Limbo: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua
[[File:MantegnaDescentLimbo.jpg|thumb|''Gesù Cristo nel limbo'', dipinto di [[Andrea Mantegna]]]]
Nella religione [[cristianesimo|cristiana]] [[cattolicesimo|cattolica]], il '''limbo''' (termine derivato dal [[lingua latina|latino]] ''limbus'' nel significato di "orlo", "bordo
Nel Limbo dei Bambini, secondo diversi teologi, andavano anche i buoni non-cristiani (quindi, non-battezzati) morti in [[Grazia di Dio]] sufficiente da non dannarsi, ma senza la condizione necessaria per andare in Paradiso (in tal caso era detto, più genericamente, Limbo dei Giusti). Nel catechismo di [[Papa Pio X|san Pio X]] si ribadiva chiaramente l’esistenza del limbo come luogo ultraterreno ove erano destinati i bambini non battezzati; luogo non di sofferenza ma di felicità “naturale”, nel quale tuttavia non si può godere della visione beatifica di Dio. Nel [[Catechismo della Chiesa cattolica|catechismo ufficiale odierno]] (promulgato da [[Papa Giovanni Paolo II|san Giovanni Paolo II]]) non si menziona più chiaramente il Limbo, ma si afferma che i bambini morti senza Battesimo sono affidati «alla misericordia di Dio […]». Da ultimo, il documento approvato da [[papa Benedetto XVI]] continua a considerare quella del Limbo, in virtù della sua presenza costante nel Magistero della Chiesa, una "ipotesi teologica possibile".
== Tradizione e teologia ==
Sebbene il "limbo" sia popolarmente concepito come un "luogo dove vanno le anime", la parola descrive e riflette una situazione di incertezza [[Teologia|teologica]]. Come tale, il Limbo dei Bambini (o dei Giusti) non fa parte della dottrina ufficiale della [[Chiesa cattolica]] (al contrario del [[Purgatorio]], che ne fa parte)
Il limbo si basa sull'assunto per il quale il [[peccato originale]] possa essere estinto soltanto mediante il Sacramento del Battesimo, la morte per martirio, una sincera contrizione perfetta dei propri peccati e la [[carità]]. All'infante che ancora non ha conseguito l'uso della ragione necessario per compiere atti giustificanti, la giustificazione dal peccato originale è possibile solamente attraverso il Battesimo o la morte per martirio.
Il Limbo dei patriarchi (detto talvolta anche "Il seno di Abramo", in quanto è il luogo dove i Patriarchi riposavano, assieme ad Abramo il primo Patriarca, in attesa della venuta di Cristo) è un luogo di transito per le anime dei giusti morti prima della venuta di Cristo, e quindi macchiati ancora dal peccato originale. Non vi è visione di Dio ma neppure la pena del senso (come nell'inferno)<ref>{{Cita libro|autore = Tommaso d'Aquino|titolo = Commento alle Sentenze|anno = |editore = |città = |volume = III|capitolo = d. 22, q. 2, a.1}}</ref>.▼
=== Nella Bibbia ===
Il limbo dei santi Padri differisce dal Purgatorio perché nel Purgatorio manca la visione di Dio (la pena del danno), e c'è anche la pena del senso. Nel limbo dei santi Padri si godeva invece della conoscenza naturale di Dio.▼
{{passo biblico|Giobbe|3,9-12.16-20}} menziona un luogo nel quale i bambini mai nati vivono in pace, e che ospita anche schiavi, prigionieri, vittime dei malvagi sfiniti di forze.<br />
San Tommaso dice che in questo limbo vi era una grande gioia a motivo della gloria che i giusti speravano (''Somma teologica'', III, 52, 5, ad 1).▼
Il grembo materno è chiamato in latino ''[[ostia (liturgia)|ostia]] ventris''<ref>{{cita web | url = http://www.clerus.org/bibliaclerusonline/it/gn3.htm#dg | titolo = Giobbe 3,9 | sito = clerus.org}}</ref>.
=== In San Tommaso ===
▲Il Limbo dei patriarchi (detto talvolta anche "Il [[seno di Abramo]]", in quanto è il luogo dove i Patriarchi riposavano, assieme ad Abramo il primo Patriarca, in attesa della venuta di Cristo) è un luogo di transito per le anime dei giusti morti prima della venuta di Cristo, e quindi macchiati ancora dal [[peccato originale]], non purificato dal [[Battesimo]] di acqua e Spirito Santo che fu istituito da Cristo. Non vi è visione di Dio, ma neppure la pena del senso (come nell'
▲Il
▲San Tommaso dice che in questo
Il tema dei bambini morti prematuramente è trattato anche da [[Gregorio di Nissa]] in ''Ad Hierium Cappadociae prefectum de infantibus qui praematurae abripiuntur'' (Al prefetto Iero di Cappadocia sui bambini che muoiono prematuramente).<ref>{{cita web|url=https://www.cronacaoggiquotidiano.it/2022/05/28/lascensione-del-signore-nella-riflessione-di-gregorio-di-nissa/?amp=1|titolo=L'ascensione del Signore nella riflessione di Gregorio di Nissa}}</ref>
La cartografia dell'al di là che attraversa il pensiero cristiano da [[Bernardo di Chiaravalle]] a san Tommaso è quindi composta da cinque luoghi: Paradiso, Limbo dei Patriarchi, Limbo dei Bambini, Purgatorio e Inferno.<ref>{{cita libro|url=http://www.rmoa.unina.it/1513/1/RM-LeGoff-Aldila.pdf|titolo=Aldilà|autore=[[Jacques Le Goff]]|pagina=7|editore=[[Università di Napoli]]|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230706192052/http://www.rmoa.unina.it/1513/1/RM-LeGoff-Aldila.pdf|dataarchivio=6 luglio 2023|urlmorto=no}}</ref>
=== I pronunciamenti della Chiesa ===
Ben tre [[concilio ecumenico|Concili
Secondo quanto sostiene
{{Citazione|Se uno non sarà rinato nell'acqua e nello Spirito Santo, non potrà entrare nel Regno di Dio.|Gv 3,5}}
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{{Citazione|Chi crederà e si battezzerà sarà salvo.|Mc 16,16}}
Infatti [[Agostino di Ippona|sant'Agostino]] affermava che i bambini non ancora battezzati fossero destinati alle fiamme dell'inferno anche se "fiamme mitissime"<ref>
Inoltre, per comprendere meglio la dottrina cattolica riguardo al Limbo, è importante notare come nei
La dottrina del Limbo dei bambini è stato a lungo dunque una conclusione teologica (ovvero un assenso diffuso e quasi universale su una dottrina all'interno del clero e degli studiosi di teologia), ma non un dogma (ovvero una dichiarazione ufficiale sulla validità di una certa dottrina). Lo stesso hanno scritto altri teologi come [[Francisco Suárez|Suárez]]<ref>{{cita libro | url = https://www.google.it/books/edition/Hell_and_its_Afterlife/MnVNKIl2YW8C?hl=it&gbpv=1&dq=%22francisco+Su%C3%A1rez%22+limbo&pg=PA132&printsec=frontcover | p = 132 | lingua = en | titolo = ▼
▲Inoltre, per comprendere meglio la dottrina cattolica riguardo al Limbo, è importante notare come nei Documenti Magisteriali della Chiesa (Concili e Catechismo) non è mai stato dichiarato che il Limbo sia eterno, diversamente dall'Inferno (dei dannati) ed dal Paradiso che, al contrario, sono stati dichiarati eterni in modo esplicito.
Hell and Its Afterlife - Historical and Contemporary Perspectives | autore1 = Margaret Toscano | autore2 = Isabel Moreira | anno = 2013 | editore = Ashgate Publishing Limited | isbn = 1409481328 | accesso = 30 giugno 2025 }}</ref> e [[Leonardo Lessio|Lessio]]{{Senza fonte}}. I [[giansenismo|giansenisti]] insegnarono come certa l'inesistenza del Limbo dei bambini, ma questa dottrina fu condannata da [[papa Pio VI]] (che però non dichiarò come certa l'esistenza del Limbo dei bambini).<ref name = DpC>{{Cita web | url = https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/cti_documents/rc_con_cfaith_doc_20070419_un-baptised-infants_it.html | titolo = La speranza della salvezza per i bambini che muoiono senza battesimo | autore = Commissione teologica internazionale | editore = Dicastero per la Comunicazione | accesso = 30 giugno 2025 }}</ref> Nella sua ''Allocuzione alle ostetriche italiane'' del 1951 anche [[Pio XII]] riaffermò che, per il ''bambino, che non ha ancora l’uso della ragione'', non esistono altri mezzi oltre al battesimo per ricevere la grazia.<ref name = DpC />
=== La situazione attuale ===▼
Nel [[1984]] l'allora [[Benedetto XVI|cardinale Ratzinger]], nel libro ''Rapporto sulla fede''<ref>
Sulla stessa linea, [[Raniero Cantalamessa]] nel [[2001]] ha scritto: «Dimentichiamo l'idea del limbo, come il mondo dell'irrealizzato per sempre, senza gioia e senza pena, dove finirebbero i bambini non battezzati, insieme con i giusti morti prima di Cristo. Questa dottrina, che pure è stata comune per secoli, e che Dante ha accolto nella ''Divina Commedia'', non è stata mai ufficializzata e definita dalla Chiesa. Era una ipotesi teologica provvisoria, in attesa di una soluzione più soddisfacente e, come tale, superabile grazie a una migliore comprensione della parola di Dio. Il bambino non nato e non battezzato si salva e va a unirsi subito alla schiera dei beati in paradiso. La sua sorte non è diversa da quella dei [[Strage degli innocenti|Santi Innocenti]] che festeggiamo subito dopo Natale. Il motivo di ciò è che Dio è amore e "vuole che tutti siano salvi", e Cristo è morto anche per loro!»<ref>[[Raniero Cantalamessa]], ''Gettate le reti. Riflessioni sui vangeli''
▲La dottrina del Limbo dei bambini è stato a lungo dunque una conclusione teologica (ovvero un assenso diffuso e quasi universale su una dottrina all'interno del clero e degli studiosi di teologia), ma non un dogma (ovvero una dichiarazione ufficiale sulla validità di una certa dottrina).
Più di recente la [[Commissione teologica internazionale]], organismo costituito all'interno della [[Congregazione per la dottrina della fede]]
Scorrendo questo documento ufficiale<ref>
È degno di nota questo passaggio che riferisce l'insegnamento del [[Catechismo della Chiesa Cattolica]]: «Tuttavia nel Catechismo della Chiesa Cattolica (1992) la teoria del limbo non viene menzionata, ed è invece insegnato che, quanto ai bambini morti senza Battesimo, la Chiesa non può che affidarli alla misericordia di Dio, come appunto fa nel rito specifico dei funerali per loro».▼
▲=== La situazione attuale ===
▲Nel [[1984]] l'allora [[Benedetto XVI|cardinale Ratzinger]], nel libro ''Rapporto sulla fede''<ref>Joseph Ratzinger e Mattia Guarino, ''Rapporto sulla fede'', San Paolo Edizioni, 2005 (ristampa), ISBN 978-88-215-5468-1</ref> scritto con [[Vittorio Messori]], affermava che «il limbo non è mai stato una verità definita di fede. Personalmente lascerei cadere quella che è sempre stata soltanto un'ipotesi teologica».
La citazione della frase del Catechismo, il quale è la fonte primaria per l'insegnamento della dottrina, non può che essere una chiave di lettura dell'intero documento, alla luce del quale la conclusione assume un valore più che altro filosofico:
▲Sulla stessa linea, [[Raniero Cantalamessa]] nel [[2001]] ha scritto: «Dimentichiamo l'idea del limbo, come il mondo dell'irrealizzato per sempre, senza gioia e senza pena, dove finirebbero i bambini non battezzati, insieme con i giusti morti prima di Cristo. Questa dottrina, che pure è stata comune per secoli, e che Dante ha accolto nella ''Divina Commedia'', non è stata mai ufficializzata e definita dalla Chiesa. Era una ipotesi teologica provvisoria, in attesa di una soluzione più soddisfacente e, come tale, superabile grazie a una migliore comprensione della parola di Dio. Il bambino non nato e non battezzato si salva e va a unirsi subito alla schiera dei beati in paradiso. La sua sorte non è diversa da quella dei [[Strage degli innocenti|Santi Innocenti]] che festeggiamo subito dopo Natale. Il motivo di ciò è che Dio è amore e "vuole che tutti siano salvi", e Cristo è morto anche per loro!»<ref>[[Raniero Cantalamessa]], ''Gettate le reti. Riflessioni sui vangeli'', Piemme, Casale Monferrato, 2001, anno C, pp. 68-69.</ref>
Ciò non mette in discussione la possibilità che esista il Limbo, né sancisce la sua esistenza, quanto piuttosto il carattere "punitivo" e "inappellabile" del Limbo.
▲Più di recente la [[Commissione teologica internazionale]], organismo costituito all'interno della [[Congregazione per la dottrina della fede]] (ex-[[Santo Uffizio]]), ha espresso una posizione del tutto simile: un suo documento ufficiale approvato da [[papa Benedetto XVI]] e pubblicato il 20 aprile [[2007]] afferma infatti che il tradizionale concetto di limbo — luogo dove i bimbi non battezzati vivono per l'eternità senza comunione con Dio — riflette una «visione eccessivamente restrittiva della salvezza».
=== Rivelazioni private ===
▲Scorrendo questo documento ufficiale<ref>[http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/cti_documents/rc_con_cfaith_doc_20070419_un-baptised-infants_it.html Documento sul sito della Commissione Teologica Internazionale]</ref>, si trovano le seguenti affermazioni: «È noto che l'insegnamento tradizionale ricorreva alla teoria del limbo, inteso come stato in cui le anime dei bambini che muoiono senza Battesimo non meritano il premio della visione beatifica, a causa del peccato originale, ma non subiscono nessuna punizione, poiché non hanno commesso peccati personali. [...] Essa rimane quindi un'ipotesi teologica possibile».
Il limbo venne riportato da [[Clemens Brentano]] nella trascrizione di una visione della [[Anna Katharina Emmerick|Emmerich]] riguardante la crocefissione di [[Gesù|Gesù Cristo]], prima della sua discesa agl'inferi:
{{Citazione|Alla pia suora, successivamente fu mostrato, in una visione abbastanza chiara, come Gesù, immediatamente dopo la sua separazione dal corpo, scese nel Limbo. Finalmente Lo vidi (il Signore), procedere con grande gravità verso il centro dell’abisso e avvicinarsi all’inferno.|Anna Katherina Emmerich, ''La Passione di Nostro Signore Gesù Cristo''}}
▲È degno di nota questo passaggio che riferisce l'insegnamento del [[Catechismo della Chiesa Cattolica]]: «Tuttavia nel Catechismo della Chiesa Cattolica (1992) la teoria del limbo non viene menzionata, ed è invece insegnato che, quanto ai bambini morti senza Battesimo, la Chiesa non può che affidarli alla misericordia di Dio, come appunto fa nel rito specifico dei funerali per loro».
== Nel Corano ==
▲La citazione della frase del Catechismo, il quale è la fonte primaria per l'insegnamento della dottrina, non può che essere una chiave di lettura dell'intero documento, alla luce del quale la conclusione assume un valore più che altro filosofico: «La nostra conclusione è che i molti fattori che abbiamo sopra considerato offrono seri motivi teologici e liturgici per sperare che i bambini che muoiono senza Battesimo saranno salvati e potranno godere della visione beatifica. Sottolineiamo che si tratta qui di motivi di speranza nella preghiera, e non di elementi di certezza.»
Il titolo della ''[[Sūra]]'' II è ''Al'a-Rậf'', parola [[lingua araba|araba]] tradotta con "Limbo". L'esegeta [[Ṭabarī|Al Tabari]] (''Jāmiʿ al-bayān ʿan taʾwīl al-Qurʾān'', VIII, 189-191) intende che sia "la muraglia che divide l'[[Geenna|Inferno]] dal [[Paradiso]]"<ref name = "Corano Newton Compton, 2001">{{cita libro | autore = [[Hamza Piccardo|Hamza R. Piccardo]] | url = https://books.google.it/books?isbn=8882892239 | titolo = Il Corano (edizione integrale) | editore = [[Newton Compton Editori|Newton & Compton]] | data = 21 marzo 2001 | serie = Newton Biblios (n. 4) | isbn = 88-8289-223-9 |p=141 (nota 1) |oclc=271773113 }}, "revisione controllo dottrinale [a cura dell'] [[Unione delle Comunità ed Organizzazioni Islamiche in Italia]]"(p. II, intr. di Pino Blasone)</ref>.
Altri esegeti identificano col Limbo il luogo in cui sono collocati i credenti le cui opere negative sono pari ai meriti di salvezza, nella fiduciosa attesa della misericordia di Allah<ref name = "Corano Newton Compton, 2001" />, concezione parzialmente simile al [[Purgatorio]], dogma della fede cristiana.
▲Ciò non mette in discussione la possibilità che esista il Limbo, né sancisce la sua esistenza, quanto piuttosto il carattere "punitivo" e "inappellabile" dell'"ipotesi Limbo". Una mistica e veggente come la beata [[Anna Katharina Emmerick|Caterina Emmerich]] ha asserito che, mentre il Limbo dei Padri è terminato con la [[Risurrezione di Cristo]], il Limbo dei Giusti contiene tutti i bambini morti senza battesimo e i giusti di altre religioni, in attesa che, con il [[Giudizio Universale]], ascendano anch'essi al Paradiso.
== Altri usi ==
=== Nella ''Divina Commedia'' ===
Nella ''[[Divina Commedia]]'' di [[Dante Alighieri]] il Limbo è il primo cerchio dell'[[Inferno]] (nel [[Inferno - Canto quarto|canto IV]] dell
Di questi grandi personaggi fa parte anche [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], che ha momentaneamente lasciato il suo posto tra di essi per guidare Dante nel suo viaggio. Nel Limbo dantesco non sono invece presenti le seguenti categorie di anime, trasferite dal Limbo al Paradiso al momento della [[Resurrezione]] del Cristo (Paradiso, canto XXXII):
* Tutti i bambini nati prima di [[Abramo]]. ([[Empireo]], zona bassa della Rosa dei Beati).
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=== Nel linguaggio comune ===
Nel [[linguaggio]] comune l'espressione "limbo" è usata in [[Figura retorica|senso figurato]] per indicare uno stato o una condizione non ben definita, di incertezza.<ref>{{cita libro | url = https://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/L/limbo.shtml | titolo = Dizionario di Italiano | autore1 = Francesco Sabatini | wkautore1 = Francesco Sabatini | autore2 = Vittorio Coletti |wkautore2 = Vittorio Coletti | capitolo = limbo | editore = Il Corriere della Sera | accesso = 30 giugno 2025}}</ref>
== Note ==
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== Bibliografia ==
*
* {{cita libro|autore=Chiara Franceschini|titolo=Storia del limbo|città=Milano|editore=Feltrinelli|anno=2017|isbn=978-88-07-10515-9}}
== Voci correlate ==
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* [[Eviternità]]
* [[Destino degli ignoranti]]
* ''[[Escatologia: Morte e vita eterna]]''
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{
{{Divina Commedia}}
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