Monselice: differenze tra le versioni
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Ho cambiato l'origine del nome di Monselice che e la mia città di nascita e di cui conosco molto bene le origini. Etichette: Modifica visuale Edit Check (references) shown Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Monselice
|Panorama = Monselice_veduta.jpg
|Didascalia = Panorama dal percorso delle Sette Chiese
|Bandiera = Monselice-
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Veneto
|Divisione amm grado
|Amministratore locale = Giorgia Bedin
|Partito = [[Lega per Salvini Premier|LSP]]/[[Liga Veneta|LV]] - civiche
|Data elezione = 10-6-2019
|Data
|Data istituzione =
|Altitudine = 13
|Sottodivisioni = Ca' Oddo, Marendole, Monticelli, San Bortolo, San Cosma, Schiavonia.
|Divisioni confinanti = [[Arquà Petrarca]], [[Baone]], [[Battaglia Terme]], [[Este (Italia)|Este]], [[Galzignano Terme]], [[Pernumia]], [[Pozzonovo]], [[San Pietro Viminario]], [[Sant'Elena (Italia)|Sant'Elena]], [[Solesino]], [[Tribano]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 2411
|
|Patrono = [[Savino di Spoleto]]
|Festivo = 2 novembre
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Monselice (province of Padua, region Veneto, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Monselice all'interno della provincia di Padova
}}
[[File:Monselice_Aerial_View_R01.jpg|thumb
'''Monsélice''' (
== Geografia fisica ==
{{citazione|Monselice è la città più pittoresca che ho visto in Italia. Su una collina c'è il rudere di un antico castello, e di lì sovrasta un panorama splendido e straordinario. Si stende su un'ampia pianura — al livello del mare — la stessa su cui si ergono Ferrara, Bologna, Rovigo, Este, Padova e addirittura Venezia, che riuscivamo a scorgere vagamente all'orizzonte, con il suo diadema di svettanti torri. Che bella passeggiata, e che meraviglioso, ampio panorama. 38 miglia da Venezia.|[[Ralph Waldo Emerson]], ''Diari'', pagina del 31 maggio 1833, trad. it. ''Dalla Sicilia alle Alpi''}}
===Clima===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Monselice}}
==
[[File:Vista Rocca di Monselice giugno 2018.jpg|miniatura|Vista dalla Torre Civica: Rocca di Monselice, Chiesa di S.Paolo, Castello e Loggetta del Monte di Pietà]]
Il significato del toponimo dovrebbe essere quello di "monte della via selciata", in riferimento all'antica strada che raggiungeva [[Padova]] procedendo lungo il [[canale Battaglia]]. Nel medioevo, infatti, con i termini ''selce'', ''selice'' o ''silice'' si indicava una strada lastricata da [[selce|selci]]<ref name=dizionario>{{cita libro | nome= Carla | cognome= Marcato | capitolo= Monsèlice | titolo= Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | anno= 1996 | editore= Garzanti | città= Milano | p= 407| ISBN= 88-11-30500-4 |url= https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/407/mode/2up}}</ref>.
Non è assolutamente vero!
Il vero origine del nome di Monselice io ci sono nata deriva da Mons nel medioevo Monte si diceva a Mons e silice che significava Monte della selce o silice quindi divenne Monselice. Poiché a Monselice c'erano varie cave da cui estraevano appunto Il silicio ad esempio Venezia come altre città è lastricata con il monte Fiorin che non esiste nemmeno più, dalla cava della rocca e del montericco fortunatamente poi hanno smesso se no non avremmo più avuto nemmeno quelli.
== Storia ==
=== Origini ===
I primi insediamenti nel territorio sono assai antichi. Le due leggende che vorrebbero Monselice fondata da [[Opsicella|Ossicella]], un compagno di [[Antenore]], o da Egina, regina della Rocca, in qualche modo accreditano tale affermazione. Numerosi reperti archeologici attestano altresì la presenza almeno di una stazione preistorica sviluppatasi tra l'[[età del ferro]] e quella del [[età del bronzo|bronzo]].
===Medioevo===
La felice posizione di centro al punto di intersezione tra importanti arterie stradali e vie d'acqua favorì un insediamento abbastanza precoce. La nascita di Monselice come nucleo cittadino risale al [[V secolo|V]]-[[VI secolo]] ed è dovuta a una prima fortificazione del [[colle della Rocca]] da parte dei [[bizantini]], fortificazione che si rivela importante sul piano della strategia difensiva. Le strutture esistenti vengono ulteriormente potenziate dopo l'invasione dei [[franchi]], e si compongono, attorno all'anno mille, di un tessuto abitato discontinuo sulle pendici della Rocca e di un nucleo difensivo a guardia del ponte sull'antico fiume Vigenzone, che passava ai piedi della collina.
La città è menzionata da [[Paolo Diacono]] nella sua ''[[Historia Langobardorum]]'' come una delle poche città della ''Venetia'' (assieme a [[Padova]] e [[Mantova]]) a non essere occupate da [[Alboino]] tra l'estate e l'autunno del [[569]]. Sicuramente in città si trovava una guarnigione bizantina.
Dopo la caduta di Padova nel [[601]], anche Monselice fu conquistata nel [[602]] dai [[longobardi]] di [[Agilulfo]]<ref>[[Giorgio Ravegnani]], ''Bisanzio e Venezia'', [[Il Mulino]], [[Bologna]], 2006
Nell'[[XI secolo]] un aumento della popolazione locale favorisce nuovi insediamenti abitativi e alla metà del [[XII secolo]] Monselice viene elevata al rango di comune, entrando nel [[XIII secolo]] sotto la giurisdizione di [[Ezzelino III da Romano]]. Questi, vicario in terra veneta dell'imperatore tedesco [[Federico II di Svevia|Federico II]], amplia e perfeziona il sistema di mura, che viene a chiudere completamente il centro abitato. Si devono inoltre ad Ezzelino la ristrutturazione del [[Mastio Federiciano|mastio]] sulla sommità della Rocca, la costruzione della Torre civica e l'edificazione del palazzo oggi detto appunto "di Ezzelino", che costituisce parte importante del Castello di Monselice.
Le proprietà degli [[Ezzelini]] furono certosinamente accertate, censite e documentate dopo la loro definitiva sconfitta avvenuta nel [[1260]].
Nel 1274 giunge a Monselice Guido Guinizelli, esule dopo la sconfitta della famiglia ghibellina Lambertazzi, a cui era legato, ad opera della famiglia Geremei. Guinizelli vivrà l'ultimo periodo della sua vita a Monselice insieme alla moglie Bice dalla Fratta e al figlio Guiduccio. Di lui abbiamo un atto stilato in punto di morte nel quale raccomanda alla moglie di prendersi cura delle proprietà del figlio.
All'inizio del [[XIV secolo]] la città è al centro di un'aspra contesa militare fra il vicario imperiale [[Cangrande della Scala]], signore di [[Verona]], e la signoria dei [[Carraresi]] di Padova. Nell'estate del [[1337]] inizia il lungo assedio da parte di [[Marsilio da Carrara]], la città difesa per un anno dal condottiero scaligero [[Pietro Dal Verme]], si arrenderà e si consegnerà il 19 agosto del [[1338]] a [[Ubertino da Carrara]], che si impadronisce definitivamente di Monselice e ne fa l'avamposto difensivo di Padova verso sud. In questa strategia viene ampliato e ulteriormente fortificato l'impianto delle mura di Ezzelino, che assumono nella seconda metà del XIV secolo la loro configurazione definitiva: una cerchia esterna provvista di torri e di monumentali porte di accesso e quattro cerchie interne, che risalgono la Rocca fino al torrione sulla vetta.
[[File:Ingresso-santuario-villa-duodo.jpg|thumb|left|upright=0.9|Ingresso del [[Santuario giubilare delle sette chiese di Villa Duodo|santuario di Villa Duodo]]]]
[[File:Ingresso-Cà-Nani-Mocenigo.jpg|thumb|upright=0.9|Ingresso di Cà Nani Mocenigo]]
Ma il momento di massima capacità difensiva della città coincide con l'inglobamento, avvenuto nel [[1405]], di Monselice nel territorio della [[Repubblica di Venezia]], la cui vocazione era indirizzata ai traffici e ai commerci più che alla pratica militare. La città comincia così gradatamente a perdere la sua funzione difensiva e si avvia a diventare centro di soggiorno e di villeggiatura per le nobili famiglie veneziane.
===Età moderna===
Tra il [[XV secolo|'400]] e il [[XVI secolo|'500]] sulla struttura urbanistica medievale si innestano elementi rinascimentali. Le famiglie nobili veneziane acquistano ampie proprietà terriere in centro e nelle campagne circostanti. La [[Marcello (famiglia)|famiglia Marcello]] prende proprietà del palazzo di Ezzelino e ne amplia e arricchisce la costruzione; la famiglia [[Duodo]] si insedia sul lato sud della Rocca e realizza splendide architetture arrivate intatte ai giorni nostri; la famiglia Nani costruisce l'omonima villa. Il centro urbano si arricchisce di elementi barocchi con la costruzione della Loggia del Monte di Pietà, la ristrutturazione della chiesa di San Paolo, i palazzi Fezzi e Branchini; altre famiglie veneziane costruiscono le loro ville appena fuori delle porte urbane e prosegue anche l'insediamento nelle campagne circostanti.
===Età contemporanea===
L'[[XIX secolo|Ottocento]] vede la città di Monselice affacciarsi all'epoca moderna. Nella logica ottocentesca le mura e le torri della città fortificata medievale vengono considerate un ostacolo all'espansione urbana; alla metà del secolo viene così abbattuto parte del perimetro esterno delle mura e le monumentali porte di accesso della città. Agli occhi dei visitatori dei giorni nostri si presentano comunque ampie testimonianze della città medievale come la Torre civica, buoni tratti di mura e soprattutto il monumentale complesso del Castello, ed è prevalentemente intatto il patrimonio edilizio del periodo veneziano. Nel [[1905]] Monselice ha dato i natali allo scrittore Giovanni Soranzo (1905-2006), in arte ''Gianni Soranzo'', che fu prolifico autore di poesie, romanzi e testi teatrali in [[lingua veneta]]<ref>{{Cita web|url=https://www.sololibri.net/Cinque-commedie-Gianni-Soranzo.html|titolo=Cinque commedie di Gianni Soranzo [recensione]|autore=Riccardo Pasqualin|sito=Sololibri.net|data=27 maggio 2023}}</ref>.
Durante la [[seconda guerra mondiale]], nel periodo dell'occupazione tedesca e della [[Repubblica Sociale Italiana]], la quindicenne [[Ida Brunelli Lenti]] di Monselice si rese protagonista di uno degli episodi più rimarchevoli di spontanea resistenza civile italiana all'[[Olocausto]]. Entrata giovanissima a servizio di una famiglia ebrea ungherese allora residente a [[Castiglion Fiorentino]] si trovò a fare da mamma a tre bambini di pochi anni più giovani di lei, dopo che alla morte del loro padre (richiamato alle armi in [[Ungheria]] nel [[1942]] e mai più tornato) si aggiunse improvvisa per malattia quella della loro madre nel gennaio del [[1944]]. Ida Brunelli non si perse d'animo: tenne nascosta a tutti l'identità ebraica dei bambini e li condusse con sé dalla propria madre a Monselice. Continuò a curarsi regolarmente dei bambini anche quando fu trovata per loro una sistemazione sicura in un istituto cattolico. Subito dopo la [[Caduta della Repubblica Sociale Italiana|Liberazione]] si mise in contatto con la [[Brigata Ebraica]] accompagnando di persona i ragazzi fino al loro imbarco a [[Napoli]] per la [[Palestina]]. Per questo straordinario impegno di solidarietà, il 24 febbraio 1993, l'Istituto [[Yad Vashem]] di [[Gerusalemme]] ha conferito a [[Ida Brunelli Lenti]] l'alta onorificenza dei [[giusti tra le nazioni]].<ref>{{cita libro|autore= Israel Gutman |autore2= Bracha Rivlin |autore3= Liliana Picciotto |titolo= I giusti d'Italia: i non ebrei che salvarono gli ebrei |editore= Mondadori |città= Milano |anno= 2006 |pp= 157-158 }}</ref>
==== Registri Catasto Austro-Italiano Comune di Monselice ====
Si evince dall'introduzione all'inv. n. 51 bis (Censo Stabile),<ref name=":0">Archivio di stato di Padova, inv. n. 51 bis (Censo Stabile), redatto
dall'archivista Raffaella Tursini e datato 15 giugno 1996</ref> redatto dall'archivista Raffaella Tursini e datato 15 giugno 1996: «Negli anni '70 l'Ufficio tecnico erariale e l'Ufficio imposte dirette di Padova hanno versato all'Archivio di Stato mappe e registri catastali del periodo napoleonico, austriaco e italiano, conosciuti sotto il nome di catasto napoleonico, austriaco e austro-italiano. Precedentemente materiale catastale dello stesso periodo, relativo però solamente a Padova e suburbio, era stato versato dal Comune di Padova. Nel 1995 l'Ufficio imposte dirette di Cittadella ha versato mappe e registri del Distretto di Cittadella, rimasti fino ad allora in loco. A parte la perdita di alcuni registri, giustificabile in parte per i cambiamenti di sede dei volumi stessi e per il cambiamento di distretto di alcuni comuni censuari, risultano a tutt'oggi mancanti solo i registri del distretto di Monselice, distrutti da un bombardamento sul centro di Monselice durante l'ultima guerra».<ref name=":0" />
Non sono noti in questo archivio documenti né nuclei di documentazione relativi a tale evento, la cui notizia, all'epoca della redazione dello strumento, potrebbe essere pervenuta anche tramite fonte orale, ossia dalla memoria dei testimoni dei fatti, già impiegati presso gli uffici versanti.<ref name=":0" />
==== Condoni edilizi a Monselice negli anni 1980 e 2000 ====
Nel corso degli anni, il Comune di Monselice ha affrontato il fenomeno dei condoni edilizi, strumenti introdotti dalla legislazione italiana per regolarizzare situazioni di abusivismo edilizio, secondo le informazioni reperite dall'Albo Pretorio del Comune, nel 1985 l'amministrazione comunale ha rilasciato un totale di 10 condoni edilizi, in conformità alle disposizioni normative dell'epoca.<ref name=":1">Albo Pretorio Comune di Monselice del 18 Giugno 1990 - pagine dalla 3 alla 57 e Delibera di Giunta Comunale n. 45(/3) del 10 maggio 2000,</ref>
Nonostante ciò, l'attività di regolarizzazione edilizia è proseguita oltre gli anni '80, l'ufficio tecnico comunale ha continuato a rilasciare condoni anche negli anni successivi, estendendosi fino agli anni 2000.<ref name=":1" />
=== Simboli ===
[[File:Monselice-Gonfalone.png|destra|100px]]
Le insegne del Comune sono costituite dallo stemma araldico e dal gonfalone.
Lo [[stemma]], riconosciuto con D.P.C.M. del 7 giugno [[1960]]<ref name="ACS">{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?6339|titolo=Monselice|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>, è così raffigurato: {{citazione|di azzurro, al monte di verde circondato da tre [[Cinta (araldica)|cinte]] di mura di rosso, merlate alla ghibellina, ciascuna aperta di nero con portale d'argento, e munita di due torrioni disposti verso i fianchi dello scudo, merlati di tre, la cinta più elevata munita anche di un torrione centrale. Ornamenti esteriori da Città.}}
Il [[gonfalone]], concesso con D.P.R. dell'11 settembre 1960<ref name="ACS" />, è costituito da: {{citazione|un drappo partito di rosso e bianco, riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dello stemma civico con l'iscrizione centrata in oro: {{maiuscoletto|Città di Monselice}}. Le parti di metallo e i cordoni saranno dorati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dai colori del drappo, alternati, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma della città e sul gambo inciso il nome. Cravatta e nastri tricolori dai colori nazionali, frangiati d'oro.}}
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
| immagine = Corona di Città Italiana.svg
| nome_onorificenza = Titolo di Città
| collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
| motivazione = Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri
| data = 7 giugno 1960<ref name="ACS" />
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
===
==== Mastio Federiciano (la Rocca) ====
{{Vedi anche|Rocca di Monselice}}
In cima al colle sono conservati i resti dell'imponente mastio, il Torrione, voluto dall'imperatore [[Federico II di Svevia]] nella prima metà del XIII secolo. A base troncopiramidale, la struttura difensiva era organizzata su più livelli.
====Castello di Monselice====
{{vedi anche|Castello di Monselice}}
===
Vedi sotto [[Monastero di Lispida]].
====[https://vincoliinrete.beniculturali.it/VincoliInRete/vir/bene/dettagliobene220128 Cinta Muraria]====
Presente sin dalle più antiche cartografie disponibili, la cinta muraria medievale circonda la città storica di monselice, probabilmente di epoca romana, rappresenta una dei reperti archeologici meglio conservati d’europa, oggi le mura sono visitabili e aperte al pubblico.
I resti dell’infrastruttura militare difensiva sono visibili nei parchi archeologici situati a nord della città, mentre oggi gran parte delle antiche mura è inglobata negli edifici storici che segnano il confine tra il nucleo medievale più compatto e le aree esterne sviluppatesi successivamente.
I tratti in cui le mura risultano ancora visibili nel loro stato originario, oltre al [[Castello di Monselice|Castello Cini]], dove è evidente l’impronta medievale, si trovano nelle aree archeologiche adiacenti a Porta Padova; queste zone, destinate a partire dalla metà del secolo scorso a ospitare le fiere di paese, mantengono ancora oggi questa funzione.
Grazie ai fondi del [[Piano nazionale di ripresa e resilienza|PNRR]], le aree archeologiche delle mura hanno subito interventi di recupero significativi, oggi ospitano al loro interno un parcheggio e una struttura moderna in acciaio.
=== Architetture religiose ===
==== Duomo Nuovo di San Giuseppe Operaio ====
Il problema della sede più centrale della grande parrocchia del centro di Monselice fu risolto
Imponente costruzione moderna,
Durante i lavori nuovi lembi del territorio parrocchiale in seguito al rapido aumento della popolazione furono staccati per costituire le parrocchie del Carmine (28 novembre 1950),
==== Antica pieve di Santa Giustina (o Duomo Vecchio) ====
{{Vedi anche|Chiesa di Santa Giustina (Monselice)}}
[[File:Monselice duomoVecchio.jpg|thumb|upright=0.7|Facciata della Pieve di Santa Giustina]]
Il ''duomo vecchio'', dedicato a [[Giustina di Padova|Santa Giustina]], è una costruzione [[Architettura romanica|romanico]]-[[Architettura gotica|gotica]] costruita a partire dal [[1239]]-[[1250]], consacrata nel [[1256]], quando era ancora incompiuta, e terminata probabilmente entro la fine del secolo. La facciata in pietra e cinque [[Parasta|paraste]] di mattoni (elementi romanici) è corredata di un rosone, due bifore e protiro con arco acuto di ispirazione gotica. Il campanile è in stile romanico lombardo. L'interno, ad aula unica e soffitto a [[Capriata|capriate lignee]], termina con tre [[abside|absidi]] di cui la centrale ha una [[volta a crociera]]. L'abside centrale e sinistra recano il ''polittico di Santa Giustina'' e la ''Madonna dell'umiltà'', rispettivamente, dipinti di scuola veneziana del [[XV secolo]]. Nel [[1361]] presso la pieve di Santa Giustina [[Francesco Petrarca]] ricevette un beneficio di canonico.
==== Santuario delle sette chiese ====
{{vedi anche|Santuario giubilare delle sette chiese di Villa Duodo}}
Ideato e costruito da [[Vincenzo Scamozzi]] su commissione dei nobili veneziani [[Duodo]] tra il 1605 e il 1615. In quello stesso periodo i [[Duodo]] fecero costruire sei cappelle, lungo il pendio del colle, ottenendo da [[papa Paolo V]] la concessione delle stesse indulgenze accordate ai pellegrini che si recavano in pellegrinaggio alle sette basiliche maggiori in Roma. L'arco d'ingresso all'area sacra del [[Santuario giubilare delle sette chiese di Villa Duodo|Santuario Giubilare delle sette chiesette]], costruito nel 1651, è chiamata la "Porta Romana" o "Porta Santa" dove l'iscrizione ''Romanis basilicis pares'' ricorda il collegamento con il pellegrinaggio alle basiliche romane. Le sei cappelle ospitano cinque pregevoli pale di [[Jacopo Palma il Giovane]] mentre in quella cointitolata ai santi Pietro e Paolo, vi è una pala attribuita al pittore bavarese [[Johann Carl Loth]].
==== Oratorio di San Giorgio ====
{{vedi anche|Santuario giubilare delle sette chiese di Villa Duodo#Chiesa di San Giorgio}}
[[File:Monselice - Chiesa di San Giorgo 1.jpg|thumb|upright=0.7|Oratorio di San Giorgio]]
Il santuario di San Giorgio, detto dei Santi, è il punto d'arrivo della via sacra. Nel 1651 vennero traslati da Roma i corpi di tre martiri e numerose reliquie. L'interno, affrescato da [[Tommaso Sandrini]], è abbellito anche da un pregevolissimo [[paliotto]] d'altare in intarsio marmoreo e pietre dure uscito dalla maestria della [[bottega dei Corberelli]]. La chiesa è meta di migliaia di visitatori e devoti per la [[San Valentino (festa)|festa di San Valentino]] che si celebra il 14 febbraio durante la quale un sacerdote impartisce la benedizione ai bambini e adulti e consegna loro una "chiavetta d'oro".
==== Monastero di Lispida ====
{{vedi anche|Monastero di Lispida}}
Monastero di origine medievale, è situato alla base del versante occidentale del monte Lispida.<ref>{{Cita libro|autore=Manfroni C.|titolo=Il territorio padovano illustrato di Andrea Gloria|annooriginale=1914|città=Padova|volume=Vol. III}}</ref>[[File:Veduta storica del Monastero di Lispida.jpg|thumb|Edifici appartenenti all'antico monastero di Lispida visibili in una foto storica]]
Conosciuto anche come “Villa Italia” e come Castello di Lispida, il [[Monastero di Lispida|monastero]] ebbe varie fasi di vita. Sorto agli inizi del XII sec, ospitò prima una comunità di monaci di [[Agostino d'Ippona|Sant'Agostino]], poi dei canonici regolari, ed in seguito anche una comunità di monache benedettine. Nel Quattrocento il [[Cenobitismo|cenobio]] cambiò ulteriormente di mano, passando ad altri ordini religiosi, e vivendo un difficile momento di degrado e di trascuratezza. Nei due secoli successivi, grazie ad un generale riordino della comunità religiosa, il monastero fiorì in un periodo di grande prosperità, che coincise con una generale ristrutturazione degli edifici ed un ampliamento del patrimonio fondiario.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=M Malesani|anno=1969|titolo=Il monastero di s. Maria di Ispida nel Medioevo (sec. XII-XV), con particolare riguardo alle vicende nel secondo Quattrocento e ai rapporti tra Girolamini e Certosini|città=Padova}}</ref>
Sul finire del Settecento la comunità religiosa fu soppressa e la proprietà venne acquistata dalla famiglia Corinaldi, che apportò delle modifiche trasformando il monastero in villa e dando il via ad una fiorente pratica di viticoltura. Nell'ultimo anno della [[prima guerra mondiale]] la villa divenne sede del quartier generale di re [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]], fatto che la rende nota anche come "Villa Italia".<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Giannino Carraro|anno=1995|titolo=Insediamenti monastici della riviera euganea (in territorio monselicese) nel Medioevo: S. Giovanni Evangelista di Montericco, S. Michele di Bagnarolo, S. Maria di Lispida, S. Maria di Monte delle Croci|città=Roma|pp=26-43}}</ref> Il complesso ha mantenuto la vocazione di azienda vinicola, aggiungendo quella ricettiva.
==== Chiesa di San Martino ====
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==== Chiesa del Carmine ====
{{Vedi anche|Chiesa del Carmine (Monselice)}}
==== Chiesa di San Giacomo ====
==== Chiesa di Santo Stefano ====
{{Vedi anche|Chiesa di Santo Stefano (Monselice)}}
La [[Architettura romanica|romanica]] chiesa di Santo Stefano venne eretta tra il [[XIII secolo|XIII]] e il [[XIV secolo]] come chiesa dell'annesso [[convento]] [[Ordine dei frati predicatori|domenicano]] e dedicata a santo [[Stefano protomartire]]. Storicamente seguì le sorti del convento che, dopo essere stato soppresso nel [[XVIII secolo]], venne acquistato da privati, poi [[Secolarizzazione dei beni ecclesiastici|sconsacrato]] in [[Regno d'Italia (1805-1814)|epoca napoleonica]] e ridotto prima a [[caserma]] e poi come magazzino comunale. Dalla fine degli [[Anni 2010|anni duemiladieci]] è oggetto di un restauro conservativo atto a restituire il complesso al pubblico.<ref>{{Cita web|url=https://www.visitabanomontegrotto.com/territorio/luoghi-della-fede/chiesa-di-santo-stefano-monselice/|titolo=Chiesa di Santo Stefano a Monselice|sito=visitabanomontegrotto.com|data=|accesso=31 marzo 2020}}</ref>
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{{Vedi anche|Chiesa di San Paolo (Monselice)}}
La chiesa, che è la più antica testimonianza di un edificio religioso nel tessuto urbano, venne edificata nel [[VII secolo]] ma si presenta con l'aspetto dovuto agli ampliamenti del [[XIII secolo]] e all'ultima ristrutturazione dell'inizio del [[XVIII secolo]]. Il complesso dell'ex chiesa di San Paolo è stato utilizzato per ospitare il [[Museo San Paolo (Monselice)|Museo della Città]], integrando i suoi percorsi espositivi alla possibilità di visionare le originarie strutture oltre a scoprire la storia di Monselice.<ref>{{Cita web|url=https://www.visitabanomontegrotto.com/territorio/luoghi-della-fede/chiesa-di-san-paolo-monselice/|titolo=Chiesa di San Paolo a Monselice|sito=visitabanomontegrotto.com|data=|accesso=17 aprile 2020|cid=visitabanomontegrotto.com}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.collieuganei.it/musei/museo-sanpaolo/|titolo=Museo Sanpaolo - Museo della Città di Monselice|sito=collieuganei.it|data=|accesso=17 aprile 2020}}</ref>
==== Eremo di Santa Domenica ====
{{Vedi anche|Eremo di Santa Domenica}}
[[File:Eremo di Santa Domenica.jpg|miniatura|Eremo di Santa Domenica, lato della chiesa]]
Antico eremo situato sulla cima del Monte Ricco, limite sud-orientale del Parco Regionale dei colli Euganei. Le sue origini risalgono al 1203, quando il comune di Monselice donò dei terreni per la fondazione del monastero di San Giovanni Evangelista, che dopo il 1258 diventa una dipendenza del monastero benedettino di Padova<ref>{{Cita libro|titolo=Monselice: archeologia e architetture tra Longobardi e Carraresi|collana=Progetti di archeologia|data=2017|editore=SAP, Società archeologica|ISBN=978-88-99547-09-7}}</ref>.
Il Monte Ricco, area fertile coltivata in terrazzamenti, ha attirato interessi di natura religiosa, economica e militare<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Diego|cognome=Calaon|data=2005|titolo=I castelli dei Colli Euganei tra fonti scritte ed archeologia|accesso=21 maggio 2024|doi=10.13140/RG.2.1.3363.2488|url=http://rgdoi.net/10.13140/RG.2.1.3363.2488}}</ref> e il suo territorio, nel corso dei secoli, è stato punto di riferimento spirituale per gli eremitani di Sant'Agostino fino al 1769. Negli anni 20 del 900 il conte Vittorio Cini costruisce per sè e la sua famiglia una villa e nel 1947 dona l'intera proprietà ai Frati minori conventuali della Basilica del Santo, con la richiesta di intitolare il luogo “Eremo di Santa Domenica” in ricordo di sua nonna. L’area diventa una casa di cura, un centro di spiritualità e poi una comunità di recupero. La proprietà è stata messa in vendita e acquistata nel 2023<ref>{{Cita web|url=https://www.ossicella.it/la-sesa-acquista-il-montericco-dai-frati/|titolo=La SESA acquista il Montericco dai frati -|autore=Flaviano|data=2023-06-02|lingua=it-IT|accesso=2024-05-28}}</ref>; è tappa del sentiero n.6 del Parco Regionale dei colli Euganei<ref>{{Cita web|url=https://www.parcocollieuganei.com/itinerari-dettaglio.php?id_iti=979|titolo=N. 6 - Sentiero del Monte Ricco e Monte Castello {{!}} Parco Regionale dei Colli Euganei|accesso=21 maggio 2024}}</ref>.
=== Architetture civili ===
[[File:Monselice piazza.jpg|thumb|Piazza Mazzini con la duecentesca torre civica]]
==== Torre civica ====
==== Palazzo e Loggetta del Monte di Pietà ====
Edificio di impianto quattrocentesco, ospitava in epoca veneziana il [[
====
{{Vedi anche|Villa Duodo}}
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Monselice, 1967) - BEIC 6329331.jpg|thumb|Il complesso di [[Villa Duodo]] in una foto di [[Paolo Monti]] del 1967]]
Posta a metà costa del Colle della Rocca, la collina che sovrasta la cittadina, l'ala destra di [[villa Duodo]], la più antica, risale al 1593, mentre la parte frontale venne aggiunta nel 1740. Il complesso della fine del cinquecento è attribuito a [[Vincenzo Scamozzi]], ma alcune parti, in particolare il successivo ampliamento settecentesco, sono opera del veneziano [[Andrea Tirali]].
==== Palazzo Businaro ====
Edificata lungo il [[canale Bisatto]], la villa-palazzo è citata nei documenti già nel 1581. L'interno decorato con pregevoli stucchi settecenteschi, rispecchia il tipico impianto delle ville venete.
==== Villa Tortorini ====
[[Villa Tortorini]]<ref>[https://lh4.googleusercontent.com/-UoPjRfM-R-g/Ui6yVGoZp6I/AAAAAAAABAg/MccNObH90LQ/s1600/Il%2520Monumento%2520Ai%2520Caduti.jpg Villa Tortorini]</ref> è un edificio storico di rilevante interesse, presente già nel catasto napoleonico (catasto in cui è segnato il tratto storico delle Mura Cittadine) come aggregato alla chiesa di Santa Rosa, struttura che fungeva presumibilmente da convento; l'edificio compare successivamente anche nel catasto austro-italiano del 1853, indicato come parte del lotto n. 185 e dopo la Seconda Guerra Mondiale; il convento viene riutilizzato come sede temporanea del Comune, diventando poi la sede permanente dell'amministrazione comunale.
Nel corso del tempo, la villa tuttavia ha subito significative modifiche che ne hanno compromesso l'estetica originaria: un'ala destinata all'anagrafe è stata aggiunta, alterando irrimediabilmente l'aspetto storico dell'edificio; il collegamento tra la villa e la chiesa del convento è stato ampliato con una superfetazione in stile razionalista e destinata a ospitare l'ufficio tecnico; per la realizzazione dell'attuale sede dei vigili urbani, un tratto superstite del torrione storico e parte delle mura originarie sono stati interrati e distrutti.
==== Villa Emo ====
{{Vedi anche|Villa Emo (Monselice)}}
[[File:Villa Emo Rivella.jpg|thumb|Villa Emo a Rivella]]
Probabilmente su progetto dall'architetto [[Vincenzo Scamozzi]] verso la fine del [[XVI secolo]]<ref>{{cita testo|url=http://www.villevenete.net/portalVV/faces/public/viven/home/dettaglio-villa/descrizione?portal:componentId=descrizione&portal:type=render&portal:isSecure=false&id_logico=PD306|titolo=Sito ''VilleVenete.net'' con informazioni e foto della villa|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140714134526/http://www.villevenete.net/portalVV/faces/public/viven/home/dettaglio-villa/descrizione?portal:componentId=descrizione&portal:type=render&portal:isSecure=false&id_logico=PD306 }}</ref>, la villa fu all'inizio di proprietà della famiglia [[Contarini]], per poi passare ai Maldura ed infine agli [[Emo Capodilista]].
====
[[File:Monselice-VillaPisani-01.jpg|thumb|left|
==== Villa Nani-Mocenigo ====
La [[Villa Nani Mocenigo (Monselice)|villa Nani Mocenigo]] fu costruita dal patrizio veneziano [[Nani (famiglia)|Agostino Nani]] verso la fine del [[XV secolo]] e fu ampliata durante il secolo successivo. È un edificio massiccio con un'ampia scala a terrazze e numerose statue che conduce al ninfeo di scuola palladiana. Le mura di cinta sono sormontate da statue di nani, chiara allusione al nome della famiglia. Il portale della villa riporta poi un'iscrizione in latino: ''Emeritam hic suspende togam''. Questa fa riferimento alle funzioni giurisdizionali svolte da un membro della [[Nani (famiglia)|famiglia Nani]] a Venezia. Il suo scopo era quello di ricordare a tutti che durante i soggiorni a Monselice tali funzioni ''erano sospese'', in quanto l'edificio era utilizzato dalla famiglia esclusivamente come residenza di villeggiatura.<ref>{{cita web|url=https://www.italianascosta.it/monselice-guida|titolo=Guida di Monselice|accesso=20 maggio 2019}}</ref>
===Parco Buzzaccarini===
{{vedi anche|Boschetto dei Frati}}
== Società ==
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune sono {{formatnum:1326}}, ovvero il 7,53% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti<ref>{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2015/index.html|titolo=Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2015 per sesso e cittadinanza|editore=ISTAT|accesso=4 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160613091718/http://demo.istat.it/str2015/index.html|urlmorto=sì}}</ref>:
# [[Romania]], 350
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# [[Cina]], 94
# [[Ucraina]], 27
# Cile, 6
== Cultura ==
=== Eventi ===
La ''Giostra della Rocca'' è un [[palio]] organizzato ogni anno durante il quale le varie contrade (frazioni e quartieri) del Comune si sfidano in competizioni quali: [[tiro con l'arco]], torneo di [[scacchi]] (gara finale con scacchi "viventi") che determina le posizioni durante le sfilate, torneo di musici (tamburini e chiarine), sbandieratori, gara delle macine, [[staffetta]], sfilata delle nove contrade (che rispecchiano alcuni quartieri di Monselice e le sue frazioni) con vestiti dell'epoca e [[torneo medievale|giostra equestre]] (quintana) di precisione dove il cavaliere munito di lancia deve infilzare tre anelli di diverso diametro (9, 7 e {{M|5
La manifestazione si svolge così come segue: La seconda domenica di settembre, per le vie del centro, vengono organizzati i mercatini medievali, dove ogni contrada offre prodotti artigianali enogastronomici e non. Nel pomeriggio, si svolgono le varie competizioni: gara delle macine, arcieri e staffetta. Nella settimana successiva (la terza del mese), il giovedì, si svolge la Tenzone tra i gruppi musicali delle varie contrade. Infine, la terza domenica del mese, si svolge la "Gara della Quintana", preceduta in mattinata dal corteo storico, ove tutte le contrade sfilano per le vie del centro con abiti, armature, attrezzi e quant'altro inerenti all'epoca medievale. In caso di maltempo, la manifestazione viene rinviata alla domenica successiva.
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Ogni anno viene organizzato un torneo di [[Rugby League]], il [[Veneto 9s]], al quale partecipano diverse nazionali da tutto il mondo.
In città ogni anno viene assegnato l'Importante premio nazionale [[Premio Monselice]] "per valorizzare l'attività della traduzione come forma particolarmente importante di comunicazione culturale tra i popoli"<ref>
Monselice, nel settembre del [[2011]], ha ospitato presso il "Fight Club" una tappa dello "Human Rights Tour 50º" manifestazione internazionale di spettacoli per il 50º di [[Amnesty|Amnesty International]]. A Monselice nel corso della rassegna si sono esibiti: [[Enrico Ruggeri]], [[Eugenio Finardi]], [[Andrea Mirò]], [[Chiara Canzian]], [[Raul Cremona]], [[Jalisse]] & [[Carlo Zannetti]]
Da 15 anni a Monselice si svolge ogni estate la "Notte Bianca", ricca di spettacoli, attrazioni e intrattenimento. Inoltre la maggior parte dei negozi del centro rimane aperta fino a tardi. Le ultime due edizioni di questa manifestazione (agosto 2016 e 2017), hanno toccato le
==
=== Quartieri e frazioni ===
I quartieri di Monselice sono: Centro, Montericco, Carmine, San Martino, Costa Calcinara (o Redentore), Marco Polo, San Giacomo (o Frati); invece le frazioni di Monselice sono: Ca' Oddo, Marendole, Monticelli, San Bortolo e San Cosma.<ref>{{cita web |url=http://www.difensorecivico.veneto.it/a_rete/leggic%5Cst_com_monselice.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=14 luglio 2013 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060510142726/http://www.difensorecivico.veneto.it/a_rete/leggic/st_com_monselice.pdf }}</ref>
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Si può raggiungere Monselice dall'[[Autostrada A13 (Italia)|autostrada A13]] da [[Bologna]] o da [[Padova]], dalla strada statale 16 da Padova, [[Rovigo]], [[Ferrara]] o Bologna, dalla [[Strada statale 10 Padana Inferiore|strada regionale 10]] da [[Mantova]] o dalla [[strada regionale 104 Monselice-mare]] da [[Chioggia]], [[Sottomarina]] o [[Rosolina]].
È presente inoltre l'uscita autostradale della [[Autostrada A13 (Italia)|A13]] Bologna-Padova.
=== Ferrovie ===
Monselice è servita dall'[[Stazione di Monselice|omonima stazione]] delle ferrovie [[Ferrovia Padova-Bologna|Padova-Bologna]] e [[Ferrovia Mantova-Monselice|Mantova-Monselice]].
== Amministrazione ==
=== Sindaci dal 1946 ===
{| class="wikitable" float="center" style="text-align: center; font-size:100%;"
|-
! colspan=2| Nominativo
! Partito / Coalizione
! Periodo
! Elezione
|-
! colspan=5| Sindaci eletti dal Consiglio comunale (1946-1995)
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Giuseppe Bovo'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1946]]-[[1948]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1946|1946]]
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Giovanni Gazzea'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1948]]-[[1949]]
| <small>''(1946)''</small>
|-
|
| rowspan=2| '''Giuseppe Bovo'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1949]]-[[1954]]
| <small>''(1946)''</small>
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1951|1951]]
|-
|
| rowspan=2| '''Massimiliano Andolfo'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1954]]-[[1960]]
| <small>''(1951)''</small>
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1956|1956]]
|-
|
| rowspan=2| '''Antonio Valerio'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1960]]-[[1968]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1960|1960]]
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1964|1964]]
|-
|
| rowspan=2| '''Mario Balbo'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1968]]-[[1975]]
| <small>''(1964)''</small>
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1970|1970]]
|-
|
| '''Giuseppe Trevisan'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1975]]-[[1977]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1975|1975]]
|-
| bgcolor={{CP|Partito Comunista Italiano}}|
| '''Giampietro Dalla Barba'''
| [[Partito Comunista Italiano]]
| [[1977]]-[[1980]]
| <small>''(1975)''</small>
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Lorenzo Nosarti'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1980]]-[[1982]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1980|1980]]
|-
| bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Carlo Vitale'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[
| <small>''(1980)''</small>
|-
|
| '''Learco Vettorello'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1985]]-[[1988]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1985|1985]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=2| '''Gianni Baraldo'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana
| rowspan=2| [[1988]]-[[1995]]
| <small>''(1985)''</small>
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1990|1990]]
|-
! colspan=5| Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1995)
|-
| bgcolor={{CP|Centro-sinistra in Italia}}|
| '''Antonio Bettin'''
| [[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
| [[1995]]-[[1999]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 1995#Monselice|1995]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Centro-destra in Italia}}|
| rowspan=2| '''Fabio Conte'''
| rowspan=2| [[Centro-destra in Italia|Centro-destra]]
| rowspan=2| [[1999]]-[[2009]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 1999#Monselice|1999]]
|-
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2004#Monselice|2004]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{CP|Centro-destra in Italia}}|
| rowspan=2| '''Francesco Lunghi'''
| rowspan=2| [[Centro-destra in Italia|Centro-destra]]
| rowspan=2| [[2009]]-[[2019]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2009#Monselice|2009]]
|-
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2014#Monselice|2014]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{Colore partito|Lega per Salvini Premier}}|
| rowspan=2| '''Giorgia Bedin'''
| rowspan=2| [[Lega per Salvini Premier|Lega]] - [[Liga Veneta|LV]]
| rowspan=2| [[2019]]-''in carica''
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2019#Monselice|2019]]
|-
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2024#Monselice|2024]]
|}
[[File:Monselice 01.jpg|thumb|Cartello stradale con l'elenco dei gemellaggi|alt=Cartello posto in ingresso della città riportante la lista dei gemellaggi]]
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|stato = HRV|città = Parenzo|link = Parenzo|anno = 2010}}
* {{Gemellaggio|stato = Polonia|città = Niepołomice|link = Niepołomice|anno = 2011}}
* {{Gemellaggio|stato = Finlandia|città = Parkano|link = Parkano|anno = 2015}}
* {{Gemellaggio|stato = Brasile|città = Antônio Prado|link = |anno = 2025}}
== Sport ==
<ref name="sport">{{cita web|url=http://www.provincia.padova.it/comuni/monselice/locale/archivio%20pdf/1999-2009.pdf|titolo=Bilancio del Comune di Monselice dal 1999 al 2009 (vedi da pagina 213 a 215)|editore=Comune di Monselice|accesso=4 dicembre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140819104315/http://www.provincia.padova.it/comuni/monselice/locale/archivio%20pdf/1999-2009.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
=== Calcio ===
Riga 340 ⟶ 407:
* A.C.D. La Rocca Monselice
* Calcio S. Bortolo
* A.C. Città
* G.S. Monselice football club
* U.S.D. Monselice Junior
Riga 346 ⟶ 413:
=== Arti marziali ===
* Eracle Fight Team: MMA (arti marziali miste), Bjj (brazilian jiu jitsu), grappling, submission wrestling
* A.S.D. GoJu Kai Monselice - karate, ju jutsu, autodifesa
* Scuola delle 9 armonie - kung fu
* Musashi Dojo (Kuruishi) Energia&Sport - karate, ju jutsu, Krav Maga, kick boxing, Reiki
* Iron Dojo c/o Move Monselice - boxe (pugilato), boxe tailandese (muay thai), kick boxing, K1 e MMA
* A.S.D. Taekwondo Monselice Team - taekwondo
=== Ciclismo ===
*A.C.D. Monselice
* A
* A.S.D. San Bortolo
=== Pallavolo ===
*[Monselice Volley 86] società storica della città, militante nel campionato nazionale di pallavolo di serie B dal 1999 e dal 2022 in A3. Attualmente è iscritta al campionato di serie B.
*[[Monselice Pallavolo Femminile]]
Riga 368 ⟶ 437:
=== Tennis ===
* Tennis Club Monselice
=== Ginnastica Ritmica ===
* A.S.D. Movimento e Ritmo
=== Impianti sportivi ===
Riga 373 ⟶ 445:
=== Altri sport ===
* Per gli altri sport, vedi nota<ref name=
== Note ==
Riga 379 ⟶ 451:
== Bibliografia ==
*Tiziano Merlin, ''Storia di Monselice'', Il Poligrafo, 1988, Padova
*Dario Canzian, ''Un castello per l'Impero'', in ''Medioevo'', De Agostini-Rizzoli, n. 91 (agosto 2004), pp. 60–65
*{{Cita libro|autore=Manfroni C.|titolo=Il territorio padovano illustrato di Andrea Gloria|data=1914|città=Padova|volume=Vol. III}}
*{{Cita libro|autore=M. Malesani|titolo=Il monastero di S. Maria di Ispida nel Medioevo (sec. XII-XV), con particolare riguardo alle vicende del secondo Quattrocento e ai rapporti tra Girolamini e Certosini|anno=1969|città=Padova}}
*{{Cita libro|autore=Giannino Carraro|titolo=Insediamenti monastici della riviera euganea (in territorio monselicese) nel Medioevo: S. Giovanni Evangelista di Montericco, S. Michele di Bagnarolo, S. Maria di Lispida, S. Maria di Monte delle Croci|data=1995|città=Roma}}
*Roberto Valandro, ''Per un sigillo ritrovato'', Monselice ,1988.
*Roberto Valandro, ''Monselice e i suoi monumenti'', Monselice, MCMLXXXVI.
*Roberto Valandro, Donato Gallo, Camillo Semenzato, Elisabetta Antoniazzi Rossi, ''Ca' Marcello, un palazzo principesco in'' ''Monselice'', Padova 1983.
*Roberto Valandro, ''Il solario " Giorgio Cini " in Monselice 1936 - 1981'' , Monselice, MCMLXXXI.
*Roberto Valandro, ''Monselice in arte . Libri stampe dipinti e medaglie - 1711 - 2011.'' Monselice 2012.
*Roberto Valandro, ''I francescani a San Giacomo 1677 - 1977 ,'' Monselice MCMLXXVII.
*Roberto Valandro, ''Una piazza di Monselice, immagini e ricordi,'' Monselice MCMLXXX.
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Parco regionale dei Colli Euganei}}
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