Acate: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
{{F|centri abitati della Sicilia|agosto 2025}}
{{nd|il principato|Principato di Biscari|Biscari}}
{{Divisione amministrativa
|Nome =Acate
|Panorama = Acate (Rg) Piazza Libertà e Chiesa Madre.jpg
|Didascalia = Piazza Libertà, 2003
|Voce bandiera = Acate#Gonfalone
|Bandiera=
|Voce bandierastemma = Acate#Stemma
|Bordo bandiera = no
|Stemma=Acate-Stemma.png
|Stato = ITA
|Voce stemma=
|Grado amministrativo = 3
|Stato=ITA
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 12 =Sicilia Ragusa
|Amministratore locale = Giovanni Francesco Fidone
|Divisione amm grado 2=Ragusa
|Partito = lista Acate Punto a Capo
|Amministratore locale=Francesco Raffo <!--nome, cognome SENZA titoli-->
|Data elezione = 29-5-2023
|Partito=[[lista civica]]
|Data istituzione =
|Data elezione=11/06/2013 <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
|Superficie = 102.47
|Data istituzione=
|Note superficie = {{cita web|url=http://www.istat.it/it/archivio/82599|titolo=Dati Istat 2011|accesso=6 luglio 2015}}
|Superficie=102.47
|Sottodivisioni = Marina di Acate
|Note superficie={{cita web|url=http://www.istat.it/it/archivio/82599|titolo=Dati Istat 2011|accesso=6 luglio 2015}}
|Divisioni confinanti = [[Caltagirone]] ([[Città metropolitana di Catania|CT]]), [[Gela]] ([[Libero consorzio comunale di Caltanissetta|CL]]), [[Mazzarrone]] ([[Città metropolitana di Catania|CT]]), [[Vittoria (Italia)|Vittoria]]
|Abitanti=11298
|Zona sismica = 2
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 aprile 2017.
|Gradi giorno = 1006
|Aggiornamento abitanti=30-4-2017
|Nome abitanti = acatesi
|Sottodivisioni=[[Marina di Acate]]
|Patrono = [[Biagio di Sebaste|san Biagio]]
|Divisioni confinanti=[[Caltagirone]] (CT), [[Chiaramonte Gulfi]], [[Gela]] (CL), [[Mazzarrone]] (CT), [[Vittoria (Italia)|Vittoria]]
|Festivo = 3 febbraio
|Zona sismica=2
|PIL =
|Gradi giorno=1006
|PIL procapite =
|Diffusività=
|Mappa = Map of comune of Acate (province of Ragusa, region Sicily, Italy).svg
|Nome abitanti=acatesi
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Acate nel libero consorzio comunale di Ragusa
|Patrono=[[san Biagio]]
|Festivo=[[3 febbraio]]
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Acate (province of Ragusa, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Acate nel libero consorzio comunale di Ragusa
}}
'''Acate''' (''Vìschiri''{{IPA|/aˈka.tɛ/}}; fino inal [[Lingua siciliana|siciliano1938]]: '''Biscari''') è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:11298Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> del [[Liberolibero consorzio comunale di Ragusa]], in [[Sicilia]].
 
Il paese è conosciuto per un episodio accaduto durante la [[seconda guerra mondiale]] e passato alla storia come il [[massacro di Biscari]].
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
AcateAcàte si trova sul bordo della [[piana di Vittoria]] che si affaccia dalla sponda sinistra del fiume [[Dirillo]] a 34 chilometri da [[Ragusa]], ada un'altezza di {{M|199&nbsp;|u=m [[sslm}}.l.m.]] È il comune più occidentale della provincia.
 
La cittadina possiede un impianto urbanistico a vie ortogonali. A {{M|13&nbsp;|u=km}} dal paese sorge la frazione marinara Marina di Acate, sullachiamata zonadagli costiera chiamataabitanti "Macconi," chee vacompresa datra Scoglitti allala foce del fiume[[Dirillo]] Dirillo.e [[Scoglitti]]
 
=== Clima ===
* Classificazione climatica: zona C, 1006 GG<ref>{{cita web|url=http://www.confedilizia.it/clima-SICILIA.htm|titolo=Dati Confedilizia - Sicilia|accesso=7 luglio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20021021105019/http://www.confedilizia.it/clima-SICILIA.htm}}</ref>.
 
== Origini del nome ==
In lingua siciliana il nome di Acate è ''Vìschiri'' e gli abitanti sono detti ''Viscaràni''. Fino al 1938 il nome del comune era infatti "Biscari"<ref>In data 23 ottobre 1937, con deliberazione n. 54, il Rettorato Provinciale di Ragusa esprimeva parere favorevole al cambiamento; il decreto regio definitivo (R.D. 17 maggio 1938, n. 806), pubblicato in "Leggi e Decreti del Regno d'Italia dal 1851", alla pagina 2456, veniva promulgato il 17 maggio 1938 col n. 806 l'autorizzazione al Comune di Biscari, in provincia di Ragusa, a modificare la propria denominazione in "Acate".</ref>, di origine non ricostruibile, che fu registrato nel 1299 con la concessione come feudo da [[Carlo II d'Angiò]] a Gualtiero Pantaleone. Il cambio di nome fu proposto dallo studioso locale Carlo Addario. Il nome odierno<ref>G. Coria, ''Viaggio negli Iblei'', Provincia Regionale di Ragusa, Avola 1997, p. 33.</ref> si riferisce all'antico nome del vicino fiume [[Dirillo]], denominato dai romani ''Acates amnis'', e dai greci ''Acathes''. Il nome del fiume è legato ai ritrovamenti di pietre d'[[Agata (minerale)|agata]] nel suo corso superiore, come testimoniano [[Plinio il Vecchio]]<ref>[http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Plin.+Nat.+37.54&redirect=true Plinio il Vecchio, ''Naturalis Historia'', XXXVII, 54] (traduzione in inglese) dal [http://www.perseus.tufts.edu/ Perseus Project].</ref> e, ancor prima, [[Teofrasto]]. L'etimologia di Dirillo potrebbe anche provenire dal toponimo ''[[Akrillai|Acrilla]]''<ref>Acrilla fu un insediamento greco antico situato circa 15 km a monte lungo il corso del fiume.</ref> che, trasformandosi, lasciò il suo nome alla valle del Dirillo<ref>Si è creduto per molto tempo che "Odogrillo" fosse l'antica Biscari. Si deve allo storico Gianni Morando l'individuazione esatta del sito di Odogrillo che si trovava sulla riva opposta del fiume Dirillo rispetto al centro abitato di Biscari.</ref>.
 
Un'altra ipotesi si basa sul fatto che il nome attuale fosse l'antica denominazione di quest'insediamento, provenendo proprio dal personaggio virgiliano dell{{'}}''[[Eneide]]'', Acate<ref>Più volte citato nell{{'}}''Eneide'' di [[Virgilio]] sin dal primo libro, viene indicato come uno dei fedelissimi di [[Enea]], sempre al suo fianco in tutte le sue peripezie, ed è il capitano di una delle navi con cui Enea e i suoi lasciano [[Troia]]. Enea è tanto sicuro della fedeltà di Acate da arrivare ad affidargli le proprie armi.</ref>, che l'autore fa passare da queste parti e si immagina fu sepolto, per l'appunto, nei pressi delle rive del suddetto fiume (ipotesi non sostenibile, giacché il personaggio dell{{'}}''Eneide'' non muore in Sicilia, ma è presente con Enea all'arrivo dei Troiani nel Lazio).
 
== Storia ==
{{S sezione|storia}}
La storia di Acate affonda le sue radici in età preistorica. Alcuni scavi a Poggio Bidine, nel territorio acatese, hanno portato alla luce una serie di capanne ed un'ara funeraria risalenti all'[[età del Bronzo]].
La storia di Acate affonda le sue radici in età preistorica. Alcuni scavi a Poggio Bidine, nel territorio acatese, hanno portato alla luce una serie di capanne e un'ara funeraria risalenti all'[[età del Bronzo]].
 
In zona sono stati anche rinvenute tracce di [[siculi]], [[Storia della Sicilia greca|greci]], [[Sicilia (provincia romana)|romani]], [[Impero bizantino|bizantini]], [[Storia della Sicilia islamica|arabi]], [[Storia della Sicilia normanna|normanni]] ede [[Storia della Sicilia aragonese|aragonesi]].
 
Il casale di Odogrillo rappresentò il primo nucleo abitativo della zona. Di questo casale, di probabile origine saracena, resta oggi solo una muraglia, chiamata ''<nowiki>'u casali</nowiki>'', in Contrada Casale. Importanti documenti risalenti al 1278 e al 1283 testimoniano la sua esistenza. Successivamente, Odogrillo entrò a far parte del feudo dei [[Chiaramonte]], con il nome di ''Biscari,'' ed entrò a far parte della [[Contea di Modica]]. A questo punto iniziò un periodo di declino, probabilmente dovuto alla modesta popolazione e alle insalubri condizioni paludose in cui versava la campagna circostante.
 
Al declino di Odogrillo corrispose l'ascesa di Casale di BiscariBìscari, che sotto la famiglia dei Castello assume sempre più importanza come centro abitato. Biscari sarebbe stata fondata da Raimondo Castello nel 1478, ma si trattò certamente di una rifondazione, perché il paese esisteva da molto tempo. Sotto i Castello, Biscari visse un periodo di crescita e benessere, dovute a un discreto sviluppo agricolo e demografico, fino ad assumere una certa importanza come centro abitato. Lo storico Fazello lo descrive, intorno al 1555, come un ''"piccolo centro fortificato''".
 
Secondo lo storico Gianni Morando, Biscari nel 1308 aveva due chiese (S. Biagio e S. Nicola) e nel 1593 era solo un villaggio di 620 persone. Il quartiere più grande era ''Casi novi'' con 39 case, seguito da ''S. Antoni'' (30 case), ''Canalicchio'' (26 case), ''Castello'' (25 case), ''Piazza'' (15 case), ''S. Nicola'' (14 case) e poi ''Ruga grandi'', ''Bucheria'', ''Mandraza'' ed altri quartieri minori. Con il disastroso terremoto del 1693, Biscari fu distrutta completamente e risorse nell'attuale sito, poco distante da quello originario.
 
Nel 1633 [[Agatino Paternò Castello]] ottenne per il feudo, uno dei più importanti di Sicilia, il titolo principesco per cui venne fondato il [[Principato di Biscari]].
Intorno al 1824 la città divenne libero comune. Nel 1938, su iniziativa di Carlo Addario, uno studioso locale, il nome della città fu cambiato da Biscari in Acate.
 
Intorno al 1824 il borgo divenne libero comune. Nel 1938, su iniziativa di Carlo Addario, uno studioso locale, il nome del comune fu cambiato da Biscari in Acate.
Nel luglio 1943, a seguito dello [[Operazione Husky|sbarco]] in Sicilia, le forze armate [[Stati Uniti|statunitensi]], dopo la conquista del centro, perpetrarono nel suo territorio il [[massacro di Biscari]] a danno di prigionieri di guerra italiani e tedeschi, che furono fucilati sommariamente dopo la loro resa. Fra loro, anche il trentenne [[Luz Long|Carl Ludwig Long]], campione di corsa tedesco, medaglia di argento alle 2º alle Olimpiadi di Berlino del 1936, dopo l'amico [[Jesse Owens]].
 
Nel luglio 1943, a seguito dello [[Operazione Husky|sbarco in Sicilia]], le forze armate [[Stati Uniti|statunitensi]], dopo la conquista del centro, perpetrarono nel suo territorio il [[massacro di Biscari]] a danno di prigionieri di guerra italiani e tedeschi, che furono fucilati sommariamente dopo la loro resa. Fra loro, anche il trentenne [[Luz Long|Carl Ludwig Long]], [[Atletica leggera|atleta]] tedesco, [[medaglia d'argento]] nel [[salto in lungo]] alle [[Giochi della XI Olimpiade|Olimpiadi di Berlino del 1936]], alle spalle dell'amico [[Jesse Owens]].
 
===Simboli===
{{vedi anche|Armoriale dei comuni del Libero consorzio comunale di Ragusa}}
==== Stemma ====
[[File:Acate-Stemma.svg|thumb|Stemma di Acate]]
Lo stemma è costituito da un'[[Aquila (araldica)|aquila]] al naturale, con le ali spiegate, sormontata dalla corona muraria di Comune. Lo scudo è sormontato dalla corona di Comune ed è circondato da un ramo di alloro e uno di quercia incrociati e legati da un nastro tricolore.
==== Gonfalone ====
[[File:Acate-Gonfalone.svg|thumb|Gonfalone di Acate]]
 
Il gonfalone è un drappo [[Partito (araldica)|partito]] di azzurro e di bianco, recante lo stemma cittadino, senza lo scudo, e la denominazione istituzionale <small>COMUNE DI ACATE</small>.<ref>{{Cita testo|url=https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-rg-acate.pdf|autore=Comune di Acate|titolo=Statuto|posizione=art. 14}}</ref>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:Chiesa Madre San Nicola di Bari Acate.jpg|thumb|Chiesa Madre "San Nicola di Bari"]]
==== Chiesa madre di San Nicola di Bari ====
[[File:Facciata sinistra del Castello dei Principi di Biscari - Acate.JPG|thumb|Facciata sinistra del Castello dei Principi di Biscari - Acate]]
[[File:Chiesa Madre San Nicola di Bari Acate.jpg|thumb|Chiesa madre di San Nicola di Bari]]
 
=== Chiesa Madre San Nicola di Bari ===
Fu distrutta e ricostruita in seguito ai due terremoti del 1693 e 1846. Ha solo resti dell'edificio originario, tra cui gli archi della volta del coro, parte dell'abside e del transetto.
 
==== CastelloChiesa deidi principi diSan BiscariVincenzo ====
Annessa al castello, le sue navate sono ricche di stucchi; conserva il [[corpo santo]] di san Vincenzo, protettore della città, e un organo di squisita fattura.
La costruzione del castello di Acate, voluta da Guglielmo Raimondo Lo Castello, ebbe inizio nel 1494. Il castello sorse sul bordo del lato sud della valle del fiume Dirillo. Ha subito nei successivi tre secoli varie modifiche e ampliamenti, che ne hanno mutato la fisionomia. Il suo prospetto principale oggi si affaccia su Piazza Libertà. Nella seconda metà del ventesimo secolo subì l'abbandono quasi totale, ma è stato successivamente acquistato dal Comune e restaurato, per cui oggi si presenta in tutto il suo splendore originario.
[[File:Chiesa di San Vincenzo - Acate.jpg|alt= Chiesa di San Vincenzo|miniatura|Chiesa di San Vincenzo.]]
 
==== ChiesaConvento didei Sanfrati Vincenzocappuccini ====
Fu costruito nel 1737 dal principe Vincenzo Paternò, uomo molto religioso. L'opera fu molto apprezzata dai fedeli, ma durò appena cinquant'anni; a causa della soppressione degli enti religiosi il convento fu abbandonato e rimase disabitato fino al 1997, data in cui è stato restaurato e adibito a sede della biblioteca comunale. Al suo interno si trova la chiesa dei frati minori cappuccini.
Annessa al castello, le sue navate sono ricche di stucchi; conserva il [[corpo santo]] di San Vincenzo, protettore della città, e un organo di squisita fattura.
[[File:Chiesa di San Vincenzo - Acate.jpg|alt= Chiesa di San Vincenzo|miniatura|Chiesa di San Vincenzo]]
 
==== ConventoIstituto deidelle Fratisuore Cappuccinidel Sacro Cuore ====
Inizialmente chiamato "Collegio di Maria" ed eretto sulla chiesa di Sant'Agata, l'istituto andò in rovina a causa del terremoto del 1693. Fu ricostruito e completato nel 1739, sotto il principato di Vincenzo Paternò Castello. L'istituto si prefiggeva l'assistenza, l'educazione e la formazione religiosa, culturale e artigianale (scuola del ricamo) delle fanciulle, figlie dei vassalli. Di recente, l'edificio, che comprende anche un'aggiunta di nuova costruzione, è stato lasciato dalle suore ed è stato ceduto a dei privati: la chiesetta, comunque, continua a essere usata per scopi religiosi.
Fu costruito nel 1737 dal principe Vincenzo Paternò, uomo molto religioso. L'opera fu molto apprezzata dai fedeli, ma durò appena cinquant'anni; a causa della soppressione degli enti religiosi il convento fu abbandonato e rimase disabitato fino al 1997, data in cui è stato restaurato ed adibito a sede della Biblioteca Comunale. Al suo interno si trova la Chiesa dei Frati Minori Cappuccini.
 
=== Architetture civili ===
=== Istituto delle suore del Sacro Cuore ===
==== Castello dei principi di Biscari ====
Inizialmente chiamato ''Collegio di Maria'' ed eretto sulla ''Chiesa di Sant'Agata'', l'istituto andò in rovina a causa del terremoto del 1693. Fu ricostruito e completato nel 1739, sotto il principato di Vincenzo Paternò Castello. L'istituto si prefiggeva l'assistenza, l'educazione e la formazione religiosa, culturale ed artigianale (scuola del ricamo) delle fanciulle, figlie dei vassalli. Di recente, l'edificio, che comprende anche un'aggiunta di nuova costruzione, è stato lasciato dalle suore ed è stato ceduto a dei privati: la chiesetta, comunque, continua a essere usata per scopi religiosi.
[[File:Facciata sinistra del Castello dei Principi di Biscari - Acate.JPG|thumb|Facciata sinistra del Castello dei Principi di Biscari]]
 
La costruzione del castello di Acate, voluta da Guglielmo Raimondo Lo Castello, ebbe inizio nel 1494. Il castello sorse sul bordo del lato sud della valle del fiume Dirillo. Ha subito nei successivi tre secoli varie modifiche e ampliamenti, che ne hanno mutato la fisionomia. Il suo prospetto principale oggi si affaccia su piazza Libertà. Nella seconda metà del ventesimo secolo subì l'abbandono quasi totale, ma è stato successivamente acquistato dal comune e restaurato, per cui oggi si presenta in tutto il suo splendore originario.
 
== Società ==
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{{Demografia/Acate}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
[[File:Dialetti italiani meridionali estremi.jpg|thumb|Distribuzione del [[gruppo siciliano]]]]
Al 31 dicembre [[2023]], gli stranieri residenti nel comune di Acate in totale sono {{formatnum:2984}},<ref>[https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it Dati demografici ISTAT].</ref> pari al 28,7% della popolazione. Le comunità straniere maggiormente rappresentate sono:
 
# [[Romania]]: 1415
# [[Tunisia]]: 859
# [[Marocco]]: 209
# [[Albania]]: 92
# [[Nigeria]]: 63
 
=== Lingue e dialetti ===
{{Vedi anche|Lingua siciliana|dialetto siciliano metafonetico sudorientale}}
[[File:Dialetti italiani meridionali estremi.svg|thumb|Distribuzione del [[gruppo siciliano]], 1977]]
Oltre alla [[Lingua italiana|lingua ufficiale italiana]], ad Acate si parla la [[lingua siciliana]] nella sua variante metafonetica sud-orientale. La ricchezza di influenze del siciliano, appartenente alla famiglia delle [[lingue romanze]] e classificato nel [[Gruppo siciliano|gruppo meridionale estremo]], deriva dalla posizione geografica dell'[[Isola di Sicilia|isola]], la cui centralità nel [[mar Mediterraneo]] ne ha fatto terra di conquista di numerosi popoli gravitanti nell'area mediterranea.
 
=== CulturaTradizioni e folclore ===
==== Festa di San Giuseppe (''<nowiki/>u Patriarca'') ====
=== Eventi ===
La festa di [[San Giuseppe]] (19 marzo), che in Italia coincide la [[festa del papà]], assume particolare importanza ad Acate. Alcune famiglie che sono grate al santo o che sperano nella sua intercessione preparano un "Pranzo Sacro", disposto su un altare ricoperto da lenzuola bianche ricamate. Questo altare è chiamato ''u patriarca'', nome che in dialetto acatese indica anche il santo e la festa stessa a lui dedicata. Ogni Pranzo Sacro viene offerto ad una [[Sacra Famiglia]], impersonata da tre bisognosi del comune.
 
==== Festa di San Giuseppe (''<nowiki/>'u Patriarca'') ====
La festa di [[San Giuseppe]] (19 marzo), che in Italia coincide la [[festa del papà]], assume particolare importanza ad Acate. Alcune famiglie che sono grate al santo o che sperano nella sua intercessione preparano un "Pranzo Sacro", disposto su un altare ricoperto da lenzuola bianche ricamate. Questo altare è chiamato ''<nowiki/>'u patriarca'', nome che in dialetto acatese indica anche il santo e la festa stessa a lui dedicata. Ogni Pranzo Sacro viene offerto ad una Sacra Famiglia, impersonata da tre bisognosi del paese.
 
Sull'altare sono presenti numerose portate e cibi vari. Di importanza fondamentale sono il pane e i dolci tipici (ad esempio la [[giurgiulena]], la ''[[Mostarda siciliana|mustata]],'' la pagnuccata, i [[Mastazzoli|mastazzola]]). Sono spesso presenti anche altri generi alimentari come pasta, ortaggi, frutta. Una pietanza tipica di questa festa sono ''i baddotti'', delle palle di riso e ricotta in brodo, insaporite con cannella e prezzemolo. Questo piatto è prettamente acatese, al punto tale da essere quasi del tutto sconosciuto anche nei comuni limitrofi.
 
Nel pomeriggio in Piazza Libertà si svolge la tradizionale "cena di San Giuseppe", un'asta di beni donati dai cittadini, il cui ricavato viene destinato alla parrocchia locale. La festa si conclude con la Santa Messa in onore del Santo e i fuochi d'artificio.
 
==== Festa di San Vincenzo ====
La festa di San Vincenzo, che dura quattro giorni fino alla terza domenica dopo la festa di Pasqua , continua un'antica tradizione cominciata nel [[1722]]. In passato rivestiva un ruolo centrale nella festa il Palio di San Vincenzo, in siciliano (''<nowiki/>'a cursa ridi SaSan 'mmicienzuVicenzu'' (pronuncia acatese [[Alfabeto Fonetico Internazionale|IPA]]: /aˈkur.saˈɾi.saɱ.mɪˈt͡ʃjɛn.t͡sʊ/), una competizione equestre che si svolgeva in Corsocorso Indipendenza, una delle vie principali del paese. Il palio non si svolge più ad Acate dal 2008 per motivi di ordine pubblico. A completare l'aspetto folcloristico della festa la presenza di sbandieratori, gruppi siciliani e il corteo storico, formato da giovani in abiti del Settecento.
 
==== Il Venerdì Santo ====
Il [[Venerdì Santo]] a mezzogiorno, in Corso Indipendenza, all'incrocio con Via Roma, la statua del Cristo con la croce sulle spalle incontra la Veronica, la quale deterge il suo viso con un fazzoletto; subito dopo, all'incrocio con Via XX Settembre, presso i ''quattru cantuneri'' (i "quattro canti", cioè il centro geografico del paese), avviene l'incontro tra la statua della Madonna in lutto per la perdita del figlio e la statua del Cristo che la saluta portando in alto il braccio.
 
Sempre il Venerdì Santo, dopo il tramonto, la compagnia teatrale "Hobby Club" mette ogni anno in scena "Le sette parti", dramma sacro in atto unico che rievoca la crocifissione e morte di Cristo. Impressionante la puntuale partecipazione di tutta la popolazione acatese, che nella tanto attesa "sera delle parti" gremisce la Piazza Calvario.
 
==== Altri eventi ====
* Carnevale con carri allegorici
* Festa di San Vincenzo
 
== Persone legate ad Acate ==
* [[Edwige Fenech]], attrice e produttrice cinematografica, ha origini acatesi. Il 1º settembre 2007 è stata insignita della cittadinanza onoraria di Acate.<ref>[http://www.acateweb.it/public/index.php?option=com_content&task=view&id=155&Itemid=83 Acateweb.it - La cittadina onoraria Edwige Fenech con il bisnonno acatese<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Salvatore Licitra]], tenore di fama mondiale, ha origini acatesi.<ref>[http://www.acateweb.it/public/a-come-acatesi/hanno-onorato-il-nostro-paese-mainmenu-83/189.html?task=view Salvatore Licitra, erede di Luciano Pavarotti: 1968-2011 | Acateweb.it-Acateweb.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.ragusaoggi.it/12790/salvatore-licitra-il-nuovo-pavarotti-di-origini-acatesi Salvatore Licitra: Il Nuovo Pavarotti Di Origini Acatesi - Ragusaoggi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* [[Luz Long]], atleta olimpionico, morto nei pressi di Acate durante i combattimenti della seconda guerra mondiale.
 
== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
Al 15º [[censimento generale della popolazione e delle abitazioni]] dell'[[Istituto nazionale di statistica|ISTAT]] ([[2011]]), il territorio di Acate risulta così suddiviso<ref>{{cita web|url=http://datiopen.istat.it/odi/page/territorio/comuni/Acate_88001|titolo=Acate - linkedopendata|accesso=7 luglio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150707074727/http://datiopen.istat.it/odi/page/territorio/comuni/Acate_88001|urlmorto=sì}}</ref>:
{| class="wikitable sortable"
|- align=right; style="height:10px"
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| Acate || [[centro abitato]] / capoluogo comunale || {{formatnum:7919}} || 199 || <small>{{coord|37.025264|14.492453|type:adm3rd|format=dms}}</small>
|-
| [[Marina di Acate]] || [[centro abitato]] || 0<ref>Classificato come "centro temporaneo", ovvero «luoghi di convegno turistico, gruppi di villini, alberghi e simili destinati alla villeggiatura, abitati stagionalmente che nel periodo dell'attività stagionale presentano i requisiti del centro abitato»; cfr. {{cita web|url=http://datiopen.istat.it/odi/page/ontologia/territorio/CTEMP|titolo=Centro Temporaneo . linkedopendata|accesso=7 luglio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150707083619/http://datiopen.istat.it/odi/page/ontologia/territorio/CTEMP|urlmorto=sì}}</ref> || 15 || <small>{{coord|36.984872|14.359537|type:adm3rd|format=dms}}</small>
|-
| [[Villaggio Odissea]] || [[Località abitata#Nucleo abitato|nucleo abitato]] || 84 || 195 || <small>{{coord|37.014355|14.497250|type:adm3rd|format=dms}}</small>
|-
| - || Case sparse || {{formatnum:1571}} || - || -
Riga 142 ⟶ 146:
* del vino D.O.C.G. [[Cerasuolo di Vittoria]];
* dell'[[Monti Iblei (olio)|olio d'oliva D.O.P. Monti Iblei]], sottozona Valle dell'Irminio.
 
== Toponomastica ==
In lingua siciliana il nome di Acate è ''Vìschiri'' e gli abitanti sono detti ''Viscaràni''. Fino al 1938 il nome del paese era infatti "Biscari"<ref>R.D. 17 maggio 1938, n. 806</ref>, di origine non ricostruibile, forse araba, che fu registrato nel 1299 con la concessione come feudo da Carlo II d'Angiò a Gualtiero Pantaleone. Il cambio di nome fu proposto dallo studioso locale Carlo Addario. Il nome odierno<ref>G. Coria, ''Viaggio negli Iblei'', Provincia Regionale di Ragusa, Avola 1997, p. 33.</ref> si riferisce all'antico nome del vicino fiume [[Dirillo]], denominato dai romani ''Acates amnis'', e dai greci ''Acathes''. Il nome del fiume è legato ai ritrovamenti di pietre d'[[Agata (minerale)|agata]] nel suo corso superiore, come testimoniano [[Plinio il Vecchio]]<ref>[http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Plin.+Nat.+37.54&redirect=true Plinio il Vecchio, ''Naturalis Historia'', XXXVII, 54] (traduzione in inglese) dal [http://www.perseus.tufts.edu/ Perseus Project]</ref> e, ancor prima, [[Teofrasto]]. L'etimologia di Dirillo potrebbe anche provenire dall'arabo ''Wayd-Ikrilu'' (ovvero "fiume di [[Akrillai|Acrilla]]"<ref>[Acrilla fu un insediamento greco antico situato circa 15 km a monte lungo il corso del fiume.]</ref>) che, trasformandosi, lasciò il suo nome alla valle del Dirillo<ref>Si è creduto per molto tempo che "Odogrillo" fosse l'antica Biscari. Si deve allo storico Gianni Morando l'individuazione esatta del sito di Odogrillo che si trovava sulla riva opposta del fiume Dirillo rispetto al centro abitato di Biscari.</ref>.
 
Un'altra ipotesi si basa sul fatto che il nome attuale fosse l'antica denominazione di quest'insediamento, provenendo proprio dal personaggio virgiliano dell'[[Eneide]], Acate<ref>Più volte citato nell'Eneide di [[Virgilio]] sin dal primo libro, viene indicato come uno dei fedelissimi di [[Enea]], sempre al suo fianco in tutte le sue peripezie, ed è il capitano di una delle navi con cui Enea e i suoi lasciano [[Troia]]. Enea è tanto sicuro della fedeltà di Acate da arrivare ad affidargli le proprie armi.</ref>, che l'autore fa passare da queste parti e si immagina fu sepolto, per l'appunto, nei pressi delle rive del suddetto fiume.
 
== Amministrazione ==
Di seguito, è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune dal 15 dicembre 1986 ad oggi.
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
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{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Raffo |Inizio = 23 luglio 1990 |Fine = 13 novembre 1991 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giovanni Mario Caruso |Inizio = 13 novembre 1991 |Fine = 26 novembre 1993 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Gaetano Giovanni Masaracchio |Inizio = 15 febbraio 1994 |Fine = 25 maggio 1998 |Partito = - |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Maria Ignazia Battaglia |Inizio = 1º giugno 1998 |Fine = 27 maggio 2003 |Partito = [[L'Ulivo]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giovanni Mario Caruso |Inizio = 30 maggio 2003 |Fine = 17 giugno 2008 |Partito = [[centro-destraCasa delle Libertà]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giovanni Mario Caruso |Inizio = 17 giugno 2008 |Fine = 14 giugno 2013 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Raffo |Inizio = 15 giugno 2013 |Fine = ''in13 carica''giugno 2018|Partito = |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giovanni Di Natale |Inizio = 13 giugno 2018 |Fine = 29 maggio 2023|Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Gianfranco Fidone |Inizio = 29 maggio 2023|Fine = ''in carica''|Partito = [[lista civica]] di [[centro-destra in Italia|centro-destra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
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== Voci correlate ==
* [[Stazione di Acate]]
*[[Aeroporto di Biscari-Santo Pietro]]
*[[Cultura nel ragusano]]
*[[Stazione di Acate]]
*[[Massacro di Biscari]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Comuni del libero consorzio comunale di Ragusa}}