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{{Bio
|Nome=Marc-Aurèle
|Cognome= de Foy Suzor-Coté
|Sesso=M
|LuogoNascita=Victoriaville
|GiornoMeseNascita=6 aprile
|AnnoNascita=1869
|LuogoMorte=Daytona Beach
|GiornoMeseMorte=29 gennaio
|AnnoMorte=1937
|Attività=pittore
|Attività2=scultore
|Nazionalità=canadese
|Immagine=Marc-Aurele de Foy Suzor-Cote - Autoportrait 1894.jpg
|Didascalia=<div style="text-align:center">'''Marc-Aurèle de Foy Suzor-Coté'''<br /><small>Autoritratto</small></div>
}}
 
== Biografia ==
Hypolite Wilfrid Marc-Aurèle de Foy Suzor-Coté<ref>In gioventù si faceva chiamare Aurèle Côté. Si forgiò poi un cognome aristocratico, prendendolo da quello di sua nonna materna, Defoy, e di sua madre, Suzor: Marc-Aurèle de Foy Suzor-Coté — Laurier Lacroix (2002), ''op. cit'', p.27-28.</ref>, nacque ad a Arthabaska (oggi Victoriaville), borgo facente parte della regione amministrativa [[Centre-du-Québec]].
All'inizio Suzor-Coté fu allievo di [[Joseph Chabert]]. Poi, affascinato dall'[[Impressionismo]], si recò più volte a Parigi con l'amico Joseph Saint-Charles e seguì
dei corsi di pittura e scultura all'[[École des beaux-arts]]. Dotato di una bella voce, colse l'occasione per frequentare anche le lezioni di canto del Conservatorio parigino. Ma questa sua seconda attività fu troncata da un'operazione alla gola: gli restarono pertanto le arti figurative. Oltre all'École, Suxor-Coté frequentò l'[[Académie Julian]] e l'[[Académie Colarossi]]. Nel 1887, iniziò per lui il lavoro professionale: partecipò infatti alla decorazione di alcune chiese a fianco del pittore Maxime Rousseau e realizzò delle opere per [[Wilfrid Laurier]]<ref>[http://bilan.usherbrooke.ca/bilan/pages/biographies/309.html « Marc-Aurèle de Foy Suzor-Côté (1869-1937) Artiste], Bilan du siècle, Università di [[Sherbrooke]].</ref>.
 
Durante il suo apprendistato Suzor-Coté realizzò un numero notevole di quadri del tutto accademici, forse un centinaio. Queste opere riflettono gli insegnamenti imposti agli studenti dalle Belle Arti. Inoltre, in quegli anni egli frequentò lo scultore [[Auguste Rodin]]<ref>Nel Québec Rodin non era ben visto, a causa della natura audace delle sue opere</ref>. Una di queste opere è ''Il grande nudo'', un dipinto accademico che ritrae un'amica di Auguste Rodin.<br />
Ritornò nel Québec nel 1907 e all'inizio sistemò il suo atelier a Arthabaska, il suo paese natale. Ma ben presto Suzon-Coté preferì trasferirsi in città, a [[Montréal]] (pron. Monreàl).
 
Oggi, Suzor-Côté è noto per l'ampiezza e la varietà dei soggetti che egli ha trattato lungo la sua carriera di pittore. Alcuni stimano che il numero dei suoi lavori superi i 1500. La sua fama inoltre è dovuta proprio a quell'impronta impressionista che avevano le sue tele, in un momento in cui nel Québec l'impressionismo era molto apprezzato e celebrato. Ma egli è conosciuto anche per le scene storiche che illustrano gli episodi della storia del Québec, come, ad esempio, la venuta di [[Jacques Cartier]] a Stadaconé, opera intitolata "''Jacques Cartier rencontre les Indiens à Stadaconé en 1535''". In origine essa fu offerta al Governo canadese che la rifiutò; oggi invece essa è conservata nel Museo Nazionale di belle arti del Québec e Suzor-Coté può essere definito come "il cantore dell'epopea della Nuova Francia e storico del Canada" (cit.).<br />
Un numero consistente dei suoi quadri illustra scene della vita quotidiana degli abitanti di Arthabaska, paese che Suzor-Coté amò per tutta la vita. Col passare degli anni e il consolidarsi della sua carriera egli si dedicherà vieppiù alla creazione di nudi femminili, realizzati con tecnica impressionista. Modelle di questi nudi erano sue amiche e conoscenti che egli amava chiamare "cugine". Molte di queste opere si rifanno ancora alla tecnica accademica imparata a Parigi.
 
Suzor-Coté è certamente uno dei pittori canadesi più significativi dell'inizio del XX secolo. In data 4 dicembre 1929 il quotidiano "La Presse" di Montréal riporta questo commento:
{{Citazione| Suzor-Coté è il pittore nazionale per eccellenza.}}
Il critico d'arte Morgan Powell sottolinea inoltre che: {{Citazione|... i suoi paesaggi hanno una ricchezza, un'immensità, un senso dei grandi spazi. Quando paragono una delle sue vedute di foreste ai presunti "studi di foreste" del "Gruppo dei Sette", ho l'impressione di confrontare un gigante con un pigmeo.}}
 
Il mattino del 20 febbraio 1927, qualche mese prima di compiere 58 anni, Suzor-Coté è colpito da un [[ictus]] e, conseguentemente da una vasta [[emiparesi]]. La sua attività artistica venne così compromessa. Nei dieci anni che seguirono, prima della sua morte, egli si dedicò alla diffusione delle sue opere e al suo accoglimento in un eventuale "Pantheon" canadese. La notizia del suo stato e di come egli lottava contro la malattia ravvivò comunque le simpatie della gente verso di lui. Fu curato all'Ospedale francese e nel Sanatorio Prévost di [[Cartierville]]. Con l'aiuto di suo fratello Arthur vendette le opere che erano presenti nel suo atelier. Ma le autorità della sua amata cittadina di Arthabaska ignorarono la possibilità che gli si offriva loro di acquistare tutta la sua eredità artistica.
 
Gennaio 1929. Suzor-Coté partì per la [[Florida]], regione dal clima notevolmente più favorevole per lui. Lo accompagnò in quest'ultimo trasferimento la sua assistente-infermiera Mathilde Savard e i due si stabilirono in Ocean Avenue a [[Daytona Beach]]. [[Armand Lavergne]], suo amico d'infanzia, si recò a fargli visita e così ci racconta: {{Citazione| Rimasi stupefatto quando entrai nel suo appartamento di Daytona. Per iniziativa di Mathilde, tutto era stato imbellettato con i colori più diversi e più sgargianti: il blu e il rosso si mescolavano al verde e al giallo, l'effetto era impressionante. Ma quando entrai nella sua camera mi caddero le braccia: Suzor troneggiava in un letto immenso color mostarda, decorato di tutte le tinte del creato.}}
 
Il 28 novembre del 1933, Suzor-Coté sposò la sua assistente, una donna che fu "le pinson du foyer". La coppia condusse una vita di relazione molto attiva, nonostante i limiti fisici da cui Suzor-Coté era evidentemenre afflitto. Mathilde condivise l'entusiasmo, il brio, la disinvoltura e lo spirito di libertà che distinguevano il carattere di Suzor-Coté. Sino alla fine costui diede l'illusione di poter un giorno riprendere le sue attività creative.
 
Son décès le 29 janvier 1937 fut à l'image du foyer que son épouse avait créé, une image dont de Foy Suzor-Coté n'était pas étranger. Armand Lavergne rapporte les derniers moments de l'artiste : {{citation|Le perroquet qui vivait en liberté dans l'appartement vit d'un fort mauvais œil le prêtre venu donner les derniers sacrements. Coups de balaie, prières des mourants, perroquet criard, serviteur aux abois}}. C'est dans ce tintamarre que l'artiste assisté de son épouse rendit l'âme. Un tintamarre qui encore se prolonge aujourd'hui par la place que cet artiste a donné à l'œuvre artistique : une place immense. L'artiste est alors exposé par la [[Galerie L'Art français]]<ref>« La glaneuse », ''Le Journal de Montréal'', 27 novembre 1964: {{citation|La glaneuse, peinture du Suzor Côté, qui fait partie de l'exposition que présente actuellement L'Art Français}}.</ref>.
 
En [[1975]], sa [[Maison Marc-Aurèle-De Foy-Suzor-Coté|maison natale d'Arthabaska]] est reconnue comme [[Patrimoine culturel du Québec|immeuble patrimonial]] par le gouvernement québécois<ref>[http://www.historicplaces.ca/fr/rep-reg/place-lieu.aspx?id=8533 « Maison Marc-Aurèle-De Foy-Suzor-Coté »], dans ''Lieux patrimoniaux du Canada'', site ''historicplaces.ca''.</ref>.
 
Plusieurs de ses œuvres sont conservées à Arthabaska au [[musée Laurier]]<ref>[http://www.museelaurier.com/08_collection.html Musée Laurier : Collection].</ref> et dans l'[[Saint-Christophe-d'Arthabaska|église de Saint-Christophe]] ville qui fait partie aujourd'hui de [[Victoriaville]].
 
== Opere ==
{{colonne}}
*''Le Grand Nu'' - (Il grande nudo)
*''Après la débâcle'' - (Dopo la disfatta)
*''Bécasse - Huile sur toile'' - (Beccaccia - Olio su tela)
*''L'Homme Tronc'' - (L'uomo-tronco)
*''Bretonnes à l'église'' - (Donne bretoni in chiesa)
*''Coin de mon village, Arthabaska'' - (Un angolo del mio villaggo: Arthabaska)
*''Croquis de paysage'' - (Bozzetto di paesaggio)
*''Étude de nu'' - (Studio di nudo)
*''Étude pour « Harmonie du soir »'' - (studio per "Armonia della sera)
*''Femmes de Caughnawaga'' - (Donne di Caughnawaga)
*''Habitations sur la colline'' - (Abitazioni sulla collina)
*''Harmonie du soir'' - (Armonia della sera)
*''Intérieur'' - (Interno)
*''Jeune femme à la guirlande'' - (Ragazza con una ghirlanda)
*''Jeunesse et Soleil'' - (Gioventù e sole)
*''La Bénédiction des érables'' - (Benedizione degli aceri)
*''L'Amateur'' - (L'amatore)
*''La Fonte de glace, Arthabaska'' - (Lo scioglimento del ghiaccio)
*''La Glaneuse'' - (La spigolatrice)
* ''La Rivière Gosselin'' - (Il rio Gosselin)<ref> Collection Pierre Lassonde. Musée national des beaux-arts du Québec</ref>
*''Le Partageur'' - (Il confidente)
*''Le Coureur des bois'' - (Il corridore nei boschi)
{{colonne spezza}}
*''Le Dégel sur la rivière Nicolet'' - (Disgelo sul rio Nicolet)
*''Le Halage de bois'' - (Il trasporto del legname)
*''Le Halage de bois, Arthabaska''
*''Le Remmancheur''
*''Le Vieux Fumeur'' - (Il vecchio fumatore)
*''Le Vieux Pionnier canadien'' - (Il vecchio pioniere canadese)
*''Les Gémissements du vent'' - (I gemiti del vento)
*''Maria Chapdelaine''
*''Marée montante'' - (La marea crescente)
*''Nature morte aux fruits'' - (Natura morta con frutti)
*''Nature morte aux oignons'' - (Natura morta con cipolle)
*''Onontaha''
*''Paysage d'automne, le soir'' - (Paesaggio autunnale, la sera)
*''Paysage sans titre'' - (Paesaggio senza titolo)
*''Paysan du Québec (1)'' - (Contadino del Québec)
*''Paysan du Québec (2)''
*''Port-Blanc en Bretagne'' - (Port-Blanc in Bretagna)
*''Portrait d'un homme'' - (Ritratto d'uomo)
*''Portrait de jeune homme'' - (Ritratto di ragazzo)
*''Retour des champs'' - (Il ritorno dai campi)
*''Village de Bretagne'' - (Villaggio bretone)
{{colonne fine}}
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery mode="packed" heights=200>
Suzor-Cote - Riviere Nicolet Arthabaska.jpg|''Il rio Nicolet ad Arthabaska'' (1907-1927)<br /><small> Université de Montréal</small>
Marc-Aurèle de Foy Suzor-Coté - Fim de Inverno.jpg|''La fine dell'inverno''<br /><small>Rio de Janeiro, Museu Nacional de Belas Artes</small>
Marc-Aurèle de Foy Suzor-Coté - Settlement on the Hillside.jpg|''Case sulla collina'' (1909)<br /><small> Ottawa, Musée des beaux-arts du Canada</small>
Suzor-Cote - Le vieux pionnier canadien.jpg|''Le vieux Pionnier canadien'' (1914), bronze, localisation inconnue<ref>[http://www.musee-mccord.qc.ca/fr/collection/artefacts/VIEW-14463?Lang=2&accessnumber=VIEW-14463 « Le vieux pionnier canadien, bronze de Marc-Aurèle de Foy Suzor-Côté, copie réalisée pour l'artiste, 1914 »], notice de cette photographie conservée au musée McCord.</ref>.
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* AA.VV., ''Suzor-Coté : lumière et matière'', [[Québec (città)|Québec]]: Museo nazionale di belle arti del Québec; [[Montréal]]: Les Éditions de l'Homme; [[Ottawa]]: Museo di belle arti del Canada, stampato nel 2002, 383 pag.: illustrazioni, carte, ritratti - ISBN 2-7619-1739-1 e ISBN 978-2-7619-1739-1
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Marc-Aurèle de Foy Suzor-Coté}}
 
== Voci correlate ==
* [[Impressionismo]]
* [[Arte accademica]]
* [[Académie Julian]]
* [[Québec (provincia)|Québec]]
 
== Collegamenti esterni==
* Andrée Lemieux, [http://www.museevirtuel-virtualmuseum.ca/edu/ViewLoitDa.do?method=preview&lang=FR&id=414 « Suzor-Coté : Genèse d'une œuvre »], ''Centre d'exposition de l'Université de Montréal'', in: museevirtuel-virtualmuseum.ca.
* [http://www.mccord-museum.qc.ca/scripts/search_results.php?Lang=2&keywords=suzor&order=1&curset=2 Œuvres de Marc-Aurèle de Foy Suzor-Côté] sul sito del Museo McCord
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|pittura|scultura}}