Talmud: differenze tra le versioni
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{{Libro
|tipo =
|titolo = Talmud
|titoloorig = תַּלְמוּד
|titolialt =
|titoloalfa =
|immagine = Talmud yerushalmi-brakhot.GIF
|didascalia = Prima pagina del ''[[Talmud babilonese]]'', edizione di [[Vilna]], Trattato [[Berakhot (Talmud)|Berakhot]], foglio 2a
|autore = Vari
|annoorig = [[III secolo d.C.]]
|forza_cat_anno = no
|annoita =
|genere = [[religione|religioso]]
|sottogenere = [[teologia]]
|lingua = he
}}
{{Citazione|Il [[Talmud babilonese]], con il suo nucleo della [[Mishnah]], è il testo classico dell'[[ebraismo]], secondo solo alla [[Tanakh|Bibbia]]. Se la [[Torah|Sacra Scrittura]] è il sole, il Talmud è la sua luna che ne riflette la luce.|Rabbi [[Norman Solomon]], ''The Talmud'', 2009, p. xv}}
Il '''Talmud''' ({{ebraico|תַּלְמוּד}}, ''talmūd'', che significa ''insegnamento'', ''studio'', ''discussione'' dalla [[radice (linguistica)|radice]] ebraica '''ל-מ-ד''') è uno dei [[testi sacri dell'ebraismo]]. Tradizionalmente viene citato col termine '''''Sas''''' ({{ebraico|ש״ס}}), un'abbreviazione [[lingua ebraica|ebraica]] di ''shisha sedarim'', i "sei ordini", riferimento ai sei ordini della [[Mishnah]]. Il termine ''Talmud'' normalmente si riferisce alla raccolta di scritti intitolati specificamente '''[[Talmud babilonese]]''' (''Talmud [[Bavli]]''), sebbene ci sia anche un'altra raccolta precedente nota come '''[[Talmud di Gerusalemme]]''', o '''Talmud Yerushalmi''' (''Talmud [[Yerushalmi]]'', gerosolimitano). Quando ci si riferisce ai periodi postbiblici, cioè quelli della creazione del ''Talmud'', delle accademie talmudiche e dell'[[Esilarca|esilarcato babilonese]], le fonti ebraiche usano il termine "Babilonia" da un punto di vista strettamente "ebraico",<ref name="JewishEnc1">{{cita libro |autore=Morris Jastrow, Jr., Robert W. Rogers, Richard Gottheil, Samuel Krauss |opera=Jewish Encyclopedia |anno=1901–1906 |editore=Funk and Wagnalls |città=New York |url=http://www.jewishencyclopedia.com/articles/2286-babylonia |citazione=Il Talmud fornisce i confini della Babilonia [ebraica] vissuta dagli ebrei che vi risiedevano |accesso=7 aprile 2016|lingua=en}}</ref> continuando a usare tale nome anche dopo che era divenuto obsoleto in termini [[Geopolitica|geopolitici]].
Il ''Talmud'' ha due componenti: la ''[[Mishnah]]'' ({{ebraico|
L'intero ''Talmud'' consiste di 63 trattati e la rispettiva stampa
{{Ere Rabbiniche}}
{{Ere Rabbiniche crono|era=Tannaim}}
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== Storia ==
{{Approfondimento|allineamento=destra|larghezza=35%|titolo=La trasmissione della Torah orale|dim-testo = 90%
|contenuto=Nel [[586 a.C.]] vi fu la distruzione del [[Tempio di Gerusalemme]] di [[Re Salomone|Salomone]] (secondo il ''Talmud'' nel 416 a.
}}
=== Il retroterra culturale ebraico ===
In origine, la cultura ebraica si sviluppava oralmente, quando i rabbini esponevano e discutevano la
La situazione cambiò drasticamente a causa della [[Assedio di Gerusalemme (70)|distruzione]] della [[popolo ebraico|comunità ebraica]] e del [[Secondo Tempio]] nell'anno [[70 d.C.]] e il conseguente sconvolgimento delle relative norme sociali e giuridiche. Mentre i rabbini si trovarono ad affrontare una nuova realtà - soprattutto l'ebraismo senza il Tempio (che serviva come centro di insegnamento e di studio) e senza una [[Giudea romana|Giudea]] almeno parzialmente autonoma - si generò una pletora di problematiche giuridiche e il vecchio sistema di studio orale non poté esser mantenuto.
Fu durante questo periodo che il discorso rabbinico incominciò a essere messo per iscritto.<ref>{{en}} Hermann Strack, ''Introduction to the Talmud and Midrash'', Jewish Publication Society (1945), pp. 11-12. "[La Legge Orale] fu trasmessa per passaparola nel corso di un lungo periodo... I primi tentativi di metter per iscritto la materia tradizionale si crede siano stati fatti nella prima metà del secondo secolo cristiano." Strack teorizza che la crescita del canone cristiano (il ''[[Nuovo Testamento]]'') fu un fattore che influenzò i rabbini a registrare la legge orale per iscritto.</ref><ref>La teoria che la distruzione del Tempio e il caos che ne conseguì portò alla scrittura della Legge Orale venne spiegata per la prima volta nell'Epistola di [[Gaon|Sherira Gaon]] e spesso ripetuta. Vedi per es., Grayzel, ''A History of the Jews'', Penguin Books, 1984, p. 193.</ref>
La prima legge orale registrata potrebbe essere stata fatta in forma [[midrash]]ica, dove la discussione [[halakhah|halakhica]] è strutturata come commentario [[esegesi|esegetico]] del ''[[Pentateuco]]'' (''[[Torah]]''). Ma una forma alternativa, organizzata per argomento anziché per versetto biblico, si affermò verso l'anno [[200]] quando [[Rabbino|Rabbi]] [[Judah haNasi]] redasse la ''[[Mishnah]]'' ({{ebraico|משנה}}). Essa non era certo monolitica; piuttosto, variava tra le diverse scuole rabbiniche. Le due più famose erano la Scuola di [[Shammai]] e la Scuola di [[Hillel il Vecchio|Hillel]]. In generale, tutti i pareri validi, anche quelli non normativi, furono registrati nel ''Talmud''.<ref name="JVL1"/><ref>Il più antico manoscritto completo del ''Talmud'', noto come il ''Talmud di Monaco'' (Cod.hebr. 95), risale al [[1342]] ed è disponibile {{cita testo|url=http://daten.digitale-sammlungen.de/~db/bsb00003409/images/index.html|titolo=online}}.</ref>
=== La formazione del ''Talmud'' ===
{{vedi anche|Cattività babilonese|Diaspora ebraica|Yeshivah}}
Presto, di fronte a situazioni nuove e a divergenze di scuola, fu necessario ricavare dalla ''Torah'', scritta e orale, le decisioni pratiche. Questa fu opera dei [[rabbino|rabbini]] e specialmente dei [[settantuno|71]] membri del [[Sinedrio]].
Più tardi le persecuzioni e la necessità di tener conto della distruzione del [[Secondo Tempio]] ([[
Col passare degli anni e con l'aggravarsi della situazione del [[popolo ebraico]], divenne evidente che il testo della ''Mishnah'' era troppo conciso per poter essere usato correntemente come guida di ''[[Halakhah]]'', giungendo quindi alla redazione del ''Talmud''.
=== I maestri del Talmud
I [[maestri ebrei]] della ''Mishnah'' sono chiamati ''[[tannaim]]'' (
Il messaggio del ''Talmud'' si presenta in due forme: quella della ''[[Halakhah]]'' (
Il ''Talmud'' ha autorità per tutte le generazioni; oggi vi è un vero risveglio di studi talmudici.
{{Approfondimento|allineamento=destra|larghezza=35%|titolo=Halakhah|dim-testo = 90%|
contenuto=L
}}
In ogni epoca i quesiti posti al ''Talmud'' hanno permesso di applicarlo tenendo conto dei nuovi dati [[scienza|scientifici]], [[economia|economici]], sociali. Così viene garantita la continuità della tradizione, vivente da [[Mosè]] ai giorni nostri.
La tradizione orale, messa per iscritto, continuò a essere materia di discussione e approfondimento in Terra d'Israele e a [[Babilonia (regione storica)|Babilonia]]: la ''Ghemara'' (complemento) è il commentario prodotto dagli ''Amoraim'' (i Maestri della ''Ghemara'' [[III secolo|III]]-[[V secolo]]).
''Mishnah e Ghemara'' = ''Talmud'' (insegnamento; abbreviazione di ''Talmud Torah''). Ne esistono due redazioni diverse per contenuto, metodo e lingua: il [[Talmud di Gerusalemme]] (''Talmud [[Yerushalmi]]'', ''TY''), terminato verso la fine del [[IV secolo]],
Il TB contiene il doppio di ''haggadot'' (insieme delle tradizioni non giuridiche) rispetto al TY, ove avevano posto tra i ''[[midrash]]im''. Il ''Talmud'' si presenta come il verbale conciso e appena ritoccato delle dispute accademiche (coi nomi dei protagonisti): e ciò spiega la ricchezza esuberante del suo contenuto, come pure la difficoltà della sua interpretazione. La redazione del ''Talmud [[Bavli]]'' risale al periodo compreso tra [[Abba Arika|Rav]] e [[Samuel di Nehardea|Shmuel]], ossia la prima metà del III secolo e la fine dell'attività di Ravina (499). Le accademie talmudiche più importanti avevano sede a [[Sura (città)|Sura]], [[Pumbedita]], Nehardea, Machoza, Mata Mechasya e Naresh.
Opera di virtuosi consumati nell'[[esegesi]] e nel [[diritto]], che attingono alle risorse della [[dialettica]] per
Il ''Talmud'' ci è giunto quindi in due versioni diverse: il ''Talmud'' di Gerusalemme (''Talmud Yerushalmì'') (redatto tra il IV e il [[VI secolo]] nella Terra d'Israele) e il ''Talmud'' di Babilonia (''Talmud Bavlì'') (redatto tra il V e il [[VII secolo]] in Babilonia). Il ''Talmud'' Babilonese, la cui ''Ghemara'' è scritta in [[aramaico]] e che fu compilato inizialmente da [[rabbino|rav]] Ashi e terminato da Ravina, ambedue capi della famosa ''Yeshivah'' di Sura, è molto più lungo di quello di Gerusalemme; quest'ultimo viene impropriamente chiamato ''Talmud [[Yerushalmi]]'' ([[Talmud di Gerusalemme]]) ma in realtà non fu redatto nella città del Santuario bensì a [[Tiberiade]]. Il ''Talmud Yerushalmi'' differisce dal primo per il linguaggio, lo stile e la terminologia. Oggi di quest'ultimo possediamo solo quattro dei sei ordini: Zeraim, Moed, Nashim e Nezikin (in cui mancano però
Nell'[[VIII secolo]] nacque il movimento dei [[Caraismo|Caraiti]], che respingono l'autorità del ''Talmud'' e accettano la Scrittura (''Miqra''<nowiki>'</nowiki>) come unica norma. Le edizioni del TB riproducono l
== Caratteristiche ==
{{Vedi anche|Ghemara|Midrash}}
[[File:Sanuel Hirszenberg The Sabbath Rest.jpg|thumb|''Il riposo dello Shabbat'' ([[pittura a olio|olio]] di Samuel Hirszenberg, [[1894]])]]
Il ''Talmud'' è riconosciuto solo dall'[[ebraismo]] che, assieme al ''[[Midrash]]''
Consiste in una raccolta di discussioni avvenute tra i sapienti (''[[Chakham]]im'') e i [[Maestri ebrei|maestri]] (''[[rabbanim]]'') circa i significati e le applicazioni dei passi della ''Torah'' scritta, e si articola in due livelli:
* la ''[[Mishnah]]'' (o ''Mishna'', ripetizione) raccoglie le discussioni dei maestri più antichi (giungendo fino al [[II secolo]]);
* la ''[[Ghemara]]'' (o ''Ghemarà''), stilata tra il II e il [[V secolo]], fornisce un commento analitico della ''Mishnah''.
I termini ''Talmud'' e ''[[Ghemara]]'' vengono spesso usati in maniera intercambiabile. La ''Ghemara'' forma la base di tutti i codici della ''[[Halakhah]]'' (legge rabbinica) e viene spesso citata in altra [[letteratura rabbinica]]. L'intero ''Talmud'' è anche conosciuto con il nome di ''Shas'' ({{ebraico|ש״ס }}), acronimo di ''Shisha Sedarim'', i sei ordini (''[[Zeraim]]'', ''[[Moed]]'', ''[[Nashim]]'', ''[[Nezikin]]'', ''[[Kodashim]]'', ''[[Tohorot]]'') in cui è divisa la ''Mishnah''. La suddivisione del Talmud è identica a quella della Mishnah: i ''Shisha Sedarim'' si suddividono in ''Massechtot'' - trattati, i quali a loro volta sono composti da capitoli.
== Contenuto e struttura ==
Il ''Talmud'' si compone di diverse parti
{{Colonne}}
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=== Ordine concettuale ===
{{Approfondimento|allineamento=destra|larghezza=35%|titolo=Torah Orale|dim-testo = 90%|
contenuto= La ''Torah'' Orale comprende le tradizioni legali ed interpretative che sono state trasmesse oralmente da Dio sul Monte Sinai e non furono scritte nella ''Torah
}}
I sei ordini (''sedarim''; singolare: ''seder'') del contenuto generale del ''Talmud'' sono suddivisi in 60 o 63 trattati (''masekhtot''; singolare: ''masekhet'') di materie più specifiche. Ogni trattato è diviso in capitoli (''perakim''; singolare: ''perek''), 517 in totale, che sono numerati sia secondo la numerazione dell'[[alfabeto ebraico]] sia con nomi propri, solitamente facendo uso delle prime parole della prima ''mishnah''. Il ''perek'' spesso continua per diverse (decine) di pagine.<ref>Per il significato di "pagina" in questo contesto, vedi [[#Stampa e pubblicazione]].</ref> Ogni ''perek'' contiene molte ''mishnayot''<ref>{{en}} Louis Jacobs, ''Structure and form in the Babylonian Talmud'', Cambridge University Press (1991), p. 2</ref> insieme ai rispettivi scambi di commenti che formano la base della ''Ghemara''; il nome di un passo della ''Ghemara'' si chiama ''[[Ghemarah#La sughiya|sughiya]]'' ({{ebraico|סוגיא, ''sughya'' }}; plurale ''sughyot''). I paragrafi dei capitoli vengono citati come ''mishnayot'' (plur. di ''mishna''): può sembrare paradossale che lo stesso termine, ''Mishna'', venga usato per il tutto e anche per la più piccola parte del tutto; per esser precisi, ''mishnah'' è il termine corretto per definire una breve regola in un insegnamento particolare che forma la base caratteristica dell'opera e sarebbe più giusto riferirsi all'intero lavoro col plurale ''mishnayot'', come certi studiosi in realtà fanno.<ref name="solo"/><ref>L'[[ebraico]] ''mishna'' deriva da una radice che significa "ripetere": è una formulazione succinta che il maestro passa al discepolo da ripetere e quindi memorizzare quale riassunto della lezione. Il [[cristianesimo|cristiano]] [[San Girolamo|Girolamo]], scrivendo verso il 410, fa riferimento alle tradizioni dei [[farisei]] chiamandole ''deuterōseis'' - un equivalente [[lingua greca|greco]] dell'[[ebraico]] ''mishnayot''. Chiaramente, la ''Mishna'' venne concepita come insegnamento orale e la sua articolazione dettagliata, come anche l'ordinamento dei suoi contenuti, sono meglio apprezzati se visti in un contesto di oralità.</ref>
Una ''sughiya'', anche ''[[baraita]]'' o ''[[tosefta]]'', usualmente comprende un'elaborazione dettagliata comprovata di una dichiarazione mishnaica, sia essa [[halakhah|halakhica]] o [[aggadah|haggadica]]. Una ''sughiya'' può (e spesso succede) argomentare oltre l'oggetto della ''mishnah''. La ''sughiya'' non usa [[punteggiatura]] nel senso [[sintassi|sintattico]] ma tramite espressioni specifiche che si interpongono nella ''sughiya'' stessa dividendola in componenti di solito con un'affermazione, una domanda sulla dichiarazione, una risposta, una prova per sostenere la risposta o una confutazione della risposta con la relativa controprova.<ref name="solo">Quanto segue secondo la descrizione critica e sistematizzazione del ''The Talmud'', cur. N. Solomon, Penguin Books (2009), "Introduction" e ''passim'' - pagg. di riferimento specifico in base alle rispettive sezioni. Si è consultato inoltre ''Il Talmud. Introduzione, testi, commenti'', curato da Günter Stemberger, EDB (2008); ''Talmùd. Il trattato delle benedizioni'', redattore S. Cavalletti, UTET (2009); ''Il Talmud'', a cura di A. Cohen, trad. [[Ariel Toaff|A. Toaff]], Laterza (1999); [[Jacob Neusner]], ''Il Talmud. Cos'è e cosa dice'', San Paolo Edizioni (2009); Dan Jaffé, ''Il Talmud e le origini ebraiche del cristianesimo'', Jaca Book (2008); Simon Schwarzfuchs, ''Rashi. Il maestro del Talmud'', trad. A. Tombolini, Jaca Book (2005).</ref>
In una data ''sughiya'' dichiarazioni scritturali, [[Tannaim|tannaitiche]] e [[amora]]iche vengono citate a sostegno di varie opinioni. In tal modo la ''Ghemara'' evidenzia caratteristiche, e/o anche [[semantica|disaccordi semantici]], tra ''[[Tannaim]]'' e ''[[Amoraim]]'' (spesso attribuendo un'opinione
== Elementi dell'opera ==
=== ''Mishnah'' ===
{{Vedi anche|Mishnah|Tannaim}}
La ''Mishnah'' è una compilazione di opinioni giuridiche e di dibattiti: questa la definizione per la totalità del
Dato che elenca le sue leggi per "materia", anziché per [[Tanakh|contesto biblico]], la ''Mishnah'' discute singoli soggetti in modo più approfondito rispetto al ''[[Midrash]]'' e include una selezione molto più ampia di soggetti [[halakhah|halakhici]] rispetto al ''Midrash''. L'organizzazione tematica della ''Mishnah'' diviene così la struttura del ''Talmud'' nel suo complesso, però non tutti i trattati della ''Mishnah'' hanno un corrispondente nel ''Talmud'' e l'ordine stesso dei trattati talmudici in certi casi differisce da quello della ''Mishnah''.{{senza fonte}}
=== Baraita ===
{{Vedi anche|Baraita}}
Oltre alla ''Mishnah'' altri insegnamenti [[Tannaim|tannaitici]] furono prodotti all'incirca nello stesso periodo o appena dopo. La ''Ghemara'' frequentemente si riferisce a queste opinioni tannaitiche per confrontarle con quelle contenute nella ''Mishnah'' e sostenere o ricusare le proposizioni degli [[Amoraim]]. Tutte queste fonti tannaitiche non mishnaiche sono chiamate ''[[Baraita|baraitot]]'' (lett.
Le ''baraitot'' citate nella ''Ghemara'' sono spesso passi della ''[[Tosefta]]'' (un compendio tannaitico della ''[[Halakhah]]'' parallelo alla ''Mishnah'') e dei ''[[Midrash]]im'' halakhici (specificamente [[Midrash#Struttura|Mekhilta, Sifra e Sifre]]). Tuttavia alcune ''baraitot'' sono conosciute solo grazie alle tradizioni citate nella ''Ghemara'' e non fanno parte di nessun'altra raccolta.<ref name="solo"/>
=== ''Ghemara'' ===
{{Vedi anche|Ghemara}}
Nei tre secoli successivi alla redazione della ''Mishnah'' i rabbini di tutta la Palestina e Babilonia analizzarono, dibatterono e discussero tale composizione. Queste discussioni formano la ''[[Ghemara]]'' ([[ebraico]]: [[:wikt:en:גמרא|גמרא]], [[traslitterazione|traslitt.]] [[lingua italiana|ital.]]: "Ghemara"). ''Ghemara'' significa "completamento" (dall'[[ebraico]] ''gamar'' גמר: "completare") o "apprendimento" (dall'[[aramaico]]: "studiare"). La ''Ghemara'' si concentra principalmente sulla spiegazione ed elaborazione delle opinioni dei ''[[Tannaim]]''.<ref name="solo"/> I rabbini della ''Ghemara'' sono noti come ''[[Amoraim]]'' (sing. ''[[Amora]]'', [[ebraico|ebr.]]: אמורא).
Gran parte della ''Ghemara'' è costituita da analisi giuridica. Il punto di partenza per l'analisi è di solito una dichiarazione legale espressa in una ''mishnah''. La dichiarazione viene poi esaminata e confrontata con altre affermazioni utilizzate in diversi [[Ermeneutica|approcci]] dell'[[esegesi]] biblica nell'[[ebraismo]] rabbinico (o - più semplicemente - l'[[Zohar#Esegesi|interpretazione]] del testo nello [[studio della Torah]]) con scambi tra i due disquisitori (spesso anonimi e talvolta metaforici) chiamati ''makshan'' (interrogatore) e ''tartzan'' (risponditore). Un'altra funzione importante della ''Ghemara'' è quella di individuare la corretta base biblica di una data legge presentata nella ''Mishnah'' e il processo logico di collegamento uno con l'altro: questa attività era nota come ''talmud'' molto tempo prima che esistesse un
===
Il ''Talmud'' è un vasto documento che coinvolge un gran numero di temi e materie. Tradizionalmente le dichiarazioni talmudiche sono classificate in due grandi categorie: ''[[Halakhah|halakhiche]]'' e ''[[Aggadah|aggadiche]]''. Le dichiarazioni halakhiche riguardano direttamente le questioni di legge e pratica ebraiche (''[[Halakhah]]''). Le dichiarazioni aggadiche non sono giuridicamente correlate ma sono piuttosto [[esegesi|esegetiche]], [[omiletica|omiletiche]], [[etica|etiche]] o di natura [[storia|storica]].
=== Trattati minori ===
Oltre ai sei Ordini il ''Talmud'' contiene una serie di trattati brevi di data posteriore, solitamente stampati alla fine del [[Seder]] [[Nezikin]] e non suddivisi in ''Mishnah e Ghemara''.
I cosiddetti
# [[Avot di Rabbi Natan]] ([[ebraico]]: אבות דרבי נתן).
# ''[[Soferim (Talmud)|Soferim]]'' ([[ebraico]]: סופרים - Scribi). Questo trattato appare in due differenti versioni nello ''[[Yerushalmi]]'' e nel ''[[Bavli]]''.
# ''[[Evel Rabbati]]'' ([[ebraico]]: אבל רבתי - Elaborazione del
# ''[[Kallah]]'' ([[ebraico]]: כלה - Sposa) (sul fidanzamento, matrimonio e coabitazione).
# ''Kallah Rabbati'' ([[ebraico]]: כלה רבתי - elaborazione del succitato).
# ''[[Derekh Eretz Rabbah]]'' ([[ebraico]]: דרך ארץ רבה)
# ''[[Derekh Eretz Zuta]]'' ([[ebraico]]: דרך ארץ זוטא) si riferisce agli studiosi ed è una collezione di massime che esortano
# ''Pereq ha-Shalom'' ([[ebraico]]: פרק השלום - Capitolo di Pace) (sui modi di far pace tra la gente; un capitolo finale viene spesso elencato separatamente).
# ''Sefer Torah'' (regole per scrivere rotoli della ''[[Torah]]'').
# ''[[Mezuzah]]'' ([[ebraico]]: מזוזה - pergamena a scrollo che si affigge allo stipite).
# ''[[Tefillin]]'' ([[ebraico]]: תפילין - filatteri).
# ''[[Tzitzit]]'' ([[ebraico]]: ציצית - frange).
# ''Avadim'' ([[ebraico]]: עבדים - schiavi).
# ''[[Ghiur|Gerim]]'' ([[ebraico]]: גרים - [[Ghiur|conversione all'ebraismo]]).
# ''Kutim'' ([[ebraico]]: כותים - [[Samaritani]]).
Esisteva anche un trattato, ora perduto, chiamato ''Eretz Yisrael'' ("Terra di Israele", sulle leggi di quella terra).
==
Lo sviluppo della
=== ''Talmud Yerushalmi'' ===
{{Vedi anche|Talmud gerosolimitano}}
[[File:Yerushalmi Talmud.jpg|thumb|Pagina di un manoscritto ''[[Yerushalmi]]'' medievale dalla [[Ghenizah del Cairo]].]]
Il ''Talmud'' di [[Gerusalemme]] fu una delle due compilazioni degli insegnamenti religiosi ebraici e del relativo commentario che furono trasmessi oralmente per molti secoli, prima della sua scrittura, da parte di studiosi ebrei di Israele.<ref name = "Brittanica">{{Cita web|url = https://www.britannica.com/EBchecked/topic/439785/Palestinian-Talmud|titolo = Palestinian Talmud|anno = 2010|editore = [[Encyclopædia Britannica]]|accesso = 25 maggio 2012}}
</ref> È una raccolta di insegnamenti delle scuole ebraiche di [[Tiberiade]], [[Zippori]] e [[Cesarea marittima|Caesarea]], scritta principalmente in [[dialetto]] [[aramaico]] occidentale che differisce dalla controparte babilonese.<ref name="solo"/>
Questo ''Talmud'' è una [[sinossi]] dell'analisi della ''Mishnah'', che fu sviluppata nel corso di circa 200 anni dalle Accademie di Israele (principalmente quelle di [[Tiberiade]] e [[Cesarea marittima|Caesarea]]). A causa della loro collocazione i saggi di queste Accademie dedicarono molta attenzione alle leggi agricole della Terra di Israele. Tradizionalmente si pensò che questo ''Talmud'' fosse stato redatto verso l'anno [[350 d.C.]] da Rav Muna e Rav Yossi della Terra di Israele. È noto come il ''Talmud Yerushalmi'' ("Talmud gerosolimitano") ma il titolo è inesatto dato che non fu preparato a Gerusalemme e sarebbe più opportuno chiamarlo "Il Talmud della Terra di Israele".<ref>{{en}} Jacob Neusner, J. Aronson, ''The Yerushalmi - the Talmud of the Land of Israel: an introduction'', 1993.</ref>
La sua redazione finale probabilmente ebbe luogo alla fine del quarto secolo ma gli studiosi individuali che lo consolidarono nella sua forma attuale non possono esser identificati con sicurezza. A questo punto il [[cristianesimo]] era diventata la [[Religione di Stato]] dell'[[Impero romano]] e di [[Gerusalemme]], allora Città Santa della Cristianità. Nel [[325 d.C.]] [[Costantino I|Costantino]], primo imperatore cristiano, dichiarò: "Cerchiamo quindi di non aver nulla a che fare con la detestabile folla ebrea."<ref name="Eusebius">{{Cita libro|lingua = en|cognome = Eusebius|wkautore = Eusebio di Cesarea|titolo = Vita Constantini|url = http://www.ccel.org/ccel/schaff/npnf201.iv.i.html|accesso= 24 maggio 2012|volume = III|data = circa 330 d.C.|capitolo = XVIII: ''He speaks of their Unanimity respecting the Feast of Easter, and against the Practice of the Jews''|urlcapitolo = http://www.ccel.org/ccel/schaff/npnf201.iv.vi.iii.xviii.html}}</ref> Questa politica rese l'ebreo emarginato e povero. Di conseguenza i compilatori del ''Talmud'' di Gerusalemme non ebbero tempo di produrre un'opera della qualità che intendevano. Il testo evidentemente è incompleto e non facile da seguire. La cessazione dei lavori sul ''Talmud gerosolimitano'', nel quinto secolo, è stata associata alla decisione di [[Teodosio II]] nel 425 d.C. di sopprimere il [[Patriarca (ebraismo)|Patriarcato]] e proibire la pratica degli [[rabbino|ordinamenti rabbinici formali]].<ref>Alcuni studiosi hanno messo in dubbio questo nesso: per ulteriori dettagli cfr. ''[[sub voce|s.v.]]'' "[[Talmud di Gerusalemme#Data e luogo di composizione|Talmud di Gerusalemme: Data e luogo di composizione]]".</ref>
Nonostante il suo stato incompleto il ''[[Talmud di Gerusalemme]]'' rimane una fonte indispensabile di conoscenza dello sviluppo della [[Halakhah|legge ebraica]] in Israele. Fu anche una risorsa importante per lo studio del ''[[Talmud babilonese]]'' da parte della [[yeshivah|scuola ebraica]] di [[Qayrawan]], diretta dai [[Rabbino|rabbini]] [[Chananel Ben Chushiel]] e [[Nissim Ben Jacob]], con il risultato che le opinioni basate principalmente sul ''Talmud gerosolimitano'' trovarono posto sia nelle ''[[Tosafot]]'' sia nel ''[[Mishneh Torah]]'' di [[Maimonide]].
Ci sono tradizioni che ritengono che nell'[[Messia nell'ebraismo|Età messianica]] il ''Talmud di Gerusalemme'' avrà priorità su quello babilonese. Ciò può essere interpretato nel senso che, dopo il ripristino del [[Sinedrio]] e del lignaggio dei [[maestri ebrei]], l'opera sarà completata e "da Sion eromperà la Legge e la parola del Signore da Gerusalemme ". Di conseguenza, in seguito alla formazione del moderno [[Stato di Israele]], vi è un certo interesse a ristabilire le tradizioni di ''Eretz Israel''. Ad esempio [[Rabbino|Rabbi]] [[David Bar-Hayim]], dell'Istituto ''Makhon Shilo'', ha pubblicato un ''[[siddur]]'' che riflette la pratica ''Eretz Israel'' come si trova nel ''Talmud di Gerusalemme'' e altre fonti.
=== ''Talmud Bavli'' ===
{{Vedi anche|Talmud babilonese}}
[[File:Babylonian Talmud, 1342.jpg|thumb|left|Manoscritto del [[Bavli]] copiato da Solomon ben Samson, [[Francia]], [[1342]]<br />Diaspora Museum, [[Tel Aviv]].]]
Il ''Talmud Bavli'' consiste di documenti compilati nel periodo della [[Tarda antichità]] (dal [[III secolo|III]] al [[V secolo]]).<ref>{{cita libro|titolo=Early compilations - "The making of the Talmuds: 3rd–6th century" |opera=Talmud (Judaism)
Il ''Talmud Bavli'' (il ''Talmud'' babilonese) comprende la ''Mishnah'' e la ''Ghemara'' babilonese, quest'ultima rappresentando il culmine di oltre 300 anni di analisi della ''Mishnah'' nelle accademie ebraiche babilonesi. Le fondamenta di questo processo di analisi furono date da [[Abba Arika]] (noto semplicemente come "Rab"), discepolo di Rabbi [[Judah haNasi]]. La tradizione attribuisce la compilazione del ''Talmud babilonese'' nella sua forma attuale a due saggi babilonesi: [[Rav Ashi]] e [[Ravina II|Ravina]]. Rav Ashi fu presidente dell'Accademia di Sura dal 375 al 427
La questione di quando il ''Ghemara'' fu finalmente consolidata nella sua forma attuale non è ancora risolta tra gli studiosi moderni. Alcuni, come [[Louis Jacobs]], sostengono che il corpo principale della ''Ghemara'' non è un semplice [[reportage]] di conversazioni, come pretende di essere, bensì una struttura altamente elaborata escogitata dai ''[[Savoraim]]'', che devono pertanto essere considerati come i veri autori. In questa prospettiva, il testo non ha raggiunto la sua forma definitiva fino a circa il [[700]]. Alcuni studiosi moderni usano il termine ''Stammaim'' (dall'[[ebraico]] ''Stam'', che significa "chiuso", "vago" o "non attribuito") per indicare gli autori di dichiarazioni non attribuite nella ''Ghemara''.
{{Vedi anche|Ere rabbiniche|Letteratura rabbinica}}
=== Confronti di stile e contenuti ===
Ci sono differenze significative tra le due compilazioni del ''Talmud''. La lingua del ''[[Talmud di Gerusalemme]]'' è un [[dialetto]] [[aramaico]] [[Lingue semitiche|occidentale]], che differisce dalla forma aramaica del [[Talmud babilonese]]. Il ''Talmud Yerushalmi'' è spesso frammentario e difficile da leggere, anche per talmudisti esperti. La redazione del ''Talmud Bavli'' invece è più accurata e precisa. La legge che appare nelle due versioni è sostanzialmente simile, se non per l'enfasi e nei piccoli dettagli. Il ''Talmud gerosolimitano'' non ha ricevuto molta attenzione dai commentatori e quei commentari tradizionali che esistono sono più interessati a confrontare i relativi insegnamenti con quelli del ''[[Bavli]]''.
Né il ''[[Yerushalmi]]'' né il
* Il ''Talmud gerosolimitano'' include tutti i trattati dello ''[[Zeraim]]'', mentre il ''Talmud babilonese'' include solo il trattato ''[[Berachot]]''. Una delle ragioni potrebbe essere che la maggior parte delle leggi nell'[[Seder|Ordine]] ''[[Zeraim]]'' (leggi agricole limitate solo alla Terra di Israele) avevano scarsa rilevanza pratica in [[Babilonia (regione storica)|Babilonia]] e quindi non vennero incluse.<ref>{{Cita libro|titolo=The Essential Talmud |url=https://archive.org/details/essentialtalmud00stei |cognome=Steinsaltz |nome=Adin |wkautore=Adin Steinsaltz |anno=1976 |editore=BasicBooks, A Division of HarperCollins Publishers|isbn=0-465-02063-1 }}</ref> Lo [[Yerushalmi]] si concentra particolarmente sulla [[Terra di Israele]] e sulle leggi agricole della [[Torah]] che riguardano la coltivazione, dato che fu appunto scritta in terra d'Israele, dove tali leggi venivano applicate.
* Il ''Talmud di Gerusalemme'' non comprende l'ordine mishnaico di ''[[Kodashim]]'', che tratta dei riti sacrificali e relative leggi del [[Secondo Tempio|Tempio]],
* In entrambi i ''Talmud'', solo un trattato di ''[[Tehorot]]'' (leggi sulla purezza rituale) viene esaminato, quello delle leggi [[mestruazioni|mestruali]], ''[[Niddah]]''.
Il ''Talmud babilonese'' registra le opinioni dei [[Maestri ebrei|rabbini]] di Israele, nonché di quelli di [[Babilonia (regione storica)|Babilonia]], mentre il ''Talmud gerosolimitano'' solo raramente cita i [[Maestri ebrei|rabbini babilonesi]]. La versione babilonese contiene inoltre le opinioni di più generazioni a causa della più tarda data di completamento. Per entrambe queste ragioni, lo si considera come una raccolta più completa dei pareri disponibili. D'altra parte, a causa dei secoli di redazione che intercorrono tra la composizione del ''Yerushalmi'' e quella del ''Bavli'', le opinioni dei primi ''[[Amoraim]]'' potrebbero essere più vicine alla loro forma originale nel ''Talmud di Gerusalemme''.
L'influenza del ''Talmud babilonese'' è stata di gran lunga maggiore di quella del ''Yerushalmi''. Nel complesso, questo accade perché l'influenza e il prestigio della comunità ebraica di Israele diminuì gradualmente, in contrasto con quella babilonese degli anni dopo la redazione del ''Talmud'' e fino all'era [[gaon]]ica. Inoltre, la redazione del ''Talmud babilonese'' fu superiore a quella della versione gerosolimitana, rendendola più accessibile e facilmente utilizzabile. Secondo [[Maimonide]] (la cui vita è
== Le 13 Middot esegetiche ==
{{vedi anche|613 mitzvot|Ermeneutica talmudica|Esegesi ebraica|Halakhah|Torah}}
[[File:Talmud set.JPG|thumb|upright=1.4|Una moderna raccolta completa del [[Talmud babilonese]].]]
Sono state individuate 13 categorie esegetiche definite
Le 13 ''Middot'' esegetiche si offrono a ciascuno dei differenti [[Pardes|livelli d'interpretazione della ''Torah'']] secondo le peculiarità a essi proprie.<ref>{{Citazione|Il suo allievo preferito, Mosè David Valle dirà nel ricordo del Maestro alcune parole di Torah trasmesse da Rabbi [[Ramchal|Moshe Chaim]]:<br />''Io so che tutte le cose di questo mondo sono supervisionate e ordinate secondo l’ordine dei Nomi di Dio, e secondo ciascuna che li accoglie come un vaso, e secondo le combinazioni che si rinnovano ogni mese quelle leggi''|Derech Tevunot - I sentieri dell’intelletto}} Poiché il Talmud è scritto anche in differenti caratteri ebraici, oltre all'uso dell'[[aramaico]] - si pensi ai caratteri di [[Rashi]] - ne consegue che la [[lingua ebraica]] della [[Torah]] con le sue lettere racchiude molti significati ''[[Pardes|Sod]]'': noto l'[[Alef Beit di Rabbi Akiva]] e molti altri che, nella [[Kabbalah]] ebraica, attribuiscono alle lettere ebraiche stesse appunto un significato differente per ciascuna; ne deriva una complessa esegesi esoterica di tutti i testi del Canone ebraico ed il [[Sefer Yetzirah]] ne è "una sorta di sguardo parziale" ma comunque perfetto e complessivamente "finito". La possibilità di affermare che l'intera Torah sia l'insieme continuo del Nome di Dio proprio nel susseguirsi perfetto appunto di tutte le lettere ebraiche della stessa e proprio così come sono ordinate e strutturate nella sua totalità, deriva da questa concezione dogmatica secondo cui la rivelazione divina permette di trascendere il significato di ciascuna di esse; quanto poi alla teoria dell'ebraico come lingua originaria del creato, ciò è dovuto alla sua santità infatti, in quanto "Lingua santa" (''Lashon haKodesh'': לשון הקודש), premettendo che essa è già stata rivelata proprio com'è anche oggi nei testi sacri ebraici, essa è la causa necessaria affinché la saggezza e l'intelligenza permettano all'erudito [[ebreo]] di considerare come l'ordine delle lettere... e proprio di quelle lettere, ovvero di alcune tra esse ogni volta per tutte le differenti parole ebraiche, sia esso stesso costitutivo della natura delle cose o delle persone, fino a Dio ed al Suo regno, conosciuti quindi grazie all'insieme di quelle lettere così impostate e poste: ''il '''nome''' per ogni cosa diviene quindi la possibilità di conoscere l'essenza stessa di tutte le cose appunto, ognuna ogni volta o nel loro insieme'', sebbene in quest'ultimo caso prevalga lo studio profondo e meditativo propriamente detto</ref>
== Linguaggio ==
{{Vedi anche|Lingua ebraica|Lingua aramaica}}
Delle due componenti del ''[[Talmud babilonese]]'', la ''[[Mishnah]]'' è scritta in [[ebraico]] [[mishna]]ico e la ''[[Ghemara]]'' è scritta, con solo qualche eccezione, in un particolare [[dialetto]] noto come [[aramaico]] [[ebraico]] [[Babilonia (regione storica)|babilonese]].<ref>{{Cita web|url=
Questa differenza di linguaggio è anche dovuta al lungo periodo di tempo che intercorre tra le due raccolte. Durante il periodo dei ''[[Tannaim]]'' (rabbini citati nella ''Mishna'') il [[vernacolo]] parlato dagli ebrei in [[Giudea]] era una forma tardiva di ebraico noto come "ebraico rabbinico o mishnaico" mentre nel periodo degli ''[[Amoraim]]'' (rabbini citati nella ''Ghemara''), che incominciò intorno al [[200 d.C.]], il vernacolo parlato era l'[[aramaico]]. L'[[ebraico]] continuò a essere utilizzato per la scrittura di testi religiosi, di poesie e altro.<ref>Sáenz-Badillos, Ángel e John Elwolde, ''A history of the Hebrew language'', (1996): "C'è un accordo generale sul fatto che si possano distinguere due periodi principali di ER ([[ebraico]] [[rabbino|rabbinico]]). Il primo, che durò fino alla fine del periodo tannaitico (circa 200 [[e.v.]]), è caratterizzato da ER come lingua parlata che si trasforma gradualmente in strumento letterario col quale scrivere Mishnah, Tosefta, ''baraitot'' e ''midrashim'' [[Tannaim|tannaitici]]. Il secondo inizia con gli ''[[Amoraim]]'' e vede ER sostituito da [[aramaico]] quale vernacolo parlato, con ER che sopravvive solo come lingua letteraria. Poi ER continuò ad essere usato negli scritti rabbinici successivi, fino al decimo secolo, per esempio nelle porzioni ebraiche dei due Talmud e nella letteratura midrashica e aggadica".</ref>
L'ebraico costituisce circa la metà del testo talmudico poiché la ''Mishnah'', tutta la [[Baraita]]
== Edizioni a stampa ==
=== Talmud Bomberg (
[[File:Bomberg Talmud.JPG|thumb|left|Talmud Bomberg (1523)]]
La prima edizione completa dal ''[[Talmud babilonese]]'' fu stampata a [[Venezia]] da [[Daniel Bomberg]] negli anni 1520-23. Oltre a ''Mishnah'' e ''Ghemara'', l'edizione di Bomberg conteneva i commentari di [[Rashi]]
=== ''Talmud Benveniste'' (
A seguito della pubblicazione a rate presso [[Ambrosius Frobenius]] di quasi tutto il ''Talmud'' a [[Basilea]], l'italiano [[Emanuele Benveniste]] pubblicò ad [[Amsterdam]] l'intero ''Talmud'' a
=== ''Talmud'' di
L'edizione del ''Talmud'' pubblicata dai Fratelli Szapira a [[Slavuta]] nel [[1795]], è particolarmente apprezzata da molti [[Rebbe]] [[chassid]]ici. Nel [[1835]], dopo un'acerrima disputa con la famiglia Szapira, una nuova edizione venne stampata da [[Menachem Romm]] di [[Vilna]]. Nota come ''Vilna Shas'', questa edizione (e successive, stampate dalla vedova e figli) è stata usata per la produzione di edizioni più recenti del ''[[Bavli]]''.<ref name="solo"/>
Il numero di pagina del ''Talmud'' si riferisce
===
* “The Soncino Classic” [[Judaica Press]], Inc., Brooklyn, NY (1991-1996 Institute for Computers in Jewish Life & [[Davka Corporation]] & Judaica Press, Inc.) JUDAIC CLASSIC LIBRARY
=== Talmud Goldschmidt (1897-1909) ===
[[Lazarus Goldschmidt]] pubblicò un'edizione dal "testo incensurato" del ''Talmud babilonese'' con una [[traduzione]] in [[lingua
=== Edizioni critiche ===
Il testo delle edizioni di [[Vilna]] è considerato dagli studiosi come non uniformemente attendibile e ci sono stati vari tentativi di confrontare le varianti testuali.
# Agli inizi del ventesimo secolo, Nathan Rabinowitz pubblicò una serie di volumi intitolati ''Dikduke Soferim'', che illustravano le varianti testuali dei primi manoscritti e stampe.
# Nel [[1960]] si cominciò
# Tredici volumi sono stati pubblicati dall'Istituto del ''Completo Talmud Israeliano'' (divisione di ''Mechon ha-Rav Herzog''), sulla falsariga di Rabinowitz, col testo
Ci sono state edizioni critiche di trattati particolari (ad esempio l'edizione del rabbino Henry Malter sul ''[[Ta'anit]]''), ma non esiste nessuna edizione critica moderna di tutto il ''Talmud''. Edizioni moderne come quelle dell'Istituto Oz ve-Hadar correggono i refusi e ripristinano passi che nelle edizioni precedenti sono stati modificati o espunto dalla censura, ma non offrono un resoconto approfondito delle varianti testuali. Un'edizione, preparata da Rabbi Yosef Amar,<ref>{{Cita web |url=http://www.nosachteiman.co.il/?CategoryID=856&ArticleID=3022&Page=1 |titolo=Talmud Bavli be-niqqud Temani |autore=Amar, Yosef |data= |editore=Nosachteiman.co.il |accesso=25 maggio 2012 |dataarchivio=17 luglio 2011 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110717212402/http://www.nosachteiman.co.il/?CategoryID=856&ArticleID=3022&Page=1 |urlmorto=sì }}</ref> rappresenta la tradizione [[yemen]]ita e assume la forma di riproduzione fotostatica della stampa di Vilna, con l'aggiunta della vocalizzazione yemenita e delle varianti testuali aggiunte a mano, insieme a materiale introduttivo stampato. Raccolte dei manoscritti yemeniti di certi trattati, sono state pubblicate dalla [[Columbia University]].<ref>Julius Joseph Price, ''The Yemenite ms. of Megilla (in the Library of Columbia university)'', 1916; ''Pesahim'', 1913; ''Mo'ed Katon'', 1920.</ref>
=== Talmud Steinsaltz, Schottenstein, Metivta e Ehrman ===
Sono state pubblicate quattro edizioni, con lo scopo di diffondere il ''Talmud'' in maniera più ampia. Una è quella del ''Talmud di [[Adin Steinsaltz|Steinsaltz]]'', attualmente pubblicata da Koren Publishers di [[Gerusalemme]], che contiene il testo con la punteggiatura, spiegazioni dettagliate e una traduzione in [[ebraico|ebraico moderno]]. L'Edizione Steinsaltz è disponibile in due formati: uno con la pagina "Vilna" tradizionale
La seconda edizione è quella di ''[[ArtScroll Schottenstein Talmud]]'', pubblicata appunto da [[ArtScroll]].<ref>
Un quarto
== Studio del Talmud ==
Sin dal momento del suo completamento, il ''Talmud'' divenne parte integrante della cultura ebraica. Una massima di [[Pirkei Avot]] esorta lo studio del ''Talmud'' a partire dai 15 anni. La seguente sezione illustra alcune delle principali aree di studio talmudico.
=== ''Gheonim'' ===
[[File:Brockhaus and Efron Jewish Encyclopedia e2 149-0.jpg|thumb|left|upright=0.7|[[Rabbino|Rabbi]] [[Isaac Alfasi]] ([[Fez (Marocco)|Fez]], [[1013]] – [[Lucena (Spagna)|Lucena]], [[1103]]), redattore della prima raccolta sistematica del ''Talmud''.<br />Illustrazione della ''[[Jewish Encyclopedia]]'' (1906—1913)]]
I primi commentari del ''Talmud'' sono stati scritti dai ''[[Gheonim]]'' (circa 800-1000 a.C.) a [[Babilonia (città antica)|Babilonia]]. Sebbene esistano alcuni commentari dedicati a particolari trattati, la nostra conoscenza principale dello studio [[gaon]]ico del Talmud proviene da istruzioni incorporate nei loro ''[[responsa]]'' che chiariscono passi talmudici: questi sono disposti nello stesso ordinamento del Talmud nell{{'}}''Otzar ha-Gheonim'' di Levin. Altrettanto importanti sono i compendi pratici della legge ebraica, come ''Halachot Pesukot'' di [[Yehudai Gaon]], ''Sheeltot'' di [[Achai Gaon]] e ''Halachot Ghedolot'' di [[Simeon Kayyara]]. Tuttavia, dopo la morte di [[Hai Gaon]], il centro di studio talmudico si sposta verso l'[[Europa]] e [[Nord Africa]].
=== Estrapolazioni halakhiche e aggadiche ===
Un'area di studio che si sviluppò col ''Talmud'', fu quella di confermare l{{'}}''[[Halakhah]]''. I primi commentatori, come per esempio Rabbi [[Isaac Alfasi]] (Nord Africa, 1013–1103), cercarono di estrarre dal vasto ''corpus'' talmudico e quindi determinare le opinioni giuridiche vincolanti. Il lavoro di Alfasi fu molto influente e attrasse diversi commentari specifici, servendo come base per la creazione di codici halakhici. Un altro importante lavoro halakhico medievale che seguiva l'ordine del ''Talmud babilonese'' e si modellava su quello di Alfasi, fu "il ''Mordechai''", una compilazione di [[Mordechai ben Hillel]] (1250–1298). Una terza opera fu quella di Rabbi [[Asher ben Jehiel]] (m. 1327). Tutti questi lavori coi rispettivi commentari sono stampati nel Talmud di Vilna e molte altre edizioni successive.
Un rabbino [[Spagna|spagnolo]] del [[XV secolo]], [[Jacob ibn Habib]] (m. 1516), compose l{{'}}''Ein Yaakov'' (o ''En Ya'aqob'') con estratti da quasi tutto il materiale [[Aggadah|aggadico]] del ''Talmud''. Il suo scopo era quello di familiarizzare il pubblico con le parti [[etica|etiche]] del ''Talmud'' e contestare molte delle accuse contro i relativi contenuti.
=== Commentari ===
{{Vedi anche|Letteratura rabbinica}}
Il ''Talmud'' è spesso criptico e difficile da capire. Il suo linguaggio contiene molte parole [[lingua greca|greche]] e [[lingua persiana|persiane]] che col tempo sono diventate oscure. Uno dei settori principali di studio talmudico si sviluppò per spiegare questi passaggi e parole. Alcuni primi commentatori, come Rabbenu [[Gershom ben Judah]] di [[Magonza]] (X sec.) e [[Chananel ben Chushiel]] (inizi XI sec.) produssero commentari continuativi di vari trattati. Questi commentari potevano essere letti insieme al testo del Talmud e aiutavano a spiegare il significato del testo. Un'altra opera importante è il ''Sefer ha-Mafteaḥ'' (Libro della Chiave) di [[Nissim ben Jacob]], che contiene una prefazione sulle diverse forme di argomentazione talmudica e poi spiega i passaggi abbreviati del ''Talmud'' facendo un riferimento incrociato con passi paralleli dove si esprime lo stesso pensiero in lungo. Ancora reperibili sono i commentari (''ḥiddushim'') di [[Joseph ibn Migash]] su due trattati, ''[[Bava Batra]]'' e ''[[Shevuot]]'', basati su Ḥananel e Alfasi, e anche una compilazione di [[Zaccaria Aghmati]] intitolata ''Sefer ha-Ner''.<ref>
{{Approfondimento|allineamento=destra|larghezza=35%<!--|titolo=Halakhah-->|dim-testo = 90%|titolo=Rashi (22 febbraio 1040 – 13 luglio 1105)
|contenuto=Shlomo Yitzhaki ([[ebraico]]: רבי שלמה יצחקי), o in [[lingua latina|latino]] Salomon Isaacides e correntemente noto con l'[[acronimo]] "Rashi" ([[ebraico|ebr.]] רש"י , RAbbi SHlomo Itzhaki) – rabbino di [[Troyes]], famoso per essere l'autore dei primi commentari su ''Talmud'', ''Torah'' e ''Tanakh'', è considerato il capostipite della successiva scuola di commentatori biblici noti come [[Tosafisti]].
[[Nahmanide]] scrive nell'introduzione al proprio commentario sul ''[[Libro del Deuteronomio|Deuteronomio]]'': "Porrò quale illuminazione del mio volto le luci di un puro candelabro – i commentari di Rabbi Shlomo (Rashi), corona di bellezza e gloria... ...nelle Scritture, nella Mishnah e Talmud, a lui appartiene il diritto di primogenitura..." (a nota, probabile si trattasse di un discendente della [[Casa davidica]])<ref>Citato su
Acclamato per la sua capacità di presentare il significato basilare del testo in modo sintetico e chiaro, Rashi attrae sia eruditi che studenti principianti e le sue opere rimangono il fulcro degli studi ebraici contemporanei.
}}
Il migliore e più importante commentario del ''Talmud babilonese'' è comunque quello di
L'[[ebraismo]] [[ashkenazi]]ta produsse un altro grande commentario noto come [[Tosafot]] ("addizioni" o "supplementi"). Le ''Tosafot'' sono commentari talmudici raccolti da vari rabbini ashkenaziti [[Medioevo|medievali]] noti come
Tra i fondatori della scuola tosafista c'erano Rabbi [[Rabbenu Tam|Yaakov Ben Meir]] (noto come [[Rabbenu Tam]]), che era un nipote di Rashi, e il nipote di Rabbenu Tam, il rabbino [[Isaac ben Samuel]]. I commentari ''Tosafot'' vennero raccolti in diverse edizioni nelle varie [[yeshivah|scuole]]. La raccolta ''Tosafot'' di riferimento per la [[Francia]] settentrionale fu quella di Rabbi Eliezer di [[Touques]]. La raccolta per la Spagna fu quella di [[Asher ben Jehiel]] (
Nel corso del tempo l'approccio dei Tosafisti si diffuse presso altre comunità ebraiche, in particolare quelle di [[Spagna]]. Ciò portò alla composizione di molti altri commentari in stili somiglianti. Tra questi ci sono i commentari di [[Nachmanide]] (Ramban), [[Solomon ben Adret]] (Rashba), [[Yom Tov Asevilli]] di [[Siviglia]] (Ritva) e [[Nissim di Gerona]] (Ran). Un'antologia completa, composta da estratti di tutti questi, è il ''Shittah Mekubbetzet'' di [[Bezalel Ashkenazi]].
Altri commentari prodotti in Spagna e [[Provenza]] non furono influenzati dallo stile tosafista. Due dei più significativi sono lo ''Yad Ramah'' di Rabbi [[Meir Abulafia]] (zio del mistico [[Abramo Abulafia]]) e ''Bet Habechirah'' di Rabbi [[Menachem Meiri]], comunemente citato come
Nei secoli successivi l'attenzione si spostò parzialmente dalla diretta interpretazione talmudica all'analisi di commentari scritti precedentemente. Questi commentari successivi includono
Un altro aiuto di studio molto utile, che si trova in quasi tutte le edizioni del Talmud, è costituito dalle note marginali ''Torah Or'', ''Ein Mishpat Ner Mitzvah'' e ''Masoret ha-Shas'' del rabbino [[italia]]no [[Joshua Boaz]]: esso fornisce riferimenti rispettivamente ai passaggi biblici citati, ai relativi codici halachici e ai rispettivi passi talmudici.
La maggioranza delle edizioni del ''Talmud'' include note a margine di [[Akiva Eger]] col titolo ''Gilyonot ha-Shas'', e note testuali di [[Joel ben Samuel Sirkis]] e del [[Gaon di Vilna]] (cfr. [[#Emendamenti testuali|Emendamenti testuali]] più sotto), sulla pagina insieme al testo.
=== ''Pilpul'' ===
{{Vedi anche|Pilpul}}
[[File:J Scheich Die Talmud-Stunde.jpg|thumb|left|Lo studio del Talmud col ''[[pilpul]]''.<br />''L'ora del Talmud'', olio su tela di J. Sheich (1900 c.)]]
Durante i secoli XV e XVI, prese piede una nuova forma di studi del ''Talmud''. Complicati argomenti logici venivano utilizzati per spiegare punti minori di contraddizione all'interno del ''Talmud''. Il termine ''[[pilpul]]'' ([[ebraico|ebr.]] פלפול, lib. trad. come "analisi dettagliata/accurata") fu applicato a questo tipo di studio. L'utilizzo di ''pilpul'' in questo senso (quello di "analisi accurata") si rifà al periodo talmudico e si riferisce all'acume intellettuale che questo metodo richiedeva.
Professionisti del ''pilpul'' postulavano che il ''Talmud'' non potesse contenere nessuna ridondanza o contraddizione di sorta. Nuove categorie e distinzioni (''hillukim'') furono quindi create per risolvere le contraddizioni apparenti all'interno del ''Talmud'' con innovativi mezzi logici.
Nel mondo [[ashkenazi]]ta i fondatori del ''pilpul'' furono [[Jacob Pollak]] (1460-1541) e [[Shalom Shachna]] (m. 1558). Questo tipo di studio raggiunse il suo apice nei secoli XVI e XVII quando le competenze in analisi pilpulistica erano considerate una forma d'arte ed erano diventate un obiettivo in sé e per sé all'interno delle ''[[yeshivot]]'' di [[Polonia]] e [[Lituania]]. Ma il popolare nuovo metodo di studio del ''Talmud'' non era esente da critiche: già nel [[XV secolo]] il trattato etico ''Orhot Zaddikim'' ("Sentieri dei Giusti" in [[ebraico]]) criticava il ''pilpul'' per la sua eccessiva enfasi sulla perspicacia intellettuale. Anche molti rabbini del XVI e XVII secolo furono avversi al ''pilpul''. Tra di loro si possono citare [[Judah Loew ben Bezalel]] (il ''Maharal'' di [[Praga]]), [[Isaiah Horowitz]] e [[Yair Bacharach]].
Con l'arrivo del XVIII il ''pilpul'' si affievolì. Altri stili di apprendimento divennero popolari, come quello sostenuto dalla scuola di Elijah ben Solomon, il [[Gaon di Vilna]]. Il termine ''pilpul'' veniva sempre più applicato in maniera derogatoria a novelle reputate prolisse e cavillose. Autori si riferivano ai propri commentari definendoli ''al derekh ha-peshat'' (col metodo semplice) per contrastarli al ''pilpul''.<ref>''Pilpul'', Mordechai Breuer, nella ''Encyclopedia Judaica'', Vol. 16, 2ª ed. (2007), Macmillan Reference, USA & H.H. Ben Sasson, ''A History of the Jewish People'', pp. 627, 717.</ref>
=== Approcci sefarditi ===
Tra gli ebrei [[sefarditi]] e quelli [[Ebraismo in Italia|italiani]], a partire dal [[XV secolo]], alcune autorià cercarono di applicare i metodi di [[logica]] [[Aristotelismo|aristotelica]] nel modo formulato da [[Averroè]].<ref>''Kol Melechet Higgayon'', traduzione ebraica dell'[[epitome]] di Averroè sulle opere aristoteliche di logica, era molto studiata nel Nord Italia, particolarmente a [[Padova]].</ref> Questo metodo fu usato per la prima volta, sebbene senza riferimento esplicito ad [[Aristotele]], da [[Isaac Campanton]] (m. Spagna nel 1463) nel suo ''Darkhei ha-Talmud'' ("Le Vie del Talmud") e si ritrova anche nelle opere di [[Mosè Luzzatto]].<ref>Per un trattamento comparativo, cfr. Ravitzky, più sotto.</ref>
Secondo lo storico e teologo [[sefarditi|sefardita]] moderno [[José Faur]], lo studio tradizionale sefardita del ''Talmud'' può avvenire a tre livelli.<ref>Faur descrive qui la tradizione di [[Damasco]], sebbene l'approccio possa esser stato simile anche in altri posti.</ref> Il livello base consiste in un'analisi letteraria del testo senza l'aiuto di commentari, per far risaltare la ''tzurata di-shema'ta'', cioè la struttura logica e narrativa del passo.
Una distinzione abbastanza simile vien fatta nel programma di studi della [[yeshivah]] ashkenazita, tra ''beki'ut'' (familiarizzazione basilare) e '''iyyun'' (studio approfondito). Correntemente la maggioranza delle ''yeshivot'' sefardite seguono l'approccio [[Lituania|lituano]], come quello del metodo "Brisker": i metodi tradizionali sefarditi vengono infatti tramandati e perpetuati informalmente da alcune persone coinvolte in tali studi ebraici.
=== Metodo Brisker ===
Verso la fine del [[XIX secolo]] sorse un'altra tendenza per lo studio del Talmud. Rabbi [[Chaim Soloveitchik]] (1853-1918) di [[Brėst|Brisk]] ([[Brest-Litovsk]]) sviluppò e perfezionò uno stile di studio riduzionistico. Il [[Metodo Brisker]] comporta un'analisi [[Riduzionismo (filosofia)|riduzionistica]] degli argomenti rabbinici all'interno del ''Talmud ''o tra i ''[[Rishonim]]'', spiegando le opinioni divergenti mettendole all'interno di una struttura categoriale. Il metodo Brisker è altamente analitico e viene spesso criticato come versione moderna del ''pilpul''. Nondimeno, l'influenza del metodo Brisker è grande. Molte ''yeshivot'' moderne studiano il ''Talmud'' con qualche forma di metodo Brisker. Una caratteristica di questo metodo è l'uso della ''[[Mishneh Torah]]'' di [[Maimonide]] come guida all'interpretazione talmudica, distinguendola dal suo uso come fonte di ''halakhah'' pratica.<ref>Per una descrizione dei vari metodi, si veda Gavriel Bechhofer,
=== Il metodo critico ===
{{Vedi anche|Haskalah}}
Come risultato dell'[[storia degli ebrei|emancipazione ebraica]], l'[[ebraismo]] subì un enorme sconvolgimento e trasformazione nel corso del [[XIX secolo]]. I moderni metodi di analisi testuale e storica vennero applicati al ''Talmud''.
Il testo del ''Talmud'' è sempre stato oggetto di un certo livello di esame critico sin dagli inizi e lungo il corso di tutta la sua storia. La tradizione rabbinica sostiene che le persone citate in entrambi i ''Talmud'' non parteciparono alla sua scrittura, anzi, i loro insegnamenti furono modificati in forma rudimentale verso il [[450
La letteratura dei [[responsa]] [[gaon]]ici esaminano questo problema. ''Teshuvot Geonim Kadmonim'', sezione 78, considera letture bibliche erronee del Talmud. Questo ''responsum'' gaonico afferma:
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{{citazione|... Ma tu devi esaminare con attenzione ogni volta che ti senti incerto [sulla credibilità del testo] - qual è la fonte? È forse un errore dello scriba? O la superficialità di uno studente secondario che non era molto esperto? .... alla maniera dei molti errori trovati tra quegli studenti superficiali di secondo piano, e certamente tra quei memorizzatori rurali che non avevano familiarità con il testo biblico. E poiché errarono in primo luogo... [complicarono l'errore aumentandolo].|''Teshuvot Geonim Kadmonim'', ediz. Cassel, [[Berlino]] [[1858]], ristampa anastatica [[Tel Aviv]] [[1964]], 23b.}}
Durante l'[[Alto Medioevo]], Rashi concluse che alcune dichiarazioni del testo talmudico esistente erano inserimenti fatti da editori successivi. Dello Shevuot 3b, Rashi scrive: "Uno studente per sbaglio lo scrisse a margine del Talmud, e copisti [successivamente] lo misero nella Gemara".<ref>Come Yonah Fraenkel dimostra nel suo libro ''Darko Shel Rashi be-Ferusho la-Talmud ha-Bavli'', uno dei maggiori successi di [[Rashi]] fu l'emendamento testuale. [[Rabbenu Tam]], nipote di Rashi e una delle figure centrali delle accademie Tosafiste, polemizza contro l'emendamento testuale nella propria opera meno studiata ''Sefer ha-Yashar''. Tuttavia, anche i [[Tosafisti]]
[[File:Mishnah-Rambam-A-1492-Naples-HB44967.pdf|thumb|left|Testo
Le correzioni di [[Yoel Sirkis]] e del [[Gaon di Vilna]] sono incluse in tutte le edizioni standard del ''Talmud'', in forma di [[glossa|glosse]] marginali intitolate ''Hagahot ha-Bach'' e ''Hagahot ha-Gra'' rispettivamente; altri emendamenti di [[Solomon Luria]] sono espressi in forma di commentario nel retro di ciascun trattato. Le correzioni del Gaon di Vilna si
Nel XIX secolo, Raphael Nathan Nota Rabinovicz pubblicò un'opera di diversi volumi intitolata ''Dikdukei Soferim'', che mostrava le varianti testuali dei manoscritti di [[Monaco di Baviera|Monaco]] e altre edizioni talmudiche, mentre altre varianti sono registrate nel ''Talmud Israeliano Completo'' e nella ''Gemara Shelemah'' (cfr. [[#Stampa e pubblicazione|Stampa e pubblicazione]], ''supra'').
Correntemente molti altri manoscritti si sono resi disponibili, in particolare dalla
Ulteriori varianti testuali possono spesso essere rinvenute in citazioni di letteratura secondaria, tipo i commentari di [[Isaac Alfasi|Alfasi]], di [[Chananel ben Chushiel|Rabbenu Ḥananel]] e di [[Zaccaria Aghmati|Aghmati]], e a volte i commentatori spagnoli successivi come quelli di [[Nahmanide]] e [[Solomon ben Adret]].
=== Analisi storica e critica testuale ===
Lo studio storico del ''Talmud'' può essere utilizzato per indagare su una serie di problemi. Ci si possono
Studiosi religiosi dibattono tutt'oggi il metodo preciso col quale il testo dei ''Talmud'' ci sia pervenuto nella forma finale. Molti credono che il testo venne riveduto e corretto in maniera continuativa dai ''[[savoraim]]''.
Negli [[anni 1870]] e [[anni 1880|1880]], Rabbi Raphael Natan Nata Rabbinovitz si impegnò in uno studio storico del ''[[Bavli|Talmud Bavli]]'' nel suo ''Diqduqei Soferim''. Da allora molti [[rabbino|rabbini]] [[ebraismo ortodosso|ortodossi]] hanno approvato la sua opera di ricerca, compresi i rabbini Shlomo Kluger, Yoseph Shaul Ha-Levi Natanzohn, Yaaqov Ettlinger, [[Yitzchak Elchanan Spektor]] e Shimon Sofer.
Agli inizi del [[XIX secolo]], i capi del nuovo movimento [[ebraismo riformato|riformato]] ebraico, come [[Abraham Geiger]] e [[Samuel Holdheim]], sottoposero il ''Talmud''
Alcuni rabbini favorivano una visione dello studio talmudico che ritenevano fosse nel mezzo tra riformatori e ortodossi; tali rabbini erano gli aderenti all'ebraismo storico-positivo, tra i quali si annoveravano [[Nachman Krochmal]] e [[Zacharias Frankel]]. La ''[[Torah orale]]'' venne descritta come il risultato di un processo storico ed esegetico, emergente nel corso del tempo, tramite l'applicazione di tecniche esegetiche autorizzate e, soprattutto, grazie alle disposizioni soggettive e le personalità dei [[maestri ebrei|saggi ebrei]], e le attuali condizioni storiche in cui si trovavano. Ciò fu poi sviluppato più ampiamente nei cinque volumi dell'opera ''Dor ve-Dorshav'' di [[Isaac Hirsch Weiss]].<ref>Jay Harris, ''Guiding the Perplexed in the Modern Age'' ("Guidando i perplessi in età moderna"), cap. 5.</ref> Alla fine il loro lavoro divenne una delle parti formative dell'[[Ebraismo conservatore]].
Un altro aspetto di questo movimento si riflette nella ''History of the Jews'' (Storia degli ebrei) di [[Heinrich Graetz]]. Graetz tenta di dedurre la personalità dei [[farisei]] sulla base delle leggi o ''aggadot'' citate, e dimostra che le loro personalità influenzarono le leggi che esponevano.
Il leader degli ebrei ortodossi in [[Germania]], [[Samson Raphael Hirsch]], pur non rifiutando i correnti metodi di studio in linea di principio, vivacemente contestava le conclusioni del [[metodo storico-critico]]. In una serie di articoli nella sua rivista ''Jeschurun'' (ristampata in ''Collected Writings'' Vol. 5), Hirsch ribadisce la visione tradizionale e sottolinea ciò che egli reputava come errori nelle opere di Graetz, Frankel e Geiger.
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D'altra parte nel XIX secolo molti dei più forti critici dell'[[Ebraismo riformato]], tra cui rabbini strettamente ortodossi come [[Zvi Hirsch Chajes]], utilizzarono questo nuovo metodo scientifico. Il seminario ortodosso rabbinico di [[Azriel Hildesheimer]] fu fondato sull'idea di creare una "armonia tra ebraismo e scienza". Un altro pioniere ortodosso di studio scientifico del Talmud fu [[David Zvi Hoffman]]
Il [[rabbino]] [[Iraq|iracheno]] [[Yaakov Chaim Sofer]] nota che il testo della ''Gemara'' ha sostenuto cambiamenti
Lo studioso [[ebraismo ortodosso|ortodosso]] e [[filologia|filologo]] [[Daniel Sperber]] scrive su ''Legitimacy, of Necessity, of Scientific Disciplines'' (Legittimità, di necessità, delle discipline scientifiche) che molte fonti ortodosse si sono impegnate nello studio storico (chiamato anche "scientifico") del ''Talmud''. Per questo motivo, la divisione odierna tra Ortodossia e Riforma non è sul fatto che il ''Talmud'' sia stato oggetto di studio storico, bensì sulle implicazioni [[teologia|teologiche]] e [[Halakhah|halakhiche]] di tale studio.<ref>Joseph Telushkin, ''Jewish Literacy: The Most Important Things to Know About the Jewish Religion, Its People and Its History'', William Morrow & Co., 1991, ''passim''</ref>
=== Studio contemporaneo ===
[[File:Talmud study.JPG|thumb|Studio moderno del Talmud]]
Alcune tendenze contemporanee all'interno dello studio talmudico sono elencate di seguito:
* L'[[ebraismo ortodosso]] sostiene che la Legge orale è stata rivelata, in qualche forma, insieme alla Legge scritta. In quanto tale, alcuni aderenti, in particolare [[Samson Raphael Hirsch]]
* Alcuni studiosi sostengono che vi sia stato un ampio rimodellamento redazionale delle storie e delle dichiarazioni del ''Talmud''. In mancanza di testi esterni di conferma, questi sostengono che non si possa confermare l'origine o la data della maggior parte delle dichiarazioni e delle leggi talmudiche, e che si possa dire ben poco della loro paternità. In questa prospettiva, le domande di cui sopra sono impossibili da rispondere.<ref>Cfr. per es. i lavori di [[Louis Jacobs]] e [[Shaye J.D. Cohen]].</ref>
* Certi studiosi ritengono che il ''Talmud'' sia stato ampiamente plasmato da una redazione editoriale posteriore, ma che contenga fonti che siamo in grado di identificare e descrivere con un certo livello di affidabilità. In questa prospettiva, si possono identificare le fonti tracciandone la storia delle origini e analizzando le relative regioni geografiche.<ref>Cfr. per es. le opere di [[Lee I. Levine]] e David Kraemer.</ref>
* Altri studiosi sostengono che molti o la maggior parte delle dichiarazioni e degli eventi descritti nel ''Talmud'' di solito si sono verificati più o meno come descritto, e che possono essere utilizzati come serie fonti di studio storico. In questa prospettiva, gli storici fanno del loro meglio per mettere in evidenza le aggiunte redazionali successive (di per sé un compito molto difficile) e considerare con scetticismo le storie di miracoli, rimanendo quindi con un testo storico attendibile.<ref>Cfr. per es. le opere di [[Saul Lieberman]], [[David Weiss Halivni]] e [[Avraham Goldberg]].</ref>
* Il moderno studio accademico cerca di separare i diversi "strati" all'interno del testo, per cercare di interpretare ogni livello per conto proprio e di individuare le correlazioni tra le versioni parallele della stessa tradizione. Negli ultimi anni, l'opera di Rabbi [[David Weiss Halivni]] e di Shamma Friedman hanno segnalato un cambiamento di paradigma nella comprensione del Talmud.<ref>''[[Encyclopaedia Judaica]]'', 2ª ed. ''s.v.'' "Talmud, Babylonian".</ref> L'assenso tradizionale era stato quello di vedere il Talmud come opera unitaria omogenea. Sebbene anche altri studiosi abbiano trattato il Talmud come opera a molti strati, Halivni (soprattutto nel secondo volume del suo ''Mekorot u-Mesorot'') ha differenziato tra le dichiarazioni [[amora]]iche, che sono generalmente decisioni o questioni halakhiche brevi, e gli scritti degli ultimi autori "[[Stammaim|Stammaitici]]" (o [[Savoraim|Savoraici]]), che sono caratterizzati da un'analisi molto più lunga, che consiste spesso in una prolungata discussione dialettica. È stato osservato che il ''[[Talmud di Gerusalemme]]'' è in realtà molto simile al ''[[Talmud babilonese]]'', meno l'attività stammaitica.<ref>''[[Encyclopaedia Judaica]]'' ''cit., s.v.'' "Jerusalem Talmud". Vedi anche Shamma Y. Friedman ''Talmud Aruch'' sul capitolo sesto della ''[[Bava Metzia]]'' (1996), che è il primo esempio di una completa analisi di un testo talmudico che utilizza questo metodo. S. Wald ha seguito con opere Pesachim ch. 3 (2000) e Shabbat ch. 7 (2006). S. Wald ha fatto seguito con opere su ''[[Pesachim]]'' cap. 3 (2000) e ''[[Shabbat (Talmud)|Shabbat]]'' cap. 7 (2006). Ulteriori commentari in questo senso sono pubblicati dalla
== Il ruolo nell'ebraismo ==
È diventato la base di molti codici rabbinici legali e della [[morale]] ebraica: tra questi i più importanti sono il ''[[Mishneh Torah]]'' e lo ''[[Shulchan Aruch]]''. Gli [[ebraismo ortodosso|ortodossi]] e, in misura minore, l'[[ebraismo conservatore]], accettano il Talmud come autorevole, mentre l'[[ebraismo ricostruzionista]] e quello ebraismo riformato, anche se nel passato viene messo in dubbio certe leggi che era vincolante solo quando c'era il tempio di Gerusalemme, oggi danno grande attenzione allo studio del talmud con una visione moderne e tradizionale allo stesso tempo. La seguente sezione descrive brevemente le [[ebraismo|correnti ebraiche]] passate e presenti e la loro visione del ruolo del ''Talmud''.
=== Sadducei ===
{{Vedi anche|Sadducei}}
La setta ebraica dei [[Sadducei]] fiorì durante il periodo del [[Secondo Tempio]]. Una delle loro argomentazioni principali coi [[farisei]] (in seguito classificati come "Ebraismo rabbinico") fu sul loro rifiuto della ''Legge Orale'' e il diniego della [[risurrezione]] dopo la morte.
=== Caraismo ===
{{Vedi anche|Caraismo}}
[[File:Karaim sinagog Ashdod.jpg|upright=0.7|thumb|La [[sinagoga]] caraita di [[Ashdod]].]]
Un altro movimento che ha respinto la legge orale fu il [[Caraismo]]. Sorse nel giro di due secoli dopo il completamento del ''Talmud''. Il Caraismo si sviluppò come una reazione contro l'ebraismo talmudico di [[Babilonia (città antica)|Babilonia]]. Il concetto centrale del Caraismo è il rifiuto della ''[[Torah orale]]'' come presentata dal ''Talmud'', in favore di una stretta e unica aderenza alla Legge scritta. Ciò si oppone al concetto fondamentale rabbinico che la Legge orale è stata data a [[Mosè]] sul [[Monte Sinai (Bibbia)|Monte Sinai]] insieme alla Legge scritta. Alcuni Caraiti successivi hanno assunto una posizione più moderata, ammettendo che alcuni elementi della tradizione (chiamata ''sevel ha-yerushah'', l'onere del retaggio) sono ammissibili nell'interpretazione della ''Torah'' e che alcune tradizioni autentiche sono contenute nella ''Mishnah'' e nel ''Talmud'', anche se queste non potranno mai sostituire il significato letterale della Legge scritta. Il Caraismo è quasi scomparso, decadendo da circa il 10% della popolazione ebraica a circa lo 0,2% corrente. Nel corso del [[XX secolo]]
=== Ebraismo riformato ===
Con l'avvento dell'[[Ebraismo riformato]], durante il [[XIX secolo]] l'autorità del ''Talmud'' fu nuovamente messa in dubbio. Il ''Talmud'' era visto dagli ebrei
=== Età contemporanea ===
L'[[ebraismo ortodosso]] continua a ribadire l'importanza dello studio del ''Talmud'', che rappresenta una componente centrale del piano di studi delle ''[[yeshivah]]'', in particolare quelle che formano i futuri rabbini. Ciò succede anche se la ''[[Halakhah]]'' è generalmente studiata sui codici medievali e non direttamente sul ''Talmud''. Lo studio talmudico tra i meno religiosi ortodossi è molto praticato, con lo studio quotidiano o settimanale del ''Talmud'' particolarmente in voga tra gli [[Haredi|ebrei haredi]] e nelle scuole ortodosse in genere. Lo studio talmudico tra i meno osservanti è stato reso popolare dal ''[[Daf Yomi]]'', un corso giornaliero di studio talmudico
Similmente, l'[[Ebraismo conservatore]] sottolinea lo studio del ''Talmud'' nella sua educazione religiosa e rabbinica. In generale, tuttavia, il ''Talmud'' è studiato come fonte storica testuale della ''[[Halakhah]]''. L'approccio conservatore alla decisione giuridica enfatizza il porre testi classici e decisioni precedenti in un contesto storico e culturale, esaminando lo sviluppo storico della
L'[[Ebraismo riformato]] dà importanza allo studio del ''Talmud'' nelle proprie scuole ebraiche, ma lo insegnano e nei loro seminari rabbinici; la visione globale dell'ebraismo liberale accetta l'idea di una Legge ebraica vincolante e usa il ''Talmud'' come fonte
== L'influenza in contesti culturali ==
Lo studio del ''Talmud'' non è limitato agli ebrei e ha attirato l'interesse di altre culture. Studiosi cristiani hanno da tempo espresso interesse per lo studio del ''Talmud'', che ha contribuito
Nella [[Corea del Sud]], il ''Talmud'' viene comunemente letto credendo che aumenti l'acume intellettuale e il profitto accademico. I sud coreani stimano molto anche i valori espressi dal ''Talmud''.<ref>{{Cita news|titolo=Why Koreans study Talmud (Perché i coreani studiano il Talmud)|url=http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-4065672,00.html|giornale=Ynet|data=
<ref>{{Cita news|titolo=Les Sud Coréens étudient le Talmud !(I Sud Coreani studiano il Talmud !)|url=http://tel-avivre.com/2013/05/17/les-sud-coreens-etudient-le-talmud/|giornale=tel-avivre.com|data=17 maggio 2013|accesso=20 maggio 2013|dataarchivio=20 ottobre 2014|urlarchivio=https://web.
== Critiche e opposizioni ==
Lo storico [[Michael Levi Rodkinson]], nel suo libro ''The History of the Talmud'' ("Storia del Talmud"), ha scritto che i detrattori del ''Talmud'', sia durante
# Contenuti anti-cristiani o anti-''[[Gentili]]''<ref>Fraade, pp. 144-146</ref><ref>[[Baruch Kimmerling|Kimmerling, Baruch]], "Images of Gentiles" (recensione), ''Journal of Palestine Studies'', aprile 1997, Vol. 26, No. 3, pp. 96–98</ref><ref>Siedman, p. 137</ref><ref>Cohn-Sherbok, p. 48</ref>
# Contenuti assurdi e sessualmente immorali<ref>Steinsaltz, pp. 268-270</ref>
# Falsificazione delle [[Sacre Scritture]]<ref>Cfr per es. Uriel DaCosta, cit. da Nadler, p. 68</ref><ref>Cohn-Sherbok, p. 47</ref><ref>Wilhelm Bacher, "Talmud", articolo su ''Jewish Encyclopedia''</ref>
=== Medioevo ===
[[File:Berruguete ordeal.jpg|thumb|left|upright=0.8|[[Domenico di Guzmán]]
La storia del ''Talmud'' riflette in parte la storia dell'ebraismo che persiste in un mondo di ostilità e persecuzione. Quasi allo stesso tempo che i ''[[savoraim]]'' [[Babilonia (città antica)|babilonesi]] davano gli ultimi ritocchi alla redazione del ''Talmud'', l'[[imperatore]] [[Giustiniano I|Giustiniano]] emetteva il suo editto contro la ''deuterosis'' (raddoppio, ripetizione) della [[Bibbia ebraica]]<ref>''[[Novellae Constitutiones]]'' 146.1.2.</ref> Viene dibattuto se, in questo contesto, ''deuterosis'' significa
L'accusa contro il ''Talmud'' proposta dal convertito al cristianesimo [[Nicholas Donin]], portò alla prima disputa pubblica tra ebrei<ref>I rappresentanti ebraici includevano Rabbi Yechiel di [[Parigi]] e Rabbi Moses ben Jacob di [[Coucy]].</ref> e cristiani, e al primo rogo di copie del ''Talmud'' a [[Parigi]] nel [[1242]].<ref>Rodkinson, ''cit.'', pp. 66–69</ref><ref>Levy, ''cit.'', p. 701</ref><ref>Per un resoconto ebraico della Disputa di Parigi, si veda Jehiel di Paris, "La Disputa di [[Jehiel di Parigi]]" {{he}}, su ''Collected Polemics and Disputations'', ed. J. D. Eisenstein, Hebrew Publishing Company (1922); trad. e ristampa di Hyam Maccoby su ''Judaism on Trial: Jewish-Christian Disputations in the Middle Ages'' (1982).</ref> I falò di copie del ''Talmud'' continuarono, ripetutamente.<ref>James Carroll ''
In simile maniera, il ''Talmud'' fu oggetto di una [[Disputa di Barcellona|disputa a Barcellona]] nel [[1263]] tra [[Nahmanide]] (Rabbi Moses ben Nahman) e un convertito [[cristianesimo|cristiano]], [[Pablo Christiani]], diventato [[Ordine dei Frati Predicatori|frate domenicano]]. Lo stesso Pablo Christiani condusse un attacco contro il ''Talmud'' che provocò una [[bolla papale]] contro il ''Talmud''
Alla [[Disputa di Tortosa]] nel [[1413]], Geronimo de Santa Fé proclamò una serie di accuse, tra cui la fatidica affermazione che le condanne di "pagani", "idolatri" e "apostati" presenti nel ''Talmud'' erano in realtà riferimenti velati contro i cristiani. Queste affermazioni vennero negate dalla comunità ebraica e dai suoi studiosi, i quali sostennero che il pensiero ebraico faceva una netta distinzione tra coloro che erano classificati come pagani o idolatri, che erano [[politeismo|politeisti]], e coloro che riconoscevano il Dio unico e vero (come i cristiani), pur adorando il vero Dio monoteistico in modo errato. Così, gli ebrei consideravano i cristiani come fuorviati e in errore, ma non li mettevano tra i "pagani" o "idolatri" discussi nel ''Talmud''.<ref name="Maccoby"/>
Sia Pablo Christiani
Nel [[1415]], [[Antipapa Benedetto XIII|
Un risultato inatteso di questa vicenda fu l'edizione stampata completa del ''[[Talmud babilonese]]'' pubblicata nel 1520 da [[Daniel Bomberg]] a [[Venezia]], sotto la protezione di un privilegio papale.<ref>Rodkinson, p. 98.</ref> Tre anni dopo, nel [[1523]], Bomberg pubblicò la prima edizione del ''[[Talmud di Gerusalemme]]''. Trent'anni dopo
La prima edizione espurgata del ''Talmud'', su cui si basarono la maggior parte delle edizioni successive, apparve a [[Basilea]] (1578-1581) con l'omissione
La storia esterna del ''Talmud'' comprende anche gli attacchi letterari fatti contro di esso da parte di alcuni [[teologia|teologi]] cristiani dopo la [[Riforma protestante|Riforma]], in quanto questi attacchi all'[[ebraismo]] si dirigevano principalmente contro l'opera, con l'esempio più grave rappresentato da ''Entdecktes Judenthum'' ("Ebraismo smascherato") di [[Johann Andreas Eisenmenger]] (1700).<ref>Rodkinson, p. 105.</ref><ref>Levy, ''cit.'', p. 210</ref><ref>Boettcher, Susan R., "Entdecktes Judenthum", articolo su Levy, ''cit.'', p. 210</ref> Al contrario, il ''Talmud'' era oggetto di studio un po' più caritatevole da parte di molti teologi cristiani, giuristi e orientalisti a partire dal [[Rinascimento]], compresi [[Johann Reuchlin]], [[John Selden]], [[Petrus Cunaeus]], [[John Lightfoot]], [[Johannes Buxtorf]] padre e [[Johannes Buxtorf II|figlio]].<ref>Berlin, George L., ''Defending the faith: nineteenth-century American Jewish writings on Christianity and Jesus'', SUNY Press (1989), p. 156</ref>
=== XIX secolo ===
[[File:Pale teacher.jpg|thumb|left|upright=0.8|Primi studi del ''Talmud'': un padre ebreo mentre insegna al figlio - [[Podolia]], [[anni 1800|fine 1800]].]]
L'edizione ''Shas'' di [[Vilna]]<ref>L'
Nel 1830, durante un dibattito alla [[Camera dei Pari di Francia]] in materia di riconoscimento statale della fede ebraica, l'ammiraglio Verhuell si dichiarò incapace di perdonare gli ebrei che aveva conosciuto durante i suoi viaggi in giro per il mondo, sia per il loro rifiuto di riconoscere [[Gesù]] come [[Messia]], sia per il loro possesso del ''Talmud''. Nello stesso anno l'Abbé Chiarini pubblicò a [[Parigi]] un'opera voluminosa dal titolo
Ulteriori attacchi da parti antisemitiche includono quelli di [[Justinas Pranaitis]] col suo ''Il Talmud smascherato: gli insegnamenti rabbinici segreti sui cristiani'' (1892)<ref>Levy, p. 564</ref> e il ''Complotto contro la cristianità'' dell'attivista antisemita americana [[Elizabeth Dilling]] (1964).<ref>Jeansonne, Glen, ''Women of the Far Right: The Mothers' Movement and World War II'', University of Chicago Press (1997), pp. 168-169.</ref> Le critiche del Talmud in molti opuscoli e siti web moderni sono spesso riconoscibili come citazioni testuali estratte da una o altra di queste fonti.
=== La posizione della Chiesa
[[File:Inocenc IV.jpg|thumb|upright=0.7|[[Innocenzo IV]], primo [[papa|pontefice]] a condannare il Talmud.<br />(Illustrazione di Jan Florian Hammerschmid, [[XVI secolo]] circa).]]
La condanna del ''Talmud'' è stata una conseguenza diretta dell'[[antisemitismo]]
ha caratterizzato il magistero della [[Chiesa In particolare il ''Talmud'' è stato considerato erroneo e contenente arbitrarietà, favole e bestemmie.
La prima condanna esplicita del ''Talmud'' si trova nella bolla ''[[Impia Judaeorum perfidia]]'' inviata nel [[1244]] da [[papa Innocenzo IV]] al [[re di Francia]] [[Luigi IX di Francia|Luigi IX]].<ref name="shlm" /> Il Talmud fu accusato di:
* sviare gli ebrei dal testo biblico originale (che secondo il papa conterrebbe numerose profezie dell'incarnazione di Cristo), impedendone la conversione;
* contenere aperte bestemmie contro Dio, Cristo e la Vergine Maria;
* presentare
Il Papa, quindi, approvò il rogo del [[1240]], con cui il cancelliere e i dottori reggenti dell'università di Parigi avevano bruciato numerosi testi ebraici al cospetto del clero e del popolo, dopo averli letti ed esaminati integralmente e invitò il re
Questa posizione venne confermata e ribadita dai papi successivi fino
Nell'opinione pubblica, questa condanna ebbe come effetto la diffidenza: si era convinti che il ''Talmud'' contenesse «cose malvagie, contro ogni ragione e diritto», convinzione che portò a credere che gli ebrei lo utilizzassero per trarne «malefici». Gli autori antisemiti avrebbero sfruttato questo tema fino ai nostri giorni. Anche i filosofi del [[XVI secolo]], che pure reclamavano l'emancipazione degli ebrei, consideravano il ''Talmud'' una raccolta di «leggi ridicole».<ref>''int. al.'',
Queste posizioni sono state ampiamente superate dopo il [[Concilio Vaticano II]] con la dichiarazione ''[[Nostra Aetate]]'' che rigetta completamente l'antisemitismo, confermando le posizioni assunte dalla Chiesa da fine Ottocento<ref>
=== Le polemiche su internet ===
{{vedi anche|Anti-Defamation League|Lashon hara}}
A partire dagli [[anni 2000]] si sono diffuse numerose critiche in [[Internet]].<ref>{{Cita news |nome=Jeremy |cognome=Jones
</ref>
[[Gil Student]], prolifico autore ''web'', afferma che molti attacchi antisemiti contro il ''Talmud'' riciclano semplicemente materiale discreditato che venne prodotto dalle dispute del [[XIII secolo]], specialmente quello di [[
</ref>
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=== Opere accademiche moderne ===
* Y. N. Epstein, ''Mevo-ot le-Sifrut haTalmudim''
* [[Hanoch Albeck]], ''Mavo la-talmudim''
* [[Louis Jacobs]], "How Much of the Babylonian Talmud is Pseudepigraphic?", ''Journal of Jewish Studies'' 28, No. 1 (1977), pp. 46–59
* [[Saul Lieberman]], ''Hellenism in Jewish Palestine'' (New York: Jewish Theological Seminary, 1950)
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* Saul Lieberman, ''Hellenism in Jewish Palestine'' (New York: Jewish Theological Seminary, 1950)
* John W. McGinley, " 'The Written' as the Vocation of Conceiving Jewishly". ISBN 0-595-40488-X
* David Bigman, ''
=== Trattati ===
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===Galleria d'immagini===
* '''Nei quadri di Carl Schleicher'''
Rabbini e talmudisti che studiano e dibattono abbondano negli [[pittura ad olio|olii]] dell'artista austriaco [[Carl Schleicher]] ([[1825]]-[[1903]])
<gallery widths="210" heights="180">File:Carl Schleicher Jüdische Szene 2.jpg|''Scena ebraica II''
File:Carl Schleicher Eine Streitfrage aus dem Talmud.jpg|''Una controversia qualsiasi del Talmud''.<ref>Si vedano i quadri di Schleicher a
File:Carl Schleicher Beim Rabbi.jpg|''Dal rabbino''.
File:Carl Schleicher Jüdische Szene 1.jpg|''Scena ebraica I''.
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* '''Nelle rappresentazioni artistiche dei [[XIX secolo|secoli XIX]] e [[XX secolo|XX]]'''
<gallery widths="210" heights="180">File:Juden beim Talmudstudium Paris 19-20Jh.jpg|''Ebrei che studiano il Talmud'', [[Parigi]], [[1880]]-[[1905]]
File:Samuel Hirszenberg 'Szkoła talmudystów'.jpg|Samuel Hirszenberg, ''Scuola Talmudica'', [[1895]]-[[1908]] circa
File:Adolf Behrman - Talmudysci.jpg|Adolf Behrman, ''Talmudisti'', 1910-1915 circa
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== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{JewishEncyclopedia|14213-talmud}}
* Abraham Cohen, ''Il Talmud'' (1935), traduzione di Alfredo Toaff, Laterza, Bari, 1999
* [[Adin Steinsaltz]], ''Cos'è il Talmud'' (1977), traduzione di Sandro Servi e Daniele Liberanome, Giuntina, Firenze, 2004
Riga 611 ⟶ 578:
* Nathan T. Lopes Cardozo ''The Infinite Chain: Torah, Masorah, and Man'' (Philipp Feldheim, 1989). ISBN 0-944070-15-9
* {{Cita libro|autore=Aryeh Carmell|titolo=Aiding Talmud study|url=http://books.google.com/books?id=Rq-kVjTnlP0C|accesso=27 maggio 2012|data=dicembre 1986|editore=Feldheim Publishers|isbn=978-0-87306-428-6}} (include ''Mevo ha-Talmud'' di Samuel ha-Nagid, cfr. sez. successiva)
* [[Zvi Hirsch Chajes]] ''
* {{Cita libro|autore=Dan Cohn-Sherbok|titolo=Judaism and other faiths|url=http://books.google.com/books?id=YjSckdMCFWcC|accesso=27 maggio 2012|anno=1994|editore=Palgrave Macmillan|isbn=978-0-312-10384-2}}
* {{cita libro|curatore=Charlotte Elisheva Fonrobert|curatore2 =Martin S. Jaffee|titolo=The Cambridge Companion to the Talmud and Rabbinic Literature|url=https://archive.org/details/cambridgecom_xxxx_2007_000_9241166|città=Cambridge|editore=Cambridge University Press|anno=2007}}
* Fraade, Steven D, "Navigating the Anomalous: Non-Jews at the Intersection of Early Rabbinic Law and Narrative", in {{Cita libro|autore=Laurence Jay Silberstein|autore2=Robert L. Cohn|titolo=The Other in Jewish thought and history: constructions of Jewish culture and identity|url=http://books.google.com/books?id=Aawa_AqjINQC|accesso=27 maggio 2012|data=1º agosto 1994|editore=NYU Press|pp=145-165|isbn=978-0-8147-7990-3}}
* {{Cita libro|autore=R. Travers Herford|titolo=Christianity in Talmud and Midrash|url=http://books.google.com/books?id=v2uXn-8ZB-oC|accesso=27 maggio 2012|data=15 febbraio 2007|editore=KTAV Publishing House, Inc.|isbn=978-0-88125-930-8}}
* D. Landesman ''A Practical Guide to Torah Learning'' ([[Jason Aronson]], 1995). ISBN 1-56821-320-4
* {{Cita libro | nome=Emmanuel | cognome=Lévinas| wkautore= Emmanuel
* Levy, Richard S., ''Antisemitism: a historical encyclopedia of prejudice and persecution, Volume 2'', ABC-CLIO, 2005. Cfr. articoli: "Talmud Trials", "Entdecktes Judenthum", "The Talmud Jew", "David Duke", "August Rohling", e "Johannes Pfefferkorn".
* {{Cita libro| nome=Hyam | cognome=Maccoby | wkautore=Hyam Maccoby | nome2=Jehiel | cognome2=ben Joseph (of Paris) | titolo=Judaism on trial: Jewish-Christian disputations in the Middle Ages | url=http://books.google.com/books?id=hD1sQgAACAAJ | accesso=27 maggio 2012 | anno=1993 | editore=Fairleigh Dickinson University Press | isbn=978-1-874774-16-7}} Un compendio di fonti primarie con commentario.
* [[Maimonide]] ''Introduzione alla [[Mishneh Torah]]'' (
* Maimonide ''Introduzione al [[Mosè Maimonide#Opere e bibliografia|Commentario alla Mishnah]]'' (
* [[Aaron Parry]] ''The Complete Idiot's Guide to The Talmud'' (Alpha Books, 2004). ISBN 1-59257-202-2
* [[Michael Levi Rodkinson|Rodkinson, Michael Levi]], ''
* {{Cita libro|autore=Jonathan Rosen|titolo=The Talmud and the Internet: A Journey Between Worlds|url=http://books.google.com/books?id=GaAyUAKmm00C|accesso=27 maggio 2012|data=25 ottobre 2001|editore=Continuum International Publishing Group|isbn=978-0-8264-5534-5}}
* {{Cita libro|autore=Adin Steinsaltz|wkautore=Adin Steinsaltz|titolo=The essential Talmud|url=http://books.google.com/books?id=keXGJjd4ThcC&pg=PA10|accesso=27 maggio 2012|data=11 settembre 2006|editore=Basic Books|isbn=978-0-465-08273-5|urlmorto=sì}} Ulteriori informazioni bibliogr. su
* [[Adin Steinsaltz]] ''The Talmud: A Reference Guide'' (Random House, 1996). ISBN 0-679-77367-3
Riga 631 ⟶ 599:
* [[Anti-Defamation League]]
* [[Cattività babilonese]]
* [[Chazakah]]
* [[Diaspora ebraica]]
* [[Dio (ebraismo)]]
Riga 640 ⟶ 608:
* [[Mishnah]]
* [[Mishneh Torah]]
* [[Rabbini del Talmud]]
* [[Tannaim]]
* [[Tanakh]]
Riga 647 ⟶ 616:
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|b=Torah per sempre|q|wikt=Talmud|s=en}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Div col}}
* [[Joseph ben Judah ibn Aknin]], ''
* [[Zerachiah ha-Levi of Girona|Zerachiah Halevi]], ''
* [[Samson of Chinon|Samson di Chinon]], ''
* [[Abraham ibn Akra]], ''{{cita testo|url=http://hebrewbooks.org/7049|titolo=Meharere Nemarim}}''
* [[
* [[
* [[
* Yeshu'ah b. Yosef ha-Levi, ''{{cita testo|url=http://hebrewbooks.org/11511|titolo=Halichot Olam}}''
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* [[Mosè Luzzatto]], ''{{cita testo|url=http://hebrewbooks.org/19760|titolo=Derech Tevunot}}'', trad in {{en}} come ''The Ways of Reason'', Feldheim 1988, ISBN 978-0-87306-495-8
* ''Sefer ha-Higgayon'', trad. in {{en}} come ''The Book of Logic'', Feldheim 1995, ISBN 978-0-87306-707-2
* de Oliveira, Solomon, ''
* Malachi ha-Cohen, ''
* Goitein, B., ''{{cita testo|url=http://hebrewbooks.org/19582|titolo=Kesef Nivhar}}''
*
* Moshe Amiel, ''Ha-Middot le-Ḥeqer ha-Halachah'', {{cita testo|url=http://hebrewbooks.org/33168|titolo=vol. 1}}, {{cita testo|url=http://hebrewbooks.org/33170|titolo=vol. 2}}, {{cita testo|url=http://hebrewbooks.org/33169|titolo=vol. 3}}
* ''{{cita testo|url=http://books.google.it/books?id=IY47AAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false|titolo=Clavis Talmudica maxima}}'', traduzione in latino del Talmud e della Ghemara con testo ebraico a fronte
* {{cita web|url=http://www.mechon-mamre.org/b/h/h0.htm|titolo=Mishnah|lingua=he}}
* {{cita web|url=http://www.mechon-mamre.org/b/
* {{cita web|url=http://www.mechon-mamre.org/b/
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* {{cita web|url=http://
* {{cita web|url=http://
* {{he}} {{cita testo|url=http://www.nosachteiman.co.il/?CategoryID=1160&ArticleID=5713&SearchParam=%D7%AA%D7%9C%D7%9E%D7%95%D7%93|titolo="Trattato Megillah"}}: scaricabile in .pdf con vocalizzazione [[yemen]]ita
* {{cita testo|url=https://www.youtube.com/watch?v=_nwwAAPXHZg|titolo=''Ecco il Talmud in italiano: la prima copia al Presidente Mattarella'' (alanews.it - YouTube)}}
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