Meningite: differenze tra le versioni
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{{Disclaimer|medico}}
{{Malattia
| Nome = Meningite
| Immagine = Meninges-it.svg
| Didascalia = Meningi del sistema nervoso centrale: [[dura madre]], [[Aracnoide (anatomia)|aracnoide]] e [[pia madre]]
| Sede = [[Meningi]]
| Eziologia = Infettiva
}}
Può essere causata da [[batterio|batteri]], [[Virus (biologia)|virus]] o altri microrganismi, e meno frequentemente riconosce un'eziologia [[neoplastica]], [[autoimmune]] o [[Iatrogenesi|iatrogena]] (da [[farmaco|farmaci]]).<ref name=IDSA/> Può essere altresì classificata a seconda del suo andamento in acuta, subacuta o cronica; le varie forme riconoscono cause in genere differenti. La gravità di una meningite è molto variabile: da forme asintomatiche o subcliniche, per esempio nel contesto di malattie sistemiche, a episodi fulminanti, che mettono a rischio immediatamente la vita, e si configurano come [[emergenze mediche]].<ref name=Lancet/><ref name=IDSA/>
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Il trattamento usuale per la meningite acuta è la somministrazione precoce di farmaci [[antibiotico|antibiotici]] e, talvolta, [[Antivirale|antivirali]]. In alcune situazioni si può anche ricorrere alla somministrazione di [[corticosteroidi]] per prevenire i danni derivanti dalla risposta [[Infiammazione|infiammatoria]].<ref name="IDSA" /><ref name="NEJM" /> Una meningite batterica non trattata prontamente può essere letale, o può portare a gravi conseguenze permanenti, come [[sordità]], [[epilessia]], [[idrocefalo]] e deficit cognitivi.<ref name="Lancet" /><ref name="NEJM" /> Alcune forme di meningite, come quelle causate da [[meningococchi]], ''[[Haemophilus influenzae]]'' di tipo B, [[pneumococco|pneumococchi]] o da virus della [[parotite]], possono essere prevenute con le apposite [[vaccinazioni]].<ref name="Lancet" />
== Storia ==
[[File:Anton Weichselbaum.jpg|thumb|upright=0.8|left|[[Anton Weichselbaum]], che nel 1887 descrisse il [[meningococco]]]]
Alcuni autori suggeriscono che già [[Ippocrate di Coo|Ippocrate]] potrebbe essersi reso conto dell'esistenza della meningite,<ref name=Attia/> e sembra che il meningismo fosse già noto ai medici di epoca pre-[[Rinascimento|rinascimentale]] come [[Avicenna]].<ref name=Walker>{{Cita|Walker, Laws, Udvarhelyi|pp. 219-221}}.</ref> La descrizione della [[meningite tubercolare]], allora chiamata "idropisia nel cervello" (cioè accumulo di liquidi sierosi nell'[[encefalo]]), è spesso attribuita al medico di [[Edimburgo]] Sir [[Robert Whytt]] e a uno scritto apparso postumo nel 1768. Tuttavia il legame con la ''tubercolosi'' e il suo agente patogeno non fu riconosciuto fino al [[XIX secolo|secolo successivo]].<ref name=Walker/><ref>{{Cita libro | autore=Whytt R | titolo=Observations on the Dropsy in the Brain | url=https://archive.org/details/b30549966 | anno=1768 | città=Edinburgh | editore=J. Balfour}}</ref>
Sembra che l'[[epidemia]] di meningite sia un fenomeno relativamente recente.<ref name=Greenwood>{{Cita pubblicazione |autore=Greenwood B |titolo=100 years of epidemic meningitis in West Africa – has anything changed? |rivista=Tropical Medicine & International health: TM & IH |volume=11 |numero=6 |pp=773-80 |anno=2006 |mese=giugno |pmid=16771997 |doi=10.1111/j.1365-3156.2006.01639.x |url=http://www3.interscience.wiley.com/cgi-bin/fulltext/118598775/HTMLSTART |urlmorto=sì }}</ref> Il primo focolaio epidemico di una certa importanza fu registrato a [[Ginevra]] nel 1805.<ref name=Greenwood/><ref>{{Cita pubblicazione | autore=Vieusseux G | anno=1806 | titolo=Memoire sur la maladie qui regnéà Geneve au printemps de 1805 | rivista=Journal de Médecine, de Chirurgie et de Pharmacologie (Bruxelles) | volume=11 | pp=50-53 }}</ref> In seguito sono state descritte molte altre epidemie in [[Europa]] e negli [[Stati Uniti]], mentre la prima segnalazione di un'epidemia in [[Africa]] è del 1840. Nel corso del [[XX secolo]] le epidemie africane sono divenute molto più comuni, a partire da una grande epidemia che colpì la [[Nigeria]] e il [[Ghana]] tra il 1905 e il 1908.<ref name=Greenwood/>
Il primo rapporto relativo a un'infezione batterica come causa di meningite si ebbe per merito del [[batteriologo]] [[Austriaci|austriaco]] [[Anton Weichselbaum]] che nel 1887 descrisse il meningococco.<ref>{{Cita pubblicazione | autore=Weichselbaum A | titolo=Ueber die Aetiologie der akuten Meningitis cerebro-spinalis | rivista=Fortschrift der Medizin | anno=1887 | volume=5 | pp=573-583 }}</ref> I primi studi erano unanimi nel riportare un'elevata [[mortalità]] da meningite, con punte oltre il 90%. Nel 1906 lo scienziato [[statunitense]] [[Simon Flexner]] sviluppò un approccio terapeutico a partire da un antisiero (un siero contenente [[anticorpi]] specifici e ottenuto dal sangue di animali precedentemente inoculati con [[antigeni]] specifici della meningite) prodotto dai [[Equus caballus|cavalli]]. Il trattamento ebbe successo e la mortalità per la forma meningococcica della malattia fu marcatamente ridotta.<ref name="pmid19867668">{{Cita pubblicazione | cognome = Flexner | nome = S. | titolo = The results of the serum treatment in thirteen hundred cases of epidemic meningitis. | url = https://archive.org/details/sim_journal-of-experimental-medicine_1913-05-01_17_5/page/n63 | rivista = J Exp Med | volume = 17 | numero = 5 | pp = 553-76 | mese=maggio| anno = 1913 | pmid = 19867668 }}</ref><ref name="pmid15509815">{{Cita pubblicazione | cognome = Swartz | nome = MN. | titolo = Bacterial meningitis--a view of the past 90 years. | rivista = N Engl J Med | volume = 351 | numero = 18 | pp = 1826-8 | mese=ottobre| anno = 2004 | doi = 10.1056/NEJMp048246 | pmid = 15509815 }}</ref> Nel 1944, la [[penicillina]] era considerata molto efficace nel trattare la meningite<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Rosenberg DH, Arling PA|anno=1944|titolo=Penicillin in the treatment of meningitis|url=https://archive.org/details/sim_jama_1944-08-12_125_15/page/n9|rivista=JAMA|volume=125|pp=1011-1017}} reproduced in{{Cita pubblicazione|autore=Rosenberg DH, Arling PA|anno=1984|mese=aprile|titolo=Penicillin in the treatment of meningitis|rivista=JAMA|volume=251|numero=14|pp=1870-6|doi=10.1001/jama.251.14.1870|pmid=6366279}}</ref> e, con l'introduzione dei [[vaccino|vaccini]] alla fine del XX secolo, si è avuto un netto calo di casi dovuti all'agente patogeno ''[[Haemophilus]]''.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Peltola H |titolo=Worldwide Haemophilus influenzae type b disease at the beginning of the 21st century: global analysis of the disease burden 25 years after the use of the polysaccharide vaccine and a decade after the advent of conjugates |rivista=Clinical Microbiology Reviews |volume=13 |numero=2 |pp=302-17 |anno=2000 |mese=aprile |pmid=10756001 |pmc=100154 |doi=10.1128/CMR.13.2.302-317.2000 |url=http://cmr.asm.org/cgi/content/full/13/2/302 |accesso=7 agosto 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110128120619/http://cmr.asm.org/cgi/content/full/13/2/302 |urlmorto=sì }}</ref> Nel 2002 è stato evidenziato come il trattamento con [[steroide|steroidi]] potrebbe migliorare la prognosi della meningite batterica.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=de Gans J, van de Beek D |titolo=Dexamethasone in adults with bacterial meningitis |rivista=[[New England Journal of Medicine|The New England Journal of Medicine]] |volume=347 |numero=20 |pp=1549-56 |anno=2002 |mese=novembre |pmid=12432041 |doi=10.1056/NEJMoa021334 |url=http://content.nejm.org/cgi/content/full/347/20/1549 |accesso=7 agosto 2011 |dataarchivio=24 dicembre 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091224180446/http://content.nejm.org/cgi/content/full/347/20/1549 |urlmorto=sì }}</ref><ref name=CochraneDex>{{Cita pubblicazione |autore=van de Beek D, de Gans J, McIntyre P, Prasad K |titolo=Corticosteroids for acute bacterial meningitis |rivista=Cochrane Database of Systematic Reviews (Online) |numero=1 |pp=CD004405 |anno=2007 |pmid=17253505 |doi=10.1002/14651858.CD004405.pub2}}</ref><ref name=Swartz>{{Cita pubblicazione |autore=Swartz MN |titolo=Bacterial meningitis—a view of the past 90 years |rivista=The New England Journal of Medicine |volume=351 |numero=18 |pp=1826-28 |anno=2004 |mese=ottobre|pmid=15509815 |doi=10.1056/NEJMp048246}}</ref>
=== Epidemiologia ===
{{Vedi anche|Epidemiologia della meningite in Italia}}
[[File:Meningitis-Epidemics-World-Map.png|upright=1.4|thumb|Mappa del rischio epidemico relativo alla meningite meningococcica.<br />
{{legend|#FF0000|Fascia meningitica africana}}<br />
{{legend|#E08040|Zona epidemica}}<br />
{{legend|#C0C0C0|Casi sporadici}}]]
Anche se la meningite è una malattia soggetta a obbligo di denuncia in molti paesi, l'esatto [[Incidenza (epidemiologia)|tasso di incidenza]] non è noto.<ref name=LoganMacMahon>{{Cita pubblicazione |autore=Logan SA, MacMahon E |titolo=Viral meningitis |rivista=BMJ (Clinical research ed.) |volume=336 |numero=7634 |pp=36-40 |anno=2008 |mese=gennaio|pmid=18174598 |doi=10.1136/bmj.39409.673657.AE |pmc=2174764}}</ref> Nei paesi occidentali la meningite batterica si verifica in circa 3 persone su {{formatnum:100000}} ogni anno. Lo studio sulla popolazione ha dimostrato che la meningite virale è la forma più comune, pari a 10,9 per {{formatnum:100000}} persone e si verifica più spesso in estate. In [[Brasile]] il tasso di meningite batterica è più elevato, 45,8 per {{formatnum:100000}} ogni anno.<ref name=Attia>{{Cita pubblicazione |autore=Attia J, Hatala R, Cook DJ, Wong JG |titolo=The rational clinical examination. Does this adult patient have acute meningitis? |rivista=[[Journal of the American Medical Association|JAMA]] |volume=282 |numero=2 |pp=175-81 |anno=1999 |mese=luglio|pmid=10411200 |doi=10.1001/jama.282.2.175 }}</ref> L'[[Africa subsahariana]] è stata colpita da grandi epidemie di meningite meningococcica per oltre un secolo<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Lapeyssonnie L |titolo=Cerebrospinal meningitis in Africa |rivista=Bulletin of the World Health Organization |volume=28 |pp=SUPPL:1–114 |anno=1963 |pmid=14259333 |pmc=2554630}}</ref> e questo andamento l'ha portata a essere identificata come la "fascia della meningite":<ref>{{cita|Goldsmith|p. 16}}.</ref> le [[epidemia|epidemie]] si verificano in genere durante la stagione secca (da dicembre a giugno) e un'ondata epidemica può durare due o tre anni; i casi si riducono drasticamente durante la [[stagione delle piogge]].<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Greenwood B |titolo=Manson Lecture. Meningococcal meningitis in Africa |rivista=Trans. R. Soc. Trop. Med. Hyg. |volume=93 |numero=4 |pp=341-53 |anno=1999 |pmid=10674069 }}</ref> In questa regione il tasso di meningite registra livelli elevatissimi, pari a 100-800 casi annui ogni {{formatnum:100000}} persone. La zona è anche estremamente arretrata dal punto di vista della possibilità di accesso alle cure sanitarie. La più grande epidemia mai registrata nella storia ha colpito l'intera regione subsahariana nel 1996-1997, causando oltre {{formatnum:250000}} casi e {{formatnum:25000}} morti.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=WHO|titolo=Detecting meningococcal meningitis epidemics in highly-endemic African countries |rivista=Weekly Epidemiological Record |volume=78 |numero=33 |pp=294-6 |anno=2003 |formato=PDF | url=http://www.who.int/wer/2003/en/wer7833.pdf |pmid=14509123 }}</ref>
La meningite meningococcica si presenta in forma epidemica in zone dove molte persone sono costrette a convivere per la prima volta. È ciò che accade nelle caserme durante il [[servizio militare]] obbligatorio di leva, richiami per esercitazioni oppure nel corso di mobilitazioni, nei campus universitari<ref name=Lancet>{{Cita pubblicazione |autore=Sáez-Llorens X, McCracken GH |titolo=Bacterial meningitis in children |rivista=Lancet |volume=361 |numero=9375 |pp=2139-48 |anno=2003 |mese=giugno|pmid=12826449 |doi=10.1016/S0140-6736(03)13693-8}}</ref> e in corso di pellegrinaggi annuali, tra cui il [[pellegrinaggio]] islamico alla [[Mecca]] denominato [[Hajj]].<ref name=WilderSmith>{{Cita pubblicazione |autore=Wilder-Smith A |titolo=Meningococcal vaccine in travelers |rivista=Current Opinion in Infectious Diseases |volume=20 |numero=5 |pp=454-60 |anno=2007 |mese=ottobre|pmid=17762777 |doi=10.1097/QCO.0b013e3282a64700}}</ref> Anche se non si è ancora ben compreso il modello seguito dai cicli di epidemia in Africa, sono diversi i fattori che sono stati chiamati in causa per lo sviluppo di epidemie nella fascia della meningite. Essi includono: condizioni mediche (suscettibilità immunologica della popolazione), condizioni demografiche (viaggi e spostamenti di popolazione di grandi dimensioni), condizioni socio-economiche (le condizioni di vita con sovraffollamento e povertà), condizioni [[clima]]tiche ([[siccità]] e [[tempesta di sabbia|tempeste di sabbia]]) e le infezioni concomitanti (infezioni respiratorie acute).<ref name=WHO1998>{{Cita libro | autore=World Health Organization | titolo=Control of epidemic meningococcal disease, practical guidelines, 2nd edition, WHO/EMC/BA/98 | anno=1998 | volume=3 |pp=1-83 | formato=PDF | url=http://www.who.int/csr/resources/publications/meningitis/whoemcbac983.pdf}}</ref>
Ci sono differenze significative nella distribuzione locale delle cause di meningite batterica. Per esempio, mentre la ''Neisseria meningitidis'' di gruppo B e C colpisce prevalentemente in [[Europa]], il gruppo A si trova in [[Asia]] e continua a predominare in [[Africa]], dove causa la maggior parte delle grandi epidemie di meningite, che rappresentano circa l'80% di 85% dei casi documentati di meningite meningococcica a livello mondiale.<ref name=WHO1998/>
== Eziologia ==
[[File:TreponemaPallidum.jpg|thumb|left|Il ''[[Treponema pallidum]]'', l'[[agente eziologico]] della [[sifilide]], può essere anche causa di meningite asettica
La meningite è solitamente causata da un'infezione: la maggior parte delle infezioni sono dovute a [[virus (biologia)|virus]],<ref name=Attia/> ma sono cause comuni anche i [[batteri]], i [[funghi]] e i [[protozoi]].<ref name=Ginsberg/> Può anche derivare da varie cause non infettive.<ref name=Ginsberg/>
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La meningite batterica è causata da [[batteri]], la cui tipologia varia a seconda della fascia di età dei pazienti.
* Nei [[neonati]] [[Parto pretermine|prematuri]] e in quelli fino a tre mesi di età, i più comuni sono gli [[streptococchi]] di gruppo B (sottotipi III che normalmente si trovano nella [[vagina]] e sono principalmente riscontrabili durante la prima settimana di vita) e quelli che più frequentemente si trovano nel [[Sistema digerente|tratto digestivo]], come l
* I bambini più grandi sono più comunemente colpiti da ''[[Neisseria meningitidis]]'' (meningococco), ''[[Streptococcus pneumoniae]]'' (pneumococco, sierotipi 6, 9, 14, 18 e 23) e quelli sotto i cinque anni da ''[[Haemophilus influenzae]]'' di tipo B. Con l'introduzione della vaccinazione i casi di meningite causati da quest'ultimo batterio si sono ridotti moltissimo.<ref name=Lancet/><ref name=IDSA/> Una
* Negli adulti, la ''Neisseria meningitidis'' e lo ''Streptococcus pneumoniae'' insieme provocano l'80% dei casi di meningite batterica, con aumentato rischio di coinfezione da ''Listeria monocytogenes'' negli individui oltre i 50 anni.<ref name=IDSA/><ref name=NEJM/> In seguito all'introduzione del vaccino contro lo pneumococco, l'incidenza della meningite pneumococcica è drasticamente diminuita, sia nei bambini sia negli adulti.<ref>{{Cita pubblicazione |doi=10.1056/NEJMoa0800836 |autore=Hsu HE |titolo=Effect of pneumococcal conjugate vaccine on pneumococcal meningitis |rivista=N Engl J Med |volume=360 |numero=3 |pp=
Un recente [[trauma cranico]] offre una potenziale via di accesso allo spazio meningeo ai batteri che si trovano nella cavità nasale. Allo stesso modo, pazienti con uno [[shunt cerebrale]], un [[drenaggio extraventricolare]] o un [[serbatoio di Ommaya]] hanno un aumentato rischio di infezione attraverso questi dispositivi. In questi casi, le infezioni da stafilococchi sono più probabili, così come le infezioni da ''Pseudomonas'' e altri [[batteri Gram-negativi]].<ref name=IDSA/> Gli stessi agenti patogeni sono inoltre più comuni negli individui con [[Immunodeficienza|sistema immunitario compromesso]].<ref name=Lancet/> In una piccola percentuale di persone, un'infezione alla testa e al collo, come l'[[otite media]] o la [[mastoidite]], può portare a meningite.<ref name=IDSA/> I portatori di [[impianto cocleare|impianti cocleari]] hanno un rischio aumentato di meningite da pneumococco.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Wei BP, Robins-Browne RM, Shepherd RK, Clark GM, O'Leary SJ |titolo=Can we prevent cochlear implant recipients from developing pneumococcal meningitis? |rivista=Clin. Infect. Dis. |volume=46 |numero=1 |pp=e1–7 |anno=2008 |mese=gennaio|pmid=18171202 |doi=10.1086/524083 |url=
Tendenzialmente, chi è sottoposto a interventi [[neurochirurgia|
La meningite tubercolare è causata dall'infezione da ''[[Mycobacterium tuberculosis]]'', e si riscontra più frequentemente nei pazienti provenienti da paesi in cui la [[tubercolosi]] è comune, ma si trova anche in quelli con deficit del sistema immunitario, come nei casi di [[AIDS]].<ref name=Tuberc>{{Cita pubblicazione |autore=Thwaites G, Chau TT, Mai NT, Drobniewski F, McAdam K, Farrar J |titolo=Tuberculous meningitis |rivista=Journal of Neurology, Neurosurgery, and Psychiatry |volume=68 |numero=3 |pp=
Ricorrenti meningiti batteriche possono verificarsi qualora vi siano persistenti difetti anatomici, congeniti o acquisiti, o gravi disturbi del sistema immunitario.<ref name=Tebruegge>{{Cita pubblicazione |autore=Tebruegge M, Curtis N |titolo=Epidemiology, etiology, pathogenesis, and diagnosis of recurrent bacterial meningitis |rivista=Clinical Microbiology Reviews |volume=21 |numero=3 |pp=
=== Virus ===
{{vedi anche|Meningite virale}}
I [[virus (biologia)|virus]] sono una causa frequente di infezioni del sistema nervoso centrale (SNC) e possono causare una meningite che talvolta viene indicata con il termine improprio di "meningite asettica", in opposizione alle forme di meningite batteriche. I virus che con maggiore frequenza rappresentano una possibile causa di meningite sono gli ''[[enterovirus]]'', l{{'}}''[[herpes simplex virus|herpes simplex]]'' di tipo 2 (e più raramente di tipo 1), il ''[[Human herpesvirus 3|virus varicella zoster]]'' (noto anche per causare la [[varicella]] e il [[Herpes zoster|fuoco di Sant'Antonio]]), gli adenovirus, il virus della [[parotite]], l'[[HIV]], il virus della [[coriomeningite linfocitaria]], i [[flavivirus]] e gli [[arbovirus]], tra cui è degno di menzione il [[Virus Toscana|Toscana virus]] (TOSV).<ref name=LoganMacMahon/>
=== Funghi ===
[[File:Cryptococcosis of lung in patient with AIDS. Mucicarmine stain 962 lores.jpg|thumb|''[[Cryptococcus neoformans]]'' nel [[polmone]] di un paziente affetto da [[AIDS]]. Il [[fungo]] può anche infettare le meningi.]]
Vi sono un certo numero di [[fattori di rischio]] della meningite causata da funghi, tra cui l'uso di [[immunosoppressore|immunosoppressori]] (ad esempio dopo il [[trapianto di organi]]), l'[[AIDS]]<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Raman Sharma R|titolo=Fungal infections of the nervous system: current perspective and controversies in management|rivista=International journal of surgery (London, England)|data=2010|volume=8|numero=8|pp=
=== Parassiti ===
[[File:Toxoplasma gondii tachy.jpg|thumb|left|''[[Toxoplasma gondii]],'' un [[protista]] [[parassita]]rio che può causare meningite]]
Quando nel liquido cerebrospinale si riscontra una predominanza di [[eosinofili]], un tipo di [[globuli bianchi]], si può ipotizzare una causa parassitaria. I parassiti più comunemente implicati nell'infezione delle meningi sono il ''[[Gnathostoma spinigerum]]'', lo ''[[Schistosoma]]'', la ''[[Naegleria fowleri]]'', il ''[[Toxoplasma gondii]]'' e il ''[[Trypanosoma brucei]]'' nonché le condizioni di [[toxocariasi]], [[paragonimiasi]] e [[cisticercosi|neurocisticercosi]],<ref name=Graeff>{{Cita pubblicazione | autore=Graeff-Teixeira C, da Silva AC, Yoshimura K | titolo=Update on eosinophilic meningoencephalitis and its clinical relevance | rivista=Clinical Microbiology Reviews | anno=2009 | mese=aprile | volume=22 | numero=2 | pp=322-48 | pmid=19366917 | pmc=2668237 | doi=10.1128/CMR.00044-08 | url=http://cmr.asm.org/content/22/2/322.full.pdf | accesso=21 ottobre 2012 | dataarchivio=3 febbraio 2014 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140203154157/http://cmr.asm.org/content/22/2/322.full.pdf | urlmorto=sì }}</ref> quest'ultima dovuta all'attraversamento della parete intestinale delle larve di ''[[Taenia solium]]'' e alla loro localizzazione nel SNC e nello spazio subaranoideo, dove possono rimanere silenti per anni. Quando le larve muoiono si innesca una risposta infiammatoria che può causare una meningite cronica con idrocefalo.<ref name="ReferenceA">{{Cita libro | isbn = 88-87753-73-3 | titolo = Neurologia di Fazio Loeb | editore = Società Editrice Universo | anno = 2003 | città = Roma }}</ref>
L'''[[Angiostrongylus cantonensis]]'' è un altro parassita responsabile di una meningite eosinofila comune in [[Estremo Oriente]], [[Nuova Guinea]] e in alcune isole del [[Oceano Pacifico|Pacifico]].<ref name="cl273">{{cita|Loeb|pp. 273-274}}.</ref>
=== Cause non infettive ===
La meningite si può verificare anche come risultato di diverse cause non infettive, come la diffusione alle meningi di [[neoplasie]]<ref name=Chamberlain>{{Cita pubblicazione |autore=Gleissner B, Chamberlain MC |titolo=Neoplastic meningitis |rivista=Lancet Neurol |volume=5 |numero=5 |pp=443-52 |anno=2006 |mese=maggio|pmid=16632315 |doi=10.1016/S1474-4422(06)70443-4}}</ref> o l'assunzione di alcuni farmaci, per lo più [[FANS]], [[antibiotici]] e [[immunoglobuline]] per [[fleboclisi|via endovenosa]].<ref name=ArchInternMed>{{Cita pubblicazione |autore=Moris G, Garcia-Monco JC |titolo=The Challenge of Drug-Induced Aseptic Meningitis |rivista=Archives of Internal Medicine |volume=159 |numero=11 |pp=1185-94 |anno=1999 |mese=giugno|url=http://archinte.ama-assn.org/cgi/reprint/159/11/1185.pdf |pmid=10371226 |doi=10.1001/archinte.159.11.1185}}</ref>
Può anche essere causata da diverse condizioni infiammatorie come la [[sarcoidosi]], che in tal caso prende il nome di [[neurosarcoidosi]], malattie del [[tessuto connettivo]], come il [[lupus eritematoso sistemico]], e alcune forme di [[vasculite]] (infiammazione della parete dei [[vasi sanguigni]]) come la [[sindrome di Behçet]].<ref name=Ginsberg/> [[Cisti epidermoide|Cisti epidermoidi]] e [[cisti dermoide|cisti dermoidi]] possono causare meningite rilasciando materiale nello spazio subaracnoideo.<ref name=Ginsberg/><ref name=Tebruegge/> La [[meningite di Mollaret]] è una sindrome caratterizzata da episodi ricorrenti di [[Meningite virale|meningite asettica]]. Raramente l'[[emicrania]] può essere causa di meningite e tale diagnosi può essere fatta solo quando le altre possibili cause sono state scartate.<ref name=Ginsberg/>
Infine vi sono alcune procedure mediche invasive che possono associarsi a complicanza meningitica, fra cui le tecniche di [[anestesia spinale]] e [[anestesia peridurale|peridurale]] e gli interventi neurochirurgici.<ref name="ReferenceA"/>
== Patogenesi ==
[[File:Streptococcus pneumoniae meningitis, gross pathology 33 lores.jpg|thumb|[[Autopsia|Immagine autoptica]] di un [[cervello]] umano che mostra un'infezione da [[meningite pneumococcica]]. Si noti l'encefalo con evidenti depositi di ''[[pus]]'' dovuto alla presenza di
Le meningi comprendono tre membrane che, insieme con il liquido cerebrospinale, racchiudono e proteggono il cervello e il midollo spinale, che insieme costituiscono il [[sistema nervoso centrale]]. La [[pia madre]] è una membrana molto delicata, ma impermeabile, che si oppone al passaggio di [[eritrocita|globuli rossi]], cellule infiammatorie e diverse molecole.<ref name="pmid3734882">{{Cita pubblicazione | cognome = Hutchings | nome = M. | coautori = RO. Weller | titolo = Anatomical relationships of the ''pia mater'' to cerebral blood vessels in man. | url = https://archive.org/details/sim_journal-of-neurosurgery_1986-09_65_3/page/316 | rivista = J Neurosurg | volume = 65 | numero = 3 | pp = 316-25 | mese=settembre| anno = 1986 | doi = 10.3171/jns.1986.65.3.0316 | pmid = 3734882 }}</ref> Questa membrana aderisce saldamente alla superficie dell'[[encefalo]] seguendone tutti i contorni minori, per formare il rivestimento esterno dei vasi meningei nello spazio subaracnoideo.<ref name="pmid3734882"/> L'[[Aracnoide (anatomia)|aracnoide]], così chiamata per via della sua forma a ragnatela, è un sacco che racchiude la parte superiore della pia madre. Lo spazio subaracnoideo, che separa l'aracnoide e la pia madre, contiene il liquido cerebrospinale.<ref name="pmid3374751">{{Cita pubblicazione | cognome = Alcolado | nome = R. | coautori = RO. Weller; EP. Parrish; D. Garrod | titolo = The cranial arachnoid and pia mater in man: anatomical and ultrastructural observations. | rivista = Neuropathol Appl Neurobiol | volume = 14 | numero = 1 | pp = 1-17 | pmid = 3374751 }}</ref> La membrana più esterna, la [[dura madre]], è una membrana spessa fissata tra l'aracnoide e il [[cranio]].
Nella meningite batterica, i batteri raggiungono le meningi da uno dei due percorsi principali: o attraverso il [[sangue]] o attraverso il contatto diretto tra le meningi e la cavità nasale o la pelle. Una volta che i batteri sono entrati nel flusso sanguigno, possono entrare nello spazio subaracnoideo attraverso punti dove la [[barriera emato-encefalica]] è vulnerabile, ad esempio nel [[plesso coroideo]]. Nella pratica clinica solo pochi batteri sono in grado di raggiungere lo spazio subaracnoideo. Tra questi ''Neisseria meningitidis'' è quella che, quando è presente nel sangue, realizza questa penetrazione in modo relativamente costante. Probabilmente l'invasione meningea è conseguenza di una stretta interazione tra meningococco e alcune cellule endoteliali cerebrali. Verosimilmente questa interazione, mediata da appendici proteiche filamentose note come [[Pilo (biologia)|pili]], nel caso particolare di ''Neisseria meningitidis'' da pili di tipo IV,<ref name="pmid19520910">{{Cita pubblicazione | cognome = Coureuil | nome = M. | coautori = G. Mikaty; F. Miller; H. Lécuyer; C. Bernard; S. Bourdoulous; G. Duménil; RM. Mège; BB. Weksler; IA. Romero; PO. Couraud | titolo = Meningococcal type IV pili recruit the polarity complex to cross the brain endothelium. | rivista = Science | volume = 325 | numero = 5936 | pp = 83-7 | mese=luglio| anno = 2009 | doi = 10.1126/science.1173196 | pmid = 19520910 }}</ref> comporta successivamente la formazione di microcolonie sulla superficie apicale delle citate cellule endoteliali cerebrali, cui fa seguito la successiva apertura delle giunzioni intercellulari.<ref name="pmid22366962">{{Cita pubblicazione | cognome = Coureuil | nome = M. | coautori = O. Join-Lambert; H. Lécuyer; S. Bourdoulous; S. Marullo; X. Nassif | titolo = Mechanism of meningeal invasion by Neisseria meningitidis. | rivista = Virulence | volume = 3 | numero = 2 | pp = 164-72 | mese = Mar-Apr | anno = 2012 | doi = 10.4161/viru.18639 | pmid = 22366962 }}</ref><ref name="pmid11973156">{{Cita pubblicazione | cognome = Nassif | nome = X. | coautori = S. Bourdoulous; E. Eugène; PO. Couraud | titolo = How do extracellular pathogens cross the blood-brain barrier? | url = https://archive.org/details/sim_trends-in-microbiology_2002-05_10_5/page/227 | rivista = Trends Microbiol | volume = 10 | numero = 5 | pp = 227-32 | mese=maggio| anno = 2002 | pmid = 11973156 }}</ref><ref>{{cita|Goldsmith|pp. 28-30}}.</ref> La meningite si verifica nel 25% dei neonati con infezioni del sangue dovute a streptococchi di gruppo B. Questo fenomeno è meno comune negli adulti<ref name=Lancet/> in cui la contaminazione diretta del liquido cerebrospinale avviene per via di dispositivi permanenti impiantati nell'encefalo, a seguito di [[frattura (medicina)|fratture]] del cranio o a causa di infezioni della [[rinofaringe]]. Talvolta si trovano difetti congeniti della dura madre responsabili del passaggio dell'agente patogeno nelle meningi.<ref name=Lancet/>
L'infiammazione che si verifica nello spazio subaracnoideo durante la meningite, non è una conseguenza diretta dell'infezione batterica ma può essere in larga parte attribuita alla risposta del sistema immunitario all'ingresso di batteri nel [[sistema nervoso centrale]]. Quando i componenti della [[membrana cellulare]] batterica sono identificati dalle cellule immunitarie del cervello ([[astrociti]] e [[microglia]]), esse rispondono rilasciando grandi quantità di [[citochine]], molecole che funzionano da mediatori reclutando altre cellule immunitarie. La barriera emato-encefalica diventa più permeabile, con conseguente [[Edema cerebrale#Edema vasogenico|edema cerebrale "vasogenico"]] (rigonfiamento del [[cervello]] a causa di passaggio di liquido dai vasi sanguigni al parenchima cerebrale). Un gran numero di [[globuli bianchi]] entra nel liquido cefalorachidiano causando infiammazione delle meningi e portando a [[Edema cerebrale#Edema interstiziale|edema "interstiziale"]] (caratterizzato dall'aumento del [[liquido interstiziale|liquido presente fra le cellule]]). Inoltre, le pareti stesse dei [[vasi sanguigni]] si infiammano ([[vasculite]] cerebrale), portando a una diminuzione del flusso sanguigno e a un terzo tipo di edema, definito [[Edema cerebrale#Edema citotossico|"citotossico"]]. Le tre forme di [[edema cerebrale]] conducono tutte all'aumento della [[pressione intracranica|pressione endocranica]]. Ciò, sommato alla pressione sanguigna più bassa riscontrabile frequentemente nell'infezione acuta, comporta una maggior difficoltà all'ingresso del sangue nel cervello e dunque impoverisce le cellule cerebrali del
Si è riscontrato che la somministrazione di antibiotici può, inizialmente, peggiorare il processo sopra descritto, aumentando la quantità di prodotti batterici rilasciati attraverso la distruzione degli stessi batteri. Trattamenti particolari, come l'uso di [[corticosteroidi]], sono finalizzati a smorzare la risposta del sistema immunitario per prevenire questo fenomeno.<ref name=Lancet/><ref name=NEJM/>
=== Complicanze ===
[[File:Charlotte Cleverley-Bisman Meningicoccal Disease.jpg|thumb|left|Charlotte Cleverley-Bisman sviluppò una grave meningite meningococcica e il rash petecchiale progredì alla [[gangrena]] così da rendere necessaria l'[[amputazione]]. È comunque sopravvissuta alla malattia ed è diventata un simbolo della campagna di vaccinazione per la meningite in [[Nuova Zelanda]].]]
Le persone affette da meningite possono sviluppare, nelle prime fasi della malattia, ulteriori problemi che possono richiedere un trattamento specifico e talvolta sono indice di una condizione grave e di una [[prognosi]] peggiore. L'infezione può portare a [[sepsi]], una sindrome da risposta infiammatoria sistemica che comporta [[ipotensione]], [[tachicardia]], respiro affannoso, febbre o, raramente, [[ipotermia]]. La riduzione della [[Pressione arteriosa sistemica|pressione arteriosa]] può verificarsi precocemente, soprattutto ma non esclusivamente nell'infezione meningococcica. Ciò può portare a un insufficiente apporto di sangue ai vari organi.<ref name=Lancet/> La [[coagulazione intravascolare disseminata]], una sindrome caratterizzata da eccessiva attivazione dei meccanismi di [[coagulazione del sangue]], può essere causa sia dell'ostruzione del flusso di sangue agli organi, sia di un paradossale aumento del rischio di sanguinamento. Nella meningite da meningococco può presentarsi [[gangrena]] degli arti.<ref name=Lancet/> Gravi infezioni da meningococco e da pneumococco possono provocare [[emorragia]] delle [[ghiandole surrenali]], con conseguente [[sindrome di Waterhouse-Friderichsen]], spesso letale.<ref name="pmid9696186">{{Cita pubblicazione |autore=Varon J, Chen K, Sternbach GL |titolo=Rupert Waterhouse and Carl Friderichsen: adrenal apoplexy |rivista=J Emerg Med |volume=16 |numero=4 |pp=643-7 |anno=1998 |pmid=9696186 |doi=10.1016/S0736-4679(98)00061-4 }}</ref>
Il [[parenchima]] cerebrale può gonfiarsi, con aumento della pressione intracranica e rischio di [[ernia]]zione. Ciò può essere notato da un calo del livello di coscienza, dalla perdita del [[riflesso pupillare alla luce]] e da una [[postura]] anomala.<ref name=NEJM/> L'infiammazione del tessuto cerebrale può anche ostacolare il normale flusso del [[liquido cerebrospinale]] nel cervello causando [[idrocefalo]].<ref name=NEJM/> Nei bambini gli [[convulsioni|episodi convulsivi]] sono frequenti nelle prime fasi di meningite (30% dei casi)<ref name=IDSA>{{Cita pubblicazione |autore=Tunkel AR |titolo=Practice guidelines for the management of bacterial meningitis |rivista=Clinical Infectious Diseases |volume=39 |numero=9 |pp=
L'infiammazione delle meningi può coinvolgere i [[nervi cranici]], quel gruppo di [[nervo|nervi]] derivanti dal [[tronco cerebrale]] e dall'encefalo che, tra le altre funzioni, controlla i muscoli degli occhi, del viso e dell'apparato uditivo.<ref name=Lancet/><ref name=Attia/> Sintomi visivi e perdita dell'udito possono persistere anche a seguito di un episodio di meningite.<ref name=Lancet/> L'infiammazione del cervello ([[encefalite]]) o dei suoi vasi sanguigni, così come la formazione di [[coagulo|coaguli]] di [[sangue]] nelle [[vene]] ([[trombosi]] venosa cerebrale), possono portare a debolezza, perdita di sensibilità, o alterazioni del movimento della parte del corpo che viene controllata dalla zona del cervello interessata dall'infezione.<ref name=Lancet/><ref name=NEJM/>
== Anatomia patologica ==
[[File:Meningitis Histopathology.jpg|thumb|[[Istologia|Esame istologico]] autoptico in un caso di meningite batterica da pneumococco: è visibile un infiltrato infiammatorio a livello della pia madre formato da granulociti neutrofili (inserto, ingrandimento maggiore)
La meningite può essere diagnosticata anche durante un'[[autopsia]] e i reperti ''post-mortem'' più comuni sono solitamente segni di [[infiammazione]] diffusa degli strati [[pia madre]] e [[Aracnoide (anatomia)|aracnoide]] delle meningi.<ref name="OTM1">{{Cita
== Clinica ==
=== Segni e sintomi ===
[[File:Neck stiffness.jpg|thumb|left|Rigidità al collo. [[Epidemia]] di meningite in [[Texas]] nel 1911-12
Negli adulti, un forte [[mal di testa]], che si verifica in quasi il 90% dei casi di meningite batterica, è il [[sintomo]] di esordio più comune di meningite, seguito dalla rigidità del collo, ovvero dall'incapacità di flettere passivamente il collo in avanti, a causa di un aumento del tono muscolare.<ref name=vdBeek2004>{{Cita pubblicazione |autore=van de Beek D, de Gans J, Spanjaard L, Weisfelt M, Reitsma JB, Vermeulen M |titolo=Clinical features and prognostic factors in adults with bacterial meningitis |rivista= [[The New England Journal of Medicine]] |volume=351 |numero=18 |pp=
Il rischio di sviluppare una meningite nel neonato è inversamente proporzionale al peso alla nascita e direttamente proporzionale al tempo intercorso tra la rottura delle membrane e il parto.<ref name="ReferenceA"/>
La rigidità nucale si verifica nel 70% dei casi di meningite batterica negli adulti.<ref name=Attia/> Altri segni di meningismo comprendono la presenza del [[segno di Kernig]] o del [[segno di Brudzinski]]. Il segno di Kernig viene valutato con la persona sdraiata supina, con l'[[anca]] e il [[ginocchio]] flessi a 90 gradi: in una persona con un segno di Kernig positivo, il dolore limita l'estensione passiva del ginocchio. Il segno di Brudzinski, invece, è positivo quando la flessione del collo provoca la flessione involontaria del ginocchio e dell'anca. Anche se il segno di Kernig e il segno di Brudzinski sono entrambi comunemente usati per individuare la meningite, la [[Sensibilità (statistica)|sensibilità]] di questi test appare limitata.<ref name=Attia/><ref name=Thomas_2002>{{Cita pubblicazione |autore=Thomas KE, Hasbun R, Jekel J, Quagliarello VJ |titolo=The diagnostic accuracy of Kernig's sign, Brudzinski neck sign, and nuchal rigidity in adults with suspected meningitis |rivista=Clinical Infectious Diseases |volume=35 |numero=1 |pp=
=== Esami di laboratorio e strumentali ===
[[File:Meningitis-MRI.JPG|thumb|Immagine dell'[[encefalo]] ottenuta tramite [[imaging a risonanza magnetica|risonanza magnetica]] pesata in T1 con [[mezzo di contrasto]] in un caso di meningite batterica]]
Se si sospetta un caso di meningite, vengono immediatamente effettuati gli [[esami del sangue]] per la ricerca dei marcatori di infiammazione (ad esempio, la [[proteina C reattiva]] e la [[formula leucocitaria]]), così come la [[Coltura di microrganismi|coltura]].<ref name=IDSA/><ref name=EFNS>{{Cita pubblicazione |autore=Chaudhuri A |titolo=EFNS guideline on the management of community-acquired bacterial meningitis: report of an EFNS Task Force on acute bacterial meningitis in older children and adults |rivista=European Journal of Neurolology |volume=15 |numero=7 |pp=649-59 |anno=2008 |mese=luglio|pmid=18582342 |doi=10.1111/j.1468-1331.2008.02193.x |autore2=Martinez–Martin P |autore3=Martin PM |cognome4=Andrew Seaton |nome4=R. |cognome5=Portegies |nome5=P. |cognome6=Bojar |nome6=M. |cognome7=Steiner |nome7=I. |cognome8=Efns Task |nome8=Force}}</ref>
L'esame più importante per individuare o escludere la meningite è l'analisi del [[liquido cerebrospinale]], ottenuto attraverso la [[puntura lombare]].<ref name=Straus>{{Cita pubblicazione |autore=Straus SE, Thorpe KE, Holroyd-Leduc J |titolo=How do I perform a lumbar puncture and analyze the results to diagnose bacterial meningitis? |rivista=[[Journal of the American Medical Association]] |volume=296 |numero=16 |pp=2012-22 |anno=2006 |mese=ottobre|pmid=17062865 |doi=10.1001/jama.296.16.2012}}</ref> Tuttavia, la puntura lombare è controindicata se vi è una massa nel cervello ([[tumore]] o [[ascesso]]) o se la [[pressione intracranica]] risulta elevata, in quanto può essere causa di un'[[ernia]] cerebrale. Se un individuo è a rischio per ipertensione intracranica, che si riscontra nel 45% di tutti i casi negli adulti,<ref name=NEJM/> l'esecuzione di una [[tomografia computerizzata]] (TC) o di una [[imaging a risonanza magnetica|risonanza magnetica]] (RM) è raccomandata prima della puntura lombare.<ref name=IDSA/><ref name=EFNS/><ref name=BIS>{{Cita pubblicazione |autore=Heyderman RS, Lambert HP, O'Sullivan I, Stuart JM, Taylor BL, Wall RA |titolo=Early management of suspected bacterial meningitis and meningococcal septicaemia in adults |rivista=The Journal of infection |volume=46 |numero=2 |pp=75-7 |anno=2003 |mese=febbraio |pmid=12634067 |doi=10.1053/jinf.2002.1110 |url=http://www.britishinfection.org/drupal/sites/default/files/meningitisJI2003.pdf |accesso=20 ottobre 2012 |dataarchivio=25 luglio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110725103638/http://www.britishinfection.org/drupal/sites/default/files/meningitisJI2003.pdf |urlmorto=sì }} – formal guideline at {{Cita web | autore=British Infection Society & UK Meningitis Research Trust | titolo=Early management of suspected meningitis and meningococcal septicaemia in immunocompetent adults | url=http://www.meningitis.org/assets/x/51738 | editore=British Infection Society Guidelines | mese=dicembre | anno=2004 | accesso=19 ottobre 2008 | dataarchivio=19 ottobre 2013 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131019120524/http://www.meningitis.org/assets/x/51738 | urlmorto=sì }}</ref> Se si rileva la necessità di eseguire una TC o una RM prima della puntura lombare o se quest'ultima si dimostra di difficile esecuzione, le linee guida suggeriscono la somministrazione precoce di [[antibiotici]] per evitare ritardi nel trattamento,<ref name=IDSA/> soprattutto se l'attesa per la TC o la RM è superiore a 30 minuti.<ref name=EFNS/><ref name=BIS/> Spesso la TC o la RM vengono eseguite in una fase successiva per valutare le complicazioni della meningite e per escludere la presenza di focolai ascessuali, ventricoliti, ependimiti ed empiemi.<ref name=Lancet/><ref>{{cita libro | Giorgio | Cittadini| Diagnostica per immagini e radioterapia| 2008 | ECIG | Genova |p= 782}}</ref>
Nelle forme gravi di meningite, il monitoraggio degli [[elettroliti]] del sangue può essere importante. Ad esempio, l'[[iponatriemia]] è comune in caso di meningite batterica, a causa di una combinazione di fattori, tra cui la [[disidratazione]], l'escrezione inadeguata dell'[[ormone antidiuretico]] o per l'eccessiva somministrazione di liquidi per [[fleboclisi|via endovenosa]].<ref name=NEJM/><ref name="pmid18254060">{{Cita pubblicazione |autore=Maconochie I, Baumer H, Stewart ME |titolo=Fluid therapy for acute bacterial meningitis |rivista=Cochrane Database of Systematic Reviews |numero=1 |anno=2008 |pmid=18254060 |doi=10.1002/14651858.CD004786.pub3 |curatore-cognome=MacOnochie |curatore-nome=Ian K |pp=CD004786 }}</ref>
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==== La puntura lombare nella diagnosi di meningite ====
{{Vedi anche|Puntura lombare}}
[[File:Wikipedian getting a lumbar puncture (2006).jpg|thumb|left|Esecuzione di una [[puntura lombare]]]]
[[File:CSF pleocytosis neutrophils.jpg|thumb|left|Esame al [[microscopio]] di un campione di [[fluido cerebrospinale]] ottenuto tramite puntura lombare. Si notano i numerosi [[Granulocita neutrofilo|granulociti neutrofili]] che indicano una meningite purulenta.]]
La [[puntura lombare]] viene eseguita
Il campione di liquor viene esaminato per la presenza e il tipo di globuli bianchi, globuli rossi, contenuto proteico e livello di [[glucosio]].<ref name=IDSA/> Nel caso di meningite batterica la [[colorazione di Gram]] del campione può mostrare i batteri, ma l'assenza di batteri non esclude la meningite batterica in quanto questi sono visibili solo nel 60% dei casi; questo valore si riduce di un ulteriore 20% se gli antibiotici sono stati somministrati prima del prelievo del campione. La colorazione di Gram è anche meno affidabile in particolari infezioni, ad esempio nella [[listeriosi]]. La coltura microbiologica del campione è più sensibile e identifica il microrganismo nel 70-85% dei casi, ma i risultati possono richiedere fino a 48 ore per essere disponibili.<ref name=IDSA/> Il tipo di globuli bianchi indica se la meningite è batterica (in tal caso solitamente i [[neutrofili]] sono predominanti) o virale (prevalgono i [[linfociti]],<ref name=IDSA/> ma nelle fasi iniziali della malattia non rappresentano sempre un indicatore affidabile). Meno comunemente vi è una predominanza di [[eosinofili]], ciò suggerisce un'eziologia parassitaria o fungina.<ref name=Graeff/>
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{| class="wikitable" style="float:right; font-size:85%; margin-left:15px;"
|+ Caratteristiche del liquor nei diversi tipi di meningite<ref>{{Cita
|-
! Eziologia
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|}
Vari esami maggiormente specifici possono essere utilizzati per distinguere tra i vari tipi di meningite. Un test di [[Agglutinazione del sangue|agglutinazione]] al [[lattice]] può essere positivo in caso di meningite causata da ''Streptococcus pneumoniae'', ''Neisseria meningitidis'', ''Haemophilus influenzae'', ''Escherichia coli'' e streptococchi di gruppo B. Il suo uso di routine non è tuttavia incoraggiato in quanto porta raramente a una modifica della terapia, ma può essere utilizzato se gli altri test non forniscono risultati diagnostici.
Analogamente, il Limulus test può essere positivo nella meningite causata da batteri Gram-negativi, ma il suo utilizzo è limitato ai casi in cui gli altri test non siano utili.<ref name=IDSA/> La [[reazione a catena della polimerasi]] (PCR) è una tecnica utilizzata per amplificare le piccole tracce di [[DNA]] allo scopo di rilevare la presenza di DNA batterico o virale nel fluido cerebrospinale. È un test<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Christian|cognome=Leli|nome2=Luigi|cognome2=Di Matteo|nome3=Franca|cognome3=Gotta|data=1º giugno 2019|titolo=Diagnostic accuracy of a commercial multiplex PCR for the diagnosis of meningitis and encephalitis in an Italian general hospital|rivista=Le Infezioni in Medicina|volume=27|numero=2|pp=141-148|accesso=31 luglio 2020|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31205036}}</ref> altamente [[Sensibilità (statistica)|sensibile]] e [[specificità|specifico]] poiché agisce solo sulle tracce del DNA dell'agente infettante. Permette di identificare i batteri in caso di meningite batterica e può aiutare a distinguere le varie cause di meningite virale.<ref name=LoganMacMahon/> L'identificazione degli [[anticorpi]] anti-virus mediante tecniche sierologiche può essere utile nella diagnosi di meningite virale.<ref name=LoganMacMahon/> Se si sospetta una meningite tubercolare, sul campione viene effettuata una [[colorazione di Ziehl-Neelsen]], che ha una bassa sensibilità e che richiede molto tempo; sempre più spesso viene utilizzata la PCR.<ref name=Tuberc/> La diagnosi di meningite criptococcica può essere effettuata a basso costo utilizzando inchiostro d'India (nigrosina); tuttavia, i test per l'antigene criptococcico nel sangue o nel liquido cerebrospinale sono più sensibili, soprattutto nelle persone con [[AIDS]].<ref name=BMB>{{Cita pubblicazione |autore=Bicanic T, Harrison TS |titolo=Cryptococcal meningitis |rivista=British Medical Bulletin |volume=72 |numero= 1|pp=
Una difficoltà diagnostica e terapeutica si ha nei casi di meningite parzialmente trattata, dove si riscontrano i sintomi della meningite successivamente alla somministrazione di antibiotici. Quando questo accade, i risultati dell'analisi del liquido cefalorachidiano sono simili a quelli della meningite virale, ma può essere necessario continuare il trattamento antibiotico fino a quando non si arriva a una diagnosi definitiva di causa virale.<ref name=LoganMacMahon/>
=== Diagnosi differenziale ===
La meningite causata dal batterio ''Neisseria meningitidis'' (conosciuta come meningite da meningococco) può essere distinta dalle altre dalla presenza di un [[rash]] [[Petecchia (medicina)|petecchiale]] a rapida diffusione, che può precedere gli altri sintomi.<ref name=LoganMacMahon/> L'[[eruzione cutanea]] è costituita da numerose piccole macchie irregolari, viola o rosse, sul [[Tronco (anatomia)|tronco]], sugli arti inferiori, sulle [[mucosa|membrane mucose]], sulla [[congiuntiva]] e, occasionalmente,
== Trattamento ==
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[[File:Penicillin-G 3D.png|thumb|left|Rappresentazione grafica [[tridimensionale]] di una [[molecola]] di [[benzilpenicillina]]. Il farmaco viene somministrato precocemente se si sospetta un'infezione meningococcica.]]
La meningite è potenzialmente pericolosa per la vita e, se non trattata, presenta un alto [[tasso di mortalità]].<ref name=IDSA/> Inoltre, il ritardo nel trattamento è associato a una [[prognosi]] maggiormente negativa,<ref name=NEJM/> tanto che la somministrazione di [[antibiotici]] ad ampio spettro dovrebbe essere
La [[ventilazione meccanica]] può rendersi necessaria, se il [[Stato di coscienza|livello di coscienza]] è molto basso o se vi è evidenza di [[insufficienza respiratoria]]. Se vi sono segni di [[ipertensione endocranica]], devono essere prese adeguate misure di controllo della [[pressione intracranica]].<ref name=NEJM/> Le [[convulsioni]] sono trattate per mezzo di [[Anticonvulsivante|farmaci anticonvulsivanti]].<ref name=NEJM/> Il verificarsi di [[idrocefalo]] può richiedere l'inserimento di un dispositivo di drenaggio temporaneo o a lungo termine, come uno [[shunt cerebrale]].<ref name=NEJM/>
==== Meningite batterica ====
[[File:Ceftriaxone structure.png|thumb|Formula di struttura del [[ceftriaxone]], uno degli [[antibiotico|antibiotici]] della classe delle cefalosporine di terza generazione raccomandati per il trattamento iniziale della meningite batterica]]
La terapia antibiotica empirica, ovvero in assenza di una diagnosi definitiva, deve essere intrapresa immediatamente, prima ancora che i risultati della [[puntura lombare]] e dell'analisi del liquido cefalorachidiano siano noti. La scelta del trattamento iniziale dipende dal tipo di batteri responsabili di meningite caratteristici di un determinato luogo. Per esempio, nel [[Regno Unito]] la terapia empirica consiste nella somministrazione di una [[cefalosporina]] di terza generazione come [[cefotaxime]] o [[ceftriaxone]].<ref name=EFNS/><ref name=BIS/> Negli Stati Uniti invece, dove la resistenza degli streptococchi alle cefalosporine è in crescita, è raccomandata l'aggiunta di [[vancomicina]].<ref name=IDSA/><ref name=NEJM/><ref name=EFNS/> Il [[cloramfenicolo]], solo o in combinazione con [[ampicillina]], tuttavia, sembra funzionare ugualmente bene.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Prasad|nome=K|coautori=Kumar, A; Gupta, PK; Singhal, T|titolo=Third generation cephalosporins versus conventional antibiotics for treating acute bacterial meningitis.|rivista=Cochrane database of systematic reviews (Online)|data=17 ottobre 2007|numero=4|pp=CD001832|pmid=17943757}}</ref>
La terapia empirica può essere scelta anche in base all'età della persona, se l'infezione è stata preceduta da una ferita alla testa, se la persona ha subito un intervento [[neurochirurgia|neurochirurgico]] recente e se vi è uno shunt cerebrale.<ref name=IDSA/> Nei bambini piccoli e negli individui oltre i 50 anni, così come negli immunocompromessi, si raccomanda l'aggiunta dell'ampicillina per coprire la possibile infezione da ''[[Listeria monocytogenes]]''.<ref name=IDSA/><ref name=EFNS/> Una volta che i risultati della [[colorazione di Gram]] sono disponibili e il tipo batterico è noto, è possibile cambiare antibiotico scegliendone uno specifico per il gruppo di agenti patogeni presenti.<ref name=IDSA/>
Per i risultati della coltura del liquido cefalorachidiano sono necessari tempi lunghi, generalmente dalle 24 alle 48 ore. Una volta disponibili, la terapia empirica può essere modificata in terapia antibiotica mirata per lo specifico agente eziologico e in funzione della sua sensibilità ai diversi antibiotici.<ref name=IDSA/> Un antibiotico, per essere efficace in caso di meningite, non deve solo essere attivo contro il batterio patogeno, ma deve anche essere in grado di raggiungere le meningi in concentrazioni adeguate. Alcuni antibiotici presentano un'inadeguata capacità di penetrazione e quindi scarsa utilità in caso di meningite. La maggior parte degli antibiotici utilizzati per curare la condizione non sono stati testati direttamente su pazienti affetti da meningite durante gli studi clinici, tuttavia le loro proprietà sono state derivate per lo più da studi di laboratorio su [[cavie]].<ref name=IDSA/> La meningite tubercolare richiede un trattamento prolungato con antibiotici: mentre la tubercolosi polmonare è solitamente trattata per sei mesi, i casi di meningite tubercolare sono in genere trattati per più di un anno.<ref name=Tuberc/>
[[File:Dexamethasone2.png|thumb|left|Rappresentazione tridimensionale [[Modello ad asta e sfera|ball-and-stick]] di una [[molecola]] di [[desametasone]]
La [[terapia adiuvante]] con [[corticosteroidi]] (di solito [[desametasone]]) ha mostrato alcuni vantaggi, come la riduzione della perdita di udito,<ref>{{Cita pubblicazione |autore=van de Beek D|titolo=Adjunctive dexamethasone in bacterial meningitis: a meta-analysis of individual patient data |rivista=Lancet Neurol|volume=9 |numero=3 |pp=
Le linee guida, quindi, consigliano di cominciare la somministrazione di desametasone o di un corticosteroide simile poco prima della dose iniziale di antibiotico e di continuare la terapia per quattro giorni.<ref name=EFNS/><ref name=BIS/> Dato che la maggior parte dei benefici del trattamento è limitata ai pazienti con meningite pneumococcica, alcune linee guida suggeriscono che il desametasone debba essere interrotto se viene identificata un'altra causa di meningite.<ref name=IDSA/><ref name=EFNS/> Il meccanismo più probabile del loro funzionamento è la soppressione dell'[[infiammazione iperattiva]].<ref>{{Cita pubblicazione |autore=de Gans J, van de Beek D |titolo=Dexamethasone in adults with bacterial meningitis |rivista=[[The New England Journal of Medicine]] |volume=347|numero=20 |pp=
Corticosteroidi adiuvanti hanno un ruolo diverso nei bambini rispetto agli adulti. Anche se il beneficio dei corticosteroidi è stato dimostrato negli adulti e nei bambini provenienti da paesi ad alto reddito, il loro uso nei bambini provenienti da paesi a basso reddito non è supportata da elementi di prova. La ragione di questa discrepanza non è chiara.<ref name=CochDex2010/> Anche nei paesi ad alto reddito, il beneficio dei corticosteroidi si rileva solo quando vengono somministrati prima della dose iniziale di antibiotici ed è maggiore nei casi di meningite da ''H. influenzae'',<ref name=IDSA/><ref name="pmid9302246">{{Cita pubblicazione |autore=McIntyre PB |titolo=Dexamethasone as adjunctive therapy in bacterial meningitis. A meta-analysis of randomized clinical trials since 1988 |rivista=[[Journal of the American Medical Association]] |volume=278 |numero=11 |pp=
==== Meningite virale ====
{{vedi anche|Meningite virale}}
La meningite virale in genere richiede solo una terapia di supporto, difatti la maggior parte dei virus responsabili della meningite non risultano suscettibili a un trattamento specifico. La meningite virale tende ad avere un decorso più benigno rispetto alla meningite batterica. L
==== Meningite fungina ====
La meningite fungina, come la meningite criptococcica, viene trattata con lunghe somministrazioni di alte dosi di [[antimicotico|antimicotici]], come l'[[amfotericina B]] e la [[flucitosina]].<ref name=BMB/><ref>{{Cita pubblicazione |autore=Gottfredsson M, Perfect JR |titolo=Fungal meningitis |url=https://archive.org/details/sim_seminars-in-neurology_2000_20_3/page/307 |rivista=Seminars in Neurology |volume=20 |numero=3 |pp=307-22 |anno=2000 |pmid=11051295 | doi = 10.1055/s-2000-9394}}</ref> L'aumento della pressione intracranica è comune nel caso di meningite fungina e perciò vengono raccomandati frequenti punture lombari, circa una al giorno, per ridurre la pressione<ref name=BMB/> o, in alternativa, il posizionamento di un [[drenaggio lombare]].<ref name=Perfect2010>{{Cita pubblicazione|autore=Perfect JR, Dismukes WE, Dromer F ''et al'' |titolo=Clinical practice guidelines for the management of cryptococcal disease: 2010 update by the infectious diseases society of america |rivista=Clinical Infectious Diseases |anno=2010 |volume=50|numero=3|pp=291-322|pmid=20047480|url=https://cid.oxfordjournals.org/content/50/3/291.long | doi=10.1086/649858}}</ref>
=== Prognosi ===
[[File:Meningitis world map - DALY - WHO2002.svg|upright=1.4|thumb|''[[Disability-adjusted life year]]'' per meningite ogni {{formatnum:100000}} abitanti nel 2002.<ref>{{Cita web |url=http://www.who.int/entity/healthinfo/statistics/bodgbddeathdalyestimates.xls |titolo=Mortality and Burden of Disease Estimates for WHO Member States in 2002|sito=World Health Organization|anno=2002 }}</ref>
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La [[Tasso di letalità|letalità]] della malattia è molto elevata in soggetti molto giovani e molto anziani. Nei neonati mediamente il valore si aggira attorno al 20-30% dei casi di meningite batterica. Già durante l'adolescenza questa scende drasticamente al 2% per poi crescere nuovamente al 19-37% negli adulti.<ref name=Lancet/><ref name=NEJM/><ref>{{cita|Davies, Rudd|pp. 130-140
Nei bambini numerose possono essere le disabilità a carico del sistema nervoso dovute all'infezione.<ref name=Lancet/> [[Epilessia]], [[sordità]] e disturbi irreversibili dell'apprendimento sono riportati in circa il 15% dei soggetti sopravvissuti.<ref name="pmid9068303">{{Cita pubblicazione |autore=Richardson MP, Reid A, Tarlow MJ, Rudd PT |titolo=Hearing loss during bacterial meningitis |rivista=Archives of Disease in Childhood |volume=76 |numero=2 |pp=
Per quanto riguarda il meningococco, esistono 13 diversi sierogruppi, ma solo 5 causano meningite. In Europa i sierogruppi 2 e 3 sono i più frequenti. I sintomi sono sovrapponibili a quelli delle altre meningiti batteriche. Tuttavia nel 10-20% dei casi il decorso della malattia risulta rapido e acuto portando talvolta, in poche ore, a un esito fatale anche in presenza di una adeguata terapia.<ref name=epicentro>{{cita web|url=http://www.epicentro.iss.it/problemi/meningiti/meningite.asp|titolo=malattie batteriche invasive (sepsi e meningiti)|editore=Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute|accesso=18 marzo 2013}}</ref>
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Per alcune forme di meningite, la [[vaccinazione]] può essere una prevenzione efficace. Inoltre qualche accorgimento comportamentale può rivelarsi efficace.
Le meningiti batteriche e virali sono contagiose, tuttavia non lo sono come il [[raffreddore comune]] o l'[[influenza]]. Possono essere trasmesse attraverso le goccioline di secrezioni respiratorie, durante uno stretto contatto come il [[bacio]], uno [[starnuto]] o un colpo di [[tosse]] verso qualcuno, ma la meningite non può essere diffusa semplicemente respirando l'aria in cui sia stata presente una persona affetta.<ref name="CDCtransmission"/> La meningite virale è generalmente causata da [[enterovirus]] e si diffonde più comunemente attraverso la contaminazione fecale.<ref name="CDCtransmission"/> Il rischio di infezione può essere ridotto modificando i comportamenti che portano alla trasmissione.<ref name="CDCtransmission">{{Cita web |url=
La contagiosità del meningococco risulta essere bassa, con rari casi secondari. Tuttavia il meningococco può essere responsabile di focolai epidemici. Per evitare la trasmissione, si consiglia un [[profilassi|trattamento profilattico]] con antibiotici per tutte le persone che hanno avuto contatti stretti con i malati. Differentemente, la meningite da pneumococco si presenta in forma sporadica per cui la profilassi antibiotica non è raccomandata. Nei casi di meningite da ''Haemophilus influenzae'' di tipo b, è invece indicata la profilassi antibiotica per chi ha avuto contatti stretti.<ref name=epicentro/>
=== Vaccinazione ===
Dal 1980, molti paesi hanno incluso l'immunizzazione contro l{{'}}''[[Haemophilus influenzae]]'' di tipo B nei loro schemi di vaccinazione infantile di routine. Ciò ha praticamente eliminato in tali paesi questo patogeno come causa di meningite nei bambini. Nei paesi in cui la frequenza della malattia è più alta, il vaccino è ancora troppo costoso.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Peltola H |titolo=Worldwide Haemophilus influenzae type b disease at the beginning of the 21st century: global analysis of the disease burden 25 years after the use of the polysaccharide vaccine and a decade after the advent of conjugates |rivista=Clinical Microbiology Reviews |volume=13 |numero=2 |pp=302-17 |anno=2000 |mese=aprile |pmid=10756001 |pmc=100154 |doi=10.1128/CMR.13.2.302-317.2000 |url=http://cmr.asm.org/content/13/2/302.full.pdf |accesso=20 ottobre 2012 |dataarchivio=8 luglio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140708011906/http://cmr.asm.org/content/13/2/302.full.pdf |urlmorto=sì }}</ref><ref name=SegalPollard>{{Cita pubblicazione |autore=Segal S, Pollard AJ |titolo=Vaccines against bacterial meningitis |rivista=British Medical Bulletin |volume=72 |numero= 1|pp=65-81 |anno=2004 |pmid=15802609 |doi=10.1093/bmb/ldh041 |url=https://bmb.oxfordjournals.org/content/72/1/65.full.pdf }}</ref> Allo stesso modo, la vaccinazione contro la [[parotite]] ha portato a una netta diminuzione del numero di casi di meningite da parotite, che prima della vaccinazione si verificava nel 15% dei casi.<ref name=LoganMacMahon/>
Per il meningococco esistono [[Vaccino meningococcico|vaccini]] contro i sierotipi A, C, W135 e Y.<ref name=Harrison>{{Cita pubblicazione |autore=Harrison LH |titolo=Prospects for vaccine prevention of meningococcal infection |rivista=Clinical Microbiology Reviews |volume=19 |numero=1 |pp=142-64 |anno=2006 |mese=gennaio |pmid=16418528 |pmc=1360272 |doi=10.1128/CMR.19.1.142-164.2006 |url=http://cmr.asm.org/content/19/1/142.full.pdf |accesso=20 ottobre 2012 |dataarchivio=8 luglio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140708012827/http://cmr.asm.org/content/19/1/142.full.pdf |urlmorto=sì }}</ref> Nei paesi in cui è stato introdotto il vaccino contro il meningococco di gruppo C, i casi provocati da questo patogeno sono diminuiti considerevolmente.<ref name=SegalPollard/> Esiste un vaccino quadrivalente che comprende tutti e quattro i vaccini e l'immunizzazione con esso è ormai un obbligo per ottenere il visto necessario a compiere l'[[Hajj]].<ref name=WilderSmith/> Lo sviluppo di un vaccino contro il meningococco di gruppo B si è rivelato molto più difficile, in quanto le sue proteine di superficie, che vengono normalmente usate per creare il vaccino, suscitano una debole risposta del sistema immunitario.<ref name=SegalPollard/> Tuttavia, alcuni paesi ([[Nuova Zelanda]], [[Cuba]], [[Norvegia]] e [[Cile]]) hanno messo a punto vaccini contro i ceppi locali di meningococco di gruppo B che hanno mostrato buoni risultati e che sono utilizzati in programmi di immunizzazione locale.<ref name=Harrison/> Due nuovi vaccini, entrambi approvati per la commercializzazione nel 2014, paiono essere efficaci contro uno spettro più ampio di ceppi di meningococchi del gruppo B.<ref name=bexsero>{{cita web|url=http://www.meningitis.org/menb-vaccine|titolo=A new MenB (meningococcal B) vaccine|autore=Diana Man|editore=Meningitis Research Foundation|accesso=15 aprile 2015}}</ref><ref name=trumenba>{{cita web|url=http://www.fda.gov/NewsEvents/Newsroom/PressAnnouncements/ucm420998.htm|titolo=First vaccine approved by FDA to prevent serogroup B Meningococcal disease|autore=FDA News Release|editore=FDA|data=29 ottobre 2014}}</ref><ref>{{cita pubblicazione |cognome= |nome= |titolo=Dati e evidenze disponibili per l’introduzione della vaccinazione anti-meningococco B nei nuovi nati e negli adolescenti |editore=Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS) dell'Istituto Superiore di Sanità |url=http://www.epicentro.iss.it/temi/vaccinazioni/pdf/Istruttoria%20MENINGOCOCCO%20B.pdf |accesso=16 aprile 2015 }}</ref> In [[Africa]], l'approccio per la prevenzione e il controllo delle epidemie da meningococco è basata sulla diagnosi precoce della malattia e sulla vaccinazione di massa di emergenza della popolazione a rischio.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=WHO|titolo=Detecting meningococcal meningitis epidemics in highly-endemic African countries |rivista=Weekly Epidemiological Record |volume=75 |numero=38 |pp=306-9|anno=2000 |mese=settembre|pmid=11045076|formato=PDF |url=http://www.who.int/docstore/wer/pdf/2000/wer7538.pdf}}</ref>
La vaccinazione di routine contro lo ''[[Streptococcus pneumoniae]]'' con il vaccino pneumococcico coniugato (PCV), che è attivo contro sette sierotipi comuni di questo patogeno, riduce in modo significativo l'incidenza della meningite pneumococcica.<ref name=SegalPollard/><ref name=Weisfelt/> Il vaccino pneumococcico polisaccaridico, che copre 23 ceppi, viene somministrato solamente ad alcuni gruppi di persone (ad esempio quelli che hanno subito una [[splenectomia]], la rimozione chirurgica della [[milza]]), ma non suscita una risposta immunitaria significativa in tutti i destinatari, come ad esempio nei bambini piccoli.<ref name=Weisfelt>{{Cita pubblicazione |autore=Weisfelt M, de Gans J, van der Poll T, van de Beek D |titolo=Pneumococcal meningitis in adults: new approaches to management and prevention |rivista=Lancet Neurol |volume=5 |numero=4 |pp=332-42 |anno=2006 |mese=aprile|pmid=16545750 |doi=10.1016/S1474-4422(06)70409-4}}</ref> È stato riportato come la vaccinazione dei bambini con il [[bacillo di Calmette-Guérin]] sia in grado di ridurre significativamente il tasso di meningite tubercolare, ma la sua efficacia cala nell'età adulta e perciò si è alla ricerca di un vaccino migliore.<ref name=SegalPollard/>
=== Chemioprofilassi ===
La [[profilassi]] antibiotica è un altro metodo di prevenzione a breve termine, in particolare per la meningite meningococcica. In caso di meningite meningococcica, il trattamento profilattico con l'assunzione di antibiotici (per esempio [[rifampicina]], [[ciprofloxacina]] o [[ceftriaxone]]) può ridurre il rischio di contrarre la malattia, ma non protegge contro le possibili infezioni future.<ref name=EFNS/><ref name=Zal2011>{{Cita pubblicazione|cognome=Zalmanovici Trestioreanu|nome=A|coautori=Fraser, A; Gafter-Gvili, A; Paul, M; Leibovici, L|titolo=Antibiotics for preventing meningococcal infections.|rivista=Cochrane database of systematic reviews (Online)|data=10 agosto 2011|numero=8|pp=CD004785|pmid=21833949}}</ref> In seguito al suo uso è stato notato un aumento della resistenza alla rifampicina, che ha portato alla raccomandazione di considerare l'uso di altri farmaci.<ref name=Zal2011/> Nonostante gli antibiotici siano frequentemente utilizzati nel tentativo di prevenire la meningite negli individui con una [[frattura (medicina)|frattura]] della [[base cranica]], non vi sono dati sufficienti per determinare se questi siano utili o dannosi.<ref name=CochSk2011>{{Cita pubblicazione|cognome=Ratilal|nome=BO|coautori=Costa, J; Sampaio, C; Pappamikail, L|titolo=Antibiotic prophylaxis for preventing meningitis in patients with basilar skull fractures.|rivista=Cochrane database of systematic reviews (Online)|data=10 agosto 2011|numero=8|pp=CD004884|pmid=21833952}}</ref> Ciò vale per i pazienti sia con, sia senza una perdita di liquido cefalorachidiano.<ref name=CochSk2011/>
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Pamela Anne Davies, Peter Thomas Rudd|titolo=Neonatal meningitis|url=https://archive.org/details/neonatalmeningit0000davi|editore=Cambridge University Press|anno=1994|isbn=978-0-901260-96-3|cid=Davies, Rudd|lingua=en}}
* {{
* {{
* {{cita libro|autore=Carlo Loeb|titolo=Neurologia diagnostica|editore=Springer|anno=2000|isbn=978-88-470-0084-1|cid=Loeb}}
* {{Cita libro |cognome=Provan |nome= Drew |coautori=Andrew Krentz |titolo= Oxford Handbook of Clinical and Laboratory Investigation|url=https://archive.org/details/oxfordhandbookof0000unse_a4a5 |anno=2005 |editore=Oxford University Press |città=Oxford |isbn=0-19-856663-8 |lingua=en |cid=Provan, Krentz}}
* {{cita libro | autore=Stanley L. Robbins|autore2=Ramzi S. Cotran | titolo=La basi patologiche delle malattie | editore=Elsevier Italia | città=Milano | anno=2006 |isbn=88-85675-53-0|cid=Robbins, Cotran}}
* {{cita libro
* {{cita libro|
* {{cita libro |autore=Arthur Earl Walker, Edward R. Laws, George B. Udvarhelyi |titolo=The Genesis of Neuroscience |url=https://archive.org/details/genesisofneurosc0000walk |anno=1998 |editore=Thieme|isbn=1-879284-62-6|capitolo=Infections and inflammatory involvement of the CNS|lingua=en|cid=Walker, Laws, Udvarhelyi}}
* {{cita libro | autore=D. A. Warrell, J. J. Farrar, D. W. M. Crook | titolo=Oxford Textbook of Medicine Volume 3 | capitolo = 24.14.1 Bacterial meningitis | anno=2003 | editore=Oxford University Press | isbn=0-19-852787-X |edizione = 4| lingua=en |cid=Warrell, Farrar, Crook}}
== Voci correlate ==
{{Div col
* [[Meningi]]
* [[Sistema nervoso centrale]]
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== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{Treccani|/meningite_res-9ebfe328-9b50-11e1-9b2f-d5ce3506d72e_(Dizionario-di-Medicina)/}}
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=
* {{Cita pubblicazione | cognome = Logan | nome = SA. |coautori= E. MacMahon | titolo = Viral meningitis. | rivista = BMJ | volume = 336 | numero = 7634 | pp = 36-40 | mese=gennaio| anno = 2008 | doi = 10.1136/bmj.39409.673657.AE | pmid = 18174598 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2174764/pdf/bmj-336-7634-cr-00036.pdf}}
* {{Cita pubblicazione | cognome = Kim | nome = KS. | titolo = Acute bacterial meningitis in infants and children | rivista = Lancet Infect Dis | volume = 10 | numero = 1 | pp = 32-42 | mese = gennaio | anno = 2010 | doi = 10.1016/S1473-3099(09)70306-8 | pmid = 20129147 | url = http://artscience.qu.edu.qa/pharmacy/program/PharmD_internships/pharmd_resources_Pediatrics/Ref_14.pdf | accesso = 2 marzo 2013 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150503140410/http://artscience.qu.edu.qa/pharmacy/program/PharmD_internships/pharmd_resources_Pediatrics/Ref_14.pdf | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.racine.ra.it/montanari/malattie/mening.htm|titolo=Meningite meningococcica|accesso=2 marzo 2013}}
{{Classificazione malattia}}
{{Meningi}}
{{infiammazione}}
{{Malattie delle meningi}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|medicina}}
{{Voce di qualità|valutazione=Wikipedia:Vetrina/Segnalazioni/Meningite|arg=medicina|arg2=|giorno=24|mese=04|anno=2013}}
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