A Night At The Opera |accesso=13 gennaio 2019 |dataarchivio=4 marzo 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130304184415/http://www.rockmusic.org/queen/discografia/queen/ANightAtTheOpera.htm |urlmorto=sì }}</ref> L'incisione è notevole per l'elaborata ricostruzione del suono di una orchestrina jazz in stile [[Dixieland (musica)|Dixieland]], prodotta per mezzo della chitarra [[Red Special]] di May e del [[Deacy Amp]]. May compose il pezzo su un [[Banjo|banjo ukulele]], ma nella registrazione su disco suona invece un normale ukulele. Mercury non fu coinvolto in nessun aspetto della canzone, rendendola una delle poche composizioni dei Queen senza la sua partecipazione.
=== ''Bohemian Rhapsody'' ===
{{Vedi anche|Bohemian Rhapsody}}
{| class="toccolours" style="float: right; margin-left: 1em; margin-right: 2em; font-size: 85%; background:#c6dbf7; color:black; width:30em; max-width: 40%;" cellspacing="5"
| style="text-align: left;" | «Freddie è entrato nel mio studio, si è seduto al pianoforte e ha detto: "Ho un'idea per una canzone", quindi ha cominciato a cantare. A un certo punto si è bloccato e ha esclamato: "Qui è dove inizia la sezione opera!". Ho pensato che eravamo perduti. Il lavoro in studio è stato massacrante, anche se molto divertente. Ogni giorno, quando sembrava finalmente tutto terminato, Freddie arrivava e diceva: "Ho pensato di aggiungere ancora un po' di ''Galileo'', mio caro!".»
|-
| style="text-align: right;" | — Il produttore [[Roy Thomas Baker]], a proposito di ''Bohemian Rhapsody''.<ref name="Guaitamacchi, Ezio 2000"/>
|}
''Bohemian Rhapsody'' è una composizione di Freddie Mercury, con l'assolo di chitarra scritto da Brian May. Tutte le parti di piano, basso e batteria, come anche l'arrangiamento vocale, furono ideate da Mercury. Gli altri membri del gruppo registrarono le rispettive parti strumentali senza sapere come sarebbero state utilizzate nel mix finale del brano. La celebre sezione operistica inizialmente doveva essere solo un breve interludio atto a collegare la parte lenta con quella hard rock della canzone.
Nell'interludio viene nominata una variegata schiera di "oscuri personaggi classici": [[Scaramuccia (maschera)|Scaramouche]], una maschera della [[commedia dell'arte]]; l'astronomo [[Galileo Galilei]]; Figaro, il protagonista de ''[[Il barbiere di Siviglia (Rossini)|Il barbiere di Siviglia]]'' e delle ''[[Nozze di Figaro]]''; [[Belzebù]], identificato nel [[Nuovo Testamento]] con [[Satana]], principe dei demoni, ma nella tradizione araba anche "Signore delle mosche". Inoltre, in arabo la parola ''Bismillah'', citata anch'essa nella canzone, proviene da una citazione del [[Corano]]: ''«Bismi-llahi r-rahmani r-rahiim»'', che significa "in nome di Dio, il più gentile, il più misericordioso".<ref>{{cita libro|cognome1=Jones|nome1=Lesley-Ann|titolo=Freddie Mercury|anno=2011|url=https://archive.org/details/freddiemercuryde0000jone_o0g3|data=2012|editore=Hodder & Stoughton|città=Londra|isbn=978-1-4447-3367-9|pagina=142}}</ref>
Durante il complesso processo di registrazione, durato tre settimane, il brano veniva colloquialmente definito ''Fred's Thing'' ("la cosa di Fred") dai membri della band, e il titolo vero e proprio emerse solo verso la fine delle sessioni.
Nonostante fosse due volte più lunga di un singolo standard dell'epoca e ricevette recensioni inizialmente contrastanti, la canzone divenne immensamente popolare, raggiungendo la vetta delle classifiche in varie nazioni (in Gran Bretagna rimase al numero 1 per nove settimane) ed è generalmente considerata una delle più significative canzoni della storia del rock.<ref name="nyt">{{Cita news|cognome=Chiu |nome=David |titolo=Unconventional Queen Hit Still Rocks After 30 Years |opera=The New York Times |data=27 dicembre 2005 |accesso=5 ottobre 2008 |url=https://nytimes.com/2005/12/27/arts/music/27quee.html}}</ref>
=== ''God Save the Queen'' ===
{{Vedi anche|God Save the Queen}}
Nell'ottobre 1974 May incise una reinterpretazione di ''[[God Save the Queen]]'', l'inno nazionale britannico, prima dell'inizio dello [[Sheer Heart Attack Tour]]. Egli suonò una linea guida al pianoforte che fu poi eliminata per aggiungere vari strati di chitarre.<ref>Classic Albums, ''A Night at the Opera'', [[VH1]]</ref> Una volta ultimata, la traccia venne suonata come finale in praticamente ogni concerto dei Queen. Quando nel 2002 eseguì la sua versione di ''God Save the Queen'' sul tetto di [[Buckingham Palace]] in occasione del Giubileo della Regina, Brian May dichiarò di intendere l'esibizione come una sorta di omaggio alla versione di ''[[The Star-Spangled Banner]]'' suonata da [[Jimi Hendrix]] al [[Festival di Woodstock]].
== Pubblicazione ==
''A Night at the Opera'' venne pubblicato il 21 novembre 1975 nel Regno Unito dalla [[EMI]] e il 2 dicembre dalla [[Elektra Records]] negli Stati Uniti.<ref>{{Cita|Gunn & Jenkins|p. 108}}.</ref> Il titolo dell'album è una citazione dell'[[Una notte all'opera|omonimo film]] dei [[Fratelli Marx]], che la band aveva visto in televisione durante le sessioni.<ref name="Fuller">{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=cs65xUF0hqc&t=1m55s|titolo=Roger Taylor Interview 1976|nome=|cognome=David R. Fuller|data=7 gennaio 2010|via=YouTube}}</ref><ref>"The Story of Bohemian Rhapsody", [[BBC]], dir. Carl Johnston, First broadcast 4 December 2004</ref> Successivamente, i membri del gruppo diventarono anche amici di [[Groucho Marx]], tanto che Groucho inviò loro un telegramma per congratularsi del successo riscosso dall'album ''[[A Day at the Races]]'' nel 1976,<ref>[https://www.udiscovermusic.com/behind-the-albums/queen-a-day-at-the-races/ Queen:A Day at the Races – Behind The Albums] uDiscoverMusic. 18 luglio 2017. Bell, Max.</ref> e l'anno successivo li invitò a casa sua a Los Angeles.
Per presentare alla stampa musicale l'uscita del disco venne indetta una conferenza stampa presso i Roundhouse Studios di Londra.<ref>Jacky Gunn, Jim Jenkins. ''Queen - La biografia ufficiale'', Arcana edizioni, 2011, Roma, pag. 105, ISBN 978-88-6231-224-0.</ref> Quando venne fatta ascoltare la versione dell'inno nazionale britannico posta a conclusione dell'album, Freddie Mercury volle che tutti si alzassero in piedi.<ref name="cita-Gunn-Jenkins-p105">{{Cita|Gunn & Jenkins|p. 105}}.</ref>
''Bohemian Rhapsody'' fu pubblicata come primo singolo estratto dall'album il 31 ottobre 1975, con la più convenzionale ''I'm in Love with My Car'' di Roger Taylor sul lato B. Inizialmente il management si era rifiutato di pubblicare la canzone ritenuta troppo lunga e stramba<ref name="Guaitamacchi, Ezio 2000"/>; tuttavia, il disc jockey Kenny Everett lo suonò così tanto nel suo programma radiofonico (14 volte in due giorni<ref name="cita-Gunn-Jenkins-p105"/>), da indurre il pubblico a richiedere il pezzo sempre più insistentemente, e l'etichetta discografica fu costretta a distribuire il 45 giri.<ref name="Cunningham" /><ref>{{Cita news|titolo=Bohemian rhapsody celebrates 40 YEARS: 19 things you didn't know about the queen anthem |url=https://www.express.co.uk/entertainment/music/615750/Bohemian-Rhapsody-facts-Queen-40-years-anniversary |opera=Express Online |data=30 ottobre 2015 |accesso=20 novembre 2018}}</ref> Il singolo raggiunse la vetta delle classifiche britanniche per nove settimane<ref>{{Cita web|url=http://www.officialcharts.com/chart-news/every-official-christmas-number-1-ever-__3618/|titolo=Every Official Christmas Number 1 ever|accesso=20 novembre 2018}}</ref><ref>{{Cita libro|cognome=Hodkinson|nome=Mark|anno=2004|titolo=Queen: The Early Years|url=https://archive.org/details/queenearlyyears0000hodk|editore=Music Sales Ltd|isbn=1-84449-012-2|cid=harv}}</ref> rivelandosi un successo clamoroso, e la posizione numero 9 negli Stati Uniti.<ref>[https://www.riaa.com/gold-platinum/?tab_active=default-award&se=bohemian+rhapsody#search_section ''Bohemian Rhapsody''] Gold & Platinum Searchable Database. ''[[Recording Industry Association of America]]''.</ref> Le recensioni della canzone da parte della critica furono molto contrastanti, per taluni era straordinaria per altri, semplicemente disgustosa.<ref name="cita-Gunn-Jenkins-p105"/> Il secondo singolo, ''You're My Best Friend'' di John Deacon, fu pubblicato il 18 maggio 1976. Raggiunse la sedicesima posizione negli USA<ref>{{Cita libro|titolo= The Billboard Book of Top 40 Hits: Eighth Edition |cognome=Whitburn |nome=Joel |wkautore=Joel Whitburn |anno=2004 |editore=Record Research |p=513}}</ref> e la settima in Gran Bretagna.<ref name="officialcharts.com"/>
=== Ristampe ===
Negli Stati Uniti l'album fu ristampato dalla [[Hollywood Records]] il 3 settembre 1991 con l'aggiunta di due tracce bonus remixate, come parte della ristampa in compact disc di tutta la discografia dei Queen.
L'album è uno dei pochi titoli pubblicati nel raro standard [[DVD-Audio]] (2002), con tracce in formato 96 kHz/24bit che garantiscono una resa sonora di gran lunga superiore a quella di qualsiasi [[Compact Disc|CD]].
Il 21 novembre [[2005]] dopo 30 anni dalla pubblicazione è uscito ''30th Anniversary Collectors Edition'', una riedizione dell'album contenente, oltre al [[CD Audio|CD]] completamente rimasterizzato, anche un [[DVD]] con le tracce audio in formato [[Digital Theater System|DTS]] 5.1 e videoclip, spezzoni di concerti e il commento audio dei membri del gruppo.
Nel [[2011]] l'album è stato rimasterizzato in digitale dalla [[Island Records|Island]]/[[Universal Records|Universal]] ed è stato distribuito in due formati: standard edition, contenente l'album originale; e deluxe edition 2 CD, contenente l'album originale e un EP bonus.
== Tracce ==
{{Tracce
| Titolo1 = Death on Two Legs (Dedicated to...)
| Autore testo e musica1 = Mercury
| Durata1 = 3:43
Riga 63 ⟶ 156:
| Autore testo e musica3 = Taylor
| Durata3 = 3:05
| Titolo4 = [[You're My Best Friend/'39|You're My Best Friend]]
| Autore testo e musica4 = Deacon
| Durata4 = 2:52
| Titolo5 = [[You're My Best Friend/'39|'39]]
| Autore testo e musica5 = May
| Durata5 = 3:31
Riga 77 ⟶ 170:
}}
{{Tracce
|
| Autore testo e
|
|
| Autore testo e
|
|
| Autore testo e
|
|
| Autore testo e
|
|
| Autore testo e
|
}}
=== Tracce bonus nella riedizione CD del 1991 della Hollywood Records ===
{{Tracce
| Titolo1 = I'm In Love With My Car
Riga 107 ⟶ 201:
}}
{{Tracce
| Titolo1 = [[Keep Yourself Alive]]
Riga 135 ⟶ 229:
}}
# ''Death on Two Legs'' <small>(Live)</small>
# ''Lazing on a Sunday Afternoon'' <small>(Foto Gallery)</small>
Riga 144 ⟶ 237:
# ''Sweet Lady'' <small>(Live)</small>
# ''Seaside Rendezvous'' <small>(Music Video)</small>
# ''
# ''Love of My Life'' <small>(Live)</small>
# ''Good Company'' <small>(Music Video)</small>
Riga 151 ⟶ 244:
== Formazione ==
;Gruppo
* [[Freddie Mercury]] - [[
* [[Brian May]] - [[
* [[John Deacon]] - [[
* [[Roger
;Produzione
* [[Roy Thomas Baker]] -
* Mike Stone - ingegnere del suono
* Gary Lyons - tecnico del suono
* John Harris - supervisione equipaggiamento audio
* David Costa - direzione artistica
* [[John Reid (manager musicale)|John Reid]] - [[management]]
== Classifiche ==
{{colonne}}
=== Classifiche settimanali ===
{|class="wikitable"
!Classifica (1975/76)
!Posizione<br />massima
|-
|[[Kent Music Report|Australia]]<ref name="AUS">{{Cita libro|lingua = en|autore = [[David Kent (storico)|David Kent]]|titolo = Australian Chart Book 1970–1992|editore = Australian Chart Book|città = St Ives, N.S.W.|anno = 1993|isbn = 0-646-11917-6}}</ref>
|align="center"|1
|-
|[[Ö3 Austria Top 40|Austria]]<ref name="Charts">{{Cita web|lingua = de|url = http://hitparade.ch/album/Queen/A-Night-At-The-Opera-6349|titolo = Queen - A Night At The Opera|sito = [[Schweizer Hitparade]]|accesso = 27 agosto 2017|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20161003062159/http://hitparade.ch/album/Queen/A-Night-At-The-Opera-6349|urlmorto = sì}}</ref>
|align="center"|9
|-
|[[Billboard Canadian Albums|Canada]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.bac-lac.gc.ca/eng/discover/films-videos-sound-recordings/rpm/Pages/image.aspx?Image=nlc008388.4121a&URLjpg=http%3a%2f%2fwww.collectionscanada.gc.ca%2fobj%2f028020%2ff4%2fnlc008388.4121a.gif&Ecopy=nlc008388.4121a|titolo = Top Albums - May 1, 1976|sito = [[Library and Archives Canada]]|accesso = 27 agosto 2017}}</ref>
|align="center"|2
|-
|[[Suomen virallinen lista|Finlandia]]<ref>{{Cita libro|lingua = fi|autore = Timo Pennanen|titolo = Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972|città = Helsinki|edizione = 1|editore = Kustannusosakeyhtiö Otava|anno = 2006|isbn = 978-951-1-21053-5}}</ref>
|align="center"|1
|-
|[[Syndicat national de l'édition phonographique|Francia]]<ref>{{Cita web|lingua = fr|url = http://www.infodisc.fr/Album_Liste_Selection2.php?Lettre=Q|titolo = Le Détail des Albums de chaque Artiste|sito = InfoDisc|accesso = 27 agosto 2017}} Selezionare "QUEEN" e premere "OK".</ref>
|align="center"|11
|-
|[[Offizielle Deutsche Charts|Germania]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|5
|-
|[[Oricon|Giappone]]<ref>{{Cita libro|lingua = en|titolo = Oricon Album Chart Book: Complete Edition 1970–2005|città = Roppongi, Tokyo|editore = Oricon Entertainment|anno = 2006|isbn = 4-87131-077-9}}</ref>
|align="center"|9
|-
|[[VG-lista|Norvegia]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|4
|-
|[[The Official NZ Music Charts|Nuova Zelanda]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|1
|-
|[[Dutch Charts|Paesi Bassi]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|1
|-
|[[Official Albums Chart|Regno Unito]]<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.officialcharts.com/charts/albums-chart/19751221/7502/|titolo = Official Albums Chart: 21 December 1975 - 27 December 1975|sito = [[Official Charts Company]]|accesso = 27 agosto 2017}}</ref>
|align="center"|1
|-
|[[Billboard 200|Stati Uniti]]<ref>{{Billboard|queen|Queen|accesso = 27 agosto 2017}}</ref>
|align="center"|4
|-
|[[Sverigetopplistan|Svezia]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|10
|-
|[[Schweizer Hitparade|Svizzera]]<ref name="Charts"/>
|align="center"|4
|}
{{colonne spezza}}
=== Classifiche di fine anno ===
{|class="wikitable"
!Classifica (1976)
!Posizione
|-
|Australia<ref name="AUS"/>
|align="center"|4
|-
|Canada<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.bac-lac.gc.ca/eng/discover/films-videos-sound-recordings/rpm/Pages/image.aspx?Image=nlc008388.5175&URLjpg=http%3a%2f%2fwww.collectionscanada.gc.ca%2fobj%2f028020%2ff4%2fnlc008388.5175.gif&Ecopy=nlc008388.5175|titolo = Top 100 Albums of 1976|sito = [[Library and Archives Canada]]|accesso = 27 agosto 2017}}</ref>
|align="center"|15
|-
|Germania<ref>{{Cita web|lingua = de|url = https://www.offiziellecharts.de/charts/album-jahr/for-date-1976|titolo = Album – Jahrescharts 1976|sito = [[Offizielle Deutsche Charts]]|accesso = 27 agosto 2017}}</ref>
|align="center"|29
|-
|Giappone<ref>{{Cita web|lingua = ja|url = http://entamedata.web.fc2.com/music/music_a1976.html|titolo = 年間アルバムヒットチャート 1976年|accesso = 27 agosto 2017|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20131219102937/http://entamedata.web.fc2.com/music/music_a1976.html|urlmorto = sì}}</ref>
|align="center"|22
|-
|Nuova Zelanda<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://nztop40.co.nz/chart/albums?chart=3865|titolo = Top Selling Albums of 1976|sito = [[The Official NZ Music Charts]]|accesso = 27 agosto 2017|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160325235310/http://nztop40.co.nz/chart/albums?chart=3865|urlmorto = sì}}</ref>
|align="center"|3
|-
|Paesi Bassi<ref>{{Cita web|lingua = nl|url = https://dutchcharts.nl/jaaroverzichten.asp?year=1976&cat=a|titolo = Dutch charts jaaroverzichten 1976|sito = [[Dutch Charts]]|accesso = 27 agosto 2017}}</ref>
|align="center"|5
|-
|Regno Unito<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://chartheaven.9.forumer.com/a/complete-uk-yearend-album-charts_post21.html|titolo = Complete UK Year-End Album Charts|accesso = 27 agosto 2017|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120111074744/http://chartheaven.9.forumer.com/a/complete-uk-yearend-album-charts_post21.html|urlmorto = sì}}</ref>
|align="center"|12
|-
|Stati Uniti<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.billboard.biz/bbbiz/charts/archivesearch/article_display/855691?imw=Y|titolo = Top Pop Albums of 1976|accesso = 27 agosto 2017|urlarchivio = https://archive.is/20121231091852/http://www.billboard.biz/bbbiz/charts/archivesearch/article_display/855691?imw=Y|dataarchivio = 31 dicembre 2012}}</ref>
|align="center"|8
|}
{{colonne fine}}
== Accoglienza ==
{{Recensioni album
| recensione1 = [[AllMusic]]
| giudizio1 = {{Giudizio|5|5}}<ref name="AllMusic" />
| recensione2 = ''[[Chicago Tribune]]''
| giudizio2 = {{Giudizio|3|4}}<ref>{{Cita news|cognome=Kot|nome=Greg|wkautore=Greg Kot|data=19 aprile 1992|url=http://articles.chicagotribune.com/1992-04-19/entertainment/9202040743_1_star-queen-ii-flash-gordon|titolo=An 18-record, 80 Million-copy Odyssey|giornale=[[Chicago Tribune]]|accesso=19 aprile 2016|dataarchivio=4 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160504224542/http://articles.chicagotribune.com/1992-04-19/entertainment/9202040743_1_star-queen-ii-flash-gordon|urlmorto=sì}}</ref>
|recensione3 = ''[[Encyclopedia of Popular Music]]''
|giudizio3 = {{Giudizio|4|5}}<ref>{{Cita libro|cognome=Larkin|nome=Colin|wkautore=Colin Larkin (scrittore)|anno=2011|titolo=[[Encyclopedia of Popular Music]]|editore=Omnibus Press|isbn=0-85712-595-8|edizione=5th|p=2248}}</ref>
| recensione4 = [[Ondarock]]
| giudizio4 = {{Giudizio|8|10}}<br /><small>(Pietra miliare)</small><ref name="ondarock.it"/>
|recensione5 = [[Pitchfork (sito web)|Pitchfork]]
|giudizio5 = {{Giudizio|8.9|10}}
|recensione6 = [[PopMatters]]
|giudizio6 = {{Giudizio|9|10}}
|recensione7 = ''[[Q (rivista)|Q]]'' (1993)
|giudizio7 = {{Giudizio|3|5}}<ref>Jimmy Nicol, ''Review: A Night at the Opera'', ''[[Q (periodico)|Q]]'', Londra, n. 87, pag. 143, dicembre 1993</ref>
|recensione8 = ''Q'' (2006)
|giudizio8 = {{Giudizio|5|5}}
|recensione9 = ''[[The Rolling Stone Album Guide]]''
|giudizio9 = {{Giudizio|3.5|5}}<ref>{{Cita libro|curatore-nome1=Nathan |curatore-cognome1=Brackett |curatore-nome2=Christian |curatore-cognome2=Hoard |titolo= The New Rolling Stone Album Guide |anno=2004 |url=https://archive.org/details/newrollingstonea00brac |editore=Simon & Schuster |p=[https://archive.org/details/newrollingstonea00brac/page/668 668] |edizione=4th |data=2004 |isbn=978-0-7432-0169-8}}</ref>
|recensione10 = [[Piero Scaruffi]]
|giudizio10 = {{Giudizio|7|10}}<ref>{{Cita web|url=https://www.scaruffi.com/vol3/queen.html|titolo=The History of Rock Music. Queen}}</ref>
|recensione11 = ''[[Uncut]]''
|giudizio11 = {{Giudizio|5|5}}
|recensione12 = ''[[The Village Voice]]''
|giudizio12 = B–
}}
''A Night at the Opera'' non fu recensito dalla maggior parte delle riviste musicali britanniche quando uscì la prima volta perché la band lavorò all'album fino all'ultimo momento, e di conseguenza nessuna copia promozionale venne inviata per tempo alla stampa prima che il disco fosse ufficialmente pubblicato. In ''[[Record Mirror]] & [[Disc (rivista)|Disc]]'', Ray Fox-Cumming cercò di recensire l'album basandosi su un singolo ascolto in playback tenutosi alla conferenza stampa per la presentazione del disco, che egli ammise "non era abbastanza" per farsi una propria opinione critica. Tuttavia, egli descrisse le sue prime impressioni dell'opera indicando ''Death on Two Legs'', ''The Prophet Song'' e ''Bohemian Rhapsody'' come i vertici del disco, mentre ''Sweet Lady'' fu indicata come la traccia peggiore. Concluse scrivendo "nel complesso, ''A Night at the Opera'' è più veloce, abbagliante e più complesso rispetto a ''Sheer Heart Attack'', ma i Queen non si sono spinti troppo sopra le righe".<ref>Ray Fox-Cumming, ''Queen's Operatic Outing'', ''[[Record Mirror]] & Disc'', pag. 40, 15 novembre 1975.</ref>
Kris Nicholson di ''[[Rolling Stone]]'' scrisse: "Anche se condividono l'inclinazione dei gruppi heavy metal a "manipolare le dinamiche", i Queen sono un gruppo d'élite nel genere e si distinguono incorporando effetti improbabili: piano acustico, arpa, voce a cappella, nessun sintetizzatore. Il tutto accoppiato a buone canzoni".<ref>Nicholson, Kris. ''Queen: A Night at the Opera'', ''[[Rolling Stone]]'' n. 210, pp. 76–77, 8 aprile 1976.</ref> [[Robert Christgau]], scrisse sul ''[[Village Voice]]'' che "il disco raggiunge un tono parodistico abbastanza spesso da suggerire qualcosa di più di quello che si ascolta".<ref name="Christgau">{{cita news|cognome=Christgau |nome=Robert |linkautore=Robert Christgau |titolo=Christgau's Consumer Guide |url=http://www.robertchristgau.com/xg/cg/cgv3-76.php |pubblicazione=[[The Village Voice]] |città=New York |data=1º marzo 1976 |accesso=2 febbraio 2018}}</ref> Il ''Winnipeg Free Press'' scrisse: "Il potenziale del gruppo è praticamente senza limiti, indicando che i Queen sono destinati alla fine a prendere posto tra le poche vere band rock rimaste al giorno d'oggi".
In una recensione retrospettiva sul sito AllMusic, Stephen Thomas Erlewine definì l'album "un capolavoro hard rock ridicolmente imbarazzante e auto-indulgente" e "[[progressive rock|prog rock]] con del senso dell'umorismo".<ref name="AllMusic" />
In 1992, la rivista ''Mojo'' chiamò l'album "una stravaganza imperiale, una [[cornucopia]]", e definì i Queen "un gruppo di individui altamente competitivi riuniti insieme dall'amicizia e dal divertimento".<ref name="mojo">{{cita pubblicazione|titolo=Review: A Night at the Opera|url=http://www.cduniverse.com/productinfo.asp?pid=8487591&style=music&fulldesc=T|accesso=15 aprile 2013|rivista=[[Mojo (rivista)|Mojo]]|data=luglio 2002|pagina=27}}</ref> Nel 2004, Jason Warburg del ''Daily Vault'' descrisse ''A Night at the Opera'' come il disco che catapultò i Queen dallo status di gruppo di successo in patria a quello di superstar a livello mondiale".<ref>{{cita web|url=https://www.queenarchives.com/index.php?title=Queen_-_10-14-2004_-_A_Night_at_the_Opera_-_Daily_Vault|titolo=A Night at the Opera|editore=Daily Vault|autore=Jason Warburg|data=14 ottobre 2004|accesso=19 novembre 2018}}</ref>
Giovanni Agnes sul sito internet Ondarock.it definisce ''A Night at the Opera'': "L'esempio più riuscito della vena "pastiche" dei Queen, che seppero coniugare in questo disco la massima creatività compositiva con la massima ascoltabilità"; aggiungendo poi: "I Queen mescolarono alcuni fra i generi musicali più "popolari" di ogni tempo per creare un sound inconfondibile. L'opera e l'[[operetta]], il vaudeville, il music-hall, il musical di Broadway, l'hard-rock di Who e Led Zeppelin, la vena glam di [[Marc Bolan]] e [[David Bowie]] confluiscono in ''A Night at the Opera'' e si fondono magicamente l'uno con l'altro senza soluzione di continuità".<ref name="ondarock.it"/>
=== Riconoscimenti ===
{|class="wikitable"
|-
!Fonte
!Paese
!Riconoscimento
!Anno
!Posizione
|-
|''[[1001 Albums You Must Hear Before You Die]]''
|Stati Uniti
|1001 Albums You Must Hear Before You Die<ref>{{Cita web|url=http://www.rocklistmusic.co.uk/steveparker/1001albums.htm|titolo=Rocklist.net...Steve Parker...1001 Albums..}}</ref>
|2005
|*
|-
|''Rock: 1000 dischi fondamentali''
|Italia
|1000 dischi fondamentali<ref>''1000 dischi fondamentali'', a cura di Eddy Cilia & Federico Guglielmi, Giunti, 2012, Firenze, pag. 323-324, ISBN 978-88-09-76630-3</ref>
|2012
|*
|-
|''[[Australian Broadcasting Corporation|ABC]]''
|Australia
|Poll: Top 100 Album<ref>[http://www.abc.net.au/myfavouritealbum/top100.htm The Top 100] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20061205092304/http://abc.net.au/myfavouritealbum/top100.htm |data=5 dicembre 2006 }} [[Australian Broadcasting Corporation|ABC]] poll</ref>
|2007
|28
|-
|''[[BBC]]''
|Regno Unito
|Poll: Top 100 Albums<ref>[http://www.rocklistmusic.co.uk/uk_radio.htm Top 100 Albums]. [[BBC Radio 2]]. Trasmesso il 28 agosto 2006. Archiviato in rocklistmusic.co.uk</ref>
|2006
|9
|-
|''[[Channel 4]]''
|Regno Unito
|Poll: Greatest 100 Albums<ref name="channel4">{{Cita web|titolo=100 Greatest Albums |editore=Channel 4 |url=http://www.besteveralbums.com/thechart.php?c=3&page=2 |accesso=21 novembre 2006}}. Archiviato in besteveralbums.com</ref>
|2005
|6
|-
|''[[Classic Rock (rivista)|Classic Rock]]''
|Regno Unito
|The 100 Greatest Rock Albums Ever<ref>[http://www.rocklistmusic.co.uk/steveparker/classicrock.htm The 100 Greatest Rock Albums Ever]. ''[[Classic Rock (rivista)|Classic Rock]]''. Dicembre 2001. Archiviato in rocklistmusic.co.uk</ref>
|2001
|25
|-
|''[[Kerrang!]]''
|Regno Unito
|Poll: The 100 Best British Rock Albums Ever<ref>[http://www.rocklistmusic.co.uk/kerrang.html The 100 Best British Rock Albums Ever!]. ''[[Kerrang!]]''. 19 febbraio 2005. Archiviato in rocklistmusic.co.uk</ref>
|2005
|17
|-
|''[[NME]]''
|Regno Unito
|Poll: Greatest 100 Albums of All Time<ref>[http://entertainment.timesonline.co.uk/tol/arts_and_entertainment/music/article670515.ece "Oasis album voted greatest of all time"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070408232353/http://entertainment.timesonline.co.uk/tol/arts_and_entertainment/music/article670515.ece |date=8 aprile 2007 }}. ''[[The Times]]''. 1º giugno 2006</ref>
|2006
|19
|-
|[[Ezio Guaitamacchi]]
|Italia
|100 dischi ideali per capire il rock<ref name="Guaitamacchi, Ezio 2000"/>
|2000
|*
|-
|''[[Q (periodico)|Q]]''
|Regno Unito
|The 50 Best British Albums Ever<ref>{{Cita web|url=http://www.muzieklijstjes.nl/Q50bestbritishalbumsever.htm|titolo=Q – 5o best British albums ever! (luglio 2003)}}</ref>
|2004
|17
|-
|''[[Rolling Stone]]''
|Messico
|Poll: The 100 Greatest Albums of All Time<ref>''[[Rolling Stone]]'' (Mexico), "The 100 Greatest Albums of All Time", dicembre 2004</ref>
|2004
|11
|-
|''[[Il Mucchio Selvaggio (rivista)|Il Mucchio Selvaggio]]''
|Italia
|Rock: I 500 dischi fondamentali<ref>{{Cita web |url=http://www.bielle.org/2006/Libri/Mucchio500_libro.htm |titolo=www.bielle.org |accesso=15 gennaio 2019 |dataarchivio=3 marzo 2021 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210303183224/http://www.bielle.org/2006/Libri/Mucchio500_libro.htm |urlmorto=sì }}</ref>
|2002
|*
|-
|''[[Rolling Stone]]''
|Stati Uniti
| [[I 500 migliori album secondo Rolling Stone|The 500 Greatest Albums of All Time]]<ref name="500 Greatest"/>
|2020
|128
|-
|[[Virgin Group|Virgin]]
|Stati Uniti
|Poll: All Time Top 1000 Albums<ref>Maung, Carole Aye. [http://www.thefreelibrary.com/Beatles+albums+are+top+3+of+all+time-a060610013 "Beatles albums are top 3 of all time"]. ''[[Daily Mirror]]''. 7 settembre 1998. Archiviato in [[TheFreeDictionary.com|TheFreeLibrary.com]].</ref>
|1998
|87
|}
<small><nowiki>(*)</nowiki> indica l'inclusione senza una posizione specifica</small>
== Note ==
<references/>
==
* {{Cita libro|autore = Georg Purvis|titolo = Queen - Le canzoni, gli album, i concerti, la carriera: l'enciclopedia definitiva|città = Roma|editore = Arcana Editrice|anno = 2013|isbn = 978-88-6231-327-8|cid = Purvis}}
== Voci correlate ==
* [[The Making of A Night at the Opera]]
* [[A Night at the Opera Tour]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q=A Night at the Opera|q_preposizione=da|etichetta=''A Night at the Opera''}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Portale|Queen|rock progressivo}}
[[Categoria:Album
[[Categoria:Album
[[Categoria:Album al numero uno in Nuova Zelanda]]
[[Categoria:Album al numero uno nei Paesi Bassi]]
[[Categoria:Album al numero uno nel Regno Unito]]
|