Catalogna: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|la verdura della famiglia delle cicorie|
{{Divisione amministrativa
|Nome = Catalogna
|Nome ufficiale = {{ca}} ''Catalunya''<br />{{
|
|Voce bandiera = Bandiera della Catalogna
|Stemma = Coat of Arms of Catalonia.svg
|Voce stemma =
|Stato =
|Grado amministrativo = 1
|Capoluogo = {{
|Amministratore locale = [[
|Partito = [[Partito
|Data elezione =
|Lingue ufficiali = [[Lingua catalana|
|Data istituzione = [[1931]] <small>(restaurazione della
|Latitudine decimale = 41.388
|Longitudine decimale = 2.17
|Altitudine =
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|Note superficie =
|Abitanti =
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = [[
|Sottodivisioni = [[:Categoria:Province della Catalogna|4]]
|Sottosottodivisioni = [[:categoria:Comuni della comunità della Catalogna|
|Divisioni confinanti =
|Lingue =
|Codice postale =
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|Codice statistico =
|Targa =
|Nome abitanti = catalano, -a
|Parlamentari =
|Patrono = [[san Giorgio]] ([[23 aprile]])<br />[[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] di [[Monastero di Montserrat|Montserrat]] ([[27 aprile]])
|Festivo = [[Diada Nacional de Catalunya|11 settembre]]
|Inno = [[Els segadors]]
|Immagine localizzazione = Cataluna in Spain (including Canarias).svg
|Mappa = Catalonia ___location map 2023 vegueries.svg
|PIL procapite = 33 580 $ (2012)
|PIL = 255
}}
La '''Catalogna''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/kataˈloɲɲa/|it}}<ref>[http://dop.netadcom.com/p.aspx?nID=lemma&rID=28147&lID=1013841 Lemma ''Catalogna''] nel ''DOP'', 2016.</ref>; in [[lingua catalana|catalano]]: ''Catalunya'', {{IPA|/kətəˈɫuɲə/}}; in [[lingua spagnola|spagnolo]]: ''Cataluña'', {{IPA|/kataˈluɲa/}}; in [[lingua occitana|occitano]]: ''Catalonha'', {{IPA|/kataˈluɲɔ/}}) è una [[comunità autonome della Spagna|comunità autonoma spagnola]] situata all'estremità nord-orientale della [[Penisola iberica]], tra i [[Pirenei]] e il [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]]. Copre un'area di {{formatnum:32108.2}} km² e ha una popolazione di {{formatnum:7543825}} abitanti. È composta da quattro [[province della Spagna|province]], [[Provincia di Barcellona|Barcellona]], [[Provincia di Gerona|Gerona]], [[Provincia di Lleida|Lleida]] e [[Provincia di Tarragona|Tarragona]], e il suo [[capoluogo]] è la città di [[Barcellona]]. Confina a nord con la [[Francia]] (regione [[Occitania (regione amministrativa)|Occitania]], da cui è separata dalla catena dei [[Pirenei]]) e [[Andorra]], a ovest con l'[[Aragona]], ad est con il [[mar Mediterraneo]], e a sud con la [[Comunità Valenciana]].
== Denominazione ==
Il nome "Catalogna", in quanto tale, cominciò a essere utilizzato alla metà del [[XII secolo]] per designare l'insieme di [[contado|contee]] che formavano la [[Marca di Spagna|Marca Ispanica]] e che si erano svincolate, gradualmente, dalla tutela [[Franchi|franca]] fino a divenire sovrane. L'origine della parola "Catalogna" è ancora incerta e aperta a diverse interpretazioni.
* Una teoria afferma che essa significhi "terra di castelli", in riferimento ai numerosi [[castello|castelli]] eretti nell'[[Alto Medioevo]].<ref> La stessa ''Generalitat de Catalunya'' sembra avere avvalorato questa seconda ipotesi nel suo [http://www.gencat.cat/catalunya/cat/historia/historia2.htm sito ufficiale] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080303102843/http://www.gencat.cat/catalunya/cat/historia/historia2.htm |data=3 marzo 2008 }}</ref> In particolare, la parola "catalano" si sarebbe sviluppata da ''castlà'' ([[Castellano (storia)|castellano]], il governatore di un castello).<ref>[http://dialnet.unirioja.es/servlet/fichero_articulo?codigo=1342520&orden=0 Etimología de Cataluña]</ref> Secondo questa teoria, i termini "catalano" e "[[castiglia]]no" sarebbero fondamentalmente omologhi.
* Un'altra teoria suggerisce che la parola derivi da ''Gothland'', la "terra dei [[Goti]]", in riferimento alle popolazioni [[Visigoti|visigote]] che si stabilirono in quest'area nell'[[Alto Medioevo]]. Di fatto, i Franchi spesso chiamavano "[[Gotia]]" il territorio catalano (o addirittura tutta la [[
* L'arabista catalano [[Juan Vernet Ginés|Joan Vernet]] identificò come primo possibile testimone del nome della Catalogna il cronista e geografo musulmano [[al-'Udrī]], che nella sua opera ''Tarsi al-akhbār'' parla di ''Qa Talunya'', contrazione di ''Qal'at Talunya'' ("il castello di Talunya", una località situata a metà strada da [[Lleida]] a [[Huesca]], nei pressi dell'attuale [[Monzón (Spagna)|Monzón]]). Secondo questa ipotesi, gli [[arabi]] avrebbero designato gli abitanti della Marca Ispanica come «quelli che vivono al di là di Qa Talunya». L'origine araba, forse a partire da un toponimo [[Iberi|ibero]], potrebbe spiegare la mancanza di corrispondenza esatta tra il gentilizio ''català'' e il toponimo ''Catalunya''.<ref>Miquel Coll i Alentorn
* Altre teorie suggeriscono che la parola provenga da un mitico principe [[Alemanni|alemanno]], [[Otgero Cataló]], oppure dalla parola [[Lacetani]], il nome di una tribù che abitava le terre che oggi sono il [[Vallès Occidental]]e e l'[[Vallès Oriental|Orientale]] e il [[Barcelonès]], che per una [[metatesi (linguistica)|metatesi]] abbastanza frequente nelle [[lingue romanze]] si sarebbe evoluta in ''katelani'' e da qui a ''catalans''.<ref>
Il
Il nome ufficiale
== Catalogna e
{{Vedi anche|Paesi catalani}}
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia della Catalogna}}
[[File:Cortes Catalanas.jpg|miniatura|Miniatura all'incirca del [[XV secolo]] delle [[Corti catalane]]]]
[[File:Els segadors.jpg|miniatura|Corpus di sangue (1640)]]
Abitata fin dal [[Paleolitico]], la Catalogna fu occupata da colonie greche, [[cartaginesi]] e poi divenne parte dell'[[Impero romano]]. Caduto l'Impero romano, la regione fu occupata dai [[visigoti]] e poi divenne territorio di [[al-Andalus]], il nome con il quale gli [[arabi]] [[musulmani]] chiamavano la parte della Penisola iberica che avevano conquistato.
La Catalogna fu occupata dai [[Franchi]] e fu durante la dominazione [[carolingia]] che si sviluppò una cultura catalana, sotto l'egemonia della [[Contea di Barcellona]], di fatto indipendente dal X secolo. Con il matrimonio tra [[Raimondo Berengario IV di Barcellona]] e [[Petronilla di Aragona]] la contea di Barcellona si unì dinasticamente al [[Regno di Aragona]], per cui la Catalogna divenne la base navale della [[Corona d'Aragona]], mentre la Contea di Barcellona e le altre contee catalane adottarono un'entità politica comune conosciuta come [[Principato di Catalogna]], che sviluppò un sistema istituzionale ([[Corts Catalanes|Corts]], Costituzioni, [[Generalitat]]) che limitava il potere reale. L'espansione della Corona d'Aragona raggiunse il suo massimo tra il XIII e il XIV, quando divenne uno degli stati più potenti d'Europa estendendo il suo dominio fino alle isole italiane.
Il secondo quarto del XIV secolo vide cambiamenti cruciali per la Catalogna, segnati da una successione di catastrofi naturali, crisi demografiche, stagnazione e declino dell'economia catalana e l'aumento delle tensioni sociali.
Attraverso matrimoni, il principato di Catalogna si unificò alla Corona d'Aragona e poi a quella di [[Regno di Castiglia e León|Castiglia]].<ref name="ReferenceB"/> La Spagna cominciò la politica coloniale con la [[scoperta dell'America]] e il potere politico si spostò verso la Castiglia. Le tensioni tra le istituzioni catalane e la monarchia, insieme alla crisi economica e alle rivolte dei contadini causarono conflitti, come la [[Sollevazione della Catalogna|guerra dei mietitori]] (1640-1652). Tuttavia, fino all'avvento della dinastia dei [[Borboni]], con la [[Guerra di successione spagnola]], alla Catalogna rimase una certa indipendenza politica e leggi proprie. Durante la stessa guerra la Catalogna appoggiò le pretese del membro del ramo austriaco degli Asburgo. Con la sconfitta delle truppe catalane, il nuovo re [[Filippo V di Spagna|Filippo V]], decretò la fine delle principali istituzioni politiche catalane, e di tutte le strutture territoriali, tra cui la corona di Aragona e quindi il principato di Catalogna.<ref name=":0">{{Cita news|url=https://24ilmagazine.ilsole24ore.com/2017/06/cosa-succede-catalunya-spagna/|titolo=Che cosa succede tra Catalunya e Spagna?|pubblicazione=IL Magazine|data=14 giugno 2017|accesso=1º ottobre 2018|dataarchivio=2 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181002010629/https://24ilmagazine.ilsole24ore.com/2017/06/cosa-succede-catalunya-spagna/|urlmorto=sì}}</ref>
Nel corso del XVIII secolo, la Catalogna sperimentò una crescita economica significativa, aiutata alla fine del secolo dalla fine del commercio monopolistico tra Castiglia e colonie americane. L'[[Guerre napoleoniche|occupazione napoleonica]], come in buona parte d'Europa, portò un periodo turbolento, sia dal punto di vista politico sia da quello economico, con una notevole [[industrializzazione]] nel secondo terzo del secolo.
Fino alla [[Seconda Repubblica spagnola]], la Catalogna recuperò e riperse vari gradi di autonomia dal potere centrale, tra cui il recupero dell'uso ufficiale della sua lingua. La [[Guerra civile spagnola|guerra civile]] del 1936-1939, che portò alla fine della Repubblica e all'avvento di [[Francisco Franco]], cancellò nuovamente l'autonomia della Catalogna, al punto che il catalano fu dichiarato illegale. Dopo la morte di Franco, la Catalogna votò favorevolmente per la nuova Costituzione e divenne una delle Comunità Autonome all'interno della Spagna.<ref name=":0" />
La forte spinta identitaria dei catalani, tuttavia, non trovò una risposta né durante la transizione democratica, né nei decenni successivi, tanto che ancora oggi è causa di frizioni con il governo centrale.
=== Indipendentismo ===
{{Vedi anche|Indipendentismo catalano}}
[[File:2012 Catalan independence protest (75).JPG|miniatura|Proteste indipendentiste nel 2012]]
Dalla fine del XIX secolo si è organizzato un movimento politico di autodeterminazione catalano, inizialmente rivendicando una semplice autonomia per la regione per poi passare ad una più radicale posizione indipendentista.<ref>{{es}} Jaume Claret, Manuel Santirso, ''La construcción del catalanismo. Historia de un afán político'', Madrid, Los Libros de la Catarata, 2014 ISBN 978-84-8319-898-8.</ref>
Un tentativo di proclamazione della [[Repubblica Catalana]] indipendente ebbe luogo negli [[anni venti]], ma fu prontamente stroncato dal regime di destra condotto dal dittatore spagnolo [[Miguel Primo de Rivera]]. Alla caduta della monarchia nel [[1931]], anche se vi fu un notevole indebolimento del potere centrale le manifestazioni furono pressoché nulle, si osservò infatti un riavvicinamento al governo nazionale. Durante la [[guerra civile spagnola|guerra civile]], la Catalogna sostenne fino allo sfinimento le forze repubblicane, per paura di un altro regime totalitario. La sconfitta fu pesantissima, con gravi danni economici e sociali: l'uso e l'insegnamento del catalano furono infatti vietati dal dittatore [[Francisco Franco]].
Uscita nel [[1975]] dalla dittatura, la Catalogna attuò una politica di forte collaborazione con il governo per poter cogliere ogni occasione di ripresa dopo il franchismo: per oltre trent'anni non si parlò quasi più di indipendenza. Nei primi [[anni 2000]] risorsero alcuni partiti indipendentisti che crebbero sempre di più, arrivando a conquistare la maggioranza assoluta dei seggi regionali nel [[2015]], ma non dei voti<ref>{{Cita news|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/27/elezioni-catalogna-exit-poll-vittoria-degli-indipendentisti-hanno-maggioranza-assoluta/2073269/|titolo=Elezioni Catalogna 2015, i risultati: vittoria degli Indipendentisti: hanno la maggioranza dei seggi, ma non dei voti - Il Fatto Quotidiano|pubblicazione=Il Fatto Quotidiano|data=27 settembre 2015|accesso=1º ottobre 2017}}</ref>. Nel novembre del [[2014]] si è poi tenuta una "consultazione non referendaria" sull'indipendenza della Catalogna. A tale consultazione, patrocinata dal governo regionale catalano, non è stata riconosciuta alcuna validità dal governo centrale spagnolo, forte della [[Costituzione della Spagna|Costituzione]] del [[1978]] che ribadisce l'unità ed indivisibilità della Spagna. Il risultato della consultazione ha visto la netta affermazione dell'opzione indipendentista (con l'80% dei voti a favore<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/10/referendum-catalogna-l802-detto-si-allindipendenza-affluenza-40/1201975/|titolo=Referendum Catalogna, l'80,2% vuole indipendenza. Indagati gli organizzatori|autore=F. Q.|sito=ilfattoquotidiano.it|data=14 novembre 2014|accesso=25 marzo 2015}}</ref>), ma è stato fortemente viziato da una partecipazione al voto inferiore al 35%.
Il 1º ottobre [[2017]] si è tenuto un [[Referendum sull'indipendenza della Catalogna del 2017|referendum per l'indipendenza]], preventivamente dichiarato illegale con sentenza unanime dalla Corte Costituzionale spagnola<ref>{{cita news|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2017/09/20/referendum-catalogna-i-no-di-costituzione-e-corte-suprema_43602433-080c-4404-a3e2-5ee857a089f7.html|titolo=Catalogna, i 'no' di Costituzione e Corte Suprema al referendum per l'indipendenza|data=20 settembre 2017|pubblicazione=[[ANSA]]}}</ref> e come tale non è stato riconosciuto dal [[Governo della Spagna|Governo centrale]], che ha ordinato l'intervento delle forze di polizia per impedirne lo svolgimento<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/esteri/2017/10/01/news/ore_di_attesa_e_tensione_a_barcellona_i_poliziotti_lasciano_il_porto_verso_i_seggi-177000380/|titolo=Catalogna, il giorno del voto. La polizia nazionale sgombera i seggi, cariche e violenza|pubblicazione=Repubblica.it|data=1º ottobre 2017|accesso=1º ottobre 2017}}</ref>. Con un'affluenza di circa il 43%, il "sì" ha ottenuto oltre il 90% dei voti (secondo i dati del governo regionale catalano, senza controllo da parte di un'autorità indipendente).<ref>{{Cita web|url=https://www.agi.it/estero/referendum_catalogna_vota_indipendenza-2203677/news/2017-10-01/|titolo=Nel referendum in Catalogna ha vinto il Sì. Che succede ora?|autore=AGI - Agenzia Giornalistica Italia|sito=Agi|accesso=2 ottobre 2017}}</ref> Il successivo 10 ottobre,<ref>{{Cita news|url=https://24ilmagazine.ilsole24ore.com/2017/10/la-settimana-passione-catalana/|titolo=La settimana di passione catalana|pubblicazione=IL Magazine|data=4 ottobre 2017|accesso=1º ottobre 2018|dataarchivio=12 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171012124145/http://24ilmagazine.ilsole24ore.com/2017/10/la-settimana-passione-catalana/|urlmorto=sì}}</ref> il governo della comunità autonoma ha dichiarato unilateralmente la costituzione di uno stato repubblicano indipendente di Catalogna<ref>{{Cita news|url=http://www.lastampa.it/2017/10/11/esteri/catalogna-la-dichiarazione-di-indipendenza-SDpMt8DO4Gp3dLu8l29B6L/pagina.html|titolo=Catalogna, la dichiarazione di indipendenza|pubblicazione=LaStampa.it|accesso=11 ottobre 2017}}</ref>, approvando il 27 ottobre, nel [[Parlamento]] catalano, una risoluzione per dichiararlo<ref>{{Cita news|url=http://www.ilpost.it/2017/10/27/catalogna-indipendenza-articolo-155-spagna/|titolo=Il parlamento catalano ha dichiarato l'indipendenza - Il Post|pubblicazione=Il Post|data=27 ottobre 2017|accesso=27 ottobre 2017|urlmorto=sì}}</ref>. In risposta il [[Senato di Spagna|Senato spagnolo]] ha commissariato la Comunità Autonoma con l'applicazione dell'art.155 della Costituzione. In conseguenza, il Parlamento catalano è stato sciolto e il presidente [[Carles Puigdemont]] destituito, il che lo ha spinto a rifugiarsi in [[Belgio]] per evitare l'arresto<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/esteri/2017/10/30/news/catalogna_ministro_decaduto_sfida_sospensione_autonomia_barcellona_voluta_da_madrid-179747381/|titolo=Catalogna, chiesta incriminazione per Puigdemont ma il leader catalano vola a Bruxelles|pubblicazione=Repubblica.it|data=30 ottobre 2017|accesso=7 marzo 2018}}</ref>.
Il 21 dicembre 2017, in seguito alle elezioni regionali per il [[Parlamento della Catalogna|Parlamento catalano]], l'insieme dei partiti indipendentisti ha raggiunto la maggioranza assoluta dei seggi (70 su 135), ma non dei voti ({{formatnum:47.32}}%); il partito unionista Ciudadanos è tuttavia risultato il primo partito, con 36 seggi e {{formatnum:1109732}} voti<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/esteri/2017/12/21/news/elezioni_catalogna_risultato_indipendentisti-184829475/|titolo=Indipendentisti catalani avranno maggioranza assoluta. Ma il primo partito è Ciudadanos|pubblicazione=Repubblica.it|data=21 dicembre 2017|accesso=23 dicembre 2017}}</ref>.
Il 14 febbraio 2021, nelle elezioni anticipate per il Parlamento regionale, l'insieme dei partiti indipendentisti raggiunge nella storia spagnola post-franchista il maggior numero di seggi in parlamento (74 su 135) e di voti in percentuale ({{formatnum:50.9}}%), arrivando per la prima volta alla maggioranza assoluta dei votanti<ref name="Resultados Elecciones Cataluña 2021 | EL PAÍS" />.
== Geografia fisica ==
[[File:NASA Satellite Catalonia.jpg|
La Catalogna ha una superficie di
All'incirca il 28,7% del suolo della Catalogna è dedicato alle [[agricoltura|coltivazioni]]; il 15,7% sono [[prato (agricoltura)|prati]] e [[pascolo|pascoli]], l'1% è occupato da [[fiume|fiumi]], il 43,4% da [[bosco|boschi]], il 6,7% da aree urbane o urbanizzabili, e il 4,6% da altre attività non specificate nelle statistiche ufficiali.<ref>{{cita web|url= http://www15.gencat.net/pres_catalunya_dades/AppPHP/cat/territori.htm#territori|titolo= Quin tipus de territori tenim?|lingua= ca|data= 10 luglio 2012|urlmorto= sì|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20090113202534/http://www15.gencat.net/pres_catalunya_dades/AppPHP/cat/territori.htm#territori|dataarchivio= 13 gennaio 2009}}</ref>
=== Topografia ===
La Catalogna ha una diversità geografica molto marcata, tenendo conto della superficie relativamente piccola del suo territorio. La geografia è condizionata dal litorale mediterraneo, con 580 km di costa, e dai grandi rilievi dei [[Pirenei]] a nord. L'[[orografia]] catalana presenta, a grandi tratti, tre unità morfostrutturali generali:<ref>{{cita web|url= http://www.grec.cat/cgibin/heccl2.pgm?USUARI=&SESSIO=&PGMORI=&NDCHEC=0224004|titolo= El Relleu|data= 10 luglio 2012|urlmorto= sì}}, dal sito del ''Grup Enciclopèdia Catalana''</ref>
* i Pirenei: la formazione montagnosa che connette la [[
* il Sistema Mediterraneo Catalano, o ''Serralades Costaneres Catalanes'' ("Catene Costiere Catalane"): una alternanza di rilievi e di pianure parallele alla costa mediterranea;
* la Depressione Centrale Catalana: una unità strutturale che configura il settore orientale della Valle dell'[[Ebro]].
[[File:Montserrat des del Bages.jpg|
[[File:Catmorfo.png|
{| style="background:none;" width="100%"
| align="top" |{{Legenda|#ff3f3f|Pireneo catalano}}
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{{Legenda|#a0d486|Depressione Litoranea, Prelitoranea e altre pianure costiere }}
|}]]
I
Il
La
=== Idrografia ===
[[File:Aerea estany de banyoles.png|
Quasi la totalità della Catalogna appartiene al [[bacino imbrifero]] mediterraneo. La rete idrografica catalana è formata da due bacini idrografici importanti, quello dell'[[Ebro]] e il sistema di bacini interni della Catalogna, che si riversano tutti nel Mediterraneo. Esiste inoltre il bacino della [[Garonna]] che sbocca nell'[[Oceano Atlantico]], ma che insiste soltanto su un 1,73% del territorio catalano (nella [[Val d'Aran]]).
La rete idrografica si può dividere in due settori, un versante occidentale o dell'Ebro e un versante orientale formato da corsi d'acqua minori che sboccano nel Mediterraneo lungo il litorale catalano. Il primo ha una portata di
* [[Fluvià]]
* [[Ter (fiume)|Ter]]
Riga 134 ⟶ 139:
* Ebro e i suoi affluenti: [[Noguera]], Segre, [[Valira]].
[[File:Costa Brava1.jpg|
In Catalogna c'è, inoltre, una relativa abbondanza di acque sotterranee, benché esista anche una certa disuguaglianza tra le diverse comarche, considerando la complessa struttura geologica del territorio.
Nei Pirenei catalani ci sono molti piccoli [[lago|laghi]], resti dell'[[
La costa catalana è quasi rettilinea, con una lunghezza superiore ai 500 km e con pochi accidenti geografici – i più rilevanti sono il [[cap de Creus]] e il [[golfo di
=== Clima ===
La Catalogna
Quanto alle precipitazioni, la Catalogna può dividersi in due regioni:
Riga 162 ⟶ 167:
== Economia ==
La Catalogna è un territorio di tradizione industriale fin dal XIX secolo. Attualmente, l'[[industria]], il [[turismo]] e i servizi sono i principali settori economici. La crescita media annua del periodo [[1995]]-[[2004]] in termini reali è stata inferiore alla media [[Spagna|spagnola]]. Nel [[2014]], l'economia catalana è cresciuta dell'1,4%, la stessa percentuale della media spagnola e superiore alla media [[Europa|europea]]. Secondo le stesse fonti ufficiali, la Catalogna è al quarto posto nella classifica delle comunità in base al [[Prodotto interno lordo|PIL]] ''pro capite'' in parità di potere d'acquisto ed è il maggior contribuente al PIL spagnolo totale (18,7%, 2014).
Il [[tasso di disoccupazione]] in Catalogna, alla fine del [[2014]], era del 19,9%: 20,2 negli uomini e 19,6 nelle donne.
Industria, [[costruzioni]], turismo e servizi sono i principali settori economici della Catalogna.
La Catalogna è la principale destinazione turistica in [[Spagna]]: i 16,7 milioni di turisti che ha ricevuto tra gennaio e dicembre 2014 rappresentano il 25,8% degli arrivi totali registrati in Spagna e rappresentano un aumento del 7,2% rispetto a allo stesso periodo dell'anno precedente. Le principali destinazioni turistiche in Catalogna sono la città di [[Barcellona]], le spiagge della [[Costa Brava]] [[Gerona]] e la Costa Dorada tarraconense (che è anche il parco divertimenti [[PortAventura Park]]) e dei [[Pirenei]], dove ci sono 10 stazioni sciistiche: Baqueira-Beret, La Molina, Espot Ski, La Masella, Port Aine, Vall de Núria, Boi Taull, Port del Comte, Rasos de Peguera, Tavascan e Vallter 2000.
L'alloggio è la più grande ragione di [[indebitamento]] dei catalani. A questo proposito, va notato che la Catalogna è, dopo Madrid, la seconda comunità della Spagna dove i prezzi delle case sono più elevati: sono pagati in media {{formatnum:3397}} euro al [[Metro quadrato|metro quadro]], secondo la società di valutazione al 31 dicembre 2005. Per le città, tuttavia, Barcellona è la città più cara della Spagna, con un prezzo medio di {{formatnum:3700}} euro al metro quadrato.
Dal punto di vista finanziario, vale la pena ricordare il grande impianto e la tradizione delle casse di risparmio in Catalogna, ancora più grandi delle banche private. Delle 46 casse di risparmio spagnole, 10 sono catalane. Particolarmente degno di nota è il fondo di risparmio e pensione di Barcellona, noto come "[[La Caixa]]", che è la prima banca di risparmio in Europa, e [[Caixa Catalunya]]. Per quanto riguarda le banche, la più importante in Catalogna è il Banco Sabadell, il quarto gruppo bancario spagnolo.
La [[Borsa di Barcellona]], che nel 2014 ha negoziato quasi {{formatnum:212825}} milioni di euro, è la seconda più importante in Spagna dopo la [[Borsa di Madrid]].
Da parte sua, la [[Fira de Barcelona|Fiera di Barcellona]] organizza tutti i tipi di mostre e congressi internazionali in vari settori dell'[[economia]].
La Catalogna è considerata uno dei "[[quattro motori dell'Europa]]" insieme a [[Baden-Württemberg]], [[Lombardia]] e [[Alvernia-Rodano-Alpi]]. Il [[PIL pro capite]] a prezzi di mercato della Catalogna nel 2009, era di {{formatnum:26500}} €/abitante, superiore a quello della [[Spagna]] ({{formatnum:22800}} €/abitante).<ref>[http://appsso.eurostat.ec.europa.eu/nui/show.do?dataset=nama_r_e2gdp&lang=en Tabella per gli anni 2000-2009] dal sito di [[Eurostat]]. L'agenzia europea di statistica non ha ancora fornito dati ufficiali per gli anni più recenti.</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.fondazionenordest.net/UpLoads/Media/B8_febbraio_2012(2).pdf |titolo=fondazione nordest |accesso=29 gennaio 2014 |dataarchivio=24 settembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924014322/http://www.fondazionenordest.net/UpLoads/Media/B8_febbraio_2012(2).pdf |urlmorto=sì }}</ref>
== Arte ==
=== Architettura ===
[[File:
Dal punto di
La fioritura di una vera e propria arte catalana si ebbe con il movimento pre-[[Arte romanica|romanico]] e romanico, che comunque presentò somiglianze con quello [[Romanico lombardo|lombardo]] e [[Marche|marchigiano]]. La struttura più significativa fu indubbiamente l'[[abbazia]] di [[Ripoll]] ([[1030]]) caratterizzata dalla presenza di cinque [[navata|navate]] e ben sette [[abside|absidi]]. Cinque furono le forme tipiche delle chiese romaniche catalane: quella a "T", quella basilicale con [[colonne]], quella a [[croce]] inscritta, quella con pilastri cruciformi e infine quella a navata unica.
La produzione [[gotica]] fu debitrice dell'influenza [[Francia|francese]], anche se si contraddistinse per la ricerca di
=== Arti figurative ===
La posizione geografica della Catalogna ha favorito i contatti con i movimenti artistici [[italiani]] e [[Europa settentrionale|nordeuropei]].
Le [[decorazione|decorazioni]] visigote sfociarono parzialmente nelle [[pittura|pitture]] del periodo [[carolingio]], come evidenziato, tra gli altri, nel [[battistero]] di [[Tarragona]] ([[IX secolo]]). Importante fu la scuola decorativa romanica, dal gusto dapprima orientaleggiante e poi influenzata dalle scuole lombarde e francesi, degnamente rappresentata dal ciclo di [[affresco|affreschi]] presenti nella chiesa di [[Chiese romaniche catalane della Vall de Boí#San Clemente di Taüll|S.Climent
Nei secoli immediatamente successivi, accanto allo sviluppo delle [[miniature]], si diffuse il gusto pittorico [[Siena|senese]], avvertibile già in [[Ferrer Bassa]] ([[1285]]-[[1348]]) e in [[Lorenzo Zaragoza]]<ref>Lorenzo Zaragoza, in catalano Llorenç Saragossà ([[floruit|fl.]] 1363-1406), fu un pittore [[tardo gotico]] [http://www.treccani.it/enciclopedia/lorenzo-zaragoza_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Medievale%29/ ZARAGOZA, Lorenzo in "Enciclopedia dell' Arte Medievale"]</ref> aperto anche alle influenze [[Gotico|gotiche]] nordiche. Con [[Jaume Huguet]] ([[1414]]-[[1492]]) si avviò al tramonto la secolare scuola pittorica catalana, proprio nel momento in cui la [[Castiglia]], l'[[Andalusia]] e la Spagna orientale iniziarono a gettare le basi della grande scuola spagnola della seconda metà del [[XVI secolo|Cinquecento]].<ref name="M" />
== Letteratura ==
La [[letteratura]] in [[lingua catalana]] ebbe due periodi di fioritura: il primo coincise con la carriera di [[Ramon Llull]] ([[1235]]-[[1315]]) ai tempi della poesia trobadorica. Llull scrisse trattati [[filosofia|filosofici]], di [[
La letteratura catalana moderna si sviluppò sulla scia del [[Naturalismo (letteratura)|naturalismo]] europeo, contribuendo con [[Joan Maragall]] ([[1860]]-[[1911]]) anche al rinnovamento della lingua catalana. Dopo le tendenze [[Simbolismo|simboliste]], [[
A partire dagli anni Ottanta del XX secolo, con il ripristino della democrazia, il catalano cominciò a sperimentare un progressivo consolidamento, rafforzato tra l'altro dal modello scolastico voluto dalla ''Generalitat'' (a tutt'oggi, in tutta l'istruzione pubblica, dalla scuola primaria all'università, la lingua veicolare dell'insegnamento è il catalano, anche se - ovviamente - vi è una presenza massiccia anche della disciplina della Lingua Spagnola come materia di studio). La presenza maggioritaria di una popolazione di madrelingua spagnola a Barcellona, tuttavia, effetto delle ondate di immigrazione, rende di fatto impensabile un uso universale del catalano, soprattutto nel capoluogo.
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== Società ==
=== Tradizioni e folclore ===
[[File:3d10 fm de vilafranca.jpg|
I festival e le tradizioni della Catalogna uniscono la società catalana, e aiutano a darle il suo carattere particolare. Tra gli eventi più impressionanti troviamo i ''[[correfocs]]'', nei quali i "[[diavolo|diavoli]]" giocano con il [[fuoco]] e con la gente. Questi diavoli non sono l'incarnazione del male; sono vivaci e festosi, ballano al suono dei [[
Ma forse le più spettacolari delle feste catalane sono quelle dei ''[[Castell|colles castelleres]]'', gruppi di entusiasti che formano impressionanti torri umane (fino a undici strati). Questa è una vecchia tradizione della regione di Tarragona, che si è ora diffusa in molte parti della Catalogna, ed è diventata un vero spettacolo, o sport, che attrae migliaia di catalani. Tra le altre feste importanti citiamo il carnevale di [[Vilanova i la Geltrú]] e il ''Patum'' di [[Berga (Barcellona)|Berga]].
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Come in altri contesti esiste la tradizione di [[Babbo Natale]], in Catalogna è molto popolare la figura di [[Tió de Nadal]], mentre in un angolo riposto del [[presepe]] trova posto il caratteristico ''[[caganer]]''.
L'[[inno nazionale]] della Catalogna è
La [[Diada Nacional de Catalunya|Festa nazionale]]<ref>Nel suo statuto di autonomia la Catalogna si definisce una ''nazionalità''</ref> è l'11 settembre, data della sconfitta (nel 1714) e resa di [[Barcellona]] all'esercito franco-castigliano di Filippo V di Spagna.
== Politica ==
[[File:
La regione gode di un'[[autonomia (politica)|autonomia]] abbastanza estesa nell'ambito dello Stato Spagnolo: per esempio, ha la sua forza di polizia ([[Mossos d'Esquadra]]), che coesiste con la [[Guardia Civil]] e la [[
[[File:Palau de la Generalitat de Catalunya 1.jpg|miniatura|[[Palau de la Generalitat de Catalunya|Palazzo della Generalitat de Catalunya]], Barcellona. Sede del governo e della presidenza della Catalogna]]
Contrariamente alle comunità autonome di [[Navarra]] e [[Paesi Baschi]], però, la Catalogna manca di un sistema fiscale autonomo: il sostentamento economico dell'amministrazione regionale è regolato completamente dal bilancio del governo spagnolo, al quale afferiscono tutte le imposte raccolte nella Comunità Autonoma e che poi ne destina una parte alla ''Generalitat'' catalana.
La divisione amministrativa comprende quattro [[
Dopo la morte del dittatore [[Francisco Franco]] e la transizione verso un regime democratico, nel [[1980]] salì al potere il leader nazionalista catalano cattolico [[Jordi Pujol]], che con la sua coalizione politica, [[Convergenza e Unione]] (''Convergència i Unió'' o CiU), mantenne il potere per ben ventitré anni.
Nonostante il suo retroterra indipendentista e antifascista, tuttavia, Jordi Pujol tese a diventare sempre più conservatore, tanto che arrivò a dare appoggio parlamentare al governo del [[Partito Popolare (Spagna)|Partito Popolare]] di [[José
Una particolarità della situazione politica in Catalogna è il fatto che - tra gli anni Cinquanta e gli anni Novanta del XX secolo - il capoluogo Barcellona, attraendo immigrati dall'[[Andalusia]] prima e dall'[[America Latina]] poi, divenne rapidamente una città con maggioranza di lingua spagnola, soprattutto nelle zone abitate dalla classe operaia. Le regioni rurali, invece, così come gran parte della borghesia e degli intellettuali, sono rimasti solidamente di lingua catalana. Il Partito Socialista Catalano divenne così il partito di coloro che non credevano di ricevere benefici dal predominio di una classe media nazionalista catalana su Barcellona.{{
Alle elezioni regionali tenutesi il 16 novembre [[2003]], nelle quali Jordi Pujol rinunciò a candidarsi, i partiti coalizzati della sinistra sconfissero CiU per la prima volta, e [[Pasqual Maragall i Mira]] divenne Presidente della [[Generalitat de Catalunya|Generalitat]]. I Socialisti di Maragall, comunque, persero dei seggi: il grande vincitore fu la ERC, fermo sostenitore di una piena indipendenza catalana, e i Verdi. Mentre il PSC mantenne il posto di Presidente della Generalitat (Maragall), l'ERC nominò il "conseller primer" (primo consigliere), Bargalló. Il governo di Maragall fu quindi una scomoda alleanza tra PSC ed ERC, poiché l'ERC favoriva politiche più di sinistra e il progresso verso l'indipendenza catalana, in contrapposizione con le idee politiche del PSC, il governo cadde con un anno di anticipo per divergenze tra socialisti e repubblicani sulla forma del nuovo Statuto autonomo.<ref name=":2">{{Cita news|url=https://24ilmagazine.ilsole24ore.com/2017/09/la-questione-catalana-questione-politica-europea/|titolo=La questione catalana è una questione politica europea|pubblicazione=IL Magazine|data=12 settembre 2017|accesso=1º ottobre 2018|dataarchivio=3 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181003012546/http://24ilmagazine.ilsole24ore.com/2017/09/la-questione-catalana-questione-politica-europea/|urlmorto=sì}}</ref>
Le elezioni si tennero di nuovo a fine [[2006]] (1º novembre). Questo appuntamento vide un'astensione record: poco più del 56% dei catalani si recò alle urne. I risultati premiarono con una lieve crescita CiU, diventato primo partito (31,5%) con 11 seggi in più del PSC; i socialisti a loro volta non riuscirono a invertire il decennale trend negativo che li vedeva perdere l'11% dei voti dal 1999 - in termini assoluti ben
Nel 2010, tuttavia, CiU è ritornata al governo ed è diventato presidente della ''Generalitat'' il suo
=== Partiti ===
Elenco dei partiti che fanno o hanno fatto parte del [[Parlamento della Catalogna]]:
* [[Partito dei Socialisti di Catalogna]] - (Partit dels Socialistes de Catalunya, PSC-PSOE)
* [[Partito Popolare (Spagna)|Partito Popolare]] (Partit Popular, PP)
* [[Iniziativa per la Catalogna Verdi]] (Iniciativa per Catalunya Verds) e [[Sinistra Unita e Alternativa]] (Esquerra Unida i Alternativa)
* [[Candidatura di Unità Popolare]] (Candidatura d'Unitat Popular)
* [[Podemos]] (Catalunya Sì Que Es Pot)
== Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO in Catalogna ==
* [[Opere di Antoni Gaudí]]
* [[
*
* [[Chiese romaniche catalane della Vall de Boí]]
* [[Palau
* [[Pitture rupestri del bacino del Mediterraneo nella penisola iberica|Arte rupestre del bacino del Mediterraneo nella penisola iberica]].
== Amministrazione ==
Il governo, o Giunta, è l'organo esecutivo della Comunità autonoma (diretto da un [[Presidente della Generalitat de Catalunya|Presidente]]), mentre un [[Parlamento della Catalogna|parlamento autonomo]] legifera nelle materie trasferite dal governo centrale a quello regionale.
=== Suddivisioni amministrative ===
La Catalogna è divisa in quattro province ([[Provincia di Barcellona|Barcelona]], [[Provincia di Gerona|Gerona]], [[Provincia di Lleida|Lleida]] e [[Provincia di Tarragona|Tarragona]]); le stesse sono suddivise rispettivamente in 11, 8, 12 e 10 [[Comarche della Catalogna|comarche]].
=== Gemellaggi ===
* {{Bandiera|MEX}} {{Bandiera|Nuevo León}} [[Nuevo León]], [[Messico]]<ref>{{Cita web|url= http://www.info7.com.mx/a/noticia/56275 |titolo=Firman acuerdo de colaboración gobierno de NL y Cataluña, España | Info7 | Nuevo León |editore=Info7 |accesso=13 settembre 2013}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://info7.mx/a/noticia/56329 |titolo=Firman NL y Cataluña intercambio estratégico | Info7 | Nuevo León |editore=Info7.mx |accesso=13 settembre 2013}}</ref><ref>{{Cita web|autore=José Lebeña Acebo |url= http://www.publimetro.com.mx/noticias/video-nuevo-leon-y-cataluna-tierras-hermanas/mler!BroAapUDlwndo/ |titolo=VIDEO: Nuevo León y Cataluña, ¿tierras hermanas? – Publimetro |editore=Publimetro.com.mx |accesso=13 settembre 2013}}</ref>
* {{Bandiera|USA}} {{Bandiera|California}} [[California]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]<ref>{{Cita web|url=http://soir.senate.ca.gov/scr71|titolo=Senate Concurrent Resolution No. 71 {{!}} Senate Office of International Relations|sito=soir.senate.ca.gov|accesso=13 settembre 2016}}</ref>
* {{Bandiera|CAN}} {{Bandiera|Quebec}} [[
== Note ==
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== Bibliografia ==
* [[Giuseppe Meloni]], ''Medioevo catalano. Studi (1966-1985)'', Sassari, EDES, 2012. ISBN 978-88-6025-224-1.
* D. Conversi, ''[https://web.archive.org/web/20080303072945/http://easyweb.easynet.co.uk/conversi/book.html The Basques, The Catalans and Spain. Alternative Routes to Nationalist Mobilization]'', Londra, Hurst & Co, 1997 (seconda ediz., 2000).
* E. Juniente, ''Catalogne romane'', 1961.
* J. Ricart, ''Ars Hispaniae-Provincia de Barcelona'', Barcellona, 1954.
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* [[Lingua catalana]]
* [[Catalani]]
* [[Vegueria]]
* [[Indipendentismo catalano]]
* [[Protesta per l'autonomia catalana del 2010]]
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== Altri progetti ==
{{
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comarche della Catalogna}}
{{Comunità della Spagna}}
{{Paesi catalani}}
{{Controllo di autorità}}
{{
[[Categoria:Catalogna| ]]
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