Answer set programming: differenze tra le versioni
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L{{'}}'''answer set programming''' ('''ASP''') è una forma di [[programmazione logica]] di tipo [[Programmazione dichiarativa|dichiarativo]] utilizzato per [[Algoritmo di ricerca|problemi di ricerca]] complessi (in primis [[NP-difficile|NP-difficili]]), basata sulla [[semantica del modello stabile]] (o ''answer set'').<ref name="pitoni">{{cita pubblicazione|autore=Valentina Pitoni|titolo=Answer Set Programming|url=http://costantini.di.univaq.it/CorsoAI/Answer%20Set%20Programming.pdf|formato=pdf|editore=[[Università degli Studi dell'Aquila]]|accesso=4 aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161104023636/http://costantini.di.univaq.it/CorsoAI/Answer%20Set%20Programming.pdf|urlmorto=sì}}</ref> In ASP i problemi di ricerca sono ridotti al calcolo di modelli stabili; per generare tali modelli vengono utilizzati programmi appositi noti come ''answer set solvers''. Il linguaggio tipico di questo modello di programmazione è l{{'}}''Answer Set Programming in Logic'' ([[#AnsProlog|AnsProlog]]),
== Storia ==
Il metodo di planning proposto nel 1993 da Dimopoulos, Nebel e Köhler<ref>{{cita libro|lingua=en|nome1=Y. |cognome1=Dimopoulos |wkautore2=Bernhard Nebel |nome2=B. |cognome2=Nebel |nome3=J. |cognome3=Köhler |capitolo=Encoding planning problems in non-monotonic logic programs |pp=
L'espressione "''answer set''" come sinonimo di "''stable model''" fu proposta da Lifschitz.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|nome=V. |cognome=Lifschitz |titolo=Action Languages, Answer Sets, and Planning |anno=1999
== AnsProlog ==
[http://www.tcs.hut.fi/Software/smodels/lparse.ps Lparse] è il nome del programma che è stato creato in origine per l{{'}}''answer set solver'' [http://www.tcs.hut.fi/Software/smodels/ smodels]. Il linguaggio che Lparse accetta è AnsProlog. Un programma in AnsProlog consiste di regole scritte nella forma:
<
<head> :- <body> .
</syntaxhighlight>
Il simbolo <code>:-</code> ("if") è omesso se <code><body></code> è vuoto; tali regole, come in [[Prolog]], vengono chiamati ''fatti''.
Un altro tipo di costrutto è la ''scelta''. Ad esempio, la regola:
<
{p,q,r}.
</syntaxhighlight>
afferma: scegli arbitrariamente quali fra gli [[Atomo (logica)|atomi]] <math>p,q,r</math> includere nel modello stabile. Un programma contenente solo questa regola ha 8 modelli stabili, sottinsiemi di <math>\{p,q,r\}</math>. Il significato di questa regola nella semantica del modello stabile è rappresentato dalla formula [[Logica proposizionale|proposizionale]]:
:<math>(p\lor\neg p)\land(q\lor\neg q)\land(r\lor\neg r).</math>
È possibile, inoltre, imporre dei vincoli alle regole di scelta, come:
<
1{p,q,r}2.
</syntaxhighlight>
Tale regola afferma: scegli almeno uno degli atomi <math>p,q,r</math>, ma non più di due. Il significato in logica proposizionale è dato dalla seguente formula:
:<math>(p\lor\neg p)\land(q\lor\neg q)\land(r\lor\neg r) \land\,(p\lor q\lor r)\land\neg(p\land q\land r).</math>
I vincoli di cardinalità possono essere usati anche nel corpo della regola, ad esempio:
<
:- 2{p,q,r}.
</syntaxhighlight>
Questo vincolo impone al programma di eliminare i modelli stabili contenenti almeno due atomi appartenenti all'insieme <math>\{p,q,r\}</math>. Il significato in logica proposizionale è dato dalla seguente formula:
:<math>\neg((p\land q)\lor(p\land r)\lor(q\land r)).</math>
Le variabili (con iniziale maiuscola, come in Prolog) sono utilizzate per abbreviare collezioni di regole che seguono lo stesso schema, oppure per abbreviare collezioni di atomi all'interno della stessa regola. Ad esempio, il programma:
<
p(a). p(b). p(c).
q(X) :- p(X), X!=a.
</syntaxhighlight>
ha lo stesso significato di:
<
p(a). p(b). p(c).
q(b). q(c).
</syntaxhighlight>
Il programma:
<
p(a). p(b). p(c). p(d). p(e).
{q(X):-p(X)}2.
</syntaxhighlight>
è un'abbreviazione di:
<
p(a). p(b). p(c). p(d). p(e).
{q(a),q(b),q(c),q(d),q(e)}2.
</syntaxhighlight>
Un ''intervallo'' è espresso nella forma:
<
</syntaxhighlight>
dove <code>start</code> e <code>end</code> sono espressioni aritmetiche dal valore costante. Un intervallo è un'abbreviazione notazionale per definire domini numerici. Ad esempio, il fatto:
<
a(1..3).
</syntaxhighlight>
è un'abbreviazione di:
<
a(1). a(2). a(3).
</syntaxhighlight>
== Generazione di modelli stabili ==
Utilizzando il software Lparse<ref>{{cita web|url=http://www.tcs.hut.fi/Software/smodels/lparse.ps|titolo=Lparse|editore=[[Università Aalto|Aalto-yliopisto]] - Laboratory of Theoretical Computer Science|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160320044603/http://www.tcs.hut.fi/Software/smodels/lparse.ps
<
% lparse <filename> | smodels
</syntaxhighlight>
L'opzione <code>0</code> indica alla funzione <code>smodels</code> di trovare tutti i modelli stabili del programma.<br />Ad esempio, dato il seguente programma contenuto nel file "test":
<
1{p,q,r}2.
s :- not p.
</syntaxhighlight>
utilizzando il comando
<
% lparse test | smodels 0
</syntaxhighlight>
verrà prodotto l'output
<
Answer: 1
Stable Model: q p
Riga 98:
Answer: 6
Stable Model: r q s
</syntaxhighlight>
== Applicazioni ==
=== Colorabilità ===
Riga 107:
Per fare ciò, basta un breve programma in AnsProlog:
<
c(1..n).
1 {color(X,I) : c(I)} 1 :- v(X).
:- color(X,I), color(Y,I), e(X,Y), c(I).
</syntaxhighlight>
Nella riga 1 vengono definiti <math>n</math> colori differenti. La regola presente in riga 2 si occupa di colorare i vertici, ovvero assegna un colore <math>i</math> ad ogni vertice <math>x</math>. Il vincolo nella riga 3 proibisce di assegnare lo stesso colore a due vertici <math>x</math> e <math>y</math> se sono connessi da un arco del grafo.
Definendo un grafo <math>G</math> nella maniera seguente:
<
v(1..100). % 1,...,100 sono vertici
e(1,55). % esiste un arco che connette 1 e 55
. . .
</syntaxhighlight>
ed eseguendo il comando smodels, con il valore numerico di <math>n</math> specificato a linea di comando, allora, se esiste una soluzione, verranno stampati in output degli atomi dalla forma <code>color(. , .)</code>, i quali indicano le assegnazioni colore-vertice da eseguire per ottenere la colorazione di cardinalità indicata.
Riga 126:
In Prolog il problema può essere modellato come segue:
<
dentro(X,Y) | fuori(X,Y) :- arco(X,Y). % ogni arco può essere dentro o fuori
:-dentro(X,Y), dentro (X,Y1), Y<>Y1. % partendo da un vertice non si può giungere a due vertici distinti.
:-dentro(X,Y), dentro (X1,Y), X<>X1. % partendo da due vertici distinti non si può giungere allo stesso vertice.
Riga 134:
raggiunto(X) :- partenza(X). % il punto di partenza è raggiunto per definizione.
raggiunto(X) :- raggiunto(Y), dentro(Y,X). % partendo da un vertice Y e arrivando ad un vertice X, quest'ultimo è raggiunto.
</syntaxhighlight>
== Note ==
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