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= Villa Amedeo =
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|nome = Villa Amedeo
|nomeoriginale =
|immagine =
|didascalia =
|tipo = giardino
|paese = ITA
|città = [[Caltanissetta]]
|indirizzo = Viale Regina Margherita
|dimensioni =
|inaugurazione =
|entegestore = Comune di Caltanissetta
|apertura =
|ingressi = Viale Amedeo<br />Viale Regina Margherita
|architetto = Gaetano Lo Piano<br />Alfonso Barbera
|ingegnere = Pasquale Saetta
|appaltatore =
|costruttore =
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|sitoweb =
|note =
|zoom mappa =
}}
La '''villa Amedeo''', chiamata prima dell'unità d'Italia ''Real Villa Isabella'', è un giardino pubblico di [[Caltanissetta]].
[[Utente:AlessandroAM|<span style="font-family:Georgia; color:#7575FF;">''Alessandro''</span>]][[Discussioni utente:AlessandroAM|<span style="font-family:Century Gothic; color:#B3B3FF;">'''AM'''</span>]]
== Storia ==
Il luogo su cui si trova la villa Amedeo, fino ai primi decenni del [[XIX secolo]] faceva parte della cosiddetta "selva dei Cappuccini", un'area verde che circondava su tre lati il secondo convento dei cappuccini dove i frati vi curavano orti e giardini. Per realizzare la villa, progettata dall'architetto comunale Gaetano Lo Piano, fu scelta la parte settentrionale della selva, quella rivolta verso la città, in cui si trovava anche una vasca per la raccolta dell'acqua di falda che sarà interrata nel 1835 a causa dei continui straripamenti.<ref name="37-44">{{Cita|Saggio e Vullo|pp. 37-44}}</ref> I lavori propedeutici iniziarono nel 1821 con lo spianamento dello slargo antistante il convento e l'acquisto di un ulteriore appezzamento di terreno limitrofo alla selva. Insieme alle prime piantumazioni, fu eretto un muro per delimitare la nuova area pianeggiante appena realizzata, che prese il nome di piano della Conciliazione, a ovest della villa. Nel 1825, nonostante fosse ancora incompleta, era già frequentata dalla cittadinanza, tanto che si rese necessario dotarla di un regolamento. Nell'agosto del 1827 venne completata l'istallazione della recinzione settentrionale con il cancello monumentale e nel 1828 il re [[Francesco I delle Due Sicilie||Francesco I]] concesse che la villa fosse intitolata alla consorte [[Maria Isabella di Borbone-Spagna]]. Da quel momento venne chiamata Real Villa Isabella.<ref name="23-30">{{Cita|Saggio e Vullo|pp. 23-30}}</ref>
Alla fine dei lavori, la villa si presentava come un [[Giardino formale|giardino all'italiana]] ricavato dalla sistemazione a [[Parterre (giardinaggio)|parterre]] della selva: si sviluppava lungo un viale che iniziava dall'unico ingresso, a nord, e proseguiva verso sud in direzione del convento dei cappuccini, affiancato da cinque ''quartini'' (aiuole quadrilatere separate da vialetti perpendicolari al viale principale) per lato, per un totale di dieci quartini.<ref name="31-36">{{Cita|Saggio e Vullo|pp. 31-36}}</ref>
[[File:Mappa CL 1864.png|thumb|Cartina di Caltanissetta della metà del [[XIX secolo]]. Il giardino pubblico è visibile in basso a sinistra.]]
Dopo l'unità d'Italia, nei documenti ufficiali venne indicata con l'appellativo generico di "giardino pubblico", sebbene fosse stata brevemente intitolata a Garibaldi, poi alla [[Margherita di Savoia|principessa Margherita]].<ref name="45-50">{{Cita|Saggio e Vullo|pp. 45-50}}</ref> A partire dal 1860 la villa subì alcune modifiche ad opera del nuovo architetto comunale Alfonso Barbera che ne alterarono l'impianto originario: sacrificando i due quartini centrali, venne creato un secondo viale perpendicolare al primo, all'incrocio dei quali venne costruita una fontana sormontata da un [[Putto|amorino]] realizzato dallo scultore palermitano Cervello; venne inoltre ingrandita a sud, inglobando a due stadi quel che rimaneva della selva del convento dei cappuccini, confiscato dal regno d'Italia e riconvertito a ospedale civile dal 1868. Il giardino viene inoltre abbellito con mezzi busti di uomini illustri realizzati dallo scultore nisseno Frattallone<ref name="51-58">{{Cita|Saggio e Vullo|pp. 51-58}}</ref>
Nell'ultimo decennio dell'Ottocento venne definitivamente intitolata ad [[Amedeo I di Spagna|Amedeo di Savoia]]. A questo periodo risale l'ultimo ingrandimento della villa a opera dell'ingegnere Pasquale Saetta; si trattava di un'appendice a sud est, a valle del corpo centrale della villa, nella quale fu realizzato un laghetto artificiale. Nel 1922 venne realizzato l'ingresso su viale Regina Margherita (a ovest), in sostituzione dell'accesso a sud, ormai prospiciente al nuovo ospedale civile<ref name="51-58" />
A partire dagli anni ottanta del Novecento, con il trasformarsi del viale regina margerita in zona amministrativa con la costruzione di scuole e uffici, perse la sua ce Nel 1996 fu oggetto di restauro, e <ref>{{Cita|Saggio e Vullo|p. 71}}</ref>
== Descrizione ==
è divisa in quattro quadranti, dai due viali che si intersecano presso la fontana, Vi si trovano i busti di garibaldi verdi ecc scolpiti dal frattallone, e il busto dello stesso frattallone scolpito da lo verme.
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo=Un giardino borbonico dell'Ottocento. Villa Isabella a Caltanissetta|nome=Giuseppe|cognome=Saggio|nome2=Daniela|cognome2=Vullo|editore=Tipolitografia Paruzzo|città=Caltanissetta|anno=1998|cid=Saggio e Vullo}}
== Voci correlate ==
* [[Caltanissetta]]
* [[Ospedale Vittorio Emanuele II]]
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