Casa Batlló: differenze tra le versioni
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{{Edificio civile
|nome edificio =
|immagine =
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|paese = Spagna
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|stato = <!-- di default è "in uso" -->
|periodo costruzione = 1904-1906
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|stile = [[Modernismo catalano|Modernista]], [[Freeform (architettura)|Freeform]]
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|architetto = [[Antoni Gaudí]]▼
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}}
La '''Casa Batlló''' (in [[lingua catalana|catalano]] {{IPA|[bəʎ'ʎo, bəd'ʎo]}}) è un'opera del celebre [[architetto]] [[Catalogna|catalano]] [[Antoni Gaudí]] che sorge a [[Barcellona]], in [[Spagna]], al civico 43 del [[Passeig de Gràcia]]. Considerata una delle creazioni più originali del celebre architetto, l'edificio è stato dichiarato, nel [[2005]], [[patrimonio dell'umanità]] dell'[[UNESCO]].▼
{{UNESCO
Nel 1904 Josep Batlló, altolocato industriale del settore tessile, affidò a Gaudí l'incarico di rimettere a nuovo un modesto palazzo acquistato l'anno precedente sul Passeig de Gràcia, l'arteria principale del quartiere modernista dell'[[Eixample]], zona eletta dalla borghesia catalana dell'epoca quale sede dei propri spettacolari palazzi. La costruzione originale era uno spazio molto stretto e allungato e dalla forma rettangolare, che rappresentava sicuramente una sfida per l'architetto catalano.▼
|tipoBene = patrimonio
|nomeInglese = Works of Antoni Gaudí
|immagine = Barcelona 1051 06.jpg
|anno = 2005
|tipologia = Culturale
|pericolo =
|criterio = (i) (ii) (iv)
|link = 320
}}
▲La '''Casa Batlló''' (in [[
▲Nel 1904
Il lavoro di Gaudi, completato nel 1907, modificò notevolmente l'aspetto dell'edificio, rivoluzionando la facciata principale, ampliando il cortile centrale ed elevando due piani inesistenti nella costruzione originale. Al piano terreno sorgevano le scuderie, destinate successivamente a magazzini, e l'androne comune. Il primo piano del palazzo, il cosiddetto piano nobile, fu destinato ad abitazione della famiglia
▲Al piano terreno sorgevano le scuderie, destinate successivamente a magazzini, e l'androne comune. Il primo piano del palazzo, il cosiddetto piano nobile, fu destinato ad abitazione della famiglia Batlló mentre negli altri quattro piani furono ricavati otto appartamenti destinati all'affitto.
== Storia ==
[[File:Barcelona-MansanaDiscordia-004.jpg|thumb|left|L'isolato dove
[[File:Batllo-godo-per Napoleon.jpg|thumb|left|Batlló con i propri
Nel XIX secolo la città di Barcellona viene interessata da profondi mutamenti edilizi e sociali. Il [[Piano Cerdà|piano urbanistico]] predisposto da [[Ildefons Cerdà i Sunyer]], infatti, aveva dato avvio alla costruzione di un quartiere, l'[[Eixample]] definito da una rigida maglia stradale, regolare e geometrica, e da isolati sempre uguali a sé stessi: asse portante di questa nuova area urbana era il [[Passeig de Gràcia]], strada che univa il ''barrio'' gotico con il paesello ''extra moenia'' di Gràcia, oggi fagocitato dall'urbanizzazione cittadina. Al n. 43 di questo asse viario elegante e raffinato si insediava un edificio d'opera civile progettato nel 1875 da [[Emilio Sala Cortés]], architetto di modesta levatura oggi ricordato soprattutto per essere stato uno degli insegnanti di Gaudí presso la Scuola di Architettura di Barcellona.<ref>{{cita|Bassegoda|p. 184}}.</ref>
Nel 1903 l'immobile fu acquistato da [[Josep Batlló i Casanovas]], ricco uomo d'affari proprietario di varie fabbriche tessili a Barcellona. Membro di spicco della
Gaudí, tuttavia, aveva in mente un piano ben più ambizioso
▲Gaudí, tuttavia, aveva in mente un piano ben più ambizioso, e assicurò a Batlló che una semplice ristrutturazione del fabbricato già esistente sarebbe stata sufficiente. Fu così che tra il 1904 e il 1906 Gaudí si mise all'opera, predisponendo una ristrutturazione della facciata, una ridistribuzione delle suddivisioni interne e l'ampliamento del cavedio e dando vita a una delle sue opere più fantasiose ed innovative: malgrado alcune problematiche legali, dovute all'aggetto ritenuto eccessivo delle colonne alla base, la casa Batlló fu subito accolta con molto entusiasmo e, nell'anno della sua inaugurazione, concorse persino per il prestigioso titolo di «migliore architettura dell'anno», poi vinto da un altro edificio. Dopo un articolato percorso proprietaristico la casa Batlló alla fine del XX secolo è stata aperta al pubblico ed è ormai diventata una tappa irrinunciabile per ciascun turista in visita a Barcellona:<ref>{{cita|Rodríguez ''et al.'', Blasco Piñol|p. 71.|R}}</ref> dichiarata monumento storico-artistico nazionale nel 1969, dal 2005 la Casa è entrata a far parte del patrimonio mondiale dell'UNESCO, all'interno del sito «Opere di Antoni Gaudí».
== Descrizione ==
[[File:CasaBatllo 0170.JPG|thumb|Veduta notturna della facciata anteriore di Casa Batlló]]
Quando Gaudí pose mano al progetto di ristrutturazione di casa Batlló era ormai entrato nella piena maturità stilistica: ormai tramontate le velleità storiciste della gioventù, il suo stile architettonico aveva finalmente trasceso il mero accademismo per riflettere una visione assolutamente personale dell'architettura, di grande originalità e dal sigillo estremamente innovativo. Come già in altre opere gaudiane, tuttavia, la creativa esuberanza dell'insieme è concepita sotto il prisma della funzionalità, criterio al quale l'architetto subordina tutti gli altri elementi. Gaudí, in
La casa Batlló occupa un totale di 4300 m<sup>2</sup>, con 450 m<sup>2</sup> di superficie calpestabile per
=== Facciata ===
La prima cosa che attira l'attenzione del fruitore
{{citazione|Spariranno gli angoli e la materia si manifesterà abbondantemente nelle sue rotondità astrali: il sole vi penetrerà per i quattro lati e sarà come un'immagine del paradiso. Si potrà trar partito dai contrasti e così il mio palazzo sarà più luminoso della luce|Antoni Gaudí<ref name=a/>}}
[[File:Casa Batlló 01.jpg|thumb|left|Particolare del tetto]]
Peculiarità della facciata anteriore di casa Batlló è il suo rivestimento ceramico, dalle lucenti e liquide qualità. L'aspetto magico e fiabesco della facciata, già sottolineato dalla sua configurazione arcuata e sinuosa, è ampliato dalla fantasmagoria di dischi di maiolica frammentata e di vetri istoriati ivi inseriti. Queste ceramiche iridescenti, realizzate dalle manifatture di Palma di Maiorca, sono variamente disposte in modo da massimizzare la captazione e il riverbero della luce, allorché in giornate particolarmente soleggiate si generano degli effetti luministici
[[File:Gaudi-CasaBatllo-façanaPosterior 0857.jpg|thumb|La facciata posteriore di casa Batlló]]
Notevoli anche i balconi della facciata, i quali - per la loro forma bizzarra e immaginativa - sono stati paragonati talora a maschere teatrali, talora a
Decisamente meno spettacolare di quella anteriore, la facciata posteriore della casa Batlló ne richiama comunque
[[File:Casa Batlló Light Well.jpg|thumb|left|Il cortile interno di casa Batlló]]
▲Decisamente meno spettacolare di quella anteriore, la facciata posteriore della casa Batlló ne richiama comunque le linee sinuose e sensuali, rappresentate da quattro terrazze continue in cui si alternano rientranze e sporgenze, con ringhiere di rete metallica in ferro battuto. In corrispondenza del piano nobile si apre l'accesso al patio dell'appartamento della famiglia Batlló. In corrispondenza del piano nobile si apre l'accesso al patio dell'appartamento della famiglia Batlló. Alla sommità della facciata, in corrispondenza della soffitta e del parapetto della terrazza superiore, è presente infine un coloratissimo [[trencadís]] a motivi floreali e geometrici.
=== Interni ===
Il piano di accesso fu interamente ristrutturato da Gaudì in modo da ricavarvi le scuderie (che a metà degli anni novanta sono state ristrutturate in uno spazio multifunzionale per riunioni e convegni), un locale commerciale ed un androne comune in cui si trovano la rampa di accesso al piano nobile, il cortile centrale, interamente rivestito di ceramiche di diverse sfumature di azzurro e chiuso in alto da un grande lucernario, attorno al quale si snodano le rampe della scala comuni e all'interno del quale è collocato un ascensore. Ceramica, marmo, ferro battuto e legno si alternano in sequenze sinuose in cui la mano del maestro si sofferma nella cura dei dettagli più minuti: porte, maniglie, campanelli, portano tutte il suo marchio inconfondibile (di particolare interesse le sedie, delle quali spiccano le qualità marcatamente scultoree).
[[File:Barcelona, Casa Batlló, innen, Dachboden.jpg|thumb|Particolare del soppalco]]
L'appartamento del [[piano nobile]], che ospitò la famiglia Batlló, è ampio circa 400 m<sup>2</sup> ed è suddiviso in tre zone: la prima, che si affaccia sul Passeig de Gràcia, è occupata da un grande salone composto da tre locali comunicanti; nella parte centrale, disposta intorno al [[cavedio]] condominiale (grazie al quale la luce naturale penetra all'interno della casa), trovano posto un [[vestibolo (architettura)|vestibolo]], la [[cucina (architettura)|cucina]], i [[Stanza da bagno|bagni]] ed altri locali di servizio; sulla facciata posteriore si affacciano invece le camere da letto e la stanza da pranzo. Da quest'ultima si accede ad una grande terrazza, ampia oltre 200 m<sup>2</sup> e riccamente decorato con ''trencadís'' che richiamano quelli della facciata principale. Gli interni si fondono l'uno nell'altro e sulle pareti, come per l'esterno, sono assenti spigoli e linee rette.
Nella realizzazione della soffitta Gaudí adottò una ingegnosa soluzione architettonica basata sull'utilizzo del cosiddetto arco catenario o arco equilibrato, che consente una omogenea distribuzione dei carichi eliminando la necessità di colonne, muri e contrafforti. Il risultato è un ambiente che richiama una caverna, o secondo alcuni la cassa toracica di un grande animale come la balena. In passato vi trovava posto la lavanderia dei condomini mentre oggi ospita un piccolo museo dedicato all'architetto catalano. Due scale a chiocciola collegano i locali della soffitta alla terrazza. Il tetto, infatti, in casa Batlló non si configura come un semplice aggregato di tegole atte a fornire copertura all'organismo edilizio, in quanto presenta una duplice finalità funzionale (assicura il deflusso delle acque meteoriche, nonché la ventilazione con appositi condotti) ed estetica. Gaudi, infatti, ha manipolato gli spazi del tetto con una plasticità quasi scultorea: era sua opinione che i tetti degli edifici agissero in maniera non dissimile dai cappelli delle persone, andando a indicare la personalità dell'edificio che vanno coprendo.▼
== Galleria d'immagini ==
▲Nella realizzazione della soffitta Gaudí adottò una ingegnosa soluzione architettonica basata sull'utilizzo del cosiddetto arco catenario o arco equilibrato, che consente una omogenea distribuzione dei carichi eliminando la necessità di colonne, muri e contrafforti. Il risultato è un ambiente che richiama una caverna, o secondo alcuni la cassa toracica di un grande animale come la balena. In passato vi trovava posto la lavanderia dei condomini mentre oggi ospita un piccolo museo dedicato all'architetto catalano. Due scale a chiocciola collegano i locali della soffitta alla terrazza.
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File:Casa Batlló, Barcelona SP.jpg|alt=
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== Note ==
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*{{cita libro|cid=Bassegoda|autore=Bassegoda, Juan|anno=2002|lingua=es|titolo=Gaudí o espacio, luz y equilibrio|città=Madrid|editore=Criterio Libros|ISBN=978-84-95437-10-5}}
*{{cita libro|autore= Rodríguez, Alberto; Sosa, Lionel; Noya Álvarez, Soedade; López Sáenz, Virginia; Blasco Piñol, Xavier|cid=R|anno=2008|titolo=Casa Batlló|città=Barcellona|ISBN=978-84-96783-16-4}}
*{{cita libro|autore=Rainer Zerbst|editore=Taschen|titolo=Antoni Gaudí|ISBN=3-8228-0460-6|anno=1990|cid=Zerbst}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto
==Collegamenti esterni==
* {{collegamenti esterni}}
{{Gaudi}}
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[[Categoria:Palazzi di Barcellona|Batlló]]
[[Categoria:
[[Categoria:Architetture di Antoni Gaudí]]
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