Olio di palma: differenze tra le versioni

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{{D|Olio di palmisto|commento=prodotti nettamente differenti, soprattutto riguardo alle componenti nutrizionali; collegare quest'ultima a [[:d:Q1960534]]}}
[[File:Palm Oils - outer pulp vs kernel from African Oil Palm - Elaeis guineenisis.jpg|miniatura|273x273px|Oli di palma di diverso tipo]]
[[File:Huile de palme biologique 350g.jpg|thumb|Olio di palma in panetti, nel colore chiaro successivo alla bollitura]]
[[File:Elaeis guineensis MS 3467.jpg|thumb|upright=1.4|Palma da olio (''[[Elaeis guineensis]]'')]]
L{{'}}'''olio del frutto della palma''' e l<nowiki>{{'</nowiki>}}'''olio di semi di palma''' (quest'ultimo detto anche '''olio di palmisto''') sono degli [[Olio vegetale|oli vegetali]], prevalentemente costituiti da [[trigliceridi]] con alte concentrazioni di [[acidi grassi saturi]], ricavati dalle palme da olio, principalmente ''[[Elaeis guineensis]]'' ma anche da ''[[Elaeis oleifera]]'' e, ''[[Attalea maripa]]'' e ''[[Attaela speciosa]]''.
 
L'uso dell'olio di palma è cresciuto nel corso della seconda metà del [[XX secolo]], tanto da farlo divenire un ingrediente di uso diffuso dell'[[industria alimentare]], nella quale sonoè andatiandato a sostituire, per il basso costo e per le sue caratteristiche, altri grassi di uso tradizionale nei paesicontinenti a [[clima temperato]], quali [[Europa]] e [[Nord America]]. Costituenti spesso fondamentali di molti prodotti alimentari, gli oli di palma, insieme a [[farina]] e zuccheri semplici, possono essere uno dei tre ingredienti prevalenti in molte creme, dolci e [[:Categoria:Prodotti da forno|prodotti da forno]] di produzione industriale nei paesi importatori del prodotto, mentre, in forma non [[Raffinazione dell'olio vegetale|raffinata]], è un tradizionale ingrediente di uso domestico nei paesi dell'[[Africa occidentale]] [[Africa subsahariana|subsahariana]].
 
Sono materia prima nella formulazione di molti [[sapone|saponi]], polveri detergenti, prodotti per la cura della persona; per questi utilizzi vengono spesso usati i saponi di sodio o potassio e gli esteri semplici dei suoi acidi grassi come il [[palmitato di isopropile]]. Hanno trovato un nuovo controverso uso come [[combustibile]] di fonte [[agroenergie|agroenergetica]].
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Dal frutto della palma da olio si ricavano olio di palma (ottenuto dal frutto) e olio di palmisto (estratto dai suoi semi): entrambi sono solidi o semi-solidi a temperatura ambiente, ma con un processo di [[Cristallizzazione frazionata|frazionamento]] si possono separare in componente liquida ([[olio di palma bifrazionato]], usato per la [[frittura]]) e solida.
 
Pur impegnando nel 2014 solo il 5,5% dei terreni coltivati per la produzione olearia mondiale,<ref name=statpo>{{cita web | url = http://www.palmoilresearch.org/statistics.html | titolo = Palm Oil Research | lingua = en}}</ref>, gli oli ricavati dalla palma rappresentano oltre il 32% della produzione mondiale di oli e grassi.<ref name=statpo />
 
La fornitura e distribuzione annua su scala mondiale (secondo dati disponibili a febbraio 2016) si attesta su 66,22 milioni di tonnellate per l'olio di palma e 7,33 milioni di tonnellate per l'olio di palmisto.<ref name=usda2016>{{en}}{{cita pubblicazione|url=http://apps.fas.usda.gov/psdonline/circulars/oilseeds.pdf|autore=United States
Department of Agriculture|titolo=Oilseeds: World Markets and Trade|mese = febbraio | anno = 2016 | lingua = en|accesso=15 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150817062022/http://apps.fas.usda.gov/psdonline/circulars/oilseeds.pdf|urlmorto=sì}}</ref>.
 
== Due differenti prodotti ==
=== Olio del frutto della palma ===
[[File:Palm oil production in Jukwa Village, Ghana-04.jpg|miniatura|destra|I frutti della palma]]
I [[frutto|frutti]] della palma, facilmente deperibili, dopo il raccolto vengono sterilizzati tramite il vapore, in seguito vengono snocciolati, cotti, pressati e filtrati. L'olio che se ne ricava è di colore rossastro per via dell'alto contenuto di [[beta-carotene]], solido a temperatura ambiente e ha un odore caratteristico; il sapore può essere dolciastro. Dopo un ulteriore processo di raffinazione può assumere un colore bianco giallino.
È usato come [[olio alimentare]], per farne [[margarina]] e come ingrediente di molti cibi lavorati, specie nell'[[industria alimentare]].
È uno dei pochi oli vegetali con un contenuto relativamente alto di [[grassi saturi]] (come anche l'[[olio di cocco]]) e quindi semi-solido a temperatura ambiente.
 
=== Olio di semi di palma (olio di palmisto) ===
I semi, una volta separati nella fase di produzione dell'olio di palma, vengono essiccati e macinati. Vengono poi pressati per ricavarne un blocco solido che contiene un'elevata percentuale di [[acido laurico]], in modo analogo all'[[olio di cocco]]. Il prodotto non raffinato ha un colore giallo-brunastro che dopo la raffinazione diventa bianco-giallastro. L'olio di palmisto fonde ad una temperatura di 26°-28&nbsp;°C; da esso si ricavano dei grassi particolari utilizzati nell'[[industria dolciaria]] per le [[glassa|glasse]], la [[canditura]] e le farciture a base di [[cacao]].
 
== Storia ==
L'olio di palma è sempre stato molto usato nei paesi dell'[[Africa occidentale]] come olio alimentare. I mercanti europei che commerciavano in quei luoghi talvolta lo importavano in Europa, ma poiché l'olio era abbondante ed economico, l'olio di palma rimase raro fuori dall'Africa occidentale. Nella regione di [[Impero Ashanti|Ashanti]], schiavi di stato furono usati per impiantare vaste piantagioni di palme da olio, mentre nel vicino [[Regno di Dahomey|Dahomey]] (l'attuale [[Benin]]) re [[Ghezo]], nel 1856, approvò una legge che vietava ai suoi sudditi di tagliare palme da olio.
 
La palma da olio fu introdotta nel 1848 dagli [[Paesi Bassi|olandesi]] nell'[[isola di Giava]],<ref>{{en}} Collins Guide to Tropical Plantse, ISBN 0002191121.</ref> e nel 1910 in [[MalesiaMalaysia]] dallo scozzese William Sime e dal banchiere inglese Henry Darby. Le prime piantagioni furono istituite e gestite soprattutto da britannici come [[Sime Darby]]. A partire dagli [[anni 1960|anni sessanta]] il governo promosse un grande piano di coltivazione della palma da olio con lo scopo di combattere la povertà. A ciascun colono venivano assegnati circa 4 [[ettaro|ettari]] di terra da coltivare con palma da olio o gomma, e 20 anni per ripagare il debito.{{citazioneSenza necessariafonte}}
Le grandi società di coltivazione rimasero quotate nella [[London Stock Exchange|Borsa di Londra]] finché il governo malese non promosse la loro nazionalizzazione negli anni '60 e '70.<ref>{{en}} [httphttps://www.telegraph.co.uk/money/main.jhtml?xml=/money/2006/12/22/cnmalay22.xml Malaysia targets alternative fuels market] Tom Stevenson, Daily Telegraph 22 dicembre 2006</ref>
 
L'olio di palma in seguito divenne un prodotto molto commerciato dai mercanti britannici per il suo uso come [[lubrificante]] per le macchine della [[rivoluzione industriale]], e come materia prima per prodotti a base di sapone come il [[Sunlight]] della [[Lever Brothers]]<ref>La società, fusasi nel 1930 con Margarin Unie, è divenuta il gigante dell'alimentare [[Unilever]], uno dei maggiori consumatori di olio di palma al mondo</ref> (a partire dal 1884) e il sapone statunitense [[Palmolive]].
 
In Malesia, paese dove si produce il 39% della produzione mondiale di olio di palma<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.mpoc.org.my/Malaysian_Palm_Oil_Industry.aspx|titolo = Malaysian Palm Oil Industry website|accesso = |data = |dataarchivio = 14 febbraio 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150214174037/http://www.mpoc.org.my/Malaysian_Palm_Oil_Industry.aspx|urlmorto = sì}}</ref>, ha sede uno dei più importanti centri di ricerca sugli oli e grassi di palma al mondo, il Palm Oil Research Institute of Malaysia (Porim), fondato da [[B. C. Shekhar]].
 
== Due differenti prodotti della palma ==
== Chimica e lavorazione ==
=== Olio di palma (dalla polpa del frutto, senza semi, della pianta) ===
L'olio di palma e l'olio di palmisto sono [[trigliceridi]]: [[acidi grassi]] [[esterificazione|esterificati]] con [[glicerolo]]. Entrambi contengono un'alta quantità di [[acidi grassi saturi]], circa il 50 e 80% rispettivamente. L'olio di palma dà il nome all'acido palmitico (acido grasso saturo con 16 atomi di carbonio), suo principale componente, ma contiene anche acido oleico monoinsaturo, mentre l'olio di palmisto contiene soprattutto [[acido laurico]].
[[File:Palm oil production in Jukwa Village, Ghana-04.jpg|miniatura|destra|I frutti della palma]]
I [[frutto|frutti]] della palma, facilmente deperibili, dopo il raccolto vengono sterilizzati tramite il vapore, in seguito ''vengono snocciolati'' per separarli dalla polpa e cotti, premuti e filtrati.
 
L'olio che se ne ricava è di colore rossastro per via dell'alto contenuto di [[beta-carotene]], solido a temperatura ambiente e ha un odore caratteristico; il sapore può essere dolciastro.
Da questi oli per l'industria chimica con processi di interesterificazione, [[idrolisi]], [[saponificazione]], possono essere prodotti acidi grassi ed alcoli grassi, con [[glicerolo]] come sottoprodotto. Gli acidi grassi più richiesti sono acido laurico e miristico per l'industria dei tensioattivi.<ref>{{en}} Faessler, Kolmetz, (2004). Advanced Fractionation for the Oleo Chemical Industry ''Oil and Fat Conference</ref>
 
Dopo un ulteriore processo di raffinazione può assumere un colore bianco giallino.
Gli oli di palma e palmisto sono prodotti nei [[mulino|mulini]] e mediante [[raffinazione]]; prima si procede al frazionamento, con processi di cristallizzazione e separazione per ottenere [[stearina]] solida e [[oleina]] liquida. Con un'ulteriore raffinazione per liquefazione si rimuovono le impurità e si ottiene l'olio filtrato.
Quindi attraverso un processo di [[Raffinazione dell'olio vegetale#Decolorazione|decolorazione]] (con [[argilla smectica]], [[carbone attivo]] o [[silice]]) eventualmente preceduta da [[cera|decerazione]] e [[Raffinazione dell'olio vegetale#Neutralizzazione chimica|neutralizzazione]] degli acidi grassi liberi, si toglie il colore, prevalentemente dovuto ai [[carotenoidi]]. In un ulteriore processo con vapore sotto vuoto viene deodorato formando olio di palma sbiancato e deodorato (in inglese ''refined bleached deodorized palm oil'' o RBDPO). Le sostanze estratte per chemoassorbimento o ''stripping'' durante i processi di decolorazione e deodorazione ([[carotenoidi]], [[tocoferolo|tocoli]], [[squalene]] ecc.) possono essere purificate e fornite all'[[industria alimentare]], [[cosmesi|cosmetica]] e [[industria farmaceutica|farmaceutica]].
L'olio di palma sbiancato e deodorato è il prodotto oleoso di base che può essere venduto nel mercato globale delle materie prime, prevalentemente per la produzione di oli o grassi alimentari o di [[sapone]]. Molte compagnie lo separano ulteriormente in [[oleina]] e [[stearina]] di palma, per adeguarne la viscosità e punto di fusione ai diversi utilizzi.<ref>{{en}} [http://www.aaj-id.com/operation.html Refining operations] PT. Asianagro Agungjaya corporate website 2007.</ref>
 
È usato come [[olio alimentare]], per farne [[margarina]] e come ingrediente di molti cibi lavorati, specie nell'[[industria alimentare]] ed è uno dei pochi oli vegetali con un contenuto relativamente alto di [[grassi saturi]] (come anche l'[[olio di cocco]]) e, quindi, semi-solido a temperatura ambiente.
L'olio di palma e di palmisto possono essere utilizzati come ingredienti cosmetici.
I loro nomi [[INCI]] più utilizzati sono rispettivamente: <small>ELAEIS GUINEENSIS OIL</small> e <small>ELAEIS GUINEENSIS KERNEL OIL</small>.
 
=== Olio di palmisto (dai semi del frutto, senza polpa, della pianta) ===
Le frazioni ad alto punto di fusione, le stearine, possono chiamarsi: <small>ELAEIS GUINEENSIS BUTTER</small>.
I semi, una volta ''separati dal frutto'' nella fase di produzione dell'olio di palma, vengono essiccati e macinati; quindi vengono premuti per ricavarne un blocco solido che contiene un'elevata percentuale di [[acido laurico]], in modo analogo all'[[olio di cocco]].
 
Il prodotto ''non raffinato'' ha un colore giallo-brunastro che dopo la raffinazione diventa bianco-giallastro: l'olio di palmisto fonde ad una temperatura di 26°-28&nbsp;°C; da esso si ricavano dei grassi particolari utilizzati nell'[[industria dolciaria]] per le [[glassa|glasse]], la [[canditura]] e le farciture a base di [[cacao]].
Nello sviluppo della [[cosmesi]] industriale l'olio di palma ed i suoi derivati hanno avuto un ruolo fondamentale per la produzione di saponi, tensioattivi ed emollienti.
 
== Produzione ==
{| class="wikitable floatright" align=center
! colspan=2|I maggiori produttori di olio di palma nel 2018<ref>{{cita web|titolo=FAOSTAT|url=http://www.fao.org/faostat/en/#data/QC/|autore=Food and Agriculture Organization of The United Nations|lingua=en|accesso=7 agosto 2020}}</ref>
|-
! Paese
! Produzione ([[tonnellata|tonnellate]])
|-
| {{IDN}}||align=right|40.567.230
|-
| {{MAL}}||align=right|19.516.141
|-
| {{THA}}||align=right|2.776.800
|-
| {{COL}}|| align="right" |1.645.846
|-
| {{NGR}}|| align="right" |1.130.000
|-
| {{GUA}}|| align="right" |875.000
|-
| {{HON}}|| align="right" |653.000
|-
| {{PNG}}|| align="right" |648.000
|-
| {{ECU}}|| align="right" |560.000
|-
| {{CIV}}|| align="right" |450.000
|-
| {{BRA}}|| align="right" |361.931
|-
| {{GHA}}|| align="right" |312.530
|-
| {{CMR}}|| align="right" |300.000
|-
| {{CRC}}|| align="right" |250.194
|-
| {{PER}}||align=right|198.000
|}
La palma da olio è la pianta olearia più efficiente, producendo più olio per più anni impegnando minor terreno. La produttività all'anno è di circa 4,5 tonnellate di olio per ettaro,<ref>{{Cita web|url=https://europa.eu/capacity4dev/file/16813/download?token=fSpbRgGr.|titolo=Deutsche Gesellschaft für
Internationale Zusammenarbeit : Sustainable Palm Oil Production}}</ref> La palma produce frutti dal terzo anno dopo l'impianto in campo, e prosegue per circa 25 anni. Due tipi di olio si ottengono dal frutto della palma da olio: olio di palma dal mesocarpo e olio di palmisto dal nocciolo. I grappoli dei frutti sono raccolti regolarmente durante tutto l'anno, seguendo gli standard di raccolta stabiliti dalle piantagioni. Vengono poi trasportati ai frantoi di palma dove l'olio di palma e di palmisto sono estratti con processi di estrazione meccanica e fisica. La qualità e la resa dell'olio dipende da un'attenta raccolta dei frutti allo stadio ottimale di maturazione, dalla minima manipolazione dei frutti durante il trasporto e dalla lavorazione durante l'estrazione dell'olio.<ref name=gunstone>{{Cita libro|nome=F. D.|cognome=Gunstone|titolo=Vegetable oils in food technology : composition, properties, and uses|url=https://www.worldcat.org/oclc/51048242|accesso=11 aprile 2021|data=2002|editore=Blackwell|OCLC=51048242|ISBN=0-8493-2816-0}}</ref>
 
L'olio di palma è il primo olio vegetale in quantità e valore prodotto a livello globale. La produzione dell'olio di palma ha superato quella dell'olio di soia nel 2006. È anche l'olio scambiato in quantità maggiore, rappresentando il 44% di tutte le esportazioni di olio e grassi. Questi volumi sono in continua crescita. Produzione e le esportazioni sono dominate dai paesi del sud est asiatico. Molti altri i paesi producono livelli inferiori di olio di palma (Tabella 1.9). L'olio di palma viene consumato in molti paesi e questo materiale è importante per soddisfare la rapida crescita richieste dei paesi in via di sviluppo con popolazione in aumento e aumento personale reddito. I principali importatori sono India, UE, Cina e Pakistan.<ref name=gunstone/>
 
{{Approfondimento
Il [[napalm]] prende nome dagli acidi [[acido naftenico|naftenico]] e [[acido palmitico|palmitico]].
|titolo=Produzione mondiale di olio di palma
|larghezza=650
|contenuto=
{{#chart:Olio di palma produzione mondiale.Bar.chart}}
}}
 
== Composizione ==
 
In tutti gli oli vegetali la composizione può variare in funzione deldella coltivazione coltivare(pianta), delle condizioni ambientali (variabilità temporali), della raccolta e, della lavorazione e del metodo di analisi.
 
Ci sono diversi oli di palma e palmisto con diversa distribuzione di acidi grassi, ottenuti prevalentemente per [[cristallizzazione frazionata#Frazionamento nell'industria olearia|frazionamento]].
Esistono diversi oli di palma e palmisto, con diversa distribuzione di acidi grassi, ottenuti e selezionabili artificialmente prevalentemente per [[cristallizzazione frazionata#Frazionamento nell'industria olearia|frazionamento]].
I principali sono:
 
*'''PO''': olio di palma, ottenuto dai frutti della [[Elaeis guineensis]]<ref name="codex" />,
Di questi, i principali sono:
*'''PKO''': olio ottenuto dal nocciolo, seme, della palma<ref name="codex">{{Cita web | url=http://www.fao.org/docrep/004/y2774e/y2774e04.htm#TopOfPage | titolo = CODEX STANDARD FOR NAMED VEGETABLE OILS }}</ref>,
 
*'''POHO''': oleina di palma, ottenuta dall'olio di palma (PO) con un [[cristallizzazione frazionata|frazionamento]] che ne alza il contenuto di [[acido oleico]]<ref name="codex" />,
*'''PO''': olio di palma, ottenuto dalla sola polpa del frutto (privato del nocciolo) della [[Elaeis guineensis]]<ref name="codex">{{Cita web|url=http://www.fao.org/docrep/004/y2774e/y2774e04.htm#TopOfPage|titolo=CODEX STANDARD FOR NAMED VEGETABLE OILS}}</ref>,
*'''PKHO''': oleina di palmisto, ottenuta dall'olio di palmisto con un [[cristallizzazione frazionata|frazionamento]] che ne alza il contenuto di [[acido oleico]]<ref name="codex" />,
*'''PKHSPKO''': stearinaolio di palmisto, ottenutaottenuto dall'oliodal disolo palmistonocciolo/seme concontenuto unnel [[cristallizzazionefrutto frazionata|frazionamento]] che ne alza il contenuto didella [[acidiElaeis grassi saturiguineensis]]<ref name="codex" />,
*'''POSPOHO''': stearinaoleina di palma, chiamataottenuta stearina per il suo puntodall'olio di fusionepalma alto,(PO) nonostantecon sia composta prevalentemente di [[acido palmitico]]. Ottenuta come resto delun [[cristallizzazione frazionata|frazionamento]] conche cuine vengonoalza prodotteil lecontenuto oleinedi e[[acido le superoleine di palmaoleico]]<ref name="codex" />,
*'''PSOPKHO''': superoleinaoleina di palmapalmisto, ottenuta dall'olio di palma,palmisto (PKO) con uno o piùun [[cristallizzazione frazionata|frazionamento]] che ne portinoalza il [[numerocontenuto di iodio]] sopra a 60. Conosciuto come [[olio di palmaacido bifrazionatooleico]]<ref name="codex" />.,
*'''PKHS''': stearina di palmisto, ottenuta dall'olio di palmisto (PKO) con un [[cristallizzazione frazionata|frazionamento]] che ne alza il contenuto di [[acidi grassi saturi]]<ref name="codex" />,
*'''POS''': stearina di palma, ottenuta dall'olio di palma (PO) e chiamata stearina per il suo alto punto di fusione, nonostante sia composta per lo più da [[acido palmitico]]; è ricavata come resto del [[cristallizzazione frazionata|frazionamento]] con cui vengono prodotte le oleine e le superoleine di palma<ref name="codex" />,
*'''PSO:''' superoleina di palma o [[olio di palma bifrazionato]]<ref name="codex" />, ottenuta dall'olio di palma (PO) operando uno o più [[cristallizzazione frazionata|frazionamenti]] che ne portino il [[numero di iodio]] sopra a 60.
 
Legenda: concentrazioni tipiche in % w/w sul totale di acidi grassi, valori riportati nel [[Codex Alimentarius]]<ref name="codex" />
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|-
![[acido oleico]]
|| 18:1ω9 || 36,0-44,0 ||12,0-19,0 ||39,8-46,0 ||14,4-24,6 ||4,1-8,0 || 15,5-36,0|| 43,0-447,5
|-
![[acido linoleico]]
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|}
 
La distribuzione di acidi grassi dell'olio di palmisto è relativamente simile a quella dell'[[olio di cocco]], di cui però può essereesserne un surrogato, visto il ''minor costo''.
 
La distribuzione di acidi grassi ed il punto di fusione della stearina di palmisto la rendono idonea come surrogato del [[burro di cacao]].
 
L'olio di palma è una delle principali fonti naturali di [[carotenoidi]] e tocotrienolo, un membro della famiglia della [[vitamina E]]; contiene inoltre quantità elevate di [[vitamina K]] e [[magnesio]].{{citazione necessaria}}
L'olio di palma è una delle principali fonti naturali di [[carotenoidi]] e tocotrienolo, un membro della famiglia della [[vitamina E]]; contiene inoltre quantità elevate di [[vitamina K]] e [[magnesio]].{{Senza fonte}}
 
=== Chimica e lavorazione ===
L'olio di palma e l'olio di palmisto sono [[trigliceridi]]: [[acidi grassi]] [[esterificazione|esterificati]] con [[glicerolo]]. Entrambi contengono un'alta quantità di [[acidi grassi saturi]], circa il 50 e 80% rispettivamente.
 
L'olio di palma dà il nome all'acido palmitico (acido grasso saturo con 16 atomi di carbonio), suo principale componente, ma contiene anche acido oleico monoinsaturo, mentre l'olio di palmisto contiene ''soprattutto'' [[acido laurico]].
 
Da questi oli per l'industria chimica con processi di interesterificazione, [[idrolisi]], [[saponificazione]], possono essere prodotti acidi grassi ed alcoli grassi, con [[glicerolo]] come sottoprodotto.
 
Gli acidi grassi più richiesti sono acido laurico e miristico per l'industria dei tensioattivi.<ref>{{en}} Faessler, Kolmetz, (2004). Advanced Fractionation for the Oleo Chemical Industry ''Oil and Fat Conference''</ref>
 
Gli oli di palma e palmisto sono prodotti nei [[mulino|mulini]] e mediante [[raffinazione]]; prima si procede al frazionamento, con processi di cristallizzazione e separazione per ottenere [[stearina]] solida e [[oleina]] liquida; quindi con un'ulteriore raffinazione per liquefazione si rimuovono le impurità e si ottiene l'olio filtrato.
 
Quindi attraverso un processo di [[Raffinazione dell'olio vegetale#Decolorazione|decolorazione]] (con [[argilla smectica]], [[carbone attivo]] o [[silice]]) eventualmente preceduta da [[cera|decerazione]] e [[Raffinazione dell'olio vegetale#Neutralizzazione chimica|neutralizzazione]] degli acidi grassi liberi, si toglie il colore, prevalentemente dovuto ai [[carotenoidi]].
 
In un ulteriore processo con vapore sotto vuoto viene deodorato formando olio di palma sbiancato e deodorato (in inglese ''refined bleached deodorized palm oil'' o RBDPO). Le sostanze estratte per chemoassorbimento o ''stripping'' durante i processi di decolorazione e deodorazione ([[carotenoidi]], [[tocoli]], [[squalene]] ecc.) possono essere purificate e fornite all'[[industria alimentare]], [[cosmesi|cosmetica]] e [[industria farmaceutica|farmaceutica]].
L'olio di palma sbiancato e deodorato è il prodotto oleoso di base che può essere venduto nel mercato globale delle materie prime, prevalentemente per la produzione di oli o grassi alimentari o di [[sapone]].
 
Molte compagnie lo separano ulteriormente in [[oleina]] e [[stearina]] di palma, per adeguarne la viscosità e punto di fusione ai diversi utilizzi.<ref>{{en}} [http://www.aaj-id.com/operation.html Refining operations] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071217064344/http://www.aaj-id.com/operation.html |data=17 dicembre 2007 }} PT. Asianagro Agungjaya corporate website 2007.</ref>
 
L'olio di palma e di palmisto possono essere utilizzati come ingredienti cosmetici; i loro nomi [[INCI]] più utilizzati sono rispettivamente: <small>"ELAEIS GUINEENSIS OIL</small>" ed "<small>ELAEIS GUINEENSIS KERNEL OIL</small>"; inoltre le frazioni ad alto punto di fusione, le stearine, possono chiamarsi: <small>"ELAEIS GUINEENSIS BUTTER</small>".
 
Nello sviluppo della [[cosmesi]] industriale l'olio di palma ed i suoi derivati hanno avuto un ruolo fondamentale per la produzione di saponi, tensioattivi ed emollienti.
 
Anche nel settore della Difesa l'olio di palma, per il suo basso costo, ha trovato un "particolare" impiego: il famoso fluido infiammabile denominato "[[Napalm]]" prende proprio il nome dalla contrazione dagli acidi [[acido naftenico|naftenico]] e [[acido palmitico|palmitico]], suoi principali costituenti insieme a benzina (o benzolo) e polvere d'alluminio.
 
== Olio di palma combustibile ==
La palma è usata anche nella produzione di [[biodiesel]], o come olio di palma poco raffinato miscelato con [[gasolio]] convenzionale, oppure lavorato mediante [[transesterificazione]] per produrre un estere di metile dell'olio di palma che rispetta le norme [[EN 14214]], con [[glicerolo]] come sottoprodotto.
Il procedimento usato varia a seconda della nazione e delle esigenze dei mercati di esportazione. Si stanno anche sperimentando, anche se in piccole quantità, processi produttivi di biocarburante di seconda generazione.
 
Al fine di prevenire il rischio di [[deforestazione]], a partire dal gennaio 2023, l'[[Unione europea]] ha vietato la coltivazione dell'olio di palma per produrre [[biocarburante|biocarburanti]] ed elettricità.<ref>{{cita web|url=https://www.legambiente.it/comunicati-stampa/stop-agli-oli-di-palma-e-di-soia-per-biocarburanti-e-elettricita-dal-1-gennaio-2023/|accesso=19 marzo 2023|titolo=Stop agli oli di palma e di soia per biocarburanti e elettricità dal 1º gennaio 2023|data=1º aprile 2021}}</ref>
 
== Olio di palma e ambiente ==
Pur essendo in teoria una fonte di [[energie rinnovabili|energia rinnovabile]], il carburante da olio di palma è osteggiato da diverse associazioni [[ambientalismo|ambientaliste]] (per esempio [[Greenpeace]]<ref>[{{Cita web |url=http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/rapporti/olio-di-palma.pdf |titolo=Greenpeace, ''Come ti friggo il Clima'']|accesso=27 marzo 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080514082406/http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/rapporti/olio-di-palma.pdf |urlmorto=sì }}</ref> e [[Friends of the Earth]]<ref>[http://www.salvaleforeste.it/20081007268/greenwashing-malesia-un-nuovo-rapporto-di-friends-of-the-earth.html Friends of the Earth, Greenwashing Malesia] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110403025131/http://www.salvaleforeste.it/20081007268/greenwashing-malesia-un-nuovo-rapporto-di-friends-of-the-earth.html |data=3 aprile 2011 }}</ref>) a causa degli effetti collaterali della sua produzione, che includono la necessità di convertire alla coltivazione di palme aree ecologicamente importanti come zone di [[foresta pluviale]] o aree precedentemente adibite alla [[produzione alimentaredi altri [[alimento|alimenti]].<ref>
[http://www.salvaleforeste.it/Ricerca.html?ordering=0&searchphrase=all&searchword=palma+da+olio Articoli e aggiornamenti sul portale Salva le Foreste] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090628021926/http://www.salvaleforeste.it/Ricerca.html?ordering=0&searchphrase=all&searchword=palma+da+olio |data=28 giugno 2009 }}</ref> Inoltre, la [[monocoltura]] di palme da olio può produrre considerevoli emissioni di carbonio; in [[Indonesia]] e [[Papua Nuova Guinea]], per esempio, il terreno per la coltivazione è stato preparato spesso drenando e [[Incendio|dando alle fiamme]] aree di foresta palustre e [[torbiera]], con un conseguente rilevante [[danno ambientale]], ed è stato valutato che anche in seguito a questi fenomeni l'Indonesia sia diventata il terzo emettitore mondiale di [[gas serra]]; inoltre la deforestazione minaccia d'estinzione gli [[orango|oranghi]], diffusi solo in quelle aree. Secondo il rapporto congiunto della Banca Mondiale e del Governo britannico<ref>[http://siteresources.worldbank.org/INTINDONESIA/Resources/226271-1170911056314/3428109-1174614780539/PEACEClimateChange.pdf Indonesia and Climate Change]</ref>], il solo settore forestale indonesiano sarebbe responsabile del rilascio in atmosfera di 2,563 MtCO2e (''Metric Tonne (ton) Carbon Dioxide Equivalent'').
Secondo il Rapporto quinquennale FAO sulle foreste del 2007<ref>[http://www.fao.org/docrep/009/a0773e/a0773e00.htm Rapporto quinquennale FAO sulle foreste del 2007]</ref>, la sola Indonesia perde un milione di ettari all'anno di foreste pluviali. La [[United States Environmental Protection Agency]] (EPA) ha escluso il biodiesel da olio di palma dai combustibili ecologici, proprio perché l'[[impronta di carboniocarbonica]] derivante dalla sua produzione non permette la riduzione del 20% richiesta per le emissioni dei biocarburanti: l'olio di palma ha costi ambientali elevatissimi alla produzione.<br />
Anche in Africa la palma da olio inizia ad espandersi nelle regioni forestali, minacciando importanti ecosistemi; questo è il caso per esempio della [[Costa d'Avorio]]<ref>[http://www.salvaleforeste.it/20080627240/news168.html Costa d'Avorio, le foreste umide di Tanoé minacciate dall'olio di palma] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111026211706/http://salvaleforeste.it/20080627240/news168.html |data=26 ottobre 2011 }}</ref>, dell'[[Uganda]] e del [[Camerun]].<ref>[http://www.salvaleforeste.it/2008090416/uganda-foreste-comunita-locali-e-donne.html Uganda: foreste, comunità locali e donne] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111026232142/http://salvaleforeste.it/2008090416/uganda-foreste-comunita-locali-e-donne.html |data=26 ottobre 2011 }}</ref>
 
== Olio di palma e salute ==
Gli oli di palma e di palmisto sono ingredienti alimentari molto comuni nelle regioni di produzione. In Europa e Nord America progressivamente dalla seconda metà del XX secolo, per motivi commerciali, si sono diffusi nell'industria alimentare come succedanei di altri ingredienti più costosi. La sostituzione è stata resa possibile da un analogo comportamento organolettico e produttivo.
In particolare, pur se comparabili ad altri grassi per alcuni parametri, come il grado di saturazione (analogo ad esempiesempio al [[burro]] con circa il 50% di saturazione), sono differenti per altri, come la lunghezza delle catene degli acidi grassi (differente ad esempio dal burro, che è ricco di volatili a corta catena da cui il termine [[acido butirrico|butirrico]], C4), o la posizione sostituente sul glicerolo, parametri che ne modificano il percorso metabolico nell'uso alimentare. Gli acidi grassi a corta e media catena, solubili in acqua, si assorbono infatti a livello intestinale per proseguire nel fegato il processo metabolico, senza passare dalla fase di [[chilomicroni]] e dalle vie [[Sistema linfoide|linfatiche]] dei grassi più pesanti{{chiarire|.|chiarire l'implicazione sulla salute}}.
Il grande uso dell'olio di palma nell'industria alimentare del resto del mondo si spiega quindi col suo basso costo, che lo rende uno degli oli vegetali o alimentari più economici sul mercato, e coi nuovi mercati emersi negli USA, stimolati da una ricerca di alternative agli [[acidi grassi trans]] dopo che la [[Food and Drug Administration]] ha imposto di mostrare la quantità di acidi grassi trans contenuti in ogni porzione servita.<ref name=cspi>{{cita web|lingua=en | formato = PDF | mese=maggio| anno = 2005
| url=httphttps://www.cspinet.org/palm/PalmOilReport.pdf
| editore = [[Center for Science in the Public Interest]]
| titolo=Palm oil threathening endangered species
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{{Chiarire|Alcuni stati|quali?}}, come il Belgio<ref>[http://health.belgium.be/internet2Prd/groups/public/@public/@shc/documents/ie2divers/19088464_fr.pdf La problématique des acides gras saturés athérogènes et de l'huile de palme]</ref>, alla fine del 2013, hanno consigliato un {{chiarire|uso limitato}} dell'olio di palma.
 
Con l'entrata in vigore del Regolamento UE 1169/2011, dal 2015 è obbligatorio indicare in chiaro, nelle etichette deidegli prodotti alimentarialimenti prodotti nell'[[Unione europea]], la specifica origine di oli e grassi vegetalevegetali e, di conseguenza, dichiarare l'utilizzo anche dell'olio di palma.
 
Il consumo di olio di palma rosso avrebbe maggiori benefici per la salute dell'olio di palma raffinato (incolore), in quanto la raffinazione senza [[Raffinazione dell'olio vegetale#Decolorazione|decolorazione]] preserverebbe molte sostanze benefiche che esso contiene<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Kim-Tiu|cognome=Teng|data=1º febbraio 2017|titolo=Health-promoting effects of red palm oil: evidence from animal and human studies|rivista=Nutrition Reviews|volume=75|numero=2|pp=98-113|lingua=en|accesso=21 giugno 2019|doi=10.1093/nutrit/nuw054|url=https://academic.oup.com/nutritionreviews/article/75/2/98/2965109|nome2=Yuen-May|cognome2=Choo|nome3=Ammu K.|cognome3=Radhakrishnan}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=A.|cognome=Wergeland|data=2011-7|titolo=Dietary red palm oil protects the heart against the cytotoxic effects of anthracycline: ANTIOXIDANT-RICH OIL AGAINST CARDIOTOXICITY|rivista=Cell Biochemistry and Function|volume=29|numero=5|pp=356-364|lingua=en|accesso=21 giugno 2019|doi=10.1002/cbf.1756|url=http://doi.wiley.com/10.1002/cbf.1756|nome2=D. J.|cognome2=Bester|nome3=B. J. N.|cognome3=Sishi}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=O. O.|cognome=Oguntibeju|data=2009-01|titolo=Red palm oil: nutritional, physiological and therapeutic roles in improving human wellbeing and quality of life|rivista=British Journal of Biomedical Science|volume=66|numero=4|pp=216-222|accesso=21 giugno 2019|doi=10.1080/09674845.2009.11730279|url=http://dx.doi.org/10.1080/09674845.2009.11730279|nome2=A. J.|cognome2=Esterhuyse|nome3=E. J.|cognome3=Truter}}</ref>:
L'olio di palma rosso è considerato più sano dell'olio di palma raffinato (incolore), in quanto lo stato grezzo preserva molte sostanze benefiche che esso contiene:
* [[carotenoidi]] in particolare [[beta-carotene]] che donano il caratteristico colore rosso arancio all'olio non sbiancato;
* [[Coenzima Q|co-enzima Q10]] ([[ubiquinone]]);
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Di queste, le più significative sono i carotenoidi, presenti anche allo 0,08%<ref>[http://www.americanpalmoil.com/pdf/DR%20Sundram.pdf Kalyana Sundram, Palm Oil: Chemistry and Nutrition Updates ]</ref> negli oli di palma rosso rubino. Di questi oltre l'80% sono α e β carotene, quindi possono svolgere una attività [[provitamina|provitaminica]] verso la [[vitamina A]].
Molte ricerche hanno riscontrato come l'assunzione alimentare di olio di palma rosso possa contrastare la carenza di vitamina A.<ref>{{en}} [http://www3.interscience.wiley.com/cgi-bin/abstract/114188086/ABSTRACT?CRETRY=1&SRETRY=0 Analytical characteristics of crude and refined palm oil and fractions] DOI:10.1002/ejlt.200600264.</ref><ref name=ivacg>{{cita web | lingua = en | formato = PDF | url = http://ivacg.ilsi.org/file/IVACGPeruFINALREPORT.pdf | titolo = (T15) Effect of Red Palm Oil on Respiratory Tract Infection among Adolescent Schoolgirls | editore = International Vitamin A Consultative Group | edizione = Conference proceedings 15-17 November 2004 | urlmorto = sì | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080410002523/http://ivacg.ilsi.org/file/IVACGPeruFINALREPORT.pdf | dataarchivio = 10 aprile 2008 }}</ref><ref>{{en}} {{Cita libro | editore= Food Nutrition Bulletin | mese=giugno| anno = 2003 | edizione = 24(2) | pagine = 208-17 |titolo = Red palm oil supplementation: a feasible diet-based approach to improve the vitamin A status of pregnant women and their infants | autore = Radhika MS, Bhaskaram P, Balakrishna N, Ramalakshmi BA. | url = httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/sites/entrez?db=PubMed&cmd=Retrieve&list_uids=12891825}}</ref><ref>Olmedilla B. et al., (2002), “A European multicenter, placebo-controlled supplementation study with alpha-tocopherol, carotene-rich palm oil, lutein or lycopene: analysis of serum responses”, Clin Sc (Lon), 102(4):447-456</ref><ref>[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11336137 Sivan{{Cita pubblicazione|nome=Y. S., et al|cognome=Sivan|nome2=Y. (A.|cognome2=Jayakumar|nome3=C.|cognome3=Arumughan|data=2001), “Impact-04|titolo=Impact of beta-carotene supplementation through red palm|rivista=Journal oil”, J.of Tropical Paediatrics, Vol Pediatrics|volume=47: |numero=2|pp=67-72|accesso=15 ]settembre 2024|doi=10.1093/tropej/47.2.67|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11336137/}}</ref><ref>[http://www.ingentaconnect.com/content/nsinf/fnb/2000/00000021/00000002/art00014?crawler=true Scrimshaw N.S., (2000), “Nutritional potential of red palm oil for combating vitamin A deficiency”, Food and Nutrition Bulletin, Vol 21(2):195-201] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151009201103/http://www.ingentaconnect.com/content/nsinf/fnb/2000/00000021/00000002/art00014?crawler=true |data=9 ottobre 2015 }}</ref><ref>[http{{Cita web|url=https://archive.unu.edu:443/unupress/food/8F152e/8F152E04.htm|titolo=Food Rukminiand Cnutrition bulletin, volume 15 (1993/1994), “Rednumber palm oil to combat vitamin A deficiency in developing countries”2, Food and Nutrition Bulletin, VolJune 1994|sito=archive.unu.edu|accesso=15(2): 126-129]settembre 2024}}</ref>
 
L'olio di palma viene applicato, tra l'altro, sulle ferite per facilitarefacilitarne la guarigione, grazie alle caratteristiche dell'olio; inoltre, si ritiene che l'olio di palma non raffinato, come anche l'[[olio di cocco]], possa avere effetti antimicrobici, ma le ricerche non lo confermano in modo chiaro.<ref>{{en}} [http://www.kmitl.ac.th/ejkmitl/vol5no2/p502-505.pdf Ekwenye, U.N and Ijeomah, C.A: Antimicrobial effects of palm kernel oil and palm oil, in: KMITL Sci. J., Vol. 5 No. 2, Jan-Jun 2005] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081002235927/http://www.kmitl.ac.th/ejkmitl/vol5no2/p502-505.pdf |data=2 ottobre 2008 }}</ref>
 
=== Effetti su colesterolemia, ipertrigliceridemia e fattori di rischio cardiovascolare, genotossico e cancerogeno ===
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Da molti anni è stato accertato che i principali acidi grassi che alzano il [[colesterolemia|livello di colesterolo]], aumentando i rischi di [[coronaropatia]], sono gli [[acidi grassi saturi]] con 12 atomi di carbonio ([[acido laurico]]), 14 atomi di carbonio ([[acido miristico]]) e 16 atomi di carbonio ([[acido palmitico]]).<ref name="Vessby, B 1994. pages 182-185">{{en}} Vessby, B. 1994. INFORM 5(2): pages 182-185.</ref>
Ricerche statunitensi ed europee confermano lo studio dell'OMS<ref name="nutrition">{{cita web|lingua=en | cognome = Kabagambe, Baylin, Ascherio & Campos | url = http://jn.nutrition.org/cgi/content/abstract/135/11/2674 | editore = Journal of Nutrition | titolo = The Type of Oil Used for Cooking Is Associated with the Risk of Nonfatal Acute Myocardial Infarction in Costa Rica |edizione=
135 | pagina = 2674-2679 |mese=novembre| anno=2005}}</ref>; in particolare, l'associazione non-profit statunitense [[American Heart Association]] elenca l'olio di palma fra i grassi saturi dei quali consiglia di limitare l'uso a coloro che devono ridurre il livello di colesterolo<ref>[http{{Cita web|url=https://www.heart.org/HEARTORG/Conditions/Cholesterol/PreventionTreatmentofHighCholesterol/Know-Your-Fats_UCM_305628_Article.jspen|titolo=American KnowHeart YourAssociation Fats<{{!--}} TitoloTo generatobe a relentless force for a world of longer, healthier lives|sito=www.heart.org|lingua=en|accesso=15 automaticamentesettembre -->]2024}}</ref>.
 
In risposta allo studio dell'OMS, il Comitato di promozione dell'olio di palma malese (Malaysian Palm Oil Promotion Council) ha sostenuto che non ci sono prove scientifiche sufficienti per elaborare linee guida globali sul consumo di olio di palma e ha citato uno studio cinese che, avendo comparato [[lardo]], olio di palma, [[olio di soia]] e [[olio di arachidi]], i primi due con un alto contenuto di grassi saturi e, generalmente considerati poco salutari, sostenendosostiene che l'olio di palma aumenti il livello di colesterolo "buono" ([[Lipoproteine ad alta densità|HDL]]) riducendo il colesterolo "cattivo" ([[Lipoproteine a bassa densità|LDL]]) e che l'olio di palma sia meglio dei grassi trans, grassi che (nei paesi dove non sono regolamentati) sarebbero comunemente scelti come suoi sostituti in diverse produzioni alimentari<ref>{{en}} [http://www.who.int/dietphysicalactivity/media/en/gsfao_cmo_068.pdf Comments On Draft Document: Diet, Nutrition, and the Prevention of Chronic Diseases] Koh, C.S. Malaysian Palm Oil Promotion Council, 2006.</ref>; queste affermazioni sono sostenute da uno studio precedente su vari oli e salute cardiovascolare.<ref>{{en}} Hornstra, 1990. ''Effects of dietary lipids on some aspects of the cardiovascular risk profile''. In G. Ziant [ed.], LIPIDS AND HEALTH.</ref>
 
Tuttavia, uno studio del dipartimento di Scienza e Medicina agricola, alimentare e nutrizionale dell'[[Università dell'Alberta]] ha mostrato che sebbene l'acido palmitico non abbia effetti ipercolesterolemici qualora l'assunzione di acido linoleico sia superiore al 4,5 % dell'energia, se la dieta contiene acidi grassi trans allora il colesterolo "cattivo" (LDL) aumenta e quello "buono" (HDL) diminuisce<ref>{{en}}Cita [http://www.ncbipubblicazione|nome=Margaret A.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db|cognome=PubMed&cmdFrench|nome2=Retrieve&list_uidsKalyana|cognome2=12492626Sundram|nome3=M. Thomas|cognome3=Clandinin|data=2002|titolo=Cholesterolaemic effect of palmitic acid in relation to other dietary fatty acids] French, Sundram & Clandinin, |rivista=Asia PacPacific JJournal Clinof Nutr.Clinical 2002;Nutrition|volume=11 Suppl 7:S401|pp=S401–407|accesso=15 settembre 2024|doi=10.1046/j.1440-6047.11.s.7.3.x|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/12492626/}}</ref>; inoltre, gli studi a sostegno del Comitato di promozione dell'olio di palma malese sono limitati agli effetti dell'olio di palma sulla colesterolemia e in parte sui trigliceridi.
 
L'industria dell'olio di palma sottolinea che gli oli di palma contengano grandi quantità di [[acido oleico]] (è il secondo, col 38,7%, nell'olio di oliva l'acido oleico è il 55-83%), acido grasso protettivo, e, in contrapposizione a quanto noto in medicina e dietetica, sostiene che l'acido palmitico influisce sui livelli di colesterolo in modo molto simile all'acido oleico; afferma, inoltre, che gli acidi monoinsaturi come l'acido oleico sono tanto efficaci quanto gli [[acidi grassi polinsaturi]] (come l'[[acido linoleico|acido alfa-linoleico]]) nel ridurre il livello di colesterolo "cattivo".<ref name="Vessby, B 1994. pages 182-185"/>
 
Nel [[2013]] Fattore e Fanelli dell'[[Istituto Mario Negri]] pubblicano una rassegna sulla letteratura scientifica inerente alle prove di correlazione tra olio di palma ed effetti negativi sulla salute, evidenziando come ci siano pochi studi che analizzino gli effetti negativi dell'olio in sé e che principalmente gli effetti negativi delineati dagli studi esistenti riguardino il relativamente alto livello di acidi grassi saturi presenti nell'olio, in particolare l'acido palmitico, che sono stati correlati all'aumento di problematiche coronariche e all'insorgenza di alcuni tumori; tuttavia, indicano come alcuni recenti studi sull'argomento riconsiderino il ruolo negativo degli acidi grassi saturi nella dieta come fattore di rischio cardiovascolare, individuando non solo il tipo di grasso, ma che anche che la struttura dei trigliceridi giocagiochi un ruolo fondamentale nella colesterolemia. Per quanto riguarda la possibile insorgenza di tumori a causa dell'assunzione di olio di palma, gli studi sono scarsi e non vi sono prove convincenti.<ref>{{Cita pubblicazione|autore = Fattore|titolo = Palm oil and palmitic acid: a review on cardiovascular effects and carcinogenicity.|rivista =International journal of food sciences and nutrition |url = httphttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23406428|nome = Elena|coautori = Roberto Fanelli|anno = 2013|mese = agosto|lingua = EN}}</ref>
 
A settembre 2015 l'[[Istituto Superiore di Sanità]] conclude un suo parere tecnico scientifico sull'olio di palma affermando: "non ci sono evidenze dirette nella letteratura scientifica che l'olio di palma, come fonte di acidi grassi saturi, abbia un effetto diverso sul rischio cardiovascolare rispetto agli altri grassi con simile composizione percentuale di grassi saturi e mono/poliinsaturipolinsaturi, quali, ad esempio, il burro" e aggiunge: "Il suo consumo non è correlato all'aumento di fattori di rischio per malattie cardiovascolari nei soggetti normo-colesterolemici, normopeso, giovani e che assumano contemporaneamente le quantità adeguate di polinsaturi.".<ref>{{Cita web |url = http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2481_allegato.pdf |titolo = Prot. ISS 26341/SVSA-AL.22 - Olio di palma |data = 19 febbraio 2016 |editore = Istituto superiore di sanità - Dipartimento di Sanità Pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare |formato = PDF |pagina = 22 |accesso = 2 giugno 2016 |urlarchivio = httphttps://web.archive.org/web/20160305033014/http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2481_allegato.pdf |dataarchivio = 5 marzo 2016 |urlmorto = no }}</ref>
 
A maggio 2016 una nota dell'[[Autorità europea per la sicurezza alimentare]] <ref name=efsa2016>{{Cita web|url=http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/160503a160503-0|titolo=Contaminanti da processo in oli vegetali e alimenti|data=3 maggio 2016|accesso=5 maggio 2016}}</ref> riporta che gli oli vegetali raffinati ad alte temperature, come l'olio di palma, possono contenere tre sostanze tossiche<ref name=efsa2016/>. Questo rapporto rileva come le sostanze tossiche si formino nel processo di raffinazione ad alte temperature (200&nbsp;°C) degli oli vegetali. Le sostanze in questione sono: estere glicidico degli acidi grassi (GE), [[3-cloro-1,2-propandiolo|3-monocloropropandiolo]] (3-MCPD), [[2-cloro-1,3-propandiolo|2-monocloropropandiolo]] (2-MCPD) e loro esteri degli acidi grassi.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Frédéric|cognome=Destaillats|data=15 aprile 2012|titolo=Glycidyl esters in refined palm (Elaeis guineensis) oil and related fractions. Part I: Formation mechanism|rivista=Food Chemistry|volume=131|numero=4|pp=1391–13981391-1398|accesso=8 maggio 2016|doi=10.1016/j.foodchem.2011.10.006|url=http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0308814611014361|nome2=Brian D.|cognome2=Craft|nome3=Mathieu|cognome3=Dubois}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Brian D.|cognome=Craft|data=1º maggio 2012|titolo=Glycidyl esters in refined palm (Elaeis guineensis) oil and related fractions. Part II: Practical recommendations for effective mitigation|rivista=Food Chemistry|volume=132|numero=1|pp=73–7973-79|accesso=8 maggio 2016|doi=10.1016/j.foodchem.2011.10.034|url=http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0308814611014841|nome2=Kornél|cognome2=Nagy|nome3=Walburga|cognome3=Seefelder}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=K.|cognome=Franke|data=1º dicembre 2009|titolo=Influence of chemical refining process and oil type on bound 3-chloro-1,2-propanediol contents in palm oil and rapeseed oil|rivista=LWT - Food Science and Technology|volume=42|numero=10|pp=1751–17541751-1754|accesso=7 maggio 2016|doi=10.1016/j.lwt.2009.05.021|url=http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0023643809001558|nome2=U.|cognome2=Strijowski|nome3=G.|cognome3=Fleck}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Musfirah|cognome=Zulkurnain|data=15 novembre 2012|titolo=The effects of physical refining on the formation of 3-monochloropropane-1,2-diol esters in relation to palm oil minor components|rivista=Food Chemistry|volume=135|numero=2|pp=799–805799-805|accesso=8 maggio 2016|doi=10.1016/j.foodchem.2012.04.144|url=http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0308814612008370|nome2=Oi Ming|cognome2=Lai|nome3=Razam Abdul|cognome3=Latip}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Raznim Arni|cognome=Abd. Razak|data=1º maggio 2012|titolo=Detection and monitoring of 3-monochloropropane-1,2-diol (3-MCPD) esters in cooking oils|rivista=Food Control|volume=25|numero=1|pp=355–360355-360|accesso=8 maggio 2016|doi=10.1016/j.foodcont.2011.10.058|url=http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0956713511004798|nome2=Ainie|cognome2=Kuntom|nome3=Wai Lin|cognome3=Siew}}</ref> Ci sono evidenze sufficienti che il [[glicidolo]], precursore del GE sia [[genotossico]] e [[cancerogeno]]. Il problema riguarderebbe anche altri oli vegetali e margarine (in gran parte derivate da olii di palma), ma l'olio di palma ne conterrebbe di più.<ref>{{Cita web|url=http://www.efsa.europa.eu/it/efsajournal/pub/4426|titolo=Risks for human health related to the presence of 3- and 2-monochloropropanediol (MCPD), and their fatty acid esters, and glycidyl fatty acid esters in food {{!}} Autorità europea per la sicurezza alimentare|sito=www.efsa.europa.eu|accesso=4 maggio 2016}}</ref>. La disamina del gruppo ha messo in luce che i livelli di GE negli oli e grassi di palma si sono dimezzati tra il 2010 e il 2015, grazie alle misure volontarie adottate dai produttori. Ciò ha contribuito a un calo importante dell'esposizione dei consumatori a dette sostanze.<ref name=efsa2016 /> Per i consumatori di tre anni di età e oltre, margarine e 'dolci e torte' sono risultati essere le principali fonti di esposizione a queste sostanze.<ref name=efsa2016 />
 
== Note ==
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* [[Olio di palma bifrazionato]]
* [[Tavola rotonda per l'olio di palma sostenibile]]
* [[Grassi vegetali]]
* [[Grassi idrogenati]]
* [[Olio di semi di arachide]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Palm oil}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{ThesaurusCollegamenti BNCFesterni}}
* ''Palm oil and palmitic acid: a review on cardiovascular effects and carcinogenicity'', revisione complessiva degli studi in letteratura scientifica sull'olio di palma, su International Journal of Fodd and Nutrition August 2013, Vol. 64, No. 5 , Pages 648-659 (doi:10.3109/09637486.2013.768213) {{collegamento interrotto|1=[http://informahealthcare.com/doi/abs/10.3109/09637486.2013.768213/] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|cucina|ecologia e ambiente}}
 
[[Categoria:Oli alimentari|Palma, Olio di]]