Selene: differenze tra le versioni
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[[File:Wall painting - Selene and Endymion - Pompeii (VI 9 6-7) - Napoli MAN 9240.jpg|miniatura|Selene ed [[Endimione]]. Antico affresco di Pompei.]]
[[File:Altar_Selene_Louvre_Ma508.jpg|thumb|Selene, [[Espero (mitologia)|Hesperos]], [[Fosforo (mitologia)|Phosphoros]], [[Louvre]], [[Parigi]]]]
Nelle [[religione greca|religioni dell'antica Grecia]], '''Selene''' (
[[File:Sebastiano_Ricci_015.jpg|thumb|[[Sebastiano Ricci]], ''Selene e Endimione'', [[Londra]], [[Chiswick House]]]]
Selene è la personificazione della
Analogamente, nella [[religione romana]] viene associata al satellite la divinità [[Luna (divinità)|Luna]]<ref>Augustinus, ''"De Civitate Dei contra paganos"'' IV,23 [http://www.augustinus.it/italiano/cdd/index2.htm].</ref>; a [[Roma]], sull'[[Aventino]], si trovava il [[tempio della Luna (Roma)|tempio della Luna]]. La
== Iconografia ==
Le si attribuirono diversi amanti, tra i quali: [[Zeus]], da cui ebbe [[Pandia]] (la Luna piena) e forse [[Ersa (mitologia)|Ersa]] (la [[rugiada]], anche se quest'ultima viene anche considerata figlia di Eos); [[Pan]], che per sedurla si travestì con un vello di pecora bianca affinché Selene vi salisse sopra; e soprattutto il mortale [[Endimione]], il bellissimo e giovane re dell'[[Elide]], di cui Selide si innamorò.▼
La Dea veniva raffigurata come una bella donna con il viso pallido, con lunghe vesti fluenti e candide oppure argentate, con un quarto di luna crescente sulla testa ed in mano una torcia. In alternativa aveva sul capo, oltre al crescente lunare, due teste di ariete, simboleggianti la primavera, a quei tempi inizio e fine dell'anno.
Talvolta era avvolta nel mantello della notte, mantello oscuro ornato però da fiori o da stelle.
Il mito rappresentava anche la traslazione di Selene negli spazi celesti come un volo compiuto dalla dea per mezzo di ali, oppure cavalcando un animale, che ora si diceva fosse un cavallo o un mulo, ora una capra o un cervo o un gallo. Più spesso però si immaginava che Selene venisse trasportata nel suo viaggio celeste su di un carro (si ricordi il simbolo, diffusissimo, del carro del sole), tirato da buoi, da cavalli o da cervi.<ref name="treccani.it" /> Essa venne adorata soprattutto in Grecia, spesso confusa con [[Artemide]].<ref>{{Cita web|url=https://www.romanoimpero.com/2017/05/culto-di-selene.html|titolo=CULTO DI SELENE|sito=romanoimpero.com|accesso=2021-06-21}}</ref>
== Culto ==
Selene non è una divinità maggiore, il suo culto è relativamente limitato e assai scarse ne sono le figurazioni sicure. Uno dei principali centri di culto deve porsi peraltro in [[Elide]], dove è da localizzare almeno nei suoi inizi: l'unica storia mitica connessa con la dea, quella in cui il giovane pastore [[Endimione]] fu il suo amante. La storia di questo amore è di notevole antichità e appare già nella poesia di [[Saffo]].<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/selene_(Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica)|titolo=SELENE in "Enciclopedia dell' Arte Antica"|lingua=it-IT|accesso=2021-06-21}}</ref>
Alcuni indizi monumentali sembrano invece attestare una maggiore importanza della religione lunare nella civiltà minoico-micenea. In età storica, la regione della Grecia per la quale ci è più abbondantemente testimoniato il culto di Selene fu l'[[Arcadia]], dove essa era venerata insieme con [[Pan]], in una grotta del Monte Liceo.
Ad Atene, come ad altre divinità (Mnemosine, le Muse, Eos, Elio, le Ninfe, Afrodite, Urania), si offrivano speciali libagioni di latte, miele ed acqua, dette '''''νηϕάλια ἱερά''''' (cioè, sacrifici senza vino), delle quali facevano parte anche offerte di focacce in forma di luna. La dea Selene veniva pure ricordata nelle rappresentazioni del culto [[Eleusi|eleusino]].
Maggiore sviluppo del culto raggiunse invece, in Grecia, il mito di Selene collegata naturalmente col sole ([[Elio (divinità)|Elio]]): ella veniva rappresentata come la sorella, la moglie o la figlia; e la si diceva generata da [[Iperione (mitologia)|Iperione]] e da [[Teia (mitologia)|Teia]] (a loro volta, [[ipostasi]] rispettivamente di Elio e di Selene stessa), oppure anche si dicevano sue genitrici Basileia o Eurifessa. La sua identificazione con [[Artemide]] la fece dire, più tardi, figlia di [[Zeus]] e di [[Latona]]. In Atene si favoleggiò anche che essa avesse generato da Zeus Pandia, la divinità eponima di quelle feste Pandie, che si celebravano in onore di Zeus. Nella stessa guisa, il mito eleusino la diceva madre di Museo, che essa aveva generato da Eumolpo o da Antifemo.<ref name="treccani.it">{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/selene_(Enciclopedia-Italiana)|titolo=SELENE in "Enciclopedia Italiana"|lingua=it-IT|accesso=2021-06-21}}</ref>
==Mitologia==
▲Le si attribuirono diversi amanti, tra i quali: [[Zeus]], da cui ebbe [[Pandia]] (la Luna piena) e forse [[Ersa (mitologia)|Ersa]] (la [[rugiada]], anche se quest'ultima viene anche considerata figlia di Eos); [[Pan]], che per sedurla si travestì con un vello di pecora bianca affinché Selene vi salisse sopra; e soprattutto il mortale [[Endimione]], il bellissimo e giovane re dell'[[Elide]], di cui
[[File:Pergamonmuseum_-_Antikensammlung_-_Pergamonaltar_31.JPG|thumb|upright=1.4|Selene, [[Pergamonmuseum]], [[Berlino]]]]
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[[Categoria:Personificazioni della mitologia greca]]
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