Feridun Zaimoglu: differenze tra le versioni

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[[File:Feridun Zaimoglu Mietmaler bw.jpg|miniatura|Feridun Zaimoglu a una mostra dei suoi dipinti a Kiel (2013)]]
{{Bio
| Nome = IngridFeridun Zaimoglu
| Cognome = Noll
|PostCognomeVirgola = nell'ortografia turca ''Feridun Zaimoğlu''
| Sesso = F
|Sesso = M
| LuogoNascita = Shanghai
|LuogoNascita = Bolu
| GiornoMeseNascita = 29 settembre
|GiornoMeseNascita = 4 dicembre
| AnnoNascita = 1935
|AnnoNascita = 1964
| Attività = scrittrice
|LuogoMorte =
| Nazionalità = tedesca
|GiornoMeseMorte =
}} E' ritenuta una delle più celebri autrici tedesche contemporanee di romanzi gialli. I suoi libri sono stati tradotti in 25 lingue.<ref>{{Cita web|url=http://www.nrw-literatur-im-netz.de/datenbank/autoren/81-noll-ingrid.html|titolo=Ingrid Noll}}</ref>
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = scrittore
|Attività2 = artista
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = di origine turca
}}
 
== BiografiaVita ==
Feridun Zaimoglu nasce il 4 dicembre 1964 a [[Bolu]], nel nord della [[Turchia]], da un operaio metallurgico e una donna delle pulizie, entrambi turchi. Nel 1965 la famiglia si trasferisce in Germania, dove i genitori di Feridun lavorano come ''[[Gastarbeiter]].''<ref>{{Cita web|url=https://www.zeit.de/2006/16/01_leit_1_16|titolo=Mein Deutschland. Warum die Einwanderer auf ihre neue Heimat stolz sein können|lingua=tedesco|accesso=23 novembre 2018}}</ref> Trascorre gli anni dell'infanzia e dell'adolescenza tra [[Berlino]], [[Monaco di Baviera]] e [[Bonn]]. In questo periodo si sente emarginato ed umiliato, isolato anche dal gruppo degli immigrati turchi, a loro volta esclusi dalla società tedesca.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Özber Can|anno=2011|titolo=Göçmen yazın süreci çerçevesinde Feridun Zaimoğlu ve anlatısı|rivista=Edebiyat Fakültesi Dergisi|volume=|numero=25|p=144|lingua=turco}}</ref>
Ingrid Noll nasce il 29 settembre del 1935 a [[Shanghai|Shangai]]<ref>{{Cita web|url=http://www.nrw-literatur-im-netz.de/datenbank/autoren/81-noll-ingrid.html|titolo=Ingrid Noll}}</ref>, dove vive con i genitori - il padre era un benestante medico tedesco - due sorelle e un fratello, fino all'età di 14 anni.<ref>{{Cita web|url=http://www.nrw-literatur-im-netz.de/datenbank/autoren/81-noll-ingrid.html|titolo=Ingrid Noll}}</ref> Nel 1949, dopo l'occupazione di Nanchino da parte dell'[[Esercito Popolare di Liberazione]], la famiglia fugge in Germania con l'ultima nave rimasta a disposizione.<ref>{{Cita news|nome=Christian|cognome=Jung|titolo=Bei ihr morden nur die Frauen; Ingrid Noll ist die deutsche Krimi-Königin. Heute wird sie 80 Jahre alt.|pubblicazione=Mitteldeutsche Zeitung, 29 settembre 2015}}</ref> Ingrid frequenta fino al 1954 una scuola cattolica femminile, nella città di [[Bad Godesberg]], nella Germania orientale. Dopo la maturità studia Germanistica e Storia dell'arte<ref>{{Cita web|url=https://portal.dnb.de/opac.htm?method=simpleSearch&cqlMode=true&query=idn%3D115490043|titolo=Ingrid Noll}}</ref> all'[[Università di Bonn]] con l'intenzione di diventare insegnante, ma non riesce a concludere gli studi. Nel 1959 sposa il medico Peter Gullatz, con il quale avrà tre figli. Uno di questi, [[Biber Gullatz]], diventerà compositore cinematografico e teatrale; l'attore [[Kai Noll]] è un nipote. La studiosa cinematografica [[Christine Noll Brinckmann]] è la sorella minore.
 
Nel 1985 si trasferisce a [[Kiel]] dove inizia a studiare medicina con il solo fine di assecondare il sogno dei suoi genitori,<ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.kielerleben.de/news/citynews/aktuelles/kiel-ist-nichts-fuer-sonnyboys|titolo=Ein Interview mit Feridun Zaimoglu: Kiel ist nichts für Sonnyboys|autore=Kerstin Klostermann|data=9 marzo 2013|lingua=tedesco|accesso=23 novembre 2018}}</ref> per poi abbandonare gli studi e dedicarsi all'arte e in seguito al mestiere di scrittore e giornalista freelance. Scrive articoli di critica letteraria e saggi per importanti testate nazionali e berlinesi, come [[Die Welt]], [[Die Zeit]], SPEX e Der Tagesspiegel. A cavallo del nuovo millennio lavora come drammaturgo al [[Nationaltheater Mannheim]] sotto la direzione di [[Bruno Klimek]].<ref>{{Cita web|url=http://www.feridun-zaimoglu.com/vita_fz.html|titolo=Feridun Zaimoglu|lingua=tedesco|accesso=23 novembre 2018}}</ref>
Prima della sua carriera di scrittrice, Ingrid Noll era impegnata quasi esclusivamente nelle faccende domestiche: si occupava dei figli e della casa, accudiva la madre che visse fino all'età di 106 anni, collaborava nello studio medico del marito.<ref>{{Cita libro|autore=Verena Watzal|titolo=Textimmanente Untersuchung des Romans 'Der Hahn ist tot' von Ingrid Noll und Versuch einer Zuordnung in das Subgenre 'psychologischer Frauenkrimi'|anno=2004|editore=GRIN Verlag GmbH|città=München|lingua=tedesco|OCLC=904808819}}</ref> Si dedicava alla scrittura solo nei ritagli di tempo che le rimanevano. Il suo primo romanzo, ''Il gallo è morto'' (Der Hahn ist tot), prese forma solo nel 1991, quando i figli avevano ormai lasciato la casa paterna,<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Simone Orzechowski|titolo=« Personne n'est par-delà le bien et le mal ! ». La représentation de la vieillesse dans les romans d'Ingrid Noll|rivista=Germanica|volume=volume 50 (anno 2012)|numero=fascicolo 1, p.47}}</ref> e fu subito un grande successo. Al centro dei suoi romanzi vi sono donne di diverse età che si liberano, in modi anticonvenzionali, dei loro mariti o amanti.
 
Esordisce nel 1995 con il romanzo ''Kanak Sprak. 24 Mißtöne vom Rande der Gesellschaft,'' il primo di una serie di scritti che hanno come protagonisti i "canachi", ossia i giovani turchi di seconda generazione, cresciuti e residenti in Germania, senza essersi mai assimilati del tutto con la cultura tedesca.
Ingrid Noll vive con il marito a [[Weinheim]]. Molti dei suoi racconti gialli sono ambientati a [[Mannheim]] e nell'area circostante.
 
Nel 1998 è tra i fondatori del movimento ''Kanak Attak'', nato con lo scopo di combattere il razzismo nella società tedesca e impedire la ghettizzazione e privazione dei diritti degli immigrati<ref>{{Cita web|url=http://www.kanak-attak.de/ka/about.html|titolo=Manifesto di Kanak Attak|lingua=inglese}}</ref>. Zaimoglu si distaccherà successivamente da questo movimento, scioltosi nel 2002.
== Riconoscimenti ==
In occasione di una conferenza, il 2 marzo 2016 Ingrid Noll è stata nominata "commissario onorario" della polizia di Bonn dal questore U. Brohl-Sowa.
 
Nella sua carriera Zaimoglu si dedica alla scrittura di romanzi, anche epistolari, raccolte di racconti e pièces teatrali, sempre in lingua tedesca. Parallelamente all'attività letteraria, è attivo come artista visivo e curatore di mostre. I soggetti dei suoi dipinti sono principalmente le donne, "eroine in un mondo liberato dagli uomini"<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.mainzund.de/feridun-zaimoglu-als-maler-der-impuls-dieses-bild-zu-malen/|titolo=Feridun Zaimoglu als Maler: "Der Impuls, dieses Bild zu malen"|autore=Gisela Kirschstein|data=13 ottobre 2015|lingua=tedesco|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>. Secondo lo storico dell'arte Imke Ehler nelle donne di Zaimoglu vi è sempre qualcosa di impetuoso, di criptato; è tuttavia lo spettatore il vero fruitore dell'opera, ed è a lui che l'artista riserva ogni giudizio sulla sua opera.<ref>{{Cita web|url=http://www.ln-online.de/Lokales/Ostholstein/Feridun-Zaimoglu-und-die-Frauen-Autor-zeigt-seine-Bilder-auf-Fehmarn|titolo=Feridun Zaimoglu und die Frauen: Autor zeigt seine Bilder auf Fehmarn|autore=Sebastian Rosenkötter|data=5 agosto 2017|lingua=tedesco|accesso=6 dicembre 2018}}</ref> Dipinge con acrilici e inchiostro giapponese, prediligendo il formato A3, più semplice da trasportare in viaggio.<ref name=":3" /> Riguardo al suo rapporto con le arti di cui si occupa, la scrittura e la pittura, Zaimoglu afferma: "Non riesco a separare parole e immagini. Quando scrivo, traduco le immagini in parole. E quando dipingo, c'è sempre una frase elettrizzante all'inizio."<ref name=":2" />
1994 Premio "Friedrich Glauser" per gli autori di letteratura poliziesca di lingua tedesca per l'opera ''Die Häupter meiner Lieben''
 
Nel marzo 2005 Zaimoglu espone alla Kunsthalle di [[Vienna]] un'installazione di bandiere dal titolo ''Kanak Attack. Die dritte Türkenbelagerung'' (''Kanak Attak. Il terzo assedio turco''). Dal 9 novembre all'8 dicembre 2018 una selezione dei suoi lavori è esposta alla Galleria Bund Bildender Künstler di [[Osnabrück]].<ref>{{Cita web|url=https://www.buch-zur-heide.de/bildergalerie/ausstellung-von-feridun-zaimoglu-im-bbk-kunstquartier|titolo=Ausstellung von Feridun Zaimoglu im BBK Kunstquartier|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>
2002 Medaglia al merito letterario della regione di Baden-Württemberg
 
Parte attiva nel dibattito politico, nel settembre 2006 partecipa come rappresentante della società civile alla prima Conferenza Tedesca sull’Islam, criticando la mancata rappresentazione delle musulmane velate, assenti al dibattito.
2005 Premio onorario "Glauser"
 
Nel maggio 2009 è nominato elettore delegato dai [[Alleanza 90/I Verdi|Verdi]] dello [[Schleswig-Holstein]] per l’elezione del Presidente federale.
 
Nel 2018, in occasione del premio Bachmann nell'ambito delle Giornate della Letteratura in lingua tedesca, tiene il "Discorso sulla Letteratura", dal titolo ''Der Wert der Worte'' (''Il valore delle parole'').<ref>{{Cita web|url=https://bachmannpreis.orf.at/stories/2922747/|titolo=Text der Rede zur Literatur: Der Wert der Worte|lingua=tedesco|accesso=6 dicembre 2018}}</ref>
 
== Opere ==
=== ''Kanak Sprak. 24 Mißtöne vom Rande der Gesellschaft'' ===
Il primo romanzo di Zaimoglu, pubblicato nel 1995, è ''Kanak Sprak. 24 Mißtöne vom Rande der Gesellschaft''. Il libro è una raccolta di 24 monologhi, 24 voci "dissonanti" di persone che si trovano "ai margini della società". Ogni monologo è la risposta alla domanda "Come si vive da canaco in Germania?"<ref>{{Cita web|url=https://parapluie.de/archiv/generation/kanaksprak/|titolo=Kanak Sprak|lingua=tedesco|accesso=23 novembre 2018}}</ref> e inizia riportando il nome del parlante, l'età e l'attività lavorativa. È il risultato di quasi un anno passato nei bassifondi, tra i "canachi", dai quali riesce a estrapolare registrazioni e appunti che utilizza, con il permesso degli stessi, per raccontare lo spaccato del sottoproletariato turco-tedesco di seconda e terza generazione.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Tiziana Urbano|anno=2011|titolo=Voci dai margini. La Kanak Sprak di Feridun
Zaimoglu|rivista=Between|volume=I|numero=1|pp=1-2|url=http://ojs.unica.it/index.php/between/article/view/130}}</ref> Ciò che caratterizza questo romanzo, oltre al contenuto, è la lingua in cui è scritto, la cosiddetta ''Kanak Sprak'', che dà il nome all'opera stessa. Come precisa l'autore nell'introduzione al libro, la ''Kanak Sprak'' potrebbe classificarsi come una sorta di [[Lingua creola|creolo]], con segni e codici noti solo a chi li utilizza<ref>{{Cita libro|autore=Feridun Zaimoglu|titolo=Kanak Sprak. 24 Mißtöne vom Rande der Gesellschaft|anno=1995|editore=Rotbuch Verlag|città=Hamburg|lingua=tedesco|OCLC=34288352}}</ref>, e un lessico incomprensibile ai parlanti del tedesco cosiddetto "puro". Si tratta di un'[[Interlingua (glottodidattica)|interlingua]], un "terzo registro<ref>{{Cita libro|autore=Chantal Zabus|curatore=Bill Ashcroft, Gareth Griffiths, Helen Tiffin|titolo=Relexification|anno=1995|editore=Routledge|città=London|lingua=inglese|pp=214-218|opera=The Post-colonial Studies Reader|OCLC=1066390006}}</ref>", che utilizza una lingua europea (quella tedesca) per esprimere un sostrato culturale non europeo (quello turco). Attraverso questo linguaggio i protagonisti si riappropriano orgogliosamente del termine "canaco", che in tedesco (''Kanake'') indica in modo piuttosto dispregiativo gli stranieri, soprattutto turchi, ma anche italiani. Questo termine tuttavia non ha origini turche: sarebbe stato usato per indicare gli abitanti della [[Polinesia]] o delle isole dei Mari del Sud che alla fine dell'Ottocento erano colonie tedesche<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Pasquale Gallo|anno=2004|titolo='Multikulti-Zoo'. Kanak Sprak di Feridun Zaimoglu e
il contesto semasiologico (post-)coloniale|rivista=Links|volume=4|numero=|pp=11-28}}</ref>, facendo allusione alla condizione di subalternità di queste persone rispetto al parlante tedesco che lo utilizzava. Rovesciando questa prospettiva e sottraendo questo termine dalla stigmatizzazione di cui era oggetto in età coloniale, i turchi emigrati in Germania si autodefiniscono con dignità e fierezza "canachi", utilizzando orgogliosamente questo attributo<ref>{{Cita|Urbano 2011|p. 5}}.</ref> come arma di disprezzo<ref name=":0">{{Cita|Zaimoglu 1999|Nota alla traduzione di Alessandra Orsi}}.</ref> contro gli "alemanni" che li costringono alla marginalità<ref>{{Cita|Urbano 2011|p. 9}}.</ref>.
 
=== ''Schiuma. Il romanzo della "feccia" turca'' ===
== 2 Auszeichnungen 3 Werke 4 Verfilmungen 5 Literatur 6 Weblinks 7 Einzelnachweise ==
{{Citazione|Ecco i canachi da cui voi tedeschi volete star lontani. Ci siamo, e corrispondiamo perfettamente alla vostra idea e alle vostre paure.|Feridun Zaimoglu, Abschaum - Die wahre Geschichte von Ertan Ongun|Wir sind die Kanaken, von denen ihr Deutschen immer gewarnt habt. Jetzt gibt es uns, ganz eurem Bild und euren Ängsten entsprechend.|lingua=tedesco|lingua2=italiano}}
Leben
Il mondo dei canachi è lo scenario di un altro importante romanzo di Zaimoglu del 1997, ossia ''Abschaum – Die wahre Geschichte von Ertan Ongun,'' tradotto in italiano da Alessandra Orsi con il titolo ''Schiuma. Il romanzo della "feccia" turca''. L'opera si compone di 35 racconti dei cui titoli (ad esempio ''Die Beerdigungs Story'', ''La storia del funeral''e, oppure ''Die Fickst-du-mich-fick-ich-dich-Story,'' ''La storia del chi-fotte-per-primo'') si scopre la genesi solo nell'epilogo del libro. Si tratta della storia del piccolo criminale turco-tedesco Ertan Ongun, dalla forma di un lungo monologo-intervista rilasciato dal protagonista all'autore sotto forma di registrazione, dopo essere uscito dal carcere. Ertan, nato e cresciuto in Germania da genitori turchi, ma mai assimilato davvero nella società tedesca, racconta le sue peripezie, in un racconto pieno di digressioni, tipiche dell'oralità. La sua vita segue una parabola discendente, fatta di furti, attività illecite, risse, sesso, inganni, per arrivare all'eroina, da lui definita, a posteriori, "l'inizio della fine"<ref>{{Cita libro|autore=Feridun Zaimoglu|traduttore=Alessandra Orsi|titolo=Schiuma. Il romanzo della "feccia" turca|anno=1999|editore=Einaudi|città=Torino|p=36|cid=Zaimoglu 1999|OCLC=76139491}}</ref>. Il circolo vizioso in cui cade per procurarsi il denaro necessario alla dipendenza, lo fa entrare e uscire dalle stazioni di polizia, e poi finire in prigione. In galera Ertan comincia a riflettere sulla sua condizione, sulla sua vita di eccessi che ha sempre raccontato con spavalderia, facendo emergere il suo lato più umano e drammatico:
 
{{Citazione|E’ questo il punto, la merda è che non ce la faccio a vivere qua fuori, me ne sono accorto per l’ennesima volta, qui fuori non ce la faccio. Non riesco a rispettare le regole del gioco o forse non voglio nemmeno partecipare al gioco. Mi fa schifo la solitudine, (...) sono in mezzo a migliaia di persone e mi sento solo e mi piacerebbe tanto
Ingrid Noll wuchs zusammen mit drei Geschwistern (zwei Schwestern und einem Bruder[2]) als Tochter eines wohlhabenden deutschen Arztes in Nanjing auf. Dort wurden sie und die Geschwister von den Eltern unterrichtet. 1949 floh die Familie mit dem letzten Schiff aus Nanjing[3] nach Deutschland[4], und sie besuchte bis 1954 eine katholische Mädchenschule in Bad Godesberg. Um Lehrerin zu werden[5], studierte sie nach dem Abitur an der Universität Bonn Germanistik und Kunstgeschichte, ohne dieses Studium abzuschließen. 1959 heiratete sie den Arzt Peter Gullatz, mit dem sie drei Kinder hat; der Film- und Theaterkomponist Biber Gullatz ist ihr Sohn, der Schauspieler Kai Noll ist ein Neffe. Die Filmwissenschaftlerin Christine Noll Brinckmann ist eine jüngere Schwester.
sapere perché è così caro amico. (...)
Allora eccomi qua che cerco di scioccare i nostri intellettuali, di spaventare quelli che si sono integrati e anche per affascinare qualcuno: fascino di un soggetto criminale, fascino del selvaggio, fascino di quelli che arrivano dal basso, da molto in basso e ne sono felice, boh, non so, fascino della miseria. Per voi sarà pure fascino, ma per me è una merda, tutto una merda.
Credimi, amico, credimi, ci sono soltanto due cose in Germania, da una parte la feccia e dall'altra gli individui socialmente a posto. E sai una cosa? Me ne fotto della società! Nella merda per lo meno ero qualcuno, ero la schiuma, la feccia, ma adesso è ancora peggio.|Feridun Zaimoglu, Schiuma. Il romanzo della "feccia" turca}}Il romanzo fornisce una visione del mondo "canaco" raccontato da chi ne è parte integrante e riesce a vederne le potenzialità e i tanti limiti rispetto a una cultura, quella tedesca, che fatica ad accettare il diverso. Il "canaco" vive nell'incertezza di una cultura ''in-between'', che non è né una (quella tedesca) né l’altra (quella turca)<ref>{{Cita libro|autore=B. Venkat Mani|curatore=B. Venkat Mani|titolo=Authentic Hybrid? Feridun Zaimoglu’s Abschaum. Die wahre Geschichte von Ertan Ongun|anno=2007|editore=University of Iowa Press|lingua=inglese|pp=121-122|opera=Cosmopolitical Claims. Turkish-German Literatures from Nadolny to Pamuk|OCLC=475197132}}</ref>, diviso tra il desiderio di assimilarsi e l'immediata consapevolezza che la sua diversità lo porterà ad essere un eterno escluso; da qui la decisione di voler incarnare con fierezza e orgoglio lo stereotipo che gli viene attribuito<ref>{{Cita|Zaimoglu 1999|p. 160}}.</ref>.
 
Per quanto riguarda lo stile e la lingua in cui è scritto il romanzo, è evidente l'uso di una lingua ibrida, nata dall'accostamento di due lingue distanti tra di loro, il tedesco e il turco. Ertan si esprime in un tedesco rimasticato, infarcito di espressioni turche che nella traduzione italiana a fatica rendono il senso di straniamento della lingua dei "canachi", come l'espressione ''amına koyum'', che potrebbe corrispondere all'inglese ''motherfucker'', o l'espressione ''falan filan'', che coincide quasi con il ''blablabla'' tedesco e quindi l'''eccetera eccetera'' italiano<ref name=":0" />.
Vor ihrer Schriftstellerkarriere versorgte Ingrid Noll Kinder und Haushalt, arbeitete in der Praxis des Gatten mit, versorgte ihre Mutter, die 106 Jahre alt wurde[6], und begann in der wenigen verbliebenen Zeit das Schreiben.[4] Ihr Erstlingsroman Der Hahn ist tot entstand jedoch erst 1991, als die Kinder das Haus verlassen hatten, und wurde auf Anhieb ein großer Erfolg. Im Mittelpunkt ihrer Romane stehen Frauen verschiedenen Alters, die sich auf unkonventionelle Weise ihrer Ehemänner oder Liebhaber entledigen.
 
Nel 2000 da questo romanzo è stato tratto un film, per la regia di [[Lars Becker]], dal titolo ''Kanak Attack''.<ref>{{Cita libro|autore=Maria Stehle|titolo=Ghetto Voices in Contemporary German Culture: Textscapes, Filmscapes, Soundscapes|anno=2012|editore=Camden House|lingua=en|p=82}}</ref>
Ingrid Noll lebt zusammen mit ihrem Mann in Weinheim. Viele ihrer Krimis spielen in Mannheim und Umgebung.
Auszeichnungen
 
=== Altri romanzi ===
Die Bonner Polizeipräsidentin U. Brohl-Sowa ernannte Ingrid Noll zur „Ehrenkommissarin“ der Bonner Polizei anlässlich einer Lesung am 2. März 2016.[7]
Dopo ''Kanak Sprak'' e ''Abschaum,'' la narrazione dell'ambiente dei "canachi" prosegue nel 1998 con ''Koppstoff. Kanaka Sprak vom Rande der Gesellschaft'', in cui l'autore dà spazio e voce alle donne "canache", per poi concludersi con la raccolta del 2001 ''Kopf und Kragen. Kanak-Kultur-Kompendium.''
 
Gli scritti successivi si allontanano un po’, almeno nel linguaggio, dal mondo duro dei canachi, ma non abbandonano mai del tutto il tema degli immigrati: ''Liebesmale, Scharlachrot'' (2000), romanzo epistolare, e i romanzi ''German Amok'' (2002; trad. it. 2008), ''Leinwand'' (2003) e ''Leyla'' (2006; trad. it. 2007), che hanno come comune denominatore protagonisti di origine turca.
1994 Friedrich-Glauser-Preis der Autorengruppe deutschsprachige Kriminalliteratur – Das Syndikat für Die Häupter meiner Lieben
2002 Verdienstmedaille des Landes Baden-Württemberg
2005 Glauser-Ehrenpreis der Autorengruppe deutschsprachige Kriminalliteratur – Das Syndikat „für besondere Verdienste einer Person um die deutschsprachige Kriminalliteratur“
 
Tra le opere successive vi sono i romanzi ''Liebesbrand'' (2008), ''Hinterland'' (2009), ''Ruß'' (2011), ''Der Mietmaler: eine Liebesgeschichte'' (2013) e ''Isabel'' (2014); tra le raccolte di racconti, ''Zwölf Gramm Glück'' (2004) e ''Rom intensiv'' (2007).
== Werke ==
[[Datei:Ingrid-noll-2010-ffm-001.jpg|mini|Autograph]]
* 1991. ''Der Hahn ist tot''. Roman. Traduzione italiana: ''Il gallo è morto'', Milano, Mondadori 1996, ISBN 88-04-40777-8
* 1993. ''Die Häupter meiner Lieben''. Traduzione italiana: Le teste dei miei cari, Milano, Mondadori, 1997, ISBN 88-04-42243-2
* ''[[Die Apothekerin (Roman)|Die Apothekerin]]''. Roman. Diogenes, Zürich 1994, ISBN 978-3-257-23896-9.
* ''Der Schweinepascha. In 15 Bildern''. Kinderbuch. Diogenes, Zürich 1996, ISBN 3-257-23298-5.
* ''[[Kalt ist der Abendhauch]]''. Roman. Diogenes, Zürich 1996, ISBN 3-257-23023-0.
* ''Der kleine Mord zwischendurch. 52 üble Kurzkrimis, geplant und ausgeführt von Ingrid Noll''. Scherz, Bern 1997, ISBN 3-502-10368-2.
* ''Röslein rot''. Roman. Diogenes, Zürich 1998, ISBN 3-257-23151-2.
* ''Selige Witwen''. Roman. Diogenes, Zürich 2001, ISBN 3-257-23341-8.
* ''Rabenbrüder''. Roman. Diogenes, Zürich 2003, ISBN 3-257-23454-6.
* ''Falsche Zungen. Gesammelte Geschichten''. Diogenes, Zürich 2004, ISBN 3-257-23508-9.
* ''Ladylike''. Roman. Diogenes, Zürich 2006, ISBN 978-3-257-05725-6.
* ''Kuckuckskind''. Roman. Diogenes, Zürich 2008, ISBN 978-3-257-24012-2.
* ''Ehrenwort''. Roman. Diogenes, Zürich 2010, ISBN 978-3-257-24095-5.
* ''Über Bord''. Roman. Diogenes, Zürich 2012, ISBN 978-3-257-24259-1.
* ''Hab und Gier''. Roman. Diogenes, Zürich 2014, ISBN 978-3-257-24311-6.
* ''Der Mittagstisch''. Roman. Diogenes, Zürich 2015, ISBN 978-3-257-06954-9.
* ''Halali''. Roman. Diogenes, Zürich 2017, ISBN 978-3-257-06996-9.
 
Nel 2017 esce ''Evangelio'', un romanzo dedicato alla figura di [[Martin Lutero]].<ref>{{Cita web|url=https://www.deutschlandfunk.de/feridun-zaimoglu-evangelio-ein-luther-roman-der-reformator.886.de.html?dram:article_id=386292|titolo=Der Reformator als Romanheld|autore=Christian Röther|lingua=tedesco|accesso=22 novembre 2018}}</ref>
Verfilmungen
 
== Teatro ==
1993 Bommels Billigflüge mit Rosemarie Fendel, Dominique Horwitz und Katerina Jacob
Parallelamente all'attività di scrittore, Zaimoglu si dedica anche al teatro, e nel 1997 il suo ''Kanak Sprak'' viene adattato per il palcoscenico e rappresentato al Theater Kampnagel di Amburgo e poco dopo dal Jungen Theater di Brema, utilizzando anche monologhi del libro ''Koppstoff'' per ritrarre e dare voce alle giovani donne di origine turca. Nel 1998 con il suo coautore [[Günter Senkel]] vince il premio Schleswig-Holstein per la sceneggiatura. Nel 2003 un riadattamento di [[Otello]] di Zaimoglu/Senkel apre la stagione del [[Münchner Kammerspiele]] di Monaco, seguito dalla prima di ''Casino leger'' a [[Francoforte sul Meno]], ''Ja. Tu es. Jetzt'' al Jungen Theater di Brema e nel giugno 2004 dalla prima dell'opera commissionata ''Halb so wild'' allo Schauspielhaus di Kiel.
1997 Die Apothekerin, von Rainer Kaufmann; mit Jürgen Vogel, Richy Müller und Katja Riemann, die für ihre Rolle den Deutschen Filmpreis 1998 gewann
1999 Die Häupter meiner Lieben, von Hans-Günther Bücking; mit Christiane Paul, Heike Makatsch und Andrea Eckert
2000 Der Hahn ist tot (als TV-Film)
2000 Kalt ist der Abendhauch, von Rainer Kaufmann; mit August Diehl und Fritzi Haberlandt, die dafür 2001 den Bayerischen Filmpreis als beste Nachwuchsdarstellerin gewann
 
La collaborazione dei due autori porterà alla realizzazione di un riadattamento di [[Romeo e Giulietta]], presentato sempre sul palco dello Schauspielhaus nel marzo 2006, a cui seguirà la prima di ''Schwarze Jungfrauen'', al Hebbel am Ufer di Berlino. La pièce riprende la forma degli scritti d'esordio di Zaimoglu, ossia ''Kanak Sprak'' e ''Koppstoff'': si tratta quindi di interviste letterarie condensate e di dichiarazioni di persone reali, in questo caso di giovani donne che si sono convertite all'Islam in Germania. Alcune opere teatrali di Zaimoglu e del suo coautore Senkel sono state pubblicate.
Literatur
 
== Opere ==
Helga Arend: Nette alte Dame mit Leiche im Keller. Ingrid Nolls Romane als Unterrichtsthema. In: Frauen auf der Spur. Kriminalautorinnen aus Deutschland, Großbritannien und den USA. Hrsg. von Carmen Birkle, Sabina Matter-Seibel und Patricia Plummer. Stauffenburg, Tübingen 2001, ISBN 3-86057-793-X. S. 273–286.
=== Libri ===
Cesare Giacobazzi: Mit Kind, Hund, warmen Decken und Leiche. Die Normalität des Mordes in Ingrid Nolls Kriminalromanen. In: Sandro M. Moraldo (Hrsg.): Mord als kreativer Prozess. Winter, Heidelberg 2005, ISBN 3-8253-5060-6. S. 41–49.
 
* 1995, ''Kanak Sprak'', Hamburg, Rotbuch
* 1997, ''Abschaum – Die wahre Geschichte von Ertan Ongun'', Hamburg, Rotbuch
:''Schiuma'', traduzione di Alessandra Orsi, Torino, Einaudi, 1999, ISBN 88-06-15190-8.
 
*1999, ''Koppstoff'', Hamburg, Rotbuch
*2000, ''Liebesmale, scharlachrot'', Roman, Köln, Kiepenheuer & Witsch
*2001, ''Kopf und Kragen'', Frankfurt am Main, Fischer-Taschenbuch
*2002, ''German Amok'', Roman, Frankfurt am Main, Fischer-Taschenbuch
:''German Amok'', traduzione di Margherita Belardetti ed Elena Sinisi, revisione di Marco Agosta, Milano, 2008, ISBN 978-88-7638-050-1.
 
*2003, ''Leinwand'', Roman, Hamburg, Rotbuch
*2003, ''Othello'', Neuübersetzung, Münster, Monsenstein und Vannerdat
*2003, ''Drei Versuche über die Liebe'', Theaterstücke, Monsenstein und Vannerdat
*2004, ''Zwölf Gramm Glück'', Erzählungen, Köln Kiepenheuer & Witsch
*2006, ''Leyla'', Roman, Köln, Kiepenheuer & Witsch
:''Leyla'', traduzione di Margherita Belardetti, Milano, Il Saggiatore, 2007, ISBN 978-88-428-1394-1.
 
*2007, ''Rom intensiv'', Erzählungen, Köln, Kiepenheuer & Witsch
*2007, ''Von der Kunst der geringen Abweichung'', Conferenza del 27 giugno 2007, Saarland-Museum, Saarbrücken, a cura di Ralph Schock. Union-Stiftung Gollenstein, Blieskastel
*2008, ''Liebesbrand'', Roman, Köln, Kiepenheuer & Witsch
*2008, ''Ferne Nähe'', Tübinger Poetik-Dozentur (con [[Ilija Trojanow]])
*2009, ''Hinterland'', Roman, Köln, Kiepenheuer & Witsch
*2011, ''Ruß'', Roman, Köln, Kiepenheuer & Witsch
*2013, ''Der Mietmaler: eine Liebesgeschichte'', München, Langen Müller
*2014, ''Isabel'', Roman, Köln, Kiepenheuer & Witsch
*2015, ''Siebentürmeviertel'', Roman, Köln, Kiepenheuer & Witsch
*2017, ''Evangelio'', Roman, Köln, Kiepenheuer & Witsch
 
=== Teatro (con Günter Senkel) ===
 
* 2003, ''Casino Leger'', UA Schauspiel Frankfurt
* 2003, ''Ja. Tu es. Jetzt.'', UA Junges Theater Bremen
* 2003, ''Othello'', nach Shakespeare, UA Kammerspiele München
* 2004, ''Halb so wild'', UA Theater Kiel
* 2006, ''Lulu Live'', nach Wedekind, UA Kammerspiele München
* 2006, ''Nathan Messias'', UA Schauspiel Düsseldorf
* 2006, ''Schwarze Jungfrauen'', Theater Hebbel am Ufer
* 2006, ''Romeo und Julia'', nach Shakespeare, UA Theater Kiel
* 2007, ''Molière'', UA Salzburger Festspiele, Schaubühne am Lehniner Platz
* 2008, ''Schattenstimmen'', UA Schauspiel Köln
* 2011, ''Alpsegen'', UA: 15. April, Kammerspiele München
* 2018, ''Siegfrieds Erben'', UA: 20. Juli, Nibelungenfestspiele Worms
 
== Esposizioni ==
* 2013, Galerie Richter, [[Lütjenburg]]
* 2013, Affordable Art Fair, Amburgo
* 2013, CCA&A Gallery, Amburgo
* 2013, Literatur Moths, Monaco
* 2014, Kunstkreis Preetz e.V.
* 2014, Kunstverein Schwimmhalle Schloss Plön e.V. ''(mostra comunitaria)''
* 2015, Gutenberg Museum, [[Magonza]]
* 2016, Bürgergalerie, [[Neumünster]] ''(mostra comunitaria)''
* 2016, Esposizione nell'ambito del Festival Globale per la Letteratura Transfrontaliera, Galerie am schwarzen Meer, [[Brema]]
* 2017, Galerie Stexwig, 24857 Stexwig / [[Borgwedel]] ''(mostra comunitaria)''
* 2017, Atelier 7art, [[Fehmarn]]
* Esposizione permanente alla Galerie Richter, Lütjenburg
 
== Riconoscimenti ==
* 1997: Premio Civis Media per l'integrazione e la diversità culturale in Europa
* 1998: Premio per la sceneggiatura dello stato dello Schleswig-Holstein
* 2002: Premio Friedrich Hebbel
* 2003: Premio della giuria al concorso Ingeborg Bachmann per il racconto ''Häute (''apparso nella raccolta ''Zwölf Gramm Glück'')
* 2003: Premio Inselschreiber
* 2005: Premio Adelbert von Chamisso
* 2005: Borsa di studio "Villa Massimo"
* 2005: Premio Hugo Ball della città di [[Pirmasens]]
* 2006: Premio artistico dello stato dello Schleswig-Holstein
* 2007: Premio letterario Carl Amery
* 2007: Premio Grimmelshausen per il romanzo ''Leyla''
* 2007: Cattedra poetica Tübinger con [[Ilija Trojanow]]
* 2008: Borsa di ricerca frontaliera della fondazione Robert Bosch per il romanzo ''Hinterland''
* 2008: Corine (premio letterario internazionale) per il romanzo ''Liebesbrand''
* 2010: Premio letterario Jakob Wassermann in riconoscimento del suo operato e per il suo ruolo di mediatore nel dialogo tedesco-turco
* 2010: Premio culturale della città di Kiel
* 2011: Il 25 febbraio 2011 Zaimoglu riceve il riconoscimento "Membro onorario della comunità scolastica del liceo Nydda" in una conferenza con i vincitori del premio Letteratura giovanile dell'OVAG
* 2012: Premio delle Literaturhäuser
* 2012: Cattedra di docente ospite Heinrich Heine
* 2014: Nomination al Deutschen Buchpreis con ''Isabel''
* 2015: Premio letterario "Mainzer Stadtschreiber"
* 2015: Nomination al Deutschen Buchpreis con ''Siebentürmeviertel''
* 2016: Premio letterario di Berlino
* 2016: Professore onorario dello stato dello Schleswig-Holstein
* 2017: Nomination al Deutschen Buchpreis con ''Evangelio''
 
== Note ==
<references/>
{{References}}
 
== Bibliografia ==
* {{Cita pubblicazione|autore=Özber Can|anno=2011|titolo=Göçmen yazın şüreci çerçevesinde Feridun Zaimoğlu ve anlatısı|rivista=Edebiyat Fakültesi Dergisi|volume=|numero=25|pp=139-156|lingua=turco}}
*{{Cita pubblicazione|autore=Pasquale Gallo|anno=2004|titolo='Multikulti-Zoo’. Kanak Sprak di Feridun Zaimoglu e
il contesto semasiologico (post-)coloniale|rivista=Links|volume=4|numero=|pp=11-28}}
*{{Cita libro|autore=Michael Hofmann|titolo=Deutsch-türkische Literaturwissenschaft|annooriginale=2013|editore=Königshausen & Neumann|città=Würzburg|lingua=tedesco|OCLC=929826961}}
*{{Cita libro|autore=B. Venkat Mani|curatore=B. Venkat Mani|titolo=Authentic Hybrid? Feridun Zaimoglu’s Abschaum.
Die wahre Geschichte von Ertan Ongun|anno=2007|editore=University of Iowa Press|città=Iowa City|lingua=inglese|pp=118-145|opera=Cosmopolitical claims. Turkish-German literatures from Nadolny to Pamuk|OCLC=475197132}}
*{{Cita libro|autore=Liesbeth Minnaard|titolo=Feridun Zaimoglu. 'Here Only the Kanake Has the Say'|anno=2008|editore=Amsterdam University Press|città=Amsterdam|lingua=inglese|pp=143-177|opera=New Germans, New Dutch. Literary Interventions|OCLC=748900784}}
*{{Cita libro|autore=Jochen Neubauer|titolo=Türkische Deutsche, Kanakster und Deutschländer : Identität und Fremwahrnehmung in Film und Literatur: Fatih Akin, Thomas Arslan, Emine Sevgi Özdamar, Zafer Senocak und Feridun Zaimoglu|annooriginale=2011|editore=Königshausen u. Neumann|città=Würzburg|lingua=tedesco|ISBN=9783826046308}}
* {{Cita pubblicazione|autore=Tiziana Urbano|anno=2011|titolo=Voci dai margini. La Kanak Sprak di Feridun
Zaimoglu|rivista=Between|volume=I|numero=1|cid=Urbano 2011}}
*{{Cita libro|autore=Kerstin Weich|titolo=Kankaken und Identitäten - ein kurzer Überblick über Feridun Zaimoglus "Kanak Sprak - 24 Mißtöne vom Rande der Gesellschaft"|dataoriginale=2007|editore=GRIN Verlag|lingua=tedesco|ISBN=3638850978}}
*{{Cita libro|autore=Feridun Zaimoglu|titolo=Kanak Sprak. 24 Mißtöne vom Rande der Gesellschaft|editore=Rotbuch Verlag|città=Hamburg|lingua=tedesco|OCLC=34288352}}
*{{Cita libro|autore=Feridun Zaimoglu|traduttore=Alessandra Orsi|titolo=Schiuma. Il romanzo della "feccia" turca|anno=1999|editore=Einaudi|città=Torino|OCLC=76139491}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=wrV7adgbcMc|titolo=Confronto tra Feridun Zaimoglu e Heide Simonis al talk-show "Drei nach neun" dell'8 maggio 1998 - parte 1|sito=Youtube|lingua=tedesco|accesso=6 dicembre 2018}}
*{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=Redlbxp0284|titolo=Confronto tra Feridun Zaimoglu e Heide Simonis al talk-show "Drei nach neun" dell'8 maggio 1998 - parte 2|sito=Youtube|lingua=tedesco|accesso=6 dicembre 2018}}
 
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