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{{Divisione amministrativa
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|
|Didascalia = Panorama di Carcare e del fiume [[Bormida di Pallare]]
|Bandiera = Carcare-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Liguria
|Divisione amm grado 2 = Savona
|Amministratore locale = Rodolfo Mirri
|Partito = [[lista civica]] di [[centro-sinistra]] Cambia Carcare
|Data elezione = 15-5-2023
|Data istituzione = 1861
|Sottodivisioni = Vispa
|Divisioni confinanti = [[Altare (Italia)|Altare]], [[Cairo Montenotte]], [[Cosseria]], [[Mallare]], [[Pallare]], [[Plodio]]
|
|Gradi giorno = 2295
|Nome abitanti = carcaresi
|Patrono = [[san Giovanni Battista]]
|Festivo = 24 giugno
|
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Carcare (province of Savona, region Liguria, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Carcare nella provincia di Savona
}}
'''Càrcare''' ({{Link audio|It-Carcare.ogg}} ''Corcre'' in [[Dialetti dell'Alta Val Bormida|dialetto valbormidese]]<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=141 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/141 }}</ref><ref>I toponimi dialettali sono citati nel libro-dizionario del {{Cita libro|professor Gaetano|Frisoni|Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese|1910-2002|Nuova Editrice Genovese|Genova}}</ref>, ''Cancre'' in [[lingua ligure|ligure]], ''Cärcre'' in [[lingua piemontese|piemontese]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Savona]] in [[Liguria]].
== Geografia fisica ==
Il comune è situato in [[val Bormida]] in una conca sulle due sponde del fiume [[Bormida di Pallare]], compreso tra una altitudine minima di 359 m s.l.m. e una massima di 600 m s.l.m..
== Storia ==
[[File:Lavandaie a Carcare 1866.jpeg|thumb|left|[[Ernesto Rayper]]<br>''Lavandaie a Carcare'', 1866]]
Antica [[mansio]] di Calanicum<ref>[http://www.roma-victrix.com/urbesetloca/urbesetloca_italia_regioIXXXI.htm Roma Victrix] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100328222942/http://www.roma-victrix.com/urbesetloca/urbesetloca_italia_regioIXXXI.htm |data=28 marzo 2010}} per approfondimento su ''mansio Calanicum''.</ref> lungo la [[Via Aemilia Scauri]], tra gli importanti centri romani di [[Acqui Terme]] e [[Vado Ligure|Vado]], è citata in alcuni documenti con il toponimo Bugile<ref name="Comune storia">{{Cita web|url=http://www.comune.carcare.sv.it/index.php?option=com_content&view=article&id=45&Itemid=86|titolo=Fonte dal sito del comune di Carcare-Cenni storici|accesso=27 giugno 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120207090217/http://www.comune.carcare.sv.it/index.php?option=com_content&view=article&id=45&Itemid=86|dataarchivio=7 febbraio 2012}}</ref> (in seguito Bauzile o Boyle);<ref name="Comunità montana">{{Cita web|url=http://www.cm-altavalbormida.it/sitoavb/avb/infocom/03_storia.html|titolo=Fonte dal sito dell'ex comunità montana alta val Bormida-Carcare|accesso=5 settembre 2012}}</ref> due documenti del 998 e 999 attestano infatti la cessione delle decime e diritti da parte dell'imperatore [[Ottone III di Sassonia]] al [[Bernardo (vescovo di Savona)|vescovo di Savona Bernardo]].<ref name="Comune storia"/><ref name="Comunità montana"/> In un atto di donazione all'[[abbazia di Ferrania]] del 1111 compare il toponimo Carcaris.<ref name="Comune storia"/>
Nell'XI secolo divenne possedimento di [[Bonifacio del Vasto]]<ref name="Comunità montana"/> e alla morte di quest'ultimo ereditato dal figlio [[Enrico I del Carretto|Enrico I Del Carretto]] nel 1142,<ref name="Comunità montana"/> capostipite della famiglia dei [[Del Carretto]] del [[Marchesato di Finale|Finale]].<ref name="Borghi nel verde">Fonte dal libro di {{Cita libro|Enzo|Bernardini|Borghi nel verde. Viaggio nell'entroterra della Riviera Ligure delle Palme|2003|Tipografia Stige|San Mauro (TO)}}</ref> Nel 1185 con la morte di Enrico I i territori verranno divisi tra i due figli [[Ottone del Carretto|Ottone Del Carretto]] ed [[Enrico II Del Carretto]] e Carcare, situata in una posizione considerata importante e strategica per il dominio di questa zona della [[val Bormida]], si ritrovò tecnicamente divisa in due parti:<ref name="Comunità montana"/> una alle dipendenze del feudo imperiale<ref name="Comunità montana"/> (Enrico II) e l'altra alleata di [[Repubblica di Genova|Genova]] con Ottone;<ref name="Comunità montana"/> nella realtà e di fatto, il territorio carcarese risultava comunque sempre nelle mani della famiglia Del Carretto.<ref name="Comunità montana"/>
Anche i figli di Enrico II - Corrado, Enrico III ed Antonio Del Carretto - amministreranno in comune<ref name="Comunità montana"/> la parte di Carcare non soggetta a Genova, salvo poi dividere il tutto in tre parti nel 1276 (''Tres partes villae et hominum medietatis Carcherarum'');<ref name="Comunità montana"/> i discendenti di Ottone preferiranno invece vendere i loro possedimenti, e quindi anche la parte di Carcare, nel 1322 al marchese [[Manfredo IV di Saluzzo|Manfredo IV]] del [[Marchesato di Saluzzo]];<ref name="Comunità montana"/><ref name="Borghi nel verde"/> fu lo stesso marchese a rivendere il feudo nel 1337 agli [[Scarampi|Scarampi di Asti]].<ref name="Comunità montana"/><ref name="Borghi nel verde"/>
Nel 1393 un discendente della famiglia carrettesca - Galeotto Del Carretto - prestò giuramento di fedeltà<ref name="Comunità montana"/> al marchese [[Teodoro II Paleologo (marchese di Monferrato)|Teodoro II Paleologo]] del [[Marchesato del Monferrato]] così come, l'11 novembre del 1431, il marchese Giovanni Bartolomeo Del Carretto fece a [[Spigno Monferrato]] davanti al rappresentante del duca di Milano dichiarando la propria sottomissione<ref name="Comunità montana"/> e di alcuni luoghi (tra questi anche Carcare) dopo la vittoria del [[Ducato di Milano]] nel [[Monferrato]]. Al 1433 risalgono gli [[Statuto (diritto)|statuti]] del paese,<ref name="Comunità montana"/><ref name="Borghi nel verde"/> cioè le norme che ne regolavano la vita e gli usi.
La dominazione feudale dei vari discendenti della famiglia Del Carretto proseguì per tutto il XV secolo e fino alla metà del XVI secolo:<ref name="Comunità montana"/> i diritti feudali sulle terre di Carcare, facenti parte del [[Marchesato di Finale]] così come paesi e località limitrofe, saranno infatti ceduti alla [[Spagna]] nel 1598<ref name="Comunità montana"/><ref name="Borghi nel verde"/> dall'ultimo marchese Sforza Andrea Del Carretto.
Tra il 1629 e il 1637<ref name="Borghi nel verde"/> il paese fu interessato dalla terribile [[Peste|pestilenza]] con la perdita, secondo le stime, di buona parte della popolazione con 770 decessi.<ref name="Borghi nel verde"/>
Nel 1713 insieme al marchesato finalese divenne dominio della [[Repubblica di Genova]]<ref name="Borghi nel verde"/> e subì, come essa, il passaggio delle truppe austriache prima (1747) e di quelle francesi di [[Napoleone Bonaparte]] poi. Proprio in una palazzina del centro storico, al civico 7 di piazza Germano, è murata una lapide marmorea attestante il soggiorno<ref name="Borghi nel verde"/> del generale francese dall'aprile del 1796 durante le battaglie di [[seconda battaglia di Dego|Dego]] e [[Battaglia di Montenotte|Cosseria]]; nel 1809 nello stesso palazzo soggiornò per alcune ore anche [[papa Pio VII]], prigioniero dei francesi .<ref name="Borghi nel verde"/>
[[File:Carcare - D'Andrade 1863.jpg|thumb|sinistra|[[Alfredo d'Andrade]]<br>''Carcare'', 1863]]
Con la dominazione francese il territorio di Carcare rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo [[Savona]], nell'ambito della [[Repubblica Ligure]]. Dal 28 aprile 1798, con i nuovi ordinamenti francesi, rientrò nell'VIII Cantone, come capoluogo, della Giurisdizione delle Arene Candide e dal 1803 centro principale del V Cantone delle Arene Candide nella Giurisdizione di Colombo. Annesso al [[Primo Impero francese]] dal 13 giugno 1805 al 1814 Carcare venne inserito nel [[Dipartimento di Montenotte]].
Dopo il [[Congresso di Vienna]] del 1814, Carcare entrò nel [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]] nel 1815, e quindi dal 1861 nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel IV mandamento di Cairo Montenotte del [[circondario di Savona]] facente parte della [[provincia di Genova]]; nel 1927 anche il territorio comunale carcarese passò sotto la neo costituita [[provincia di Savona]].
Dal 1973 al 30 aprile 2011 ha fatto parte della [[Comunità montana Alta Val Bormida]]
=== Simboli ===
[[File:Carcare-Stemma.svg|bordo|sinistra|150px]]
[[File:Carcare-Gonfalone.png|right|100px|border]]
; Stemma
{{Citazione|D'azzurro, abbassato da un capo d'argento, alla croce di rosso, caricato da un muro d'argento ricurvo, murato di nero, merlato di 5 alla guelfa e aperto di 2 del campo. Ornamenti esteriori da Comune.<ref name="Araldica">{{cita web|url= https://www.araldicacivica.it/comune/carcare/ |titolo= Carcare |accesso=6 novembre 2011}}</ref>}}
; Gonfalone
{{Citazione|Drappo troncato d'azzurro e di bianco, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma comunale con la iscrizione [[Attributi araldici di posizione#Centrato|centrata]] in argento: Comune di Carcare.<ref name="Araldica"/>}}
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con [[decreto del presidente della Repubblica]] del 15 dicembre 1981.<ref name="Araldica"/><ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?4432 |titolo= Carcare |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 6 maggio 2023 }}</ref> {{clear|left}}
=== Onorificenze ===
Carcare è stata insignita del titolo di "Città Calasanziana" perché nel 1621 fu aperto qui il primo collegio fuori [[Roma]] dei [[Chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole pie|padri Scolopi]]. A fianco c'è la [[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Carcare)|chiesa di sant'Antonio]] che ospita una biblioteca e il museo ighiniano di scienze naturali.
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Gêxa de Sàn Zâne Batìsta (Còrcre) - faciâta (1).jpg|thumb|La [[Chiesa di San Giovanni Battista (Carcare)|chiesa parrocchiale di san Giovanni Battista]]]]
[[File:Carcare-chiesa padri scolopi.jpg|thumb|La [[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Carcare)|chiesa dei Padri Scolopi]]]]
[[File:Vêgia schêua matèrna Giàn Batìsta Malarìn (Còrcre) - vìsta (1).jpg|thumb|Ex scuola materna "Gian Battista Mallarini"]]
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa di San Giovanni Battista (Carcare)|Chiesa parrocchiale di
* [[Chiesa di Sant'Antonio Abate (Carcare)|Chiesa scolopica di Sant'Antonio Abate]] nel capoluogo. Attigua al collegio dei [[Chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole pie|Padri Scolopi]] ed edificata nel 1623<ref name="Comune chiese"/> con interno a croce greca, la chiesa conserva, tra gli altri, un dipinto della ''Vergine col Bambino e san Filippo Neri'' di scuola pittorica genovese del XVIII secolo e due statue di ''San Giuseppe'' e ''Cristo spirato''.
* Cappella di San Rocco nel capoluogo. Originariamente dedicata a san Sebastiano<ref name="Comune chiese"/> conserva, dietro l'altare, un affresco raffigurante la ''Madonna con i santi Sebastiano e Rocco'' databile al XVI secolo. Nel terreno circostante la cappella furono sepolte le spoglie dei padri scolopi prima del 1664.
* Ex chiesa di Santa Rosalia nel capoluogo. Edificata nel XIX secolo a seguito di un voto di un avvocato carcarese,<ref name="Comune chiese"/> la chiesa, dopo aver ospitato la locale confraternita dei Battuti o dei Disciplinati, fu trasformata in cinema negli anni sessanta del Novecento e quindi oratorio. Attualmente è in fase di conversione a teatro cittadino.<ref name="Comune chiese"/>
* Cappella di San Giovanni del Monte, nell'omonimo nucleo e dominante le borgate di Bugile Soprano e Bugile Sottano. Già di Santa Maria di Bozile,<ref name="Comune chiese"/> l'edificio fu il primo edificio di culto di Carcare.<ref name="Comune chiese"/>
* Chiesa parrocchiale del Cuore Immacolato di Maria nella frazione di Vispa.
* Chiesa della Madonna della Pace nella frazione di Vispa, edificata tra il 1964 e il 1965 a forma circolare.<ref name="Comune chiese"/>
=== Architetture civili ===
* Palazzo del municipio nel capoluogo. Sul luogo ove oggi sono ubicati il palazzo civico e l'asilo infantile insisteva ciò che rimaneva del castello dei marchesi [[Del Carretto]].<ref name="Comune vie e monumenti">{{Cita web|url=http://www.comune.carcare.sv.it/index.php?option=com_content&view=article&id=98&Itemid=86|titolo=Fonte dal sito del comune di Carcare-Le vie e monumenti|accesso=28 giugno 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131217221634/http://www.comune.carcare.sv.it/index.php?option=com_content&view=article&id=98&Itemid=86|dataarchivio=17 dicembre 2013}}</ref> Di proprietà dei conti savonesi Naselli Feo, nel 1833<ref name="Comune vie e monumenti"/> l'intera area fu acquistata dall'ente municipale e, su progetto dell'architetto Cortese di Savona,<ref name="Comune vie e monumenti"/> edificati due nuovi palazzetti a sede del municipio stesso, dell'ospedale e di due nuove strutture scolastiche; le due costruzioni, identiche, erano in origine collegate tramite un elegante porticato.<ref name="Comune vie e monumenti"/> Con la dismissione dell'ospedale la palazzina ospiterà nuovi uffici comunali.<ref name="Comune vie e monumenti"/>
* [[Liceo San Giuseppe Calasanzio|Ex collegio delle Scuole Pie nel capoluogo]]. Fondato dai [[Chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole pie|Padri Scolopi]] nel 1621,<ref name="Comune chiese"/> congregazione religiosa fondata da [[Giuseppe Calasanzio|san Giuseppe Calasanzio]]. Il collegio sopravvisse, nel tempo, a guerre, rivoluzioni, riforme e riformatori. Il suo periodo di maggior fama fu nel XIX secolo dopo la riapertura nel 1801. Il medesimo corpo insegnante fu mantenuto anche dopo il passaggio del collegio al Comune nel 1866 dopo la soppressione degli ordini religiosi; dal 1962 il collegio ospita i [[Liceo San Giuseppe Calasanzio|locali licei statali classico, scientifico e linguistico]].
* Villa Biavasco, di proprietà privata, edificata in [[Storia del fascismo italiano|epoca fascista]].<ref name="Comune Ville">{{Cita web|url=http://www.comune.carcare.sv.it/index.php?option=com_content&view=article&id=100&Itemid=86|titolo=Fonte dal sito del comune di Carcare-Le ville|accesso=28 giugno 2012|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131217221521/http://www.comune.carcare.sv.it/index.php?option=com_content&view=article&id=100&Itemid=86|dataarchivio=17 dicembre 2013}}</ref> Voluta dal sergente Biavasco quale residenza estiva, originariamente la villa era conosciuta come villa Jole<ref name="Comune Ville"/> dal nome di Jole Bormioli, quest'ultima esponente di un'importante famiglia di [[Altare (Italia)|Altare]] e moglie di Biavasco.<ref name="Comune Ville"/> La villa si presenta a due piani - più il sottotetto - con una piccola loggia nell'ingresso principale sorreggente il balcone del piano superiore.<ref name="Comune Ville"/>
* Villa Bolla, di proprietà privata, edificata nei primi anni del XX secolo<ref name="Comune Ville"/> dal notaio Carlo Bolla. A due piani, nel porticato presenta diversi affreschi.<ref name="Comune Ville"/>
* Villa Cenni, di proprietà privata, edificata nella seconda metà del XIX secolo.<ref name="Comune Ville"/> Residenza estiva della famiglia Cenni e poi delle famiglie Boni e Anesa.<ref name="Comune Ville"/> La villa è strutturata su tre livelli - di forma rettangolare - e presenta quale caratteristica unica rispetto alle altre ville del comprensorio un marcapiano di ceramica di colore blu<ref name="Comune Ville"/> e timpani a forma di conchiglia nelle aperture dell'ultimo piano;<ref name="Comune Ville"/> due colonne sorreggono il balcone sopra l'ingresso principale.
* Villa De Marini. Edificata nei primi anni del XX secolo dai marchesi [[Centurione (famiglia)|Centurione]],<ref name="Comune Ville"/> nel 1910 il progetto dell'ingegnere Angelo Massardo la elevò di un piano.<ref name="Comune Ville"/> Passò in seguito di proprietà alla famiglia Raggi-De Marini<ref name="Comune Ville"/> fino alla cessione al comune di Carcare negli anni settanta del Novecento.<ref name="Comune Ville"/> Occupata dalle truppe tedesche durante la [[seconda guerra mondiale]],<ref name="Comune Ville"/> attualmente è sede degli uffici della locale azienda sanitaria.<ref name="Comune Ville"/> Originariamente la villa possedeva una vasta area coltivata, circa cento ettari,<ref name="Comune Ville"/> con colture di grano e granoturco e con la presenza, inoltre, di tre cascine e un mulino.<ref name="Comune Ville"/> Sarà la contessa Adele Borromeo a comprare una parte del terreno per edificarvi l'omonima villa.<ref name="Comune Ville"/>
* Villa Fina, di proprietà privata, edificata nel 1914<ref name="Comune Ville"/> e ulteriormente rivista nel 1917.<ref name="Comune Ville"/> Voluta dalla famiglia Fiumi quale residenza estiva, sarà poi possedimento delle famiglie Murialdo, Quarto e ultimamente Delfino.<ref name="Comune Ville"/> La villa si sviluppa su due piani e presenta un'architettura in stile [[Liberty]].<ref name="Comune Ville"/> Il grande cancello, anch'esso decorato liberty, era stato inizialmente commissionato dallo zar [[Nicola II di Russia]]<ref name="Comune Ville"/> e già pronto per essere spedito dal porto di Savona, ma lo scoppio delle [[Rivoluzione russa|rivoluzioni russe nel 1917]]<ref name="Comune Ville"/> ne impedì l'invio. Invenduto, il cancello fu quindi messo all'asta e comperato dal signor Fiumi per la sua villa di Carcare.<ref name="Comune Ville"/> L'edificio è circondato da un parco di circa 1 ettaro.
* Villa Franchi, di proprietà privata, disposta su due piani con torretta quadrangolare. Tra i suoi proprietari la famiglia Franchi, originari della [[val Trompia]].<ref name="Comune Ville"/>
* Villa Maura. Edificata nel 1885<ref name="Comune Ville"/> su commissione del garibaldino [[Anton Giulio Barrili]]. Nel 1967<ref name="Comune Ville"/> è stata acquistata dall'ente municipale che ha adibito l'edificio a sede della biblioteca civica<ref name="Comune Ville"/> e, al primo piano, del museo del Centro studi "Anton Giulio Barrili".<ref name="Comune Ville"/>
* Villa Olivieri, di proprietà privata, edificata nella seconda metà del XX secolo<ref name="Comune Ville"/> dalla contessa Adele Borromeo in Zerbini. Forse costruita da maestranze locali, su un terreno appartenente alla villa De Marini, si presenta su due piani e in passato disponeva di una vasta area verde nella quale, oltre ad un frutteto, si trovavano alberi e piante da alto fusto.<ref name="Comune Ville"/> Negli anni venti del Novecento la proprietà passerà alla famiglia Olivieri cui deriva l'attuale denominazione della villa.<ref name="Comune Ville"/>
* Ponte Vecchio. Sovrastante il fiume [[Bormida di Pallare]], il ponte Vecchio unisce le due borgate del centro storico di Carcare. Originariamente in legno<ref name="Comune vie e monumenti"/> fu la furia delle acque a costringere ad una sua ricostruzione in pietra nel 1840<ref name="Comune vie e monumenti"/> e ancora nel 1899<ref name="Comune vie e monumenti"/> per sopperire all'insufficiente ampiezza del primo ponte.
=== Architetture militari ===
* Castello di Carcare, eretto nel XVI secolo, i cui ultimi ruderi furono abbattuti nel secondo dopoguerra.
==Società==
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 250px
|titolo = La scuola "dei Grigi"
|contenuto = A Carcare fu fondata nel 1890 una nuova scuola pittorica, detta "dei Grigi",<ref>Approfondimenti sul sito della [http://www.culturainliguria.it/cgi-bin/liguria/cultura/ep/home.do?displayPage=/ep/schedaLuogo.do&oid=214662&tabId=3&flag_popup=false&backToList=false&lingua=Italiano&BV_SessionID=@@@@0422873141.1250885561@@@@&BV_EngineID=ccceadeidlgildfcefeceffdgnndffk.0 Cultura in Liguria].</ref> denominazione attribuita per l'abitudine di riprendere in sedute ''[[en plein air]]'' i panorami e paesaggi della [[val Bormida]] con spiccate tonalità grigio-argentee. Tra i maestri aderenti alla scuola vi furono [[Ernesto Rayper]], [[Tammar Luxoro]], [[Alberto Issel]], [[Serafino De Avendano]] e [[Alfredo d'Andrade]]. Una parte della produzione "dei Grigi" è conservata in una galleria dell'[[Accademia Ligustica di Belle Arti]] a [[Genova]]
}}
===Evoluzione demografica===
{{Demografia/Carcare}}
===
Secondo i dati [[Istituto nazionale di statistica|Istat]] al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Carcare sono {{formatnum:432}}<ref>{{Cita web|url=http://demo.istat.it/str2019/index.html|titolo=Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019|accesso=19 agosto 2021}}</ref>, così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative:<ref>Dati superiori alle 20 unità.</ref>
{{div col}}
# [[Romania]], {{formatnum:114}}
# [[Albania]], {{formatnum:101}}
# [[Marocco]], {{formatnum:49}}
# [[Ucraina]], {{formatnum:30}}
{{div col end}}
== Cultura ==
[[File:Carcare-collegio scuole pie.jpg|thumb|Targa del collegio delle Scuole Pie]]
=== Istruzione ===
==== Scuole ====
Carcare è sede del [[Liceo San Giuseppe Calasanzio|liceo classico, scientifico, linguistico statale "Giuseppe Calasanzio"]]. Tutti e tre gli indirizzi scolatici si trovano in un unico edificio e i primi due furono fondati e inizialmente diretti dai [[Chierici regolari poveri della Madre di Dio delle scuole pie|padri Scolopi di Carcare]], mentre il liceo linguistico fu istituito solo a partire dal settembre 2010. Il liceo San Giuseppe Calasanzio è uno dei primi licei nati in [[Italia]]; pare infatti che il collegio sia stato fondato nel 1621.<ref name="Comune chiese" />
Inoltre, si trovava in città un istituto di formazione professionale gestito dall'[[Istituto addestramento lavoratori|Istituto addestramento lavoratori (IAL)]], adiacente alla scuola secondaria di primo grado, chiuso a gennaio 2016 <ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/savona/2017/08/25/news/ex-ial-il-comune-chiedel-intervento-della-regione-1.34440951/|titolo=Ex Ial, il Comune chiedel’intervento della Regione|sito=La Stampa|data=25 agosto 2017|lingua=it|accesso=24 agosto 2024}}</ref>
====
* Biblioteca museo del Centro studi "[[Anton Giulio Barrili]]", presso villa Maura, contiene cimeli, oggetti di uso quotidiano del secondo Ottocento e oltre 9.600 volumi e 17.000 lettere facenti parte del Carteggio Barrili.
* Museo [[Alpini|Alpino]]. Il museo, fondato nel 2004 e unico nel suo genere in [[Liguria]],<ref name="Comune vie e monumenti"/> conserva ed espone vari oggetti risalente alla [[prima guerra mondiale|prima]] e [[seconda guerra mondiale]].<ref>Approfondimenti sul {{Cita web|url=http://www.comune.carcare.sv.it/index.php?option=com_content&view=article&id=87&Itemid=103|titolo=Museo Alpino|accesso=28 marzo 2021|urlarchivio=https://archive.is/20120724063157/http://www.comune.carcare.sv.it/index.php?option=com_content&view=article&id=87&Itemid=103|dataarchivio=24 luglio 2012}}</ref>
==== Biblioteche ====
* Biblioteca "[[Anton Giulio Barrili]]" con circa 150000 volumi.<ref>{{Cita web | url = http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/Luoghi-della-Cultura/visualizza_asset.html?id=154186&pagename=57 | titolo = Museo del Centro studi Anton Giulio Barrili | sito = Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo | data = 17 novembre 2015 | accesso = 14 dicembre 2022 | urlarchivio = https://archive.is/20160605224136/http://www.beniculturali.it/mibac/opencms/MiBAC/sito-MiBAC/Luogo/MibacUnif/Luoghi-della-Cultura/visualizza_asset.html?id=154186&pagename=57 | dataarchivio = 5 giugno 2016 | urlmorto = sì }}</ref>
==== Musica ====
La cantautrice [[Annalisa (cantante)|Annalisa]] è originaria di Carcare.
== Geografia antropica ==
[[File:Carcare-fiume Bormida di Pallare.jpg|thumb|Il fiume [[Bormida di Pallare]] attraversante il territorio carcarese]]Il territorio comunale è costituito dall'unica frazione di Vispa con i nuclei storici di Biglino, Bucellina, Bugile Sottano, Bugile Soprano, Carpeneto, Cavallera, Cirietta, Cornareto, Fornace Vecchia, Mulino, Negreppie, Niprati, Nizzareto, Pertiche, Piccaratta, Pradonne, Rinchiuso, San Giovanni del Monte, Sapetina, Stamberga - storicamente riconosciute dalla comunità e dallo statuto carcarese - per una superficie territoriale di 10,4 km<sup>2</sup>.<ref name="Statuto">{{Cita web|url=http://www.comuniecitta.it/risorse/statuti/carcare.pdf|titolo=Fonte dallo statuto comunale di Carcare|accesso=27 giugno 2012}}</ref>
Confina a nord con il comune di [[Cosseria]], a sud con [[Pallare]] e [[Mallare]], ad ovest con [[Plodio]], ad est con [[Cairo Montenotte]] ed [[Altare (Italia)|Altare]].
== Economia ==
Il comune basava, specie nel XIX e XX secolo, la sua principale attività economica nella produzione [[Agricoltura|agricola]]. Oggi è stata in parte sostituita con l'insediamento di [[Vetro|vetrerie]], a cui si sono aggiunte le fiorenti produzioni legate alla lavorazione della [[ceramica]]. Molto fiorente anche il settore delle piccole imprese.<br/> Attualmente l'importante azienda [[Noberasco]] ha la propria sede e stabilimento a Carcare.
== Infrastrutture e trasporti ==
[[File:Carcare-ponte.jpg|thumb|Scorcio di Carcare]]
===Strade===
Il centro di Carcare è attraversato principalmente dalla [[Strada statale 29 del Colle di Cadibona|strada provinciale 29 del Colle di Cadibona]] che gli permette il collegamento stradale con [[Altare (Italia)|Altare]], a sud, e [[Cairo Montenotte]] a nord. Ulteriori arterie viarie del territorio sono la provinciale 11 per [[Plodio]] e la provinciale 15 per [[Pallare]].
=== Ferrovie ===
La [[stazione di San Giuseppe di Cairo]] è la fermata ferroviaria più vicina sulla [[Ferrovia Torino-Fossano-Savona|linea ferroviaria Torino-Fossano-Savona]] nel tracciato denominato Savona-San Giuseppe di Cairo via Altare. La cittadina ha avuto, per circa un decennio, una [[Stazione di Carcare|propria stazione ferroviaria]] che venne dismessa nel 1932. Al suo posto, negli anni successivi, fu creato un ampio fascio costituito da 5 binari tronchi e da uno passante a servizio della vicina stazione di San Giuseppe.
==Amministrazione==
[[File:Palàçio do Comùn (Còrcre) - vìsta (3).jpg|thumb|Il municipio]]
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|6 settembre 1985|20 luglio 1990|Paolo Tealdi|[[Partito Comunista Italiano]]|[[Sindaco]]|}}
{{ComuniAmminPrec|20 luglio 1990|24 aprile 1995|Paolo Tealdi|Partito Comunista Italiano|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|24 aprile 1995|14 giugno 1999|Franco Delfino|[[Partito Democratico della Sinistra]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|14 giugno 1999|14 giugno 2004|Franco Delfino|[[lista civica]] di [[centro-sinistra]]|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|14 giugno 2004|8 giugno 2009|Angela Nicolini|lista civica di centro-sinistra|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|8 giugno 2009|18 ottobre 2012|Franco Bologna|Bologna sindaco<br/>(lista civica di [[centro-destra]])|Sindaco|<ref>Dopo il voto favorevole alla mozione di sfiducia presentata da undici consiglieri la giunta cade per la mancanza del numero legale.</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|18 ottobre 2012|28 maggio 2013|Andrea Santonastaso||[[Commissario straordinario|Comm. straord.]]|<ref>[http://www.gazzettaufficiale.biz/atti/2012/20120276/12A12379.htm Nominato con Decreto del Presidente della Repubblica del 9 novembre 2012 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 276 del 26 novembre 2012].</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|28 maggio 2013|10 giugno 2018|Franco Bologna|Bologna sindaco<br/>(lista civica di centro-destra)|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|10 giugno 2018|15 maggio 2023|Christian De Vecchi|De Vecchi sindaco<br/>(lista civica di centro-destra)|Sindaco|<ref>Sostenuto da [[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|15 maggio 2023|''in carica''|Rodolfo Mirri|Cambia Carcare<br/>(lista civica di centro-sinistra)|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
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* A.S.D. Carcarese, militante nel campionato di [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]].
* Avis Pallavolo Carcare, attualmente iscritta al campionato di Prima Divisione maschile.
* Pallavolo Carcare, attualmente iscritta al campionato di Serie B2 femminile.
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Tra gli impianti sportivi presenti a Carcare vi sono lo stadio comunale "Candido Corrent", il palazzetto dello sport, il campo adibito al [[tiro con l'arco]] (situato nella frazione di Vispa), il bocciodromo e il tennis club.
== Note ==
<references />
== Voci correlate ==
* [[Liguria]]
* [[Provincia di Savona]]
* [[Val Bormida]]
* [[Scuola grigia]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Alta Val Bormida}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Liguria}}
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