Delta del Po: differenze tra le versioni
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{{Coord|44|57|39.32|N|12|27|42.89|E|display=title|type:landmark_region:IT}}
{{Regione geografica
|panorama = Po River Delta - ISS005-E-7461.JPG
|nomeTerritorio = Delta del Po
|stato = ITA
|territorio = [[Veneto]], [[Emilia
|lingue = [[Lingua italiana|italiano]]
|superficie = 180
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|anno = 2016
|densità = 405
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|sito = http://www.parcodeltapo.it/pages/it/home.php Parco Delta del Po
}}
{{UNESCO
|tipoBene = entrambi
|nome = Ferrara, città del Rinascimento e il suo Delta del Po
|nomeInglese = Ferrara, City of the Renaissance, and the Po Delta
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}}
== Descrizione ==
Secondo questa definizione, il delta del Po ricade interamente nella [[
In
L'assetto idraulico
Il delta del Po è stato inserito
=== Geografia ===
[[File:Ippovie Delta Po.JPG|thumb|[[ippovia|Ippovie]] del Delta del Po]]
La superficie dell'area deltizia è interessata da una progressiva espansione (pari a circa 60
Le diramazioni deltizie
Discorso a parte
A sud del delta il mare forma un'insenatura che, pur non
Il delta
* [[Parco regionale del Delta del Po dell'Emilia-Romagna]]<ref>{{Cita web|url=http://www.parcodeltapo.it/er/index.html|titolo=Parco
* [[Parco regionale veneto del Delta del Po]]<ref>{{Cita web |url=http://www.parcodeltapo.org/index2.php |titolo=Parco Regionale Veneto del Delta del Po
== Geologia ==
L'intera [[Pianura Padana]] ha subìto
Tra i fattori che hanno causato questi fenomeni
Il maggior apporto di sedimenti trasportati dagli [[Affluente|affluenti]] appenninici del Po rispetto agli affluenti alpini (che scaricano parte dei sedimenti nei laghi attraversati) ha comportato nei secoli il progressivo spostamento
=== Era glaciale ===
La [[pianura Padana]], fino a circa un milione di anni addietro, non esisteva ed al suo posto vi era un grande golfo che giungeva quasi alle [[Alpi Occidentali]] e all'[[Appennino ligure|Appennino Ligure]]. In seguito, durante le grandi glaciazioni dell'[[Quaternario|era quaternaria]], il fondo marino di tale golfo divenne più volte terra emersa, sia a causa dell'incremento dei ghiacci sulle aree emerse e del conseguente abbassamento del livello del mare sia per l'ingente accumulo dei sedimenti erosi dai monti circostanti. Addirittura, al termine dell'ultima glaciazione, la linea di costa congiungeva direttamente l'attuale regione delle [[Marche]] con la zona centrale della [[Dalmazia]].▼
▲La [[
Successivamente, con l'attuale ritiro dei ghiacciai, il mare tornò ad incrementare il suo livello. A quest'ultimo periodo risale la sedimentazione dei terreni limitrofi della bassa pianura che presentano un grande interesse par la notevole produttività agricola.▼
A testimonianza della giovinezza del territorio, i terreni sono [[Torba|torbosi]], [[Argilla|argillosi]] e diventano più [[Sabbia|sabbiosi]] man mano che ci si avvicina al mare.▼
▲Successivamente, con
▲A testimonianza della giovinezza del territorio, i terreni sono [[Torba|torbosi]], [[Argilla|argillosi]] e diventano più [[Sabbia|sabbiosi]]
=== Valle Padusa ===
La [[valle Padusa]]
== La mano dell'uomo e l'evoluzione storica ==
[[File:Evoluzione delta Po.gif|thumb|upright=1.4|Evoluzione del delta del Po dal 1604, data della chiusura dell'imbocco del fiume [[Reno (Italia)|Reno]] nel Po, fino al 1985]]
La presenza dell'uomo nell'antico delta del Po risale già ad epoche [[preistoria|preistoriche]], come testimoniano i resti di alcuni villaggi di [[palafitta|palafitte]], ad esempio quello di Canàr nei pressi di [[San Pietro Polesine]], in
=== Epoca greco-etrusca e romana ===
Le bonifiche delle paludi nei dintorni di [[Comacchio]], soprattutto quella di Trebba (
La penetrazione dei [[Impero romano|Romani]] più a sud del delta
La scoperta di necropoli a [[Voghiera|Voghenza]] (''Vicus Habentia''), a 10 km da Ferrara, permette di attestare, grazie al materiale numismatico ritrovato risalente all'epoca di [[Claudio]] (anni 41-54) e [[Massimino Trace]] (235-238)
Nel I secolo d.C. esistevano le fosse Augusta, Clodia, Filistina, Flavia, Messanicia e Neronia che permettevano di navigare da Ravenna ad Aquileia rimanendo sempre all'interno di lagune e percorrendo canali artificiali e tratti di fiumi. In epoca romana i porti più importanti sul Po furono [[Cremona]], [[Pavia]] (sul tratto terminale del Ticino), [[Piacenza]], [[Brescello]], [[Ostiglia]], ''Vicus Varianus'' (poi [[Vigarano Mainarda|Vigarano]]) e ''Vicus Habentia'' (poi [[Voghenza]], prima della fondazione di [[Ferrara]]).
Il taglio o [[centuriazione]] romana delle terre a sud del delta mostra il lavoro dei Romani che
Il declino progressivo di Ravenna favorì lo sviluppo di [[Ferrara]] che faceva parte dell'[[Esarcato d'Italia|Esarcato di Ravenna]] ed il cui nome
=== Epoca medioevale e rinascimentale ===
[[File:
In epoca medievale il [[Po di Volano]], che attraversava Ferrara,
Restano scarse testimonianze del periodo
=== Dalla fine del XVI secolo al XIX secolo ===
Nel giro di pochi anni si verificarono due avvenimenti che incisero drasticamente sull'assetto idraulico del delta. Il primo fu il [[terremoto di Ferrara del 1570|sisma del 17 novembre del 1570]]: se durante tutto il dominio della signoria Estense il braccio principale del Po scorreva per Ferrara per poi dividersi nei rami di Volano e Primaro, successivamente l'acqua prese a incanalarsi con forza nel ramo più settentrionale, fino ad allora marginale nell'immensità del delta.<ref name=Rumiz />
Il secondo
L'imponente opera di deviazione del corso principale del fiume fu realizzata al fine di contrastare il progressivo processo di traslazione verso nord
▲L'imponente opera di deviazione del corso principale del fiume fu realizzata al fine di contrastare il progressivo processo di traslazione verso nord dell'idrografia fluviale causata dalle ragioni geologiche di cui si fa cenno nel soprastante relativo capitolo.
Tale migrazione determinava un apporto sempre crescente di sedimenti verso la laguna di Venezia (ricordiamo l'esistenza del considerevole ramo settentrionale denominato Po di Tramontana, di cui è ancor oggi visibile il paleoalveo tra le valli a sud della foce dell'Adige) che ne minacciava l'interramento. Ciò avrebbe determinato l'occlusione del porto e la morte della città commerciale. Per questa fondamentale ragione [[Venezia]] decise di intraprendere
Attraverso drenaggi e accordi di intervento successivi, la suddivisione è stata estesa a 120.000 ettari compresi tra il
Contrariamente alla parte settentrionale della provincia ferrarese, le terre che formavano un'unica grande depressione in corrispondenza del territorio di Polesine di San Giorgio non si prestavano ad un agevole drenaggio: gli interventi di risanamento avvenivano principalmente "per colmata", ovvero derivando le torbide dovute alle piene del Po e sfruttando la decantazione dei materiali in sospensione. Una più efficace gestione idraulica arriverà con il convogliamento delle acque effluenti dai terreni più elevati nel letto delle grandi linee idrauliche di bonifica che percorrevano la zona (
[[File:Delta-Pô-
▲[[File:Bonifica.JPG|thumb|right|Bonifica di Argenta]]
=== Era industriale ===
Il sollevamento meccanico delle acque dei terreni più bassi fu possibile a partire dal [[1872]], anno di costruzione del più vecchio [[stabilimento idrovoro di Marozzo]] a [[Lagosanto]], al servizio del drenaggio di un bacino costituito da [[Gallare|Valle Gallare]], Valle Tassoni ed altre minori.
Fino al [[1930]]
Con
File:Photo Po River- land reclamation works 1930 - Touring Club Italiano 2 6632.jpg|Lavori di Bonifica del Po, 1930
File:Photo Po River- land reclamation works- the filling with sand using dredges 1930 - Touring Club Italiano 2 6630.jpg|Lavori di bonifica del Po, 1930. Grazie a dei dragaggi è possibile riempire di sabbia gli spazi.
File:Photo Po River- land reclamation works- the protection of the riverbank 1930 - Touring Club Italiano 2 6628.jpg|Lavori di bonifica del Po, 1930. Spazi liberati dall'acqua e protetti.
File:Photo Po River- land reclamation works 1930 - Touring Club Italiano 2 6634.jpg|Lavori di bonifica del Po, 1930. Processo di drenaggio dei terreni.
File:Photo Po River- land reclamation works 1930 - Touring Club Italiano 2 6627.jpg|Lavori di bonifica del Po, 1930. Terreni bonificati.
</gallery>
=== Estrazioni gas naturale e subsidenza ===
Una relazione del Consorzio di
Dagli anni trenta e soprattutto negli anni quaranta e cinquanta, fino alla sospensione decisa dal
Dal 1954 al 1958 furono estratti 230 milioni di m<sup>3</sup> di gas per anno; nel 1959 si salì a 300 milioni.<br />Dal 1951 al 1960 furono misurati abbassamenti medi del suolo di un metro con punte di due metri; nonostante la sospensione delle estrazioni del 1961, il territorio continuò a calare molto nei
▲Dal 1951 al 1960 furono misurati abbassamenti medi del suolo di un metro con punte di due metri; nonostante la sospensione delle estrazioni del 1961 il territorio continuò a calare molto nei 15 anni successivi; dall'inizio degli anni cinquanta a metà degli anni settanta il territorio è calato mediamente di oltre 2 metri sino a punte di 3,5 metri. Rilievi recenti dell'Istituto di Topografia della Facoltà di Ingegneria dell'[[Università degli Studi di Padova|Università di Padova]] hanno stabilito che i territori deltizi dell'[[Isola di Ariano]] e dell'[[Isola della Donzella]] si sono ulteriormente abbassati di 0,5 metri che vanno ad aggiungersi ai 2 - 3 metri sotto il livello del mare del territorio.
Le conseguenze della [[subsidenza]], anche sotto il profilo economico, sono
* effetti sulle arginature: il terreno che si abbassa trascina con sé anche gli argini. Questo causa minor spessore delle fiancate di sicurezza degli stessi, maggiori spinte dell'acqua, maggiore possibilità di formazione di [[Fontanazzo|fontanazzi]] e tracimazioni, maggiori possibilità di cedimenti degli argini. Le infiltrazioni sono calcolate in 70 litri al secondo per
* maggiori spese per la bonifica: fu necessario ricostruire tutto il sistema di scolo con ricalibrazione delle sezioni e delle pendenze necessarie, demolire e ricostruire manufatti, chiaviche, ponti sui canali e sugli scoli, ricostruire o adeguare ai nuovi livelli dell'acqua le idrovore, con una spesa stimata di 700 milioni di
Il
{{cita web|cognome=|nome=|wkautore=|coautori=|autore=Unione Veneta Bonifiche|url=http://www.bonifica-uvb.it/Upload/Cifre-bonifica.xls|titolo=La Bonifica in cifre|accesso=17 novembre 2011|formato=|lingua=|editore=|opera=|volume=|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120816033845/http://www.bonifica-uvb.it/Upload/Cifre-bonifica.xls|dataarchivio=16 agosto 2012|id=|citazione=|urlmorto=sì}}
</ref>
==
I crescenti problemi [[ecologia|ecologici]] e ambientali hanno spinto, sul finire degli anni ottanta, verso una maggiore
=== Parco regionale del Delta del Po dell'Emilia-Romagna ===
Il [[parco regionale del Delta del Po dell'Emilia-Romagna]] è un'area protetta grande 53.653 ettari. Copre tutto il delta storico del Po e include, oltre alle foci del Po di Goro e del Po di Volano, anche le bocche dei fiumi Reno (antico Po di Primaro), Lamone, Fiumi Uniti, Bevano, Savio.
Vi fanno parte pure le zone umide e salmastre della costa adriatica e dell'immediato entroterra: la sacca di [[Goro]], le
Monumenti di rilievo all'interno del parco sono l'[[abbazia di Pomposa]], la [[Pieve di San Giorgio (Argenta)|
=== Parco regionale veneto del Delta del Po
Il parco
▲Il parco del delta del Po possiede la più vasta estensione di zona umida protetta d'Italia. La [[flora]] e la [[fauna]] sono varie al punto di contare circa un migliaio di specie diverse. In particolare, è notevole la [[fauna]], con più di 400 specie diverse, tra mammiferi, rettili, anfibi e pesci.
Il [[parco interregionale Delta del Po]] deve la sua denominazione alla legge quadro (n. 394/91) che prevedeva la costituzione del parco unico gestito dalle regioni del [[Veneto]] e dell'[[Emilia-Romagna]] mediante fusione dei due parchi regionali esistenti, però non è mai stata attuata.
▲=== Parco naturale interregionale del Delta del Po ===
== Economia ==
Oltre che area di interesse paesaggistico e turistico, il delta del Po è anche un territorio di
== Infrastrutture e trasporti ==
Accanto alle tradizionali vie d'acqua, nel corso dei secoli sono state realizzate
Oltre al fitto reticolo di strade provinciali, l'area è attraversata dal raccordo autostradale 8 Ferrara-Porto Garibaldi. Le linee ferroviarie
▲Oltre al fitto reticolo di strade provinciali, l'area è attraversata dal raccordo autostradale 8 Ferrara-Porto Garibaldi. Le linee ferroviarie presenti in zona sono la [[Ferrovia Rovigo-Chioggia|Rovigo-Adria-Chioggia]], e la [[Ferrovia Ferrara-Codigoro|Ferrara-Codigoro]] e il raccordo ferroviario Portomaggiore-Dogato. In passato erano presenti ulteriori relazioni su ferro quali la [[ferrovia Adria-Ariano Polesine]], la [[ferrovia Ferrara-Copparo]] e le tranvie [[Tranvia Ferrara-Codigoro|Ferrara-Codigoro]] e [[Tranvia Ostellato-Porto Garibaldi|Ostellato-Comacchio-Porto Garibaldi]].
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo=Ferrara, città del Rinascimento e il suo Delta del Po: un paesaggio culturale|altri=a cura di Marco Borella e Enrica Domenicali. bibliografia tematica e tavole di Angela Ghinato|città=Ferrara|editore=Provincia di Ferrara|anno=2000|cid=paesaggio culturale|oclc=181641006}}
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|
==Collegamenti esterni==
*WWF Ravenna, [https://web.archive.org/web/20060517191503/http://www.racine.ra.it/wwfravenna/WWF%20OK/33%20delta%20del%20po2.htm L'evoluzione del Delta del Po attraverso i secoli]
* {{Natura2000|IT3270017}}
* {{Natura2000|IT3270023}}
{{Patrimoni Unesco|Italia}}
{{Portale|Emilia|Veneto}}▼
{{Aree naturali protette in Italia}}
▲{{Portale|Emilia|Veneto}}
[[Categoria:Siti di interesse comunitario del Veneto]]
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[[Categoria:Territori dell'Emilia-Romagna]]
[[Categoria:Territori del Veneto]]
[[Categoria:Delta del Po| ]]
[[Categoria:Patrimoni dell'umanità d'Italia]]
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