Angola: differenze tra le versioni

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{{F|Angola|ottobre 2014|Intere sezioni senza fonti}}
{{Stato
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| motto = {{la}} [[Virtus unita fortior]]<br />("L'unità{{it}} La virtù unita è più forza")forte
| lingua = [[Lingua portoghese|Portoghese]]
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| capitaleAbitanti = 5.000.125{{formatnum:8069612}}
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| indipendenza = dalDal [[Portogallo]], l’11 nelnovembre [[1975]]
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| confini = [[Confine tra l'Angola e la Repubblica Democratica del Congo|Repubblica Democratica del Congo]], [[Confine tra l'Angola e lo Zambia|Zambia]], [[Confine tra l'Angola e la Namibia|Namibia]], [[Confine tra l'Angola e la Repubblica del Congo|Repubblica del Congo]]
| nomeAbitanti = [[Angolani]]
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}}
{{F|Angola|ottobre 2014|Intere sezioni senza fonti}}
 
L<nowiki>{{'</nowiki>}}'''Angola''', ufficialmente '''Repubblica dell'Angola''', è uno [[Stato]] situato sulla costa occidentale dell'[[Africa centralemeridionale]]. ConfinaÈ il settimo stato africano per estensione e confina a nord con la [[Repubblica Democratica del Congo]], a est con lo [[Zambia]], a sud con la [[Namibia]] e a ovest si affaccia sull'[[oceano Atlantico]]. Fa parte del paeseterritorio nazionale anche l'[[exclave]] di [[Provincia di Cabinda|Cabinda]] situata al confine fra [[Repubblica Democratica del Congo]] e [[Repubblica del Congo]]. La capitale e maggiore città è [[Luanda]].
 
Il territorio dell'Angola è abitato sin dal [[Paleolitico]] e ha ospitato una gran varietà di gruppi etnici, tribù e regni. Lo stato nazionale dell'Angola ebbe origine dalla colonizzazione portoghese, iniziata con insediamenti costieri e [[trading post]] fondati nel XVI secolo. Nel XIX secolo gli insedianti [[Europa|europei]] iniziarono a stabilirsi nell'interno. La [[Africa Occidentale Portoghese|colonia portoghese]] che divenne poi l'Angola non ebbe i confini attuali fino al XX secolo, a causa della resistenza di gruppi come i Cuamato, i Kwanyama e i [[Bundas]].
== Il nome ==
 
ll nome del paese deriva dal termine ''Ngola'', attributo di rispetto dei sovrani [[Ndongo]] corrispondente all'italiano "Maestà". I portoghesi diedero questo nome ufficiale al paese nel [[XVI secolo]] proprio in onore di quei sovrani, loro fedeli alleati<ref>Dicionário Etimológico da Língua Portuguesa. Lisboa, Livros. Horizontes, 1977</ref>.
Dopo una lunga [[Guerra d'indipendenza dell'Angola|rivolta anti-coloniale]] fu raggiunta l'indipendenza nel 1975 come [[Repubblica Popolare dell'Angola]] [[Marxismo-leninismo|marxista-leninista]], uno [[monopartitismo|stato monopartitico]] sostenuto dall'[[Unione Sovietica]] e da [[Cuba]]. La [[Guerra civile in Angola|guerra civile]] tra il [[Movimento Popolare di Liberazione dell'Angola]] al governo e gli insorgenti anti-comunisti dell'[[Unione Nazionale per l'Indipendenza Totale dell'Angola]], sostenuti dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e dal [[Sudafrica]], durò fino al 2002. Lo stato sovrano da allora è divenuto una repubblica costituzionale [[presidenzialismo|presidenziale]] unitaria relativamente stabile.
 
L'Angola possiede vaste riserve di [[minerale|minerali]] e di [[petrolio]], e la sua economia è tra le più velocemente in crescita del mondo, specialmente dalla fine della guerra civile. Tuttavia, lo [[standard di vita]] rimane basso per quasi tutta la popolazione, e la [[speranza di vita]] in Angola è tra le più basse nel mondo, mentre la [[mortalità infantile]] è tra le più alte.<ref>{{cita web|titolo=Life expectancy at birth|anno=2014|opera=World Fact Book|editore=United States Central Intelligence Agency|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/rankorder/2102rank.html|accesso=29 settembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160120024054/https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/rankorder/2102rank.html}}</ref> La crescita economica angolana non è omogenea, con la maggior parte della ricchezza nazionale concentrata in un settore ridotto della popolazione.<ref>{{cita web|url=https://www.hrw.org/report/2010/04/13/transparency-and-accountability-angola|titolo=Transparency and Accountability in Angola|sito=Human Rights Watch|accesso=1º aprile 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151006051053/http://www.hrw.org/report/2010/04/13/transparency-and-accountability-angola}}</ref>
 
L'Angola è uno stato membro dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite]], dell'[[Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio|Opec]], dell'[[Unione africana]], della [[Comunità dei Paesi di lingua portoghese]] e della [[Comunità di sviluppo dell'Africa meridionale]]. Si tratta di uno stato fortemente multietnico, e la popolazione di 31,83 milioni di persone appartiene a diversi gruppi tribali, che fanno riferimento a tradizioni distinte. La cultura angolana riflette secoli di dominio portoghese, in particolare nella [[lingua portoghese|lingua]] e nella [[Chiesa cattolica]].
 
== Etimologia del nome ==
ll nome del Paese deriva dal termine ''Ngola'', attributo di rispetto dei sovrani [[Ndongo]] corrispondente all'italiano "maestà". I portoghesi diedero questo nome ufficiale al Paese nel XVI secolo proprio in onore di quei sovrani, loro fedeli alleati<ref>Dicionário Etimológico da Língua Portuguesa. Lisboa, Livros. Horizontes, 1977</ref>.
 
== Storia ==
{{Vedivedi anche|Storia dell'Angola}}
=== Storia antica ===
L'area dell'attuale Angola fu abitata durante il [[paleolitico]] e il [[neolitico]], come attestato dai resti trovati a Luanda, in Congo, e nel [[deserto del Namib]]. All'inizio della storia documentata arrivarono anche altri popoli e culture.
Le prime tracce di presenza umana in questa regione risalgono sicuramente alla preistoria. Non si conosce molto sulle popolazioni che in epoca primitiva abitavano sul territorio. In proposito vi sono varie teorie: fino a non molto tempo fa si pensava che popolazioni di lingua bantu provenienti da occidente si fossero insediate nella regione introducendo l'agricoltura e la lavorazione del ferro. Alcune prove sul DNA delle popolazioni Cabinda dell'Angola hanno invece dimostrato l'assoluta estraneità della popolazione indigena con le altre popolazioni limitrofe.
 
I primi a stabilirsi furono i [[San (popolo)|San]]. La situazione cambiò all'inizio del VI secolo d.C., quando i [[Civiltà bantu|Bantu]], già in possesso di tecnologia per la lavorazione dei metalli, la ceramica e l'agricoltura iniziarono a migrare dal nord. Quando raggiunsero l'attuale Angola, incontrarono i San e altri gruppi. L'istituzione dei Bantu ha richiesto molti secoli e ha dato origine a vari raggruppamenti che hanno assunto diverse caratteristiche etniche.
 
La prima grande entità politica della zona, nota alla storia come il [[Regno del Congo]], apparve nel XIII secolo e si estendeva dal [[Gabon]] a nord al fiume [[Cuanza|Kwanza]] a sud, e dall'Atlantico a ovest fino al fiume [[Cuango]] a l'Est. La ricchezza del Congo proveniva principalmente dall'agricoltura. Il potere era nelle mani dei ''Mani'', aristocratici che occupavano posizioni chiave nel regno e che rispondevano solo all'onnipotente re del Congo. ''M'banza'' era il nome dato a un'unità territoriale amministrata e governata da un ''Mani''; [[Mbanza Congo]], la capitale, aveva una popolazione di oltre cinquantamila abitanti nel XVI secolo.
 
Il Regno di Congo era diviso in sei province e comprendeva alcuni regni dipendenti, come quello di Ndongo, a sud. Il commercio era l'attività principale, basata su un'agricoltura altamente produttiva e un crescente sfruttamento della ricchezza mineraria. Nel 1482 le [[Caravella|caravelle portoghesi]] comandate da [[Diogo Cão]] arrivarono in Congo<ref>{{cita libro | Chisholm, Hugh | Encyclopædia Britannica 11 edizione volume 2 | pp. 38–40 | 1911 | Cambridge University Press}}</ref> e nel 1484 esplorarono l'estrema costa nord-occidentale di quella che è l'Angola.<ref>{{cita libro | Baynes, T. S. | Encyclopædia Britannica 9 edizione volume 2 | p. 45 | 1878 New York | Charles Scribner's Sons}}</ref> Seguirono altre spedizioni e presto furono stabiliti stretti rapporti tra i due stati. I portoghesi introdussero le armi da fuoco e alcune innovazioni tecniche, oltre al [[cristianesimo]]. Con il supporto del re del Congo sfruttarono la colonia per il commercio di [[schiavi]] e [[avorio]] e l'estrazione di [[minerali]].
 
=== L'inizio della colonizzazione portoghese ===
[[File:Queen Nzinga 1657.png|thumb|sinistra|La regina Njinga[[Nzinga di Ndongo e Matamba|Nzinga]] nelle trattative di pace con gli inviati portoghesi - 1624]]
 
La venuta dei [[Portogallo|portoghesi]] in questo territorio è molto remota, specialmente sulla costa, già fiorente di traffici addirittura in epoca medievale. Nel [[1483]] si ha notizia di una prima penetrazione anche nell'entroterra. Inizialmente vi furono ostilità con i numerosi regni neri presenti sul territorio, in particolare col [[regno del Congo]], con quello di [[Ndongo]] e con quello di [[Benguela]]. Tuttavia già nel XVI secolo si addivenne a lunghi periodi di pace, intervallati da guerre occasionali, dovute spesso a scontri di carattere personale tra i vari sovrani e governatori. In particolare il Regno di Ndongo costituì un'alleanza abbastanza stabile con i portoghesi, intrattenendo con essi un fiorente commercio di schiavi, molti dei quali furono trasportati in [[Brasile]]. Nel frattempo i portoghesi avviarono la costruzione di numerosi e floridi insediamenti nella regione, conquistando via via autonomia dalla madrepatria.
La venuta dei [[Regno del Portogallo|portoghesi]] in questo territorio è molto remota, specialmente sulla costa già fiorente di traffici addirittura in epoca medievale. Nel 1483 si ha notizia di una prima penetrazione anche nell'entroterra. Inizialmente vi furono ostilità con i numerosi regni autoctoni presenti sul territorio, in particolare con il [[regno del Congo]], con quello di [[Regno di Ndongo|Ndongo]] e con quello di [[Benguela]]. Tuttavia già nel XVI secolo si addivenne a lunghi periodi di pace, intervallati da guerre occasionali, dovute spesso a scontri di carattere personale tra i vari sovrani e governatori. In particolare il regno di Ndongo costituì un'alleanza abbastanza stabile con i portoghesi, intrattenendo con essi un fiorente [[Tratta atlantica degli schiavi africani|commercio di schiavi]], molti dei quali furono [[Schiavitù in Brasile|trasportati in Brasile]]. Nel frattempo i portoghesi avviarono la costruzione di numerosi e floridi insediamenti nella regione, conquistando via via autonomia dalla madrepatria.
 
=== Il consolidamento della colonizzazione portoghese ===
Con l'avvento del XVII secolo, una nuova tribù si impose in parte del territorio angolano: la tribù degli [[Imbangala]]. Queste genti erano caratterizzate da un notevole ardimento bellico e da una forte intraprendenza, sicchépertanto in breve tempo sottomisero molte altre tribù dell'area, vendendo un'ingente quantità di schiavi ai portoghesi. Il Governatoregovernatore [[Luis MendesMendez de VasconcelosVasconcellos|Luis MendezMendes de Vasconcelos]], apprezzandone assai lo spirito combattivo, ne arruolò buona parte nelle sue truppe. Si consolidò così il fenomeno del [[Meticcio|meticciamento]] sia propriamente detto (incroci tra razzeeuropei ed africani), sia spirituale (fusione di costumi e tradizioni), che fu sempre caratteristico dell'impostazione coloniale portoghese, al contrario adper esempio di quella britannica. Intanto i portoghesi dovettero fronteggiare l'intraprendenza della regina ndongodi Ndongo [[NjingaNzinga Mbandidi Ndongo e Matamba|Nzinga]], con cui parzialmente nel 1624 e definitivamente nel 1639, furono firmati trattati di pace e cooperazione. Un altro problema che la colonia portoghese dovette presto affrontare fu il tentativo di penetrazione effettuato dagli olandesi della [[Compagnia olandese delle Indie occidentali]]. Tuttavia nella seconda metà del secolo i portoghesi, guidati dal condottiero [[Salvador Correia de Sá e Benevides|Salvador Correia de Sa]], riuscirono a scongiurare il pericolo.
Un altro problema che la colonia portoghese dovette presto affrontare fu il tentativo di penetrazione effettuato dagli olandesi della [[Compagnia Olandese delle Indie Occidentali|Compagnia delle Indie Occidentali]]. Tuttavia nella seconda metà del secolo i portoghesi, guidati dal condottiero [[Salvador Correia de Sa]], riuscirono a scongiurare il pericolo.
 
=== L'organizzazione moderna della colonia ===
Il [[XVIII secolo|XVIII]] e il [[XIX secolo]] coincisero con una più precisa organizzazione amministrativa e giuridica della colonia. Se continuarono sovente conflitti interni tra gli esponenti delle varie tribù, è anche vero che iniziò a delinearsi una più chiara struttura socio-politicasociopolitica del paesePaese, con una sempre più marcata suddivisione dei compiti amministrativi e militari. L'attività economica più prospera rimase il commercio degli schiavi (pur abolito nel 1830), che si protrasse fino a tutto l'Ottocento, finché l'ormai consolidata rivoluzione industriale, permise alle potenze più avanzate di fare a meno di questa forza lavoro. I portoghesi aspirarono nella seconda metà dell'Ottocento a riunire i loro dominii di Angola e Mozambico, ma l'azione di [[Cecil Rhodes]] impedì questo sogno coloniale.
 
I portoghesi aspirarono nella seconda metà dell'Ottocento a riunire i loro dominii di Angola e Mozambico, ma l'azione di [[Cecil Rhodes]] impedì questo sogno coloniale.
Il dominio portoghese nel [[XX secolo]] fu caratterizzato da grandi iniziative economiche e infrastrutturali, tra cui la costruzione di imponenti ferrovie. Furono altresì sviluppate estese piantagioni molto produttive, che contribuirono all'affermazione del Portogallo come potenza di un certo peso mondiale.
 
=== Verso l'indipendenza ===
{{Vedivedi anche|guerraGuerra coloniale portoghese|guerraGuerra d'indipendenza dell'Angola}}
 
Dopo la [[seconda guerra mondiale]], il Portogallo, governato sin dagli anni trenta da [[Antonio de Oliveira Salazar]], si oppose strenuamente al concetto di decolonizzazione. Secondo il pensiero politico di Salazar infatti, la decolonizzazione avrebbe creato semplici avamposti economico-politici per le potenze uscite vincitrici dalla [[seconda guerra mondiale]]: gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] attraverso le multinazionali economiche, l'[[URSS]] attraverso le multinazionali politiche. Un graduale e costante processo di evoluzione politica con una partecipazione attiva delle popolazioni nere al sistema coloniale avrebbe invece permesso il vero sviluppo socio-economico dell'Africa<ref>Le Salazarisme, Jaques Georgel, Cujas, Sant-Amand-Montron, 1982</ref>.
Dopo la [[seconda guerra mondiale]] il Portogallo, governato sin dagli anni trenta da [[António de Oliveira Salazar]], si oppose strenuamente al concetto di decolonizzazione. Secondo il pensiero politico di Salazar infatti, la decolonizzazione avrebbe creato semplici avamposti economico-politici per le potenze uscite vincitrici dalla [[seconda guerra mondiale]]: gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] attraverso le multinazionali economiche, l'URSS attraverso le multinazionali politiche. Un graduale e costante processo di evoluzione politica con una partecipazione attiva delle popolazioni nere al sistema coloniale avrebbe invece permesso il vero sviluppo socioeconomico dell'Africa<ref>Le Salazarisme, Jaques Georgel, Cujas, Sant-Amand-Montron, 1982</ref>.
Tuttavia apparve sempre più oneroso il mantenimento delle colonie e verso la fine degli [[anni 1950|anni cinquanta]] nacquero altresì vari movimenti indipendentisti più o meno collegati ad analoghi movimenti esteri, finanziati dalle due superpotenze. In particolare due movimenti si fecero strada: il [[Movimento Popolare di Liberazione dell'Angola]] (MPLA), fondato nel [[1956]] e appoggiato dall'URSS, che addirittura organizzò scuole e università a Mosca per formare i capi; l'[[Unione Nazionale per l'Indipendenza Totale dell'Angola]] (UNITA), guidata da [[Jonas Savimbi]], sostenuto inizialmente dalla [[Cina]], si avvicinò in seguito agli Stati Uniti.
 
Il [[Fronte Nazionale di Liberazione dell'Angola|Fronte di Liberazione Nazionale dell'Angola]] (FNLA) guidato da [[Holden Roberto]], inizialmente consistente, perse via via di importanza.
Tuttavia apparve sempre più oneroso il mantenimento delle colonie e verso la fine degli anni cinquanta nacquero altresì vari movimenti indipendentisti più o meno collegati ad analoghi movimenti esteri, finanziati dalle due superpotenze. In particolare due movimenti si fecero strada: il [[Movimento Popolare di Liberazione dell'Angola]] (MPLA), fondato nel 1956 e appoggiato dall'URSS, che addirittura organizzò scuole e università a Mosca per formare i capi; l'[[Unione Nazionale per l'Indipendenza Totale dell'Angola]] (UNITA), guidata da [[Jonas Savimbi]], sostenuto inizialmente dalla [[Cina]], si avvicinò in seguito agli Stati Uniti. Il [[Fronte Nazionale di Liberazione dell'Angola|Fronte di Liberazione Nazionale dell'Angola]] (FNLA) guidato da [[Holden Roberto]], inizialmente consistente, perse via via di importanza.
La lotta armata tra le varie fazioni e il governo portoghese divenne infuocata negli [[Anni 1970|anni settanta]]. Nel [[1974]], in seguito alla [[Rivoluzione dei Garofani]] in [[Portogallo]], cessarono le ostilità e venne instaurato un governo di coalizione fra i movimenti indipendentisti, che ebbe però breve durata. L'11 novembre [[1975]] il Portogallo riconobbe l'indipendenza del paese; il MPLA proclamò la Repubblica Popolare dell'Angola, mentre il FNLA e l'UNITA proclamarono nelle zone da loro controllate una repubblica separata con capitale [[Huambo]]. Il MPLA prevalse sugli altri due movimenti e nel febbraio [[1976]] le sue truppe conquistarono Huambo.
 
La lotta armata tra le varie fazioni e il governo portoghese divenne infuocata negli anni settanta. Nel 1974, in seguito alla [[Rivoluzione dei Garofani]] in [[Portogallo]], cessarono le ostilità e venne instaurato un governo di coalizione fra i movimenti indipendentisti, che ebbe però breve durata. L'11 novembre 1975 il Portogallo riconobbe l'indipendenza del Paese; il MPLA proclamò la [[Repubblica Popolare dell'Angola]], mentre il FNLA e l'UNITA proclamarono nelle zone da loro controllate una repubblica separata con capitale [[Huambo]]. Il MPLA prevalse sugli altri due movimenti e nel febbraio del 1976 le sue truppe conquistarono Huambo.
Nello stesso febbraio del 1976, l'Italia fu il primo Paese europeo occidentale a riconoscerne l'indipendenza<ref>Rafforzamento della cooperazione parlamentare tra Italia e Angola, <https://www.ambasciatangolana.com/rafforzamento-della-cooperazione-parlamentare-tra-italia-e-angola></ref>.
 
=== La guerra civile ===
{{vedi anche|guerraGuerra civile in Angola}}
[[Agostinho Neto]], capo dell'MPLA, divenne il primo presidente (1975) del paese e tale rimase fino alla morte (1979), allorché gli successe [[José Eduardo dos Santos]].
Dal luglio 1975 il paese fu afflitto da una lunga [[guerra civile]] nella quale erano in campo non solo contrasti etnici e interni ma forze straniere interessate alle risorse ([[petrolio]] e [[diamanti]] in particolare) dell'Angola e alla sua posizione strategica.
 
[[Agostinho Neto]], capo dell'MPLA, divenne il primo presidente (1975) del Paese e tale rimase fino alla morte (1979), allorché gli successe [[José Eduardo dos Santos]]. Dal luglio del 1975 il Paese fu afflitto da una lunga [[guerra civile]] nella quale erano in campo non solo contrasti etnici e interni ma forze straniere interessate alle risorse ([[petrolio]] e [[diamanti]] in particolare) dell'Angola e alla sua posizione strategica.
L'[[Movimento Popolare di Liberazione dell'Angola|MPLA]], movimento marxista-leninista che organizzò un sistema politico monopartitica, appoggiato da [[Cuba]] e dall'[[Unione Sovietica]], e l'[[Unione Nazionale per l'Indipendenza Totale dell'Angola|UNITA]], sostenuta da Stati Uniti e [[Sudafrica]], ingaggiarono una lotta senza esclusione di colpi. Il conflitto, iniziato nel novembre del 1975 con l'invasione dell'Angola da parte del Sudafrica dell'apartheid, vide l'intervento di migliaia di soldati cubani [[Operaciòn Carlota]] e si protrasse per anni, decimando la popolazione inerme. Si giunse infine alla firma di un accordo di pace, voluto dalle potenze straniere dopo la sconfitta del Sudafrica a Cuito Canavale e i cambiamenti nello scenario internazionale, siglato nel dicembre del 1988 a New York. Nel 1991 furono firmati gli [[accordi di Bicesse]] e le truppe straniere si ritirarono<ref>Un dettagliato resoconto sui retroscena del coinvolgimento cubano e sovietico dell'Angola nel contesto della [[Guerra fredda (1962-1991)|guerra fredda]] si può leggere nell'articolo di {{Cita web|nome=Piero|cognome=Gleijeses|url=http://www.wilsoncenter.org/sites/default/files/CWIHPBulletin8-9_p1.pdf|titolo= Havana’s Policy in Africa, 1959-76: New Evidence from Cuban Archives|anno=1996|accesso=12 ottobre 2012}} (testo in inglese).</ref>. Nel [[1992]] si tennero le elezioni presidenziali multipartitiche, che videro la vittoria del MPLA. [[José Eduardo dos Santos]], che come detto era successo a Neto nel 1979 alla guida assoluta del paese e del partito, fu confermato nella carica. A differenza del [[Fronte Nazionale di Liberazione dell'Angola|FNLA]], l'[[Unione Nazionale per l'Indipendenza Totale dell'Angola|UNITA]], guidata da Jonas Savimbi, non accettò l'esito elettorale e il paese entrò in una nuova fase di guerra civile.
Il 20 novembre [[1994]] a [[Lusaka]], in Zambia, nel contesto del cosiddetto [[protocollo Lusaka]] venne stipulato un nuovo accordo di pace che prevedeva la reintegrazione dei ribelli nel governo nazionale e nelle forze armate. Nell'aprile [[1997]] venne creato un governo di unità nazionale dal quale l'[[Unione Nazionale per l'Indipendenza Totale dell'Angola|UNITA]] venne però espulsa l'anno seguente in seguito alla ripresa delle azioni di guerriglia.
 
L'[[Movimento Popolare di Liberazione dell'Angola|MPLA]], movimento marxista-leninista che organizzò un sistema politico monopartitico appoggiato da [[Cuba]] e dall'[[Unione Sovietica]], e l'[[Unione Nazionale per l'Indipendenza Totale dell'Angola|UNITA]], sostenuta da Stati Uniti e [[Sudafrica]], ingaggiarono una lotta senza esclusione di colpi. Il conflitto, iniziato nel novembre del 1975 con l'invasione dell'Angola da parte del Sudafrica con truppe già presenti in Namibia, vide l'intervento di migliaia di soldati cubani [[Operación Carlota]] e si protrasse per anni, decimando la popolazione inerme. Si giunse infine alla firma di un accordo di pace, voluto dalle potenze straniere dopo la sconfitta del Sudafrica a Cuito Canavale e i cambiamenti nello scenario internazionale, siglato nel dicembre del 1988 a [[New York]].
=== Storia recente e attualità politica ===
 
Nel 1991 furono firmati gli [[accordi di Bicesse]] e le truppe straniere si ritirarono<ref>Un dettagliato resoconto sui retroscena del coinvolgimento cubano e sovietico dell'Angola nel contesto della [[Guerra fredda (1962-1991)|guerra fredda]] si può leggere nell'articolo di {{Cita web|nome=Piero|cognome=Gleijeses|url=https://www.wilsoncenter.org/sites/default/files/CWIHPBulletin8-9_p1.pdf|titolo=Havana’s Policy in Africa, 1959-76: New Evidence from Cuban Archives|anno=1996|accesso=12 ottobre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170706015859/https://www.wilsoncenter.org/sites/default/files/CWIHPBulletin8-9_p1.pdf|urlmorto=sì}} (testo in inglese).</ref>. Nel 1992 si tennero le elezioni presidenziali multipartitiche, che videro la vittoria del MPLA. [[José Eduardo dos Santos]], che come detto era successo a Neto nel 1979 alla guida assoluta del Paese e del partito, fu confermato nella carica. A differenza del [[Fronte Nazionale di Liberazione dell'Angola|FNLA]], l'[[Unione Nazionale per l'Indipendenza Totale dell'Angola|UNITA]], guidata da Jonas Savimbi, non accettò l'esito elettorale e il Paese entrò in una nuova fase di guerra civile.
Cessando la guerra fredda e crollando l'Unione Sovietica, il presidente Dos Santos, al potere dal 1979, aveva nel frattempo ribaltato completamente la propria politica. Se in politica interna rimodernò le istituzioni, depurandole dal passato marxismo, in politica estera instaurò una solida alleanza con Stati Uniti, Gran Bretagna e Portogallo. In particolare sono da segnalare le prese di posizione costantemente favorevoli alle guerre intraprese dagli Stati Uniti in [[Afghanistan]] e [[Iraq]].
 
L'UNITA si trovò spiazzata da questo nuovo atteggiamento e si ridusse così a un gruppo paramilitare allo sbando. Il [[Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite]] votò sanzioni contro l'UNITA stessa (28 agosto 1997) e nel 1999 le unità militari angolane sferrarono un duro colpo ai ribelli riprendendo il controllo delle principali città delle zone controllate dall'UNITA. Savimbi dichiarò allora un'ennesima lotta di guerriglia che dilaniò il paese provocando un milione e mezzo di morti e centinaia di migliaia di senzatetto. Le ostilità proseguirono fino alla morte di Savimbi (primavera 2002), allorché i ribelli deposero le armi dopo la garanzia di un'[[amnistia]] generale e dell'integrazione nelle forze armate ufficiali.
Il 20 novembre 1994 a [[Lusaka]], in Zambia, nel contesto del cosiddetto [[protocollo di Lusaka]] venne stipulato un nuovo accordo di pace che prevedeva la reintegrazione dei ribelli nel governo nazionale e nelle forze armate. Nell'aprile del 1997 venne creato un governo di unità nazionale dal quale l'[[Unione Nazionale per l'Indipendenza Totale dell'Angola|UNITA]] venne però espulsa l'anno seguente in seguito alla ripresa delle azioni di guerriglia.
Gli anni ininterrotti di guerra civile rendono più difficoltoso il percorso di sviluppo del paese; tra le varie difficoltà, è da citare quella delle migliaia di persone che hanno abbandonato i loro villaggi a causa dei conflitti.
 
Recentemente, Dos Santos ha puntato su un legame sempre più stretto con la vecchia madrepatria portoghese, suggellato dal sontuosissimo matrimonio celebrato nel 2004 a Luanda tra una figlia di Dos Santos, Tchizé, e il magnate portoghese [[Hugo Pego]].
=== Nel ventunesimo secolo ===
L'Angola è membro dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]], dell'[[Unione Africana]], della [[Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese]] (CPLP), della [[Southern African Development Community]] (SADC) e dell'[[Organizzazione Mondiale del Commercio]]; è inoltre associata all'[[Unione europea]].
Con la cessazione della guerra fredda e il crollo dell'Unione Sovietica il presidente Dos Santos, al potere dal 1979, aveva nel frattempo ribaltato completamente la propria politica. Se in politica interna rimodernò le istituzioni, depurandole dal passato marxismo, in politica estera instaurò una solida alleanza con Stati Uniti, Gran Bretagna e Portogallo. In particolare sono da segnalare le prese di posizione costantemente favorevoli alle guerre intraprese dagli Stati Uniti in [[Afghanistan]] e [[Iraq]]. L'UNITA si trovò spiazzata da questo nuovo atteggiamento e si ridusse così a un gruppo paramilitare allo sbando. Il [[Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite]] votò sanzioni contro l'UNITA stessa (28 agosto 1997) e nel 1999 le unità militari angolane sferrarono un duro colpo ai ribelli riprendendo il controllo delle principali città delle zone controllate dall'UNITA. Savimbi dichiarò allora un'ennesima lotta di guerriglia che dilaniò il Paese provocando un milione e mezzo di morti e centinaia di migliaia di senzatetto. Le ostilità proseguirono fino alla morte di Savimbi (primavera 2002), allorché i ribelli deposero le armi dopo la garanzia di un'[[amnistia]] generale e dell'integrazione nelle forze armate ufficiali.
L'8 novembre [[2008]] l'Angola si schiera a fianco delle truppe della [[Repubblica Democratica del Congo]] nei pressi di [[Goma]], per far tornare la stabilità nell'Africa centrale, dilaniata dal [[Conflitto del Kivu]].
 
Gli anni ininterrotti di guerra civile rendono più difficoltoso il percorso di sviluppo del Paese; tra le varie difficoltà, è da citare quella delle migliaia di persone che hanno abbandonato i loro villaggi a causa dei conflitti. Dos Santos ha puntato su un legame sempre più stretto con la vecchia madrepatria portoghese, suggellato dal sontuosissimo matrimonio celebrato nel 2004 a Luanda tra una figlia di Dos Santos, Tchizé, e il magnate portoghese [[Hugo Pego]]. L'Angola è membro dell'[[Organizzazione delle Nazioni Unite|ONU]], dell'[[Unione Africana]], della [[Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese]] (CPLP), della [[Comunità di sviluppo dell'Africa meridionale|Southern African Development Community]] (SADC) e dell'[[Organizzazione Mondiale del Commercio]]; è inoltre associata all'[[Unione europea]]. L'8 novembre 2008 l'Angola si schiera a fianco delle truppe della [[Repubblica Democratica del Congo]] nei pressi di [[Goma]], per fare tornare la stabilità nell'Africa centrale, dilaniata dal [[Conflitto del Kivu]].
 
== Geografia ==
{{Vedivedi anche|Geografia dell'Angola}}
 
Con un'area di 1.246.700&nbsp;km², l'Angola è il ventitreesimo paese più esteso del mondo. È vasto approssimativamente come il [[Mali]] e circa quattro volte più esteso dell'[[Italia]]. Il paese possiede 1600&nbsp;km di costa atlantica. La capitale, [[Luanda]], sorge sulla costa nella parte nord occidentale del paese.
L'Angola, con un'area di 1 246 700 km², è il ventitreesimo Paese più esteso del mondo. È vasto approssimativamente come il [[Mali]] e circa quattro volte più esteso dell'[[Italia]]. Possiede 1 600 km di costa atlantica. La capitale, [[Luanda]], sorge sulla costa nella parte nord occidentale.
 
=== Morfologia ===
[[File:Moco.JPG|thumb|upright=1.2|Monte Moco, il più alto d'Angola]]
Il territorio angolano è caratterizzato da una fascia di altopiani, il più vasto dei quali è quello di [[altopiano di Bié|Bié]], che lo attraversa da nord a sud. L'altitudine media è compresa fra i 700 e i 1000&nbsp;m [[s.l.m.]]; sul lato occidentale l'altopiano è delimitato da una dorsale montuosa che raggiunge l'altitudine massima con il [[Monte Moco|Morro de Moco]] (2620&nbsp;m). In direzione della costa la scarpata è brusca e digrada rapidamente verso la stretta fascia delle pianure costiere, larga dai 50 ai 100&nbsp;km.
 
Il territorio angolano è caratterizzato da una fascia di altopiani, il più vasto dei quali è quello di [[altopiano di Bié|Bié]], che lo attraversa da nord a sud. L'altitudine media è compresa fra i 700 e i 1000 m sul livello del mare; sul lato occidentale l'altopiano è delimitato da una dorsale montuosa che raggiunge l'altitudine massima con il [[Monte Moco|Morro de Moco]] (2 620 m). In direzione della costa la scarpata è brusca e digrada rapidamente verso la stretta fascia delle pianure costiere, larga dai cinquanta ai cento chilometri.
Sul lato orientale, verso l'interno del continente, gli altopiani digradano dolcemente verso il bacino dello [[Zambesi]]. Il territorio è caratterizzato da vaste [[savana|savane]], dove si concentra gran parte della popolazione data la ricchezza di terreni fertili e le buone condizioni climatiche.
 
Nella parte sudorientale vi è un'area arida in direzione del deserto del [[Kalahari]]; fanno eccezione le vallate dei fiumi [[Cuando]], [[Cunene (fiume)|Cunene]] e [[Cubango]] sulle rive dei quali vi sono terreni coltivabili o sfruttabili per l'allevamento. E la parte settentrionale è coperta di una liscia parte pianeggiante con altopiani a 35,8 metri.
Sul lato orientale, verso l'interno del continente, gli altopiani digradano dolcemente verso il bacino dello [[Zambesi]]. Il territorio è caratterizzato da vaste [[savana|savane]], dove si concentra gran parte della popolazione data la ricchezza di terreni fertili e le buone condizioni climatiche. Nella parte sudorientale vi è un'area arida in direzione del deserto del [[Kalahari]]; fanno eccezione le vallate dei fiumi [[Cuando]], [[Cunene (fiume)|Cunene]] e [[Cubango]] sulle rive dei quali vi sono terreni coltivabili o sfruttabili per l'allevamento. Altre montagne importanti sono la [[Serra da neve]] (2 490 m) e la [[Serra chilengue]].
Altre montagne importanti sono la [[Serra da neve]] (2490&nbsp;m) e la [[Serra chilengue]].
 
=== Idrografia ===
I fiumi principali sono il [[M'Bridge]] e il [[Cuanza|Kwanza]], che si gettano nell'[[Oceano Atlantico]]; il [[Kwango|Cuango]] e il [[Cassai]], che tributano a nord al fiume [[Congo (fiume)|fiume Congo]].
 
=== Clima ===
Grazie all'altitudine, il clima è tutto sommato temperato. Le temperature medie si aggirano sulla costa intorno a 16&nbsp; °C in inverno e a 21&nbsp; °C in estate. La piovosità non è ingente, ma ben distribuita (374&nbsp; mm annui per 31 giorni nella zona di Luanda).
 
== PopolazioneSocietà ==
=== Demografia ===
[[File:Angola-demography.svg|thumb|Andamento della popolazione Angolana dal 1950 al 2020]]
La popolazione mantiene un tasso di crescita abbastanza elevato, anche grazie alla lotta all'AIDS, non più così diffuso come in altri stati africani. La speranza di vita rimane ancora molto bassa per via di guerre intestine al paese. Ancora oggi, grande parte della popolazione è analfabeta.
 
La popolazione mantiene un tasso di crescita abbastanza elevato, anche grazie alla lotta all'[[AIDS]], non più così diffuso come in altri stati africani. La popolazione angolana è quasi sestuplicata nell'ultimo mezzo secolo, passando dai 5 milioni scarsi del 1960 ai 29,4 milioni circa del ventunesimo secolo, secondo i dati dell'United States Census Bureau. La speranza di vita rimane tuttavia ancora molto bassa per via di guerre intestine al Paese; gran parte della popolazione è analfabeta.
 
=== Etnie ===
[[File:Angola tribes 1970.jpg|thumb|left|mappa delle etnie in Angola (1970)]]
Le principali etnie sono:
 
Gruppi neri [[Bantu (etnologia)|Bantu]]: 98%,
Le principali etnie, che fanno parte dei gruppi neri [[Bantu (etnologia)|bantu]], compongono il 98% della popolazione angolana, seguono i mulatti con l'1,5% e i gruppi bianchi (perlopiù di origine portoghese) con lo 0,5%.
Mulatti: 1,5%
* [[Ovimbundu]] (o ''mbundu meridionali'', 37%)<ref name=CIA>{{cita web|url=https://www.cia.gov/the-world-factbook/countries/angola/#people-and-society|titolo=Angola|accesso=28 gennaio 2025}}</ref>
Gruppi bianchi (perlopiù di origine portoghese): 0,5%
* [[Ambundu]] (o ''mbundu settentrionali'', 25%)<ref name=CIA/>
* [[Kikongo]]
* [[Bakongo]] (o ''kongo'', 13%)<ref name=CIA/>
* [[Ovimbundu]]
* [[Chokwe (popolo)|Chokwe]] (o ''chocué'', 6%)<ref name=Joshua>{{cita web|url=https://joshuaproject.net/countries/AO|titolo=Angola|accesso=28 gennaio 2025}}</ref>
* [[Kimbundu]]
* [[Nyemba (popolo)|Nyemba]] (o ''ganguela'', 3%)<ref name=Joshua/>
* [[Lunda]]
* [[Nyaneka]] (o ''haneca'', 3%)<ref name=Joshua/>
* [[Chokwe]]
* [[Nkhumbi]] (o ''humbe'', 2%)<ref name=Joshua/>
* [[Ovambo]] (o ''ambo'', 2%)<ref name=Joshua/>
* [[Lunda (popolo)|Lunda]] (1%)<ref name=Joshua/>
* [[Herero]] (<1%)<ref name=Joshua/>
* [[Mbukushu]] (o ''[[xindonga]]'', <1%)<ref name=Joshua/>
 
=== Lingue ===
Il [[Lingua portoghese|portoghese]] è la lingua ufficiale dell'Angola ed è la lingua materna del 30% della popolazione. Esistono però alcune [[lingue nazionali]] parlate nel Paese. Secondo il censimento realizzato nel 2014 il portoghese è la lingua o una delle lingue parlate in casa per il 71,2% degli angolani.
 
La lingua nazionale con più parlanti è l'[[umbundu]], parlata dagli [[ovimbundu]] nella regione del centro-sud. È lingua materna di circa un terzo degli angolani.
 
Il [[kimbundu]] è la seconda lingua nazionale più parlata, circa dalla quarta parte della popolazione, gli [[ambundu]], che vivono nel centro nord. È una lingua di grande rilevanza essendo la lingua antica della capitale e dell'antico [[Ndongo|Regno di [[Ndongo]]. Ci sono state molte interferenze lessicali con il portoghese.
 
Il [[kikongo]], parlato al nord, ha diversi dialetti. Era la lingua dell'antico [[Regno di Kongo|Regno di Congo]] e dopo la migrazione postcoloniale al Sud, oggi, ha dei parlanti anche a Luanda. In questa regione, in provincia di Cabinda, si parla anche il [[fiote]] e l'[[ibinda]]. Il [[Lingua chocué|chocué]] è la lingua dell'Est per eccellenza. Al Sud si parlano anche altre lingue del gruppo [[Lingue khoisan|khoisan]], parlate da piccoli gruppi.
 
Il portoghese, che è la lingua ufficiale, è la lingua materna solo del 30% della popolazione.
 
=== Religioni ===
{{vedi anche|Religioni in Angola}}
 
Il governo riconosce come religioni del paese il Cattolicesimo e l'Animismo. In Angola esistono invece tantissime religioni organizzate in chiese o forme analoghe. Dati certi relativi al numero di fedeli non esistono, ma la maggior parte della popolazione angolana è di religione cattolica (almeno la metà), o cristiana. Ci sono infatti anche [[Protestantesimo|protestanti]], [[Battismo|battisti]], [[Metodismo|metodisti]] e [[Calvinismo|calvinisti]]. Altra importante percentuale è rappresentata dall'[[Animismo]], professato dal 30%. È significativa anche la presenza di persone che non professano alcuna religione (atei), il fenomeno è dovuto anche all'influenza del Marxismo-Leninismo professato nella prima fase postcoloniale. I praticanti di religioni africane sono una minoranza. Solo l'1-2% della popolazione professa l'[[Islam]], in particolare di ala sunnita. Durante la [[Guerra civile in Angola|guerra civile]], molte persone si sono avvicinate ad un credo religioso o hanno rafforzato la loro fede. Sono presenti anche numerose sette di matrice brasiliana, che però sono illegali e vengono quindi perseguite dallo Stato.
Il governo riconosce come religioni del Paese il Cattolicesimo e l'Animismo. In Angola esistono invece tantissime religioni organizzate in chiese o forme analoghe. Dati certi relativi al numero di fedeli non esistono, ma la maggior parte della popolazione angolana è di religione cattolica (almeno la metà), o cristiana di altre confessioni: ci sono infatti anche [[Testimoni di Geova]]<ref>{{Cita web |url=https://www.jw.org/it/testimoni-di-geova/nel-mondo/AO/
|titolo=Angola
|sito=jw.org
|accesso=17 agosto 2025
}}</ref>, [[Protestantesimo|protestanti]], [[Battismo|battisti]], [[Metodismo|metodisti]] e [[Calvinismo|calvinisti]]. L'[[Animismo]] è professato dal 30% della popolazione. È significativa anche la presenza di persone che non professano alcuna religione (atei), il fenomeno è dovuto anche all'influenza del marxismo-leninismo professato nella prima fase postcoloniale. Solo l'1-2% della popolazione professa l'[[Islam]], in particolare di confessione sunnita. Durante la [[Guerra civile in Angola|guerra civile]], molte persone si sono avvicinate a un credo religioso o hanno rafforzato la loro fede. Sono presenti anche numerose sette di matrice brasiliana, che però sono illegali e vengono quindi perseguite dallo Stato.
 
== Politica ==
[[File:National Assembly Building (19898889148).jpg|thumb|left|L'[[Assemblea nazionale (Angola)|Assemblea Nazionale dell'Angola]].]]
 
Il governo angolano è composto da tre rami: [[potere esecutivo|esecutivo]], [[potere legislativo|legislativo]] e [[potere giudiziario|giudiziario]]. L'esecutivo è esercitato dal governo ed è composto dal [[Presidenti dell'Angola|presidente]], i vice-presidenti e il Consiglio dei ministri.
 
Il potere legislativo è rivestito dal parlamento [[unicameralismo|unicamerale]] da 220 membri, l'[[Assemblea nazionale (Angola)|Assemblea Nazionale]], eletta tramite collegi provinciali e nazionali. Da decenni, il potere è comunque concentrato nella presidenza.
 
La [[Costituzione dell'Angola]] (Constituição de Angola) risale al 21 gennaio 2010.
 
Dopo 38 anni di dominio, nel 2017 il presidente [[José Eduardo dos Santos]] si dimise dalla guida del [[Movimento Popolare di Liberazione dell'Angola]] (MPLA).<ref>[https://www.bloomberg.com/news/articles/2017-02-03/angola-ruling-party-names-joao-lourenco-presidential-candidate Angolan Leader Dos Santos to Step Down After 38 Years in Power]</ref> Il leader del partito vincitore alle [[Elezioni parlamentari in Angola del 2017|elezioni parlamentari dell'agosto 2017]] divenne il nuovo presidente dell'Angola. Il MPLA scelse l'ex ministro della Difesa [[João Lourenço]] come successore di Santos.<ref>{{Cita news |cognome=Thiefaine |nome=Charles |data=5 dicembre 2016 |titolo=En Angola, le ministre de la Défense devrait succèder au président Dos Santos |lingua=fr |editore=Lefigaro.fr |url=http://www.lefigaro.fr/international/2016/12/05/01003-20161205ARTFIG00307-en-angola-le-ministre-de-la-defense-devrait-succeder-au-president-dos-santos.php |accesso=4 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170325025941/http://www.lefigaro.fr/international/2016/12/05/01003-20161205ARTFIG00307-en-angola-le-ministre-de-la-defense-devrait-succeder-au-president-dos-santos.php}}</ref>
 
In quella che è stata descritta come epurazione politica per consolidare il proprio potere e ridurre l'influenza della famiglia Dos Santos, Lourenço licenziò subito il capo della polizia nazionale Ambrósio de Lemos, e il capo dei servizi di intelligence, Apolinário José Pereira, entrambi considerati alleati dell'ex presidente Dos Santos.<ref>{{Cita news|url=https://www.reuters.com/article/us-angola-police/angolas-lourenco-replaces-police-and-intelligence-chiefs-idUSKBN1DK1SH|titolo=Angola's Lourenco replaces police and intelligence chiefs|data=20 novembre 2017|editore=[[Reuters]]|accesso=4 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171120171118/https://www.reuters.com/article/us-angola-police/angolas-lourenco-replaces-police-and-intelligence-chiefs-idUSKBN1DK1SH}}</ref> Rimosse anche [[Isabel dos Santos]], figlia dell'ex presidente, dalla posizione al vertice della compagnia petrolifera statale Sonangol.<ref>{{Cita news|url=https://www.bbc.com/news/world-africa-42003016|titolo=Angola sacks Africa's richest woman|data=15 novembre 2017|editore=[[BBC News]]|accesso=4 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171118031625/http://www.bbc.com/news/world-africa-42003016}}</ref>
 
== Ordinamento dello stato ==
Riga 172 ⟶ 211:
#[[Provincia di Cuanza Nord|Cuanza Norte]]
#[[Provincia di Cuanza Sud|Cuanza Sul]]
#[[Provincia didel Cunene|Cunene]]
#[[Provincia di Huambo|Huambo]]
#[[Provincia di Huíla|Huíla]]
#[[Provincia di Luanda|Luanda]]
#[[Provincia di Lunda Nord|Lunda Norte]]
#[[Provincia di Lunda Sud|Lunda Sul]]
#[[Provincia di Malanje|Malanje]]
Riga 183 ⟶ 222:
#[[Provincia di Uíge|Uíge]]
#[[Provincia dello Zaire|Zaire]]
|rowspan=18|[[ImmagineFile:Angola Provinces numbered 300px.png|right|]]
|}
 
=== IstituzioniIstruzione ===
=== Università ===
Il potere esecutivo e legislativo spettano al presidente, che, di fatto, è il capo del partito MPLA. Il parlamento, che coadiuva il presidente nell'esercizio del potere legislativo, è unicamerale e conta 220 membri elettivi. I codici civili e commerciali sono stati modificati negli anni novanta, sancendo il totale abbandono dell'originaria impostazione di origine marxista. È stato sancito il principio della proprietà privata, dei beni e delle terre e il diritto di impresa; le consuetudini locali sono state fortemente incentivate.
Nell'ambito universitario ricordiamo l'Università Agostinho Neto, fondata il 21 agosto 1962 e che prende il nome dal primo presidente dell'Angola [[Agostinho Neto]] <ref>{{Cita web |url=https://uan.ao/history/ |titolo=Copia archiviata |accesso=22 febbraio 2023 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230222000203/https://uan.ao/history/ |urlmorto=sì }}</ref>.
 
== Economia ==
Il principale partner economico è la Cina, che ha concluso accordi con l'Angola per lo sfruttamento delle sue risorse energetiche, inviando operai in grandi quantità; in cambio, l'Angola ha beneficiato della costruzione di infrastrutture (adper esempio, gli stadi della Coppa d'Africa di calcio) e ricevuto ingenti quantità di denaro che hanno determinato il più alto tasso di crescita fra i paesiPaesi africani degli ultimi anni. Inoltre la Cina ha intenzione di costruire una ferrovia transcontinentale che collegherà i giacimenti angolani con le coste africane dell'Oceano Indiano. Significativa è la trasformazione [[urbanistica]] della capitale Luanda. Nel 2009 sono stati creati in Angola 330&nbsp; 000 nuovi posti di lavoro. La povertà in Angola è scesa dal 63% del 2002 al 38% del 2009.
 
=== Settore primario ===
Anche a causa della lunga guerra civile, meno del 3% delle terre potenzialmente arabili sono attualmente coltivate. A parte le poco produttive colture di sussistenza, esistono alcune piantagioni fiorenti di caffè, che recentemente sono state vendute a privati, tornando ada essere produttive dopo lunghi periodi di abbandono. <brDa />segnalare anche la pesca, che frutta annualmente circa 250 000 tonnellate di pescato. L'[[industria mineraria dell'Angola]] è invece di grande potenziale economico.
Da segnalare anche la pesca, che frutta annualmente circa 250.000&nbsp;t di pescato.<br />
L'[[Industria mineraria dell'Angola]] è invece di grande potenziale economico.
 
=== Settore terziario ===
I principali rapporti economici si hanno con [[Cina]], [[Sudafrica]], [[Portogallo]], [[Stati Uniti d'America]] e, recentemente, [[Brasile]].
 
=== Compagnie aeree ===
La compagnia di bandiera è la [[TAAG Angola Airlines]] con sede a Luanda. La flotta conta 1317 aeromobili. Le rotte servite sono sia nazionali che internazionali. La società è 100% a capitale pubblico.
 
Una compagnia commerciale, la [[Aero Tropical]], operativa nel settore del trasporto merci; èattiva latra [[Aeroil Tropical]]1996 e il 1999, anch'essa conaveva base a Luanda.
 
== Ambiente ==
{{vedi anche|Aree naturali protette in Angola}}
L'ambiente è ricco di flora e fauna tipiche dell'Africa centrale. Fino ad oggi non è stato valorizzato a dovere, ma potrà costituire sicuramente una risorsa di grande interesse.
 
La rete delle aree naturali protette in Angola occupa complessivamente una superficie di 87 000 km², corrispondenti al 6,97 % della superficie complessiva del Paese. Ne fanno parte otto parchi nazionali, un parco naturale regionale, due riserve naturali integrali e due riserve naturali parziali<ref name=WDPA>{{cita web |autore=UNEP-WCMC (2017) |titolo=Protected Area Profile for Angola |sito=World Database of Protected Areas |url=https://www.protectedplanet.net/country/AO |lingua=en |accesso=19 novembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171201043349/https://www.protectedplanet.net/country/AO |urlmorto=sì }}</ref>.
== Arte ==
Da segnalare soprattutto la letteratura, che annovera numerosi valenti scrittori.
Da non dimenticare altresì la produzione ebanistica e di utensileria, nonché la pittura.
 
== LetteraturaCultura ==
=== Arte ===
In ambito artistico da ricordare la produzione ebanistica e di utensileria, nonché la pittura.
 
=== Patrimoni dell'umanità ===
{{vedi anche|Patrimoni dell'umanità dell'Angola}}
 
[[Mbanza Congo]], vestigia della capitale dell'antico [[Regno del Congo]], è il primo sito dell'Angola entrato, nel 2017, nella [[Lista dei patrimoni dell'umanità]] dell'[[UNESCO]].
 
=== Letteratura ===
Fra gli scrittori più noti della [[letteratura angolana]]:
* [[Mário Pinto de Andrade]]
Riga 219 ⟶ 263:
* [[Alda Lara]]
* [[Agostinho Neto]]
* [[Pepetela]], autore del romanzo [[Mayombe]] (1980)
* [[José Eduardo Agualusa]]
* [[José Luandino Vieira]]
* [[Ondjaki]]
* [[Ruy Duarte De Carvalho]]
* [[Pedro Francisco Miguel]]
 
=== Musica ===
Genere musicale e stile di danza tipico è rappresentato dalla [[kizomba]]. In ambito musicale possiamo ricordare, tra gli altri, i cantanti [[Yuri da Cunha]] e [[Aline Frazão]].
 
=== Angola nello spazio ===
Il 26 dicembre 2017 viene lanciato [[AngoSat 1]], primo satellite angolano<ref>https://www.arabnews.com/node/1216196/science-technology</ref>.
 
== Sport ==
=== Calcio ===
L'8 ottobre del 2005 la [[nazionale di calcio dell'Angola|nazionale di calcio angolana]] si è qualificata ai [[Campionato mondiale di calcio 2006|Campionati mondiali di calcio di Germania 2006]]., Perprima lae nazionaleunica angolanapartecipazione èa stataun latorneo primadella partecipazioneFIFA. adLa unmassima campionatoserie mondiale.<brdel />calcio angolano è la [[Girabola]].
 
La massima serie del calcio angolano è la [[Girabola]].
Nel gennaio del [[2010]] l'Angola ha ospitato la [[Coppa delle Nazioninazioni Africaneafricane 2010]], che, nell'occasione, ha visto il trionfo dell'[[Nazionale di calcio dell'Egitto|Egitto]].
 
=== Pallacanestro ===
La [[nazionale di pallacanestro dell'Angola]] è una delle migliori rappresentative africane: dall'edizione di [[Giochi della XXV Olimpiade|Barcellona 1992]] a quella di [[Giochi della XXIX Olimpiade|Pechino 2008]] è stata una presenza fissa alle [[Giochi olimpici estivi|olimpiadi]] (a [[Giochi della XXX Olimpiade|Londra 2012]] partecipò soltanto con la squadra femminile), ha partecipatopreso parte a cinque edizioni dei [[Campionati mondiali maschili di pallacanestro|mondiali]] e ha vinto ottoin delleundici ultimeoccasioni nove edizioni deii [[campionati africani maschili di pallacanestro]], compresacompresi l'ultimaquelli giocatagiocati in casa nel [[FIBA AfroBasket 2007|2007]].
 
=== Altri sport ===
L'angolana [[Elizandra Wassuca]] è stata campionessa del mondo di [[jujutsu]].<ref>https://www.verangola.net/va/en/042021/Sports/24901/Angolan-Elizandra-Wassuca-wins-Jiu-Jitsu-world-champion-title.htm</ref> il pilota [[Portogallo|portoghese]] [[Campionato FIA di Formula 2 (2017-)|della gp2 series, l'attuale formula 2,]] corre con la doppia nazionalità sia portoghese e anche quella della angola il pilota [[Ricardo Teixeira (pilota automobilistico)|ricardo texeira.]]
 
== Ricorrenza nazionale ==
* 11 novembre, Dia da Independência: Giorno dell'indipendenza dal Portogallo (che fece seguito alla [[Guerra d'indipendenza dell'Angola]]), nel 1975
 
=== Altre ricorrenze nazionali ===
17 settembre, Fundador da Nação e Dia dos Heróis Nacionais: celebrazioni della nascita di [[Agostinho Neto]]
 
== Tradizioni ==
Le tradizioni risultano dalla felice fusione, avvenuta sin dal Cinquecento, dei costumi portoghesi con quelli dei locali regni, specialmente del regno ndongo.andongo; Nene è risultato quello che oggi è noto come ''costume afroportoghese''.
 
Inoltre, l'Angola è famosa per la danza [[Semba]], nonché successivamente della [[kizomba]], un nuovo "genere musicale" nato dalla fusione tra [[Zouk]] e Semba dove l'insieme di passi (chiamati appunto "passadas") sono gli stessi del Semba, ma eseguiti con una diversa "attitudine".
 
=== Gastronomia ===
{{vedi anche|Cucina angolana}}
 
La cucina angolana ha risentito della cucina portoghese per via dell'influenza coloniale del passato; tra gli ingredienti, uno dei più utilizzati è l'olio di palma.
 
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*{{cita libro |autore=Brian J. Huntley, Vladimir Russo, Fernanda Lages, Nuno Ferrand|titolo=Biodiversity of Angola|editore=Springer, Cham |anno=2019 |città= |isbn= 978-3-030-03083-4|lingua=en |url=https://link.springer.com/book/10.1007%2F978-3-030-03083-4}}
 
== Voci correlate ==
* [[CucinaCroce dell'AngolaRossa angolana]]
* [[CrocePartito RossaSocialista AngolanaLiberale]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Angola|n=Portale:Angola|wikt=Angola|voy}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.info-angola.com/|Sito ufficiale dell'Angola}}
* {{cita web | url = http://www.info-angola.com/ | titolo = Sito ufficiale dell'Angola | urlmorto = sì | accesso = 16 gennaio 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090330073344/http://info-angola.com/ }}
* {{cita web|http://www.parlamento.ao|Parlamento Angolano}}
* {{cita web |url=http://www.parlamento.ao |titolo=Parlamento Angolano |accesso=17 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180214160018/http://www.parlamento.ao/# |urlmorto=sì }}
* {{cita web|http://www.ccia.ebonet.net/|Camera di Commercio Angolana}}
* {{cita web |url=http://www.ccia.ebonet.net/ |titolo=Camera di Commercio Angolana |urlmorto=sì |accesso=29 novembre 2006 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061005112330/http://www.ccia.ebonet.net/ }}
* {{cita web|http://www.ambasciatangolana.com/|Ambasciata dell'Angola a Roma}}
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* {{cita web|url=http://www.uni-wuerzburg.de|titolo=Costituzione dell'Angola}}
* [http://www.viaggiaresicuri.mae.aci.it/?angola Scheda dell'Angola dal sito Viaggiare Sicuri] - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
* [https://web.archive.org/web/20070226053812/http://viaggiaresicuri.mae.aci.it/?angola Scheda dell'Angola dal sito Viaggiare Sicuri] - Sito curato dal Ministero degli Esteri e dall'ACI
* {{cita web|https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/ao.html|Scheda della nazione.|lingua=en}}
* {{cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/ao.html|titolo=Scheda della nazione.|lingua=en|accesso=23 ottobre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200506142644/https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/ao.html|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://www.angolapress-angop.ao/|Agenzia di stampa angolana}}
* {{cita web |url=http://www.angolapress-angop.ao/ |titolo=Agenzia di stampa angolana |accesso=7 agosto 2008 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080807051506/http://www.angolapress-angop.ao/ |urlmorto=sì }}
 
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