Architettura delle stazioni della metropolitana di Parigi: differenze tra le versioni
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La [[metropolitana di Parigi]] presenta [[
▲La [[metropolitana di Parigi]] presenta [[Elenco delle stazioni della metropolitana di Parigi|301 stazioni]] e 385 punti d'arresto (all'8 ottobre [[2011]]). Il loro scopo è accogliere nel modo migliore possibile i passeggeri delle varie linee: su questo hanno lavorato decine di architetti in più di un secolo di storia.
Dalle prime edicole di [[Hector Guimard]] e le stazioni rivestite in [[ceramica]] debolmente illuminate, l'architettura delle strutture si è assai evoluta, in funzione dei tempi e delle varie esigenze dell'utenza. Dopo le strutture metalliche implementate negli [[anni 1960]] e le piastrelle arancioni degli [[anni 1970]], dal [[1999]] il metrò tende a tornare allo stile di inizio novecento, nel quadro del progetto ''Renouveau du métro''. In parallelo, l'apertura nel [[1998]] della [[Linea 14 (metropolitana di Parigi)|linea 14]], completamente automatica, ha lanciato un nuovo stile, con stazioni vaste, moderne e funzionali.
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=== Introduzione ===
[[File:Entree-station-abesses.jpg|thumb
[[File:Picoas entrance.jpg|thumb|Edicola Guimard della stazione ''Picoas'' della [[metropolitana di Lisbona]].]]
Gli accessi alle stazioni in stile [[Art
Nel [[1903]], per la costruzione della stazione [[Opéra (metropolitana di Parigi)|Opéra]], fu usata una nuova struttura per gli ingressi, più sobria, in pietra, che sarà poi ripresa su altre stazioni ([[Charles de Gaulle - Étoile (metropolitana di Parigi)|Étoile]], [[Franklin D. Roosevelt (metropolitana di Parigi)|Franklin-Roosevelt]], [[République (metropolitana di Parigi)|République]]). La collaborazione con Guimard cessò nel [[1904]], allorché la segnalazione delle stazioni fu sostituita con un semplice cartello luminoso rosso con la scritta ''Métro'' sormontato da un globo in [[Vetro opalino|opalina]]. Tale segnalazione, unitamente allo stile delle balaustre, verrà via via sempre più semplificato (modello ''Dervaux''). Dal [[1930]] sopra gli ingressi si iniziò ad affiggere una [[Mappa della metropolitana di Parigi|mappa della rete]]. La compagnia Nord-Sud introdusse a sua volta uno stile personale: balaustre in ferro con basamento rivestito in ceramica. Dopo la [[
All'ingresso delle stazioni, vi è sempre perlomeno una [[biglietteria]] con un dipendente [[Régie autonome des transports parisiens|RATP]] più alcuni sportelli automatici. L'accesso ai treni è delimitato da [[tornelli]] che si aprono solo introducendo un titolo di viaggio.
Spesso le stazioni (specie se sono crocevia di più linee) si sviluppano su più livelli; in alcuni casi invece le linee si incrociano sullo stesso livello e spesso sullo stesso marciapiede ([[Jussieu (metropolitana di Parigi)|Jussieu]], [[Louis Blanc (metropolitana di Parigi)|Louis Blanc]]). I corridoi di raccordo tra le linee possono spesso essere molto lunghi ([[Montparnasse
203 stazioni sono dotate di [[ascensore]], ma di queste solo 43, tra cui tutte quelle della [[Linea 14 (metropolitana di Parigi)|linea 14]], sono del tutto accessibili per
=== Ingresso ===
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La selezione fu dura: la [[Compagnie du chemin de fer métropolitain de Paris|CMP]] rigettò diverse proposte, ritenendole troppo classiche. Fu infine approvato il progetto di [[Jean Camille Formigé]], che fu però bloccato dal municipio di [[Parigi]], che lo "dirottò" alla progettazione delle stazioni all'aria aperta.
A quel punto il presidente della [[Compagnie du chemin de fer métropolitain de Paris|CMP]], Adrien Bénard, decise di contattare un noto architetto esponente dell'[[Art
Tali ingressi sono ispirati, nella loro forma voluttuosa, alla [[flora]]. Il cartello con la scritta « Métropolitain » è sorretto da due lunghi "steli" in metallo, che terminano con un lampione arancione, modellato a somiglianza del [[mughetto]]. Sul cartello spesso è anche riportata la firma ''Hector Guimard Arch.'', in rosso<ref>Jean Tricoire, ''Un siècle de métro en 14 lignes. De Bienvenüe à Météor'',ed. 1999, p. 72</ref>.
[[Hector Guimard]] creò 141 ingressi tra il 1900 e il 1912. Ne sopravvivono oggi 86<ref>{{PDF}} «
Il 29 maggio 1978 i seguenti accessi sono stati dichiarati [[monumento storico]] della [[Repubblica Francese]] (tra parentesi il numero di ingressi per stazione)<ref>
Altre sei stazioni erano già tutelate da un decreto del 25 luglio 1965: ''[[Cité (metropolitana di Parigi)|Cité]]'', ''[[Porte Dauphine (metropolitana di Parigi)|Porte Dauphine]]'', ''[[Hôtel de Ville (metropolitana di Parigi)|Hôtel de Ville]]'' (la struttura in questione fu poi spostata a ''[[Abbesses]]''), ''[[Pigalle (metropolitana di Parigi)|Pigalle]]'', ''[[Ternes (metropolitana di Parigi)|Ternes]]'' e ''[[Tuileries (metropolitana di Parigi)|Tuileries]]''<ref name="Smith">Paul Smith, «
Queste strutture sono talora state donate ad altre reti metropolitane. Ecco qualche esempio:
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<gallery perrow=4>
Image:Candelabre Lamarck Caulaincourt.jpg|Cartello stile [[Lamarck
Image:Mat Pasteur.jpg|Cartello stile [[Société du chemin de fer électrique souterrain Nord-Sud de Paris|Nord-Sud]] (1910)
Image:Paris Metro Sign.jpg|Cartello [[Val d'Osne]] (1920)
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==== Cartello ''Lamarck - Caulaincourt'' ====
Nel 1912, la [[Société du chemin de fer électrique souterrain Nord-Sud de Paris|Nord-Sud]] installò un cartello-lampione per segnalare l'ingresso della stazione ''[[Lamarck
==== Cartello ''Val d'Osne'' ====
La CMP ottenne nel [[1923]] il permesso per installare dei nuovi cartelli alti quattro metri, su una piccola porzione della rete, per migliorare la visibilità dell'ingresso delle stazioni. Tali cartelli sono costituiti da un lampione sferico che sormonta un pannello rosso con la scritta bianca ''MÉTRO'', retroilluminato, contornato da delle decorazioni in ferro battuto, intonate con il motivo delle balaustre sottostanti. Questi cartelli furono fabbricati nelle officine della [[Val d'Osne]], da cui il loro nome. I cartelli ''Dervaux'', apparsi nel [[1922]], più sobri, andarono a loro volta a sostituirli<ref name="Tricoire 74"/>. Ad oggi esistono ancora alcuni cartelli [[Val d'Osne]], ad esempio a ''[[Saint-Paul (metropolitana di Parigi)|Saint-Paul]]'', ''[[Saint-Germain-des-Prés (metropolitana di Parigi)|Saint-Germain-des-Prés]]'', ''[[Iéna (metropolitana di Parigi)|Iéna]]'', ''[[Saint-Augustin (metropolitana di Parigi)|Saint-Augustin]]'', ''[[
==== Cartello ''Dervaux'' ====
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==== Dal 1940 al 2000 ====
Un nuovo segnale raffigurante una M rossa, circondata da un cerchio blu e con la parola MÉTRO in bianco su fondo blu, posta trasversalmente, apparve poco prima della [[
Negli [[anni 1960]], apparve un nuovo cartello, con la scritta MÉTRO blu su fondo bianco, inscritta in due cerchi metallici.
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Per l'apertura della linea 14 (''[[Météor]]'') nel 1998, la RATP ha installato dei cartelli di nuova concezione, che sono poi state estese pure su altre stazioni di altre linee (come ''[[La Défense (metropolitana di Parigi)|La Défense]]'').
Il cartello (che di notte si illumina) riporta la classica M inscritta nel cerchio, simbolo del metrò, e i loghi delle società che servono con i loro mezzi la stazione ([[Régie autonome des transports parisiens|RATP]] o [[Société Nationale des Chemins de fer Français|SNCF]]), oltre al nome della stazione e della linea di competenza.
Talvolta sono presenti i simboli BUS o RER, nel caso la stazione faccia anche da interscambio con questi mezzi.
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<gallery perrow=4>
File:Entrée métro de Paris Compagnie Nord-Sud.jpg|Cartello della Nord-Sud con indicatore di rifugio
File:Candélabre à Madeleine.jpg|[[Madeleine (metropolitana di Parigi)|Madeleine]]
File:Paris Métro Franklin D. Roosevelt.jpg|[[Franklin D. Roosevelt (metropolitana di Parigi)|Franklin D. Roosevelt]]
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=== Introduzione ===
[[File:Métro Paris station FranklinDRoosevelt aménagement2011.jpg|thumb
[[File:Paris Metro Ecole Militaire.jpg|thumb
L'architettura delle stazioni fu definita nel [[1900]] all'atto della concezione della rete, e tale stile è stato perlopiù mantenuto nel tempo. Le pareti e le volte sono ricoperte di piastrelle di [[ceramica]] bianca, utile ad amplificare i deboli sistemi di illuminazione in uso ai primi del Novecento. Alcuni settori dei muri furono impiegati fin dall'inizio come supporti per pannelli [[pubblicità]]ri. Spesso tali settori erano incorniciati con piastrelle di altri colori, ornate con i simboli delle aziende di gestione (CMP o Nord Sud). Il nome delle stazioni era scritto in bianco su delle targhe di latta blu, fatte salve le linee Nord Sud, dove tali segnali erano pure essi realizzati in ceramica.
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==== Le mappe dinamiche ====
[[File:Metro Paris - Ligne 3 - station Pont de Levallois - Becon - Indicateur itineraires.jpg|thumb
In alcune stazioni sono installate delle speciali [[Mappa della metropolitana di Parigi|mappe della rete]], dotate di una speciale tastiera, con le quali è possibile tracciare l'itinerario più breve per raggiungere la destinazione (il tracciato scelto si illumina sulla mappa).
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A questo oggetto è ispirata l'opera ''[[P.I.L.I.]]'' di [[Philippe Favier]], installata a ''[[Pyramides (metropolitana di Parigi)|Pyramides]]'' in occasione del centenario del metrò<ref>Laurent Boudier, ''PILI", centenaire du métro de Paris. Une œuvre de Philippe Favier, parcours de Jacques Roubaud, station Pyramides'', Parigi, éd. Flohic / RATP, 2001. ISBN 2-84234-112-0</ref>.
Negli [[anni 1990]] si provvide a sostituire parzialmente le vecchie mappe con dei nuovi modelli, più tecnologici ed informatizzati, che possono essere aggiornati con facilità all'atto del prolungamento della rete<ref>
=== Corridoi e scale ===
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=== Porte automatiche ===
[[File:Porte d'Orleans - Portillons.JPG|thumb
Negli anni 1920, per evitare assembramenti di persone sulle banchine, l'accesso alle stesse fu ostruito con delle porte automatiche, le prime delle quali furono installate a ''[[Jaurès (metropolitana di Parigi)|Jaurès]]'', sulla linea 2<ref>
Nel tempo, due modelli diversi furono installati:
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=== Le banchine ===
[[File:Metro Paris - Ligne 12 - Station Notre-Dame-des-Champs - Faience.jpg|thumb|Stazione ''[[Notre-Dame-des-Champs (metropolitana di Parigi)|Notre-Dame-des-Champs]]'', allestita secondo lo stile tipico della [[Société du chemin de fer électrique souterrain Nord-Sud de Paris|Nord-Sud]].]]
[[File:Métropolitain de Paris - station sur caisson.JPG|thumb
Le stazioni della metropolitana sono perlopiù sotterranee, in parte in superficie e in parte su viadotto.
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Le stazioni sotterranee dispongono generalmente di due banchine e due binari. In talune stazioni i due binari sono separati da dei [[piedritto|piedritti]], atti a rinforzare la volta laddove il terreno sia instabile, come a ''Grands Boulevards'' (linee 8 e 9), a ''Saint-Georges'' (linea 12) o ancora a ''Buttes-Chaumont'' e ''Botzaris'', sulla linea 7bis.
Un certo numero di stazioni presenta una struttura differente. Alcune sono senza uscita (il treno entra in un senso ed esce in retromarcia, come sull'ex terminal della linea 10 al sud-ovest di Parigi), altre sono a senso unico (un binario e una banchina). Caso a parte è la stazione ''Étoile'', della linea 6, che presenta un solo binario racchiuso tra due banchine (una serve per la discesa, l'altra per la salita). In altre fermate la banchina è un
Generalmente le stazioni presentano un'altezza massima delle volte di 5,90 m dal [[piano del ferro]], sono larghe 14,14 m e le banchine sono alte 1,50 m dal piano del ferro. Le opere murarie di sostegno sono spesse 2 m. La muratura delle volte è spessa 0,70 m. Le due banchine sono distanti 5,33 m, sono larghe 4 m e sono in lieve pendenza verso i binari<ref>Tricoire, ''op. cit.'', p. 44</ref>. In seguito all'allungamento delle stazioni della linea 1 a 90 m nel 1963, laddove il terreno non consentiva un vero e proprio ampliamento, sei stazioni sono state prolungate con dei tratti di volta più piccola. Si nota tale soluzione a ''Louvre - Rivoli'', ''Georges V'' e ''Argentine''<ref name="Tricoire 46">Tricoire, ''op. cit.'', p. 46</ref>.
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Le stazioni di concezione più recente presentano una sezione rettangolare e una struttura in cemento armato.
Le stazioni all'aperto su viadotto sono lunghe 75 m e hanno banchine larghe 4.10 m. La loro struttura è in acciaio e mattoni. I quattro piloni di supporto angolari sono in genere decorati con l'effigie dello [[stemma di Parigi]],
=== Architetture nel tempo ===
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==== Lo stile ''Mouton-Duvernet'' ====
[[File:Havre - Caumartin - Ligne 9.jpg|thumb
A fine [[anni 1960]] si affermò un nuovo stile per l'allestimento delle stazioni: in totale rottura con il vecchio bianco delle pareti, propose l'[[arancione]], caldo e dinamico, come nuova pittura parietale. Le piastrelle furono rimosse dalle volte dei tunnel e sostituite da una vernice color marrone mentre sulle pareti furono poste piastrelle in varie sfumature d'arancio, a formare dei motivi geometrici.
''[[Mouton-Duvernet (metropolitana di Parigi)|Mouton-Duvernet]]'' (linea 4) fu la prima stazione riallestita in questo modo, e diede il nome a questa nuova estetica. Seguirono poi altre venti stazioni, quali ''[[Raspail (metropolitana di Parigi)|Raspail]]'' (linea 4 e 6), ''[[Charles de Gaulle - Étoile (metropolitana di Parigi)|Étoile]]'' (linee 1, 2 e 6), ''[[Gare de l'Est (metropolitana di Parigi)|Gare de l'Est]]'' (linee 5 e 7), ''[[Oberkampf (metropolitana di Parigi)|Oberkampf]]'' (linea 5), ''[[Commerce (metropolitana di Parigi)|Commerce]]'' (linea 8), ''[[Montparnasse
Tale stile tuttavia passò presto di moda e fu abbandonato nel [[1973]] in favore del nuovo stile ''Motte''<ref name=autogenerato1>Jean Tricoire, ''op. cit.'', p. 82</ref>.L'allestimento ''Mouton'' è stato già rimosso da alcune stazioni nel quadro del progetto ''Renouveau du métro'', tra cui la stessa ''Mouton-Duvernet'' a fine 2006<ref>
==== ''Andreu-Motte'' ====
[[File:2251572276 bf04e47333 b Metro de Parie ligne 8 porte de Charenton.jpg|thumb
Nel [[1973]] il decoratore Joseph-André Motte presentò un nuovo stile per l'allestimento delle stazioni al direttore generale [[Régie autonome des transports parisiens|RATP]] Girodet. Il colore dominante tornò ad essere il bianco delle piastrelle di ceramica sulle pareti, con dei tocchi di colore costituiti dai sostegni dell'[[illuminazione]] e dalle panchine. Proprio il sistema di illuminazione era una delle maggiori peculiarità di questo stile (battezzato ''Andreu-Motte''), costituita da strutture metalliche arancioni supportanti due file di lampade al sodio (una rivolta in alto, l'altra in basso), con le sedie del medesimo colore. Il resto della struttura delle stazioni invece era colorato in modo sempre diverso ed unico.
Tale sistema risultava particolarmente utile per rendere le stazioni riconoscibili anche senza dover leggere il cartello o senza una mappa a disposizione: così ''Pont Neuf'' (linea 7) divenne arancione, ''Ledru - Rollin'' (linea 8) blu scuro e ''Voltaire'' (linea 9) gialla. Laddove le piastrelle di ceramica originali erano in buono stato, furono mantenute. Entro il 1975 il restyling interessò la stazione ''Jussieu'' (linee 7 e 10). Altre stazioni seguirono nei tre anni successivi, tra cui ''Concorde'' (la prima con struttura metallica). Lo stesso stile fu inaugurato su alcune stazioni di recente costruzione, quali ''Mairie de Clichy'' (linea 13) e ''Fort d'Aubervilliers'' (linea 7).
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==== ''Ouï-dire'' ====
[[File:Metro Paris - Ligne 3 - station Arts et Metiers.jpg|thumb
A metà degli [[anni 1980]], la decorazione delle stazioni si evolse ulteriormente. Un gruppo d'artisti, denominato ''Ouï-dire'', vinse il concorso per rinnovare la stazione ''[[Stalingrad (metropolitana di Parigi)|Stalingrad]]'', della linea 7. Furono dunque installate delle nuove luci, attaccate al soffitto con supporti sinuosi, che combinavano le classiche lampade bianche (rivolte verso il basso) ad altre colorate (volte verso il soffitto). Furono altresì sostituite le sedie e le panchine, mentre furono mantenute le piastrelle in ceramica bianca sulle pareti. Il rinnovamento si concluse nel 1988, per poi essere esteso ad altre venti stazioni<ref>Jean Tricoire, ''op. cit.'', p. 83</ref>.
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==== ''Bruno-Gaudin'' ====
[[File:Saint-Ambroise métro de Paris.jpg|thumb
Con l'arrivo del [[Terzo millennio]], la RATP ha iniziato a sviluppare un nuovo stile di allestimento per le stazioni.
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=== ''Renouveau du métro'' ===
[[File:Ternes - Travaux.JPG|thumb
[[File:Metro de Paris - Ligne 3 - Pont de Levallois - Becon - Renouveau du Metro.jpg|thumb
L'opera di ristrutturazione delle stazioni prosegue a tutt'oggi con il nome di ''Renouveau du métro''<ref>
In particolare si è provveduto a potenziare l'impianto luminoso, le cui prestazioni sono massimizzate dalle piastrelle di ceramica bianca che rivestono i muri. I cavi elettrici e i tubi dell'acqua e dell'aria compressa, che prima scorrevano sulla volta della galleria, sono stati interrati. Le opere murarie sono state rinforzate e isolate dall'umidità e si è provveduto a riposizionare gli spazi destinati alla [[pubblicità]].
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Altri "allestimenti speciali" seguirono: ''[[Concorde (metropolitana di Parigi)|Concorde]]'' (linea 12) presenta raffigurata sulle sue pareti la [[Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino]], ''[[Pont Neuf (metropolitana di Parigi)|Pont Neuf]]'' (linea 7) mostra la storia della [[zecca (moneta)|zecca]] di Parigi, ''[[Varenne (metropolitana di Parigi)|Varenne]]'' (linea 13) contiene delle riproduzioni di statue che fanno da introduzione al [[musée Rodin]], ''[[Parmentier (metropolitana di Parigi)|Parmentier]]'' (linea 3) "espone" la storia della [[patata (alimento)|patata]], ''[[Arts et Métiers (metropolitana di Parigi)|Arts et Métiers]]'' (linea 11) introduce al museo omonimo con il rivestimento in [[cuoio]] delle pareti e una decorazione che evoca l'interno di un [[sottomarino]], ''[[Assemblée nationale (metropolitana di Parigi)|Assemblée nationale]]'' (linea 12) "espone" i deputati e ''[[Chaussée d'Antin - La Fayette (metropolitana di Parigi)|Chaussée d'Antin - La Fayette]]'' omaggia l'[[America]]. A loro volta, ''[[Hôtel de Ville (metropolitana di Parigi)|Hôtel de Ville]]'' (linea 1) evoca la storia del comune, ''[[Cluny - La Sorbonne (metropolitana di Parigi)|Cluny - La Sorbonne]]'' (ligne 10) gli scrittori del quartiere latino, e ''[[Bastille (metropolitana di Parigi)|Bastille]]'' la [[Rivoluzione francese]].
Nel 2000, per il centenario del metrò, altre otto stazioni furono decorate con un tema specifico. ''[[Bonne-Nouvelle (metropolitana di Parigi)|Bonne-Nouvelle]]'' evoca il cinema, ''[[Carrefour Pleyel (metropolitana di Parigi)|Carrefour Pleyel]]'' (lignea 13) la musica, ''[[Europe (metropolitana di Parigi)|Europe]]'' (linea 3) l'[[Europa]] unita, ''[[Montparnasse
=== Arredo pubblicitario ===
Dal 1° al 24 marzo 2010<ref>
=== Arte nelle stazioni ===
[[File:Ligne-14-Pyramides1.jpg|thumb|Stazione ''[[Pyramides (metropolitana di Parigi)|Pyramides]]''; sul soffitto si intravede l'opera ''[[Tissignalisation n°14]]'' di [[Jacques Tissinier]].]]
[[File:Metro de Paris - Richelieu - Drouot - Monument aux morts.jpg|thumb
Molte stazioni sono state decorate dalla RATP con delle opere d'arte o con allestimenti scenografici speciali:
* [[Abbesses]] : ''Fresque'', opera collettiva (sulle scale d'accesso alla stazione, oggi rimosso)<ref name="ratp" /> ;
* [[Arts et Métiers (metropolitana di Parigi)|Arts et Métiers]] : ''Habillage de la station Arts et Métiers'', [[François Schuiten]] (rivestimento in [[cuoio]] delle pareti sulle banchine della linea 11)<ref name="ratp">
* [[Assemblée nationale (metropolitana di Parigi)|Assemblée nationale]] : ''Affiches'', [[Jean-Charles Blais]] (binari della linea 12)<ref name="ratp" /> ; ''La Chambre double'', [[Jean-Charles Blais]] (2004)<ref>
* [[Bastille (metropolitana di Parigi)|Bastille]] : ''Fresque'', [[Liliane Bélembert]] e [[Odile Jacquot]] (binari della linea 1, dipinti su ceramica)<ref name="ratp" /> ;
* [[Bibliothèque François Mitterrand (metropolitana di Parigi)|Bibliothèque François-Mitterrand]] : ''[[L'Escalier des signes et des nombres]]'', [[Antoine Grumbach]] (1998, scala verso la fermata RER) ; ''[[La Pluie de citations]]'', [[Antoine Grumbach]] e [[Jean-Christophe Bailly]] (1998, banchine e sala principale) ;
* [[Bir-Hakeim (metropolitana di Parigi)|Bir-Hakeim]] : ''[[Night and Day (Ledgerwood)|Night and Day]]'', [[Judy Ledgerwood]] (2008)<ref>
* [[Cadet (metropolitana di Parigi)|Cadet]] : ''[[Lumière en éclats]]'', [[Hervé Mathieu-Bachelot]] (1982) ;
* [[Champs-Élysées
* [[Châtelet (metropolitana di Parigi)|Châtelet]] : ''[[Énergies (Trémois)|Énergies]]'', [[Pierre-Yves Trémois]] (1977)<ref>
* [[Chaussée d'Antin - La Fayette (metropolitana di Parigi)|Chaussée d'Antin - La Fayette]] : ''Fresque'', [[Jean-Paul Chambas]] (binari della linea 9)<ref name="ratp" /> ; ''La Fayette et la Révolution américaine'', [[Hilton McConnico]] (volta sopra i binari della linea 7, pittura su metallo)<ref name="ratp" /> ;
* [[Cluny - La Sorbonne (metropolitana di Parigi)|Cluny - La Sorbonne]] : ''Ailes et Flammes'', [[Jean Bazaine]] (mosaico sopra i binari della linea 10)<ref name="ratp" /> ;
Riga 328 ⟶ 327:
* [[Jaurès (metropolitana di Parigi)|Jaurès]] : ''[[Vitrail (Jaurès)|Vitrail]]'', [[Jacques-Antoine Ducatez]] (1989, binari della linea 2)<ref name="ratp" /> ;
* [[Louvre - Rivoli (metropolitana di Parigi)|Louvre - Rivoli]] : riproduzione di una sala del [[museo del Louvre]] (banchina della linea 1)<ref name="ratp" /> ;
* [[Madeleine (metropolitana di Parigi)|Madeleine]] : ''[[La Prière]]'', [[Constantin Brâncuși]] (1907, copia dell'originale conservato a Bucarest), donazione della fondazione [[Botarro]] nel 2001; ''[[Ryaba la Poule]]'', [[Ivan Loubennikov]] (2009)
* [[Ourcq (metropolitana di Parigi)|Ourcq]] : ''Articulation'', [[Thierry Grave]] (scultura) ;
* [[Palais Royal
* [[Pigalle (metropolitana di Parigi)|Pigalle]] : ''Fresque en céramique'', [[Hervé Mathieu-Bachelot]];
* [[Pont Neuf (metropolitana di Parigi)|Pont Neuf]] : riproduzione di monete antiche (volta del binario della linea 7, affresco)<ref name="ratp" /> ;
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== Voci correlate ==
* [[Metropolitana di Parigi]]
* [[
* [[Stazioni fantasma della metropolitana di Parigi]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
*
{{Trasporti a Parigi}}
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