Acate: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua}}
{{F|centri abitati della Sicilia|agosto 2025}}
{{nd|il principato|Principato di Biscari|Biscari}}
{{Divisione amministrativa
|Nome =
|Panorama = Acate (Rg) Piazza Libertà e Chiesa Madre.jpg
|Didascalia = Piazza Libertà, 2003
|Voce bandiera = Acate#Gonfalone
|Voce
|Bordo bandiera = no
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Divisione amm grado
|Amministratore locale = Giovanni Francesco Fidone
|Partito = lista Acate Punto a Capo
|Data elezione = 29-5-2023
|Data istituzione =
|Superficie = 102.47
|Note superficie = {{cita web|url=http://www.istat.it/it/archivio/82599|titolo=Dati Istat 2011|accesso=6 luglio 2015}}
|Sottodivisioni = Marina di Acate
|Divisioni confinanti = [[Caltagirone]] ([[Città metropolitana di Catania|CT]]), [[Gela]] ([[Libero consorzio comunale di Caltanissetta|CL]]), [[Mazzarrone]] ([[Città metropolitana di Catania|CT]]), [[Vittoria (Italia)|Vittoria]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 1006
|Nome abitanti = acatesi
|Patrono = [[Biagio di Sebaste|san Biagio]]
|Festivo = 3 febbraio
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Acate (province of Ragusa, region Sicily, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Acate nel libero consorzio comunale di Ragusa
}}
'''Acate''' (
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
La cittadina possiede un impianto urbanistico a vie ortogonali. A {{M|13
=== Clima ===
* Classificazione climatica: zona C, 1006 GG<ref>{{cita web|url=http://www.confedilizia.it/clima-SICILIA.htm|titolo=Dati Confedilizia - Sicilia|accesso=7 luglio 2015|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20021021105019/http://www.confedilizia.it/clima-SICILIA.htm}}</ref>.
== Origini del nome ==
In lingua siciliana il nome di Acate è ''Vìschiri'' e gli abitanti sono detti ''Viscaràni''. Fino al 1938 il nome del comune era infatti "Biscari"<ref>In data 23 ottobre 1937, con deliberazione n. 54, il Rettorato Provinciale di Ragusa esprimeva parere favorevole al cambiamento; il decreto regio definitivo (R.D. 17 maggio 1938, n. 806), pubblicato in "Leggi e Decreti del Regno d'Italia dal 1851", alla pagina 2456, veniva promulgato il 17 maggio 1938 col n. 806 l'autorizzazione al Comune di Biscari, in provincia di Ragusa, a modificare la propria denominazione in "Acate".</ref>, di origine non ricostruibile, che fu registrato nel 1299 con la concessione come feudo da [[Carlo II d'Angiò]] a Gualtiero Pantaleone. Il cambio di nome fu proposto dallo studioso locale Carlo Addario. Il nome odierno<ref>G. Coria, ''Viaggio negli Iblei'', Provincia Regionale di Ragusa, Avola 1997, p. 33.</ref> si riferisce all'antico nome del vicino fiume [[Dirillo]], denominato dai romani ''Acates amnis'', e dai greci ''Acathes''. Il nome del fiume è legato ai ritrovamenti di pietre d'[[Agata (minerale)|agata]] nel suo corso superiore, come testimoniano [[Plinio il Vecchio]]<ref>[http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Plin.+Nat.+37.54&redirect=true Plinio il Vecchio, ''Naturalis Historia'', XXXVII, 54] (traduzione in inglese) dal [http://www.perseus.tufts.edu/ Perseus Project].</ref> e, ancor prima, [[Teofrasto]]. L'etimologia di Dirillo potrebbe anche provenire dal toponimo ''[[Akrillai|Acrilla]]''<ref>Acrilla fu un insediamento greco antico situato circa 15 km a monte lungo il corso del fiume.</ref> che, trasformandosi, lasciò il suo nome alla valle del Dirillo<ref>Si è creduto per molto tempo che "Odogrillo" fosse l'antica Biscari. Si deve allo storico Gianni Morando l'individuazione esatta del sito di Odogrillo che si trovava sulla riva opposta del fiume Dirillo rispetto al centro abitato di Biscari.</ref>.
Un'altra ipotesi si basa sul fatto che il nome attuale fosse l'antica denominazione di quest'insediamento, provenendo proprio dal personaggio virgiliano dell{{'}}''[[Eneide]]'', Acate<ref>Più volte citato nell{{'}}''Eneide'' di [[Virgilio]] sin dal primo libro, viene indicato come uno dei fedelissimi di [[Enea]], sempre al suo fianco in tutte le sue peripezie, ed è il capitano di una delle navi con cui Enea e i suoi lasciano [[Troia]]. Enea è tanto sicuro della fedeltà di Acate da arrivare ad affidargli le proprie armi.</ref>, che l'autore fa passare da queste parti e si immagina fu sepolto, per l'appunto, nei pressi delle rive del suddetto fiume (ipotesi non sostenibile, giacché il personaggio dell{{'}}''Eneide'' non muore in Sicilia, ma è presente con Enea all'arrivo dei Troiani nel Lazio).
== Storia ==
{{S sezione|storia}}
La storia di Acate affonda le sue radici in età preistorica. Alcuni scavi a Poggio Bidine, nel territorio acatese, hanno portato alla luce una serie di capanne e un'ara funeraria risalenti all'[[età del Bronzo]].
In zona sono stati anche rinvenute tracce di [[siculi]], [[Storia della Sicilia greca|greci]], [[Sicilia (provincia romana)|romani]], [[Impero bizantino|bizantini]], [[Storia della Sicilia islamica|arabi]], [[Storia della Sicilia normanna|normanni]]
Il casale di Odogrillo rappresentò il primo nucleo abitativo della zona. Di questo casale, di probabile origine saracena, resta oggi solo una muraglia, chiamata ''<nowiki>
Al declino di Odogrillo corrispose l'ascesa di Casale di
Secondo lo storico Gianni Morando, Biscari nel 1308 aveva due chiese (S. Biagio e S. Nicola) e nel 1593 era solo un villaggio di 620 persone. Il quartiere più grande era
Nel 1633 [[Agatino Paternò Castello]] ottenne per il feudo, uno dei più importanti di Sicilia, il titolo principesco per cui venne fondato il [[Principato di Biscari]].
Intorno al 1824 il borgo divenne libero comune. Nel 1938, su iniziativa di Carlo Addario, uno studioso locale, il nome del comune fu cambiato da Biscari in Acate.
Nel luglio 1943, a seguito dello [[Operazione Husky|sbarco in Sicilia]], le forze armate [[Stati Uniti|statunitensi]], dopo la conquista del centro, perpetrarono nel suo territorio il [[massacro di Biscari]] a danno di prigionieri di guerra italiani e tedeschi, che furono fucilati sommariamente dopo la loro resa. Fra loro, anche il trentenne [[Luz Long|Carl Ludwig Long]], [[Atletica leggera|atleta]] tedesco, [[medaglia d'argento]] nel [[salto in lungo]] alle [[Giochi della XI Olimpiade|Olimpiadi di Berlino del 1936]], alle spalle dell'amico [[Jesse Owens]].
===Simboli===
{{vedi anche|Armoriale dei comuni del Libero consorzio comunale di Ragusa}}
==== Stemma ====
[[File:Acate-Stemma.svg|thumb|Stemma di Acate]]
Lo stemma è costituito da un'[[Aquila (araldica)|aquila]] al naturale, con le ali spiegate, sormontata dalla corona muraria di Comune. Lo scudo è sormontato dalla corona di Comune ed è circondato da un ramo di alloro e uno di quercia incrociati e legati da un nastro tricolore.
==== Gonfalone ====
[[File:Acate-Gonfalone.svg|thumb|Gonfalone di Acate]]
Il gonfalone è un drappo [[Partito (araldica)|partito]] di azzurro e di bianco, recante lo stemma cittadino, senza lo scudo, e la denominazione istituzionale <small>COMUNE DI ACATE</small>.<ref>{{Cita testo|url=https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-rg-acate.pdf|autore=Comune di Acate|titolo=Statuto|posizione=art. 14}}</ref>
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Chiesa madre di San Nicola di Bari ====
[[File:Chiesa Madre San Nicola di Bari Acate.jpg|thumb|Chiesa madre di San Nicola di Bari]]
Fu distrutta e ricostruita in seguito ai due terremoti del 1693 e 1846. Ha solo resti dell'edificio originario, tra cui gli archi della volta del coro, parte dell'abside e del transetto.
====
Annessa al castello, le sue navate sono ricche di stucchi; conserva il [[corpo santo]] di san Vincenzo, protettore della città, e un organo di squisita fattura.
[[File:Chiesa di San Vincenzo - Acate.jpg|alt= Chiesa di San Vincenzo|miniatura|Chiesa di San Vincenzo.]]
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Fu costruito nel 1737 dal principe Vincenzo Paternò, uomo molto religioso. L'opera fu molto apprezzata dai fedeli, ma durò appena cinquant'anni; a causa della soppressione degli enti religiosi il convento fu abbandonato e rimase disabitato fino al 1997, data in cui è stato restaurato e adibito a sede della biblioteca comunale. Al suo interno si trova la chiesa dei frati minori cappuccini.
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Inizialmente chiamato "Collegio di Maria" ed eretto sulla chiesa di Sant'Agata, l'istituto andò in rovina a causa del terremoto del 1693. Fu ricostruito e completato nel 1739, sotto il principato di Vincenzo Paternò Castello. L'istituto si prefiggeva l'assistenza, l'educazione e la formazione religiosa, culturale e artigianale (scuola del ricamo) delle fanciulle, figlie dei vassalli. Di recente, l'edificio, che comprende anche un'aggiunta di nuova costruzione, è stato lasciato dalle suore ed è stato ceduto a dei privati: la chiesetta, comunque, continua a essere usata per scopi religiosi.
=== Architetture civili ===
==== Castello dei principi di Biscari ====
[[File:Facciata sinistra del Castello dei Principi di Biscari - Acate.JPG|thumb|Facciata sinistra del Castello dei Principi di Biscari]]
La costruzione del castello di Acate, voluta da Guglielmo Raimondo Lo Castello, ebbe inizio nel 1494. Il castello sorse sul bordo del lato sud della valle del fiume Dirillo. Ha subito nei successivi tre secoli varie modifiche e ampliamenti, che ne hanno mutato la fisionomia. Il suo prospetto principale oggi si affaccia su piazza Libertà. Nella seconda metà del ventesimo secolo subì l'abbandono quasi totale, ma è stato successivamente acquistato dal comune e restaurato, per cui oggi si presenta in tutto il suo splendore originario.
== Società ==
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{{Demografia/Acate}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre [[2023]], gli stranieri residenti nel comune di Acate in totale sono {{formatnum:2984}},<ref>[https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it Dati demografici ISTAT].</ref> pari al 28,7% della popolazione. Le comunità straniere maggiormente rappresentate sono:
# [[Romania]]: 1415
# [[Tunisia]]: 859
# [[Marocco]]: 209
# [[Albania]]: 92
# [[Nigeria]]: 63
=== Lingue e dialetti ===
{{Vedi anche|Lingua siciliana|dialetto siciliano metafonetico sudorientale}}
[[File:Dialetti italiani meridionali estremi.svg|thumb|Distribuzione del [[gruppo siciliano]], 1977]]
Oltre alla [[Lingua italiana|lingua ufficiale italiana]], ad Acate si parla la [[lingua siciliana]] nella sua variante metafonetica sud-orientale. La ricchezza di influenze del siciliano, appartenente alla famiglia delle [[lingue romanze]] e classificato nel [[Gruppo siciliano|gruppo meridionale estremo]], deriva dalla posizione geografica dell'[[Isola di Sicilia|isola]], la cui centralità nel [[mar Mediterraneo]] ne ha fatto terra di conquista di numerosi popoli gravitanti nell'area mediterranea.
===
==== Festa di San Giuseppe (''<nowiki/>u Patriarca'') ====
La festa di [[San Giuseppe]] (19 marzo), che in Italia coincide la [[festa del papà]], assume particolare importanza ad Acate. Alcune famiglie che sono grate al santo o che sperano nella sua intercessione preparano un "Pranzo Sacro", disposto su un altare ricoperto da lenzuola bianche ricamate. Questo altare è chiamato ''u patriarca'', nome che in dialetto acatese indica anche il santo e la festa stessa a lui dedicata. Ogni Pranzo Sacro viene offerto ad una [[Sacra Famiglia]], impersonata da tre bisognosi del comune.
==== Festa di San Vincenzo ====
La festa di San Vincenzo, che dura quattro giorni
== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
Al 15º [[censimento generale della popolazione e delle abitazioni]] dell'[[Istituto nazionale di statistica|ISTAT]] ([[2011]]), il territorio di Acate risulta così suddiviso<ref>{{cita web|url=http://datiopen.istat.it/odi/page/territorio/comuni/Acate_88001|titolo=Acate - linkedopendata|accesso=7 luglio 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150707074727/http://datiopen.istat.it/odi/page/territorio/comuni/Acate_88001|urlmorto=sì}}</ref>:
{| class="wikitable sortable"
|- align=right; style="height:10px"
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| Acate || [[centro abitato]] / capoluogo comunale || {{formatnum:7919}} || 199 || <small>{{coord|37.025264|14.492453|type:adm3rd|format=dms}}</small>
|-
|
|-
| [[Villaggio Odissea]] || [[
|-
| - || Case sparse || {{formatnum:1571}} || - || -
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* del vino D.O.C.G. [[Cerasuolo di Vittoria]];
* dell'[[Monti Iblei (olio)|olio d'oliva D.O.P. Monti Iblei]], sottozona Valle dell'Irminio.
== Amministrazione ==
Di seguito, è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune dal 15 dicembre 1986 ad oggi.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
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{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Raffo |Inizio = 23 luglio 1990 |Fine = 13 novembre 1991 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giovanni Mario Caruso |Inizio = 13 novembre 1991 |Fine = 26 novembre 1993 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Gaetano Giovanni Masaracchio |Inizio = 15 febbraio 1994 |Fine = 25 maggio 1998 |Partito =
{{ComuniAmminPrec |Nome = Maria Ignazia Battaglia |Inizio = 1º giugno 1998 |Fine = 27 maggio 2003 |Partito = [[L'Ulivo]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giovanni Mario Caruso |Inizio = 30 maggio 2003 |Fine = 17 giugno 2008 |Partito = [[
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giovanni Mario Caruso |Inizio = 17 giugno 2008 |Fine = 14 giugno 2013 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Francesco Raffo |Inizio = 15 giugno 2013 |Fine
{{ComuniAmminPrec |Nome = Giovanni Di Natale |Inizio = 13 giugno 2018 |Fine = 29 maggio 2023|Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Gianfranco Fidone |Inizio = 29 maggio 2023|Fine = ''in carica''|Partito = [[lista civica]] di [[centro-destra in Italia|centro-destra]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
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== Voci correlate ==
*[[Aeroporto di Biscari-Santo Pietro]]
*[[Cultura nel ragusano]]
*[[Stazione di Acate]]
*[[Massacro di Biscari]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni del libero consorzio comunale di Ragusa}}
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